mercoledì 29 dicembre 2021

Nucleare

Come promesso eccomi a riparlare di nucleare. Davvero difficile ammettere che oggi sono diventato un sostenitore ma non ci sono alternative allo stato attuale. Ma questo non vuol dire che improvvisamente ho "perso" tutte le cautele. Proprio di questi giorni è la notizia di un incidente in una centrale francese neppure troppo lontana dalla nostra penisola (vedi). Ma nonostante tutto questi incidenti (ce ne sono altri solo che poco mediatizzati) non sono davvero gravi. E qui val la pena di fare un parallelo con l'industria aereonautica : ogni giorno si alzano in volo migliaia di aerei (forse oggi un po' meno causa pandemia) ,  in tutto il mondo compresa Africa e America Latina (non me ne vogliano ma ...) eppure non abbiamo una sciagura ogni due per tre. Non può centrare la fortuna, solo che protocolli di sicurezza ben congegnati possono ridurre (ma non eliminare) il rischio di incidenti come quelli che ben ricordiamo. Ma andiamo oltre perché vi è stata un'altra notizia in questi giorni relativa al nostro "amico" atomo : l'apertura del reattore più grande dell'Europa, in Finlandia. La storia ve la racconta "Today" ma un paio di cose si "notano" già dal titolo : costi raddoppiati e 13 anni di ritardi. Ecco questo è il nucleare che non vorrei, centrali immense dai costi enormi dove un incidente può essere davvero una catastrofe, per non parlare di un sito che una volta smantellato (succederà mica sono eterni) è quasi ingestibile. No, io spero che la visione nucleare europea sarà quella "inglese" (sempre loro) basata su piccoli impianti, addirittura negli Stati Uniti una startup favoleggia  di "nucleare portatile". Al di là dei motivi che ho già esposto sono favorevole ad un nucleare "piccolo" perché questo significa anche avere un nucleare "decentralizzato". In pratica, non si può pensare di costruire una mega centrale a Decimo Mannu e basta, no ogni regione (forse esagero ma anche no) dovrebbe avere il suo piccolo impianto in modo che se nucleare deve essere allora sia una scelta condivisa altrimenti nessuno vuole spegnere il condizionatore d'estate ma la centrale non la voglio, il solito vecchio "Not In My Backyard". 
 

martedì 28 dicembre 2021

Rapidi

Purtroppo i numeri non sono opinioni e la Lombardia è (di nuovo) al centro della pandemia e Milano è a sua volta epicentro dei contagi. Sembra che il virus prediliga il mondo dello spettacolo perché nel giro di pochi giorni sono risultati positivi Nicola Savino, Jovannotti e i Ferragnez. Stanno tutti bene (o al massimo sono raffreddati) e non mi lancerei in una disquisizione se la gente di spettacolo segua più o meno le precauzioni per evitare il contagio. Non voglio essere assolutorio ma con questi numeri temo sia davvero difficile schivarlo a meno di condurre una vita da eremita. Quello che invece mi sembra uscire da queste vicende è il ruolo dei tamponi rapidi. Non è esattamente la prima volta che si sollevano dubbi sulla efficacia dei tamponi rapidi. Gli stessi produttori ammettono che la percentuale di falsi negativi è tutt'altro che trascurabile e visto il massiccio uso che se ne sta facendo è chiaro che abbiamo una "falla" nel sistema dei controlli. Purtroppo il molecolare è inerentemente più lento e costoso e credo proprio non vi siano laboratori a sufficienza per screening di massa alla "cinese". Quindi? C'è poco da fare, il molecolare resta l'unica via ma con i predetti limiti non è una via facilmente percorribile, non resta che affidarsi alla prudenza (non vorrei chiamare in causa la provvidenza).

 

giovedì 23 dicembre 2021

Potente

Spesso mi capita di sentire persone che invocano per l'Italia forme di presidenzialismo. Siamo dalle parti della necessità di un "uomo forte" ma per non dirla in modo così becero si usa questa formula da politologi. L'esempio più citato è proprio quello oggi rappresentato dal signore della foto, Joe Biden, il presidente degli Stati Uniti d'America (o POTUS per i più smaliziati). E ogni volta resto stupito da come molte persone ignorino la realtà del sistema americano, il quale è molto efficace nel proiettare una immagine del presidente come una sorta di Superman ma alla fine dei conti le cose sono un assai più complicate. Consiglio la lettura di questo articolo del sempre valido "IlPost" che parla di come la più importante nonché ambiziosa riforma promessa da Joe Biden non si farà. Si trattava di una serie di interventi per estendere la copertura sanitaria (azz ancora questa storia) e le case popolari. Insomma una riforma un po' in odore di sinistra che salta perché una persona non è d'accordo (e non è Biden a scanso di incomprensioni). Come è possibile? Il bislacco sistema elettorale fa sì che il Senato sia quasi sempre in mano ai repubblicani e anche quando non lo è il margine dei democratici è ultra risicato. Nel caso di questa legge si andava verso un testa a testa nel cui caso avrebbe votato il vice presidente, Kamala Harris, ma un senatore democratico ha deciso che una legge così sprecona non la poteva votare. Il politico in questione si chiama Joe Manchin ed è senatore della Virginia da molte legislature. Essere democratici in Virginia significa molto probabilmente essere più a destra di molti repubblicani della California ma ciò che mi risulta beffardo è che la Virginia è proprio uno stato che potrebbe beneficiare della riforma di Biden. Ricordo che la Virginia basava buona parte della sua economia sulle miniere quindi figuratevi in che pessime acque si trova oggi. Ma il senatore democratico di questa landa di sfigati (non me ne vogliano ma così stanno le cose) sta affossando proprio i democratici assai preoccupati dal calo di consensi del presidente a cui questa ulteriore sconfitta farà certamente male. Per chiosare ai teorici dell'uomo forte consiglio di non traversare l'oceano, forse basta guardare oltre le Alpi, la Francia offre un modello di presidenzialismo molto più efficace.

 

mercoledì 22 dicembre 2021

Chernobyl

L'altra sera ho iniziato a guardar la mini serie "Chernobyl" di HBO. Era un po' che la avevo in "stack" da guardare ma poi è successo qualcosa che mi ha spinto a vederla (e devo dire che la prima puntata è stata notevole come da previsioni). Ma cosa è successo? Che la commissione europea ha deciso (o almeno è stata costretta) di pubblicare la cosiddetta "tassonomia verde" nel 2022 anziché entro la fine dell'anno come aveva promesso giusto agli inizi di dicembre (leggete qui). Innanzitutto cosa intendiamo per tassonomia verde? Magari lo sanno tutti ma del caso ricordo che è un "elenco" di fonti energetiche che saranno oggetto di progetti europei, in poche parole le fonti che beneficeranno di contributi europei. Ovviamente escluso il carbone e olio combustibile, ovviamente incluse tutte le rinnovabili "classiche". Restavano sul piatto gas e nucleare. L'orientamento della commissione era di includerle entrambe ma quando si è giunti alla stesura del trattato i paesi che usano molto carbone come Germania e Polonia (strana alleanza nevvero?) si sono messi di traverso e hanno fatto slittare il trattato. In realtà sul gas sono tutti d'accordo ma sul nucleare i tedeschi (in primis) sono contrari. L'argomento è davvero spinoso e ovviamente parliamo di interessi economici imponenti ma se vogliamo un approccio più scientifico consiglio la lettura di questo articolo di "EuropaToday". Da qui si evince come il gas sia in realtà molto meno meno "verde" del nucleare , parlando della fissione oltretutto visto che per la fusione conviene non trattenere il fiato. Ma l'articolo, dopo aver snocciolato una serie di dati "tecnici", tocca ovviamente anche il tasto politico e qui per il nucleare il gioco si fa duro perché l'unico paese con una vera tecnologia nucleare è la Francia (l'avrebbero anche gli inglesi ma hanno voluto la Brexit .....). Ma al di là di queste considerazioni ci si potrebbe chiedere come definire "verde" gas e nucleare ? Difficile soprattutto per il gas mentre sul nucleare pesa come piombo il rischio rappresentato proprio dalla serie con cui ho aperto il post. Purtroppo bisogna essere più realisti del re e non si può minimamente immaginare una UE alimentata da vento, acqua e sole per cui nella "transizione" bisogna pur usare qualcosa e qui devo confessare che a oltre sessanta anni suonati sono diventato favorevole al nucleare. Ci torno, prometto.

domenica 19 dicembre 2021

Cadorna

Curiosa tesi quella della Lega : "la storia non si cancella". Ma andiamo con ordine, l'amica Francesca mi segnala questo articolo de "La Repubblica" che parla di una scuola media di Verbania che vorrebbe cambiare la propria denominazione : da Luigi Cadorna a Gino Strada. Giova ricordare che il nostro baffuto generale era originario di Pallanza, lì vicino. Ma davanti all'ipotesi di cambiare nome la Lega è insorta portando a supporto della loro contrarietà la tesi con cui ho aperto questo post. Ora sono assolutamente d'accordo che la storia non debba essere cancellata, ma celebrarla è un altro paio di maniche. La figura di Cadorna è stata pesantemente rivista e in modo maledettamente peggiorativo. Dico maledettamente perché migliaia e migliaia di morti sono ascrivibili alle decisioni sbagliate prese da colui che era al comando dell'esercito nella prima guerra mondiale. Erano altri tempi, il concetto di carne da cannone imperava ma lo stesso certe scelte potevano essere evitate. Ma anche se si vuole disquisire lasciamo il tutto agli storici ed ai testi, perché allora ci si potrebbe chiedere perché non intitolare scuole a Stalin, Pol Pot, lo zio Adolfo e magari Cortez! Capisco che Cadorna era un concittadino ma non basta. Comunque si consolino gli abitanti di Verbania, a Milano una delle piazze più importanti è tuttora dedicata a lui, ma quello per cui stanno litigando ora è se dedicare un giardino ad Harvey Milk come ci racconta "Milano Today". Non sono del tutto sicuro che sia una buona idea ma aggiungerei, nel caso, il nome di George Moscone, il sindaco di San Francisco ucciso assieme a Milk.

 

martedì 14 dicembre 2021

Punto

A che punto siamo? Ormai sono due anni che la pandemia domina l'informazione ma nella realtà delle cose vi sono molti altri problemi (anche se forse di entità minore). Prendiamo ITA Airways, la compagnia nata dalla defunta Alitalia (e direi che non si applica il vecchio adagio "sempre i migliori quelli che se ne vanno"), non se ne parla praticamente più. Un rapido sguardo in Rete mi ha fatto scoprire che due settimane fa è stato firmato un accordo per le retribuzioni ma non so nulla degli esuberi e, last but not least, di come va la compagnia. Certo le limitazioni di viaggio che sono o stanno per essere introdotte, sempre a causa della pandemia, non promettono nulla di buono. Ma in realtà ci sarebbe un altro fronte aperto del quale mi sembra si siano perse le tracce : TIM. Guardate cosa scriveva "Today" il 20 novembre : "40 mila posti a rischio". Oddio non è la testata più autorevole d'Italia per ciò che riguarda l'economia ma qualcosa che non quadra ci deve essere. In vari siti dicono che per la sola Lombardia si parla di 3 mila esuberi. Ma dopo la querelle con il gruppo a stelle e strisce KKR anche qui è calato il sipario. E le dimensioni di TIM (ex Telecom per i più distratti) fanno sembrare la vicenda Alitalia uno scherzo. Noto un dettaglio : l'ultimo commissario straordinario (la situazione era piuttosto complicata) di Alitalia è stato Luigi Gubitosi che dal settembre 2018 (fine di Alitalia) fino alle sue dimissioni nel novembre 2021 è stato amministratore delegato di TIM (vedi solita Wikipedia). Considerate le sue origini napoletane si potrebbe dire che porta sfortuna ma dubito che in queste "partite" entri la dea bendata (o forse meglio dire la sfiga). Comunque a scanso di guai non vorrei essere un dipendente della prossima azienda in cui dovesse mai riapparire.

 

lunedì 13 dicembre 2021

Parma

Per quello che valgono le classifiche di questo tipo oggi è stata pubblicata quella (piuttosto autorevole bisogna ammetterlo) de "IlSole24Ore" relativa alla qualità della vita nelle provincie italiane. Risulta vincente Trieste nonostante gli ultimi exploit no vax e seconda Milano. Vabbè ci vivo a Milano e quindi non posso che essere contento anche se come ho premesso sono sempre discutibili classifiche che cercano un modo (impossibile) di valutare una realtà di oltre 4 milioni di persone come Roma con Isernia (con tutto il rispetto per Isernia). Ma chi è tornata nelle parti alte della classifica è Parma. Non ci vado da molti, molti anni ma per un certo periodo la citta emiliana era sprofondata, travolta da scandali e fallimenti. Avevo parlato proprio di Parma nel febbraio 2015 e davvero è una buona notizia che abbiano trovato le "risorse" per raddrizzare una situazione davvero critica. Forse si trattava solo di alcune mele marce che avevano travolto un tessuto che comunque vanta delle eccellenze neppure solo italiane. Meglio così anche se come già detto le classifiche di questo tipo vanno prese con le molle. 

 

giovedì 9 dicembre 2021

Lombardia

E la Lombardia sta lentamente ma inesorabilmente scivolando in zona gialla. Oddio non è certo la sola ma considerando che i numeri erano davvero buoni vi è motivo per incazzarsi. Ricordo che si va in zona gialla in virtù di 3 parametri : il numero dei contagi e l'occupazione di posti letti normali e in terapia intensiva. Sul numero dei contagi siamo già ben oltre la soglia e allo stato attuale l'unica contro misura è la terza dose del vaccino e qui qualcosa ha non funzionato. Solo alcune settimane l'ufficio stampa della regione in cui vivo proclamava che i vaccini sarebbero stati somministrati anche da farmacie e centri commerciali. Ma questa rivoluzione copernicana è stata solo annunciata, anzi erano stati pure dismessi alcuni centri vaccinali. Risultato : i contagi aumentano, la gente si precipita a farsi vaccinare ed i centri vaccinali vanno in affanno (in quello di Piazza Novelli la gente sta "tranquillamente" un'ora in fila ... in piedi e all'aperto e hanno iniziato da fragili ed anziani). Per cui non vi è speranza che si riesca a contenere la nuova andata e quindi si rischia di finire in zona gialla a Natale! Ma vi immaginate i ristoratori che devono limitare a 4 le persone per il cenone di vigilia, Natale e molto probabilmente dell'ultimo dell'anno? Da morir dal ridere (per non piangere). Ma attenzione, non sono più i tempi di Gallera (lo ricordate vero?), oggi a gestire l'"emergenza" (ancora?) covid vi è il dream team Bertolaso - Moratti. E cosa hanno escogitato? Di aumentare i posti letti così da allontanare lo spettro della zona gialla. Forse è meglio non ricordare la triste esperienza tedesca che vantava un numero di posti letto "monstre" salvo poi scoprire di non avere il personale necessario per farli funzionare. Ma il vero dramma non è la pandemia è che questi qua ce li teniamo fino al 2023.....

 

giovedì 2 dicembre 2021

Grinch

Per coloro che ne fossero all'oscuro il Grinch è proprio il personaggio ritratto il quale ha la non proprio simpatica caratteristica di odiare il Natale! Sembra che lo abbiano visto girare per i corridoi del parlamento di Bruxelles. Ovvio che mi riferisco allo scandalo che per alcuni giorni ha imperversato sulla Rete ossia il documento "European commission guidelines for inclusive communication". La prima e non irrilevante cosa da notare è che si trattava di un documento interno ma siccome non parlava del 5G e dei vaccini è subito stato "trafugato". E in ogni caso si trattava di una serie di raccomandazioni (semplici raccomandazion) su come redigere documenti che fossero il più possibile inclusivi. Uno dei punti "dolenti" era la rimozione di riferimenti al Natale da sostituirsi con più neutre frasi relative a festività o ferie. Ovvio che certa classe politica (per lo più di destra ma non solo) è insorta dicendosi disposta a difendere fino alla morte (lo so sto esagerando) le nostre radici cristiane. Premetto che il tema della inclusività è divisivo e complesso per cui non ci penso neppure ad affrontarlo in un post ma non sarei così assolutista o, per lo men, cercherei di non buttare il bambino con l'acqua sporca. Proprio sul Natale avrei da portare la mia esperienza : avendo frequentato un po' i paesi dell'est europeo ho constatato che per gli ortodossi Natale non è il 25 dicembre. E stiamo parlando di cristiani mica ebrei o islamici. Forse il documento era troppo talebano (francamente non l'ho letto che per estratti) ma se vogliamo davvero essere inclusivi la strada è lunga e complessa e mi sembra giusto che sia proprio la UE ha fare da apripista come per altre faccende assai più prosaiche come le cariche per smartphone. Ma come ho detto hanno molto probabilmente esagerato ed infatti il documento (che ripeto era interno) è stato ritirato. Trovate un ampio resoconto sul solito "IlPost".
PS questo mi sembra un esempio di come sia facile stigmatizzare l'egemonia culturale anglosassone ma, in concreto, cosa facciamo per liberarcene?
 

martedì 30 novembre 2021

Giallo

Ormai la vicenda si sta tingendo di giallo. Mi riferisco alla elezione del Presidente della Repubblica Italiana, mica del capo della sezione provinciale dei boy scout (con tutto il rispetto per lupetti e quant'altro). Sembra ormai chiaro che non ci sarà un Mattarella bis. Al di là dell'ipotesi di sancire la ineleggibilità dello stesso mi sembra che sia manifesta la volontà di Sergio Mattarella a non presentarsi per un nuovo settennato. Ehi si perché per chi non ricorda più le lezioni di educazione civica il capo dello stato (tecnicamente lo è, operativamente no) dura sette anni. Quindi l'attuale è dichiaratamente non disponibile per cui occorre trovare una nuova personalità. E qui è veramente notte fonda perché allo stato attuale abbiamo un solo candidato : Silvio Berlusconi. Si proprio lui e francamente non mi sembra gran ché adatto. Posso immaginare che abbia ormai archiviato il bunga bunga anche per raggiunti limiti di età (e di prostata mi pare) ma il suo passato è un macigno che non si può tanto facilmente dimenticare. Ma parliamo di età : l'attuale presidente è classe 1941 mentre il nostro Silvio del 1935, stiamo quindi dicendo che terminerebbe il mandato nel 2029, ossia a 94 anni? Mi verrebbe da dire, siamo seri ma purtroppo esiste il rischio concreto che per tutta una serie di veti incrociati sia l'unico candidato possibile. Francamente sono abbastanza sconfortato ma la classe politica è quella che è, ma quello che è davvero tragico è che rappresenta in modo abbastanza fedele la nazione.

 

venerdì 26 novembre 2021

Alla fine

Alla fine cosa ha prevalso? Il buon senso, la giustizia? Francamente non saprei. Parlo della vicenda che ha coinvolto la bionda signora della foto, Sara Cunial. Eletta nelle file del M5S, se ne è poi dissociata entrando nella grigia area dei gruppi misti ma soprattutto si è schierata con i "No vax". E fin qui potremmo semplicemente aggiungerla alla lista dei "personaggi" che il Movimento (5 Stelle) ha fatto entrare in parlamento e di cui stanno già pagando il prezzo. La signora non ne voleva sapere di esibire il green pass come richiesto dal regolamento della Camera e purtroppo ha trovato un suo ex collega di Movimento proprio nel collegio di Appello della Camera (neppure Wikipedia conosce tutta la nomenclatura temo) che ha sospeso il citato regolamento. Fino a ieri, quando il consiglio di Giurisdizione (azz un altro organo) ha rigettato il ricorso e quindi adesso la nostra Sara dovrà esibire il tanto odiato green pass. A (sua) parziale consolazione non sarà sola in quanto erano una decina i deputati che rifiutavano il passaporto sanitario come spiega "Adnkronos". Ma torno alla domanda con cui ho aperto il post : cosa ha prevalso? La giustizia, si certo anche se attraverso un percorso assolutamente contorto e francamente mi sembra assai poco trasparente. Posso essere contento del risultato ma è dal 18 novembre che la signora ha fatto quello che un normale cittadino non poteva fare! Potere della casta? Certo che per una eletta da un movimento dichiaratamente anti casta non male. Allora ha vinto il buon senso? Non conosco i tre membri del consiglio che ha respinto il ricorso per cui non vorrei dare loro troppo credito ma in un momento in cui vediamo una situazione pandemica in preoccupante evoluzione meglio stare accorti. 

 

mercoledì 24 novembre 2021

E quattro

Davvero avevo sperato che non avrei più parlato della pandemia se non in termini di ricordo ed invece eccomi qui ad aspettare la quarta ondata. In realtà è già arrivata, occorrerà solo (solo?) capire se ci aspetta un Natale in lockdown come da foto. Ma sappiamo che questa nuova ondata riguarda soprattutto l'Europa che si sta avviando verso l'inverno. Ma nella nostra cara e vecchia Europa ci sono marcate differenze che fanno riflettere. Ho trovato questo articolo su "Today" che illustra le varie "sfumature" in modo davvero chiaro e semplice. Manco a dirlo si parte dalla perfida Albione, eh si perché ho parlato di Europa non di UE. Sappiamo tutti che dal famigerato 19 luglio ("Freedom day") il Regno Unito ha tolto ogni restrizione, oggi vede un numero di casi abbastanza raggelanti ma ricoveri e morti assolutamente sotto controllo per cui lo spettinato premier, Boris Johnson, può permettersi di non pensare minimamente al ritorno di mascherine o peggio ed augurare ai suoi elettori un felice Natale. Ma cosa è successo? L'articolo da una spiegazione direi più che convincente : tutto merito delle vaccinazioni. Giova ricordare che UK è stato uno dei primi paesi ad iniziare le somministrazioni visto che aveva pure un suo vaccino, il temuto Astra Zeneca. Eppure se guardiamo il confronto con la Germania scopriamo che hanno praticamente la stessa percentuale di vaccinati e (incredibile) sono ben dietro Italia e Spagna (questi ultimi sono i campioni europei). Allora? Occorre guardare il grafico successivo che riporta la percentuale di coloro i quali hanno ricevuto la terza dose e qui UK ha 3 volte (in percentuale) i vaccinati della Germania che è terza alle spalle della sempre performante Spagna. E così il cerchio si quadra. Quindi chi ha fatto la terza dose è molto più "tranquillo" anche con una percentuale di vaccinati totali non da record. Ma l'articolo non è esattamente una elegia britannica perché se guardiamo i morti registrati in UK a partire dal mese di agosto abbiamo una cifra doppia rispetto alla Germania (peraltro più popolosa) e quasi tripla rispetto a noi. Diciamo che gli inglesi si sono portati avanti sacrificando un tot di persone per una birra al pub. In compenso nel resto dell'Europa si è temporeggiato sulla terza dose e adesso bisogna correre. Certo che se guardiamo a Francia e Italia sembra di poter affermare che il "green pass" abbia (per ora) attenuato la quarta ondata. E comincio a temere seriamente che non sarà neppure l'ultima.

 

giovedì 18 novembre 2021

Sorpresa

L'altra sera decidiamo di andare a vedere l'ultimo film di Wes Anderson, "The French Dispatch". Scegliamo un multisala che lo proiettava sia in originale che doppiato. Abbastanza scontato che optiamo per la versione originale. Quando giungiamo alle casse la sorpresa : la versione originale era proiettata nella sala principale da 300 posti mentre quella doppiata "relegata" in una sala da 100! E per rincarare la sorpresa, la sala era quasi piena (anche se si trattava di un sabato sera piovoso). Manco a dirlo l'età media degli spettatori era circa metà della mia. Questo piccolo episodio (la statistica richiede ben altri numeri) mi da un po' di speranza per la ripresa del cinema, di quello in sala. Qualcuno può dire che questo film era atteso da "illo tempore" e poi parliamo sempre di Wes Anderson, ma se vengono offerti film interessanti sembra che esista (ancora) abbastanza pubblico per apprezzarli. Purtroppo i dati epidemiologici mi fanno temere che la prossima stagione potrebbe essere di nuovo a capienza ridotta ma questo è un altro paio di maniche.



 

lunedì 15 novembre 2021

Stati Uniti

Nel post precedente avevo affermato che, per un complottista, gli Stati Uniti d'America sono un terreno fertile. Magari qualcuno, che ha degli USA una visione  New York centrica, potrebbe aver alzato un sopracciglio ma la realtà di quel grande paese (grande in molti sensi e non tutti positivi) è molto frammentata. Ma andiamo con ordine : parliamo del movimento Qanon che credo molti conoscano, in caso contrario vi rimando alla solita Wikipedia (anche se per molti di questi complottisti non è certo una fonte attendibile). Alcuni attivisti si sono radunati a Dallas qualche giorno orsono in occasione del concerto dei Rolling Stones dove si sarebbe dovuto palesare JFK Jr (tutti i dettagli li trovate qua). Forse un dettaglio non secondario è che il rampollo della dinastia Kennedy è morto nel 1999. Per essere esatti è scomparso pilotando il suo aereo (con a bordo moglie e cognata) destinazione Martha's Vineyard (isola ultra vip ma andiamo oltre). Non essendo mai stato trovato il relitto in quanto caduto in mare aperto ecco che è nata la teoria che lui stesse lavorando nell'ombra per tornare a fare il vice di Trump. E quale migliore occasione di un concerto della banda satanica per eccellenza? I Rolling Stones? Ovviamente (lo so, sono tendenzioso) non è apparso ma pare che i seguaci di QAnon non sia siano affatto persi d'animo. Semplicemente non era il momento giusto per tornare, ci sarà un'altra occasione. Certo che se vogliono sempre utilizzare i concerti di Jagger e compagni forse devono darsi una smossa ma magari va bene anche un'altra band.
PS la cosa che davvero mi ha colpito è proprio la scelta della persona : sono passati oltre venti anni ma ricordo che del nostro JFK Jr si diceva fosse un gran bel ragazzo ma non esattamente una cima. Vero che negli USA hanno avuto dei vice presidenti imbarazzanti (qualcuno ricorda Dan Quayle?) ma una figura meno improbabile non l'avevano?

giovedì 11 novembre 2021

Hear the silence

Ebbene si tratta proprio lui, Hugh Bonneville, alias Robert Crawley , il settimo conte di Grantham uno dei principali personaggi della fortunata serie televisiva "Downton Abbey" (a proposito nel 2022 uscirà il secondo film). Ma siamo nel 2003 ed il nostro conte era assai poco conosciuto e partecipò al film per la televisione che da titolo al post. Interpretava Andrew Wakefield, anche se la pellicola era un po' ruffianamente centrata su una madre. Di cosa parliamo? Dell'origine dei "no vax". Direi che per iniziare occorre dare una occhiata alla solita Wikipedia. Ammetto che la pagina inglese è un piuttosto corposa, se del caso passate alla nostra lingua. Ma in ogni caso si parla di questo buontempone che ha fatto uno studio (mai dimostrato) sulla relazione tra vaccini e autismo nei bambini. Screditato ha lasciato la natia Inghilterra dove ha trovato un pubblico molto più ricettivo dei freddi britannici (su questo torno in un prossimo post). Sfruttando il suo aspetto e il suo carisma ha creato una sorta di movimento ed è arrivato pure a produrre un documentario "Vaxxed" che grazie ai social network lo ha letteralmente fatto diventare una star (l'argomento mi sembra implicito). Ovvio che è assolutamente contrario alla vaccinazione anti covid anche perché ritiene la covid stessa una bufala.
Ps sulla pagina italiana vi è una notizia che non è riportata dalla omologa versione inglese : dal 2018 il nostro Andrew è fidanzato niente popò di meno che con Elle Macperson , ex top model soprannominata "The body" ma ahimè non "The brain".

 

sabato 6 novembre 2021

Compiti

Nei giorni scorsi mi è capitato per due volte di prendere un tram a Milano e trovarvi persone senza mascherina. Considerati gli ultimi dati non mi sembra una situazione auspicabile. E mi è venuta in mente questa notizia raccontata da "MilanoToday" giusto qualche giorno orsono : un pensionato solo e con problemi di deambulazione ha chiamato la Polizia e questi lo hanno accompagnato in posta. Al ritorno il nostro ha voluto ringraziare la Polizia con un video messaggio registrato dall'auto della pattuglia. La prima considerazione è che il pensionato è senza mascherina (mentre l'agente correttamente la porta), quindi siamo di fronte ad un "no mask"? Ma la seconda, che ri ricollega all'incipit, è che questi tipo di interventi fa parte dei compiti della Polizia? Dubito ci penseranno gli assistenti sociali, se questi due agenti avevano tempo libero (e come è possibile mi chiedo) vadano ad apostrofare quelli che usano i mezzi pubblici senza mascherina. 
PS oltre che "no mask" il nostro pensionato è forse anche un "no bank" visto che è uno di quelli che va ancora in posta a ritirare la pensione. Forse, vista anche la pandemia, sarebbe giunto il momento di forzare l'abbandono di questa modalità di erogazione. Ad ogni buon conto a me non verrebbe mai in mente di chiamare la polizia per farmi portare in posta.

 

giovedì 4 novembre 2021

NCS

Non Ci Siamo, mi riferisco a quanto successo tra G20 e COP26. In realtà non parlo dei due meeting dove sono stati fatti molti proclami e soprattutto è stato detto "apertis verbis" che il tempo è davvero poco per evitare delle veri catastrofi. Ma come dice Greta (sempre lei) sono solo "bla bla", vediamo se ci saranno delle azioni concrete e dai due vertici non è uscito gran ché anche se è chiaro che li vengono tracciate linee guida, poi sono i vari ministri, segretari, sotto segretari che devono prendere decisioni più operative. Ma se il buongiorno si vede dal mattino .... allora siamo messi male e vediamo perché. I due eventi sono stati organizzati uno a ridosso dell'altro e questa mi sembra una mossa davvero abile, ma vi era la necessità di spostare tutte queste personalità, e relativi seguiti, da Roma a Glasgow. Ora come mi ha fatto notare l'amica Francesca si è creato un vero e proprio ingorgo all'aereoporto scozzese in quanto quasi 400 jet sono arrivati in breve tempo, il tutto è ben documentato qui. Capisco benissimo che non è che potevano organizzare un bel charter, anche perché mettere i francesi con gli australiani poteva essere foriero di qualche incidente, ma certo con un po' di buona volontà si potevano riunire magari paesi "amici". E invece no, ognuno con il suo jet che sono i mezzi più inquinanti che esistono e che saranno gli ultimi a diventare ecologici. Davvero una dimostrazione di scarsa sensibilità superata forse solo dal fatto che a Glasgow non era previsto supporto per persone su una carrozzina e così un ministro (non proprio l'ultima ruota del carro) israeliano è rimasto fuori. Come ho detto : se davvero il pianeta è messo male ma sono questi coloro i quali ci dovrebbero tirare fuori dai guai allora meglio che ci prepariamo (al peggio).

 

lunedì 1 novembre 2021

La via

Come recita il proverbio : "la via per l'inferno è lastricata di buone intenzioni". Ora la foto è quella dell'inferno, ossia il "Pacific trash vortex". Ne ho già parlato più volte ma se volete rinfrescarvi la memoria ecco la "solita" Wikipedia. La foto è molto drammatica ma riguarda solo una minima parte del vortex in quanto il vero vortex è (per nostra fortuna) molto meno denso. Ma ciò non toglie che il problema esiste e sia parecchio grave. Proprio per cercare di ovviare (risolvere direi una parola un po' grossa) a questo disastro ecologico ecco che nel 2013 un giovanotto (all'epoca poco più che maggiorenne) propone il progetto (dal titolo inequivocabile) "Ocean Cleanup". Nella pratica si trattava di "pescare" tramite reti la plastica che galleggia (ed in effetti è già un fatto più che positivo che non vada a fondo, almeno la maggior parte). Detto fatto? Mica tanto visto che il progetto costò parecchio ma ebbe almeno due false partenze poi nel 2019 finalmente funzionò (pochino). Con la più recente versione sembra aver raggiunto una discreta efficienza ed in quattro mesi ha raccolto 29 tonnellate di rifiuti. Tutta la storia ve la racconta (bene) "IlPost". Purtroppo racconta anche di come questa operazione non sia esattamente a costo zero, e non parlo di dollari ma di impronta Co2 (tenendo anche presente che 29 tonnellate sono una goccia ahimè). E partendo da quello vi è tutta una analisi che mostra come persino il riciclo della plastica non sia una soluzione perfetta per due motivi. Primo : costa molta energia (ahi sempre lei) quindi l'impatto ecologico è comunque da considerare. Secondo : si rischia di "incentivare" il consumo "tanto è plastica riciclata". Alla fine il mantra è il solito : non esiste plastica buona, bisogna "solo" cercare di usarne di meno. 
PS detto questo è chiaro che lasciare questa plastica a galleggiare negli oceani non è accettabile ma questa azione va accompagnata con una riduzione dell'uso della plastica e ove possibile una sua (costosa) sostituzione con materiali che siano biodegradabili.
 

venerdì 29 ottobre 2021

Uovo

Saccheggio a pieni mani (a partire dal titolo) questo post di Luca Sofri (beh non è proprio un principiante). Parlo del naufragio della legge Zan, sulla omofobia e non solo. L'altro giorno in Senato il testo è stato bloccato (la cosiddetta tagliola) grazie anche al voto segreto permesso dal presidente della Assemblea, Maria Elisabetta Alberti Casellati (sennò non si volta come diceva quel comico). Credo di capire che fosse nei suoi poteri concedere il voto segreto e l'ha fatto visto che è una donna del centro destra (Forza Italia per i distratti). Perché faccio notare questo fatto? Perché come giustamente scrive Sofri l'affossamento della legge è stato certamente dovuto ai voti del centro destra (ma non solo ahimè) ma anche dal disastroso atteggiamento del centro sinistra. Affrontare il voto al Senato, dove i numeri sono quello che sono, su una legge che doveva essere presa così come era, "senza se e senza ma", era davvero un rischio atomico. Hanno scommesso su una logica bipartisan che però hanno visto solo quelli del PD. Oppure pensavano che la questione posta da Salvini sul caso Morisi, "un leghista non può essere gay", avrebbe fatto votare (era pur anche segreto il voto) legioni di leghisti a favore? E invece è successo il contrario e adesso mi chiedo quanto tempo ci vorrà per avere una "nuova" legge Zan. Come ha scritto Sofri era meglio un uovo oggi che la gallina domani. 
PS come nel post citato non si parla dei contenuti della legge e questo è forse ancora più triste del brutto risultato. Ma senza volter entrare nel merito visto che uno dei punti più controversi sono i bambini faccio solo una considerazione : posso essere contento di un risultato che fa felice (ultra felice) il senatore leghista Simone Pillon?

 

mercoledì 27 ottobre 2021

Cortei

Ultimamente Milano sembra aver preso il posto di Parigi, ogni fine settimana c'è un corteo, non di "gilet jeune" ma di "no green pass". Cortei che sono assolutamente non autorizzati e che creano non pochi problemi di ordine pubblico come ha stigmatizzato il sindaco. E se le sue parole possono essere bollate come istituzionali anche parecchi commercianti hanno cominciato a lamentarsi visto che queste manifestazioni (giunte ormai alla tredicesima o quattordicesima edizione) sono soldi persi. Come ho detto la storia di Parigi in salsa meneghina. Ora non voglio neppure entrare lontanamente nel merito di queste espressioni del libero arbitrio ma portare semplicemente la mia esperienza di portatore consenziente di passaporto sanitario. Sono stato in quattro ristoranti / pizzerie nell'ultima settimana e nessuno, dico nessuno, mi ha chiesto nulla. E nessuno (di nuovo), mi ha provato la temperatura. Capisco che le statistiche richiedono altri numeri ma colgo un segnale importante. Ora, una delle tante obiezioni al green pass, è proprio che in Italia è troppo pervasivo ma direi solo sulla carta perché nella pratica siamo sempre in Italia!
PS dove invece mi hanno sempre chiesto il green pass è al cinema. Ma vogliamo mettere? Questi sconsiderati che se ne stanno seduti tranquilli per una ora e mezza con la mascherina  e in silenzio! Ci mancherebbe solo che non vengano pesantemente controllati. Invece ai gestori dei locali vengono concessi spazi ovunque tanto che in alcune zone non solo è impossibile parcheggiare ma pure camminare e sotto lo slogan del "lasciateci lavorare" se ne fregano anche dei controlli. Due pesi e due misure? 

 

domenica 24 ottobre 2021

Ci serve

Solo qualche giorno fa la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha sancito che un disco come quello qui sopra (forse non un capolavoro assoluto ma averne) non si farà mai più. Al termine di una riunione fiume è stato deciso che il nucleare farà parte del programma energetico europeo, ossia che ci saranno contributi anche per la costruzione di centrali nucleari, il tutto ve lo spiega AGI. Così la Francia riuscirà a bilanciare la debacle dei sottomarini (ricordate Aukus?). Essa era la principale propugnatrice del verbo nucleare vs Germania e Spagna. Tutta la querelle politica dietro al nucleare è davvero ben spiegata da "Valigia Blu", l'articolo è un po' lungo ma la faccenda è complessa. Ma banalizzando significa che, nella attesa di avere una Europa alimentata da sole fonti rinnovabili, "il nucleare ci serve", parola di Ursula. Continuo a nutrire dubbi ma è ovvio che la fame energetica non può essere placata da pale o pannelli per cui o seguiamo l'esempio di India e Cina (per carità no) di tornare al carbone oppure sposiamo la "causa" dei reattori di 4 generazione (di cui esistono però solo un paio di esemplari) e speriamo che la fusione nucleare arrivi davvero tra dieci anni (anche se è oltre 40 anni che lo dicono). Certo che tutta questa fame di energia esiste ma è proprio sempre motivata? Fino a qualche tempo fa mi scagliavo contro i negozi con le porte aperte tutto l'anno ma in più oggi abbiamo migliaia di computer che succhiano energia solo per minare cripto valute. Eppure  ultimamente si punta il dito contro il cemento e l'ammoniaca, due cosucce che servono per costruire e soprattutto fertilizzare. Greta (Thunberg) voleva fatti e non parole, eccoli con buona pace del pianeta.

 

venerdì 22 ottobre 2021

Sempre loro

Sempre loro, parlo degli svedesi che si sono distinti per la gestione disinvolta della pandemia. Ma ultimamente il loro "primato" era stato messo in discussione dagli inglesi. Questi ultimi dopo il 19 luglio, "Freedom Day", hanno visto salire i contagi fino a 50 Milà e qualcuno nella perfida Albione teme che per Natale si possa arrivare a 100 mila contagi giornalieri. Forza ce la potete fare. Vero è che la situazione degli ospedali è sotto controllo ma cosa succederà a Natale? Sappiamo che abbattere i contagi non è né facile né veloce, comunque affari loro (più o meno ma non ne parliamo ora). Ma per tornare al paese degli Abba (che hanno pure pubblicato un disco dopo 40 anni) essi hanno abolito le mascherine sui voli interni. Inutile notare che hanno più morti e contagi della Lombardia che ha praticamente gli stessi abitanti (ma non certo lo stesso territorio). Sono fatti così, vikinghi inside.

martedì 19 ottobre 2021

Toppa

Forse il nome di Gian Marco Capitani non vi dice nulla e siete in mia compagnia. Ma il giovanotto (più o meno dovrebbe avere 46 anni) è uno dei leader no vax. Si è distinto domenica scorsa a Bologna, per aver insultato Liliana Segre accusandola di occupare un seggio in parlamento che non le spetta (e fin qui per amore di dialettica si può parlarne) ma ha poi calato l'asso dicendo che porta vergogna alla sua storia e che dovrebbe sparire. Sull'ultima affermazione si potrebbe persino buttarla sul ridere raccomandando un po' di pazienza al nostro Gian Marco vista l'età della senatrice ma sulla affermazione precedente vi è da rabbrividire. Purtroppo il nostro ha pensato (forse mal consigliato) di scrivere una lettera di scuse nella quale ha ammesso (bontà sua) che si era lasciato trascinare dall'impeto. Fortuna che in Italia le armi non circolano come negli USA altrimenti non so cosa faceva. Ma forse l'adrenalina del comizio domenicale non era ancora del tutto passata per cui nel prosieguo della missiva ha poi chiesto alla senatrice come mai lei non tuteli i no vax vittime di discriminazioni da parte del nazista Draghi. Ovviamente la Segre non ha risposto se non in modo indiretto dicendo che era meglio il silenzio e ha fatto bene. Da parte mia sarei il primo a sostenere la protesta dei no vax quando vedrò dei "simpatici" campi come quello sopra ritratto. Comunque i dettagli sono narrati da "Open", a me sembra che siamo di fronte alla classica toppa peggiore del buco.
PS la cosa forse davvero preoccupante è che quando domenica il nostro "impetuoso" ha sferrato il suo attacco aveva di fronte parecchie persone che sembra non abbiano minimamente colto la gravità di ciò che era stato enunciato. Evidentemente erano concordi e allora stiamo freschi.

 

lunedì 18 ottobre 2021

Sparizione

Tra circa un'ora (per me che scrivo) si chiuderanno i seggi per i ballottaggi in alcuni comuni italiani tra cui Roma, Torino, Trieste. Dal risultato delle urne si potranno fare parecchie considerazioni ma una è già possibile adesso. Anzi era già possibile 15 giorni fa : il Movimento 5 Stelle è sparito! Nei comuni in cui ha governato non è stato riconfermato (almeno in quelli di una certa dimensione). Attenzione il dato di una elezione locale non va confuso con una ipotetica votazione politica nazionale ma è un indicatore molto attendibile di come quel partito o movimento che dir si voglia ha "sperperato" una massa di voti notevole. Non ho lo spazio ma soprattutto la voglia di ripercorrere le tappe di questo declino anche perché non mi ha mai conquistato e quindi la sua scomparsa (o per usare il solito termine inglese down sizing) non mi turba. Eppure si rischia il classico gettare via il bambino con l'acqua sporca. L'idea di una democrazia diretta attuata tramite l'uso della Rete ha più di un aspetto che andrebbe approfondito anche perché credo che sia comunque il futuro. Sono letteralmente terrorizzato all'idea di quali brogli possano essere perpetrati tramite un sistema informatico eppure l'idea alla base della piattaforma Rosseau era tutt'altro che disprezzabile. Ed infatti il M5S aveva attirato le attenzioni di molti studiosi esteri. Purtroppo o per fortuna contato ancora le persone e qui non c'è software che tenga per cui i limiti di troppi personaggi (chiamiamoli folkloristici) all'interno del M5S ne hanno decretato il tramonto oltre ad alcune iniziative politiche davvero improvvide. Forse non è ancora detta l'ultima parola ma spero proprio che non ci sia un revival, ma comunque qualcosa da imparare da questa storia c'è eccome.

 

venerdì 15 ottobre 2021

G-Day

Chiamiamolo G-Day in omaggio ad una lingua usatissima, soprattutto nella UE, visto che la parlano due pesi massimi come Irlanda e Malta, pur con il dovuto rispetto per questi stati. D'altronde il passaporto sanitario è comunemente chiamato green pass per cui... In effetti proprio di lui voglio parlare, di quel green pass che aveva "vaticinato", in tempi non sospetti, sarebbe diventato il nuovo tormentone estivo. Avevo purtroppo ragione anzi con l'arrivo dell'autunno da tormentone si è mutato (come un virus ma va') in un fenomeno alla "gilet jeune" , violenza inclusa. Oggi, per me che scrivo, è proprio il giorno in cui diventa obbligatorio sui luoghi di lavoro e le proteste sono esplose. Fra le innumerevoli motivazioni portate a giustificazione delle proteste ve ne sono un paio che vale la pena di commentare. "Siamo in una dittatura", certamente quella dei social network, perché coloro che fanno questa affermazione non hanno veramente chiaro cosa è una dittatura. La foto si riferisce ai manifestanti del porto di Trieste ed è un vero peccato che l'Afghanistan non abbia uno sbocco sul mare perché in quel caso avrebbe un porto e allora un mesetto di "stage" farebbe loro capire cosa è una dittatura. Un'altra motivazione contro il green pass è che è una forma ipocrita di obbligo vaccinale, allora lo rendano obbligatorio. Tale tesi è stata portata avanti anche da una persona colta (dal punto di vista dello studio della storia) come Barbero ma vorrei proprio vedere questi cosa farebbero davanti all'obbligo di vaccinarsi, perché uno può comunque fare il tampone. E a sue spese ovvio, visto che esiste una soluzione gratis fornita dallo stato. Staremo a vedere anche perché parliamo di uno dei provvedimenti più restrittivi a livello europeo ma non dimentichiamo che siamo in Italia : l'altra sera in un ristorante sotto casa non ci hanno neppure controllato la temperatura, figurati se ci hanno chiesto il pass.

 

venerdì 8 ottobre 2021

Padel

Sono notoriamente un anti sportivo ma le martellanti pubblicità (almeno a Milano) di strutture per il gioco del padel hanno suscitato la mia curiosità. Leggendo la solita Wikipedia ho scoperto che nasce in Messico 50 anni fa ma solo recentemente si è diffuso in Italia riscuotendo però un clamoroso successo. Uno dei fattori chiave di questo sport è che il campo è delimitato da muri che sono parte integrante del terreno di gioco. A questo punto il pensiero è andato subito allo squash che era popolarissimo negli anni 80 (tranquilli mai praticato neppure quello). Che fine ha fatto? Stavo quasi per chiamare in causa gli 883 "hanno ucciso lo squash" ma ho deciso di dare un'occhiata alla solita Wikipedia dove ho scoperto che lo squash è ancora vivo. Vivo ma forse non troppo vegeto visto che è dal 1986 che la federazione mondiale dello squash cerca di farlo includere nei giochi olimpici ma senza successo (vedi). Una nota davvero curiosa è che i campioni mondiali maschili e femminili provengono dall'Egitto. Come si suole dire : "a ciascuno il suo".

 

giovedì 7 ottobre 2021

Superbonus


Di questi tempi si parla molto di superbonus ma in alcuni casi a sproposito. Riporta "MilanoToday" le parole dell'assessore all'urbanistica del comune di Cinisello Balsamo, alle porte di Milano. Il nostro è stato eletto in una lista civica e poi passato alla Lega. Prima di commentare le sue parole ricordo per i non milanesi che Cinisello è il classico comune cresciuto come dormitorio nei ruggenti anni del dopo guerra. Qui al nord non abbiamo la figura tipicamente romana del "palazzinaro" ma questo non ha certo evitato scempi e speculazioni. Piccola premessa : per accedere al superbonus occorre che lo stabile abbia le carte a posto. E qui nasce il problema perché a Cinisello su 2000 domande ne sono state accettate 10. Beh davvero una percentuale raggelante ed allora il nostro assessore propone una sanatoria almeno per le prime case. Facciamo un po' di chiarezza : posso immaginare lo sconcerto di chi scopre di abitare una casa "abusiva" (o per meglio dire con irregolarità) al quale si aggiunge nella stragrande maggioranza dei casi la beffa che l'abuso è stato fatto ben prima (in molti casi addirittura prima della loro nascita). Comprensibile ma non cambia la sostanza, in questi casi "i figli pagano le colpe dei padri" e se questo non vi sembra corretto aspettate di vedere quando si dovrà mettere mano per davvero al debito pubblico. Per cui inutile cercare di scaricare il barile. Anche l'ipotesi di una sanatoria limitata alle prime case mi sembra improbabile in quanto di difficile gestione (immaginate un condominio con un mix di situazioni) e poi cosa facciamo con chi ha pagato per regolarizzare? Gli ridiamo i soldi? Ma per carità e poi, last but not least, le prime case (ne ho già parlato) non sono sempre così "cristalline". Certo Cinisello non è esattamente Santa Margherita ma eviterei questo distinguo. Ad ogni buon conto per quella che è la mia percezione (basata su più realtà urbane) questo superbonus ha comunque riscosso molte adesioni. Inoltre il ministro dell'economia ha già detto che non potrà essere prorogato in eterno per cui direi che non vale la pena di cambiare nulla. Ma forse la cosa più "buffa" è che proprio da un leghista arriva la proposta di una sanatoria che ha il retro gusto di un bel condono tombale. Forse occorre ricordare al nostro assessore i manifesti della Lega (di cui foto) per il referendum sulla giustizia. 

martedì 5 ottobre 2021

Pistola

Ha ragione da vendere il proverbio : chi di spada ferisce, di spada perisce. Oddio in questo caso occorre sostituire la spada con la pistola ma nulla cambia. Mi riferisco alle recenti elezioni comunali di Milano dove il candidato del centro destra, tale Luca Bernardo, ha ottenuto un risultato davvero misero tanto da permettere al suo sfidante di vincere addirittura al primo turno. Bernardo con le pistole ha un tormentato rapporto perché agli inizi della campagna elettorale ha dovuto ammettere che era andato in ospedale (ma non in corsia) armato di pistola. Poi in una lettera al quotidiano "La Verità" (vedi) ha chiamato "pistola" chi avrebbe votato il sindaco uscente Beppe Sala, sostenuto dal centro sinistra. Se vogliamo parlare di armi diciamo che il fioretto non gli è proprio. Ma parlando di "pistola" se si guarda a questa tabella di "Milano Today" si vede che a Milano ce ne sono davvero tanti, ma certo il centro destra ha contribuito non poco a decretare una vittoria davvero netta del sindaco uscente. Hanno speso settimane per trovare qualcuno e poi tutto quello che è uscito è stato un pediatra (con tutto il rispetto per la categoria). Detto questo non è affatto una vittoria senza ombre, l'assenteismo è un po' troppo e soprattutto le sempre complicate periferie hanno disertato il voto. Ma non si può fare a meno di notare il tonfo di partiti / movimenti come ItalExit o 3V che pure avevano elettori motivati per i quali non può valere la scusante dell'astensionismo. Ma il leader di ItalExit, Gianluigi Paragone, non è convinto del risultato che lo lascerebbe fuori dal consiglio comunale e ipotizza un riconteggio dei voti. Speriamo di no. Certo che peggio di Cinquestelle c'è solo un ex Cinquestelle.

 

mercoledì 29 settembre 2021

Esproprio proletario

Chi come me ha già fatto un bel po' di giri intorno al Sole si rammenta che negli anni 70 furoreggiavano gli espropri proletari. Francamente pensavo e speravo che ormai facessero parte del "folklore" di quegli per cui sono rimasto assai sorpreso di sentirne ancora parlare oggi e pure in Germania. Andiamo con ordine : le recenti elezioni tedesche, la cui importanza travalica i confini puramente teutonici, hanno spostato la lente mediatica sulla nazione di Bach e così ho scoperto che a Berlino si è tenuto, in concomitanza delle elezioni politiche appunto, un referendum. Una consultazione indetta per espropriare una parte degli appartamenti detenuti da immobiliari. Ovvio che si pensa di colpire le entità di maggiori dimensioni ma ad ogni buon conto si parla di circa 240 mila alloggi, il 15% del patrimonio immobiliare. Tutto ben spiegato in questo articolo de "La Stampa". Non è questo il post(o) per ripercorrere la storia immobiliare di Berlino, certamente unica al mondo, ma di sicuro un problemino c'è. Ma tornando al referendum è stato votato dal 56,4%, al di sotto del 60% sperato dai promotori e già qui ci sarebbe da farsi qualche domanda ma è pur vero che solo i Verdi erano parzialmente favorevoli mentre tutte le altre forze politiche erano nettamente contrarie. Teniamo presente che questo referendum non ha alcun valore vincolante ma è improbabile che di fronte ad una vittoria netta (anche se non nettissima) il parlamento locale faccia finta di niente. Ma su un argomento come questo pesa poi il duro giudizio della Corte Costituzionale. Non voglio certo spacciarmi per un esperto di costituzioni (men che meno quella germanica) ma espropriare è molto difficile visto che non siano neppure dinnanzi ad un conclamato caso di anti trust, forse si può ipotizzare un cartello tra i vari gruppi immobiliari ma temo che non sarà così semplice. Rammento che la legge sul blocco degli affitti venne cassata dalla corte e pure con effetti retroattivi. Certo che vi è una situazione un po' bizzarra nella terra di Wagner : come ho appena scritto le recenti elezioni hanno sancito la sparizione della sinistra (Die Linke) ma questi berlinesi tirano fuori dal cappello un'idea degna di Potere Operaio. Quindi il comunismo non è più di moda ma quando ti trovi davanti la faccia scura del capitalismo allora non va bene manco quello? Son tutti ...

 

martedì 28 settembre 2021

Addio (un altro)

Periodo di addii, questa volta si tratta di una persona e fortunatamente il suo addio non è quello "definitivo". Parlo della raffigurata Angela Merkel che a partire dalle elezioni tenutesi domenica scorsa (per me che scrivo) ha lasciato la politica dopo essere entrata al Bundestag nel 1990. Inutile che sia io a rimarcare la sua importanza ma è già tempo di tirare qualche somma. I risultati parlano chiaro, il partito di Angela, la CDU, ha preso la peggior batosta possibile, è diventato il secondo partito ed è impossibilitato a guidare un nuovo governo (a meno di alchimie assai poco probabili). Francamente non seguo la politica tedesca per cui non so motivare un commiato così poco caloroso degli elettori da Mutti. Non mi sembra che si sia mal comportata in questo periodo di pandemia ma forse è subentrata una certa "stanchezza" nei votanti. Oppure non è stata capace di creare un delfino, qualcuno che potesse raccogliere la sua eredità (in effetti molto pesante). Questo sta diventando un problema di molte formazioni politiche, pensiamo alla nostrana Forza Italia dove Silvio Berlusconi assomiglia sempre più ad Andropov. Ma tornando alla nazione teutonica e alle sue elezioni vi è un altro addio, quello a "Die Linke". Per i non avvezzi alle questioni alemanne rammento che è il partito della estrema sinistra, insomma i comunisti. Non ha raggiunto la soglia del 5% per cui è fuori dal Bundestag. In realtà ci saranno 3 suoi deputati in virtù dei meccanismi di voto tedeschi, ma 3 membri su 735 sono più che una rappresentanza una specie in via di estinzione. E considerata la consistenza dei Verdi sembra difficile che si possa invertire la rotta per cui vi è il concreto rischio di una uscita di scena della sinistra in senso "classico". Vedremo se il tempo ce li farà rimpiangere anche se nel caso di Angela il rimpianto sarà fine a se stesso.

lunedì 27 settembre 2021

Donne

Vabbè per alcune ore sono stati il primo paese europeo (?) a vantare un parlamento dove vi era una maggioranza femminile. Complimenti ma come anticipato è durato solo poche ore perché grazie ad un nuovo conteggio dei voti si è "ristabilita" la maggioranza maschile. Parlo della remota Islanda e trovate tutto raccontato qui. Farei un paio di considerazioni su questo articolo di ANSA. Parliamo di Islanda e cerchiamo sempre di dare una dimensione alle cose : l'Islanda ha popolazione di circa 350 mila cristiani (o altre confessioni poco importa) quindi se ci caliamo nella nostra penisola il vulcanico paese è testa a testa con la provincia di Ferrara, staccando Arezzo ma senza possibilità di raggiungere Cremona (vedi). Ossia intorno alla 60ma posizione! Premesso questo il titolo dell'articolo parla di beffa e perché? Allora se davvero vogliamo parlare di beffa parliamo dell'Italia : come riporta "Il Fatto" nelle elezioni comunali che si terranno la settimana prossima vi sono solo 30 candidate sul totale di 162. E parliamo di Roma, Milano, Torino, Napoli altro che Islanda. E le candidate non sono quasi mai di partiti "maggiori" con la eccezione di M5S. Questa si che si potrebbe chiamare beffa ma forse ha ragione il sito che titola : "Le donne hanno già perso". Comunque vada aggiungo.

 

sabato 25 settembre 2021

Addio

Ormai siamo alle battute finali delle varie reincarnazioni di Alitalia. Messo in vendita anche il logo la nuova compagnia, ITA, sarà per forza un'altra cosa. Non è certo una fenice che risorge dalle proprie ceneri. Ma questa transizione (ma forse il termine non è satto) promette di non essere indolore, anzi. Gli esuberi sono un dato di fatto e anche se la lettera di Giorgia Meloni (vedi) non è priva di alcuni spunti interessanti non si può paragonare la disastrosa gestione Alitalia con Air France o Lufthansa. Parlando di dolori un punto davvero dolente sono / saranno gli stipendi. Vi propongo di dare un occhio a questo articolo de "IlSole24Ore" (sito un po' meno calato nelle logiche di partito). Da qui si vede benissimo che il taglio agli stipendi sembra davvero fatto con una scure, non certo un bisturi. Ma andiamo con ordine : un comandante della ormai defunta Alitalia guadagnava poco meno del suo omologo tedesco e decisamente meno di un francese. Forse mi stupisce un po' il dato gallico ma in ogni caso non vi è da trasecolare. Ma quando si guarda alla nuova condizione si vede che ITA si posiziona sotto EasyJet o RyanAir e non di poco, praticamente la metà (persino le Poste pagano di più e non spiccioli). Ora io ho sempre detto che in Alitalia vi erano ampie sacche di privilegio ma questo forse è troppo punitivo persino per me. Certo le alternative per questi signori non sono molte, temo che il comparto aereo non sia esattamente florido anche se il traffico sta aumentando vertiginosamente. Ma impostare una trattativa sulla base del prendere o lasciare tanto l'alternativa è il nulla mi sembra davvero brutale. Forse, dico forse, si giunge a questo punto anche per colpa di sigle sindacali che hanno sempre fatto muro davanti a qualsiasi ipotesi di licenziamenti, disconoscendo la realtà delle cose. Ma se anche si arriverà a ricomporre la vertenza giungendo a stipendi dignitosi, stiamo assistendo ad una decollo davvero poco felice.
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giovedì 23 settembre 2021

Nevermind

Giusto 30 anni fa usciva il disco raffigurato : "Nevermind" dei defunti Nirvana. Seattle divenne la capitale mondiale della musica anche se per un breve periodo. Personalmente ritengo (ma ho trovato più di una voce concorde) che fu l'inizio della fine. La fine del rock, i Nirvana sono l'ultima band di cui mi sono appassionato ed ho il grande rimpianto di non averli mai visti live. Per carità ci sono stati altri gruppi (o singoli) dopo ma non è più stata la stessa emozione. Certo il tempo passa non posso mica mettermi a pogare alla mia età e poi lo streaming ha creato un universo di meteore, che producono un pezzo (magari anche azzeccato) e poi spariscono nel buio della Rete. Ma temo che tutto ciò faccia parte della ineluttabilità della storia che si ripete sempre ma pretende che i "vecchi" lascino spazio ai giovani e se dico Charlie Watts forse a qualcuno suona un campanello. Ma in questi giorni oltre ai mille siti, podcast che hanno ricordato quel disco (e il suo tormentato creatore, Kurt Cobain) vi è stato anche qualcuno che ha pensato di cavalcare l'onda. Parlo del bimbo raffigurato che ha fatto causa per sfruttamento di minori. Il resoconto di questa vicenda lo trovate su "La Stampa". Val la pena notare che il nostro natante aveva qualche hanno fa rifatto la stessa foto mostrandosi ben contento di essere il bambino raffigurato. E oggi vuole invece 150 mila dollari perché quello scatto gli avrebbe rovinato la vita. E poi magari negli States qualcuno si limita perché i tribunali sono intasati....

martedì 21 settembre 2021

Sottomarini

Quando ieri ho parlato di "Aukus" ho volutamente tralasciato un aspetto assai spinoso della questione : quello dei sottomarini francesi. Il nuovo patto ha fatto saltare un accordo che l'Australia aveva con la Francia per la fornitura di 12 sottomarini, valore circa 56 miliardi di Euro. Ora una cifra del genere non è solo di indubbio rilievo per la Naval Group, preposta alla fornitura, ma pesa anche sulla intera economia francese. E non dimentichiamo lo smacco politico, visto che tale accordo era stato proprio stilato in occasione della visita del presidente francese Macron in Australia nel 2018. Anche qui giova ricordare che il premier australiano Morrison è stato sempre un buon amico di Trump con il quale, invece, il nostro Emmanuel (Macron) ha avuto vari screzi. E forse a conferma di un certo "trumpismo", il premier Morrison ha risposto alla incazzatura dei francesi affermando che la cancellazione del contratto è dovuta a motivi tecnici essendo i sommergibili made in USA a propulsione nucleare più moderni. Ora cercando di essere freddi la prima cosa da considerare è che un contratto è un contratto, mica un matrimonio (e anche quello ...) per cui immagino che esistano penali (se non ci sono i francesi possono solo darsi del pirla da solo). Certo che se il premier australiano si è fatto consigliare da quello inglese, Johnson, allora sì che stiamo freschi visto che lo spettinato Boris è ormai uno specialista nello stracciare contratti già firmati. Ma nella attesa di capire come si evolverà questa querelle (ma la vedo piuttosto grigia) vi consiglio la lettura di questo articolo de "Il Foglio". Il titolo dice già tutto : "L'accordo per i sommergibili nucleari australiani è un disastro". Meglio comunque leggerlo anche se alcune parti tecniche sono ostiche (al meno per me a causa della mia ignoranza in merito). In sintesi l'articolo stigmatizza proprio la scelta australiana di passare al nucleare di cui loro non hanno alcun know how e che quindi li renderà dipendenti da US e UK ma, soprattutto, allungherà moltissimo (parla di decenni) l'entrata in servizio di queste meraviglie della tecnologia. Come si dice la vendetta è un piatto che si consuma freddo, staremo a vedere cosa verrà fuori da tutta questa vicenda ma le premesse per un gran casino mi sembra ci siano tutte.

 

lunedì 20 settembre 2021

Aukus

Se il buongiorno si vede dal mattino direi che pariamo male perché davvero un nome peggiore di "Aukus" non riesco ad immaginarlo. Ma forse è anche giusto non fare marketing su una questione politica e militare. Per chi fosse stato nello spazio con i 4 di Space X ricordo che dietro quella sciagurata sigla si cela una alleanza tra US, UK e Australia per bilanciare la potenza cinese nella area pacifica. Il tutto fatto senza interpellare alleati "storici" come Nato e/o UE. L'autorevole "New York Times" ci dice che le trattative andavano avanti da mesi. Francamente è la scoperta della acqua calda, ovvio che un accordo del genere non si fa tramite un zoom call e via. La notizia (se tale vogliamo chiamarla) è essere riusciti a tenere tutto ciò al coperto, che sembra davvero un assist per tutti i complottisti del pianeta. Però se parliamo di mesi allora facciamo qualche conto : l'attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è insediato (con qualche problemino ma andiamo oltre) il 20 gennaio di questo anno per cui è stato molto veloce ad architettare il tutto, oltretutto da parte di uno spesso chiamato "sleepy". Ed il dubbio viene pensando a chi sono gli altri due premier coinvolti, ossia l'australiano Scott Morrison ed il britannico Boris Johnson. Entrambi leader di schieramenti conservatori ed oltre tutto buoni amici di Trump. E tanto per gradire due paesi che sono stati stranamente esclusi sono il Canada e la Nuova Zelanda, entrambi retti da premier democratici (e quello canadese protagonista di scontri "vivaci" con Trump). Sicuramente l'atteggiamento "morbido" di tanti paesi europei (Italia compresa) ha spinto Biden a questa mossa. E poi dopo il disastro afgano l'aaministrazione Biden aveva bisogno di dare un segnale forte ma qui si rischia che la toppa sia peggio del buco.  

 

domenica 19 settembre 2021

18 agosto

Cosa è successo il 18 agosto? Se andate su Wikipedia (sempre preziosa) trovate tutta una serie di eventi, forse non esattamente memorabili, neppure il cosiddetto giorno più duro del 1940 riesce a stupirci. Eppure lo zio di mia moglie, Giorgio, mi ha fatto conoscere un fatto accaduto appunto il 18 agosto 1946 certamente degno di nota. Si tratta della strage di Vergarolla, Wikipedia se ne scorda nella pagina che ho citato ma ha comunque una dedicata (vedi). Difficile riassumere ma ci provo : durante l'estate del 1946 la città di Pola nell'Istria era ancora sotto il controllo degli alleati, il 18 agosto si sarebbe dovuta tenere la Coppa Scarioni di nuoto (in acque libere) per cui la spiaggia era ulteriormente gremita di bagnanti. Alle 14 (poco più) vi fu una violenta esplosione che provocò 65 morti e 5 dispersi (mai ritrovati) per cui diciamo pure 70 vittime. Ad esplodere furono residuati bellici (che in quel periodo certamente abbondavano). L'inchiesta fatta dagli inglesi portò alla conclusione che l'esplosione non fu accidentale ma non furono trovati colpevoli e nessuno rivendicò tale atto. Abbastanza logico pensare che vi sia stato lo zampino dei "titini" ossia i partigiani del maresciallo Tito che mal sopportavano questa "enclave". Francamente prima di qualche giorno fa non sapevo nulla di tutto ciò eppure il conto delle vittime è piuttosto salato ma forse la matrice "sinistra" degli autori ha creato una coltre di silenzio. Ma ad ogni buon conto la pagina italiana titola "Strage di Vergarolla" mentre quella inglese in modo assai più neutro "Vergarola explosion". Quando certuni dicono che tanto non serve studiare la storia mi sento davvero sfiduciato.....

 

venerdì 17 settembre 2021

Marciapiedi

Tra un paio di settimane sarò chiamato a votare per il sindaco della città in cui vivo, Milano. Ovviamente siamo in piena campagna elettorale e allora certi problemi che erano rimasti "nascosti" emergono dalle nebbie del passato. Eh si perché molti di questi sono problemi storici che tornano tipicamente in occasione della tornata elettorale e poi vengono di nuovo "spazzati" sotto il tappeto. Si tratta della pavimentazione a pavé come da foto. Ne ha parlato proprio il sindaco uscente dicendo che stanno pensando ad una parziale rimozione. Trovate il resoconto delle sue parole su "MilanoToday" a cui ho rubato, appunto, la foto. Personalmente trovo caratteristico il pavé ma non adatto a strade di scorrimento primo perché troppo soggetto a smottamenti tipo quelli raffigurati e secondo perché davvero poco usabile per le due ruote (bici o monopattini che siano). Temo che passata la kermesse elettorale non cambierà nulla perché occorre litigare contro la sovraintendenza e alla fin fine la città ha ben altri problemi per cui lottare. Ma già che siamo in argomento vorrei far presente al sindaco uscente e agli altri candidati la situazione dei marciapiedi. Ho dovuto andare a Parigi qualche settimana fa per rendermi conto che differenza c'è tra il nostro marciapiede e il loro "trottoir". I nostri sono una distesa gibbosa di pezze di differenti colori. E fosse solo un problema estetico, le asperità li rendono abbastanza infidi e non vorrei pensare a chi sia su una sedia a rotelle. Delle macchine parcheggiate sopra ne parliamo un'altra volta. Ripeto abbiamo ben altri problemi però anche un po' di decoro (in una città famosa per il design, la moda e quant'altro) non ci starebbe male.