venerdì 31 ottobre 2014

Saracinesche

Le saracinesche abbassate sono una conseguenza della crisi! Come è possibile contestare una affermazione del genere? Eppure la crisi non è la sola "cattiva" in questa drammatica situazione, il mondo è cambiato e con la rivoluzione digitale molti esercizi commerciali non hanno più ragione d'essere. La diffusione di internet ha di certo falcidiato le agenzie di viaggio, poi vi è stato il commercio elettronico che ha portato molte persone a comperare un tot di oggetti senza alzare il fondo schiena dal divano. Last ("but not least") la dematerializzazione di musica, film, libri i quali vengono fruiti senza alcuna necessità di un "fisico" intermediario quale era la libreria o il negozio di dischi. Senza parlare della grande distribuzione che è stato il primo vero "killer" della saracinesca. A Milano, in compenso, si sta assistendo ad una sorta di ritorno. Stanno aprendo un certo numero di negozi di prodotti bio. Abbastanza incredibile, negozi che vendono frutta e verdura (e altri prodotti non freschi), tipologie di esercizi che sembravano destinati ai ricordi di infanzia. Non è questa la sede per disquisire sulle qualità del biologico, i prossimi mesi diranno se si tratta di una moda cavalcata con eccessiva foga, un po come è successo con i negozi di sigarette elettroniche.

mercoledì 29 ottobre 2014

Petizione

In questi giorni le borse hanno avuto oscillazioni da montagne russe. In effetti vi sono stati degli eventi che giustificano qualche movimento ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di pura speculazione. Tra le tante petizioni online che girano vorrei vederne una : proibire le vendite allo scoperto, sempre non soltanto quando le oscillazioni superano certe soglie. Per i meno esperti di tecnica di borsa la vendita allo scoperto funziona così : si inizia a vendere (senza avere l'azione badate bene) scommettendo che nel proseguio della giornata borsistica l'azione scenda di prezzo ulteriormente (rammento che le vendite hanno di solito proprio l'effetto di far scendere il prezzo). Se ciò si verifica si compra quindi l'azione ad un prezzo più basso di quello a cui la si è venduta prima e si intasca la differenza. Nel caso contrario la differenza è quanto ci si rimette. Non è una pratica "sana". Già la massa monetaria in circolazione è enorme ma per fare questi giochini basta relativamente poco (la differenza di prima), è ora di finirla. Vuoi comprare ? Devi avere i soldi. Vuoi vendere? Devi avere l'azione. Semplice no? Ma sento già i soliti isterici analisti finanziari che strillano che così si imbavaglia il mercato! Balle chi fa queste operazione è solo uno speculatore, non alimenta certo il "famoso" mercato dei capitali, è solo un parassita di questo sistema. Se qualche premio Nobel per l'economia ha spiegato la funzione, la necessità di questi parassiti, a me non viene in mente. Una obiezione più concreta è quella che certe norme non hanno senso se non sono applicate a livello globale. Vero ma in questo caso non del tutto. Se venisse bloccata la vendita allo scoperto solo nella borsa italiana, ad esempio, otterremmo di allontanare solo gli speculatori che, però, mi sembra un risultato tutt'altro che disprezzabile.

lunedì 27 ottobre 2014

Europa

Periodo difficile per l'Europa. Non riesce ad avere nessuna politica estera efficace e lo si nota in modo drammatico nella crisi ucraina. In compenso distribuisce bacchettate a destra e a manca in materia di bilanci degli stati e solidità delle banche. Rilievi in gran parte giustificati soprattutto quando si parla di sprechi. Però se si vuole evitare che l'Europa venga vista come la supplente antipatica dovrebbe anche essa fare qualche "taglio". Penso a quella assurdità del doppio parlamento . La sede di Strasburgo è un puro "aiuto di stato" alla Francia. Il "vero" parlamento è quello di Bruxelles e basta e avanza. Ma facile chiedere tagli anziché farli come buon esempio. Son tutti .... Sta diventando un tormentone .

sabato 25 ottobre 2014

Iran

Solo pochi giorni orsono hanno avuto una certa "diffusione" delle immagini (tratte da Instagram credo) che ci mostravano la "jeunesse doreè" di Teheran. Abbigliati alla occidentale, stracolmi di marche e accessori costosi, partecipavano a feste in location favolose. Bene ma non dimentichiamo la statistica : quelle foto rappresentano una minima parte della popolazione (anche se da un punto di vista economico la rilevanza è maggiore) quindi guai a pensare che l'Iran sia tutto così. A ricordarcelo (nel caso fossimo un pelo duri di comprendonio) ci pensa la cronaca : come riporta "Il Corriere" oggi è stata impiccata una donna "rea" di aver ucciso nel 2009 l'uomo che tentava di stuprarla! Quindi abbiamo la pena capitale (che però esiste anche negli Stati Uniti e questo parallelo fa riflettere) comminata ad una donna che si è difesa da uno stupratore. L'eccesso di legittima difesa è un reato anche in Italia ma ovviamente prevede pene assai più lievi. Non sono un esperto di diritto iraniano ma credo che il fatto che a commettere l'omicidio sia stata una donna costituisca una aggravante. Certe cose mi fanno rivalutare le nostre tanto vituperate democrazie.

giovedì 23 ottobre 2014

Ebola

Dopo le ultime notizie rietengo che di Ebola ci si debba occupare, non preoccupare. Mi riferisco alla infermiera spagnola e il cameraman americano che sono stati dichiarati fuori pericolo. Ovvio parliamo di figli del ricco occidente mentre se sei un poveraccio della Sierra Leone, Liberia o Guinea il discorso è diverso ma almeno sappiamo che le cure esistono. Ma quando leggi certe notizie allora si che ti devi preoccupare : come riporta "Il Messaggero", a Fiumicino, una bimba è stata rifiutata dalla scuola (o asilo) perché le madri (le mamme d'Italia!) temevano il contagio da Ebola. La bimba, che pare non avesse nessuna febbre o altri malanni, aveva però appena trascorso un periodo in Africa, ma badate bene in Uganda. Ormai credo che la nostra (non) conoscenza della geografia rivaleggi con gli americani. L'Africa è un continente pure grande e la distanza tra l'Uganda e il "triangolo" maledetto sopra citato si misura in migliaia di chilometri. Vorrei chiedere alle solite madri se applicano lo stesso "metro" a tutti colori che partecipano a safari in Kenya ad esempio. Questa è davvero una cosa di cui preoccuparsi : la psicosi. Anche perché la psicosi è più infettiva del virus dell'Ebola, infatti come riporta AGI potrebbe essere che tutta la storia sia completamente inventata ma questo fatto anziché rassicurare rende il tutto ancora più raggelante.

mercoledì 22 ottobre 2014

Santadi

Santadi è una ridente (anche se mi sa che hanno poco di cui ridere) località della Sardegna meridionale di poco più di 3500 anime (nella foto la piazza principale). Tra queste poche centinaia di anime se ne trova una la cui "storia" vale (forse) la pena di raccontare. Come riporta "La Stampa" vi è un pensionato che non ha mai lavorato. Assunto in miniera nel 1980 non vi ha praticamente mai lavorato giostrandosi tra malattia (claustrofobia!) e cassa integrazione. Quindi nel 2006 è andato in pensione peraltro in regime solo parzialmente contributivo. Adesso (ma credo anche prima) è un felice musicista jazz. Che ha fatto la memorabile cazzata di raccontare tutto su qualche social network con il risultato di essere divenuto il bersaglio di una serie di insulti da parte di persone che, in una regione con il tasso di disoccupazione che vanta la Sardegna, hanno francamente più di un motivo per arrabbiarsi. Anzi direi che può solo essere contento se non gli tagliano le gomme dell'auto. Ma questa (brutta) storia deve far riflettere. Primo non è certo l'unica, secondo quante persone sono responsabili oltre al nostro jazzista ? Medici, ispettori INPS ma temo anche i sindacati. Questa persona (il jazzista) visti i suoi problemi psicologici (ammesso e non concesso che siano veri) ha diritto ad una assistenza non ad un impiego che non può svolgere. Questa è la grande colpa del sindacato : aver difeso posizioni che non potevano essere difese, per tutelare i diritti di un singolo impostore (probabilmente) abbiamo mandato in malora tutto un sistema. L'ho già detto : non si possono "creare" posti di lavoro se non vi è la logica economica retrostante, si può intervenire con sussidi evitando magari di distruggere territori solo per impiantare fabbriche senza senso di cui la Sardegna è ormai piena.
PS peraltro le persone "sussidiate" potrebbero sviluppare interessi come il nostro jazzista, per approfondire leggete la storia degli "UB40".

martedì 21 ottobre 2014

Citazione

Come ho già detto l'(auto) citazione è il peccato mortale del blogger così oggi ne faccio un tot e non ne parliamo più. Pochi giorni fa ho citato l'ineffabile Nicole Minetti. Era  sparita, se non ricordo male l'ultima sua notizia riguardava una vacanza non pagata, e oggi la ritroviamo in tribunale ha sostenere che i soldi dati alle famose "Olgettine" fossero semplici regali fra amiche. A proposito di soldi avevo citato la pettoruta Nicole parlando dei tagli che le regioni avrebbero fatto alla sanità (ma non solo) per mantenere i loro pingui vitalizi. In realtà hanno già iniziato con buona pace del governo Renzi. In un altro post avevo parlato della mia avventura per il rinnovo della fornitura delle strisce per il test glicemico. Un particolare che non avevo detto è che con il nuovo modulo era arrivata anche una "novità" : la fornitura da mensile diveniva trimestrale. Ultima (prometto) citazione : sono proprio tutti finocchi ......

lunedì 20 ottobre 2014

BreBeMi

Stamani nel rientrare su Milano ho voluto provare a percorrere la nuova autostrada A35, meglio nota come "BreBeMi". Quindi giunto all'altezza di Brescia Est prendo la confortante direzione "Linate". Prima sorpresa devo pagare, il che significa uscire dall'autostrada. Ma il peggio doveva ancora venire perché dal casello mi hanno spedito su una sorta di bretella che, però, dopo pochi chilometri si è trasformata in una strada a singola corsia peraltro piuttosto trafficata. Ormai convinto di aver fatto la stupidata proseguo e arrivo alla barriera di Chiari ed entro (finalmente) nella BreBeMi. Effettivamente una esperienza un poco surreale : tre corsie deserte! Oddio non proprio deserte ma il traffico era davvero in quantità omeopatiche. Nessuna area di servizio e questa mi sembra davvero un mancanza. Pare che gli ambientalisti si siano opposti ma temo che non sia l'area di servizio ad aver massacrato il territorio quindi tanto valeva. Comunque arrivo a Liscate dove la autostrada finisce (nel senso che vi è un muro in mezzo) e mi ritrovo a fianco dell'Idroscalo. Con mia discreta sorpresa ho impiegato meno tempo che usando la vecchia autostrada (la Serenissima). In effetti la mancanza del tutor ha aiutato ma dovete credermi non ha mai rischiato il decollo. Quindi ho speso di più ma ci ho messo di meno e consideriamo che il tracciato deve essere ancora terminato. Tutto bene ? Forse ma si giustifica tutto questo asfalto per qualche decina di utenti ? Direi di no anche se è forse un po presto per tirare le somme. Diciamo che la nostra società è auto centrica e le autostrade sono come i sacrifici umani per il dio Macchina!
PS una cosa mi chiedo : stamani ho percorso anche la Venezia Belluno. Altra autostrada dove il traffico è quasi assente (e l'ho percorsa enne volte) e anche essa a tre corsie. Non sono un ingegnere ma non è possibile che costi uguale fare sei corsie al posto di quattro. Capisco essere lungimiranti ma forse due calcoli previsionali valeva la pena di farli. 

sabato 18 ottobre 2014

Regioni

Hanno un po di ragione le regioni (che pare un gioco di parole) il governo Renzi fa il finocchio con il c..o loro. Però davvero speravano che dopo comuni e province non arrivata anche a loro un bel colpo di scure ? E poi pensando alla regione in cui vivo, la Lombardia, non posso che arrabbiarmi se considero che parte delle tasse va a pagare il vitalizio al Trota e alla Minetti. Questo è insostenibile caro Chiamparino!

giovedì 16 ottobre 2014

Buona nuova

In questi giorni di fibrillazione delle borse, dello spread e di tasse (almeno per noi italiani è arrivata la TASI) una notizia che forse si può definire buona. Ovvio bisogna mettersi d'accordo sul concetto di bontà ma siamo sulla buona strada. Come riporta "Il Sole" dal 2015 non sarà più permesso alle nuove società di fare il "giochino" sopra raffigurato: il "Double Irish", mentre per le società già esistenti viene dato il termine del 2020 per sistemarsi. Non voglio entrare nel merito del meccanismo (se vi va scervellatevi sul grafico) ma in parole povere era un sistema che ha permesso ai colossi dell'informatica e della farmaceutica di evadere tasse per miliardi di dollari (o di Euro ma sempre miliardi restano). Questo vi spiega come mai una paese povero come l'Irlanda era diventato una "tigre"! Quindi basta trucchi fiscali e di ciò bisogna ringraziare il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che ha avuto la sua bella convenienza ma questa era davvero una prassi che gridava vendetta. Non brinderei troppo perché non dimentichiamo che esistono persone pagate profumatamente per escogitare queste evasioni e questi continueranno a cercare falle nei sistemi per approfittarne e giustificare le loro laute parcelle. Certo che se l'evasione fiscale è un reato (in molti paesi lo è) chi le progetta non è in nessun modo responsabile davanti alla legge? Direi che argomento per un altro post per ora "godiamoci" questa notizia sperando che un poco delle tasse che questi ineffabili colossi industriali andranno a pagare mitighi il carico sui redditi delle persone "normali".

mercoledì 15 ottobre 2014

Catalunya

Uno dei miei sogni (probabilmente destinato a rimanere tale) è di vivere negli "Stati Uniti d'Europa" di cui sopra si vede un improbabile vessillo. Il modello è ovviamente quello americano con differenze fiscali e giudiziarie tra uno stato e l'altro ma una comune difesa e politica estera (tanto per citare alcuni aspetti del complesso paese d'oltre oceano). Sono quindi assolutamente contrario a quei movimenti indipendentisti che vogliono auto relegarsi in piccoli paesi che possono anche essere felici ma che non contano nulla quindi destinati a diventare oggetto di shopping o rifugio di personaggi non propriamente puliti. Per cui sono dispiaciuto che il referendum in Catalunya non si terrà. La motivazione per cui sarebbe incostituzionale mi sembra abbastanza ridicola. Non sono (come già detto) un esperto di diritto costituzionale ma quali sono le costituzioni che prevedono l'indipendenza di una regione ? Quella della Jugoslavia, della Cecoslovacchia, di Timor? Dubito che persino quella inglese lo prevedesse eppure il referendum la Scozia lo ha fatto. Furbamente i burocrati (ahi sempre loro) madrileni si sono preoccupati di dichiarare incostituzionale il referendum catalano prima del risultato di quello scozzese che essendo fallito ha dato una grossa mano al governo di Mariano Rajoy. Adesso la Catalunya farà una "consultazione" senza valore pratico ma se il risultato fosse, numeri alla mano, decisamente a favore della indipendenza cosa succederà? Senza parlare che all'estremo opposto dei Pirenei vi sono sempre i Paesi Baschi dove certe spinte indipendentiste non si sono mai sopite! Mi domando se è possibile non tener conto della volontà popolare. E non posso pensare (con molta paura) al referendum che vuole fare Grillo contro l'Euro. E se vincono ? Il fatto che non è stato previsto dal Trattato che uno stato esca dall'Euro è sufficiente a renderlo impossibile? Quindi bisogna usare la forza ? Ho iniziato il post parlando di un sogno e sono finito in un incubo.

martedì 14 ottobre 2014

Swaziland

Il signore raffigurato è John Maynard Keynes il noto economista autore della frase "nel lungo periodo saremo tutti morti". Forse varrebbe la pena ricordarselo in questo momento dove la paura del virus Ebola sta creando una vera e propria isteria. Credo eccessiva perché vi sono moltissimi "killer" in giro che possono stroncare una vita umana. E allora proviamo a ricordare il virus HIV, l'AIDS. Oggi è un argomento che non merita certo le prime pagine e come mai ? Non è stato debellato visto che di vaccino non se ne parla ancora, ha modalità di trasmissione molto simili a Ebola tra cui il contatto sessuale (sempre lui per la felicità dei telepredicatori) eppure? Certo oggi è difficile morire di HIV ma questo è vero soprattutto se sei ricco o vivi in un paese ricco altrimenti.... Sentite un po cosa succede in Swaziland (manco a farlo apposta siamo sempre in Africa più a sud di Sierra Leone o Liberia ma sempre lì) : come riporta "La Stampa" il re (si tratta di una monarchia in effetti) offre 15 Euro al mese alle vergini che si astengono dal sesso. Non per migliorare la moralità del piccolo stato africano ma per contenere la diffusione dell'HIV che là raggiunge il 26% della popolazione stabilendo così il primato continentale (e forse mondiale). E molti di questi malati non avranno accesso ai costosi cocktail di farmaci che prolungano la vita in modo significativo. Non credo vi sia un grosso flusso turistico laggiù ma se del caso state in guardia. Inutile dire che la proposta non sembra funzionare gran chè visto che quei soldi sono in primis pochini e secondo una ragazza li può guadagnare (in realtà molti di più) esercitando il mestiere più antico del mondo. Questo per dire che non di solo Ebola muore l'uomo! Notare che il progetto è finanziato dalla Banca Mondiale dove, rammento, vi sono funzionari strapagati il cui alto stipendio motivato dalle loro capacità inventive / creative come quelle dimostrate in questa occasione. Forse il virus davvero più pericolo è quello della stupidità.
PS la storia si ripete sempre : nell'Afghanistan appena "liberato" dai Talebani per ridurre il numero delle armi in circolazione furono offerti soldi in cambio della loro consegna. Andò a finire che la gente si liberò di ferri vecchi per lo più inservibili e con i soldi ottenuti si comprò armi nuove, moderne, più "efficaci".

sabato 11 ottobre 2014

Summa

Quanto successo a Genova è una vera e propria summa dei difetti della nostra disastrata (in tutti i sensi) Italia. Per primo la inefficienza : la struttura preposta a diramare gli stati di allerta ha (direi) clamorosamente fallito. Certo avremmo potuto evitare la vittima ma non l'esondazione perché i lavori che dovevano essere fatti sono stati bloccati da un ricorso di una impresa. Ecco un altro "problema" ! Non basta una burocrazia degna dell'impero zarista abbiamo anche questo "stato di diritto" dove gli avvocati ci marciano ma alla fine tutto si blocca. Forse con una giustizia più veloce le cose potrebbero essere migliori ma quando le cose vanno fatte devono essere fatte. Andiamo a spiegare ai parenti della vittima che il diritto è stato rispettato. Ma d'altra parte in questi giorni abbiamo avuto chi si è speso per tutelare i diritti di Totò Riina quindi per questi esegeti del diritto le vittime di disastri annunciati come quello di Genova (per non parlare dei danni) sono il "giusto" prezzo da pagare.

venerdì 10 ottobre 2014

Kobane

Ormai tutti abbiamo sentito parlare di questa modesta cittadina (50000 persone) al confine siriano turco. Una sorta di città simbolo della resistenza curda (o peshmerga tanto per aggiungere una nuova parola all'enciclopedia della instabilità della zona) contro le milizie del Califfato (o ISIS che dir si voglia). Ogni giorno sembra destinata a cadere nelle mani del Califfato ma per ora resiste anche se la sua sorte sembra segnata (e non oso pensare cosa succederà alla popolazione una volta che la bandiera nera dell'ISIS sarà issata sul municipio). Sembrano vani gli sforzi della coalizione ad impedire ciò. Ma stiamo probabilmente "scherzando" vero? Date un occhiata qui e scoprirete che mezzo mondo sostiene questa ineffabile "coalizione" e tutte queste potenze non riescono a respingere a botte di raid le forze dell'ISIS? Forse manca un poco di "convinzione" nell'azione militare, ma intanto il PIL degli Stati Uniti vola e vale forse la pena di ricordare che anche le spese militari entrano (giustamente anche se perversamente) nel calcolo del PIL stesso. Finché c'è guerra c'è speranza.

giovedì 9 ottobre 2014

Bellano

Tra le attrazioni turistiche (minori lasciatemelo dire) del Lago di Como (altresì noto come Lario) vi è il raffigurato orrido di Bellano. Il quale è stato di recente il protagonista di un incredibile caso giudiziario. Come riporta "Il Corriere" un residente nei pressi dell'orrido ha fatto intervenire l'ARPA Lombardia (vedi) che ( con tempi di attesa davvero minimi) ha misurato il rumore della cascata e rilevato che era eccessivo. Risultato ha multato il comune di Bellano per 1032 Euro. Una risata vi seppellirà doveva essere la fine di questa storia ma purtroppo non sarà così perché siamo in Italia. Oltretutto il caso è davvero intricato perché la cascata è sul territorio comunale ma è la Regione (a cui fa capo l'ARPA) che regola la portata (peraltro di notte la cascata viene azzerata per produrre energia elettrica). Quindi adesso ci sarà tutto un iter procedurale che il sindaco di Bellano vuole seguire per evitare di pagare la multa (e come dargli torto) che coinvolgerà pare persino Renzi. Legittimo ma tutto questo tempo non poteva essere speso per fini, diciamo, un poco più nobili? Resta poi una considerazione : quest'anno l'estate è stata davvero piovosa per cui immagino che ci possa essere stato un particolare "carico" di acqua ma la cascata è lì da un bel po di tempo (io stesso ricordo una gita della parrocchia quando ero bambino) quindi era un problema già noto. E detto fuori dai denti ma questi "tecnici" dell'ARPA non hanno meglio da fare ? Chi vive come me a Milano è bersagliato tutti i giorni (e anche le notti) da cantieri, felici (loro) possessori di moto Harley, disco bar e similia. Forse sarebbe interessante sapere nome e cognome di questo residente che ha fatto scattare l'ispezione, magari si scopre qualcosa di interessante.

mercoledì 8 ottobre 2014

Mommy

Non parliamo del (bel) film di Xavier Dolan (raffigurato il cast) ma di ... mia mamma! Scherzo ma in realtà la mia genitrice giusto ieri mi chiedeva di spiegarle tutto questo "casino" della Consulta. Ora devo ammettere che mi sono dovuto dichiarare di fatto incapace di spiegare alcun ché, ma credo che i dubbi di mia madre siano condivisi da un bel po di italiani (me compreso). Da giorni stiamo assistendo ad un teatrino davvero pessimo. Possiamo fischiare gli attori ma non possiamo fare nulla perché questa farsa termini. Nei palazzi del potere si sta consumando una lotta tra clan per l'elezione di due membri di questa benedetta consulta. Siamo arrivati al ridicolo quando si è cercato di eleggere candidati senza requisiti. In casi come questi non è possibile la "scorciatoia" della fiducia per cui devono trovare un accordo, che non arriva è così si è giunti alla 17ma votazione senza alcun esito positivo. Ma il fatto più grave ancora è che questa pantomima sta consumando il tempo dei parlamentari i quali non possono occuparsi delle riforme che tutti (a parole) ritengono improrogabili. Peraltro si è persa traccia della riforma elettorale che dovrebbe essere la condizione necessaria e sufficiente per l'abbandono di Giorgio Napolitano che, vorrei rammentare, ha compiuto 89 anni in giugno. Va bene che si creata pure la festa dei nonni ma c'è un limite a tutto.

lunedì 6 ottobre 2014

Sondaggi

Sondaggi croce e delizia del nostro mondo. Si sono appena concluse le urne in Brasile e scopriamo che si andrà al ballottaggio tra la presidente Dilma Roussef e ..... Aecio Nieves! Ma chi è costui ? Addirittura la seria "Ansa" titola "Presidenziali in Brasile. E' ballottaggio Dilma e Aecio" usando quindi i nomi propri come se noi del Brasile conoscessimo tutto. Realtà ben diversa perché credo di non sbagliarmi nell'affermare che Aecio Nieves non lo conosce nessuno mentre ci hanno fatto una "capa tanta" con la "carismatica" Marina Silva (la signora in giallo) che sarà pure carismatica ma non è andata oltre il 20%. Cattivi sondaggi o cattivo giornalismo? Temo più la seconda ipotesi perché in effetti negli ultimi tempi la Silva mostrava segni di notevole cedimento. Ma perché ecologista, perché donna, perché evangelica era il perfetto antagonista per la presidente uscente in barba a quello che invece i brasiliani pensano e sperano. Eppure il "campione" statistico non era mica piccolo, gli aventi diritto di voto (obbligatorio come da noi) sono oltre 140 milioni. Comunque il 26 ottobre ci sarà lo "spareggio" e vedremo chi la spunterà. Al di là del folclore il Brasile ci ha ormai superato nella classifiche economiche (vedi) anzi è il proprio il paese giusto davanti a noi (loro settimi) e di sicuro non c'è speranza che lo si possa "riagganciare" quindi un poco più di attenzione (seria) alle vicende di quel paese forse ci vorrebbe.

domenica 5 ottobre 2014

Ludopatia

Qualcuno può ironizzare che la ludopatia è una malattia che ci possiamo permettere noi paesi ricchi ma ormai è una patologia riconosciuta. In Lombardia alcuni medici di base sottopongono dei questionari ai loro assistiti proprio per uno "screening preventivo". In una "lettera" a "Il Corriere" un lettore poneva il seguente quesito : ma perché lo stato permette (e tassa) le sale giochi e poi si preoccupa di curare chi eccede nell'uso delle stesse sale (o altri metodi di gioco). La domanda sembra ben posta ma in realtà vecchia di decenni. Da sempre il sistema capitalista tassa anziché proibire. Pensiamo alle bevande alcoliche : in Svezia l'alcool è venduto solo in spacci statali eppure sappiamo bene gli effetti del suo abuso (per non parlare dei "problemi" provocati dalla guida in stato di ebbrezza). Stesso discorso nei confronti del tabacco venduto e tassato (parecchio) dallo stato anche se su questo fronte vi sono stati molti più interventi in senso restrittivo. Ma il nodo resta : tassare o vietare ? Vietare può sembrare la soluzione più etica ma il proibizionismo americano si è rivelato una esperienza fallimentare (che in compenso ha arricchito le mafie). Non abbiamo parlato di droghe (altro "nervo" scoperto del sistema) anche se in questo caso almeno la distinzione tra leggere e pesanti andrebbe fatta. Come ho già scritto di recente non sono molto favorevole ad un legislatore che si arroghi troppo il diritto di stabilire cosa è bene e cosa è male su (almeno su questioni come queste). Preferisco che sia una entità ufficiale e riconosciuta (come lo stato per l'appunto) a gestire le cose piuttosto che lasciarle in mano a organizzazioni criminali varie sulla cui mancanza di etica non ho alcun dubbio.

venerdì 3 ottobre 2014

Francamente

Giovedì scorso si è tenuta la riunione del "board" (che fa più fico) della BCE a Napoli. Non chiedetemi perché hanno scelto proprio Napoli, forse per rendere più chiara la metafora che la situazione è magmatica. Comunque alla fine della riunione Mario Draghi, presidente BCE, ha lasciato invariato il tasso (BCE appunto) alla quota di 0.05%. Gli analisti si aspettavano tale mossa o meglio si aspettavano che il tasso non venisse azzerato (tra 0.05% e 0 non vi sono molte soluzioni possibili). E cosa è successo ? Le borse sono crollate! Risulta evidente che il crollo non è dovuto alle non mosse di Draghi (visto che erano attese) quindi ?Draghi. Quindi significa che le borse sono crollate perché con un tasso del genere non si può sperare in una ripresa della economia. Ma facciamo due conti (della serva) : un tasso di 0.05% significa "ben" 500 Euro (annui si badi bene) per ogni .... milione investito. Ora questi 500 Euro (per ogni milione di Euro ripeto) sono davvero insostenibili, se invece diventassero zero avremmo la fila di aziende pronte ad investire come se non ci fosse domani! Ma dai! Francamente ho la spiacevole sensazione di essere preso per i fondelli.

mercoledì 1 ottobre 2014

Studenti

Da ormai svariati anni gli studenti sono la forza rivoluzionaria delle società, Marcuse lo ha teorizzato e (modestamente) sono d'accordo. In questi giorni stiamo assistendo allo scontro (per ora relativamente poco fisico) tra gli studenti di Hong Kong e lo stato cinese. Ovvio che il "nodo" di Hong Kong doveva prima o poi venire al pettine. La ex colonia britannica deve (almeno nelle ambizioni di Pechino) subire un processo di "normalizzazione" il che significa avere meno autonomia ma soprattuto meno democrazia. E sono giorni che vediamo scorrere in continuazione immagini di questa protesta con tanto di prese di posizione (a favore degli studenti ovvio), blog, twitter e quant'altro. Sono in linea di principio d'accordo con i ragazzi che occupano i marciapiedi sopraelevati di Central Hong Kong ma che in Cina la democrazia sia un concetto un poco elastico non è certo la notizia del giorno e comunque credo che alla fine la super moderna città di Hong Kong sia già un isola felice all'interno della Cina. Inoltre quali sono i limiti della sovranità di una nazione? Mi spiego : abbiamo diritto di intervenire su una questione che è alla fin fine un problema interno di un paese? Infatti la Cina ha già avvertito gli altri paesi di stare alla finestra e visti i rapporti commerciali che tutti (ma proprio tutti) hanno con lei andrà proprio così , come d'altra parte sta succedendo con la Turchia divenuta ormai un partner commerciale di levatura internazionale. Temo che siamo sempre al solito problema : la lente mediatica. Vedere le immagini di questi ragazzi con le mascherine e il cellophane sulla faccia e gli ombrellini che si muovono tra grattacieli mozzafiato fa molto audience ma non dimentichiamo il resto del mondo. Mi viene in aiuto un articolo de "La Stampa" (vedi). Parliamo del Messico dove la polizia ha represso una manifestazione studentesca (azz sempre loro) in modo "sbrigativo". Risultato 6 morti e 43 tuttora mancanti all'appello! Altro che Hong Kong, e rammento che l'elezione del presidente Enrique Pena Nieto è stata salutata come una nuova stagione per il Messico. Per inciso la comunità finanziaria ha creato un nuovo acronimo (devono avere gente pagata solo per questo) : MIKT ossia le ultra nuove economie emergenti dopo i BRICS. La sigla rappresenta le iniziali di Messico, Indonesia, Korea, Turchia vi suona qualche campanello ?