lunedì 27 gennaio 2020

Siamo tutti

Rammentate i giorni successivi al crollo del ponte Morandi? Eravamo diventati tutti degli specialisti delle strutture in CA (cemento armato ovvio). Bene oggi siamo un po' tutti infettivologhi , sento parecchie persone che si mettono a pontificare sulla recente (ma non risolta) infezione cinese. Una delle domande ad oggi non risposte è come l'uomo ha contratto questo virus. Io penso che il contagio sia dovuto alle abitudini alimentari dei cinesi. Non voglio fare lo scienziato della domenica ma pensiamo alle ultime epidemie e vediamo che sono tutte originate in Cina. Oddio dire Cina vuol dire un mezzo continente (anche di più visto che è poco più piccola della nostra vecchia Europa) ma le zone da cui si sono sprigionate le epidemie come la SARS hanno caratteristiche comuni : clima caldo umido, densità elevate, condizioni igieniche non proprio elvetiche. Eppure le stesse caratteristiche sono comuni a molte zone dell'India eppure non risultano epidemie nate laggiù. Certo il mix di religioni fa si che in India  il cibo consumato sia molto più "normale", senza le "follie" tipo la zuppa di pipistrello o lo stufato di serpente. Direi anche un bel assist a vegani e compagnia cantante ma per molti la spiegazione non è quella. Non so se sono fanatici del piatto sopra raffigurato ma sentite questa : l'epidemia è dovuta ad una "fuga" di virus da un laboratorio mezzo segreto situato proprio a Wuhan. Laboratorio nel quale si creano virus per uso militare. Pare vi sia una sorta di coinvolgimento pure degli USA, testimoniato da un tweet particolarmente "affettuoso" di Trump. Beh se qualcuno conosce la serie di fantascienza "Resident Evil" non vi sto dicendo nulla di nuovo per chi invece fosse alla ricerca di altri dettagli leggete qui. Siamo tornati a quel maledetto settembre del 2001 dove la nazione più potente del mondo fu messa sotto attacco da quattro gaglioffi armati di un coltellino e si cercarono complotti da tutte le parti.

mercoledì 22 gennaio 2020

Muraglia

No, non sto parlando di quella muraglia, ma di Alberto Muraglia. Chi era costui direte voi, parafrasando Don Abbondio, eppure credo che moltissimi lo conoscano come il "vigile in mutande". La vicenda aveva fatto scalpore ma forse meglio riassumere. Nell'ambito di una operazione delle Guardia di Finanza  denominata "Stakanov" (ottima scelta) erano stati beccate e licenziate alcune decine di persone, dipendenti del comune di Sanremo (mica Corleone), che timbravano e se ne andavano a fare gli affari propri. Tra questi era stato immortalato anche il famigerato vigile senza pantaloni. Andato a processo è stato assolto. Facile immaginare i commenti sulla magistratura che dimostra una sorta di lassismo nei confronti di comportamenti assai poco educativi. Leggetevi cosa dice l'avvocato del nostro (ex) vigile che addirittura adombra l'ipotesi che il Muraglia abbia persino fatto degli straordinari proprio perché non perdeva tempo a mettersi i pantaloni! Se non mi piacciono i giudici figuriamoci gli avvocati. Comunque se siete interessati leggete qui. Un parere un po' laterale (diciamo così) è quello di Massimo Mantellini (blogger d'eccellenza mica io) che dalle "colonne" de "IlPost" punta il dito su un paio di cose. Nel suo post si pone la domanda di come mai tale foto è diventata di pubblico dominio. Io non sono un grande teorico della privacy ma un minimo di tutela ci dovrebbe essere anche perché dovrebbero essere immagini di un video di sorveglianza. E poi non conosciamo le motivazioni della sentenza. Forse questo è il vero problema perché dovremo attendere altri 90 giorni per sapere cosa ha pensato il giudice. E mi chiedo se tra 3 mesi qualcuno si ricorderà di questa storia e se del caso provvederà a riabilitare il nostro Alberto, ammesso (e non concesso) che ve ne sia davvero bisogno.

venerdì 17 gennaio 2020

Cifre

"Cifre che fanno girare la testa" tuonava l'ingegner Cane, personaggio forse ormai dimenticato di Zelig. Ma oltre a far girare la testa fanno girare anche altro (chi ha orecchie per intendere intenda). Ma veniamo ai fatti : il Garante per la Privacy ha multato ENI per 11.5 milioni di Euro, il tutto raccontato qui. Sempre stato molto dubbioso sul ruolo di questo Garante ma questo sembra il caso in cui mi debbo ricredere o no? Prima considerazione : ma li pagano davvero? Questi filibustieri (ops sono scorretto?) pagano profumatamente plotoni di avvocati che certo faranno ricorso e magari troveranno pure modo di non pagare. Per essere davvero cinici diciamo che gli avvocati fanno il loro mestiere ma definirlo sporco mi sembra essere gentile. Seconda considerazione : ENI si pregia di scrivere nel proprio sito (vedi) di avere 8 milioni di clienti. Allora facciamo due conti e vediamo che la "super" multa rappresenta 1.5 (un euro e mezzo) a cliente, che potrebbero certo pagare. Ma non lo faranno statene certi perché altrimenti addurrebbero tale esborso per giustificare dei licenziamenti, alla faccia degli scudi umani. Comunque se qualcuno volesse conoscere nome e cognome di chi sta a capo di questa combriccola potrebbe avere una sorpresa : nella stessa pagina sopra citata esiste anche un link al managment, ma non funziona, risponde con "Attendere prego. L'operazione può richiedere alcuni secondi". Dopo qualche minuto il risultato era sempre lo stesso ma certamente si tratta di pura fatalità.

giovedì 16 gennaio 2020

Profumo

Purtroppo non sto parlando di quel romanzo (molto bello a mio avviso) del 1985 ma di ben altro profumo. La notizia credo abbia fatto il giro del mondo ma per chi fosse in missione con Parmitano sulla ISS facciamo un riassunto : la nota attrice (e non solo) Gwyneth Paltrow ha da molti anni un sito di e-commerce dedito alla vendita di prodotti di bellezza diciamo un po' particolari, bio, esotici comunque costosi ma molto chic. Ma ogni tanto la nostra Gwyneth (ma dovrei chiamarla Ginetta?) se ne inventa delle belle (chiamiamole così). Se volete un elenco completo leggete qui. Ma l'ultima sembra davvero di un altro livello. Un candela profumata al profumo di vagina (la sua ovviamente). Costo 75 dollari (difficile valutare se il prezzo è assurdo o no) andata subito sold out. L'amica Francesca mi pone la domanda davvero azzeccata : quanti erano i pezzi in vendita? Giusto perché almeno ci da una idea di quanti pirla hanno 75 dollari da buttare via (tanto per stare in tema in questi giorni è il 19mo compleanno di Wiklpedia, magari non 75 ma qualche dollaro no?). Si potrebbe chiosare con qualche battuta da bar (ma ci sono ancora le battute da bar?). Alla fine quante volte abbiamo definito una donna "profumiera", ebbene lei lo ha messo nero su bianco. Eppure qualcosa non mi torna, perché non riesco neppure a paragonarla a certe "trovate" di Elon Musk tipo il lanciafiamme. In quei casi parliamo di "giocattoli" ma qui mi sembra che continuiamo ad usare la donna come puro (non in quel senso) oggetto sessuale da possedere. Capisco che molti preferiscano passare una serata con Gwyneth che con Greta ma una che ha pure denunciato molestie (non subite però) forse dovrebbe astenersi.

martedì 14 gennaio 2020

Verdi

Abbiamo già parlato della anomalia italiana (ma anche spagnola attenzione) dei Verdi. In un momento in cui vi è un ritorno (in Europa) della attenzione alle tematiche ambientali per cui in alcuni paesi i Verdi sono diventati un partito "a doppia cifra", nella nostra penisola sono al 2%. Farglielo notare però forse non è un atto particolarmente garbato soprattutto se si fanno portatori di una giusta istanza. Mi riferisco alla polemica, piuttosto dura, tra il sindaco di Milano, Beppe Sala ed appunto i verdi milanesi sull'abbattimento di 35 alberi che serviranno a far posto alla nuova facoltà di chimica. Siccome gli alberi sono stati già abbattuti poco si poteva fare oltre a chiedere al sindaco di scusarsi il quale ha respinto al mittente la richiesta chiedendo a loro di scusarsi per essere dei nani, comunque tutto spiegato qui. Mi sembra che si tutti si debbano dare una calmata. Ma è pur vero che ormai Milano ha una fama di città dove tutto funziona ma la realtà è un po' diversa. Siamo a gennaio, forse uno dei mesi peggiori, ove la mancanza di precipitazioni (cosa assolutamente normale) fa salire le polveri sottili e dopo anni (per non dire decenni) siamo ancora in attesa ... della pioggia. Va bene tutti gli "storytelling" su quanto è brava Milano ma cosa facciamo? Qualche bus elettrico serve solo per gli annunci, ci vuole ben altro ma per ora non esiste neppure un obiettivo di lungo periodo. Certo quei 35 alberi sono anche essi una goccia ma le istanze, se corrette, possono essere ascoltate anche se provengono da una piccola formazione (non parliamo poi di un blogger).
PS nell'articolo si dice che verranno piantati 400 alberi al posto dei 35. Ma quante volte ho già sentito questa storia? Dovrei ormai vivere in un bosco ma francamente non me ne sono accorto. Peraltro qualcuno si ricorda del progetto di Renzo Piano per Milano che prevedeva addirittura 90 mila alberi. Beh se volete farvi del male guardate qui

sabato 11 gennaio 2020

Ricchezza

Quando dici ricchezza pensi agli Stati Uniti d'America (o forse ai paesi del Golfo) ma il punto è cosa intendi per ricchezza. L'amica Francesca mi segnala questo articolo che indica un paese dove la ricchezza ha sfumature ben diverse rispetto ai paesi sopra citati, la Svizzera. Come recita l'articolo per i dipendenti pubblici il tempo impiegato a raggiungere il proprio ufficio verrà conteggiato nell'orario di lavoro. Insomma il nirvana del pendolare. Io, che il pendolare l'ho fatto per 15 anni, ho spesso, molto spesso, usato parte delle 3 ore che impiegavo ogni giorno per studiare e lavorare. Ma ovviamente non era conteggiato. Certo che se pensiamo al nostro "reddito di cittadinanza" ti viene da piangere e d'altra parte anche i nostri dipendenti pubblici sono forse meno ligi delle loro controparti svizzere. Comunque, per tornare a bomba, questa mi sembra un ottimo esempio della ricchezza di un paese, ricchezza "condivisa" e non solo appannaggio di una elite. Certo che su come gli svizzeri hanno creato tale ricchezza ne parliamo un'altra volta.

venerdì 10 gennaio 2020

Latte

Chissà se alla fine resterà solo il latte più del famoso libro e film "Arancia Meccanica". Certamente il calo del consumo di latte sta facendo vittime. In Italia si parla di un 2% ma negli Stati Uniti d'America è ben peggio ed infatti questo articolo parla di "massive decline" (vedi). Certo vi sono notevoli differenze tra la situazione nostrana e quella americana. Al di là dell'oceano poca gente beve acqua poiché nella stragrande maggioranza dei casi quella che esce dal rubinetto è pessima, per cui i bambini bevono latte anche a pasto. Quindi basta il diffondersi delle intolleranze e della cultura (?) vegana che il gioco è fatto. In questo articolo di AGI (dall'emblematico titolo "L'America piange sul latte versato") si parla del fallimento del secondo produttore di latte che in realtà sarebbe stato anche il primo visto che il primo è fallito un paio di mesi fa. I grandi business men americani non sono stati in grado di arginare il calo dei consumi ed ora queste due aziende sono in bancarotta! Ho dato una occhiata a qualche sito vegan ed i commenti erano entusiasti. Certo un po' di CO2 verrà risparmiata ma le due società sopra menzionate contavano quasi 20 mila dipendenti. Certo i dirigenti saranno inclusi i programmi di relocation e quant'altro ma quelli che spalavano la merda (e non è una metafora) dovranno davvero consolarsi con la riduzione delle emissioni.


domenica 5 gennaio 2020

Nome e cognome

Devo davvero fare i complimenti a "IlSole24ore" perché in questo articolo ha messo nero su bianco il nome (e cognome) del possibile responsabile dell'addio alla Aeronautica di Samantha Cristoforetti. Il presunto colpevole è il volitivo signore rappresentato e si chiama Walter Villadei. Secondo il noto quotidiano economico si tratta di una sorta di trombato che però gode di santi in Paradiso per cui potrebbe essere lui il sostituto di AstroSamantha. Spero (per loro) che abbiano solide motivazioni perché l'articolo è piuttosto cattivo e, ad esempio, "Wired" Italia racconta la carriera di costui in modo ben diverso (vedi). Lo so a pensar male si fa peccato ma certo l'abbandono di AstroSamantha aveva qualche lato oscuro e questa sembra essere una spiegazione più che plausibile. Inoltre la lettura di questi articoli ci da una vaga idea del business che si cela dietro l'uomo nello spazio, business che si dividono amorevolmente russi ed americani. E val la pena di ricordare che in attesa degli americani o di Elon Musk l'unico modo per andare sulla stazione orbitante è con una vecchia navicella Soyuz (il cui nome significa unione ma riferita alla defunta URSS però). Staremo a vedere come si evolverà questa non del tutto chiara faccenda.
Ps uno dei punti nodali della faccenda è il nostro Walter non ha superato i test per diventare astronauta europeo per cui si è deciso di farlo addestrare in Russia dove è diventato "cosmonauta" (pure il marketing astrale). Sarebbe davvero bello che "IlSole24ore" documentasse il mancato superamento dell'esame.

venerdì 3 gennaio 2020

Silenzio

Sono passati ormai alcuni giorni da questo post di Fabrizio Ravelli ma ogni tanto ci tornavo con il pensiero e quindi ho deciso di scrivere questo mio post. Il tema trattato era l'anniversario della strage di piazza Fontana a Milano. Ma non voglio parlare di quel fatto di cui ho un vago ricordo (avevo 9 anni) ma di un dettaglio che viene riportato nel post di cui sopra. L'autore ha assistito ai funerali (mi risulta sia del 51 quindi era giovane ma capace di "intendere") e rammenta il silenzio. Già perché una volta in una situazione come quella si stava in silenzio. Quando uscivano le bare dalla chiesa a nessuno veniva in mente di applaudire. L'applauso era qualcosa che si tributava ad un artista, era un apprezzamento gioioso, ma il rispetto, quello lo tributavi con il silenzio. Poi qualcosa si è rotto, francamente non riesco a ripercorrere gli anni e giungere al momento in cui gli applausi sono diventati atto di rispetto. La strage di Capaci? Forse, certo stavolta non posso incolpare l'aderenza al modello americano che ha cambiato molte delle nostre abitudini (qualcuno si ricorda le "vecchie" lauree ad esempio). Ma, e sto per usare una bruttissima frase, ai miei tempi non si applaudiva un morto. Forse non è così importante, forse è solo che viviamo in un mondo sempre più pieno di "rumori" (da Spotify alle notifiche) perché il silenzio ci fa paura e noi stiamo rimuovendo tutto ciò che crea disagio. Sarà ma trovo quasi incredibile che uno dei pochi luoghi in cui si osserva "un minuto di silenzio" è lo stadio! Direi che c'è materiale a sufficienza per un sociologo.