venerdì 29 settembre 2017

Chieti

Ammetto di non essere mai stato a Chieti, non vorrei sottovalutarla ma credo sia una cittadina piuttosto anonima. Di certo non esiste un sogno teatino (pare sia meglio che chietino che suona davvero male), davvero non mi risulta che ci siano orde di giovani che vogliono andare a Chieti. Lo stesso vale ovvio anche per i magistrati, per cui essere giudice al tribunale di Chieti non è esattamente aver raggiunto il top della carriera forense. Forse (dico forse) è il caso del giudice Ilaria Pozzo (e che diamine facciamo nomi e cognomi) che forse per noia, forse per voglia di notorietà, forse per incapacità (urca) ha emesso una sentenza davvero particolare. Come descrive in modo magistrale Massimo Gramellini (vedi). Ma andiamo con ordine : un impiegato delle poste sottrae 15000 Euro (un pezzente diciamolo) e viene beccato con tanto di intercettazioni e testimonianze. I dirigenti delle Poste lo sospendono e trasferiscono in attesa della sentenza e solo a sentenza emessa provvedono a licenziarlo. Ma il pezzente (pardon l'impiegato) fa ricorso (della serie aver la faccia come il c..o) e trova una davvero incredibile sponda nella nostra Ilaria, il giudice citato, che costringe le Poste a reintegrarlo e pure a pagargli gli stipendi arretrati. Perché? Perché avevano aspettato troppo, dovevano licenziarlo subito. Ora non voglio lanciarmi in disquisizioni bizantino legislative ma mi sembra che valeva il principio del "presunto innocente", quindi era buona norma aspettare la fine del lavoro dei magistrati. Ma anche se hanno atteso non è mica intervenuta la prescrizione e questo sempre ladro è. Insomma davvero una brutta storia che mostra come il voler tutelare la "parte debole", il dipendente, a tutti i costi genera dei mostri. Queste cose fanno male, molto male alle giustizia. Qui abbiamo due che andavano davvero licenziati in tronco : l'impiegato e il giudice.

mercoledì 27 settembre 2017

Jamaica

Forse tutti sanno cosa si intende per coalizione Jamaica ma un chiarimento credo non guasti. Il riferimento è alla recenti elezioni tedesche da cui i due partiti della "Grosse Coalition", CDU e SPD sono usciti con le osse rotte. Impossibile quindi riproporre la vecchia coalizione (anche perché l'elettorato mi sembra sia stato assolutamente chiaro) e, considerati i "numeri" lo scenario è decisamente complicato tanto da ipotizzare la "Jamaica Coalition". Il motivo del nome forse può essere dedotto dalla bandiera dello stato caraibico sopra riportata. Infatti i colori sono il nero , il giallo e il verde che sono esattamente gli stessi per CDU (urca!), Liberali e ovvio Verdi. Wikipedia suggerisce che il termine Jamaica evoca anche scenari esotici come d'altronde aspettarsi da una coalizione poco omogenea, almeno per ciò che riguarda i Verdi. Vi è già stato un precedente ma solo a livello statale (rammento che la Germania è uno stato federale) e durato solo 3 anni, il che non sembra portare nulla di buono. In effetti la situazione politica tedesca si è maledettamente complicata e non possiamo che preoccuparci visto il ruolo egemone che la Germania esercita (a torto o a ragione) in Europa. Non siamo a livello di "cigno nero" come Brexit o Trump ma poco ci manca. Il partito di Angela Merkel ha riportato il secondo peggior risultato della sua storia, segno che la Germania non è solo berline e suv extra large e extra lusso. Peraltro vi è stata una emorragia di voti verso il partito AFD , balzato al terzo posto, che può "vantare" gente tra le sue file che considera la Shoah un mito. Situazione complessa che può indebolire la UE già vacillante dopo l'addio britannico. E intanto noi siamo sempre qui a farci le pippe mentali sulla legge elettorale.

lunedì 25 settembre 2017

Columbus Day

Francamente trovo davvero eccessivo tutto questo "politically correct" che si sta addensando sul "Columbus Day" (vedi). In pratica si sta smantellando il Columbus Day per sostituirlo con una festa a favore degli indigeni. Mi sembra quasi ridicolo, sappiamo bene che la scoperta dell'America è stata più che casuale : Colombo è sbarcato a San Salvador (non esattamente negli Stati Uniti) e soprattutto pensava di aver raggiunto le Indie. Questi sono i fatti ma in effetti pochi paesi al mondo possono "vantare" un momento storico così preciso relativo alla loro scoperta per cui secondo me ci sta. Poi Colombo non è mica stato Cortez o Pizzarro. Insomma un revisionismo abbastanza inutile perché poi cosa possiamo concretamente fare per i famosi indigeni? Nella ricca California (uno degli stati più "arrabbiati" contro il navigatore genovese) pensano di abbandonare le auto per tornare ai cavalli? Vorrei definirle stupidate ed invece sono cose maledettamente serie, tanto serie che temo siano anche una delle ragioni per cui, quasi un anno fa' , decine di milioni di americani hanno votato un impresentabile candidato come Donald Trump. Se essere democratici (negli Stati Uniti d'America) significa cancellare il "Columbus Day" beh allora temo che i repubblicani saranno difficili da battere anche alla prossima tornata elettorale.

domenica 24 settembre 2017

Miracolo

L'amica Francesca mi segnala questo articolo (vedi) in cui si parla di un miracolo. Calma niente Lourdes o San Gennaro ma più laicamente una foresta. Ma una foresta nata dopo che una azienda del Costa Rica aveva scaricato svariate tonnellate di bucce d'arancia (in quanto tale azienda è uno dei produttori mondiali di succhi di frutta). Dopo alcuni anni da tale massa è nata appunto una foresta. La mia amica si chiede se non è possibile investire in altri simili miracoli. Buona domanda ma temo che più che di miracoli parlerei di fortunate coincidenze. Molto spesso i rifiuti industriali non si possono assolutamente disperdere nell'ambiente. Inoltre bisogna trovare aree raggiungibili, mica possiamo usare gli elicotteri. Inoltre tali aree devono essere sufficientemente isolate perché immagino che per vari mesi quella area fosse una distesa maleodorante ricoperta di insetti, quindi assai poco compatibile con le residenze umane. A meno che non li buttiamo vicino ad una bidonville ma qui il discorso scivola pesantemente (e pericolosamente) nel politico. Insomma è una bella favola quella che ci ha raccontato l'articolo ma seppur vera non è così facile da ripetere.

sabato 23 settembre 2017

Equinozio

È appena passato l'equinozio e di conseguenza siamo entrati in autunno. Fin qui nulla di strano ma vogliamo parlare dell'equinozio (d'autunno anch'esso) del 1983? E magari vogliamo parlare di Stanislav Petrov? Come ho già detto mille volte la realtà supera la fantasia perché oggi stiamo assistendo ad uno scontro tra i due uomini peggio pettinati del pianeta, peccato che il loro scontro potrebbe portare ad una guerra magari nucleare. Eppure siamo già stati vicini ad una guerra nucleare e non mi riferisco alla baia dei porci cubana ma appunto al 1983. In quell'anno l'equinozio d'autunno mandò in tilt il sistema satellitare russo di difesa. Che segnalò un attacco missilistico americano. Sono qui a parlarne perché in quella notte era al comando il colonnello Stanislav Petrov che conosceva molto bene il sistema satellitare compresi alcuni difetti . Dedusse che si trattava di un falso e non avvisò i suoi superiori anche se ciò implicava disubbidire agli ordini. Ha avuto ragione ovviamente ma il rischio di una guerra nucleare fu altissimo. Il colonnello é morto questa estate senza alcun clamore, chissà perché. Sono stati prodotti due docu film credo di bassa qualità e certamente ben poco distribuiti. Eppure ha salvato il mondo, per davvero. Come diceva Galileo ( di Brecth) "fortunato il paese che non ha bisogno di eroi". Pensando a Trump e Kim speriamo non ci serva un altro eroe.

venerdì 22 settembre 2017

MVB

Non ho ben capito come si chiamerà la nuova "creatura" politica di Michela Vittoria Brambilla (vedi). Se vuole imitare Emmanuel Macron dovrà trovare un senso a MVB oppure lo chiamerà semplicemente "Movimento animalista" (sconsiglio di aggiungere "italiano", l'acronimo risultante sarebbe un mezzo disastro). Per uno della mia generazione è difficile credere in un siffatto movimento. Sono nato e cresciuto in un mondo di feroci scontri ideologici per cui un partito / movimento così "squisitamente" specifico mi lascia molto perplesso. Ma viviamo in mondo post ideologico per cui è probabile che il 3/5% che si attribuisce sia reale. Personalmente non lo voterei comunque visto che si tratta di una costola del Silvio. E a proposito del Silvio nel momento in cui la fascinosa Michela ha deciso di scendere in campo si è verificato l'ennesimo attacco di un pitbull che è costato la vita ad una creaturina di appena un anno. Ancora ? Ma non avevano fatto le liste delle razze pericolose? Immagino proprio che la "coscienza" animalista abbia avuto il sopravvento sulle "odiose" leggi razziali (è il caso di dirlo). La motivazione credo sia la solita : "non è il cane ad uccidere, ma il padrone". Giusto, non è la pistola che mi ammazza ma chi ne preme il grilletto. Ma questo non significa che metteremo distributori automatici di armi a fianco di quelli delle bibite.

giovedì 21 settembre 2017

Un altro

E allora dopo Francia, Inghilterra, Svezia e Norvegia (mi perdonino i paesi che ho scordati) anche la Cina dice addio ai motori "endotermici", tanto per parlare come mangio bye bye benzina e diesel (vedi). La prima considerazione che farei è che il diesel è molto peggio della benzina ma se cambiamento deve essere che sia radicale. La data prevista è il 2040. Dovrei essere felice ma come diceva (oggi sarebbe un "tweet") Giulio (Andreotti) : "a pensar male si fa peccato ma ...". Iniziamo dalla data 2040, ma ci sono be 23 anni, pensate come eravamo nel 1994 senza neppure uno straccio di IPhone ma con Windows 95 (capirai). Quindi ne succedono di cose in 23 anni per cui non metterei ancora in fresco nessun champagne. Poi le promesse in campo automobilistico sono sempre soggette a grandi proclami ma altrettanto grandi "non" realizzazioni. All'inizio degli anni 80 la California proclamava che per il nuovo millennio sarebbe stato possibile immatricolare solo veicoli ad emissione zero, come è andata lo vedete da soli. Certo la motivazione ufficiale che spinge i cinesi è l'inquinamento problema davvero pesante laggiù (vedi foto). In effetti la auto elettrica aiuta ma facciamo alcuni distinguo : l'auto elettrica genera comunque PM10 e PM2.5 e in ogni caso come produciamo l'energia che serve per ricaricarla? Come smaltiremo i milioni di veicoli elettrici una volta dismessi? Vorrei ricordare le grandi promesse fatte con la introduzione della benzina verde, ci si aspettava un mondo appunto verde ma le cose non sono andate esattamente così. Ripeto l'auto elettrica aiuta l'ambiente ma qui ci sono in gioco interessi che se ne fottono dello smog. Vi è la possibilità di scalzare i player attuali del mercato globale dell'auto giocando proprio su una rivoluzione "copernicana" come l'auto elettrica. Non sono contento quindi? Non molto perché come ho già detto uno dei problemi delle nostre società è la eccessiva "autocentricità", l'aver trasformato un mezzo di comunicazione in un oggetto feticcio. Sostituire un auto a benzina con una elettrica ripropone il paradigma senza realmente incidere sulla sostanza. Insomma è più lunga una coda di auto elettriche o di auto a benzina? 

domenica 17 settembre 2017

Sala

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sta credo seguendo una ben precisa strategia. Sono ormai innumerevoli i dehors di cui è stata concessa l'apertura. Nella gran parte dei casi sono situati sui marciapiedi tanto i pedoni non se li fila nessuno. Affermazione eccessiva direte ma basta vedere il clamore mediatico che suscita l'investimento di un ciclista mentre nei fatti vi sono molte più vittime tra i pedoni. Ma torniamo ai dehors che in alcuni casi sono invece posizionati sulle carreggiate sottraendo quindi posti auto. Nella mia zona sarà forse un caso ma sono stati i posti auto per residenti ad essere ridotti. Ma come ho detto mi sembra esista una ben precisa strategia : dai "dehors" il comune ricava soldi mentre i residenti non pagano nulla per il permesso di parcheggiare. Errore storico come già ebbi modo di far notare che oggi si paga nel modo peggiore. Infatti oltre ad avere sempre meno posti auto i controlli nelle fasce serali sono del tutto inesistenti tutto a favore dei gestori dei locali titolari dei dehors. Alla fin fine ti pago l'utilizzo di suolo pubblico ma tu fai in modo che i miei clienti non vengano, poverini, tartassati dalle multe! Sto forse pensando male caro Giuseppe (Sala)? Forse ma a pensare male si fa peccato ma ......

sabato 16 settembre 2017

Apple

Chissà cosa ne avrebbe pensato Diabolik? Parlo del recentissimo Iphone X (dove la X sta per 10 , giochino che i lettori di Wolverine conoscono bene). Ora è nota la mia avversione per la mela rosicata ma in realtà io riconosco la notevole qualità dei suoi prodotti , è la "mission" dell'azienda che mi convince poco (oltre ad un certo eccesso di zelo dei suo clienti). La novità certamente più eclatante introdotta da Iphone X è il riconoscimento facciale in 3D che evita che tu possa sbloccare il telefono con una foto. Ovvio che tale "feature" ha senso solo se pensiamo che domani (domani?) lo smartphone (non solo Iphone spero) diventerà il nostro portafoglio (portafoglio non borsellino) che conterrà tutti i nostri soldi). Ma i designer dell'ultimo nato di casa Apple hanno tolto il sensore delle impronte digitali quindi l'unico modo di accedere al prezioso cellulare è il riconoscimento facciale (a parte forse l'antiquato e rischioso pin). Ma cosa succede se uno è mascherato come Diabolik? Scherzi a parte il problema è assai spinoso per tutte le donne che portano il burqa. Immaginate tutte queste ricche saudite o emiratine che non possono comprarsi quella meraviglia a causa del burqa! Beh sarebbe davvero beffardo se Apple riuscirà in questo modo a mandare in soffitta una usanza tribale (e sono già molto gentile nel definirla così) come il burqa. Ma è pur vero che le vie del Signore (a ben vedere è lo stesso per noi e i mussulmani) sono infinite.

venerdì 15 settembre 2017

Poste


Le Poste italiane sono sempre state una croce e delizia del paese, capillari ma non certo efficienti e troppo spesso ricettacolo di impiegati perdigiorno. Oggi però la necessità di andare in posta è drasticamente ridotta anche se noto sempre una discreta presenza di persone negli uffici postali (almeno quelli di Milano). Ma se vi trovate nella necessità di andarci vi do un consiglio (almeno ai milanesi) : evitate l'ufficio di viale Monte Nero 17, in particolare una delle impiegate (mi spiace non ho il nome). Sentite cosa è successo a mia moglie. Qualche giorno or sono ha ricevuto un rimborso IRPEF dalla agenzia delle entrate. La modalità di riscossione è tramite bonifico o direttamente in posta. La prima si rivela piuttosto ostica perché presuppone una registrazione al sito della Agenzia delle entrate davvero poco "user friendly". E allora la sventurata (mia moglie) pensa : "abbiamo un ufficio postale sotto casa vado lì". Ma non aveva fatto i conti con l'impiegata (forse facente parte di una categoria protetta, ma come dicono gli inglesi "stupidity is not a disability"). Per ottenere il rimborso bisogna presentare l'avviso, un documento di identità e il codice fiscale. Al momento di dare il codice fiscale l'impiegata afferma : "questo codice fiscale non è corretto, non posso procedere". Mia moglie non ha avuto la prontezza di rispondere : "la ringrazio per la segnalazione, ma con il dovuto rispetto me ne fotto, proceda". Perché l'assurdità della cosa è che tutto questo si è svolto senza che l'impiegata provasse ad impostare l'operazione sul terminale. No, la minus habens allo sportello quando ha visto che mia moglie ha un doppio nome (triplo per l'esattezza) sul documento ha pensato che per il "calcolo" del codice fiscale ci volesse anche una consonante del secondo ma non è così, o almeno non lo è nel caso di mia moglie come recita Wikipedia (ricordatevi ogni tanto di inviargli qualche copeco). Risultato mia moglie è uscita scornata ma nel limitrofo ufficio postale di via Sabotino ha completato l'operazione senza problemi. Qualcuno obietterà che si trattava di qualche decina di euro e scrivere un post per un errore è eccessivo. Beh non è così, l'impiegata non si è sbagliata ha "semplicemente" presupposto di sapere come funzionano le cose e rammento a chi non frequenta più il catechismo che la superbia è un peccato capitale. La signora meriterebbe ben di peggio che essere oggetto di un post.

domenica 10 settembre 2017

Divisa

Chissà, l'avvocato difensore potrebbe usarla come tesi : "sono state colpite dal fascino della divisa", una sindrome di Stendhal versione Arma dei Carabinieri (ma una volta non erano il bersaglio preferito delle barzellette?). Il riferimento è al fatto successo a Firenze dove due ragazze americane hanno accusato due carabinieri di violenza. Lasciamo lavorare i magistrati ma sono d'accordo con Luca Sofri (un altro maestro), che in questo post entra a gamba tesa sull'argomento, che la vicenda ha tratti "strani". Non tanto il fatto stesso ma come è stato trattato e non parlo di stampa con la s minuscola ma ad esempio de "La Stampa". Nell'articolo la prima cosa che ho notato è il riferimento allo stato civile dei due carabinieri : uno sposato con prole l'altro single e allora ? Ma andiamo oltre, ad un certo punto si parla del fenomeno "violenza" che a Firenze si concretizza in 150 / 200 denunce l'anno. Beh uno spread mica da poco 25% o 30% dipende da dove partiamo. Poi non si è capito se denunce fatte da americane, straniere in generale o semplicemente donne. In realtà sembra che le denunce siano 51. Andiamo oltre , si afferma che oltre il 90% sono infondate (concetto anch'esso fumoso) ma anche questo dato non ha riscontro in procura. Poi la chicca è il fatto che le americane abbiano una assicurazione anti stupro per cui fanno fioccare denunce come se piovesse per portarsi a casa i premi (come se le assicurazioni negli Stati Uniti fossero una accolita di babbei). Davvero sembra il corollario del post di ieri sulla post verità : buona parte della stampa ha già assolto i due carabinieri (e nessuno nega il rispetto per l'Arma ma se sbagliano sono doppiamente colpevoli) , condannate le due "slut" americane come se non fossero mai esistiti tutti i casi di femminicidio e stupro. Benvenuti nel mondo "post".

sabato 9 settembre 2017

Post

L'amica Rosa mi ha girato il saggio di un suo amico davvero molto interessante. Purtroppo è piuttosto lungo (oltre 20 pagine) ed filo ostico ma parla di "post". Ma non dei post come quelli che faccio io, ma del fatto che il nostro mondo è in fase post moderna, post ideologica e che vi è un nuovo post che entra a far parte della famiglia : il "post truth". Attenzione qui l'inglese è di rigore perché il termine non se lo è inventato l'amico della mia amica ma i serissimi Oxford Dictionaries che hanno eletto "post truth" parola dell'anno 2016! In cosa consiste è presto detto : ormai siamo oltre la verità, quello che a cui crediamo non è minimamente la verità ma ciò che ci sembra verosimile o che ci torna utile. Gli esempi eclatanti sono Trump e Brexit (entrambi anglosassoni e forse bisognerebbe lavorarci sopra) ma ovviamente non solo. Il saggio parla anche della importanza di Internet nel diffondere la post verità ed arriviamo al punto. Il signore sopra ritratto è il neo bis papà Marc Zuckerberg, forse un po' più famoso per essere anche il papà di Facebook (e di Whatsapp ma quello lo ha "adottato"). Guardate la scritta alle sue spalle : "rendere il mondo più aperto e connesso". Per molti anni si è creduto, venduto il concetto che Internet ci avrebbe resi più liberi, ma le cose non sono andate esattamente così. Lo afferma anche Slavoj Zizek ma andiamo oltre. Internet ha certamente portato conoscenza che alla fin fine implica una certa libertà ma anche permesso di diffondere bufale incredibili (ne ho già parlato), ha permesso la nascita di gruppi (più o meno grandi) di estremisti (non importa il colore). Addirittura l'anonimato che la Rete garantisce ha fatto proliferare "trolls" (quelli che scrivono a sproposito) e "haters" , poveracci che prendono di mira qualcuno (tipicamente famoso) per scaricare le loro nevrosi, poveracci ma non per questo meno pericolosi. Senza parlare del ruolo di Internet negli atti terroristici. Con questo non voglio certo voler tornare ai tempi delle telefonate dalla cabina SIP oppure delegare a qualche burocrate romano il controllo dei siti che frequento ma che si finisca con questa ipocrisia del fatto che essere connessi ci rende "migliori". 

martedì 5 settembre 2017

Lavatrici

L'amica Francesca mi segnala questo articolo dal titolo piuttosto impegnativo (direi) : "l'invenzione di un giovane inglese salverà il mondo". Forse per via della mia età, forse per il mio carattere, forse perché ne ha già viste troppe di invenzioni miracolose che hanno miseramente fallito alla prova dei fatti, forse perché ho sempre un vaga diffidenza nei confronti dei figli della perfida Albione, ma sono un po' perplesso. Cosa sarebbe codesta invenzione destinata a salvare il nostro malconcio pianeta? Una lavatrice, o meglio una lavatrice in cui il contrappeso di cemento sarà sostituito da un serbatoio pieno di acqua come abbiamo già visto succedere per le basi degli ombrelloni. Nell'articolo si stressa molto il fatto che vorrebbe dire risparmiare 25kg di peso per ogni lavatrice consegnata il che farebbe risparmiare un tot di Co2. Questi calcoli lasciano però il tempo che trovano in quanto le lavatrici non vengono trasportate via aereo per cui l'incidenza del peso è molto meno rilevante. Inoltre ho scoperto che esistono delle vere e proprie industrie di contrappesi (meglio denominati zavorre) e non vorrei che vi sia anche una motivazione tecnica dietro l'uso del cemento. Mi viene in mente che l'acqua tende allo sciabordio quindi bisognerebbe poter avere un serbatoio che lo eviti. Per carità siamo pieni di oggetti che sono costruiti in un certo modo solo perché ormai gli impianti che li producono sono ammortizzati e nessuno si sogna di investire su "nuove" tecnologie. Vedremo se questa idea verrà applicata, certo bisognerebbe iniziare anche a valutare gli elettrodomestici (ma non solo) non soltanto per i loro consumi ma anche per quanto "pesa" (in termini di costi energetici / emissioni) la loro produzione. Ed anche il trasporto potrebbe essere un parametro da tenere in considerazione. Peccato che ci vorrebbe un modello di valutazione estremamente complesso (e costoso) pesantemente basato su dati che dovrebbe fornire l'azienda produttrice. La quale potrebbe sempre cadere nella tentazione di barare, il "Dieselgate" insegna.


domenica 3 settembre 2017

Arandora Star

No non è (purtroppo) una nuova categoria di artisti (greci? sudamericani?) che si affianca alle già note di rock star, movie star, archi star. No è il nome della nave che vedete sopra. Una nave da crociera (da cui il suffisso "star") che è stata il palcoscenico di una brutta pagina della storia inglese. Sono passati oltre 70 anni da quel 2 luglio 1940 in cui la nave fu colpita da un siluro tedesco e portò a fondo 865 persone. Beh ma allora perché è una brutta storia per gli inglesi ? I cattivi sono i tedeschi. Certo ma le cose sono un po' più complesse perché come spiega Wikipedia tra gli 865 annegati vi erano 446 italiani, cosa francamente bizzarra. La spiegazione è che questi italiani (ed altri stranieri) erano dei deportati essendo cittadini di un paese in guerra. Solo che non si è rispettata alcuna convenzione di Ginevra (cosa che facevano regolarmente anche i tedeschi) ma soprattutto non si è tenuto conto che molti di questi vivevano da anni in Inghilterra ed avevano moglie e figli persino arruolati nell'esercito. Di questa storia se ne parla pochissimo (devo ringraziare l'amica Sara per la segnalazione) ma rafforza la mia convinzione che le guerre tirano fuori il peggio dell'uomo.
Ps considero questo post un viatico per la corretta visione del film "Dunkirk" ma consiglio soprattutto questo post per non dimenticare che il cinema è comunque uno spettacolo.

venerdì 1 settembre 2017

Brigitte

Mario Sechi, giornalista italiano, non lo considero un maestro ma quel che è giusto è giusto. In occasione della elezione del presidente francese, Emmanuel Macron, aveva espresso un giudizio che allora avevo ritenuto errato e motivato solo dalla (sua) rabbia per la sconfitta di Marie Le Pen. Il nostro Mario sosteneva che il neo presidente transalpino era il ventriloquo di sua moglie Brigitte. Ora sulla differenza di età tra i due, sul fatto che lei fosse la sua professoressa, addirittura che fosse una copertura per la sua omosessualità non voglio parlare. Ma resta il fatto che vi è stata una sollevazione popolare quando il buon Emmanuel voleva farla diventare una vera "premiere dame" con tanto di ufficio (ed immagino compiti e soprattutto poteri).  Da un lato sono certo che il crollo (inaudito) di popolarità è dovuto a tutti i non pochi problemi della Francia che sono venuti subito a galla. Altro che "honeymoon", altro che primi 100 giorni i francesi si sono subito disamorati di un governo forse non troppo abile, di un presidente che deve prendersela con i cugini italiani (vedi caso Stx) per fare qualche cosa gradita. Ma non hanno voluto assolutamente concedere a Brigitte un titolo. Chissà forse Sechi non aveva tutti i torti e come diceva il divo Giulio a pensar male si fa peccato ma....