venerdì 24 luglio 2020

Uomini forti


All'inizio di questa pandemia si fece un gran disquisire sui metodi "cinesi" per contrastarla. Allora sembrava un problema "loro" per cui era molto facile mettersi a filosofeggiare. Poi come è andata lo sappiamo tutti (e peraltro la fine di questa storia non è ancora stata scritta). Comunque le migliaia di post, articoli e interviste vertevano sul fatto che le misure cinesi limitavano di fatto molte libertà, insomma minavano la già risicata democrazia di quel paese. Molti quindi ritenevano che tale soluzione andava applicata anche da noi, in pratica si invocavano uomini forti che avrebbero sacrificato qualche pezzo di democrazia sull'altare della salute pubblica (e qui gli echi del giacobino "Comitato di Salute pubblica" fanno davvero rabbrividire). Ma se guardiamo alla famigerata classifica del John Hopkins scopriamo un fatto interessante. Alla data (ma come ho già detto non è finita) i paesi con maggiori casi nel pianeta sono : Stati Uniti d'America, Brasile, India, Russia e per ciò che riguarda l'Europa in vetta troviamo il Regno Unito. Ora tutti questi paesi sono di "destra" (con tutti i limiti di questa definizione mi rendo conto) e alcuni vantano leader che si possono definire certamente uomini forti. Quindi? Certamente i paesi citati non hanno mai veramente usato metodi duri come quell cinesi ma in compenso sono accomunati dal fatto di aver sottovalutato (quando non negato) la pandemia. Comunque oggi sono tra i messi peggio. Certo un argomento come questo è impossibile da risolvere in un post ma può essere uno spunto di riflessione anche per la nostra disastrata penisola.

giovedì 23 luglio 2020

Corretto

Temo che il dibattito politico sia bloccato dal "corretto politicamente" dimenticando che esistono anche affermazioni "solo" corrette. Mi riferisco alla recente uscita di Laura Castelli, in forza al M5S. Ha detto che alcuni ristoratori dovrebbero cambiare mestiere e sono ovviamente divampate le polemiche. Premetto che non ho alcuna simpatia per la signora ne per il movimento che rappresenta e mi rendo conto che la sua affermazione è pesante ma è sbagliata? Lasciamo da parte la categoria dei ristoratori estremamente variegata, complessa e con alcune infiltrazioni non proprio raccomandabili. Parliamo di taxi. Vivo sopra un parcheggio taxi da oltre 15 anni quindi posso "vantare" una serie storica di discreta profondità. Dalla fine del lockdown il parcheggio in questione oscilla tra il pieno e lo strapieno mentre prima vi erano numerosi momenti dove vi erano file di persone che aspettavano. Ovvio che stiamo vivendo un periodo di crisi e allora i taxisti hanno ragione a chiedere interventi da parte dello stato , della regione, del comune o persino della confraternita del cotechino (esiste abbiate fede). Ma andiamo con ordine , parlando di un periodo sarebbe fondamentale stabilirne la durata. Un analisi letta recentemente parla del 2023 come data in cui Milano dovrebbe tornare ai livelli pre covid. Previsione che vale quel che vale ma in ogni caso è un periodo piuttosto lungo. Bene allora si fanno interventi che ogni 3 mesi, 4 mesi , 6 mesi vengono ridiscussi fino al momento in cui non sarà tornata la normalità. E qui sta il vero nocciolo del problema : torneremo mai al mondo di prima? Se penso ai taxi la vedo complicata, smart working e video conferenze sono opportunità di risparmio per le aziende (oltre che scelte "green") e proprio le aziende potrebbero decidere di continuare ad usarle anche in un mondo senza mascherine. Per cui, duole dirlo, anche qualche taxista dovrà cambiare lavoro. Anche perché in uno scenario del genere non vi sono interventi possibili : vietiamo lo smart working? Rendiamo fuorilegge Zoom e similia? Costringiamo ogni residente milanese a fare una corsa almeno una volta al mese?

lunedì 20 luglio 2020

Cattedrali

Qualcuno ha detto che gli aeroporti sono le cattedrali del terzo millennio. Il che significa che l'aviazione civile è il Dio del millennio in cui viviamo. Certo si tratta di affermazione provocatoria ma non certo infondata. E in questa direzione si muove l'ultimo decreto della presidenza del consiglio che prevede di aumentare la capienza dei mezzi pubblici se i passeggeri sono rivolti tutti nella stessa direzione. Si potrebbe facilmente ironizzare sul fatto che quindi bisogna viaggiare come cavalli con il paraocchi, guai a parlare con il vicino. Ma venendo a considerazione più pratiche questa norma funziona male (o non funziona affatto) sui mezzi pubblici urbani che sono quelli più frequentati in assoluto. In compenso è perfetta per gli aerei dove appunto i passeggeri sono ben allineati (ma anche terribilmente vicini) e soprattutto rischi di passare ben più tempo che in una metropolitana. Ma come ho già detto gli aerei devono volare, basti pensare a cosa succede negli Stati Uniti dove il traffico aereo è stato limitato in modo molto blando (e tardivo). Bene e allora non vorrei di nuovo affibbiare il titolo di clown a questi dell'esecutivo (o ai loro esperti) ma cosa facciamo con le sale cinematografiche? Abbiamo persone che guardano tutte nella stessa direzione, tendenzialmente non parlano, restano sedute per diciamo un paio d'ore e hanno posti molto più distanziati che su un aereo. Quindi? Certo che i pesi in gioco sono ben diversi ed infatti non si parla nel nuovo decreto delle sale. Eppure ad inizio settembre ci dovrebbe essere il festival di Venezia e non si capisce ancora come funzionerà (anche perché super Zaia mi sembra leggermente in affanno). 

giovedì 16 luglio 2020

Ritorno al passato


Credo che ben pochi possano riconoscere l'edificio della foto : era la sede del Ministero delle Partecipazioni Statali. Poco male è dal 1993 che non esiste più ma in un certo senso sta "tornando". L'ultimo sviluppo della vicenda Autostrade vede lo stato (attraverso il suo "braccio armato", la CDP) entrare nella compagnia posseduta dai Benetton, con mossa del tutto analoga a quanto successo (o che succederà) con Alitalia. Francamente nel caso di quest'ultima la gestione privata si è rivelata a dir poco deficitaria, nonostante nomi altisonanti e parcelle milionarie di consulenti mentre nel caso di Autostrade abbiamo avuto una miglior performance, peccato quei 43 morti per carenza di manutenzione. Quindi si torna al passato, allo stato che si occupa di tutto eppure avevamo buttato via la su presenza / ingerenza proprio in virtù dei pessimi risultati ottenuti. Stiamo a vedere se queste partecipazioni statali 2.0 funzioneranno meglio. Ho, però, il dubbio che si ripeta quanto successo nel caso della crisi del 2008 : il tanto vituperato stato diventa l'invocato salvatore, salvo poi ricominciare come se nulla fosse. Le borse di questi ultimi anni ci hanno riproposto le stesse persone e le stesse dinamiche ad esempio. Ma un fatto che è al di là delle opinioni o delle considerazioni future è la crescita (per non dire l'esplosione) del debito pubblico, ma tanto quello ce lo ricordano tutti i giorni gli "amici" olandesi.

lunedì 13 luglio 2020

Stato confusionale


Mi rendo conto che è un periodo complesso ma ho la netta sensazione che siamo circondati da persone in stato confusionale. Il primo temo sia il nostro premier, Giuseppe Conte, che vuole prorogare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre. Pensate che bello Mattarella fa il discorso di fine anno annunciando la fine dello stato di emergenza. Se dovesse anche annunciare la fine di questo governo forse ci farei un pensiero... Scherzi a parte con i numeri di questi giorni è demenziale (e sono gentile) imporre altri sei mesi di stato di emergenza. In una sorta di contro canto arriva Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco (notare) Calcio, che sta lavorando ad un protocollo per permetter la riapertura degli stadi per le ultime giornate! Che si mettano d'accordo direi. Vero è che il nostro Gabriele propone aperture differenziate a seconda della città e dello stadio (vedi) che mi sembra però una pezza peggiore del buco perché potete ben immaginare la contentezza dei bergamaschi. Parlando proprio di Bergamo oggi per me che scrivo si sono avuti 43 casi a livello di provincia contro i 15 di Milano. Giova ricordare che la provincia di Bergamo vanta 1,1 milioni contro i 3,6 di Milano ma ha il triplo di contagi (quindi il fattore 3 torna). Credetemi non è una caso isolato. Quindi vogliamo pensare ad una bella serie di test sierologici ? Non dico di fare come a Wuhan ma forse è meglio avere una mappatura "seria" per prepararci a quello che può succedere in autunno.

giovedì 9 luglio 2020

Contro tempo


Tra poco più di un mese ricorre il secondo anniversario del crollo del ponte Morandi. Vi è da notare che la ricostruzione dello stesso ha richiesto un tempo davvero breve (se poi confrontato con altre opere italiche). Ma nel momento in cui l'opera sarà resa disponibile agli utenti si pone il problemino di chi la gestirà e pare proprio che sarà Aspi a farlo. Non ho voglia di ripercorrere tutta la brutta vicenda ma basti sapere che il contratto firmato all'epoca tra il governo Renzi e la società dei Benetton rende praticamente impossibile cambiare gestore delle autostrade. Ma potrebbe (pare) essere diverso per il nuovo ponte essendo lo stesso qualcosa di posteriore. Ma il punto del mio post non è esattamente dirimere a chi vada la gestione del ponte ma come mai se ne parla solo ora. Sono passati quasi due anni ed il problema era chiaro fin dal giorno zero, o meglio, finita la cagnara mediatica fatti di proclami anti Benetton (che proprio tanto innocenti non sono peraltro) era ovvio che le cose sarebbero rimaste come erano ed allora bisognava rispondere al quesito su chi avrebbe gestito l'opera, e non arrivare quasi alla fine dell'opera stessa con il rischio che se non si trova un concessionario si lascia il ponte chiuso ancorché finito? Mi sembra quella volta in cui il consiglio comunale di Milano dovette fare una delibera d'urgenza per le luminarie natalizie in quanto, quell'anno, il Natale cadde il 25 dicembre!
Ps tutto questo potrebbe essere derubricato alla solita mancanza di concretezza che caratterizza questo esecutivo. Ma vi è ben di più. Credo che siamo tutti concordi sulla possibilità di una seconda ondata di covid-19. Ho detto possibilità non probabilità ma in ogni caso sarebbe criminale (in vari sensi) farsi cogliere in contro tempo.

mercoledì 1 luglio 2020

Germania


Oggi primo luglio la Germania della rediviva Angela Merkel (peraltro felicitazioni per la ritrovata buona salute) assume la presidenza della UE. Per noi significa molto perché luglio dovrebbe essere il mese in cui decidere per gli aiuti europei alla nostra disastrata (ma il peggio è ancora tutto da scrivere) penisola, anche perché se aspettano un altro poco si rischia una crisi profonda dell'Euro stesso. Ovvio che si tratta di una decisione collegiale ma sappiamo che la presidenza ha un ruolo ben oltre il simbolico. Ma certamente peserà quanto successo nel paese teutonico e la foto dice già a cosa mi riferisco. Saccheggio "IlPost" per chi volesse approfondire ma in estrema sintesi dalle casse della società in questione, la Wirecard, mancano 1.9 miliardi (miliardi occhio) di Euro e oltre tutto la società si occupa di pagamenti online quindi un protagonista di prim'ordine dell'ecosistema finanziario. Il problema per Angela (Merkel) è come sia stato possibile che questo ammanco sia "sfuggito" alla Consob tedesca nonché alla società di revisione. Mi viene in mente la storia che ho sentito da un amico relativa ad una società italiana che per quasi 10 anni non ha versato i contributi INPS. Ora l'unica spiegazione credo possibile è che i controllori o erano dei colossali idioti oppure hanno avuto la loro bella convenienza a non vedere. Chissà perché in omaggio al divo Giulio (Andreotti) tendo a propendere per la seconda ipotesi.