sabato 31 marzo 2018

Killer

Ebbene sì, la biondona della foto è proprio quella Stormy Daniels che potrebbe rivelarsi il killer in gonnella (o anche con meno della gonnella se è per questo) di "The Donald", il Potus, insomma il presidente degli Stati Uniti d'America. La storia è ormai ultra nota : la signora ha avuto una relazione con il presidente mentre costui era comunque già sposato con Melania (che proprio una vecchia babbiona non è). Sappiamo che su queste cose gli americani non scherzano ma soprattutto non perdonano. Possono passare sopra ad una guerra invocata agitando una fialetta piena di borotalco ma una scappatella no! Levinsky vi ricorda qualcosa? Ma torniamo al nostro fonato Donald che adesso dovrà davvero preoccuparsi visti i segnali politici anche forti che arrivano dal paese. Mi riferisco alla sconfitta del partito repubblicano (quello proprio del presidente) in Pennsylvania (preceduta dai passi falsi in Florida, Missouri e Wisconsin). Stato che ho peraltro visitato giusto qualche mese fa ed era comunque un florilegio di bandiere e di striscioni "Make America great again". Ma il troppo è troppo e alla fine anche una roccaforte come la Pennsylvania è passata al nemico. Certo per una manciata di voti e forse grazie anche alla Corte Suprema che aveva costretto lo stato di Filadelfia a modificare le circoscrizioni elettorali per eccesso di "gerrymandering" (vedi). Ma alla fine i repubblicani hanno perso ma chi li ha sconfitti? Conor Lamb, questo è il nome del giovanotto di bell'aspetto che ha strappato la vittoria contro il candidato repubblicano (uno che è arrivato al seggio a cavallo) colpevole di aver fatto abortire l'amante pur essendo "pro life". Ma il buon Conor non è esattamente un giovane Bernie Sanders. Si auto definisce : "un marine, un procuratore, un patriota”, non proprio un grande inizio ed è comunque un fiero sostenitore della libera vendita delle armi. Questo per dire che anche se si dovesse arrivare all'impeachment del presidente bisogna tenere presente alcuni punti. Primo : non ci sono nuove votazioni, "semplicemente" il vice subentra e la storia ha mostrato fin troppe volte che al peggio non vi è limite. Secondo anche quando si arriverà alle elezioni il sistema di votazione è ancora quello (assai poco democratico) che ha permesso la vittoria di Trump. Terzo i democratici non hanno uno straccio di candidato (spero che nessuno voglia ripresentare la vecchia Hillary) ma non credo che si possa immaginare di proporre un candidato assai poco "democratico" come in Pennsylvania. Quindi l'"affaire" Trump è tutt'altro che chiuso ma nel frattempo The Donald può fare ancora disastri.

domenica 25 marzo 2018

Zuckerberg

Ne ho già parlato, vi è in atto una battaglia per eliminare la "net netraulity". Ne ho già parlato e sono convinto che sia meglio mantenere la Rete neutrale perché questo ci renderà più liberi. La frase non è mia, è stata detta ormai più di dieci anni di sicuro e oggi temo sia da rivedere un po'. Mantenere Internet neutrale è un bene ma che questo ci renda più liberi è da dimostrare. O meglio liberi di fare cosa? Di offendere uno come Alex Zanardi "colpevole" di aver perso le gambe in una gara automobilistica? Aveva ragione da vendere Umberto Eco quando tuonava contro gli imbecilli che popolano la rete. Il web ci rende liberi? Liberi di fare circolare notizie false o improbabili, di far proliferare centinaia di movimenti più o meno razzisti, di insultare ? Caspita che risultato, e d'altra parte le recenti elezioni ci stanno dando un concreto esempio di cosa possa significare la "democrazia della rete". Premesso tutto questo veniamo al quel "bravo" ragazzo (almeno così si presenta) di Mark Zuckerberg, il creatore di Facebook. Il fatto credo che lo sappiano anche i sassi : una società americana (usata dall'entourage di Trump ma questo è francamente irrilevante) ha "violato" i profili di 50 milioni di utenti FaceBook. Apriti cielo! Notare che ho usato il verbo che più ho udito in questi giorni : violare, quasi parlassimo di 50 milioni di vergini. Ma scelte filologiche a parte, il fatto resta ed è grave visto che questa società ("Cambridge Analytica") ha usato questi dati durante la recente campagna elettorale statunitense. Francamente non sarei così stupito, non ho mai amato Steve Jobs ma lui si aveva una visione mentre il buon Mark è francamente un "nerd" che si è trovato tra le mani qualcosa davvero più grande di lui e non si è reso conto di quale rischi fossero inclusi nel pacchetto ("grandi poteri uguali grandi responsabilità" e lo ha detto pure un americano seppure disegnato). Ora il titolo si è preso una bella scoppola e il buon Mark ha visto il suo tesoretto ridursi di quasi 9 miliardi, ma tanto gliene restano 66 (vedi) . A parte un clamoroso "chi se ne frega" direi al buon Mark di non guardare i listini azionari per qualche giorno e poi tutto tornerà come prima. Certo oggi sono in tanti a promettere di abbandonare Facebook ma ci credete davvero? Forse qualche agenzia di pubblicità approfitterà per rinegoziare il contratto ma la massa, quei due miliardi (???) di utenti pensate che cancelleranno il loro profilo? Già il web si è popolato di articoli che spiegano perché non farlo. Facendo una sorta di sondaggio mi pare che i motivi principali siano due : il doversi registrare direttamente su una miriade di siti e i compleanni. La prima motivazione ha il suo perché ma la seconda è ai limiti del ridicolo. Ma questo è davvero il punto su cui tutta la nostra società sta perdendo tutte sue libertà, per la "comodità" rinunciamo a tutto. Siamo disposti a sudare per correre maratone o "iron man" ma segnarsi due compleanni su una agenda (magari elettronica non sono mica un luddista) no. Amazon fa lavorare come schiavi i suoi addetti ma figuriamoci se "perdiamo" tempo a comperare presso un negozio fisico. Chissà cosa facciamo in tutto questo tempo che risparmiamo? Visti certi eventi recenti di sicuro non ci acculturiamo.

giovedì 22 marzo 2018

Uomini forti

Stiamo (ahi noi) vivendo in un periodo di uomini forti (o presentati come tali). Ai due signori sopra effigiati si può tranquillamente aggiungere il premier turco Erdogan (che per le bambine si augura un futuro da martire, altro che dietro i fornelli) oppure il presidente (e segretario del partito) cinese Xi Jinping che si è recentemente prolungato il mandato a vita. Anche da noi si invoca spesso la venuta di un uomo forte, un uomo della provvidenza. Credo che la gran parte di coloro che fanno parte di quel coro non leggano neppure "La Gazzetta dello Sport" (pur con tutto il rispetto dovuto a quello che è comunque il primo quotidiano nazionale) ma (ostinatamente) vorrei consigliare a loro un libro dal titolo piuttosto emblematico : "I prescelti" (vedi). Non ho letto il libro premetto ma non è del libro che voglio parlare bensì del fatto storico a cui si ispira. Guarda caso parla di uno degli uomini forti per antonomasia, lo zio Adolfo. Si parla di un ospedale della sua terra natia, l'Austria, vicino a Vienna dove sono stati eliminati (e non certo in modo indolore) quasi 800 bambini. E tutto questo è rimasto nascosto fino al 1997 (?!) quando qualcuno ha visitato i sotterranei della struttura facendo la macabra scoperta. Che ha finalmente permesso di incriminare dottor Heinrich Gross, nazista che però fino ad allora aveva schivato ogni "problema". Viene da chiedersi quale rete di connivenze dovesse avere per essere riuscito ad evitare la condanna per oltre 50 anni. Senza voler fare alcuno "spoiler" il "nostro" dottore è trapassato nel 2005 a 90 anni senza aver comunque fatto la galera. Viva gli uomini deboli.

mercoledì 21 marzo 2018

Dialogo

Dedico questo post a tutti coloro che sono per il dialogo con l'Islam, che trovano l'Iran un posto pieno di gente amichevole. La notizia non è stata esattamente ignorata ma dopo un veloce "passaggio" ne abbiamo perso subito le tracce. Mi riferisco alla condanna a due anni di prigione (immagino che le prigioni iraniane siano anch'esse molto belle) inflitta ad una ragazza per essersi tolta il velo in pubblico! Ovviamente si tratta della famigerata "punizione esemplare" ma sono pur sempre due anni. Questione culturale ovvio ma francamente questa "cultura" la trovo molto lontana dalla mia e non so se mi devo sentire in colpa per non fare alcun passo nella loro direzione. 
Ps ci sarebbe anche il caso della scrittrice turca imprigionata. Sempre donne e non è un caso credetemi, ma qui siamo "solo" parlando di dittatori. Però pur apprezzando Banksy avrei voluto da lui la stessa attenzione anche per una "semplice" ragazza che ha la colpa di voler solo sentirsi un po' meno oppressa. 

lunedì 19 marzo 2018

Mostra

L'altro giorno ho visto la mostra "A human Adventure" sulla conquista dello spazio. Per me è stato un viaggio nella memoria in quanto ho ricordi personali (seppure un po' sbiaditi) di quel 16 luglio, ma vi erano molti giovani , segno del rinnovato interesse per lo spazio. La mostra si è rivelata più che discreta anche se non eclatante ma alla fine qualcosa è andato storto. L'ultima stanza era un piccolo locale buio con solo una piccola teca illuminata all'interno della quale era posizionato un minerale. Beh era facile immaginare cosa fosse , ma quando mi sono avvicinato alla teca ho avuto una cocente delusione! La roccia esposta era si lunare ma proveniente da un meteorite raccolto in Libia! Francamente potevano evitarlo, con tutti quelli che non credono allo sbarco sulla Luna pure una roccia che non arriva dal nostro satellite esponete? Chiaro chi viene ad una mostra del genere è un feroce sostenitore di Buzz e Armstrong ma possibile che non avevano un frammento portato sulla Terra da una di quelle missioni? Tanto valeva non esporre nulla. Questa delusione finale ha però fatto nascere una chiacchierata tra me e l'amico Stefano (compagno di mostra) sulla reale utilità di missioni umane (specialmente parlando di Marte). In effetti continuano a magnificare (o millantare?)i progressi delle intelligenze artificiali e perché non inviare quelle nello spazio? Costano meno gli esseri umani? Dubito , qui non si parla di cucire palloni ma ovvio che le pure considerazioni economiche non bastano a smontare la tensione (molto) umana alla esplorazione.
Ps la mostra costa 18 Euro, un paio di settimane orsono sono tornato agli Uffizi (dopo decenni) pagando 20 Euro, qualcosa non torna e di brutto.

sabato 17 marzo 2018

Giornalisti

La categoria (casta?) dei giornalisti sta attraversando un periodo molto complicato. L'avanzata del giornalismo (chiamiamolo così) della Rete (internet per capirci) ha tolto molte risorse (in tutti i sensi) alle testate tradizionale e di conseguenza ai giornalisti. Un esempio è il recente film di Steven Spielberg "The Post" celebrazione assoluta del giornalismo contro il potere. Anche un osservatore attento come Luca Sofri (giornalista anch'esso però) mette il dito nella piaga tramite il suo blog. Ma attenzione non sono solo le "fake news" il problema ma il fatto che ormai si cerchi solo la notizia sensazionalistica. Oggi sappiamo bene che l'attenzione delle persone dura pochissimo,, per cui l'eco di ogni fatto dura solo pochi minuti (a parte casi particolari) e quindi vi è spazio solo per notizie eclatanti che seppur vere non sono sempre così importanti. E non iniziamo la solita litania "in Italia siamo messi male" perché basta ricordare quanta enfasi venne data al trasferimento di Neymar al PSG (in un paese dove il calcio non è neppure importante come in Italia). Ma è anche vero che internet è una fonte non sempre affidabile ma variegata dove si possono trovare anche notizie ignorate dalle "grandi" testate. Prendiamo ad esempio questo articolo che parla di un tema non proprio marginale. Ossia della presenza del glifosato in determinate marche di pasta. Ho già parlato di questo diserbante ormai nell'occhio del mirino per la sua pericolosità. Ma il fatto che sia prodotto dalla Monsanto fa si che non si abbia ancora una precisa dichiarazione da parte delle autorità per cui "tecnicamente" (un avverbio davvero difficile) si possono vendere questi prodotti ma uno ha il diritto di sapere almeno il rischio a cui va incontro. Vi sono di certo persone che ritengono il glifosato acqua fresca, meglio per loro, ma ripeto l'importante è poter fare una scelta consapevole. Se fate una ricerca (io ho usato Google) "glifosato pasta" troverete una discreta lista di siti che hanno trattato l'argomento ma, con il dovuto rispetto, non certo delle testate di ampio respiro. Infatti l'articolo da me citato l'ho trovato in un sito dal più che emblematico nome "www.nanopress.it".

martedì 13 marzo 2018

Marte

Ho già più di una volta sollevato dei dubbi su Elon Musk, ritenendolo più che altro un affabulatore (cazzo Google lo segnala come errato ma esiste eccome quindi occhio a credere sempre a quello che Internet suggerisce). Ma una volta (forse la prima, forse l'unica) ha parlato sinceramente. Riferimento è alla sua ultima apparizione (ma solo alla data visto che è un vero presenzialista) in cui ha parlato delle sua nuova idea per risolvere i problemi di trasporto ma soprattutto ha parlato di Marte (vedi). Come volevasi dimostrare il viaggio interplanetario degli esseri umani non è (e non lo sarà per molto tempo) una soluzione ai problemi della Madre Terra. Il buon Elon è preoccupato dalla terza guerra mondiale combattuta dalle intelligenze artificiali mentre io sono più preoccupato dalla sovrappopolazione ma certo anche lo scioglimento delle calotte polari non è problema da poco. Insomma diciamo che la possibilità di una estinzione di massa non è così remota ma soprattutto gli scenari apocalittici potrebbero essere più vicini di quanto si creda (o si voglia credere), diciamo che potrebbero avverarsi nel corso della nostra vita. Bene dopo questa iniezione di nichilismo torniamo al vulcanico creatore di Paypal e Tesla che promette il viaggio su Marte nel giro di pochi anni. Potrei chiosare dicendo che non riescono a consegnare in tempo le Tesla Model 3 ma in effetti qui non si tratta di voli "low cost" per Marte. E qui siamo al punto : ammesso (ma non concesso) che siano in grado di portare l'uomo su Marte, si parla di un pugno di persone. Il lancio del Falcon (il primo tassello di questa impresa) costa circa 30 milioni di dollari (pure economico se confrontato con l'equivalente della Nasa ma ne parliamo un altra volta) ed è solo l'inizio. Quindi solo pochi saranno in grado di andare sul pianeta rosso e da lì ricostruire l'umanità. Pochi e quindi selezionati, ma selezionati in base a cosa? Dubito che un Nobel per la pace sia previsto, forse chi sarà in grado di pagare o forse chi abbia un patrimonio genetico "interessante". A parte questa sceneggiatura già vista in mille film direi che nessuno di noi ha la minima probabilità di essere imbarcato (non vorrei sottovalutare i mie lettori, se del caso le mie scuse) quindi diamoci da fare perché la sesta estinzione di massa non avvenga o almeno non per mano nostra e non così a breve.

lunedì 12 marzo 2018

Ammenda

Devo fare una piccola ammenda : avevo criticato la legge che aveva ripristinato la fatturazione mensile dei canoni telefonici in quanto non aveva costretto le telco a eliminare gli aumenti, insomma la avevo bollata come una pura e semplice operazione di facciata. Ora visti i risultati elettorali e sentiti alcuni commenti da "bar" devo ricredermi perché con il ritorno alla fatturazione mensile la gente ha toccato con mano l'8% di aumento mentre prima (forse anche a causa di una scarsa dimistichezza con le fasi lunari) il fatto non risultava essere così evidente. Citerei una battuta di Ellekappa :"ci vuole una nuova classe politica colta e illuminata! Già ma per rappresentare chi?".
Ps ovviamente questo non modifica in nessun modo il mio giudizio sui quei gaglioffoi delle telco.

domenica 11 marzo 2018

Lotto marzo

Hanno ragione le donne a protestare, ho la netta sensazione che dopo le vittoriose battaglie degli anni 70 vi è stato un progressivo "arretramento" e oggi che il vaso è stato scoperchiato scopriamo in quanti casi le donne sono in condizione di inferiorità, quando non vengono molestate. L'amica Francesca mi segnala un articolo de "L'Osservatore Romano" che parla delle condizione delle suore spesso trattate come vere e proprie serve. Dove però l'articolo raggiunge una vetta di "lirismo" è quando "denuncia" il maschilismo delle gerarchie vaticane (o ecclesiastiche in generale). Giusto, ma che la Chiesa (con la C maiuscola) sia "roba" da maschi mi sembra davvero la scoperta della acqua calda e, nonostante gli sforzi dell'attuale papa, direi che la parificazione uomini e donne è davvero lontana. Certo le suore devono essere rispettate per il lavoro che svolgono ma la stragrande maggioranza delle religioni è imperniata sui maschietti. Forse il problema sta proprio nella religione ma qui vado fuori tema che è la protesta femminile. Ho qualche ricordo delle manifestazioni femministe e temo che si rischi la radicalizzazione come successe allora, con i risultati visti. In questi giorni persino Monica Levinsky si è ripresentata in pubblico dichiarandosi anch'essa una vittima. Beh questo è un po' troppo perché rischia di ridicolizzare le ragioni di un movimento che invece ha serissime motivazioni. Quindi giusta lotta ma vi prego evitiamo di fare crociate inutili.

sabato 10 marzo 2018

Elettori

Uno degli aspetti, diciamo, curiosi delle recenti elezioni è stata la non certo brillante performance del Movimento 5 Stelle (d'ora in poi M5S) nel Lazio. "Nemo profeta in patria" potrebbe essere la spiegazione da addurre ma, come ci ricorda Occam, meglio scegliere la spiegazione più semplice (o stupida). Forse i romani dopo oltre un anno di Virginia Raggi come sindaco non sono soddisfatti dei risultati ,forse una personalità come Roberta Lombardi non è esattamente una acchiappa voti. Forse, ma forse l'amica Francesca mi da una ulteriore chiave di lettura. In questo articolo de "La Repubblica" si parla di una delle sedi del CNR, una delle più grandi peraltro (vedi). Ora in questa struttura un dipendente su tre è parente di qualche altro dipendente. Forse non si occupano di statistica ma il dato è davvero preoccupante. Come è preoccupante la faccia di bronzo (usiamo i metalli che è meglio) del responsabile che dice : "non sono previste barriere nei concorsi per chi ha lo stesso cognome". Giusto, ci mancherebbe altro, però siamo di fronte ad un "pattern" genetico che neppure gli esperimenti nazisti avrebbero osato sperare : oltre che parenti sono pure intelligenti! Ma tornando al nostro post credo che questi siano tra coloro che non hanno votato M5S, tanto a loro il reddito di cittadinanza non serve, campano già allegramente alle spalle dello stato (ossia alle nostre spalle).

mercoledì 7 marzo 2018

Peccato

Ho appena ascoltato le parole (le sue proprie) di Matteo Renzi pronunciate lunedì dopo la tornata elettorale. Ero preparato ad un tono dimesso e soprattutto alle sue dimissioni. Già lo chiamavo ex Apple premier ora pensavo lo avrei dovuto rinominare ex segretario e invece no. Tutto il suo discorso è una sfida da vero bulletto (mancava solo che al posto della giacca avesse il "chiodo") . Nessuna scusa, solo qualche "forse non abbiamo colto". Ora qualcuno dei suoi fedeli ha detto che si è assunto la responsabilità ma questo significa solo non negare l'evidenza dei fatti. Un politico che indice un referendum che poi perde, che afferma di andarsene nel caso in cui il partito scende sotto una certa soglia (cosa ampiamente successa) cosa fa ? Si inventa una sorta di dimissioni a termine! "Solo dopo la formazione del governo perché non voglio inciuci". Ma questo lo ha detto in campagna elettorale ed è stato bastonato, ora vi è una nuova fase davanti e alla peggio le nuove mosse del Partito Democratico potrebbero essere oggetto di un referendum sullo stile di quanto successo in Germania. Peccato davvero perché così il buon Renzi (meglio non usare Matteo potrebbe creare confusione) sta distruggendo quanto di buono fatto. Se qualcuno ha avuto sottomano il volantino elettorale del PD si è trovato d'innanzi ad una sorta di metafora della epopea renziana. Un testo illeggibile e spocchioso ma nel elenco delle cose fatte mi sono messo conto che ce ne erano davvero di buone e non poche. Ma adesso Renzi con questa trovata rischia di spaccare ulteriormente il partito (proseguendo in una consolidata tradizione della sinistra) trasformando una formazione , che ha visto il 40% ,in un partito che può solo ambire ad essere la terza forza politica in competizione con la agonizzante Forza Italia. Peccato, davvero un peccato.

martedì 6 marzo 2018

Scusate

L'altra sera stavo guardando un quiz televisivo. Uno dei concorrenti è risultato essere un agente di pubblica sicurezza, un poliziotto insomma. Ad un certo punto il conduttore gli ha chiesto di citare un episodio "drammatico" successo nell'esercizio delle sue funzioni (questa dovrebbe essere la frase corretta). Il poliziotto ha rammentato una partita di calcio dove la situazione era diventata incadescente (che strano non succede mai). Ad un certo punto ha notato una donna che era rimasta intrappolata tra i due "schieramenti" e "senza preoccuparsi della propria incolumità" (parole testuali) si è lanciato per portarla in salvo. Applausi del pubblico, economio del conduttore. Scusate, ma non è parte del suo dovere? Io non amo le divise, ma le ritengo utili e necessarie proprio per situazioni un cui i cittadini debbano essere tutelati. Oppure deve succedere come a Parland, in Florida dove la guardia giurata in forza all'istituto non ha minimamente contrastato (diciamo che è scappato) il 19enne che ha poi ucciso 17 persone ? Scusate ma voglio credere che queste persone che scelgono quella professione siano consapevoli delle responsabilità che comporta, anche se umanamente nessuno vuole farsi impallinare.
Ps per la cronaca il poliziotto concorrente è stato malamente elimintato.

lunedì 5 marzo 2018

Bollette

Prima di essere travolti dai risultati elettorali (in effetti un po' shoccanti) si parlava delle bollette. Quelle elettriche ma poco cambiava. Il "casus belli" erano gli oneri di sistema. In quella cifra "misteriosa" si è scoperto che erano anche incluse le bollette non pagate. In parole povere chi è onesto e paga nella realtà dei fatti paga anche per chi le bollette non le paga. Prima di strapparsi le vesti facciamo però un piccolo ragionamento : la compagnia che ci fornisce l'energia la deve produrre e in molti casi deve acquisire petrolio o gas dall'estero. E questi fornitori credo vogliano essere pagati indipendentemente dai "morosi" per cui l'unica possibilità perché il nostro gestore continui a fornirci luce o gas è che gli onesti paghino anche per i disonesti, pena restare tutti al buio o al freddo. Dura legge del "mercato" ma dire giusta è forse una parola grossa ma allora che fare? E qui iniziano i problemi. Una volta venivano piombati i contatori, oggi credo che sia ancora più semplice in quanto la fornitura può essere sospesa da remoto e quindi? E quindi siamo un paese cattolico e scarsamente rigoroso per cui non si può lasciare al buio o al freddo nessuno, figuriamoci se con bambini o vecchi. E poi sappiamo bene che la crisi esiste e qualcuno non arriva a fine mese. Qualcuno obietterà che non tutti sono in condizioni così disagiate ma come fare a dimostrarlo? Passando eterni gradi di giudizio, che ammesso riescano a smascherare gli impostori, non eviterebbero che si paghi anche per costoro fino a quando non si arrivi alla fine. In realtà ci sarebbe una proposta per creare un database di "morosi" (un po' come i protestati) che eviterebbe il fenomeno per cui molti passano da un gestore all'altro proprio per evitare onerose conseguenze. Alla fine sembra una soluzione piuttosto semplice ma come sempre l'italiota non vuole essere controllato, basta trascorrere un ora in auto per rendersi conto di quanto siamo indisciplinati.
PS ma davvero tanta gente era stupita di questo fatto o erano solo dei (cattivi) giornalisti che hanno fatto tanto rumore per nulla? Pensate che i dirigenti o gli azionisti delle banche paghino di tasca loro per le rate dei mutui non pagati? Beh allora siete dei veri fan di Blondie : "Dreaming is free".

domenica 4 marzo 2018

Spotify

Non amo i servizi in streaming di musica, ritengo siano per una buona parte responsabili di un decadimento della musica in quanto promuovono un consumo bulimico e disattento. Oltretutto hanno tagliato in modo drastico i compensi degli artisti e questo non lo dico io ma uno come David Byrne (tra gli altri) e se per caso il suo nome non vi dice nulla magari Talking Heads può aiutare. Certo i bei vecchi tempi  non erano perfetti, rammento artisti che non facevano mai concetti, non sapevi neppure che faccia avessero ma torniamo a bomba. Uno dei principali attori dello streaming musicale è proprio Spotify. Ma questa azienda mi è divenuta improvvisamente simpatica. Una premessa doverosa è che Spotify nasce in Svezia e questo non è un fatto trascurabile ma non sufficiente a farmela diventare simpatica come non  è sufficiente che uno dei due soci fondatori abbia scelto il lago di Como come sfondo per il suo matrimonio. Cosa hanno fatto all'ora? Hanno deciso di quotarsi in borsa e fin qui nulla di strano ma non hanno fatto una Ipo. Ora non voglio andare nei dettagli diciamo che scavalcano il sistema e offrono direttamente agli investitori le azioni che hanno deciso di quotare. Credo sia una prima volta almeno per una società di queste dimensioni e questa cosa me li rende ultra simpatici. Immagino la faccia di quei gaglioffi delle merchant banks, impettiti nei loro costosi abiti, quando hanno scoperto che questa volta non si sarebbero ingrassati alle spalle di Spotify. Goduria. Certo in questa storia vi è la componente Svedese unita al DNA internet della società. Speriamo solo che abbiano fortuna perché il risultato non è esattamente scontato. Infatti Spotify ha perdite ingenti ma questo non sembra essere un grosso problema : Tesla o Uber hanno voragini nei loro bilanci eppure sono super apprezzati, Twitter ha chiuso un trimestre in positivo dopo " soli " 10 anni di vita. Temo non sarà facile (per un residente italiano) sottoscrivere le azioni di Spotify ma se mi sarà possibile lo farò. Non sto facendo "raccolta" parlo di pochi Euro (analoghi a quelli che ogni hanno verso a Wikipedia) ma contribuire al successo della mossa di Spotify può essere una simpatica sberla al sistema finanziario.

venerdì 2 marzo 2018

Meridiana

Un altro addio, ormai impossibile contarli. Il primo marzo (un po prima delle Idi) c'è stato l'ultimo volo di Meridiana, da quel momento nasce Air Italy. Inutile essere sentimentali però la compagnia faceva acqua da tutte le parti e quindi le alternative erano poche. E così si è passati dai  musulmani Ismailiti Nizariti (meglio noti come Assassini) di Karim Aga Khan ai sunniti del Qatar. E qui mi sono chiesto cosa succede nel piccolo emirato. Ammetto una certa ignoranza della situazione geopolitica del Golfo Persico ma nell'estate del 2017 vi era stato un isolamento del Qatar da parte dei suoi vicini (vedi). Sembrava l'inizio di una possibile crisi ma francamente non sembra esserci tutta questa tensione. Gli emiri continuano il loro shopping di aziende e proprio in questi giorni il circus della MotoGp è presente in forze per i test pre campionato. Quindi? Forse tanto rumore per nulla? Forse, intanto registriamo il passaggio (con cambio di nome) di proprietà e speriamo (per la Sardegna) che gli investimenti promessi siano reali e rilancino il vettore. Certo le analogie con un altro emirato che si è comprato una compagnia aerea italiana non sono confortanti. Ovvio che mi riferisco ad Alitalia, la nostra cara (e non nel senso di affettuosa) compagnia di bandiera. Credo continui a perdere anche se almeno si è guadagnata il titolo di compagnia più puntuale nel mese di gennaio (vedi). Quindi la decisione sulla vendita (unica strada percorribile per evitare il crac) arriverà il 30 aprile, diciamo ad urne chiuse. Considerato che la crisi era esplosa a giugno 2017 forse era possibile arrivare anche prima ad una definizione ma tanto i soldi pubblici sono sempre spesi con "generosità". Quindi pazienza ancora per un paio di mesi tanto è dal 2009 che questi gaglioffi non presentano un bilancio in utile.