martedì 31 marzo 2015

Leader










Ho appena parlato del (forse) prossimo leader della destra (estrema?) italiana, tal Matteo Salvini. Ora in onore alla "par condicio" parlo del (forse) prossimo della sinistra (estrema?), Maurizio Landini. Nel suo caso la collocazione politica mi sembra più facilmente determinabile e qui mi pongo una domanda : ma non esisteva già un leader della estrema sinistra? Non me ne voglia Nicky Vendola ma SEL la colloco ben a sinistra e quindi? Forse le sue recenti esternazioni sul desiderio di metter famiglia con il suo compagno (comprensiva di adozione con buona pace dei fascio(n) gay Dolce e Gabbana) era una anticipazione di un suo "buen retiro" in qualche masseria salentina? Comunque il nostro romantico Landini con il bacio ritratto suggella la sua appartenenza a quell'area politica, il che è assolutamente in linea con la sua storia. Resta ora da capire se la sinistra dura e pura si coagulerà intorno a questo nuovo leader (che critica Renzi quasi peggio di Salvini) oppure proseguiranno nella suicida tendenza alla scissione (ormai non ricordo più nemmeno tutte le sigle) sfidando la matematica infinitesimale. Ma Landini potrebbe anche aver un asso nella manica : la corrente di sinistra del PD, quella che fa capo a due buontemponi come Bersani e D'Alema. Questo si che sarebbe un bel casino perché vorrebbe dire indebolire l'attuale partito di maggioranza per poi rischiare, dopo delle elezioni, di avere schieramenti ancora più frammentati che sfocerebbero in maggioranze a "geometria variabile" con i nefasti risultati già visti in passato. Peraltro un leader come Landini è davvero lo stereotipo del vetero comunista, quindi incapacitato a raccogliere consensi trasversali. Ma rammento benissimo un tweet la mattina del giorno delle ultime elezioni : "meglio perdere con Bersani che vincere con Renzi". E quindi consegnare il paese a Grillo, Salvini o Berlusconi ? Mi viene in mente quella battuta (un po sconcia ma non credo di annoverare minori tra i lettori) : "per fare un dispetto a mia moglie, mi sono tagliato le palle".

lunedì 30 marzo 2015

Stramilano

Posso testimoniare che il leader della Lega, Matteo Salvini, era alla partenza della Stramilano, poi non l'ho iù visto ma con tutti i selfie a cui si sarà sottoposto forse sta ancora cercando di raggiungere il traguardo. Facezie a parte credo che un po del suo fotogenico sorriso gli si sarà smorzato quando ha sentito dei risultati elettorali francesi. Per chi avesse scordato la nostrana Lega ha stretto u'alleanza con il Front National di Marine Le Pen (figlia di cotanto padre). Il dettaglio che a molti entusiasti della Lega è sfuggito è che questo è un partito di estrema destra, non di destra. E tanto per chiarire meglio nelle ultime elezioni (amministrative) francesi ha trionfato l'UMP, partito di centro destra, rinvigorito dal ritorno in polica di Nicolas Sarkozy. Questo è il partito di Jacques Chirac tanto per intenderci uno che non salutava nemmeno il padre della Le Pen. Il tanto temuto trionfo Front National non vi è stato, ossia nessun "dipartimento" (le province francesi) è andato alla estrema destra, ma il partito della bionda Marine può contare sul voto di un francese su 4. Come ho già scritto la stampa ha ingigantito la crescita del Front National, che era in odore di divenire il primo partito, ma resta comunque un risultato lusinghiero (per Marine) ma preoccupante (per noi). Del crollo dei socialisti francesi parliamo un'altra volta, ma per restrare nella nostra penisola devo dir che la situazione della destra italiana mi fa quasi rimpiangere il buon vecchio Silvio. 

domenica 29 marzo 2015

Utah

La notizia è di pochi giorni fa (vedi) : lo stato dello Utah ha reintrodotto la fucilazione! Attenzione la pena di morte era già in vigore, ma veniva comminata attraverso l'iniezione letale. Sembra, però, che sia sempre più difficile trovare aziende che producono le sostanze che servono appunto per l'iniezione. Se non si trattasse di un argomento maledettamente serio sarebbe da chiudere qui il post con un battuta, ma parliamo di pena di morte. Mi sono già espresso ma ribadisco volentieri che sono contrario. E senza scomodare motivazioni etiche o religiose (queste poi non mi sono proprie), mi basta una "pascaliana" considerazione : dato che la giustizia non è infallibile (e come potrebbe esserlo) se devo scegliere preferisco un colpevole a piede libero che un innocente appeso, fucilato o fritto sulla sedia. Certo la giustizia non può essere perfetta e non possiamo altro che accettarne le sentenze (altrimenti non serve a nulla) ma siccome siamo esseri raziocinanti almeno il dubbio ce lo possiamo / dobbiamo permettere. Mi riferisco alla recentissima assoluzione in Cassazione della coppia Sollecito / Knox (risparmiatemi il riassunto). La Cassazione è l'ultimo grado di giudizio previsto in Italia e si presuppone che sia composta da magistrati di un certo valore. Ovvio che non sono un fine conoscitore della materia ma dopo 8 anni abbiamo una ragazza morta che non ha ucciso nessuno? Francamente scarterei l'ipotesi del suicidio, quindi chi ha commesso questo crimine? Giova ricordare che intanto è detenuto un certo Guede, condannato per aver commesso l'omicidio di Meredith in concorso con "altri". Peccato che gli "altri" sono stati dichiarati innocenti quindi? Quindi delle due l'una (credo) o questo signore (Guede) l'ha ammazzata da solo oppure è innocente anche lui. Giova altresì ricordare che Guede è un tipo, come direbbe Silvio (Berlusconi), abbronzato. Davvero una bella contrapposizione con gli altri due che hanno sempre sfoggiato un pallore preraffaellita. Occorre leggere le motivazioni della sentenza della corte di Cassazione ma da uomo della strada dubito che potrò capirle e, soprattutto, esserne convinto. Forse sarà salva la dottrina giuridica, ma a spiegarlo ai genitori di Meredith vorrei che fossero proprio quei giudici. "L'operazione ha avuto esito positivo, ma il malato è morto".

sabato 28 marzo 2015

Piloti

A pensar male si fa peccato.... Quante volte ho citato questa frase ma sembra essere un po il leitmotiv dei nostri tempi (assieme a son tutti ...). Mi riferisco alla recente sciagura del volo Germanwings e non voglio pensare (male) che alla compagnia (nonché alla assicurazione) faccia molto più comodo attribuire lo schianto ad un comportamento umano (chiamarlo errore mi sembra troppo) anziché ad un problema tecnico. Quindi credo alla versione "ufficiale" dei fatti ossia che questo disgraziato abbia voluto suicidarsi trascinando nell'abisso della sua pazzia altre 150 persone. Ora verranno prese delle misure, delle precauzioni : in cabina di pilotaggio sempre due persone. Ma saranno armate ? Domanda non oziosa perché se uno da fuori di testa come lo fermiamo? I sedili saranno elettrificati, così da stordire il male intenzionato? Ma tutto questo perché questo copilota ha "semplicemente" e "facilmente" nascosto i suoi problemi psichici (mica la gastrite) ? Dobbiamo ringraziare (probabilmente) una demenziale legge sulla privacy che ha permesso di volare ad un soggetto, a dir poco, instabile? Perché se quella prescrizione fosse stata mandata in copia alla compagnia forse quest'ultima avrebbero preso provvedimenti. E invece no, però abbiamo tutelato la sua privacy, anche a costo di 150 morti. Non voglio fare battute ma meglio un pilota a terra che 150 persone in cielo.

mercoledì 25 marzo 2015

Germania

Non voglio parlare del disastro aereo. Per adesso è tempo di indagini per capire cosa è successo. No voglio stare più sul leggero visto il pesante bilancio della sciagura. Pochi giorni fa è arrivata la conferma di ciò che si "temeva": il gran premio di Germania di formula 1 non si terrà. I motivi sono ovviamente economici e si potrebbe vedere un segno del mondo che cambia: le vecchie potenze europee arrancano ed è giunto il tempo di fare spazio agli emergenti ed infatti proprio quest'anno vi è il debutto del gran premio del Messico (peraltro esordisce anche il gran premio di Argentina di moto e qui c'è molto da disquisire). Giusto, peccato che alcune di questi nuovi "ricchi" poi si rivelino insolventi come è stato il caso della Turchia, ma qui si parla della corazzata tedesca uno delle primarie economie del pianeta. Un paese che ha fatto dell'auto una sorta di culto e che ha riempito le strade del mondo di veicoli che hanno senso solo se pensati per le loro illimitate (nel senso che non ci sono limiti di velocità) autobahn. E senza considerare che l'ultimo mondiale è stato vinto a man bassa dalla Mercedes mentre i 4 precedenti da un pilota tedesco Vettel. Nessuno si è fatto avanti per ripianare i debiti? Forse i gestori del gran premio del nurburgring sono vittime dello stesso rigore tanto amato da Angela Merkel? Come dicono gli americani: "a taste of your own medicine".

martedì 24 marzo 2015

Bisanzio

L'amico Maso mi segnala questo articolo de "La Stampa" che parla della Zona a Traffico Limitato di Roma. In pratica l'articolo (in realtà una lettera) ci mostra una "particolarità" di questa ZTL. Tanto per cominciare chiedere un permesso giornaliero costa 102 Euro (non proprio uno scherzo) ma la cosa ridicola è che la sanzione per l'entrata nella ZTL è di 94Euro. Davvero i conti non tornano. Poi bisogna anche fare i conti con tutta una serie di documenti che vanno presentati e al fatto che i suddetti 102 Euro vanno versati con ben 3 distinti bollettini. Forse non siamo mai riusciti a guarire dalla sindrome di Bisanzio, termine da me coniato per stigmatizzare queste situazioni dove la complicazione sembra quasi generata per una maligna volontà. Inutile dire che il mittente della lettera ha ragione da vendere quando chiosa dicendo che pagherà la multa, tanto gli costa meno e ci mette meno. Ma non mi trova d'accordo quando ironizza sui documenti da presentare tra cui il DURC e la revisione del veicolo. Ora sul primo si può forse obiettare ma sul secondo molto meno. L'ho già detto è una merda che in Italia non esista un database ove per ogni targa esista l'indicazione se tale veicolo è in reogla con assicurazione e revisione. Pare che ci si stia arrivando almeno con l'assicurazione e all'alba del 2015 meglio tardi che mai. Ma purtroppo il problema non è solo di arretratezza informatica, è il (mal) costume tipicamente italiano che ci rende allergici ai controlli e quindi in mancanza di metodi asettici come quelli elettronici ci permette di schivare, contestare, rimandare. Perché per noi abitanti della penisola la democrazia è fare quel c...o che uno vuole, salvo poi chiedere a gran voce, che anche la singola istanza venga tutela nei confronti degli altri (anche se questi rappresentano una maggioranza). 

domenica 22 marzo 2015

Parole, parole

Di solito una notizia come questa dovrebbe "limitarsi" a poche righe di pura e semplice divulgazione. Mi riferisco al fatto che da pochi giorni è possibile acquistare il biglietto per i mezzi pubblici di Milano tramite un SMS. Giustamente ANSA la riporta come semplice trafiletto. Ed in effetti direi che non vi è molto da aggiungere, forse si può auspicare che sia un poco meno macchinosa della modalità utilizzata per pagare la sosta tramite SMS ma tant'è. Invece dando una occhiata a qualche social network scopro che più di uno si è sentito in grado e in dovere di commentare. Un commento tra i più gettonati è : "con tutti i problemi di Milano proprio questo?". Difficile ribattere altro che questo modo di pensare (ma siamo sicuri che di "pensiero" si tratti?) è una cazzata. Ovvio che ci sono altri problemi, ma allora perché questi moderni Platone non si preoccupano dei problemi italiani, europei o mondiali? Inoltre l'azienda trasporti fa il suo mestiere mica si può occupare, ad esempio, della crisi delle vocazioni. Anzi meglio che ognuno faccia il più possibile il suo mestiere e ne ha già più che a sufficienza. Ma il commento che mi ha "costretto" a scrivere questo post è stato : "ma chi mi ripaga del costo del SMS?". Non voglio neppure far presente allo scrivente che oggi la stragrande maggioranza degli utenti ha SMS se non illimitati, quasi quindi con un costo non facilmente calcolabile. E poi, se questa fosse l'unica modalità di acquisto possibile, la polemica sarebbe capziosa ma se proprio uno vuol rompere i "cosiddetti" si può ipotizzare una sorta di aumento nascosto delle tariffe. Ma siccome puoi sempre andare alla macchinetta armato di monete metalliche (o anche altri mezzi) la piantino di vomitare parole inutili.
Ps mi rendo ben conto che lo stesso vale per me, ma spero che nel caso di commenti davvero inutili mi venga fatto tempestivamente notare.

sabato 21 marzo 2015

Stampa

Mestiere difficile quello del giornalista, ma questo non significa che è impossibile farlo (bene). Ma troppo spesso i giornalisti si dimenticano che alla base del loro lavoro vi sono i fatti, poi arrivano i commenti (se no facciano i saggisti). Ma i fatti sono quel che sono, anche se va detto non sempre è facile saper "leggere" la trama degli avvenimenti ma è il loro lavoro o no? Quindi attenzione a cercare di "forzare" i fatti in modo che si "adeguino" ai commenti. Un esempio lampante di ciò che cerco di dire (ammetto il concetto è un po arduo) lo abbiamo avuto pochi giorni fa nelle elezioni che si sono svolte in Israele. La stampa "principale" italiana dava per sicura la sconfitta del premier in carica Nethanyahu, anche se (bontà loro) ipotizzavano una vittoria di misura del candiato del centro sinistra, tale Isaac Herzog. Il risultato è stato ben diverso, "Bibi" Nethanyahu ha battuto nettamente il rivale. Ora i media nostrani hanno parlato di rimonta ma leggendo quà e là forse la vittoria non è stata poi così una sorpresa. Personalmente sono un po preoccupato dalla riconferma di Netahnyahu, che non fa certo prevedere una pacifica soluzione per il problema palestinese, ma io non vivo in Israele e quindi faccio fatica a capire gli umori locali, che sono quelli che ovviamente hanno condizionato il voto. Ma come mai i nostri giornalisti, come Molinari, inviati laggiù non sono riusciti a raccontarci come stavano davvero le cose? Posso solo ipotizzarlo, facendo un parallelo con gli Stati Uniti d'America. Quasi unanime è il consenso che raccoglie il loro presidente, Barak Obama, eppure il presidente che ha portato gli americani fuori dalla peggior crisi economica dopo la seconda guerra mondiale, è stato sonoramente battuto alle ultime elezioni (risultato anche questo che ha sorpreso). Come mai? Forse vivere a New York o San Francisco, in belle zone, in belle case distorce la visione della realtà. Ovvio che anche le feste degne del grande Gatsby sono l'America, ma ne esiste molta altra. Forse fare il giornalista vuol dire anche frequentare gente "normale" e non solo salotti "privilegiati".

giovedì 19 marzo 2015

Tun(Isis)

Non vuole essere un macabro gioco di parole ma una crasi per sintetizzare quello che ci è stato sbattuto in faccia l'altro giorno. Con l'attentato di Tunisi anche la Tunisia enra nei paesi a rischio (conclamato ormai) terrorrismo. Tutti concentrati sulla Libia ma la confinante Tunisia, a pensarci bene, era poco probabile che non fosse infiltrata da membri dell'Isis. Merito di controlli alle frontiere diciamo approssimativi, ma anche merito di tutta una serie di connivenze. Fanno bene, anzi benissimo, i tunisini a protestare. Come ho già scritto la battaglia contro l'Isis possono solo vincerla così. L'Occidente può riempirli di missili, ma deve essere la popolazione (diciamo quella di fede islamica) a prendere le distanze, a far sparire quel sottobosco di "simpatie" dove l'Isis raccoglie adepti. Questo per evitare che quel poiltico olandese abbia ragione nel dire : "è vero che non tutti i mussulmani sono terroristi, ma è altresì vero che tutti i terroristi sono mussulmani". Ci dimostrino che sbaglia. 

martedì 17 marzo 2015

Fine del mondo

Come riporta "Punto Informatico" quest'anno potrebbe esserci un momento davvero critico per Internet, e quindi per la maggior parte di noi. In breve il 30 giugno a mezzanotte (quale peraltro , quella di Greenwich?) gli orologi (compresi quelli atomici come da foto) verranno "rallentati" di un secondo per adeguarsi al rallentamento della rotazione terrestre. Ora questo manderà con molta probabilità in tilt un certo numero di applicazioni che hanno bisogno di calcolare tempi al secondo. Non parliamo certo di un evento della portata del "famoso" Millenium Bug ma qualche casino ci potrebbe essere. Quindi occhio alla notte tra il 30 giugno e il 1 luglio 2015. Ma in realtà esiste una data molto più pericolosa, una data davvero da fine del mondo! Tranquilli non voglio fare concorrenza a Luca Mercalli, il cui programma pare sia "virato" sul catastrofismo (ne ho solo letto, mai visto), ma il problema è assai serio. Come riporta Wikipedia alle 03:14:07 di martedì 19 gennaio 2038 (merda ci tocca pure una levataccia) finisce il mondo! La motivazione tecnica è un poco prolissa ma diciamo che una marea (e qui non sto scherzando) di applicazioni utilizza questa tecnologia di misurazione del tempo che si "ferma" tra 23 anni. Vi è molto tempo ma non abbastanza per dire che se ne occuperà qualcun altro. Per cui altra data da segnare.
Ps può sembrare beffardo ma molto probabilmente le applicazioni che si occupano di finanza saranno immuni dal problema visto che sono "obbligate" a ragionare per periodi ben superiori a 23 anni. Comunque consiglio un bel prelievo di soldi (bitcoin?) lunedi 18 gennaio 2038. 

lunedì 16 marzo 2015

Crocefisso

Forse pochi ricordano il soggetto raffigurato : si tratta di Adel Smith che agli inizi del secolo si distinse per la sua battaglia volta ad eliminare il crocefisso dai luoghi pubblici quali scuole, ospedali. Avrà certo esultato leggendo della sentenza della Alta Corte di Karlsruhe (la corte costiutzionale tedesca) che permette alle insegnanti (islamiche) di portare il velo, sentenza che va in direzione esattamente opposta ad una recente francese. La stampa italiana di destra ha subito colto la palla al balzo per stigmatizzare la sentenza in funzione anti sinistra, come ha fatto il "Secolo" (vedi). Hanno fatto un po di confusione perché il crocefisso a scuola è un simbolo posto direttamente dall'istituto quasi a voler dichiarare la confessionalità della scuola stessa, mentre il velo islamico è del tutto paragonabile al velo di una suora o al collarino di un prete. Ma non mi lascerei andare a certi proclami entusiasti sentiti a sinistra, perchè ci si dimentica che molti mussulmani si sentono "offesi" dalla croce, essendo essa il simbolo dei crociati, il simbolo di un nemico con il quale hanno combattuto per secoli (ed infatti non hanno neppure la "Croce Rossa"). Bene allora mi permetto di affermare che il velo mi ricorda l'Isis e quindi come la mettiamo? Dobbiamo dimostrarci superiori tollerando il velo? Ma allora siamo superiori? Mia nonna diceva che deve usare la testa chi ce l'ha, ma rammento che l'Isis vorrebbe allegramente tagliarcela la testa!
Ps Adel Smith ha esultato postumo, visto che è morto nell'estate del 2014, ricoverato nell'ospedale "San Salvatore", sont utti .... 

domenica 15 marzo 2015

Modelli

Fa benissimo l'amministrazione comunale di Milano a prendere come modello quello di certe città nord europee, ma il modello non può essere preso a metà. Come dire : bellissima l'Italia, peccato che ci siano gli italiani. Ma andiamo con ordine : ad inizio 2015, a Milano, sono state istituite le zone 30. Una è proprio a pochi passi da dove abito. Sono stati fatti tutta una serie di interventi sul "ben" noto arredo urbano che hanno reso in effetti più gradevole la zona ma non tutto è andato come doveva. La segnaletica orizzontale non è stata rifatta con il risultato che ci sono linee di mezzeria che si infrangono contro marciapiedi, alle prime piogge si sono create ampie pozzanghere che dimostrano che i problemi di drenaggio non sono stati considerati (e Milano non ha esattamente il clima di Riyadh). Diciamo che la volontà di terminare i lavori in tempo per l'Expo è stata cattiva consigliera (in fretta e bene di rado avviene). Ma non è questo il punto : nel ridisegnare la zona sono stati tolti dei parcheggi (per residenti) e sono stati creati degli spazi che nella bella stagione molto probabilmente ospiteranno tavolini o veri e propri dehors. Quindi potrebbero attirare clienti che renderanno, soprattuto alla sera, la sosta particolarmente "selvaggia". Ma dobbiamo aspettarci un maggior controllo da parte dei vigili? Questo non è stato neppure promesso. E poi arriviamo all'ultimo "problema" di queste zone 30 : ci saranno controlli che effettivamente auto moto (bici?) non superino i "fatidici" 30 all'ora? Non hanno installato rilevatori quindi dobbiamo aspettarci la classica pattuglia con l'autovelox mobile? Ma per favore! Quindi, ripeto, ben vengano le soluzioni di paesi certo più avanzati di noi, ma che siano applicate in toto, perché a dipingere un bel "30" per terra non serve un c...o.

giovedì 12 marzo 2015

Particolare

Particolare di sicuro, ma forse anche preoccupante. Non saprei in altro modo definire questa "notizia". L'amico Maso mi suggerisce questo link che porta ad un sito (web side di una radio) pro Iran. Nulla di strano se non fosse per il fatto che è tutto in italiano (e non tradotto con Google) e si occupa parecchio di fatti italiani. Ma essendo appunto filo iraniani ecco la "chicca" : un concorso letterario per ricordate (e chi lo scorda) il raffigurato Imam Khomeini. Per chi volesse partecipare deve affrettarsi (mi scuso per lo scarso preavviso) le opere devono essere sottoposte alla commissione entro il 20 marzo 2015. A parte il fatto che non sono sicuro di voler ricordare l'arcigno ayatollah ho una certa curiosità per quale tipo di opere verranno presentate, e quali premiate. Facezie a parte tutto ciò ricorda un po certi istituti per la cooperazione con l'est europeo quando ancora c'era la cortina di ferro, i quali non erano altro che covi di spie o, alla meglio, faccendieri. A pensar male etc etc ma certo guardando il sito hai l'impressione di una struttura non piccola e quindi costosa ma non vi è alcun banner pubblicitario. Forse un laico inside come me sorride davanti al sondaggio (presente al momento in cui scrivo) che chiede di votare la miglior motivazione per studiare l'Islam, ma visti il numero di europei che vanno ad ingrossare le file dell'Isis (che il sito proclama essere una creazione statunitense) un dubbio sorge spontaneo.

mercoledì 11 marzo 2015

Rubinetti

La notizia ha parecchio della bufala, animale che con l'acqua si sa ha un ottimo rapporto. Parlo del rubinetto sopra raffigurato che ha vinto un premio inglese. Come riportato (vedi) permetterebbe di risparmiare il 15% di acqua con in più un "appealing" (tanto per stare in terra d'Albione) effetto di turbinio d'acqua. La bufala sta nel fatto che i comuni frangi flusso portano ad un risparmio del 30% ed inoltre questo oggetto di design non permette la regolazione della temperatura dell'acqua (sa lui quale è la temperatura migliore per noi). Siamo alle solite : gli inglesi sono maestri (ma lo dico con più che una punta di invidia) nel fare marketing di tutto, dalle code a Wimbledon alle modelle border line. Ma porre l'accento sul risparmio d'acqua è uno dei miei pallini quindi ben venga chi, anche se dietro la "scusa" del design, pone la questione sul piatto. Le statistiche ci dicono che in Italia oltre il 30% dell'acqua si perde a causa delle perdite (mi vorrete scusare la ripetizione) del sistema di distribuzione, eppure nelle grandi opere non vi è traccia di una revisione del sistema degli acquedotti (in compenso finanziamo opere demenziali come la BreBeMi). L'ormai imminente EXPO ha posto un notevole accento sulle vie d'acqua, ma speriamo di non rimanere a secco.

martedì 10 marzo 2015

Rose

Siamo alle solite : dove tirare la "famosa" linea di confine? Il riferimento (vedi) è alla sentenza che ha tolto la sanzione di 5mila Euro al "classico" venditore di rose. Quello della foto in realtà é Antonio Albanese in un suo film. Ora il giudice ha ritenuto che non si trattasse di commercio abusivo (la sanzione era stata comminata per quel reato) ma di questua. Non voglio nemmeno polemizzare con la magistratura che spesso annulla multe sacrosante solo in nome di una tutela di una meglio precisato "debole", non voglio nemmeno entrare nel merito del caso specifico dove il cittadino del Bangladesh (eh si parliamo di un immigrato) pare offrisse rose ormai appassite. Parliamo di chi, come me, vivendo a Milano se decide di uscire la sera incappa più volte in questi venditori. Si venditori perché le rose che offrono non saranno di prima qualità (ma va') ma visto il numero di queste persone (vedere per credere) deve esistere alle spalle una struttura, una organizzazione che provveda a fornire i fiori. Capisco benissimo che questi sono gli ultimi, sicuramente sfruttati, anelli di una catena ma di commercio illegale si tratta quindi se qualcuno incappa in un controllo non si deve contestare il controllo stesso, bensì il fatto che questi controlli siano troppo sporadici, occasionali. E poi non vorrei parlare della insistenza di taluni di questi venditori (superati solo dai lavavetri ai semafori). Ma tanto per non ragionare in termini "assoluti" : sono stato a Monaco di Baviera e non ho visto questi venditori, non li ricordo a Londra, New York e direi anche Parigi. Forse un motivo c'è.

domenica 8 marzo 2015

Donne

Quasi scontato parlare di donne nel giorno dell'8 marzo. Eppure la strada per le donne è ancora lunga, molto lunga. Inutile parlare dei paesi islamici (che peraltro hanno vantato donne "importanti2 come Benazir Bhutto o Tansu Ciller), parliamo della Grecia. Il tanto apprezzato Tsipras, visto da molti come una sorta di paladino degli Euro oppressi, ha come squadra di governo quella raffigurata quà sopra. Noterete la unica e sparuta figura femminile che stride ancora di più se pensiamo che l'incubo della Grecia ha le fattezze un po tristi di Angela Merkel. E questo è pure un governo di sinistra. Non sono del tutto favorevole alle "quote rosa" perché bisognerebbe scegliere la persona più adatta a ricoprire un ruolo, senza forzature ma dopo i "casini" fatti dai governi precedenti tutti molto maschili magari qualche "ministra" non ci stava male.

sabato 7 marzo 2015

Unesco

L'Unesco ha definito "crimine di guerra" la recente distruzione del sito archeologio di Nimrud, da parte dell'ISIS (vedi). Come già successe con i Buddha da parte dei Talebani. Qualcuno potrebbe disquisire che un conto è distruggere qualche vecchia pietra, un conto è sgozzare, lapidare, bruciare. Vero ma anche falso perchè dietro questa furia iconoclasta di nasconde la stessa violenza cieca che porta alle esecuzioni di cui sopra. Questi non hanno mica raso al suolo un Apple Store o un McDonald, simboli dell'imperialismo americano. No sono andati a distruggere vestigia di un mondo che neppure immaginava l'avvento della religione islamica. Quindi una violenza davvero difficile da comprendere, se non letta nella chiave di un fondamentalismo ottuso. D'altra parte cosa si può aspettare da questi militanti dell'Isis. Gente per cui le donne o sono uteri o sono vagine? Gente che ancora non mangia il maiale scordandosi che hanno inventato i frigoriferi (e credendo quindi che un dio si preoccupi delle norme igieniche)? Ma fintanto che avranno il petrolio a finanziarli (e quindi armarli) non bisogna sottovalutarli e soprattutto dobbiamo evitare certi errori diplomatici (come in Siria o Libia) che fanno il gioco di questi ignoranti. Infatti perché codesti dell'isis non si fanno un giro nel Golfo Persico a vedere come i loro "fratelli" sunniti seguono il Corano.

venerdì 6 marzo 2015

Fine

Forse stiamo per assistere alla fine del mito del bancario.  In questi giorni si stanno discutendo i nuovi contratti del settore bancario.  Le "novità" sono tante ma poche saranno gradite ai bancari.  Non mi interessa analizzare i 5 (mi pare) punti sul tavolo ma come i sindacati sembrano ignorare il cambiamento che negli ultimi anni è avvenuto. Le rendite di posizione ottenute nei "favolosi" 70 sono state demolite (almeno in buona parte). Non voglio entrare nel merito se si tratta di una cosa giusta oppure no ma questa è la realtà meglio farsene una ragione al posto di arroccarsi sulle proprie posizioni e sperare che questa sia solo una moda passeggera. Certo che quando poi pensi ai privilegi che si auto attribuiscono certi dirigenti del settore, alle cazzate fatte dalle banche ( e rimediate dallo stato quindi dai nostri soldi) la voglia di prendere una bella tessera Cgil non può che venire. Ma vivere nel passato non ha mai risolto i problemi del futuro.

giovedì 5 marzo 2015

Molto rumore

"Much ado about nothing" diceva in tempi non sospetti il buon William (Shakespeare se non lo avete riconosciuto). E ambientava la sua opera guarda caso a Messina, in quella Italia che con Spagna, Portogallo e soprattutto Grecia fa parte dei "PIGS", i cattivi dell'Euro, quelli dalle mani bucate (l'Irlanda grazie ad una legislazione fiscale da paese delle banane sembra ormai essere uscita da questa combriccola). Mi riferisco alle ultime "evoluzioni" della situazione greca. Tanto per riassumere : le premesse / promesse del governo Tsipras si sono infrante contro il muro tedesco, ben rappresentato anche a livello "visivo" dall'arcigno ministro Schauble (scusate non trovo la umlaut sulla tastiera). Di uscita dall'Euro manco a parlarne, devono solo restituire i soldi prestati. In realtà il nuovo governo ha ottenuto condizioni migliori del suo predecessore ma la ristrutturazione "vera" del debito è stata bocciata e quindi i greci hanno dinnanzi anni (temo proprio che parliamo di anni) di sacrifici. Ben gli sta si può facilmente affermare visto che hanno truccato le carte per anni, ma sarebbe davvero un discorso troppo massimalista. Prima o poi anche l'inflessibile Angela Merkel dovrà prendere atto che sono ormai 8 anni che esporta troppo nei paesi UE e che questo fatto crea delle tensioni sui tassi (il famoso spread) che non fanno bene a nessuno, neppure ai tedeschi. Infatti per "rinvigorire" i loro portafogli, pieni di titoli con rendimenti da prefisso telefonico, si sono buttati a capofitto sui titoli greci che promettevano rendimenti da sogno. Ma i sogni, si sa, muoiono all'alba.

lunedì 2 marzo 2015

Partenza (falsa)

Allora sembra che questo sarà il mese da cui è possibile richiedere il TFR in busta paga. Sembra perché manca un decreto attuativo e quindi la tanta "twitterata" riforma non è partita da gennaio e potrebbe non partire neppure da marzo. Ma c'è ancora qualche giorno prima del 27 marzo, fatidica data entro la quale i giochi dovranno farsi. Sulla riforma i pareri sono largamente contrari e con qualche ragione visto che "anticipare" il TFR vuol dire sottoporlo ad una maggiore tassazione. Ma non dimentichiamo il detto "meglio un uovo oggi che una gallina domani" e non si può escludere che la tassazione separata di cui oggi godono le somme accantonate venga modificata. Non è certo un diritto acquisito come ben sanno tutti gli esodati della riforma Fornero. E poi il fatto che il TFR esista praticamente solo da noi qualcosa vorrà pur dire. Ma tornando ai pareri mi sembra "interessante" quello di Confesercenti. Come riporta "Ansa" la associazione ha commissionato un sondaggio (ahi) a SWG dal quale emerge che solo il 6% chiederà il TFR, ma di questo esiguo drappello solo il 19% farà uso dei soldi in più per acquistare beni. E cosa faranno gli altri? Land grabbing in Malawi, startup in Vietnam o forse (peggio) si lanceranno ad acquistare titoli di stato tedeschi a rendimenti negativi? Nulla di tutto ciò : useranno quei soldi per saldare debiti pregressi (ipotizzo : le rate condominiali?). E secondo la Confesercenti questo lo qualifica come flop! Come se nei debiti pregressi non ci siano beni  acquistati presso quegli esercizi che fanno parte della Confesercenti stessa. Ma cosa volevano ? Un coupon per l'acquisto di Iphone 6 o Galaxy 6 (cellulari per chi fosse stato su Marte negli ultimi 10 anni) ? Quanti negozi sono falliti proprio perché la gente non saldava i debiti contratti? Quante aziende sono in difficoltà ad erogare il TFR proprio per i pagamenti non ottenuti (e giova ricordate che il TFR non sono soldi dell'azienda)? Quando si dice critica costruttiva.

domenica 1 marzo 2015

Ciucci

L'amico Maso mi segnala questa "perla". Faccio il solito riassunto per coloro che non avessero il tempo (o la voglia) di leggerlo : il presidente e amministratore dell'Anas (azienda "vagamente" statale) si è licenziato nel 2013 avendo raggiunta l'età pensionabile. Ma non ha dato le dimissioni, si è proprio licenziato da solo ottenendo così un risarcimento per mancato preavviso (da parte di lui medesimo) pari alla modica (?) cifra di 779.682,83 Euro (per amore di precisione). Non pago (è il caso di dirlo) questo ineffabile manager è tuttora pensionato (non credo a pensione sociale) e amministratore e presidente di Anas in barba al detto "largo ai giovani". E in barba alla privacy il suo nome è Pietro Ciucci (ora vi spiegate la foto). E si può dire che ciucci lo è di nome ma non di fatto vista la furbata che ha fatto. Ora io sono contro la pena di morte (in questi casi poi) ma l'esilio non si potrebbe ripristinare? Senza, ovvio, pensioni e prebende d'oro. Ma, in effetti, quale paese vorrebbe prendersi dei loschi figuri come questi?