Mi sono trovato a percorrere sabato scorso la Serenissima, la autostrada Torino Venezia (nello specifico il tratto da Milano verso la laguna). Su tutto il percorso è attivo (o almeno così proclamano i cartelli) il sistema di controllo della velocità "tutor". Visto che non stavo andando a salvare delle vite ho puntato il "cruise control" (grande invenzione) giusto sotto i 130 e così ho percorso l'intera tratta. Eppure sono stato superato parecchie volte da suv tedeschi che superavano abbondantemente il limite (mi rendo conto che il riferimento ai suv può suonare "razzista" ma questa era la realtà anche se poteva, in effetti, trattarsi di pura coincidenza). Ora delle due l'una : o costoro sapevano che il "tutor" era disattivato (chissà perché poi) oppure hanno la magica gomma che cancella le multe.
blog personale di marzio: commenti su fatti persone eventi e meditazioni varie su temi "universali"
domenica 30 ottobre 2016
giovedì 27 ottobre 2016
Evviva
mercoledì 26 ottobre 2016
Ghorror
martedì 25 ottobre 2016
ONU
lunedì 24 ottobre 2016
Esami
domenica 23 ottobre 2016
Appuntamento
sabato 22 ottobre 2016
Eco
venerdì 21 ottobre 2016
Trump
martedì 18 ottobre 2016
Sogno
Ma vi siete mai posti la domanda perché in Australia vanno orde di ragazzi europei a fare i raccoglitori di frutta mentre, nel Bel Paese, dobbiamo assistere allo squallido spettacolo di africani costretti ad uno stato di poco superiore agli schiavi? Perché esiste un sogno australiano risposta ovvia ma non troppo. Il lontano paese ha molti lati attraenti (con alcuni molto meno). Si può quasi affermare che il sogno australiano abbia superato quello americano. La cosa curiosa è che l'"American Dream" è stato anche molto costruito, voluto. Quanti sono i libri, i film, le canzoni che lo hanno celebrato? Innumerevoli mentre al confronto l'Australia è tuttora poco conosciuta. Chissà forse è proprio questa la chiave di lettura
lunedì 17 ottobre 2016
Teoria
venerdì 14 ottobre 2016
Curioso
Ho già avuto modo di (farvi) constatare come la Storia sia curiosa (nel senso di meraviglia). Nel giorno in cui Dario Fo ha lasciato questa terra è arrivata la notizia del Nobel a Bob Dylan (per la letteratura si intende). Credo che mille abbiano già detto : "da un giullare ad un menestrello (di Duluth)", ma credo renda perfettamente quello che è successo. E tale evento (il premio a Dylan) ha suscitato non poche polemiche soprattutto al di là dell'oceano. Sì perché gli Stati Uniti aspettavano da molto tempo un Nobel (sempre per la letteratura) ma vedevano come candidati "ideali" De Lillo o Roth. Nel caso di quest'ultimo peraltro sarebbe sembrata una marchetta notevole vista l'uscita nelle sale cinematografiche di "American pastoral". Comunque gli svedesi (un po' in odore di comunismo) hanno scelto Dylan. Non ho competenze sulla letteratura per stabilire chi poteva essere il "miglior" Nobel ma forse gli svedesi hanno solo preso atto del fatto che il mondo cambia e quindi il messaggio poetico non è più esclusiva della scrittura. Ho sentito che Palanchuk rilascerà "Fight Club 2" sotto forma di graphic novel. Queste ultime sono diventate sempre più diffuse e non possono più essere etichettate come semplici fumetti. Molti rapper (beh non proprio molti) hanno liriche che si possono definire poetiche. Certo Dylan non è un giovanotto di belle speranze ma potrebbe essere un segnale di apertura verso questo nuovo mondo in cui viviamo. O almeno vorrei credere.
giovedì 13 ottobre 2016
Bigger, better, and cheaper
martedì 11 ottobre 2016
Consolazione
lunedì 10 ottobre 2016
Rumore
domenica 9 ottobre 2016
Bob
venerdì 7 ottobre 2016
Mayday
Immagino che più di un inglese (o anglofono) avrà giocato sul fatto che il nuovo premier inglese di cognome faccia May (che vale posso ma anche maggio). Comunque il mayday sarà a marzo (a maggio pareva brutto anche a loro) ossia quando la Gran Bretagna (o il Regno Unito perché pure sul nome si devono distinguere) chiederà l'applicazione dell'articolo 50 del trattato UE ossia molleranno l'Europa. Da quel momento ci sarà un complesso interregno di due anni ma finiti quelli fuori dai maroni. Ma ovvio che già si cominci a discutere sulla divisione del patrimonio della vecchia zia d'oltre Manica. Sembra che Milano sia in buona posizione per accaparrarsi l'agenzia del farmaco. Che sarebbe un ottima cosa non solo per i soldi che arriverebbero nella città dove vivo ma anche per l'afflusso di ricercatori, una discreta massa di persone dotate di un background scientifico che può far solo bene alla società meneghina. E poi tale attribuzione non è casuale in quanto a Milano vi sono parecchi centri d'eccellenza che fanno ricerca quindi la candidatura è più che giustificata. Certo che quando pensi a Milano pensi alla finanza, alla Borsa (peraltro posseduta da quella londinese) e come mai non siamo candidati per sostituire la city (o almeno parte)? Il mercato obbligazionario è tra i migliori d'Europa quindi? In questo caso paghiamo la pessima situazione delle banche domestiche una peggio dell'altra. Un sistema fragile si dice ma non è del tutto esatto, i sistemi fragili sono quello portoghese o greco, il nostro è un sistema marcio. Ma purtroppo (?) se una casa ha le fondamenta fragili o marce poco importa quale delle due, è destinata a crollare.