giovedì 28 dicembre 2017

Tolleranza

Mi accusano di essere una persona punitiva (giacobina?) ed in effetti io sono un convinto assertore dell'importanza di osservare le regole. Ho già detto che nel mio ultimo viaggio a New York avevo avuto la sensazione che la città fosse molto più sicura di una volta. Bene ora ne ho la conferma numerica : gli omicidi nel 2017 sono stati 286 (vedi) mentre alla fine degli anni 90 eravamo intorno ai 2000, non proprio un ordine di grandezza ma quasi. Chissà come mai? Direi dovuto alla "tolleranza zero" di Rudolf Giuliani e forse anche allo "stop and frisk" di Michael Bloomberg (anche se questa pratica è stata abbandonata dal successore Di Blasio). Tutti provvedimenti che hanno fatto storcere a molti "liberal" (qui non puoi mica chiamarti comunista) ma risultati efficaci. Oddio qualche professorone di sinistra dice che non esiste una diretta correlazione ma bisogna proprio voler disquisire del sesso degli angeli. Anche perché posso essere d'accordo che la repressione da sola non è l'unica medicina possibile ma deve essere comunque utilizzata. E d'altra parte costoro come spiegano il calo deciso degli omicidi? Con l'aumento del costo delle munizioni? Non funziona visto che sono in calo anche i reati. Di sicuro la ricchezza che circola per New York ha contribuito parecchio al calo dei reati, anche se la distribuzione del reddito resta sempre un problema negli Stati Uniti d'America.

mercoledì 27 dicembre 2017

Code

L'amica Francesca mi segnalava questo articolo, in realtà un video, che mostrava la coda che si era creata in un centro commerciale alle porte di Bologna. Il motivo? Veniva offerta (gratis) una fetta di torta per festeggiare i 24 anni del centro. Risultato 200 metri di coda. Ora l'autore del video ironizzava con facilità sul fatto che la gente si facesse tale coda (non mi è dato sapere quale fosse però il tempo di attesa) per una fetta di torta. Credo che la motivazione economica però non sia il movente principale, credo che ben pochi in quella coda non avessero i soldi per mangiare. Forse vi è più il gusto (è il caso di dirlo) per esserci stati, aver preso parte a qualcosa. inoltre era pure domenica pomeriggio e la principale occupazione di molti dei "codisti" coinvolti era giusto ammazzare un po' di tempo. Peraltro una cosa che trovo positiva (e che diamine siamo a Natale bisogna essere ottimisti) è che la coda era ordinata. Questo è un fatto che ho notato a Milano, dopo l'Expo con le sue code infinite (quelle si, vedasi padiglione del Giappone) sembra che le code siano state "sdoganate". Esistono posti dove per mangiare un cartoccio di pesce fritto la gente si mette in coda (ordinatamente) per un bel po'. Certo siamo favoriti da uno degli anni più secchi e caldi che si ricordi ma sembra davvero che le code siano entrate a far parte nell'ordine delle cose e soprattutto sia entrata nella mente che la coda te la devi fare. Ripeto è Natale e voglio essere ottimista ma ogni i miei compatrioti riescono a sorprendermi positivamente (con per la legge anti fumo).
Ps se il termine codista vi risulta "strano" (come a me) date una occhiata qui.


martedì 26 dicembre 2017

Irons

Il talentuoso Jeremy Irons (sopra in una forse poco nota apparizione) non ha mai nascosto la sua omofobia, tanto che nel 2013 rilasciò questa intervista (vedi) nella quale si pronunciava contro i matrimoni gay affermando che "i padri avrebbero sposato i figli per evitare la tassa di successione". Affermazione un po' bislacca in quanto è vietato il matrimonio tra consanguinei anche nel diritto anglo sassone ma forse il nostro Jeremy aveva avuto una intuizione corretta (almeno per una parte). La cronaca dei giorni scorsi (vedi) riporta un matrimonio tra uomini in Irlanda. Fin qui nulla di strano ma il fatto è che i due sposi sono eterosessuali  (ma almeno amici) e si sposano solo per questioni di eredità. Siamo arrivati al nocciolo del post, un problema sollevato anche da Renato Brunetta (non sarà il mio idolo ma quel che è giusto è giusto) il quale si era espresso a favore dei matrimonio tra persone dello stesso sesso ma a "costo zero" ossia senza avere vantaggi economici. Pensiamo all'istituto della reversibilità della pensione , dovrebbe valere anche per le coppie gay a mio avviso ma è più che facile intuire quanti abusi ne deriverebbero e quindi dovremmo imporre un super lavoro all'INPS per "stanare" questi infidi figuri. E come si verifica la "consistenza" del matrimonio? Occorre aver consumato? Mi sembra complicato, forse la soluzione migliore sarebbe cancellare del tutto la reversibilità (almeno per il futuri) ma forse questa soluzione non farebbe felici tutti (anzi). Poche settimane or sono l'Australia ha legalizzato i matrimoni gay, bene ma se poi si scoprisse che proprio grazie a questo fatto ci sarà meno welfare siamo sicuri che qualcuno non si pentirà del voto espresso?


domenica 24 dicembre 2017

Propositi

Si avvicina la fine dell'anno e, di solito, fioccano i propositi per il nuovo anno. Quelli raffigurati sono "personali" ma vorrei che anche il governo italiano ne avesse. Anzi direi il prossimo governo visto che ormai siamo in piena campagna elettorale e tra metà marzo e fine maggio saremo chiamati alle urne (e mi scorre un brivido per la schiena). Di cose da chiedere al prossimo governo ce ne sono a bizzeffe ma l'amica Francesca me ne ha segnalata una particolarmente "meritevole" : questa. Si tratta del Ponte sullo stretto di Messina, la società per la costruzione di un ponte che non si farà mai (questa è la situazione alla data e spero sarà così e basta) è stata posta in liquidazione nel 2013 ma occorre un atto del governo per chiuderla del tutto. Tale atto manca e quindi anche quest'anno ci metteremo 1.5 milioni di Euro che andranno a sommarsi agli oltre 300 già spesi (per non fare nulla). Se volete divertirvi (oppure rovinarvi il Natale dipende dal vostro fesato) potete andare sul sito ufficiale della società "Stretto di Messina" (dove vi è pure una sezione "Amministrazione trasparente" che trasparente non è) ma spulciando qua e là si trovano tracce di compensi vari, tutti stranamente situati a Roma. Tanti auguri (non a quelli ovviamente ma tanto il cenone glielo paghiamo lo stesso).

domenica 17 dicembre 2017

Sopproblemi

Francamente pensavo di essermi imbattuto in una bufala, visto che la notizia mi giungeva da "The Guardian" ma riguardava l'Italia e in particolare Roma. Ma una rapida ricerca mi ha fatto trovare due riscontri : "Dire" e (molto più rassicurante) "Ansa". Quindi niente "fake news" ma cosa sarà mai? Il comune di Roma ha votato la revoca dell'esilio di Publio Ovidio Nasone in occasione dei 2000 anni dalla sua morte. A dirla tutta sia sulla data di morte (17 o 18?) che sull'esilio vero e proprio ci sono parecchie incertezze ma evitiamo sottigliezze, l'importante è che sia stata cancellata questa ingiustizia! La notizia, come ho sottolineato, ha davvero avuto poca eco segno che "pesa" molto di più l'abito della sindaca Raggi alla prima dell'opera che le attività del consiglio comunale. Certo che posso ben immaginare il commento di qualche romano "sopproblemi veri questi!". Mica lo stato delle strade, la sporcizia, la criminalità,le riserve idriche, il ridicolo albero di Natale (pagato pure 46mila Euro) , il vero problema era la riabilitazione di Ovidio, per carità atto anche dovuto ma il consiglio comunale non aveva altro di cui occuparsi? Non vorrei riproporre la figura del romano fannullone ma mi pare che con tutte le cose di cui occuparsi è improbabile che il consiglio comunale di Roma avesse del tempo libero da dedicare a tali "facezie".
Ps nell'articolo su "The Gaurdian" vi era un commento davvero fulminante (ammetto una certa invidia) che però è quasi intraducibile : "So what's next ? The unburn of Giordano Bruno?". 

sabato 16 dicembre 2017

NeuTr(ump)ality

Ovviamente il titolo del post è un "omaggio" all'ultima (ma solo alla data) "bravata" del nostro Donald! Parlo ovviamente di The Donald, il potus (per i meno smaliziati il presidente degli Stati Uniti d'America). Oltre oceano esiste una commissione (Federal Communication Commission) composta da 5 membri (almeno il suo direttorio visto che conta oltre 1600 dipendenti) che si occupa di telecomunicazioni e ovviamente di internet. Sotto l'amministrazione Obama avevano votato per mantenere la "net neutrality" con il risultato di 3 a 2. Poi è arrivato Trump che ha nominato un nuovo chairman che guarda caso ha fatto invece decadere la "net neutrality" per 3 a 2, Il vento è cambiato. Ma è davvero una brutta notizia? Magari tutti abbiamo chiaro il concetto di "neutralità della rete" ma forse una spiegazione può aiutare. La figura sopra schematizza assai bene il concetto : oggi viaggiamo tutti su una autostrada (si chiamavano "information highways" oggi non lo sento più) dove esiste un solo limite di velocità, da domani invece avremo corsie con limiti differenziati. Cosa vuol dire? Che una azienda potrebbe convincere (a suon di dollari ovvio) un internet provider a far scorrere i suoi flussi a velocità maggiore. Il caso più facile è quello di aziende che forniscono contenuti multimediali come Netflix (ma anche Amazon). Se poi una azienda come Google è anche provider (con Fiber negli USA) allora davvero saremo di fronte ad un internet di serie A e uno di serie B. La situazione non è esattamente nuova anzi, la Cina è l'esempio macro di questa diseguaglianza ma in quel paese i provider(s) fanno anche funzione di censura. Ma anche nei nostri mondi "democratici" vi sono casi : ad esempio il mio operatore telefonico (quei buontemponi della TIM) fornisce anche un servizio di musica, film e sport. In alcuni casi offre pacchetti dove se ascolto musica usando la loro app non intacco i giga del pacchetto stesso. Forse si chiama pure concorrenza sleale ma rende ulteriormente l'idea di cosa ci aspetta. Ma messa così si potrebbe obiettare che The Donald ha messo nero su bianco ciò che esisteva (in una sorta di mozartiano "così fan tutti"), ma rendere completamente legale la fine della "net neutrality" può avere effetti indesiderati. Pensiamo ad una startup che propone un servizio innovativo. Non avendo la potenza finanziaria potrebbe essere sempre confinata ad un internet "lento" che ne limiterebbe la diffusione oltre a rendere meno fruibile il servizio stesso. Tutto quello che potrebbero sperare è di essere comprati da un dei "big four" (Apple, Amazon, Facebook, Google) e basta. Processo che pare sia già in atto peraltro e anche qui The Donald avrebbe solo ratificato quanto già sta avvenendo. Peraltro i sostenitori della fine della "net neutrality" affermano che così arriveranno molti più soldi ai provider(s) che saranno così incentivati ad investire sulle infrastrutture (problema più presente negli States di quanto non si creda). Può darsi, certo ci vorrà del tempo per dire se la nuova "Rete" che ne uscirà sarà meglio o peggio (certo sarà difficile additare i cinesi). A pelle, questo nuovo internet fatto di ricchi e poveri, ma soprattutto nelle mani di super corporation, non mi piace per nulla.

giovedì 14 dicembre 2017

Alabama

E alla fine The Donald si è preso una bella scoppola, tale da scompigliarli quel ridicolo riportino. Scherzi a parte la sconfitta in Alabama è pesante. Uno stato storicamente repubblicano (per non dire razzista) il cui candidato era supportato da Trump ha voltato le spalle al partito repubblicano e al suo presidente. Creando un bel problema non solo di immagine perché adesso il senato (si trattava della elezione di un senatore per l'appunto) vede la maggioranza repubblicana ridotta al lumicino 51 a 49. Ma cosa è successo? Gli americani si sono finalmente stancati di un presidente che in politica estera sta solo facendo grossi casini mentre per ciò che riguarda gli interni non ha fatto altro che una riforma delle tasse piena di ombre? Mi piacerebbe credere che sia così ma andiamoci piano. Il candidato repubblicano sconfitto è stato accusato di molestie su minori, davvero una accusa odiosa ma sembra di tornare ai tempi di Clinton - Levinsky. Gli americani possono perdonare di aver scatenato la guerra in Irak a causa di fasulle armi di distruzione di massa ma sulla moralità cadono le teste. Spero non sia così ma come diceva il divo Giulio a pensare male...
Ps ripeto Trump non è una causa ma un effetto di un sistema elettorale e politico che se non vogliamo definire antidemocratico almeno chiamiamolo bizzarro.

domenica 10 dicembre 2017

Madia


Forse non tutti si ricordano che nella riforma Madia della pubblica amministrazione era previsto che venissero resi pubblici gli stipendi dei dirigenti pubblici. Cosa che peraltro in altri paesi europei è assolutamente la norma. Ad ogni buon conto era la fine di maggio e quindi sono ormai passati oltre sei mesi e cosa pensate sia successo? Ma nulla (mi verrebbe da aggiungere ovviamente), ricorsi al Tar hanno insabbiato tutto. E qui nessuno ha fatto presente che il Tar è in eclatante conflitto di interessi visto che anche i loro pingui stipendi sarebbero oggetto di pubblicazione. Giusto parlare di "ius soli", giusto parlare di biotestamento ma il fatto che una riforma (che ci porterebbe un po' più vicino alla Europa) venga apertamente disattesa non merita attenzione? Forse perché le "vittime" principali sarebbero, manco a dirlo, romane? So che questo può suonare come un assist a Salvini, ma invece vorrei ricordare al felpato Matteo che prima di prendersela con quattro immigrati vi è una metà (abbondante) del paese che va "rimessa in squadra"! Sono fazioso ? Bene leggete questo articolo de "La Stampa" dove si racconta di un istituto palermitano che vendeva patenti nautiche. Ma non quelle per farsi la vacanza, quelle internazionali, quelle che chiamiamo di "lungo corso". Chissà forse capitan Schettino si era diplomato laggiù.

sabato 9 dicembre 2017

Suicidio

Di dubbi ne avevo pochi ma il recente sondaggio IPSOS sembra dare corpo ai miei dubbi o timori. Come riportato il PD sta letteralmente implodendo attestandosi al 24.4%, la nuova ala "sinistra" al 6.6%. La somma, per un perverso gioco della dea della statistica, farebbe 30% che sarebbe giusto giusto per essere il primo partito. Perché il primo partito (alla data) è il M5S con 29.1%, seguono Forza Italia al 16.7%, Lega al 14.4% mentre FDI al 4.4%. Premesso che i sondaggi valgono quel che valgono (poco) è facile riconoscersi in questi valori. Grillo guida il gruppo ma non è ha abbastanza per vincere (considerato poi il primo ministro "in pectore" che propone vi è da rallegrarsene), il Silvio continua a guadagnare posizioni e potrebbe, con un allenza (davvero tinta di nero profondo) con Lega e FDI, portarsi a casa il piatto. E il PD? Tagliato fuori dalle solite liti interne della sinistra-sinistra che non raggiungerà mai l'agognato 10% ma impedisce al PD di poter davvero candidarsi al ruolo di partito leader. Certo la simpatia del nostro (ex) Apple premier, Matteo Renzi, non aiuta (più qualche oggettivo passo falso) ma siamo alle solite : "meglio perdere con Bersani, D'Alema, Grasso che vincere con Renzi". E così vi è il rischio che ci troveremo il liftatissimo Silvio di nuovo a palazzo Chigi, alla soglia degli 82 anni! Il paese invecchia? Bene mettiamoci un leader in "armonia" con il trend nazionale. Un vero suicidio di massa.

venerdì 8 dicembre 2017

Cavallo

L'amica Sara mi ha fatto notare una notizia che mi era francamente sfuggita. Antonio Ingroia ci riprova. Dopo essere stato trombato alle precedenti elezioni ha deciso di fondare....? Non ho capito bene, giuro. Loro dichiarano di non essere un partito e neppure un movimento ma una sorta di armata Brancaleone degli scontenti (questo lo dico io). Cmq il buon Ingroia non è solo ma può contare su un alleato come Giulietto Chiesa, si proprio lui quello che non crede agli attentati delle Torri gemelle. Sarà forse un po' complottista ma intanto porta in "dote" Pandora tv, emittente in forte odore di Cremlino, tanto per confermare quanto disse Joe Biden (ex vice presidente statunitense) sulla evenienza che Putin interferisca anche nella politica italiana. Già tutta la premessa non sembra dare molta credibilità al progetto politico ma i promotori ci  hanno messo del loro scegliendo come nome :"la mossa del cavallo". Non merita un commento ma mi chiedo : se dovessero (ahinoi) superare gli sbarramenti ed approdare in Parlamento come si chiamerebbe? Mossini? Equini? Mdc? Dobbiamo ripristinare l'esilio ma il problema è chi se li piglia.

giovedì 7 dicembre 2017

Olanda

Abbiamo una cosa in comune con l'Olanda : siamo stati entrambi eliminati dai mondiali di calcio 2018! Però gli olandesi ci hanno battuto su EMA e questa è una sconfitta che brucia per vari motivi. Primo perché parliamo di circa 900 funzionari con famiglie e altro al seguito, più tutti gli eventi che sono legati ad una lucrosa (e molto lobby) industria come quella farmaceutica. Insomma molti soldi sarebbero arrivati a Milano, la candidata italiana. E invece no, Amsterdam sarà lei ad ospitare l'EMA in trasloco da Londra. Brucia anche la modalità perché si era arrivati ad uno stallo nelle votazioni ed alla fine una pallina ha deciso. In qualche modo la palla ci lega e ci separa dagli olandesi. Ho trovato questo post in cui un funzionario europeo (italiano occhio) racconta come sia andata la competizione prima di arrivare alla fatidica estrazione. Come giustamente fa notare Amsterdam ha molti punti di vantaggio (se avesse vinto Bratislava ci sarebbe stato da gridare allo scandalo) ma sembra che la gestione "politica" delle fasi "eliminatorie" sia stata gestita in modo approssimativo dando forse per scontato l'esito (ma dai). Ma quello che davvero mi è dispiaciuto è leggere come i media olandesi abbiano picchiato duro sulla immagine brutta e sporca dell'Italia, tutto anche abbastanza vero ma Milano non è Scampia e poi non c'era il fair play? Certo noi italidioti eravamo solo preoccupati di chi sarà il nuovo commissario tecnico della nazionale di calcio. Però voglio rendere un po' di pan per focaccia (che non sanno manco cosa sia lassù) agli olandesi. Vi ricordate Jeroen Dijsselbloem (vedi)? Beh vi rinfresco la memoria : era il presidente dell'ESM, il fondo salva stati. Paladino del rigore, era probabilmente adatto a ricoprire quel ruolo visto che aveva salvato la banca olandese "SNS Reaal". Oddio quel salvataggio era costato un miliardo di Euro al sistema bancario olandese in aggiunta al fatto che azionisti e creditori erano rimasti con un pugno di mosche ma transeta. Temo, però, che la sua "notorietà" sia per lo più dovuta alla frase del marzo 2017 in cui affermava che : "i popoli del sud Europa (eh certo in Olanda non hanno la parola "terroni") spendono tutto in donne e alcool". Sta di fatto che alle recenti elezioni è stato trombato (sempre i migliori...) e quindi è finita la pacchia da euro funzionario. Ma il tanto (da lui) vituperato ESM gli fornirà un assegno mensile di 14500 Euro (vedi). Come sempre il rigore è così bello se applicato agli altri ma quando ti tocca allora sono dolori. Son tutti .......

martedì 5 dicembre 2017

Preferenze

Pesa più un chilo di paglia o un chilo di ferro? Domanda oziosa eppure proprio recentemente mi ci sono imbattuto. Parlavo con un conoscente che ritiene eccessivo il costo di 120 Euro annui, riservato agli studenti, per l'abbonamento ai mezzi pubblici. A quel punto ho chiesto quanto spendeva sua figlia (lo studente oggetto del "contendere") per il telefono. 10 Euro al mese, ma, con una vertiginosa arrampicata sugli specchi, ribatteva che la scuola non dura 12 mesi. Non ho obiettato che i mezzi pubblici possono essere "utili" anche dopo la fine dell'anno scolastico. Non ho obiettato che molto probabilmente i 10 Euro mensili cui si riferiva erano probabilmente gli ormai "famosi" 28 giorni ma poco cambia, diciamo che la spesa era equivalente in termini assoluti ma soggettivamente no. Non ho neppure fatto presente che tra gli uomini più ricchi del mondo (del mondo) vi è un messicano che possiede una compagnia telefonica e che, comunque, le compagnie telefoniche sono molto ricche mentre la stragrande maggioranza delle società che gestiscono mezzi pubblici sono tutte sull'orlo del fallimento (nel mio recente viaggio a New York ho potuto constatarlo persino nei ricchi Stati Uniti). Siamo alle solite, diamo per "scontati" (in vari sensi ovvio) tutta una serie di servizi come i trasporti, l'acqua e l'energia e non ci rendiamo conto di quanto costi mantenere efficiente tutto ciò. In compenso non sembra affatto strano che oggi si possa spendere più di 1000 Euro per uno smartphone (e credetemi non esiste solo l'ultimo nato della casa di Cupertino).

sabato 2 dicembre 2017

Rancore

Il recentissimo rapporto del Censis (vedi) ha sancito che in Italia cresce un sentimento : il rancore. In tutta franchezza non mi stupisce anche perché sono anche io nella schiera di quelli che provano rancore, almeno più di prima (tranquilli non sono stato intervistato dal Censis). Parlando di rancore ho trovato questa foto che raccoglie due personaggi davvero "meritevoli" di questo sentimento. Del signore con i baffi parliamo un'altra volta mentre "concentriamoci" sull'altro che pare stia facendo il gesto dell'ombrello. E avrebbe ragioni da vendere perché è proprio lui, Mauro Moretti! Ho trovato questo post davvero interessante dove si ripercorre la recente carriera del nostro caro Mauro. Dopo aver passato anni nelle Ferrovie è passato a Leonardo (prima era Finmeccanica ma il nostro Mauro ha provveduto a cambiargli nome) da cui è uscito con una liquidazione di oltre 9 milioni di Euro. Sembravano rose e fiori ma il suo successore , Alessandro Profumo (un altro) , ha scoperto che la situazione era tutt'altro che rosea da cui crollo in borsa e taglio dividendi. Nel frattempo il caro Mauro viene condannato a 7 anni per la strage di Viareggio. Certo trattasi di una condanna in primo grado ma diciamo che non sembra un bel momento per il Moretti e invece alla recente convention dei dirigenti delle Ferrovie viene acclamato e gli viene pure regalata la "Carta di libera circolazione" ossia la possibilità di viaggiare gratis per sempre sui treni Fs. Poveraccio non vorrete mica che debba consumare tutta la liquidazione in biglietti ferroviari. Al di là di alcuni dubbi (dei soliti rosiconi) sulla correttezza di dare tale carta a chi non è più in organico da oltre 3 anni resta davvero da chiedersi se era opportuno un tale premio. A questo punto credo proprio che stia facendo il gesto dell'ombrello.... a tutti noi.

martedì 28 novembre 2017

Pace

Per ora non si vede una fine, o almeno una fine positiva, della sfida tra Stati Uniti d'America e la Corea del nord. Ogni qual volta sembra che si possa arrivare ad una distensione o per lo meno una normalizzazione dei rapporti,  uno dei due maschi alfa a capo dei rispettivi paesi getta benzina sul fuoco. Con il rischio concreto di arrivare ad un conflitto. Al di là della raggelante prospettiva di una guerra nucleare è però importante ricordare un piccolo "dettaglio" : questa ipotetica guerra non sarebbe una nuova guerra ma "semplicemente" il prosieguo della guerra del 1953. Eh si, perché quella guerra non è mai finita, non è stata siglata alcuna pace ma solo un armistizio (che non è esattamente una pace). Questione di termini? Puro bizantinismo? Può darsi ma quel confine, quel parallelo non ha mai smesso di essere una zona militarizzata e forse oggi stiamo solo scoprendo che sotto la cenere covava ancora la brace. Speriamo bene ma qui non è solo questione di buone intenzioni.

lunedì 27 novembre 2017

Zero

Sono da alcuni giorni a New York, davvero la capitale della abbondanza. Ogni tanto tale abbondanza è francamente eccessiva ma questo fa anche parte dell'"American Dream". Ma di un paio di cose si nota la completa assenza. Primo le deiezioni canine e, credetemi, New York è una città di cani in special modo quando si parla di Manhattan. Eppure non ho visto una cacca mentre ho visto tutti quanti armati di paletta intenti a raccogliere ciò che il loro amati cani avevano prodotto. L'altra cosa assente sono i graffiti o come fa più figo i "tags", insomma le scritte sui muri. Eppure qui vi sono spazi immensi su cui scaricare tonnellate di bombolette, ma nulla. Credo proprio che ciò si il risultato della famosa "tolleranza zero" inaugurata dal sindaco Rudolph Giuliani e portata avanti dai suoi successori. Se faccio il paragone con Milano mi viene il magone. Ed è inutile accampare differenze culturali, qui se ti beccano con la bomboletta (almeno in certi quartieri) sono guai. Chiaro che tutto si paga , è noto che negli Stati Uniti d'America se sei un po' troppo "abbronzato" rischi di beccarti una pallottola e dalla polizia pure. Ma vedendo i muri milanesi ti rendi conto di come abbiamo letteralmente rinunciato ad opporci. Opporci a quello che è semplice atto vandalico altro che opera d'arte.

giovedì 23 novembre 2017

Tacchino

Oggi è il giorno del Ringraziamento, una delle feste principali degli
Stati Uniti d'America. Sulle origini lascio che guardiate Wikipedia. Sono a New York dove si terrà una sfilata trasmessa in tutto il paese. Ho premesso che questa è una festa importante ma francamente non pensavo così tanto. Rivaleggia con Natale e tanto per capirci oggi sono chiusi i musei come per Natale (appunto) e Capodanno! Ma oggi è anche la festa del tacchino, per essere precisi la festa gliela fanno. Ora il tacchino in inglese si chiama " turkey" giusto come lo stato di Erdogan. Strano vero? L'amica Lucia mi ha girato questo articolo che spiega più o meno l'arcano. E non si tratta neppure di Wikipedia.
Ps questo è il link http://www.ilpost.it/2012/11/22/perche-il-tacchino-in-inglese-si-chiama-turchia/

mercoledì 22 novembre 2017

Due

A distanza di pochi giorni sono scomparsi due personaggi con alcune somiglianze : Riina e Manson (la loro biografia la lascio a Wikipedia). La sovrappopolazione è uno dei miei chiodi fissi e certo due non fanno la differenza ma certamente il pianeta  Terra, senza questi loschi figuri, è un posto leggermente migliore. Quella "simpatica" della figlia Riina il dito anziché usarlo per richiedere il silenzio avrebbero dovuto "dedicarlo" ad altre attività. No questa gente non merita il silenzio anzi avrebbero dovuto essere ben mostrati vecchi e malati, perché non meritano di essere rispettati (il capo dei capi) ne idolatrati (pensiamo ad un certo "cantante" rock). Hanno avuto rispetto per le loro vittime, si sono eventualmente pentiti? Se i familiari delle vittime vogliono perdonare facciano pure ma la società deve rifiutare queste persone visto che questi , con il loro agire, ne hanno rifiutato i principi basilari.

domenica 19 novembre 2017

Malpensa

Dopo alcuni mesi sono tornato a Malpensa. Il nuovo layout è abbastanza notevole, ormai è una "mall" con annesse partenze. Tutto molto bello e che trasmette lusso ma poi si arriva al controllo passaporti. Primo problema la carenza di personale per cui la fila era piuttosto lunga (e non era neppure un giorno "caldo"), ma la cosa più assurda è che non vi era nessuna canalizzazione della coda con i soliti furboni che cercavano di scavalcare. Ad onor del vero questo capitava solo per i passaporti UE mentre gli altri avevano le corsie ma rendeva tutto ancora più surreale.

sabato 18 novembre 2017

Giornalismo

Devo ammettere che non sono un grande estimatore della testata "Il Fatto Quotidiano", trovo un eccessivo fragranza pentastellata. Ma cerco sempre di dare a Cesare quel che è di Cesare ed in questo caso il sito diretto da Peter Gomez ha semplicemente surclassato gli altri. Mi riferisco alla eliminazione della nazionale italiana dai prossimi mondiali russi. Prometto che ne parlo per la seconda e ultima volta avendo già espresso la mia contentezza per la sconfitta. Ma torniamo al caso, tutti i giornali si sono scatenati sulla coppia che vedete ritratta ma solo "IlFatto" ha messo nero su bianco che nonostante la figuraccia il commissario tecnico della nazionale, Ventura (quello alto 1.84 per intenderci), percepirà lo stesso gli 800000 Euro di compenso, che sarebbe il corrispettivo per un anno di "lavoro". Ma chi è stato così pirla da fare un contratto senza mettere una clausola che legasse il compenso all'esito raggiunto? Ma il geniale Carlo Tavecchio, quello alto (pare) 1.68 e la cui furbizia sembra essere proporzionale alla sua altezza. Ma forse tanto pirla non è perché, giusto per rovinare il weekend, ho provato a cercare quale fosse lo stipendio del nostro Carlo. Sembrava solo 36000 Euro annui, ma una rapida ricerca sul sito de "IlFatto" ed ecco spiegato l'arcano : Tavecchio percepisce ben 5 stipendi alla faccia delle regole dettate dal Coni. Se volete altre ragioni per cui sono contento che l'Italia non andrà ai Mondiali in Russia.....

martedì 14 novembre 2017

Inqualificabili

Chissà forse ci vuole proprio un dramma per avere dei titoli davvero forti : da quello che ho mutuato per il titolo del mio post a "attaccati alla panchina". Non mi sogno neppure di fare una analisi tecnica del doppio match, non ne ho le competenze e d'altra parte l'Italia è un paese di commissari tecnici quindi lasciamo perdere. Mi sembra però di capire che anche la stampa italiana, pur con qualche mal di pancia sull'arbitro, ha sancito che la sconfitta è assolutamente giusta. Purtroppo passata la nottata è iniziata a girare la notizia di un possibile ripescaggio dell'Italia. In effetti, in caso di rinuncia di una delle 32 squadre (32 squadre migliori di noi, non so se rende l'idea di quanto questi sono dei brocchi) toccherebbe all'Italia. Esiste un precedente davvero incredibile : in occasione degli Europei del  1992 la (allora) Jugoslavia si ritirò a causa del conflitto balcanico ed al suo posto subentrò la Danimarca, che poi vinse un po' a sorpresa la competizione. Basta questa remota possibilità a far sognare parecchi deficienti, perché quello che è successo è davvero una bella notizia. Bella perché finalmente ridimensioniamo quella pattuglia di tamarri tatuati peggio che nelle carceri siberiani e pettinati peggio del dittatore nord coreano. Gli sponsor se ne vanno e giustamente. Ma chi davvero se ne deve andare è il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio con il quale purtroppo condivido la provincia di nasciata. Un misto di ignoranza e supponenza messo dove è molto probabilmente perché è un utile idiota. Speriamo proprio che ci sia un ridimensionamento del peso del calcio anche a livello politico perché non dimentichiamo quanto la politica ha sempre "sponsorizzato" le avventure calcistiche usando soldi pubblici, ossia nostri, mica loro. E magari si avrà un po' meno di "tolleranza" per certe tifoserie come quella laziale, che usa Anna Frank come sfottò per gli odiati romanisti. Ma forse sto solo sognando un Italia che non c'è. 


domenica 12 novembre 2017

Ostia

Stabilire se politicamente è peggio il risultato elettorale siciliano o quello ostiense è materia difficile ma della quale sono orma disinteressato o meglio disilluso al massimo grado. Ma quello che è successo ad Ostia il giorno dopo è davvero grave. Parlo della aggressione al giornalista da parte di un nazistello di periferia. Come è andata a finire credo lo abbiamo visto tutti, il giornalista del TG2 si è ritrovato con il naso rotto. Ora sociologicamente parlando trovo questo fatto davvero grave. Grave perché la violenza è talmente "sdoganata" che uno la esercita persino con una troupe televisiva che è il testimone perfetto (o almeno è considerato tale da molti). Tutti coloro che aspettano solo di vedere la nuova serie di "Gomorra" o "Suburra" sono serviti assieme a tutti quelli che chiosano sui film di Tarantino : "ma li la violenza è sublimata, simbolica"! Al di là dell'uso delle belle parole vogliono intendere che la violenza è solo usata per divertire. Peccato che quando ti rompono il naso temo che non ti diverti affatto.

giovedì 9 novembre 2017

Ricorrenze

E la rivoluzione russa, quella di ottobre, ha compiuto cento anni! Direi che non si può definirla viva e vegeta anzi a dichiararne la morte clinica ci pensa Vladimir Putin, vero zar di tutte le Russie, che ha evitato di celebrarla a favore di una non ben chiara festa dei popoli. Ma meglio che il comunismo, nato da quella sollevazione popolare, resti morto e sepolto visto i disastri causati. Ma sempre negli stessi giorni ricorreva il primo anno dell'era Trump alla Casa Bianca. Anche qui nessuna celebrazione, anzi le recenti tornate elettorali sono state una vittoria per la "sinistra". Oddio la sinistra americana è piuttosto lontana da qualsiasi concetto europeo di sinistra, ma certo un segnale per la "destra" che nel bene o nel male si identifica con Trump. Sono voti comunque locali ma non vanno sottovalutati. Soprattutto la riconferma di De Blasio a New York, un sindaco eletto quasi per caso in quanto il suo contendente repubblicano era stato travolto da uno scandalo sessuale (ma dai, la lingua batte ...), ma che sembra si sia comportato meglio delle previsioni. Sarò a breve negli States e sono davvero curioso di tastare il "polso" (per quanto possibile) degli americani. Perché è vero che The Donald è uno dei presidenti meno graditi però in tanto Wall Street macina record su record. Se il nostro Donald riuscirà a far arrivare qualche soldo in più nelle tasche degli americani (e non solo arricchire quelli già indecentemente ricchi) sarà tutta da giocare anche la prossima campagna elettorale. Senza dimenticare il piccolo problema di chi sarà il prossimo sfidante democratico, visto che Hillary (Clinton ma sono ancora sposati?) risulta sempre più improponibile. 

lunedì 6 novembre 2017

Razzista

Allora ricapitoliamo : in Sicilia i seggi chiudono alle 22 (contro le 23 di quelli di Ostia non proprio un modello di virtù). E per aggiungere la beffa al danno lo spoglio Inizia alle 8 del giorno dopo. Può  trattarsi della solita indolenza dei meridionali oppure come avrebbe detto Andreotti così c'è tutta una nottata per aggiustare i voti. Non siamo noi che siamo razzisti sono loro che sono....

domenica 5 novembre 2017

Chiarezza

Davvero sono un po' stupefatto da quanto sta succedendo nel mondo. Siamo davvero dinnanzi ad una alluvione di denunce per molestie o peggio). Non sono purtroppo stupefatto dallo scoprire tale realtà ma dalla origine di tutto ciò, Hollywood. Per essere chiaro Hollywood è negli Stati Uniti d'America dove c'è un presidente che ha dichiarato tranquillamente che se sei un uomo ricco o di potere, alle donne fai quello che vuoi. Quindi non mi pareva che ci fosse l'humus fertile per una campagna di pari opportunità ed invece ecco lo scandalo Weinstein! Che arriva peraltro da un ambiente contrario al presidente Trump e che non è mai stato un paladino di quel puritanesimo (più o meno formale) che ha sempre permeato la società americana e che si riconosce principalmente nel partito repubblicano. Si è davvero sollevata la famosa pietra per scoprire (in modo un po' ipocrita) che era un brulicare di vermi. Ad esempio il nuovo orco è diventato Kevin Spacey a cui hanno tolto dei premi mando gli fossero stati elargiti per meriti umanitari. Comunque ogni giorno abbiamo nuove vittime e nuove dichiarazioni. L'ultima (per ora) mi risulta quella che il regista premio Oscar, Gabriele Salvatores, ha rilasciato a margine di Lucca comics. Probabilmente il nostro ha competenza del mondo del cinema ma temo un po' meno del diritto. Ma esaminiamo cosa ha detto :  "le molestie sono presenti in tutti gli ambienti". In effetti difficile non essere d'accordo ma poi chiosa ricordando lo spiacevole (e vergognoso) episodio di Ruby quando, di fatto, il Parlamento italiano fece finta di credere che la escort Ruby fosse nipote di Mubarak. Ora veniamo al titolo del post, chiarezza. Caro regista esiste lo stupro, l'estorsione, le molestie e la prostituzione. Ora quella "cara ragazza" di Ruby non è stata ne costretta ne ricattata, l'ha data via per soldi (a meno che soffra di una acuta forma di gerontofilia). Infatti il "buon" Weinstein rischia (giustamente) l'arresto per stupro in quanto il ricatto è difficile da perseguire a meno che si configuri come una estorsione e le molestie non mi pare prevedano misure così pesanti. Non voglio certo essere definito un leguleio ma non perdiamo di vista come stanno le cose.

sabato 4 novembre 2017

Cambridge

Grandi le università britanniche, tra le migliori al mondo. Purtroppo di questo devono farsene una ragione i familiari di Guido Regeni. Sembra probabile che il suo tutor britannico lo abbia letteralmente buttato nella fossa dei leoni. Ma Guido, purtroppo per lui, si è rivelato molto tenace nel cercare prove contro il regime egiziano e da qui il triste epilogo (spero che tutti siano al corrente della storia poiché non ho intenzione di ricapitolarla). Non che il governo italiano abbia fatto poi gran ché ma l'Egitto è un nostro partner ed è stato un bastione contro il dilagare dei Fratelli mussulmani, amici stretti dell'Isis per cui temo proprio che non sapremo mai come sono andate le cose e soprattutto non avremo mai dei colpevoli. Pensare poi di scaricare su dei britannici la colpa è davvero una ingenuità vista la loro "abilità" diplomatica. Mai come in questa situazione bisogna farsene una ragione. Triste, molto triste ma realistico.

giovedì 2 novembre 2017

Via vai

Qualcuno va e qualcuno resta. Oggi salutiamo Yanet Ellen, la prima donna alla guida della Federal Reserve (la banca centrale degli Stati Uniti d'America) e per ora l'unica visto che il suo successore è un maschietto. Il fatto che adesso alla Casa Bianca sieda The Donald non è fatto di poco conto su questo avvicendamento visto che il mandato della "comunista" Yellen scadeva a febbraio 2018. Ma il vento è cambiato almeno dall'altra parte dell'oceano mentre qui da noi nulla cambia poiché il governatore della Banca d'Italia (tanto per stare in tema), Ignazio Visco è stato riconfermato. Per chi fosse stato disattento il governatore di via Nazionale era stato attaccato dall'ex Apple premier, Matteo Renzi, ma l'asse Gentiloni Mattarella aveva prevalso e mo ci ritroviamo il buon Ignazio per altri 6 anni (ricordo che prima di quel gentiluomo di Fazio il mandato era a vita). Ci risiamo , si è buttato via il bambino con l'acqua sporca. Ovvio che la guerra di Renzi contro Visco era politica ma resta il fatto che oggi Banca d'Italia ha come funzione principale quella di sorvegliare e visto quello che è successo direi che qualche dubbio sulla efficacia di quei controlli è lecito. Non userei i toni di Vittorio Feltri (vedi) che lo dichiara inetto ma certo anche io mi sono "adirato" quando ho letto questo altro articolo di "Repubblica" nel quale scopro che il nostro ineffabile governatore è sul podio dei più pagati dopo quello inglese (ricordiamoci di fare un check post Brexit) e quello belga (e qui siamo allo scandalo), quindi più di Draghi della Banca Centrale Europea (teoricamente il suo "capo") e del presidente della Federal Reserve americana. Questi ultimi due sono pesi massimi mentre da noi di massimo abbiamo solo il debito (simili al Belgio che strana coincidenza). E non parliamo di tutto l'organico di Banca d'Italia, burocrati (romani?) strapagati che nulla hanno fatto o visto in tutti questi scandali che hanno coinvolto il sistema bancario italiano. Di questo, caro Renzi, dovevi parlare. 

lunedì 30 ottobre 2017

Misura

Temo che stiamo perdendo la "misura" delle cose. Il riferimento è relativo alla notizia della modella russa morta a 14 anni (vedi). Ovvio che non si può morire a 14 anni, è semplicemente ingiusto ma non perdiamo di vista la oggettività delle cose. Primo la modella era malata ed il fatto che il suo contratto di lavoro non prevedesse assicurazione medica è comune a qualche miliardo di persone nel pianeta. "Massacrante sfilata" è stata la definizione mi pare più utilizzata, ma lavorare 13 ore non è una cosa (purtroppo) così rara e francamente non mi sembra che sfilassero in una miniera. Adesso si tuona contro il sistema, quello che evidentemente ci è stato imposto da una maligna entità aliena non certo da noi stessi. Ovvio che è giusto tutelare anche modelle e modelli ma sono forse i primi della lista delle categorie da tutelare? I bambini indonesiani che cuciono palloni o scarpe da tennis, pardon, snekaers sono solo folklore? Quasi a parziale sostegno del mio post sul sito odierno di Ansa è riportato un articolo che denuncia le condizioni disumane a cui sono sottoposti i lavoratori di una azienda brasiliana fornitrice della ditta tedesca Haribo, quella degli orsetti gommosi. A partire da una paga ridicola questi operai devono dormire all'aperto e non hanno neppure accesso all'acqua potabile. Forse meglio sfilare dopotutto. Comunque l'articolo occupa un quarto dello spazio dedicato alla povera ragazzina russa.

domenica 29 ottobre 2017

Catalogna

Francamente credo che ci sia un bel casino laggiù. Oddio un laggiù nemmeno troppo lontano visto che con Barcellona i collegamenti sono facili ed esiste un discreto "feeling" tra la loro capitale e Milano, quasi a sottolineare una dualità presente in entrambe le nazioni. Ora per gli approfondimenti tecnici rimando a questo corposo dossier fatto direi bene. Non ci provo neppure ad entrare nei meandri tecnico legislativi del problema, ma credo sia un po' semplicistico dire che siccome non è previsto dalla Costituzione allora non si può fare. Ai madrileni ricordo che anche le unioni gay non erano esattamente previste ma (grazie anche a Pedro Almodovar) oggi sono realtà. Quindi anche le costituzioni devono adeguarsi. Qualcuno dice che solo una regione povera può staccarsi dalla nazione madre. Certo, facile perché di poveracci nessuno ne vuole sapere ma da qui a farne una regola ci passa. Inoltre, ripeto, le regole vengono continuamente riscritte : la Brexit le ha riscritte, Obama e Trump (in modo diametralmente opposto) le hanno letteralmente scardinate. In effetti abbiamo avuto in tempi recenti una regione ricca che si è separata. Si trattava della Slovenia, subito riconosciuta da Germania e Vaticano non dimentichiamocelo, che è stata la miccia della sanguinosa guerra decennale dei Balcani. Ma torniamo ai catalani che forse non mi stanno molto simpatici ma quali sono i limiti della democrazia? Oggi vi sono giudici ad ogni angolo pronti a tutelare qualsiasi minoranza ma se fosse una maggioranza quella che vuole essere tutelata? Se con un serio referendum si arrivasse a stabilire che la maggioranza non vuole più essere spagnola, come la mettiamo? Esiste la volontà popolare? Temi mi rendo contro davvero grossi che travalicano certo la dimensione di un post ma che il recente voto britannico (e se vogliamo veneto) hanno drammaticamente evidenziato. In compenso la UE ha subito detto che non riconoscerà la Catalogna e chissà perché? In effetti Non voglio una Europa composta da staterelli neppure da operetta ma se la UE diventasse davvero un federazione di stati europei? Ma ovvio che la UE non può affrontare una secessione come quella che si prospetta ma il rischio che la situazione posso essere risolta con la forza (anche se quella ufficiale) è discretamente alto.

sabato 28 ottobre 2017

Croci

Una risata vi seppellirà sarei tentato di scrivere ma purtroppo le cose sono più serie di come possono sembrare. La foto si riferisce alla già commentata notizia della concessione alle donne saudite di guidare ma quello di cui parlo oggi è invece relativo alle croci rimosse da un manifesto affisso nei supermercati Lidl. Ho trovato un collega, David Puente, (non me ne voglia) che ha davvero approfondito la questione sul suo blog intitolando il post "Disinformazione". Cerco di riassumere: il manifesto rappresentava la cittadina ligure di Dolceacqua ma tutte le croci delle chiese erano state rimosse. L'articolista sembra propendere per un errore della nota catena di supermercati discount : le foto sono state comprate da una "image bank" e non si sono accorti che mancavano le croci. Possibile ma siccome a pensar male si fa peccato ma .... concordo con "La Stampa" che invece accusa la Lidl di non voler offendere i suoi clienti di fede islamica (visto che il suo target di clientela ne annovera pare molti). Purtroppo a carico della Lidl vi è il precedente di uno cibo greco commercializzato in Belgio (dove qualche problemino con gli islamici mi sembra di ricordarlo) per il quale è stata usata una foto di Santorini priva di croci. Quindi o questi delle Lidl devono cambiare fornitore di foto o ci marciano. In ogni caso ritengo ridicolo che persino esistano dei gaglioffi che si mettono a ritoccare le foto per togliere le croci. Vorrei rammentare ai sostenitori del multiculturalismo che molte regioni italiane hanno subito parecchie incursioni violente da parte dei Turchi (da cui la ben nota espressione "Mamma li turchi!") ma non mi aspetto certo di vedere foto di Istanbul senza mezzelune!

venerdì 27 ottobre 2017

Radioso

Come riporta ANSA il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha firmato con altri 11 suoi colleghi un patto anti smog, ossia trasformare quelle 11 città in aree ad zero emissioni entro il 2030, data forse un po' ambiziosa. Ma queste sono le tipiche attività del mio sindaco (mio perché a Milano ci vivo), lavorare per un futuro radioso con progetti di ampio respiro (e parlando di smog..). Ma nell'attesa di questo fatidico 2030 facciamo i conti con la realtà che è meglio. Tra sabato e martedì ho utilizzato i mezzi di superficie tre volte , 2 volte al giorno tranne il lunedì. Ora per ogni giorno si è verificato un problema : 2 corse "saltate" con le paline che non hanno dato alcuna segnalazione oltre a "Ricalcolo", e una sosta di oltre 10 minuti ad una fermata ovviamente anch'essa non "documentata". Ok le statistiche richiedono una maggiore profondità di dati ma intanto prendiamone atto. Ma vorrei parlare di TARI. In questo periodo scade la seconda rata della imposta, almeno per i milanesi. L'ineffabile amministrazione comunale ha adottato come forma di pagamento il CBill (vedi) legato in qualche maniera a PagoPA (vedi). Quindi una bella alleanza tra banche e pubblica amministrazione, non so se si configura il reato di associazione a delinquere ma poco ci manca. Ma torniamo al post, come detto si paga la seconda rata. La prima l'ho pagata in qualche modo visto che la mia banca non aveva ancora aggiornato il suo sito. Il fatto che parliamo della BPM (dove M sta per Milano) è un dettaglio non trascurabile, ma andiamo oltre. Il sito dell'istituto è stato aggiornato ed ho potuto pagare la seconda rata comodamente dal mio computer. Comodamente di sicuro ma pagando ben 2.75 Euro! Che considerato che l'importo che dovevo pagare era di circa 150 Euro non è cosa da poco! Benvenuti nella Milano del futuro! Faccio umilmente presente al nostro "social" sindaco che altri comuni lombardi (sottolineo) fanno pagare le imposte tramite il normale F24 ma forse perché non sono stati ancora inclusi nel nostro radioso progetto.

lunedì 23 ottobre 2017

Complotto

Credo che ogni giorno che Dio manda in terra ci sia qualcuno che fa nascere un complotto, e immagino che più i fatti sono luttuosi e più è probabile che la teoria del complotto colpisca. Quindi il recente attentato (ma lo chiameremo ancora così?) a Las Vegas non poteva non essere seminale per un bello scenario "complottista". Dovreste leggere questo articolo (che è forse solo una citazione di questo articolo) che è davvero troppo lungo ma cercherò di riassumere : l'attacco di Las Vegas è una "false flag". Wikipedia (sempre lei sia benedetta) ci viene in aiuto spiegandoci che questa espressione si applica a situazioni (violente per lo più) create ad arte da servizi segreti, militari o comunque da entità che in teoria dovrebbe avere come compito quello di proteggerci e che usano quegli eventi per premere sulla opinione pubblica (ed ottenere vantaggi ovvio). Insomma quella che "noaltri" chiamavamo "strategia della tensione". Bisogna ammettere che alcune cose non tornano in questo attentato di Las Vegas come il fatto che il tipo si sia portato un arsenale in camera e nessuno ha notato nulla, il ritardo nei soccorsi, il fatto che non ci siano immagini in tempo reale dell'eccidio ma solo posteriori. Tante piccole cose un po' disturbanti ma ricordo che le torri gemelle sono state abbattute da quattro gaglioffi armati di un coltellino. Come ho già detto posso capire che il popolo della più potente nazione del pianeta non possa ammettere simili vulnerabilità ma da li al complotto ce ne passa. Comunque gli autori sono convinti che dietro i 58 morti (più il killer come bonus) ci sia la lobby delle aziende di sicurezza che vogliono "importare" il sistema di controlli privati dei casinò delle Filippine. Capirai che luminoso esempio da seguire, con tutto il rispetto per la repubblica asiatica. Inoltre giova ricordare che uno dei motivi addotti all'epoca per "spiegare" l'attentato del 11 settembre fu proprio l'aver privatizzato eccessivamente la sicurezza degli aeroporti. Insomma forse sono troppo ottimista (io poi) ma faccio fatica a credere che esistano simili seguaci di Macchiavelli, altrimenti dovremmo pensare che il pericolo PM10 sia stato creato ad arte dai gestori di palestre e piscine per evitare che la gente pratichi sport all'aperto.

domenica 22 ottobre 2017

Auto

Detto e ridetto ma le automobili sono la croce e delizia del nostro pianeta. Non si può più parlare di società occidentali o dei primi mondi, ogni nazione del globo terracqueo deve confrontarsi con il problema auto (a parte forse la Corea del Nord che ha, però, ben altri problemi). L'Italia lo "soffre" forse in modo particolare ma andiamo con ordine. Recentemente vi sono stati articoli su : persone che non pagano la assicurazione (con gli evidenti problemi in caso di incidente), persone che guidano con la patente scaduta o peggio ancora con i punti patenti azzerati, persone che non pagano il bollo. L'ultimo è davvero una bazzecola ma resta un segnale di come non si rinuncia all'auto, ma si fa "volentieri" a meno di pagarne il prezzo. La mitizzazione dell'auto come forma di libertà ha creato davvero un mostro davanti al quale anche persone dal profilo insospettabile sono disposte ad infrangere la legge pur di usarla. Non aprirei, poi, il capitolo sulla condotta di guida leggasi soste vietate, passaggi con il rosso, eccessi di velocità o uso "disinvolto" del cellulare. Ma tornando alle persone oggetto del post, queste ritengono impossibile rinunciare alla autovettura. Vero forse solo in pochi, limitati casi, nella stragrande maggioranza dei casi si tratta solo di scomodità. E poi a molte di queste persone vorrei ricordare che molto probabilmente la filippina che viene a pulirgli il cesso la macchina non ce l'ha, ma per "loro" (le filippine) non è necessaria mentre alle nostre care "persone" si, perché come spesso dicono "sto lavorando". Invece  la filippina del caso ha come missione umanitaria quella di pulire il pianeta suppongo ed è ben noto che i missionari vanno a piedi!

giovedì 19 ottobre 2017

Chiodo

Lo ammetto è un mio chiodo fisso ma vorrei ricordare che uno dei miei eroi è Catone il censore (quello di "Carthago delenda est") per cui torno a parlare di Alitalia. Passano i mesi e i dirigenti della compagnia continuano a portarsi a casa ricche prebende mentre con calma raccolgono le offerte. Che male c'è potrebbe obiettare qualcuno ? Forse nulla ma intanto hanno prorogato la cassa integrazione di altri 6 mesi è questo è positivo ma solo per i "peones" che si trovano uno stipendio a fine mese poiché la cassa integrazione sempre soldi pubblici sono. Ma a proposito di soldi pubblici è stato concesso un altro prestito "ponte" di 300 milioni, segno evidente (come se avessimo bisogno di ulteriori segnali) che questa compagnia non sta in piedi manco a calci in c..o. Intanto facciamo lavorare quei manager e stiamo a vedere cosa uscirà cosa uscirà dall'esame delle offerte. Anche se mi sembra davvero difficile credere che tra i partecipanti ci siano Easyjet (low cost per antonomasia) e Lufthansa (che però ha già un tot di gatte da pelare) vettori con filosofie squisitamente opposte. "Alitalia delenda est".

lunedì 16 ottobre 2017

Divano

Il divano del produttore è una "simpatica" tradizione di Hollywood sin dai tempi di Mary Pickford. Per cui non è proprio appropriata la sorpresa che troppi hanno mostrato davanti al caso di Harvey Weinstein. Per chi fosse nella stazione orbitante con Nespoli ricordo che si tratta di uno dei produttori più potenti dello show business americano. Sono ormai 40 le donne che lo accusano dimostrando che il corpulento Harvey ne aveva fatto praticamente un metodo (resta da capire però se veniva usata violenza o ricatto). Facezie a parte resta una cosa odiosa ma gli americani sono sempre pronti a crociate morali ma spesso tardive. Infatti tra le vittime illustri si notano sia la Paltrow che la Jolie. Queste sono state in silenzio fino a ieri (peraltro non sono neppure loro ad avere sollevato il polverone) perché? Capisco che una persona non voglia ripercorrere certe situazioni ma avete lasciato che per altri 20 anni altre donne subissero il vostro trattamento senza neppure la consolazione (non da poco) di diventare delle star mondiali. Ripeto il buon Harvey dovrebbe farsi un po' di carcere (se provata la violenza) altro che espulsione dalla Academy ma sono sempre un po' sospettoso della giustizia ad orologeria. Perché in questa storia la politica entra e parecchio. Weinstein ,come da tradizione di Hollywood, è un sostenitore del partito democratico, in particolare di Hillary Clinton (affinità elettive con il marito Bill?) la quale è in super imbarazzo. Ma anche gli Obama che si sono affrettati a condannare il nostro produttore che non sa tenere le mani a posto sembrano essersi dimenticati delle cene con lui nonché del fatto che gli hanno mandato pure la figlia a fare uno stage! Eppure sembra proprio che girassero già delle voci sulle sue cattive abitudini. Ora la compagnia di produzione (che pure ha firmato fior di film) è in cattive acque e pare sarà acquisita da Tom Barrack , patron della Miramax e amico di Trump. Il quale, The Donald, è stato giusto accusato di molestie sessuali da una concorrente di "The apprentice", reality di cui Trump era giudice e che è stato "portato" in Italia da Flavio Briatore! Direi che per gli amanti del complotto ce ne è d'avanzo.

domenica 15 ottobre 2017

Mitterand

Forse tutti sanno cosa è la "dottrina Mitterand" ma anche per chi ne fosse a conoscenza magari qualche dettaglio è "sfuggito". Non manca una corposa pagina su Wikipedia ma per i più indaffarati intervengo. La dottrina nasce nel 1985 ad opera del allora presidente francese Mitterand ed concede il diritto di asilo per motivi politici anche se i richiedenti si erano macchiati di qualche crimine. Per essere più chiari accoglieva, proteggeva e persino sovvenzionava terroristi (di sinistra attenzione). Parecchi dei beneficiari di tale dottrina erano italiani da Toni Negri a Oreste Scalzone a Cesare Battisiti recentemente tornato sotto i riflettori. Non entro nel merito della opportunità o meno di questo asilo in quanto lo ritengo davvero argomento scivoloso, quello che mi preme far notare è che il termine "dottrina" è stato coniato perché non è mai esistito un vero e proprio quadro giuridico che precisasse i limiti di questo diritto di asilo. Diciamo che la massima carica della repubblica francese ha "consigliato" un comportamento e questo è stato seguito da giudici e polizia. Per un paese che comunque si basa sul diritto e non sulla tradizione come i paesi anglosassoni non è cosa da poco. Va detto che dal 2004 la Francia ha "abrogato" la dottrina a favore della Corte Europea dei diritti dell'Uomo mettendo fine ad una situazione davvero complicata perché oltre a mancare il quadro legislativo si poneva la Francia in una sorta di posizione predominante sulle altre legislazioni. Spero che nessuno la rimpianga a parte Cesare Battisti (la cui storia credo sia nota a tutti).

sabato 14 ottobre 2017

Pena di morte

Trovo sempre più difficile seguire le contorte evoluzioni delle menti della Cassazione. La notizia è di pochi giorni fa' : un palermitano (ahi ahi qui Salvini si fa una risata) è stato condannato a 4 mesi di carcere per aver guardato Sky con una scheda pirata (vedi). Io già che ci siamo ripristinerei la pena di morte, che ne so tagliandogli la gola con una scheda appositamente affilata. Siamo davvero al ridicolo ma poiché a pensar male si da peccato ma ci si piglia ho voluto cercare di capire la motivazione (vera) della Cassazione. Il palermitano usava la scheda per guardare le partite mica i film (altrimenti gli davano la galera per stupidità) ed ecco probabilmente il reato imperdonabile di cui si è macchiato : aver cercato di barare sul calcio! Proprio vero calcio e mamma in Italia non si toccano, mai. A questo punto, lo dico prima del fatidico ultimo spareggio, spero che la Nazionale Italiana di Calcio non riesca a qualificarsi per il prossimo mondiale anche se temo che poco cambierà (a parte il CT ma questo è una delle nostre perversioni). Quindi non chiedetemi più perché non ho Sky (delle serie tv magari parliamo un'altra volta).

venerdì 13 ottobre 2017

Che

L'amica Francesca mi pone la questione se le celebrazioni per il 50mo anniversario della morte del Che Guevara siano giustificate. In effetti si riferisce in particolare a quanto apparso su "La Repubblica", quindi un quotidiano allineato a sinistra. Premetto che non credo di avere le competenze da storico e sociologo per affrontare la materia ma ci provo. Partiamo dallo specifico ossia la figura del Che oggetto di un culto forse eccessivo visto che parliamo di un uomo d'armi (come si diceva una volta) che ha difeso una ideologia rivelatasi fallimentare. Ma in un mondo post ideologico la nostalgia è sempre alle porte e qui si arriva al problema generale. "Fortunato è il paese che non ha bisogno di eroi", diceva Beckett che pure di sinistra era. Chiaro che il Che incarna perfettamente una figura (certamente romantica ma non per questo desueta) di eroe. La sua vita e forse ancora di più la sua prematura morte lo proiettano nel ruolo di eroe o persino martire. La gente vuole eroi, non può accontentarsi di calciatori e tronisti e soprattutto vuole qualcuno che combatta per qualche forma di ideale. Non so se si può affermare che oggi non abbiamo eroi contemporanei ma come per i capolavori solo il tempo può distinguere. Per tornare alla domanda della mia amica credo che la figura del nostro Ernesto abbia subito un processo di "beatificazione" forse eccessivo ma dovuto alla mancanza di alternative. 

lunedì 9 ottobre 2017

Lupi

Che i lupi fossero stati associati alla finanza non è cosa che ha scoperto Scorsese con il suo film ma questa storia va un po' oltre. L'amica Valeria mi sottopone questo articolo che consiglio di leggere anche se non è cortissimo. Per i frettolosi il tutto parte dall'eccessivo numero di lupi presenti ormai nella provincia di Bolzano (o Alto Adige poco conta). Impensabile (giustamente) sterminarli ma bisogna pur fare i conti con gli allevatori che hanno il sacrosanto diritto di voler evitare di nutrire i lupi con i loro capi. Soluzione? Facile, si posa una rete elettrificata. Ma qui nasce il problema : chi paga? La provincia propone un contributo al 75% mentre gli allevatori lo vogliono al 100%. Uno potrebbe pensare a questi agricoltori e/o allevatori stremati dalla siccità, costretti a lavorare per le briciole che le multinazionali "elargiscono", insomma una situazione da Corno d'Africa. La realtà è un pochino diversa ed infatti l'articolo ci porta a conoscenza di una "simpatica" usanza bolzanina che consiste nel sovvenzionare gli alpeggi. Ma il contributo è decisamente decollato negli anni e, ad oggi, per un alpeggio di 1000 ettari si percepiscono 100 mila Euro. Ma questi soldi vengono erogati senza alcuna rendicontazione. Infatti l'articolo recita che se uno vuole comprarsi la Golf (la Fiat lassù non è prevista) padronissimo e rincara la dose facendo presente che in caso di pecore (anziché mucche) il costo è risibile e quindi i soldi te li metti tutti nella proverbiale saccoccia. Ora è ultra noto che in gran parte del mondo occidentale l'agricoltura è sostanzialmente sovvenzionata, ma qui esageriamo un filo. E poi costoro non ci pensano neppure di pagare il 25% della recinzione per proteggere i loro animali! Capisco che parliamo di una terra che rigurgita di coscienza civile ma forse il troppo è troppo e queste situazioni fanno sorgere spontanea la domanda : ma siamo sicuri che tutta questa generosità è frutto solo delle tasse pagate da loro? In una recente indagine della CGIA di Mestre risulta siano i lombardi i più tassati quindi il dubbio rimane.

domenica 8 ottobre 2017

Intenzioni

Non bisognerebbe fare processi alle intenzioni ma prendere per buono quello che arriva. Mi riferisco alla recente decisione del monarca saudita di concedere alle donne la possibilità di guidare! Tutti i fautori del multiculturalismo (tra cui non contate me) hanno applaudito elogiando la decisione che toglie uno dei tanti mattoni che costituiscono il muro che separa i paesi mussulmani (integralisti) da quelli che io chiamo paesi civili (e vi includo anche la nostra malmessa penisola). Ma prima di mettere lo spumante in fresco meglio aspettare un secondo in quanto le prime patenti verranno rilasciate a parte da giugno 2018! Non sono riuscito a capire come mai ci siano così insormontabili problemi ma prendiamone atto, dal prossimo giugno le donne potranno guidare. Ma attenti solo guidare perché (per ora almeno) non possono acquistare un auto, quindi è permesso loro (alle donne) guidare l'auto del marito, del padre, del fratello ma non possono avere una auto di proprietà. Magari è solo una dimenticanza del non proprio giovanissimo sovrano ma per adesso questa è la realtà. Leggendo qua e là ho però trovato una chiave di lettura un po' diversa da quella che attribuiva al re arabo una volontà di ammodernare il paese. Anche la Arabia Saudita sta conoscendo la crisi! Il prezzo del petrolio così basso ha "fiaccato" la loro economia per cui lo stato ha per la prima volta emesso delle obbligazioni. Uno dei primi "segnali" è stato il rallentamento della vendita delle auto e da qui (a pensare male si fa peccato etc etc) nasce la motivazione della concessione della patente al gentil sesso. Si può obiettare che indipendentemente dalle vere motivazioni è comunque una conquista. Giusto ma tutto ha un prezzo e qualcuno ha previsto che Uber potrebbe perdere fino all'80% del suo mercato che era in effetti costituito per la gran parte da signore che non potevano guidare ma potevano pagarsi il taxi. Ma poiché i guidatori di taxi sono immigrati questi sono assolutamente sacrificabili.

sabato 7 ottobre 2017

Ryanair

L'amica Francesca mi ha sottoposto tutta una serie di articoli aventi per soggetto Ryanair, la ultra nota compagnia low cost che pareva essere intenzionata a rilevare Alitalia. Premetto subito che Ryanair si è ritirata dalla gara ma ancora non si sa che fine farà la nostra ex compagnia di bandiera. Ma torniamo a bomba, in effetti i problemi sono tre : le compagnie low cost, Ryanair e i piloti (o meglio il personale viaggiante). Iniziamo dalle compagnie low cost : Air Berlin fallita, Monarch fallita e adesso anche Ryanair in grosse difficoltà. Ovvio che esiste un problema per la sopravvivenza delle low cost dovuto ad un modello non più attuale (forse). Le sovvenzioni che sono state elargite in passato dovevano prima o poi finire e non tutte le compagnie si sono dimostrate in grado di camminare con le proprie gambe (o volare con le proprie ali). Inoltre stiamo uscendo dalla crisi e questo da ossigeno alle compagnie "tradizionali" e qui sta la chiave di lettura del caso Ryanair. La compagnia di quel manigoldo (diciamolo) di Michael O'Leary si trova in grave difficoltà in quanto un grande numero di piloti se ne è andato oppure ha preteso le ferie che doveva godere da anni. Quelli che si sono  licenziati hanno dichiarato a "Il Sole 24 ore" che sono andati a guadagnare di più, addirittura il triplo. Sorge spontanea una domanda : perché avete aspettato sono ad oggi? Perché solo in tempi molto recenti vi è stata richiesta di piloti (e non solo) il tutto dovuto alla fine della grande crisi del 2008. E con questo il cerchio si chiude. Ryanair aveva costruito la sua fortuna pagando poco e facendo lavorare molto. Ma appena il "mercato" si è ripreso si è trovata "appiedata". Qualcuno mette sotto accusa la compagnia affermando che un equipaggio carente di riposo è potenzialmente pericoloso per la sicurezza e ci sta. Però non dimentichiamo che piloti e personale di bordo sono stati per anni una categoria super coccolata, ad esempio "dovevano" riposare in alberghi a 5 stelle perché erano stanchi, mentre se lavori in miniera un materasso qualsiasi va più che bene. Forse è troppo presto per dichiarare la fine della era low cost ma ho la netta sensazione che pagheremo un po'di più i viaggi aerei.

mercoledì 4 ottobre 2017

Angolazioni

Cito volentieri un collega (spero che non se la prenda per paragonarmi ad un vero blogger) Francesco Costa che si occupa di politica americana. In un suo recente post parla della catastrofe di Porto Rico. Di vera catastrofe si tratta perché l'isola (di fatto sotto il controllo degli Stati Uniti) è stata colpita in rapida successione dagli uragani Irma e Maria con il risultato di aver riportato il calendario più o meno al medioevo. Catastrofe umanitaria di sicuro ma ad un certo punto del post si cita un imprenditore italiano (con interessi laggiù) che si lamenta del fatto che dopo il terremoto di Amatrice era scattata una gara di solidarietà, cosa che invece è completamente mancata nei confronti di Porto Rico. Ora non ho dati su quanto l'isola caraibica si sia prodigata per il terremoto italiano ma posso dire che non è scattata alcuna macchina della solidarietà dopo gli uragani che hanno flagellato Porto Rico. Se le cose stanno così (se) bisogna in effetti delle scuse ma resta sempre l'annoso problema della lente mediatica, figlia delle fake news. Quanto abbiamo parlato di 2 morti ad Ischia? Allora tanto per ristabilire la "classifica" la foto sopra si riferisce alla Sierra Leone dove una alluvione ha provocato circa 1000 morti (lì poi i numeri non saranno mai certi). Forse è meglio non dimenticare che parliamo di uno stato davvero povero, che non ha certo alle spalle la ricchezza americana (anche se The Donald sembra un poco riottoso ad intervenire). Non mi risulta nessuna mobilitazione. 

martedì 3 ottobre 2017

Scherzo

Una anziana di 87 anni non è riuscita a fermarsi in tempo ed ha investito un madre di 46 che ha fatto da scudo ai figli. Adesso è in coma. Potrebbe essere uno scherzo, una di 87 anni che non ha i riflessi pronti. Purtroppo rischiamo un morto e 2 orfani. Ma delle due l'una : o la signora guidava senza patente oppure è stata ritenuta idonea. Nel secondo caso bisogna perseguire il buontempone che la ha dichiarata abile. Nel primo caso è complicato perché a quella età non si va in galera. Restano solo i rimorsi

lunedì 2 ottobre 2017

Referendum

L'altro giorno percorrevo la BreBeMi (vedi) praticamente nelle stesse condizioni della foto (a parte il fatto che erano le 21) e mentre ascoltavo alla radio le ultime notizie sul referendum catalano mi sono ricordato che il 22 ottobre sarò (insieme a qualche milione di miei corregionali) chiamato a votare un referendum sulla richiesta di autonomia della Lombardia. Badate bene alle parole, il referendum non è per l'autonomia (simile a quanto successo in Scozia) ma il nostro ineffabile presidente Robero Maroni chiede una sorta di mandato per andare a Roma (non più ladrona ahimè visti i trascorsi della Lega ) a chiedere l'autonomia. Richiesta a cui il governo centrale può rispondere senza problema picche. Dico subito che voterò no. Per alcune ragioni (ammetto un po' di vergogna) davvero ideologiche. Primo se una testata come "Libero" esorta a votare Si (vedi) beh è praticamente abbastanza per votare il contrario. Secondo non voglio in nessun modo dare una vittoria politica a Maroni. A parte il fatto che sta bellamente evitando i processi da almeno un paio di anni ,non gli posso perdonare degli scempi come BreBeMi e Pedemontana, monumenti allo spreco da un rappresentante di quella Lega che voleva essere un "nuovo che avanza". Non contento dei soldi che ha speso (della sanità parliamo un'altra volta) adesso arriveranno 24000 tablet per il voto. Ma io avrei aspettato un po' e avrei comprato 24000 Iphone X con tanto di riconoscimento facciale in 3D, peccato che anziché la faccia dovevi mostrargli .... Ma al di là di battute scurrili oltre al danno la beffa, abbiamo visto come questi sistemi elettorali elettronici sono assolutamente insicuri e sono proprio curioso di sapere chi scriverà il software per le votazioni, magari Lombardia Informatica, una delle poche aziende di software (credo proprio) ad avere avuto un presidente in galera. Comunque voterò No anche perché questa storia delle autonomie è ridicola, dovrebbe sparire oppure diventiamo tutti autonomi (il che è la stessa cosa). Peraltro pare che noi milanesi voteremo anche per la riapertura dei Navigli. Temo voterò No anche in questo caso (ma non ne sono ancora certo) visto che il nostro ineffabile sindaco, Beppe Sala, è molto bravo quando si parla di grandi temi ma sulla gestione giornaliera della città mica tanto (una versione maschile della Moratti purtroppo). Sistemi le piste ciclabili, combatta la sosta selvaggia, mandi fuori dagli uffici i vigili ecco i "temi", altro che Navigli. 
Ps so di risultare ripetitivo ma vorrei ricordare ai milanesi chiamati alle urne per votare che avevamo approvato l'allargamento della ZTL oggi nota come Area_C e la politica se ne è fregata, quindi ?

venerdì 29 settembre 2017

Chieti

Ammetto di non essere mai stato a Chieti, non vorrei sottovalutarla ma credo sia una cittadina piuttosto anonima. Di certo non esiste un sogno teatino (pare sia meglio che chietino che suona davvero male), davvero non mi risulta che ci siano orde di giovani che vogliono andare a Chieti. Lo stesso vale ovvio anche per i magistrati, per cui essere giudice al tribunale di Chieti non è esattamente aver raggiunto il top della carriera forense. Forse (dico forse) è il caso del giudice Ilaria Pozzo (e che diamine facciamo nomi e cognomi) che forse per noia, forse per voglia di notorietà, forse per incapacità (urca) ha emesso una sentenza davvero particolare. Come descrive in modo magistrale Massimo Gramellini (vedi). Ma andiamo con ordine : un impiegato delle poste sottrae 15000 Euro (un pezzente diciamolo) e viene beccato con tanto di intercettazioni e testimonianze. I dirigenti delle Poste lo sospendono e trasferiscono in attesa della sentenza e solo a sentenza emessa provvedono a licenziarlo. Ma il pezzente (pardon l'impiegato) fa ricorso (della serie aver la faccia come il c..o) e trova una davvero incredibile sponda nella nostra Ilaria, il giudice citato, che costringe le Poste a reintegrarlo e pure a pagargli gli stipendi arretrati. Perché? Perché avevano aspettato troppo, dovevano licenziarlo subito. Ora non voglio lanciarmi in disquisizioni bizantino legislative ma mi sembra che valeva il principio del "presunto innocente", quindi era buona norma aspettare la fine del lavoro dei magistrati. Ma anche se hanno atteso non è mica intervenuta la prescrizione e questo sempre ladro è. Insomma davvero una brutta storia che mostra come il voler tutelare la "parte debole", il dipendente, a tutti i costi genera dei mostri. Queste cose fanno male, molto male alle giustizia. Qui abbiamo due che andavano davvero licenziati in tronco : l'impiegato e il giudice.

mercoledì 27 settembre 2017

Jamaica

Forse tutti sanno cosa si intende per coalizione Jamaica ma un chiarimento credo non guasti. Il riferimento è alla recenti elezioni tedesche da cui i due partiti della "Grosse Coalition", CDU e SPD sono usciti con le osse rotte. Impossibile quindi riproporre la vecchia coalizione (anche perché l'elettorato mi sembra sia stato assolutamente chiaro) e, considerati i "numeri" lo scenario è decisamente complicato tanto da ipotizzare la "Jamaica Coalition". Il motivo del nome forse può essere dedotto dalla bandiera dello stato caraibico sopra riportata. Infatti i colori sono il nero , il giallo e il verde che sono esattamente gli stessi per CDU (urca!), Liberali e ovvio Verdi. Wikipedia suggerisce che il termine Jamaica evoca anche scenari esotici come d'altronde aspettarsi da una coalizione poco omogenea, almeno per ciò che riguarda i Verdi. Vi è già stato un precedente ma solo a livello statale (rammento che la Germania è uno stato federale) e durato solo 3 anni, il che non sembra portare nulla di buono. In effetti la situazione politica tedesca si è maledettamente complicata e non possiamo che preoccuparci visto il ruolo egemone che la Germania esercita (a torto o a ragione) in Europa. Non siamo a livello di "cigno nero" come Brexit o Trump ma poco ci manca. Il partito di Angela Merkel ha riportato il secondo peggior risultato della sua storia, segno che la Germania non è solo berline e suv extra large e extra lusso. Peraltro vi è stata una emorragia di voti verso il partito AFD , balzato al terzo posto, che può "vantare" gente tra le sue file che considera la Shoah un mito. Situazione complessa che può indebolire la UE già vacillante dopo l'addio britannico. E intanto noi siamo sempre qui a farci le pippe mentali sulla legge elettorale.