Come è noto la bouvette del parlamento è chiamata transatlantico. Temo che il M5s in un eccesso di metafora abbia candidato ben due persone diciamo legate all'ambiente "marino". Nel caso di De Falco (quello del famoso cazziatone a quel gaglioffo di Schettino) direi scelta azzeccata ed infatti nel suo primo discorso da candidato ha subito evidenziato la necessità di dare un colpo di timone. Magari non proprio un discorso di grana finissima ma ci sta. Purtroppo il M5s si è fatto ingolosire e oltre al capitano De Falco ha voluto candidare anche l'ammiraglio Veri che però era già stato candidato dal Pd ma se ne era scordato (problemi di età?). Ora il M5s ha portato a casa comunque un risultato : la candidatura più breve della storia italiana, meno di due ore! Ma come uno degli slogan era proprio quello di proporre solo candidati "certificati" appunto a cinque stelle? Vabbè mancano ormai solo i candidati certificati bio.
blog personale di marzio: commenti su fatti persone eventi e meditazioni varie su temi "universali"
martedì 30 gennaio 2018
Transatlantico
lunedì 29 gennaio 2018
Lazzaroni
domenica 28 gennaio 2018
Quando finisce
Quando finisce un amore! Solo pochi mesi fa il sindaco di Milano, Beppe Sala, si era offerto di aiutare la "collega" romana, Virginia Raggi, ricevendo un bel due di picche. Attenta Virginia hai di fronte un uomo ferito. Ed infatti il nostro Beppe, orfano di EMA (per non dire trombato) vuole trasferire la sede della Consob da Roma a Milano. Ora questo trasloco avrebbe anche senso (e farebbe versare bile a parecchi romani, non certo solo a Virginia) ma vorrei che il nostro sindaco oltre a celebrare le nozze di Cracco (un altro mezzo trombato) si occupasse dei problemi di Milano. Un recente rapporto mette Milano tra le città europee più inquinate (con Torino e Napoli sai che consolazione). Di certo il traffico è un problema ma non lo si risolve trasformando la città in un cimitero di biciclette oppure creando delle ridicole zone a 30 km all'ora. Lavoriamo sui riscaldamenti. Quante caldaie a gasolio abbiamo ancora? Per quanto dovremo assistere allo spettacolo di uffici, scuole con temperature adatte ad una serra? L'ho votato ma oggi non sono più molto convinto della mia scelta (e non solo per le ragioni espresse in questo post).
sabato 27 gennaio 2018
Vento
venerdì 26 gennaio 2018
Tagli
giovedì 25 gennaio 2018
Giakarta
venerdì 19 gennaio 2018
I "magnifici" 7
martedì 16 gennaio 2018
Wittgenstein
Hawaii
Credo che ben pochi pensino ancora al 50simo stato americano come ad un posto con ragazze agghindate con collane di fiori. L'arcipelago posto nel mezzo del Pacifico conta circa un milione e mezzo di persone di cui circa 400mila nella sua capitale, Honolulu. Quindi non proprio un posto disabitato. Cosa è successo qualche giorno fa? Sui cellulari dei residenti è arrivato un sms che preannunciava un attacco missilistico. Per fortuna dopo 38 minuti l'allarme rientrava in quanto si era trattato di un errore. A parte una certa figuraccia della decantata efficienza a stelle e strisce mi sono stupito della totale assenza di servizi su cosa sia successo laggiù. Certo ci hanno propinato le immagini di The Donald che ha continuato a giocare a golf visto che tanto si trovava in Florida ma non è quello che mi interessava. Ora proviamo un attimo a contestualizzare la situazione di un residente di Honolulu. Vi è in atto una crisi con la Corea del nord, crisi dove la parola nucleare è già stata usata fin troppo. Le Hawaii sono il primo lembo di terra americana nel Pacifico, quindi il primo ovvio bersaglio di un attacco coreano (non dimentichiamo Pearl Harbor) e ti arriva un sms che parla di un missile! Immagino gente che corre a recuperare i figli e si dirige fuori città, magari avendo prima fatto incetta di provviste, saccheggi , gente che prega. Forse ho visto troppi film di fantascienza ma mi pare non sia successo nulla di tutto ciò. Vuol dire che le persone sanno che in caso di guerra nucleare tanto vale darsi la pena di cercare un rifugio? Possibile oppure siamo talmente abituati alla nostra vita comoda che non possiamo neppure immaginare che possa finire.
domenica 14 gennaio 2018
Bisogni
sabato 13 gennaio 2018
Maiali
giovedì 11 gennaio 2018
Ocean
Forse molti ricordano la serie di film "Ocean". "Eleven", "Twelve" è alla fine "Thirteen". In realtà il primo era un remake ma non di film parliamo. O meglio parliamo di film che si trasferiscono nella realtà. Il riferimento è anzi i riferimenti sono : il recente furto a Venezia dei tesori indiani (molto molto sceneggiatura) e la recentissima rapina alla gioielleria dell'hotel Ritz a Parigi. Entrambi i fatti si svolgono in località celebri, coinvolgono gioielli che sono al di fuori del radar per la stragrande maggioranza delle persone, insomma roba da film. Eppure è successo, eppure continuano a raccontarci di quali meraviglie tecnologiche la nostra società è rigonfia eppure non sono stati neppure capaci di sventare una rapina (rapina = uomini armati) in una città che proprio negli stessi giorni commemorava le vittime degli attentati terroristici. Forse qualcosa in questo meraviglioso mondo di smartphone intelligenti e macchine elettriche mirabolanti non funziona a dovere.
domenica 7 gennaio 2018
Virus
sabato 6 gennaio 2018
Italiano
lunedì 1 gennaio 2018
Democrazia
Innanzitutto buon 2018. Il primo post di questo anno è sulla democrazia. Il tutto nasce da questo altro post. Non conosco l'autore (mi scuserà) comunque lui inizia commentando il recente referendum che si è tenuto in Australia e che ha sancito l'introduzione dei matrimoni gay. L'autore se ne rallegra ma poi solleva un problema non proprio secondario : "è giusto che la maggioranza decida per una minoranza"? A parte il riferimento un po' ruffiano al famoso referendum tra Gesù e Barabba, abbiamo l'esempio molto più recente e vicino della Slovenia dove un referendum ha "mutilato" le unioni omo. Spinoso perché le minoranze vanno tutelate ma affidare tale tutela alla maggioranza può di certo creare dei mostri. Cosa fare allora? Il nostro autore propone che le forze politiche (alcune almeno) mettano nei loro programmi certe istanze. Può essere ma si rischia che poi la forza politica in questione disattenda la promessa fatta. Oppure solo forze politiche marginali se ne facciano carico. Ma d'altra parte avere forze politiche focalizzate su un unico tema non ha funzionato come dimostrato dai Verdi o dal partito dei pirati. Alla fine ritengo che il referendum sia uno strumento imperfetto ma efficace, specialmente quando deve dirimere questioni "trasversali" come ad esempio le unioni omo. Userei le parole di Winston Churchill : "la democrazia è imperfetta ma è di gran lunga meglio di tutto quanto provato prima".