Forse è difficile aggiungere qualcosa di originale sull'argomento missili ma ci provo. Credo sia chiaro e condiviso che i missili sono simboli fallici e il mondo sta assistendo (impotente?) a questo scontro di maschi alfa che si confrontano nel modo più squallido possibile : sulle dimensioni del proprio pene missile. Parlo ovviamente di Donald Trump e Kim Jong-un rispettivamente a capo degli Stati Uniti d'America e della Corea del Nord. Vi è pure un confronto tricologico, di pettinature ma di questo parliamo un'altra volta. Tornando ai missili è già la seconda volta che la Corea fallisce un test e se tanto mi da tanto il buon Kim deve visitare un andrologo mentre il fonato Donald ha fatto conoscere al mondo la potenza di Moab, l'arma non nucleare più potente al mondo. Allora vince Donald? Forse ma facciamo qualche considerazione : il super missile Moab costa alcune decine di milioni di dollari (e stavolta sono proprio soldi dei contribuenti) e quello che ha "prodotto" è stata l'uccisione di un centinaio abbondante di terroristi (o supposti tali). Beh di questo passo gli Stati Uniti d'America sono destinati a perdere la guerra contro il terrorismo semplicemente perché non si possono permettere di vincerla. Ovvio che è un discorso cinico ma davanti ad un presidente che taglia istruzione e ricerca per aumentare le spese militari non si può andare tanto per il sottile. Anche perché nonostante tutto quello che ha combinato nei famosi primi 100 giorni ha tuttora il supporto di chi lo ha votato (e che di conseguenza lo rivoterebbe). Ma forse gli americani se dovranno mettere le mani al portafoglio per ammazzare qualche terrorista in più si potrebbero ravvedere? Fantascienza? Forse ma preferisco questa alle storie del dopo bomba.
blog personale di marzio: commenti su fatti persone eventi e meditazioni varie su temi "universali"
domenica 30 aprile 2017
mercoledì 26 aprile 2017
Referendum
martedì 25 aprile 2017
Provincia
Spesso quando dico che sono felicemente residente a Milano, pur essendo di Como, molte persone risultano stupite. Ovviamente non nego che esistano svariati problemi in una città delle dimensioni di Milano ma sono ampiamente ricompensati dai vantaggi. Ho passato ore a disquisire con varie persone su questo argomento senza mai giungere (come ovvio) ad un risultato definitivo. Ma proprio in questi giorni ho trovato un altro vantaggio delle grandi città. Nella recentissima elezione presidenziale francese, la candidata del Front National, Marine Le Pen ha raccolto meno del 5% dei voti a Parigi! Parigi (non me ne vogliano i parigini del parallelo con Milano) che ha pagato un prezzo altissimo al terrorismo e che quindi avrebbe avuto più di un motivo per lasciarsi sedurre dalle teorie forcaiole di Marine. E invece no come hanno fatto Londra per la Brexit oppure New York o Los Angeles per Trump, persino Istanbul non ha dato il suo appoggio alla riforma di Erdogan. Per me questo è un motivo più che sufficiente per non rimpiangere la mia piccola, lacustre città natale.
lunedì 24 aprile 2017
Esagono
Difficile non parlare delle recenti elezioni ma avevo il dubbio di sfigurare rispetto alle "firme" autorevoli che di sicuro si cimenteranno anch'esse nel commentare. Ma dopo aver seguito la "maratona" di Mentana su "La7" mi sono sentito "autorizzato". Tanto per non smentire la mia vis polemica ho notato che durante la trasmissione non vi era alcuna sovra scritta, pannello insomma qualcosa che desse in tempo reale la situazione delle votazioni. La stessa strategia seguita anche da mamma RAI e poi si domandano perché la gente si rivolge ad internet. Ma io ho seguito comunque il dibattito proprio perché non volevo solo il bruto dato numerico ma anche un commento intelligente. E qui ci casca l'asino. Se possibile (e ne avete voglia) recuperate i commenti al discorso di Macron. Incredibile non è piaciuto a nessuno! Ammetto che leggere un discorso immagino preparato con cura non mi ha entusiasmato ma gli aggettivi più usati da giornalisti di destra e sinistra erano : vuoto, robotico, inconsistente. Il top lo ha raggiunto quello de "Il Messaggero" (non rammento il nome forse si tratta di rimozione selettiva) che, evidentemente e ovviamente "enneervé", dal risultato ha chiosato con l'affermazione che Macron è il ventriloquo della sua chiacchierata moglie. Anche Peter Gomez ("Fatto quotidiano") era disgustato da Macron pensando a Grillo credo oppure rimpiangendo i bei vecchi tempi del cavaliere. Comunque questo candidato impresentabile (secondo questi luminari) è quello che ha vinto e anche in modo netto dopo solo un anno di costruzione del suo movimento. Ha vinto con un programma alla fin fine piuttosto moderato ma soprattutto europeista (durante il suo discorso non sventolavano simboli ma solo bandiere francesi e europee) dopo che solo 3 giorni fa a Parigi (negli Champs Elyseé) vi era stato un attentato. E qui arriviamo a chi invece (secondo me) non ha vinto pur accedendo al ballottaggio, Marine nata Le Pen. Alcuni la davano al 25% ha preso poco più del 20, lo sfondamento a destra non si è verificato (come ha giustamente fatto notare Aldo Cazzullo). Il ballottaggio potrebbe essere un'altra storia ma ci credo poco. Per ciò che riguarda gli altri candidati i nostri giornalisti hanno speso fiumi di parole per la fine dei partiti del 900. Vero per i socialisti precipitati in un baratro dal quale sarà difficile uscire ma i comunisti di Melanchon? Vero che quest'ultimo si è dimostrato molto abile nei dibattiti televisivi ma questo rende ancora più onore a "robottino" Macron. Peraltro i comunisti saranno uno dei problemi nel ballottaggio essendo contro l'Europa come Marine, ma un comunista che vota Front National sarebbe davvero una novità (chiamiamola così). La Francia, esagono per i francesi, ha dato prova di nervi saldi e concretezza speriamo si confermi anche nel secondo turno.
sabato 22 aprile 2017
Ivrea
venerdì 21 aprile 2017
Tesla
La notizia è di qualche giorno fa ; la nota fabbrica di autovetture elettriche Tesla ha superato come, valore in borsa, sia Ford che General Motors. Sarebbe facile liquidare il tutto con un sorriso visto che la percentuale di auto elettriche vendute è rappresentata da numeri degni di un prefisso telefonico, sarebbe facile liquidare il tutto con la scusa delle solite speculazioni finanziarie (qualcuno ricorda quando Tiscali superò Fiat?) ma ci sarà pure un motivo "pratico"? La risposta dovrebbe essere che Tesla rappresenta il futuro. Il che può anche essere vero (ne parliamo dopo) ma le grandi case di Detroit sono state date per spacciate non so quante volte e sono ancora lì, staremo a vedere per Tesla che propone auto costose e adatte (troppo?) per il mercato americano. Ma parliamo un secondo di auto elettriche e sfatiamo qualche mito. Il primo è quello delle emissioni zero. Non è vero primo perché da qualche parte la corrente che usiamo per ricaricare le loro batterie deve essere prodotta e per ora nessuno può davvero affermare di usare solo fonti rinnovabili. Secondo problema è che l'inquinamento di una vettura è anche dovuto ad usare varie, in primis pneumatici e freni, che sono ugualmente prodotti dalle elettriche. Tanto per esser chiari il Pm10 che tanto affligge la pianura padana non si "risolve" così. Ma la cosa più negativa è che Tesla sarà anche il futuro ma ripropone ancora il modello sociale di automobile come status symbol che è la maledizione della nostra società. Certo in un mondo di vetture elettriche potremmo mandare a quel paese quei signori (ex cammellieri) con l'asciugamano in testa ma saremmo comunque in coda o alla ricerca di un parcheggio. Altro che Tesla dovrebbero essere le società di car sharing, quelle di auto a guida autonoma le star della borsa ma la finanza non è mai stata un circolo di progressisti checché ne dicano.
lunedì 17 aprile 2017
Morte
domenica 16 aprile 2017
Auguri
sabato 15 aprile 2017
Le cose
Come stanno veramente le cose? Mi riferisco al caso di overlooking che si è recentemente verificato su un aereo della United Airlines. Ho trovato nel ottimo site "ilpost" questo articolo che riassume la vicenda ma soprattutto fornisce una versione piuttosto diversa. La prima cosa che si evince è che non si trattava di overbooking. La compagnia aveva la necessità di far salire a bordo 4 dipendenti e ha offerto fino a 1000 dollari di indennizzo ma nessuno ha accettato da qui il parapiglia. Purtroppo il pur ottimo articolo non ci dice perché questi 4 dovessero a tutti i costi (è il caso di dirlo) essere imbarcati e soprattutto se di trattava di semplici "indiani" o di capi. Ma certamente risolvere in questo modo brutale la faccenda non va bene. Anche se si ripropone il solito vecchio problema di chi accetta e di chi di ribella. Ogni volta che si cerca di sgomberare una casa occupata da abusivi c'è sempre qualche buontempone che di ammanetta al calorifero e quindi? O convertiamo tutti i riscaldamenti a pannelli o li rimuoviamo con la forza. Per altro il medico di origine vietnamita oggetto del problema ha avuto in passato qualche problema con la giustizia proprio per comportamento violento. Qualcuno citato nell'articolo afferma che questo è irrilevante ma direi di no, bisognerebbe capire cosa è successo per trovare gli altri 3 posti. Comunque questo tipo di gestione è davvero troppo degna della nuova America di Donald Trump dove peraltro l'ad della compagnia aerea ha fatto tre dichiarazioni ufficiali del c...o prima di arrivare alla quarta nella quale si scusa e promette indennizzi. Il primo concreto atto dovuto sarebbero state le sue dimissioni per essersi mostrato così incapace di gestire una crisi così piccola alla fin fine.