blog personale di marzio: commenti su fatti persone eventi e meditazioni varie su temi "universali"
martedì 30 giugno 2015
Maglie
lunedì 29 giugno 2015
Cervia
giovedì 25 giugno 2015
Matematica
martedì 23 giugno 2015
Cookie
domenica 21 giugno 2015
Filosofia
sabato 20 giugno 2015
Ci risiamo
Ogni giorno si legge di ciechi che guidano, di pensioni riscosse dopo che sono passati anni dalla morte del pensionato. Tutti abbiamo presenti uffici (pubblici ma non solo) con un certo numero di impiegati impegnati a fare nulla. Da più parti si invoca la meritocrazia. Però quando si arriva al famoso dunque le cose si fanno improvvisamente complicate (come già detto per le quote migranti). Come pensiamo di avere una meritocrazia senza la possibilità di controllare chi davvero lavora, si impegna. Mi riferisco ad uno degli aspetti, pesantemente contestato, della riforma del lavoro promossa dal governo, il cosiddetto Jobs act (certo che il fatto che un fiorentino preferisca l'inglese all'italiano fa pensare), che permetterebbe al datore di lavoro di controllare l'uso del computer e del cellulare aziendale. Roba da grande fratello ha subito gridato qualcuno ma costui non vuole davvero ammettere che vi è davvero tanta gente che passa ore (a cazzeggiare forse?) su Facebook tanto per citare il più famoso (e diffuso) social network. Anche questo fa parte di un qualche "diritto acquisito "? E come pensano sia possibile quindi verificare l'uso non corretto dei mezzi aziendali? La solita verità è che noi italioti concepiamo la democrazia come la possibilità di farsi gli affar propri in barba a qualsiasi regola di convivenza sociale. Saranno anche sbagliate le generalizzazioni ma ogni tanto funzionano che è una bellezza.
venerdì 19 giugno 2015
Danimarca
giovedì 18 giugno 2015
Ma però
martedì 16 giugno 2015
Cuba libre
lunedì 15 giugno 2015
Dinastie
sabato 13 giugno 2015
Eco
Ritengo che quando parla uno come Umberto Eco valga sempre la pena di ascoltarlo. Se poi parla di internet in particolare di social media vi è un sicuro motivo interesse. Ma questa volta non si è trattato di una erudita disquisizione semiotica sulla portata dei social media o almeno non solo perché il nostro Umberto ha lanciato uno strale proprio contro i social media colpevoli di aver dato la parola ad una legione di imbecilli! Parole pesanti ma purtroppo veritiere. Eco ha stigmatizzato che oggi ognuno può esprimere la propria opinione manco fosse un premio Nobel e qui si sono scatenate le polemiche visto che proprio in questi giorni un premio Nobel ha fatto una gaffe sessista. In effetti il Nobel premia certe specifiche competenze che non implicano valori etici (a parte forse il Nobel per la letteratura). Ma che grazie ai social network si versino "fiumi di inchiostro" inutili è un dato di fatto. Mi permetto di aggiungere un dettaglio (spero Eco non me ne voglia) l'anonimato. L`immagine da lui usata dell'imbecille che dice una stupidata al bar e viene deriso non si applica al cyberspazio dove si può anche insultare qualcuno protetti dall'anonimato della Rete. Grande differenza temo caro Umberto ma non inficia comunque la tua filippica. In compenso trovo una notevole "analogia" tra la democrazia e internet tutti possono votare e il voto è anonimo. E come internet anche la democrazia si dimostra un mezzo imperfetto ma le alternative lo sono ancora di più.
Facciamocene una ragione professor Eco altrimenti corriamo (uso il noi solo per questioni di età) di cadere nel rimpianto dei bei vecchi tempi.
Ps so benissimo di poter far parte di diritto della "legione" ma questo stesso blog mostra la difficoltà di gestire la Rete (e la democrazia).
venerdì 12 giugno 2015
Franceschini
giovedì 11 giugno 2015
Buona nuova?
mercoledì 10 giugno 2015
Movieday
martedì 9 giugno 2015
Svezia
sabato 6 giugno 2015
Capitale
Avevo promesso di parlare (ancora) di Roma ed eccomi qui. Ma non per parlare dello scandalo "mafia capitale" (la copertura mediatica mi sembra sufficiente), ma di una vicenda molto meno delittuosa ma credo molto significativa. Lo spunto mi giunge dall'amico Maso che segnala questo articolo. Non riesco ad allegare una foto per cui vi esorto a leggere l'articolo e guardare le relative immagini. Non a caso l'articolo esordisce con "non è una barzelletta" perché credo che a Bolzano (ma anche a Milano direi) questa storia sarebbe concepibile solo all'interno di "format" tipo "scherzi a parte". Comunque si vede una via di Roma dove le strisce pedonali sono state dipinte girando intorno ad una auto parcheggiata in primis su un attraversamento pedonale e poi nel giorno in cui si eseguiranno i lavori. Un incredibile mix di menefreghismo degli operai e di chi ritiene che parcheggiare la propria auto sia un diritto acquisito (speriamo che in questo caso la consulta non intervenga). Certo che se questo è il senso civico medio della capitale italiana non vi è da stupirsi della grande corruzione che vi alberga paragonabile solo alla sua "grande bellezza".
venerdì 5 giugno 2015
Terminal 3
giovedì 4 giugno 2015
Un colpo
martedì 2 giugno 2015
2 giugno
Scrivo mentre sullo schermo televisivo scorrono le immagini della parata per la festa della Repubblica. La retorica di manifestazioni del genere è scontata ma in tutta questa prosopopea non posso non pensare alla vicenda dei 2 maró. Premetto subito che all'inizio della brutta faccenda sono stato molto critico nei confronti dei nostri militari, alla fin fine cosa avremmo fatto noi italiani se dei militari libici avessero ucciso un pescatore siciliano? Ma adesso siamo al ridicolo "sospesi" tra una diplomazia inefficace e una giustizia che grida vendetta. Purtroppo nei nuovi equilibri mondiali la nostra indebitata penisola poco può fare contro la "democrazia" indiana. Anzi dobbiamo sperare che sempre più milionari indiani scelgano l'Italia per le loro vacanze o matrimoni.