mercoledì 30 gennaio 2019

Bug

L'altra sera in un programma di quiz hanno chiesto l'origine della locuzione informatica : "bug". Il bug è un errore del software ed il processo di rimozione degli errori si chiama appunto debug che non è esattamente la traduzione di disinfestazione (come si potrebbe pensare). Tutto chiaro penso per molti ma quello che credo non tutti sappiano è l'origine di questa parola. Ci viene in aiuto la solita Wikipedia ma andiamo con ordine. Era il lontano 1947 quando i computer occupavano una palestra ed erano elettromeccanici. Il 9 settembre di quell'anno il computer Mark II si blocca! La causa era una falena (quindi un bug) che si era infilato in un circuito bloccandolo. In realtà il termine era già stato usato ed in effetti noi lo traduciamo in baco ma nell'ambito informatico era la prima volta. Per la cronaca la falena fu conservata nel registro (manoscritto) di controllo del computer e quindi il primo "bug" della recente storia dei computer è ancora esistente (anche se non vivente). Ma merita un menzione anche la persona che ha trovato la falena ed redatto la nota. Non era esattamente un semplice tecnico di manutenzione ma qualcuno che ha fatto la storia dell'informatica : Grace Hopper. Rimando alla solita Wikipedia per la bio ma faccio notare che si tratta di una donna alla faccia di coloro che collocano l'informatica in un immaginario solo maschile (e non stupiamoci poi che sia anche un po' sfigato).

lunedì 28 gennaio 2019

Low carbon

Devo riconoscere una certa ignoranza sulla questione. Mi spiego meglio : l'importanza di adottare tecnologie low carbon é condivisa da tutti anche se è meglio non lasciarsi andare ad eccessivi entusiasmi. Ad esempio il colosso della grande distribuzione, Wall Mart, ha in programma di sostituire i suoi furgoni con furgoni elettrici Tesla! Davvero bizzarra come scelta visto che Tesla è tutto fuorché economica ma ovvio che dietro questa "mossa" vi sono motivazioni economiche, marketing e poi infine e ecologiche. Adesso l'azienda italiana ENI, che una volta avremmo chiamato parastatale, ha stretto un accordo con una società di Abu Dhabi che si occupa di raffinazione. Anzi più che un accordo è stato acquisito il 20% della società stessa. Ora non ho capito davvero i termini ma resto almeno sorpreso che siamo noi a "mettere" soldi nella zona del Golfo Persico. Boh misteri della finanza internazionale o magari segno che anche i super ricchi Emirati hanno bisogno di soldi? Comunque la presenza del premier italiano Conte testimonia che la posta non è banale anche se non può essere in nessun modo biasimato o elogiato il governo giallo verde. Accordi di questo peso richiedono tempi consistenti quindi antecedenti allo insediamento dell'attuale governo.

sabato 26 gennaio 2019

Allarmi

Chi come me vive in una grande città viene giornalmente "bullizzato" da una legione di prepotenti sonori. I primi sono i motociclisti ma seguono gli "allarmisti" che non sono coloro che diffondono notizie inquietanti ma quelli che posseggono un allarme. Ogni due per tre una sirena suona in tutti i momenti del giorno e della notte- Ma il problema è che nella maggior parte dei casi sono falsi allarmi che molto spesso non disturbano i proprietari della fastidiosa sirena ma i malcapitati che si trovano nei pressi dello stabile o dell'auto. Adesso mi metto a fare il giacobino e propongo una pena per i possessori di allarmi che vengono attivati per "sbaglio" : si passano qualche tempo in una stanzetta in compagnia della loro amata sirena e non parlo di quella metà donna e metà pesce. Scherzi a parte ma quando vieni svegliato nel mezzo della notte un po' ti incazzi. Anche perché a cosa servono alla fin fine? Pensate davvero che uno che sente un allarme si sfila dal letto e va ad affrontare i manigoldi? Ma per favore, l'unico allarme che può funzionare è quello collegato ad un comando di polizia e forse mi chiedo se allora ha senso che scatti una sirena visto che darebbe il tempo ai malviventi di tagliare la corda. Parlando di allarmi non posso non citare quanto successo all'ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha subito un furto presso la sua abitazione. I ladri hanno forzato la cassaforte e si sono portati via gioielli per 300 mila Euro. Ebbene il nostro Giuliano aveva un antifurto ma, ahi lui, si era dimenticato di inserirlo (vedi). A questo punto ......

venerdì 25 gennaio 2019

Cerino

E come ha giustamente detto è rimasto con il cerino in mano. Chi pronuncia questa frase è l'ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito, che è rimasto l'unico responsabile per una questione di fondi neri (ricordate tutti la storia dei diamanti), salvando il c..o di Bossi e co. Oddio se il nostro ministro dell'Intero parla contro la magistratura significa che ha davvero smarrito il significato della parola gratitudine. Primo gli concedono di pagare in comode rate per 1000 anni (no gli anni sono di meno ma qualcuno sa se stanno almeno pagando?), poi viene ritenuto Belsito il solo responsabile come se tutta la dirigenza leghista fosse all'oscuro (manca solo che lo denuncino per danni). No non si può proprio lamentare e molto probabilmente sa che non incorrerà in nessun guaio giudiziario per la vicenda della nave Diciotti (vedi). E visto che sono in vena di raccomandazioni non dovrebbe neppure continuare a dire inesattezze come questa. Qualche giorno or sono il nostro Matteo ha dichiarato che grazie agli effetti della famosa "Quota 100" ben 127 operai della Piaggio di Pontedera passeranno al contratto a tempo pieno (da quello part time). Ora l'articolo di "Lettera 43" spiega bene che questo è l'ultimo atto di un processo che dura da 4 anni e quindi la suddetta "Quota 100" contribuisce in modo molto marginale. 

martedì 22 gennaio 2019

Interessante

Credo che in molti abbiano visto il discreto film "Vice" che racconta la parabola (il "rise and fall" che tanto piace agli anglosassoni) di Dick Cheney. Pur con un tono leggero, addirittura farsesco, ne esce un ritratto davvero inquietante (ma temo assai aderente alla realtà). Però quello che emerge dal film è anche un Dick Cheney marito e padre praticamente modello. La cosa strana è che se proviamo a leggere sul nostro Dick nella pagina Wikipedia inglese più o meno tutto torna mentre in quella italiana si introduce un elemento davvero inquietante : lo stupro di una segretaria tramite il progetto MKUltra. Sono rimasto davvero perplesso vedendo questa distonia tra le pagine di Wikipedia mentre per ciò che riguarda il film posso immaginare quali siano le cautele che i produttori hanno voluto adottare. Ma questo progetto MKUltra è davvero interessante. La pagina Wikipedia ci racconta di questo "pasticcio" della CIA che ha cercato per anni di trovare dei sistemi di controllo mentale calpestando diritti civili (e non solo) a destra e a manca. Peccato che la maggior parte dei documenti sia stata distrutta e questo certamente ha dato voce a molti complottisti ma certo qualche cosa è successo. Comunque i riferimenti a questo progetto in film e serie tv sono piuttosto consistenti e peraltro non solo limitati a produzioni di serie B. Comunque un vero incubo per il concetto di democrazia.
Ps né la pagina inglese né la pagina italiana di Wikipedia sul progetto MKUltra parlano di Cheney, qui c'è sotto un complotto ......

domenica 20 gennaio 2019

Realisti

Noi, non voglio creare un alternativa al sovranismo  proponendo un ritorno alle monarchie, anzi. Ma proprio di re parliamo. Oddio non è esattamente un re ma un principe consorte ma la sostanza non cambia. Mi riferisco al recente incidente occorso al principe Filippo di Inghilterra. In due parole il nostro gaffeur è uscito di strada e guidava pure senza cintura! Forse giova ricordare che il nostro Filippo ha 97 anni. Davvero un buon motivo per ringraziare che la Brexit esiste. Eliminiamo subito ogni indulgenza su simpatici vecchietti inglesi, voglio vedere se avesse coinvolto e ferito qualcuno (o anche peggio) se avremmo chiosato con una definizione di vecchietto terribile. E poi l'appannaggio di cui godono i reali inglesi permette loro un autista di sicuro ed in ogni caso non si guida a quella età. Speravo molto nelle Google car ma ultimamente non se ne parla più, chissà perchè mentre si continua ad alimentare il mito di Elon Musk che con le sue auto elettriche da ricchi ci fa perdere di vista il vero problema. Parafrasando John Wayne : l'unica macchina "buona" è quella che non circola, ossia dobbiamo ridurre il numero di auto non solo la loro capacità inquinante. E smettere di fare di loro dei fini, sono dei mezzi.

lunedì 14 gennaio 2019

Battisti

Sono molto arrabbiato per la vicenda Battisti. Non perché lo abbiano preso, anzi quello doveva essere già successo ma per il fatto che mi trovo a dover dire "grazie" ad un estremista come il nuovo presidente del Brasile. E poi mi devo sorbire le tonnellate di post del nostro ministro dell'Intero, Matteo Salvini, che però ha mille ragioni per essere contento. Ma abbiamo dovuto aspettare che il Brasile si affidasse ad un mezzo nazi per riportare a casa uno che si è macchiato di delitti e non si è mai pentito? Giusto oggi "Repubblica" online titola : "Battisti non è un perseguitato politico : ha cercato di farsi un alibi ideologico". Bravi, giusto, ma ci abbiamo messi quanti anni per arrivare a questo punto? Questi sono davvero i passi falsi della sinistra che tacciando di fascismo chiunque si "permetteva" di considerare Battisti un delinquente ne hanno protetto la latitanza. Purtroppo lo stesso errore fatto con i migranti, qualsiasi rilievo che veniva sollevato contro veniva stroncato con l'accusa di cui sopra. Il risultato è che non si è capito che comunque serpeggiavano dei disagi tra la gente ed averli "scopati sotto il tappeto" ci porta alla situazione odierna. E non serve ripetere che i disagi sono più percepiti che reali, sta appunto alla politica dimostrare che certe sono solo "fallaci percezioni", frase peraltro usata da Silvio Berlusconi. Il 3 marzo ci saranno le primarie del PD, partito che ritengo essere ancora l'unica valida alternativa. Non so se avrò voglia di leggermi i programmi ma spero che cerchino di rosicchiare un po' di terreno al governo con istanze concrete (sottolineare le mancate promesse non è abbastanza), anche senza arrivare ai deliri eugenetici danesi.

sabato 12 gennaio 2019

Calcio

Oggi ricomincia il calcio, per la felicità di molti italioti (miei compatrioti peraltro). Oddio non proprio il campionato, bensì la Coppa Italia seguita dalla Supercoppa. Ebbene si proprio quella che si giocherà in Arabia Saudita dove le donne non possono andare allo stadio da sole (e fosse solo questa l'unica limitazione di cui "godono"). Temo che questa strana collocazione abbia calamitato molto più l'interesse nazionale di quanto successo a Milano, giusto il giorno dopo Natale (evidentemente il fatto di essere più buoni a Natale termina appunto il 25) quando un tifoso (?) ha perso la vita nei tafferugli pre partita. Ne ho già parlato commentando la fantasiosa soluzione proposta dal ministro dell'Intero, Matteo Salvini. Ma comunque in questi giorni un po' si è parlato ancora di cosa fare contro la violenza nel calcio e da più parti è stato citato il modello inglese. Credo che sia un modello valido ma il problema è poi l'applicazione perché in questa penisola le regole valgono sempre per qualcun altro e c'è sempre un giudice (di pace magari) disposto a comprendere o perdonare con il risultato di spuntare qualsiasi freccia a disposizione delle forze dell'ordine. Ma tornando alla perfida Albione, spesso viene associata la vittoria contro gli hooligans a Margaret Tatcher, la "Lady di ferro". Ora le cose non stanno esattamente così e mi viene in aiuto "IlPost" con questo articolo che mette nero su bianco che non fu esattamente Maggie ad affrontare (e risolvere) il problema ma il giudice Peter Taylor. Peraltro l'articolo fa anche chiarezza su un altro punto : non fu la strage dell' Heysel del 1985 ha far traboccare il vaso. In fondo in quello stadio belga morirono solo 39 persone di cui 32 italiani (pizzaioli furono chiamati da un tabloid). No il punto di rottura fu la strage di Hillsborough, avvenuta 4 anni dopo ed in cui perirono ben 96 persone , e tutte inglesi. A questo punto fu affidato a Taylor il compito di fermare gli hooligans, ed egli elaborò una bozza di regolamento che fu presentata nel 1990 e diventò legge nel 1994. Val la pena di ricordare che Margaret Tatcher terminò la sua carriera di premier e di leader del partito nel novembre del 1990. 

domenica 6 gennaio 2019

Cultura

Forse qualcuno non ha esattamente festeggiato l'arrivo del 2019, forse qualcuno nei piani alti della Disney. Facciamo il punto della situazione (vedi) : la ben nota azienda di Topolino , Paperino e compagnia cantante aveva esercitato pressioni fortissime nel 1998 (sotto Clinton badate bene) ed aveva ottenuto di allungare il copyright da 75 a 95 anni per le opere pubblicate tra il 1923 e il 1977 ottenendo quindi di detenere i diritti del topo più famoso del mondo fino al 2024. Ma a partite da quest'anno diventeranno di pubblico dominio opere di Fitzgerald o Woolf e Hemingway. Quindi maggiore accesso alla cultura o per lo meno accesso più economico, alla stregua dei farmaci generici. Dovrebbe esser una buona notizia ma credo più in teoria che in pratica. Mai come in questi tempi il "materiale" culturale è diventato accessibile. La Rete ha davvero rivoluzionato tutto gli ebook per ciò che riguarda i libri, Spotify (e fratellini) per la musica, a suo modo Netflix per il cinema. Se poi vogliamo pure includere la possibilità di scarico illegale abbiamo a disposizione un materiale immenso. E poi Wikipedia che fa impallidire anche la Treccani. Tutto questo comunque è a costi bassi se non zero. Eppure non si sembra di essere immerso in folle di intellettuali, anzi. Ciò vuol dire che la cultura è qualcosa che va apprezzato e che non si "consuma" solo perché mi costa poco o nulla. A questo punto mi sovviene di uno dei primi provvedimenti di questo governo : l'abolizione delle domeniche gratuite ai musei che provocò (che strano) molte polemiche. Ora se qualcuno è passato per Milano in questi giorni festivi tra Natale ed Epifania avrà notato code imponenti per ingressi a luoghi di interesse culturale segno che se una cosa ti interessa la paghi (e poi non parliamo mica di cifre) altrimenti anche quei pochi Euro preferisci "risparmiarli" per la tua Audi o il tuo Iphone.

sabato 5 gennaio 2019

Chi la fa

Chi la fa' l'aspetti è il titolo completo di questo post. Il riferimento è guarda caso il nostro ministro dell'Intero che sperava di occuparsi solo della partita Juve Milan ed invece si trova la "grana" dei sindaci che non vogliono applicare il suo famigerato decreto sicurezza. Si tratta di disobbedienza civile, ohibò che sarà mai? Significa non obbedire ad una legge dello Stato per seguire leggi di grado più alto. Come ho detto questo è un decreto ma verrà molto probabilmente convertito in legge (altrimenti salta il governo). A quel punto si può ricorrere alla Consulta ma è una strada lunga. Però come da titolo del post giusto 2 anni fa l'allora felpato Matteo (vedi) incitava lui i sindaci leghisti a disubbidire alla leggi sulle unioni civili. Corsi e ricorsi storici. Purtroppo la disobbedienza ad una legge non è esattamente una bazzecola e se non sono obbligati a dimettersi come vorrebbe il truce Matteo, non si possono escludere provvedimenti (e quindi spero che questi sindaci ne siano consci e abbiano pronte le contro misure). Sento già chi strepita sulla differenza che vi è tra unioni civili e diritti (negati) a dei poveracci. D'accordo ma chi stabilisce quale è la legge "superiore" a cui obbedire? La morale più che l'etica? Forse ma allora vi ricordate quel sindaco (donna) americano che si rifiutò si registrare una unione civile proprio perché contraria alla sua religione? Peraltro cristiana ? E contro la legge di Dio forse neppure la Corte Costituzionale ha giurisdizione. Sto un po' scherzando ma il soggetto è tremendamente serio, anche perché questo signore (il Salvini) gode di un discreto favore (chissà quanto ci vorrà perché realizzino che non ha mantenuto molte promesse) quindi "vox populi, vox dei"? Accidenti ci sono ricascato con la religione, io poi che sono ateo. Comunque capisco i sindaci ribelli (vi è persino quello di Milano) ma se la legge viene disattesa proprio da dei rappresentanti dello stato come facciamo a dire che viviamo in uno stato di diritto?

giovedì 3 gennaio 2019

Autostrade

E per fine anno il ministro penta stellato Danilo Toninelli ha annunciato in pompa magna che non vi saranno aumenti sulle autostrade (almeno nel 90% dei casi). Strano ma vero i pochi aumenti che ci saranno, saranno in Veneto roccaforte degli alleati leghisti. Misteri della politica. Prima di applaudire è meglio fare qualche precisazione. Gli aumenti sono solo rimandati, tra 3 mesi i concessionari batteranno di nuovo cassa e staremo a vedere. A proposito di concessionari, vi ricordate gli strali lanciati dal governo (in particolare dalla parte "gialla") verso i Benetton? Ivi inclusa la minaccia di cancellare la concessione? Non se ne parla più, forse perché dirlo è una cosa farla un'altra. Molto probabilmente la cancellazione della concessione verrebbe a costare parecchio (a parte il salto nel buio operativo), meglio andare con i piedi di piombo (e tenere la bocca chiusa). Ma certo aver bloccato gli aumenti sulla Autostrada dei Parchi erano almeno doveroso. La società che gestisce questi quasi 300 km di strada paventava aumenti di poco inferiori al 20% legati ad un inflazione che è quasi 40 anni che non vediamo più. Ma fosse l'unico aumento fatto! No la concessionaria di Carlo Toto (eh si proprio lui, quello di Airone) ha aumento i pedaggi del 227% da quando ha iniziato la gestione, ossia all'inizio del millennio il che ci porta ad un aumento medio di oltre il 13% (sempre alla faccia dell'inflazione). Diciamo che il sistema autostrade puzza parecchio ed evitiamo battute geolocalizzate perché noi in Lombardia stiamo sempre aspettando che la BreBeMi cominci a funzionare (e qui la Lega ha più di una responsabilità). Allora se il governo vuole mettere mano ad alcuni di questi "scandali" (altro termine non userei) ben venga, ma con azioni concrete, io degli slogan mi ero già stancato alla fine degli anni 70.

mercoledì 2 gennaio 2019

Dettagli

"The devil is in the details" dicono gli anglosassoni e hanno ragione. Ho appena parlato della manovra del governo e di come esiste il rischio che partendo da un buon proposito si possa deragliare e temo di avere già bello e pronto un esempio. Parliamo della "flat tax" (ancora inglese) una delle parole più usate da questo esecutivo ma nello specifico della tassazione per i pensionati che dall'estero tornano in Italia (vedi). Idea che tutto sommato può avere un certa valenza oltre tutto in questo caso non parliamo di una scatola vuota, ma di una proposta di legge (fatta dalla Lega) concreta ispirata al modello Portogallo. Si prevede una tassazione del 7% ma i famosi dettagli rendono tutto un po' "complicato". A sostegno dei miei timori ho trovato questo articolo che fa una analisi un po' cattivella ma temo corretta. Il primo punto è che tale legge non si applica ai pensionati italiani che risiedono all'estero. Spendiamo circa un miliardo di Euro per erogare la pensione ad italiani residenti all'estero ma questi all'estero devono restare. Quindi solo pensionati esteri il che fa un po' sorridere ma diciamo che ci può stare. Punto più oscuro è che la legge parla di 5 anni e poi ? In Portogallo dopo 10 (giusto il doppio) si passa ad una tassazione del 10%. Non mi sembra una dimenticanza da poco visto che parliamo di persone di una certa età che devono trasferirsi in Italia (e non sono italiani) con il rischio che passati 5 anni si trovino a rifare le valigie. Altro punto controverso è che bisogna trasferirsi nelle regioni del Sud (clima migliore ci sta) ma in comuni con meno di 20 mila abitanti! Perché? Pensano di ripopolare i desertificati paesi di un certo sud con dei pensionati che si presuppone abbiano pure necessità di cure? E questi piccoli centri hanno servizi e strutture che possano "ingolosire" questi stranieri facendo si che lascino Portogallo o Canarie? Dubito e quindi l'obiettivo della Lega di portare 100 mila pensionati nel Sud nel prossimo triennio risulta assai poco probabile. Come detto i dettagli fanno la differenza.

martedì 1 gennaio 2019

Venezia

Come l'altro giorno mi sono trovato ad applaudire il mio sindaco, oggi mi trovo ad applaudire...il governo! Questa è un po' forte lo ammetto ma è dovuta al mio già dichiarato amore per Venezia. Allora facciamo mente locale : la manovra del "popolo" ossia la finanziaria 2019 del governo giallo verde è stata approvata tra mille complicazioni. Per molti versi è una sorta di scatola vuota che detta solo dei principi che poi dovranno diventare legge e/o regolamenti. Questo è anche il caso in questione, per cui il mio plauso è ovviamente condizionato a cosa poi verrà fatto nel concreto e questi nuovi "governanti" sono una miscela esplosiva di ignoranza e presunzione per cui molto spesso partono da buone intenzioni per fallire miseramente (d'altra parte "la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni"). Ma torniamo a Venezia dove verrà introdotto il ticket (e che c...o chiamarlo biglietto faceva sfigato) di ingresso (vedi). Norma  oltre tutto facilmente applicabile in quanto la città è raggiungibile solo con mezzi e vie ben circoscritte quindi dovrebbe essere facile esigere il tributo. E questo era uno dei tre parametri di Ricardo : "le tasse devono essere giuste, facilmente calcolabili, facilmente esigibili". Sul calcolo direi che sarà facile trovare il modo ma resta il nodo più importante : la giustezza. Sacrosanta direi perché ora se soggiorno mi applicano la tassa (di soggiorno appunto) ma questo implica una certa spesa mentre se fai la gita giornaliera (e magari ti porti la colazione al sacco) nulla. Eppure anche i "day tripper" (ahi questo inglese) usano la città e sarebbe quindi giusto che contribuiscano. E poi Venezia non è Garbagnate Milanese (con tutto il rispetto dovuto), è un unicum al mondo (non ho visto tutto il globo ma credetemi ho visto molte città che si proclamavano Venezia ma era ben lontane) e pagare un minimo (perché di quello parliamo) non crea certo una "barriera" alla cultura. Che poi non è detto debba essere gratis ma ci ritorno su questo concetto. Infatti quello che temo è che questa misura serva solo a dare un po' di risorse per la gestione di una città così oggettivamente complessa. Purtroppo avrà un effetto limitato sul numero di turisti (si veda il commento in fondo all'articolo), per quello occorre davvero stabilire un numero chiuso, norma che forse diventerà necessaria prima o poi.