venerdì 28 febbraio 2014

Roma

Non succederà (credo) ma nelle prossime ore sapremo se Roma, da "caput mundi" diventerà semplicemente "kaput" (non credo sia originale ma giuro mi è venuta in mente). Sulla situazione finanziaria della capitale italiana si sta consumando una sfida degna dell' "O.K. Corral". Citazione quanto mai adeguata visto che stiamo assistendo ad una americanizzazione della politica (che sia un bene o un male non so). Da un lato il premier Matteo Renzi, uno che vuole vincere, e dall'altro il neo sindaco Ignazio Marino, che evoca lo spettro del default che tante città del Nord America hanno subito. Diciamo subito che il problema non è esattamente nato con il governo Renzi, anzi, ma è pur vero che una pugnalatina alle spalle il buon Matteo (Renzi) se le deve pur aspettare in ossequio al detto : "chi di spada ferisce, di spada perisce". Questo scontro, visto dal Nord, lascia un poco perplessi perchè, come ho già detto, che se le paghino loro, i romani, le loro spese. Inoltre fosse un problema solo di Roma, giusto qualche giorno orsono, il sindaco di Napoli ha lanciato il campanello d'allarme sulla situazione della città che la Corte dei Conti ha dichiarato fallita in quanto la metà dei cittadini non paga né multe né tasse. Ma non essendo del PD non ha fatto la brutta sceneggiata (eppure se ne dovrebbe intendere) messa su da Marino.
PS ma anche al Nord non mancano i problemi : l'azienda dei trasporti del comune di Genova è anch'essa tecnicamente fallita, il "buon" Grillo ha soffiato sul fuoco della protesta è ha ottenuto un rinvio, ma dubito che i conti, da soli, miglioreranno e allora cosa succederà ? Forse bisogna espellere anche i tramvieri genovesi ?

mercoledì 26 febbraio 2014

Matteo

Molti avranno pensato subito a Renzi, il neo fiduciato premier, e invece no. Si parla di Matteo Salvini, segretario della Lega Nord da metà dicembre 2013, il quale pochi giorni orsono ha "tuonato" contro Marianna Madia, neo ministro del governo Renzi e incinta (credo di 6 mesi), ritenendola "incompatibile" con la carica di ministro della Pubblica Amministrazione. Ora non credo che il buon Matteo volesse intendere che non si possa essere politico con prole, a meno che non si riferisse al suo ex capo, Umberto Bossi. Peraltro il nostro Salvini è pure padre di 2 pargoli quindi. Non voleva mica intendere che le donne non sono adatte alla politica ? Ma no, certo pensando alla sua ex compagna (di partito) Rosy Mauro, meglio sarebbe stato che facesse la casalinga. Quindi il suo fine pensiero era : come farà la povera Marianna, tra pochi mesi, a uscire viva da 6 poppate al giorno, coliche, notti insonni e quant'altro ? Al di là di ogni considerazione seria (propongo una legge che sterilizzi i parlamentari anche quelli maschi caro Matteo) mi viene in mente una vecchissima barzelletta : un ubriaco incontra per strada una donnna non particolarmente avvenente. Le dice : "ma lei è proprio brutta!". Pronta la risposta : "ma lei è ubriaco!". "Giusto ma a me domani passerà". C'è un domani per la Lega?

martedì 25 febbraio 2014

Femen

Ma dove sono finite le Femen ? Per i pochi che non le conoscono sono un gruppo di attiviste (vagamente neo-femministe?) per la libertà note per le loro "interferenze". Hannno manifestato anche contro il nostro Silvio nazionale (ma come lui le ama le donne, al punto di pagarle). Il fatto "curioso" è che sono originarie dell'Ucraina eppure in questi giorni non ne ho sentito parlare. Con uno stridente contrasto con le vicine russe Pussy Riot. Si potrebbe chiosare che la rivoluzione è femmina, anche perchè il simbolo dell'opposizione ucraina era una donna a sua volta, la "trecciuta" Julija Tymoshenko. Forse l'essere un collettivo non "giova" mentre nel caso dell Pussy la bellezza di Nadezda buca lo schermo. Adesso che il cattivo Janukovic è caduto bisogna evitare che il paese si spacchi in due, perchè non è che proprio tutta la popolazione è così contenta della sua caduta nonostante le violenze e gli eccessi (questi dittatori amano gli zoo, uno psicologo dovrebbe darmi una spiegazione). I colloqui tra la Russia e la UE sembrano però gli incontri di due commercialisti anzichè ministri degli esteri, perchè sul tavolo ci sono, di fatto, i soldi. La Russia di Putin vanta la "bazzeccola" di 15 miliardi di dollari di credito nei confronti dell'Ucraina, la quale avrà bisogno di altri 20 miliardi di dollari da qui alla fine del 2014. Forse la democrazia è difficile da esportare (come ha dimostrato la fallimentare esperienza statunitense in Afghanistan e Irak) ma certo la si può comperare.
PS Jan Koum, il padre di Whatsapp, è nato a Kiev. Chissà se gli è venuto in mente che la sua app vale di più del suo paese d'origine.

lunedì 24 febbraio 2014

Ladri

Si i ladri del titolo sono proprio i ladri di biciclette, ma non voglio parlare del famoso film di De Sica (il padre). Chiunque possiede una bicicletta a Milano (ma sono convinto che il problema non sia solo meneghino) ne ha subito il furto nel 99% dei casi, e chi come me non la possiede conosce di fisso un tot di persone che hanno subito tale reato. Ma quanti di noi hanno avuto notizia di qualcuno "incriminato" per furto di biciclette? Credo pochi, ma azzarderei nessuno. Non credo per mancanza di "indizi", viviamo in un mondo popolato di videocamere (persino troppe), pieno di gente che scatta tonnellate di foto assolutamente inutili (dei "selfie" parliamo un'altra volta) eppure non esiste la minima indicazione per identificare i "malfattori" che rubano le bici? Ovviamente il punto è che polizia e carabinieri (giusto di chi è la competenza ?) non si interessano minimamente di questi reati ben sapendo che lo sforzo richiesto per assicurare alla giustizia i colpevoli sarebbe vanificato da un giudice comprensivo e da leggi che non possono mica prevedere il carcere a vita per una "bazzeccola" così. Però, però siamo sempre di fronte alla asticella che si abbassa, un comportamento illegale che viene "derubricato" (credo proprio che si dica così) ossia smette di essere reato. E questo non è un esempio isolato (purtroppo) pensiamo solo alle deiezioni dei cani. Non sono un teorico della "tolleranza zero" ma nella nostra penisola stiamo davvero andando troppo nella direzione opposta.

sabato 22 febbraio 2014

Grimm

I due signori sopra raffigurati sono proprio i fratelli Grimm, quelli di "Hansel e Gretel", "Biancaneve" insomma le favole più note della di noi 40/50enni infanzia. Chissà cosa scriverebbero oggi, ma sono convinto che si ispirerebbero alla "favola" di Whatsapp. La notizia è recente ed ha fatto il giro del mondo, cosa di cui non stupirsi, perchè (per i pochi che non ne fossero al corrente) il gigante blu (Facebook) si è mangiato il verdolino (Whatsapp) per la bazzeccola di 19 miliardi di dollari. Non mi interessa minimamente fare stime su quale fosse il "giusto" prezzo da pagare o sul fatto che Facebook elimina un concorrente. No la favola è che una applicazione (un servizio?), che aveva in sè un certa dosa di innovazione, ha potuto rendere miliardario (attenzione stiamo parlando di miliardi) Jan Koum, un ebreo russo/ucraino di 37 anni (cresciuto in America). Peraltro un applicazione che aveva concorrenti molto agguerriti (Line, WeChat, Viber) pure gratuiti. Ma trainato (forse) dalla community Apple Whatsapp si è "imposto" ed ecco la cifra "monstre" (di poco inferiore al gettito 2013 della tanta odiata IMU). Gran bella favola direi, a questo punto resta solo da trovare l'uomo nero.

giovedì 20 febbraio 2014

Aliquota

La decisione di cancellare l'aliquota del 20% sui bonifici provenienti dall'estero ha evitato una tirata d'orecchie da parte della Ue ma non ha potuto evitare una figuraccia (purtroppo non certo la prima). Ma pensarci prima no ? Questo tanto per fugare ogni rischio di rimpianto nei confronti del governo Letta. Un governo che negli ultimi tempi ha fatto poco e quel poco male (vedi sopra). Non ha neppure difeso i suoi componenti come la De Gerolamo e la Idem prima. Ma non lo si accusi di misoginia, please, dato che la Cancellieri è ancora lì con la sua voce flautata. Addio Letta, non voglio neppure immaginare di doverti rimpiangere.

mercoledì 19 febbraio 2014

Filosofia

Sembra proprio che stiamo suonando la campana a morto per la filosofia. Come riporta "Il Corriere" l'amore per la sapienza (questa è la traduzione per tutti coloro che, come me, non hanno fatto il classico) ha i giorni contati. Eliminata dai corsi di laurea in Pedagogia e Scienze dell'Educazione, verrà anche ridotta di un anno ai licei. Leggendo l'articolo si scopre che vi è in atto in tutta Europa una sorta di lenta eutanasia della filosofia. Ritengo un grosso errore togliere questa materie (almeno in certe scuole) perchè nella formazione di un individuo è sicuramente d'aiuto, e certamente serve per capire che certi "profeti" di oggi stanno solo offrendo delle minestre riscaldate! Ma quello che davvero non convince è che vi sia bisogno di eliminare una materia per far spazio ad altre ? E quali poi? Ma come, in questa scuola 2.0 popolata di tablet, ebook e lim uno pensa che si insegni sempre di più e invece è esattamente il contrario, i programmi sono sempre più scarsi, pardon, snelli. Ci risiamo, si abbassa sempre di più l'asticella fino al punto di sacrificare una materia. Forse è davvero il caso di non prenderla con ... filosofia.

lunedì 17 febbraio 2014

Acqua

Ammetto, voglio fare un post contro corrente e parlando di acqua... Scherzi a parte voglio proprio parlare di acqua, proprio in questi giorni in cui stiamo vivendo uno degli inverni più piovosi (e miti), almeno nel Nord della penisola. Tutte le volte che piove personalmente mi arrabbio un poco ma cerco sempre di consolarmi pensando che l'acqua è un bene prezioso e che meglio una giornata piovosa in più che la siccità. Certo quello che è successo un po' ovunque (adesso tocca all'Inghilterra) è ovviamente un disastro ma una parte dei danni sono anche da ascrivere alla cattiva gestione del territorio da parte dell'uomo (moderno). Anche perchè l'acqua è un bene tanto essenziale quanto "sottovalutato". Ho già parlato di una rete di distrbuzione che fa acqua (era facile questa battuta) da tutte le parti ma nessuno, almeno a livello politico, sembra preoccuparsene troppo. E poi lo spreco d'acqua che avviene tutti i giorni. Recentemente ho letto alcuni articoli che evidenziavano come l'uso, o meglio, lo scarso uso dell'irrigazione a goccia ci fa sprecare molta acqua (sulle percentuali però vi è una guerra di cifre) rispetto ai classici canali o spruzzatori vari. Condivisibile ma rammentiamoci che, se l'agricoltura è di fisso un grande consumatore d'acqua, anche noi "normali" cittadini facciamo la nostra parte. Le statistiche statunitensi parlano di 350 litri, pro capite, al giorno! Noi europei ne usiamo la metà (e non mi sembra che puzziamo in modo così evidente) ma pensiamo che in Africa "campano" con 20 litri al giorno. Spero che la prossima volta che aprireremo l'ombrello saremo un po' meno scocciati.

domenica 16 febbraio 2014

Forse

Forse non tutti i mali vengono per nuocere, e quindi la "dipartita" del governo Letta non sarà poi un dramma. Non lo so, non lo sa nessuno, solo con il tempo si potrà dirlo. Ma è indubbio che la "spinta vitale" di questo esecutivo si era davvero affievolita. La foto ci mostra la squadra il giorno del giuramento e dopo neppure 300 giorni possiamo già contare degli assenti (tra cui la mia preferita Josepa Idem davvero troppo "frettolosa"). Alcune di queste persone non hanno lavorato male, ma di certo non rimpiangerò il ministro dell'interno Anna Maria Cancellieri. Spero proprio che dopo quello che ha detto contro di lei, il nuovo premier Matteo Renzi, non ci pensi neppure a riproporla. Per i deboli di memoria rammento il "pasticcio" Ligresti che in un altro paese si sarebbe concluso con le sue dimissioni mentre lei è ancora li, all'estrema destra (posizione metaforica?) della foto. Chissà cosa succede alla "nota" famiglia Ligresti, uno di quegli imprenditori di cui l'Italia (ma anche il resto del mondo) farebbe volentieri a meno. A ragione da vendere Giorgio Squinzi (presidente di Confindustria) a tuonare contro il governo, ma anche la sua categoria non è certo esente da critiche : il recente battibecco tra Elkann e Della Valle sembra più un litigio da mercato rionale che una "dotta" disputa tra alcuni dei più importanti industriali italiani.

sabato 15 febbraio 2014

Miope

Non è un post autobiografico, ma la conferma della veridicità del detto "ogni moneta ha due facce". Nell'articolo firmato da Fabrizio de Pasquale (consigliere di Forza Italia e con il quale ho già incrociato "le lame") si definisce miope la recente iniziativa del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Tale iniziativa è volta a dare una "sistemata" alla situazione dei negozi nelle fermate della metropolitana milanese. Non vi è dubbio alcuno che il comune ha bisogno di soldi, ma come riporta "Repubblica", un esercente su quattro non paga l'affitto, affitti di spazi mai accatastati (e quindi parliamo di una situazione che in alcuni casi è vecchia di quasti 50 anni). Allora è quindi miope la politica di regolarizzare ? Questa è davvero bella : la destra che accusa la sinistra di essere eccessivamente "fiscale". E caro consigliere le precedenti giunte (non esattamente comuniste) perchè non hanno fatto nulla ? Certo non era ancora arrivata la scure dei tagli di bilancio sugli enti locali, quindi faceva buon gioco (politico) non prendere provvedimenti "impopolari" (altro termine dall'uso ambiguo). Certo perchè è impopolare far pagare l'affitto ? E, sempre per giocare con le parole, il nostro ineffabile de Pasquale chiosa affermando che i mezzanini della metropolitana perderanno tutti gli esercizi commerciali e alla fine rimarranno solo i venditori abusivi. Timore condivisibile in effetti ma qelli che occupano un esercizio senza pagarne l'affitto come li definiamo?

venerdì 14 febbraio 2014

USA

Avrei un consiglio per il nuovo premier, il fiorentino Matteo Renzi, leggere questo articolo. Lo riassumo (mi rendo conto, Matteo, che sei molto impegnato) : il gruppo Del Conca (fanno piastrelle) ha appena inaugurato un nuovo stabilimento a Loudon, Tennesse, che darà da lavorare a circa 100 persone. Stridente il parallelo (forse anche un po' cucinato) tra gli appena 10 mesi richiesti per installare il nuovo stabilimento e i 10 anni di attesa per poter ampliare lo stabilimento italiano, cosa che peraltro non è ancora avvenuta! Ma il punto dell'articolo non è mostrare per l'ennesima volta la maggiore efficacia, tutta americana, per far volare il business. Verso la fine, l'amministratore delegato fa riferimenti a problemi che si sono presentati anche laggiù ma che sono stati risolti in tempi rapidi. Questo è il punto, caro Renzi. Gli Stati Uniti hanno anche loro un bell'apparato giudiziario e politico mica da ridere, e la loro litigiosità forense non è seconda a nessuno ma, in qualche modo, riescono a contenere i tempi delle dispute. Il vero nocciolo temo sia tutto un apparato burocratico assolutamente eccessivo. Ma non sarà affatto facile "snellirlo" perchè non si tratta solo di mandare a casa un esercito di amministrativi inutili, ognuno di questi "uffici" gestice un piccolo pezzo di potere. E la politica si nutre proprio di questi piccoli (talvolta neppure tanto) poteri che possono essere concessi ai propri adepti. Siamo alle solite caro Matteo, dovresti far fuori i tuoi stessi "amici", ma da questo punto di vista sei partito con il piede giusto, dato che hai fatto fuori (alla fin fine) uno che stava dalla tua stessa parte.

giovedì 13 febbraio 2014

Lavorare meno.....

Sono passati più di 40 anni dalla "fine" di Potere Operaio (e direi di non avere troppi rimpianti). Ero francamente un po piccolo per ricordarmene ma alcuni degli slogan di quel movimento sono echeggiati ancora per anni. Uno dei più famosi era sicuramente "lavorare meno, lavorare tutti". Oggi questo sembra davvero fuori tempo massimo perchè il mondo sembra aver intrapreso tutta un'altra strada. La perfida Albione (la Gran Bretagna) è ormai l'economia che cresce di più in Europa (almeno tra i paesi di una certa dimensione). Ed ecco che arriva questa notizia : Barclays Bank annuncia dai 10 ai 12 mila licenziamenti in tutto il mondo. Va bene, si può obiettare, vi può essere una situazione di bilancio specifica per cui anche una banca inglese può essere in difficoltà. Vero, anzi verissimo ma il resto della notizia riporta che i bonus per i manager aumenteranno e allora qui i conti non tornano affatto. Purtroppo questo è il trend : chi è nel mondo del lavoro si arrocca sempre più nella sua posizione (e si "vizia" pure), per chi è fuori sono dolori. Controprova di questa affermazione è la disoccupazione giovanile vero tallone di Achille delle economie "in crescita" compresa quella britannica. Quindi i manager stanno diventando sempre più una casta, e bella chiusa pure.
PS ma il fatto che il nuovo amministratore di Microsoft appartenga alla casta dei bramini (la più elevata peraltro) è da considerarsi un puro caso?

mercoledì 12 febbraio 2014

Giappone

Le recenti elezioni in Giappone hanno sancito la vittoria di Masuzoe. Il posto in ballo era da governatore di Tokyo quindi molto, molto importante. Il vincitore è in opposizione all'attuale premier Abe, la cui politica economica ha diviso il paese (e non solo). Quindi sembra che nel paese del Sol Levante il vento stia cambiando soprattutto in relazione al nucleare. Perchè Masuzoe è un nuclearista pentito e vuole fare di tutto per impedire al governo (di Abe) di riaprire Fukusima, dove proprio qualche giorno fa vi è stata l'ennesima perdita di acqua radioattiva. Quindi potrebbe essere la fine per la super centrale nucleare giapponese (da sola fornisce quasi un terzo dell'energia di cui abbisogna il paese) ma le cose non sono così semplici. Un recente sondaggio ha mostrato che la "popolazione" non è poi così contraria al ritorno al nucleare visti i disagi patiti l'estate scorsa quando il caldo record ha fatto saltare i contatori in mezzo paese. Evidentemente, come dice il presidente iraniano, il nucleare civile è tutta un'altra storia rispetto al nucleare militare.

martedì 11 febbraio 2014

De Coubertin

Non credo che il visionario francese De Coubertin, l'"inventore" delle moderne olimpiadi poteva immaginare il triste destino di molti siti olimpici. Consiglio la visione di questo sito che è davvero impressionante. Ma scorrendo le immagini di queste abbandonate cattedrali dello sport non vi ho trovato nessun accenno alle nostre ultime Olimpiadi, quelle invernali di Torino 2006. E siccome giusto l'altro giorno l'"italiano" Armin Zoeggeler è entrato nella leggenda avendo vinto medaglie in 6 Olimpiadi mi sono chiesto : che fine avranno fatto gli impianti di Cesana dove si sono disputate le gare di slittino (dove Armin ci ha dato un oro)? La risposta è in questo articolo di "Repubblica" peraltro del gennaio 2010. Vi risparmio la fatica di leggerlo ma vi dico subito che gli impianti sono chiusi e abbandonati. Non so perchè non sono sorpreso ma solo sconfortato. Eppure come appena detto questa è pure una specialità che ci ha sempre dato un tot di medaglie. E tutti quegli organizzatori che si gonfiano il petto affermando che le "loro" Olimpiadi sono state un successo (parliamo di economia) non tengono certo conto dei costi che prima o poi dovremo (noi tutti) pagare per la rimozione di strutture ormai inutilizzabili.

lunedì 10 febbraio 2014

Steinbeck

Forse Steinbeck non approverebbe, ma usare il titolo di uno dei suoi scritti più famosi "Uomini e topi" potrebbe rappresentare cosa è successo ieri nella vicina Confederazione Elvetica. Gli "uomini" sono loro, gli svizzeri, i topi noi. In realtà il manifesto sopra riportato è stato usato nella campagna 2010 ma il senso resta quello. E dopo 4 anni ci riprovano e vincono i si, seppur di stretta misura. Forse la rinnovata "strategia comunicativa" ha funzionato ? Forse i nuovi manifesti in cui si vedeva un albero abbattutto hanno sopito gli animi più anti-xenofobi ma in ogni caso hanno vinto coloro i quali vogliono un numero chiuso per gli immigrati e noi siamo tra i primi "indiziati". Infatti il risultato è stato dovuto soprattutto al voto del Ticino (pare il 68%) mentre i cantoni francesi si sono espressi in senso contrario. Hanno torto o ragione ? Entrambe, perchè suona un poco assurdo voler bloccare i lavoratori (italiani ma non solo) in un paese che ha il 4% di disoccupazione o, almeno, non sembra rispondere ad una logica economica, ma è giusto che vengano stabilite delle regole (leggasi dei numeri). Non ci vedo nulla di male, anche se come dicono gli americani "the devils is in the details". Certo se cominciamo a imporre limitazioni non basate su questioni economiche/pratiche ma introduciamo discriminazioni di razza, religione o quant'altro allora questo diventa razzismo bello e buono e di certo i nostri vicini elvetici non ne sono completamente immuni. Poi in periodi di crisi la gestione di flussi migratori diventa un costo che viene mal sopportato. La gestione italiana (tramite i lugubri CIE) non è certo esente da critiche (anzi) ma la UE dal canto suo non aiuta gran che.
PS il risultato di questo voto da un altro campanello d'allarme: i sondaggi davano i si al 40% e hanno sbagliato di 10 punti, che non sono esattamente noccioline. Abbiamo appenda celebrato i 10 di anni di Facebook ma forse ce ne vorranno altri 10 perchè i social network riescano a rappresentare la società. Non so perchè ma non mi sembra una cattiva notizia il fatto che esiste un mondo al di fuori di Internet.

domenica 9 febbraio 2014

Applausi

Probabile che sia un segno dell'età ma questa "moda" degli applausi non mi va giù. Mi riferisco al fatto che è ormai prassi consolidata applaudire ai funerali. Davvero non riesco a capire perchè rompere il silenzio che invece mi sembra un modo molto più appropriato di condividere il dolore. Non voglio lanciarmi nella sociologia ma credo che ormai abbiamo terrore del vuoto che il silenzio rappresenta, per cui dobbiamo riempirlo in qualche modo. La nostra vita è sempre più piena, frenetica, la noia sembra una reliquia di altri tempi ma questa negazione del silenzio è più un esorcismo che altro. Non volglio cadere nel clichè "siamo pieni di cose ma vuoti di valori" ma la realtà non è poi così lontana. Per uno che frequenta davvero poco gli stadi (e che li ama ancor meno) è triste dover riconoscere che è rimasto uno dei pochi (non) luoghi dove si usa il silenzio a fini commemorativi, vediamo per quanto ancora.

sabato 8 febbraio 2014

Sochi

Ieri c'è stata la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali. Inutile fare come Vittorio Zucconi che oggi su Repubblica ha cercato di criticare l'evento, è stato un trionfo per il nano malefico Putin. Zucconi ha fatto notare che il racconto della storia della Russia non "comprendeva" alcune parti non proprio esaltanti come i "gulag". Ma dai, come se a Londra (dove questa "simpatica" tradizione ha avuto inizio) avessero messo in scena gli eccidi della colonizzazione. Pare siano stati spesi quasi 400 milioni di Euro, una cifra che sarebbe alta anche per le Olimpiadi estive ma era chiaro che Putin avrebbe colto l'occasione per flettere i suoi muscoli. Ma quello che davvero mi ha fatto "male" è stato vedere il premier Letta salutare i nostri atleti (vestiti in modo incolore ma Armani un po più di fantasia no?). A parte le polemiche sullla partecipazione del nostro premier, la scena l'ho vista su un canale televisivo ... tedesco! Mi trovavo in una località dove Cielo (il digitale di Sky) non si riceveva per cui l'unico modo di vedere la cerimonica è stato quello. Perchè la nostra beneamata RAI non è riuscita ad acquisire nulla, e questo succede a distanza di pochi giorni dalla scadenza per il pagamento del canone. Eppure si sa che alla RAI "girano" anche dei begli stipendi, quindi quando vogliono i soldi (nostri) li spendono pure. Parlando di nani non è che Brunetta alla fine non aveva tutti i torti?

venerdì 7 febbraio 2014

Numeri

Mi rendo conto che il nostro premier Enrico Letta è in crisi di consensi ma se spera di recuperare in questo modo allora è davvero messo male. Mi riferisco al fatto che il Kuwait investirà nel fondo FSI (della Cassa depositi e prestiti) la cifra di ben .... 500 milioni ! Probabilmente qualche emiro è andato al bancomat 2 volte per sbaglio e quindi aveva in tasca qualche spicciolo. Faccio presente che Google ha offerto 3 miliardi (eh certo di dollari) per Snapchat , offerta peraltro respinta al mittente. Ma nessuno dell'ufficio stampa ha fatto presente a Letta che stava dicendo una castroneria ?

mercoledì 5 febbraio 2014

Arte

Abbastanza curioso come in questi giorni ci siano stati due fatti legati all'arte anzi al valore dell'arte. Il primo è relativo alla richiesta di danni da parte della Corte dei Conti ai "signori del rating" (S&P, Moody's, Fitch). Il massimo organo di controllo amministrativo ha ritenuto che quando l'Italia è stata declassata è stato commesso un errore, ossia non è stato tenuto conto del valore artistico presente sulla penisola. A causa di tale "dimenticanza" verrebbe richiesto un risarcimento (oltre ad un riclassamento direi) di 234 miliardi di Euro. Ma dai vorrebbe dire dare un calcio all'IMU e così il Silvio non romperebbe più. La causa non è ancora stata formalizzata però ma dubito che si andrà davvero per vie legali. Di tutt'altra specie è l'altro fatto : il Portogallo stava per mettere in vendita 85 quadri di Mirò (che facevano parte del patrimonio di una banca fallita) ma una sollevazione "popolare" ha bloccato la vendita, o meglio, ha convinto Christie's a fermare il tutto onde evitare spiacevoli code legali. Qui però bisogna mettersi d'accordo : se il patriomonio artistico deve avere un valore, allora deve essere alienabile sennò che valore ha ? Affettivo ? Capisco che è brutto far cassa con l'arte ma prendiamo il Portogallo la cui situazione debitoria è gravissima, la vendita dei Mirò avrebbe portato nelle casse dello stato 35milioni e rotti di Euro. Ora i portoghesi sono 10milioni e rotti quindi non si incazzeranno se adesso gli si chiederà 3 Euro a testa ! Sono anni che dico che l'Italia ha un patrimonio artistico unico al mondo ma attribuirgli un valore è tutto un altro paio di maniche : quanto vale il duomo di Firenze ? E potrebbe essere smontato e ricostruito in Cina ? Non scherziamo il patrimonio deve rendere ma sul considerarlo un asset ne passa ma se diventa un asset allora deve essere vendibile in caso di necessità. Peraltro penso a tutti quei direttori di musei che ogni volta che vengono interpellati mostrano scantinati stracolmi di opere che non trovano posto nella parte espositiva. Mettere all'asta qualcuno di quelle no ?

Casini

Il personaggio ritratto sopra non è ovviamente l'onorevole Pierferdinando Casini bensì la spezzante imitazione che ne fa Neri Marcorè (eccezionale anche il suo Gasparri). In uno suo sketch, di cui consiglio caldamente la visione, terminava con una frase, diciamo, celebre : "la politica è una cosa sporca facciamola assieme". Ora credo che tutti sappiamo che qualche giorno fà il brizzolatissimo Pierferdi è tornato nelle file del centro destra, è tornata dal Cavaliere Silvio Berlusconi dopo che si erano mandati "allegramente" a quel paese. Non voglio neppure entrare nel merito della decisione da un punto di vista etico, so che le generalizzazioni sono sbagliate, ma in questo non ben definito "centro" della politica un politico etico equivale ad una puttana casta. Ma vi è un aspetto che mi preoccupa : ovvio che la scelta di Casini è fatta per pura convenienza, ma allora vuol dire che il nostro Pierferdi è convinto che davvero alla prossima tornata elettorale il Silvio faccia saltare il banco e si porti a casa più del 37% dei voti (questa sembra alla data la percentuale da raggiungere)? Sarebbe davvero raggelante, sarebbe il segnale forte ed inequivocabile che questo paese è perso. Mi consola il fatto che il buon Casini non si è dimostrato, in questi decenni, tutto questo stratega (anche se un gigante rispetto a Fini) ma potrebbe azzeccarla anche solo per fortuna e, dato che si può affermare che hanno la faccia come il c..o, non si può escludere questa evenienza.


martedì 4 febbraio 2014

Idrogeno

Che fine ha fatto l'auto a idrogeno ? Eccola ! La foto rappresenta il prototipo del (forse) primo veicolo a idrogeno diciamo commerciale (dimentichiamo i prototipi ad uso esclusivo dei redazionali come la "famosa" BMW del celeste Formigoni). Nel 2015 dovrebbe essere messo in strada dalla Toyota (il che non so perchè non mi sorprende). Non andiamo nel tecnico ma si basa su "fuel cells" (celle a combustile), scelta ineccepibile, mentre il combustibile (ossia l'idrogeno) viene stivato in un paio di serbatoi al centro del veicolo. Ed eccoci al punto dolente, bisogna prevedere una rete di distribuzione dell'idrogeno, elemento tanto volatile quanto infiammabile. Ovvio che è affascinante una vettura che scivola silenziosa rilasciando solo uno sbuffo di vapore (acqueo puro!) ma se ritengo che la Toyota con l'ibrida abbia fatto un favore al pianeta, questa volta ho molti dubbi.

lunedì 3 febbraio 2014

Ars longa.......

E così, a soli 47 anni, se ne è andato Philip Seymour Hoffman . Perdiamo davvero un bravo attore (ha vinto pure un Oscar). Lo hanno trovato con la siringa ancora infilata nel braccio, perchè il nostro Philip era drogato, come il personaggio da lui interpretato in "Onora il padre e la madre", l'ultimo film di Sidney Lumet. Ma non voglio fare il coccodrillo (migliaia di altri più bravi di me hanno già provveduto) ma questa morte per overdose risveglia in me "strani" ricordi. Non ho francamente dei numeri precisi in mano ma ho la netta sensazione che stiamo assistendo ad un ritorno dei decessi per overdose. Per quelli della mia età è un (brutto) film già visto : tra gli anni 60 e 70 l'eroina ha fatto morti dappertutto (le rock star tra le categorie preferite). Ripeto ho solo una sensazione ma di sicuro il consumo di droghe (di varie "pesantezze") è tutt'altro che finito. Qui ci vorrebbe (forse) una analisi sociologica perchè è noto che l'eroina è la droga per il trip (per lasciare la realtà) mentre l'imperante cocaina è perfetta per essere sul pezzo (quindi per stare nella realtà). Pare che Hoffman abbia fatto uso di entrambe (più qualche pasticca tanto per gradire). Quindi cosa cercava esattamente Philip ? Temo qualcosa che non ha trovato.

domenica 2 febbraio 2014

Regole

Ho più di una volta criticato l'amministazione milanese (vivendo a Milano) ma non sono sempre d'accordo con i detrattori del sindaco Pisapia. Mi riferisco al post di Fabrizio De Pasquale, consigliere di Forza Italia Il quale si scaglia contro il nuovo regolamento edilizio accusandolo di essere eccessivo (per la cronaca siamo passati da 75 pagine a 150). Ora si può certamente affermare che l'eccesso legislativo è tipico delle società in crisi o decadenza, è vero che vi è una certa tendenza della sinistra a scrivere regole ma francamente le obiezioni mosse da De Pasquale sono molto più terra terra e francamente meno condivisibili. Secondo lui il regolamento non dovrebbe entrare nella vita privata per cui rigetta la norma sugli sciacquoni ma non sa che tale norma è stata creata in sede europea ed ha lo scopo di contenere il consumo di acqua. Un'altra obiezione è che vengono previste norme anti piccioni nella costruzione dei tetti, norma che condivido appieno e che non vedo in che modo leda la mia vita privata (o forse il nostro Fabrizio ha nostalgia delle vecchiette che dando da mangiare ai piccioni?). Inaccettabile (per lui) la norma che prevede una verifica anti sismica per i palazzi più vecchi di 50 anni, capisco i costi ma visto cosa sta capitando recentemente nella nostra penisola anzi in pianura padana non mi sembra così vessatorio. Altra contestazione sul previsto obbligo di tenere le facciate pulite norma che mi risulta essere applicata a Londra ad esempio. Ma il massimo della vessazione è la regola per cui i marciapiedi devono essere puliti dai condomini ! Peccato che tale norma esiste da mo' quindi l'unica "colpa" di Pisapia è di avere reiterato un uso delle precedenti amministrazioni. Per farla breve il comune vuole mettere troppo il naso nei fatti nostri, come se Milano, durante gli anni ruggenti di Albertini e Moratti non sia stata massacrata da costruzioni fatte con il c..o! Il nostro consigliere giustamente risulta di Forza Italia ma direi che nel DNA ha ancora il Popolo delle Libertà, libertà di fare quello che gli pare!

sabato 1 febbraio 2014

Taxi

Credo di essere tra i molti che non amano i taxisti, penso che sia una delle categorie meno amate del nostro paese. Temo con un fondo di verità perchè abbiamo sempre visto nei taxisti una sorta di corporazione assolutamente impermeabile. I tentativi di Bersani e Monti di introdurre delle variazioni nei regolamenti tesi a favorire delle liberalizzazioni si sono miseramente infranti sul muro delle proteste di piazza. Nei giorni scorsi a Milano si è avuto addirittura uno sciopero selvaggio quindi al di fuori delle regole che invece i taxisti vogliono siano rispettate. Il bersaglio principale della protesta "spontanea" era Uber il servizio di auto con conducente che sta rapidamente guadagnando consensi in tutti il mondo. La prima considerazione è che le "regole" tanto sbandierate mi pare siano quelle di una legge del 1992 la quale non poteva certo prevedere l'evoluzione tecnologica che c'è stata. Infatti il servizio di Uber è pesantemente basato sugli smartphone, quindi basta una app ed il gioco (pardon la prenotazione è fatta). Inoltre il metodo di pagamento preferito è la carta di credito. Quale è la situazione dei taxi a Milano ? La carta di credito non è ancora diffusa quindi bisogna richiederla esplicitamente, non esiste ancora il numero unico di prenotazione (pare arrivi per Expo2015 capirai) e molti taxisti sono ancora li ad aspettare che squilli la centralina per prendersi al corsa. Ma la cosa più incredibile è che Uber non è affatto economico, diciamo che costa almeno come il taxi "tradizionale" quindi non è neppure un "semplice" scontro di tecnologie. Quindi, cari (e non solo nel senso di affettuosi) taxisti, dovete farvi qualche domanda sul perchè siete in crisi (al di là del fatto che la crisi non è solo vostra). Soprattutto dovreste studiare un po' di storia per scoprire che chi si è troppo arroccato nelle proprie posizioni e non ha voluto "sentire" i venti che cambiavano direzione è stato molto spesso scavalcato.