domenica 31 maggio 2015

Fuori mira

Parlo poco di cinema e praticamente mai di film ma come dice il proverbio : l'eccezione conferma la regola (auto imposta peraltro) quindi oggi parlo di un film. "Fuori mira" è una commedia drammatica che parla di un giorno di ordinaria follia in un tranquillo quartiere svizzero (italiano). Ispirata ad un fatto vero la storia funziona, ha un buon ritmo e qualche gag carina. Da un punto di vista tecnico è realizzato bene con una bella colonna sonora (pure un paio di pezzi originali). Qualche ingenuità come legare il climax della storia all'arrivo del temporale ma tutto sommato un film che funziona. Perché ne parlo? Perché questo film non ha una distribuzione eppure vanta un cast non proprio sconosciuto con Alessio Boni, Roberto Citran e Lino Capolicchio. Come mai allora? Non saprei forse perché il regista (alla seconda opera) si chiama Erik  Bernasconi e nessuno crede al successo di una commedia ticinese. Comunque non voglio sperare che ci sia un distributore tra i lettori ma se per puro caso vi capita a tiro questo "piccolo" film dategli una occhiata.

giovedì 28 maggio 2015

Virus

Forse non è mai stato scoperto ma nei Balcani si annida un virus che noi abbiamo appunto denominato "balcanizzazione"! Sembra incredibile ma dopo secoli questa parte dell'Europa non riesce a trovare pace o stablità. Di recente sono nate due nuove "nazioni" (vedi) situate in zone contese tra Croazia, Serbia e Slovenia : la repubblica di "Liberland" e il regno di "Enclava". Già dal differente ordinamento poiltico si nota la frammentazione di questa area. Sembra che gli sceneggiatori americani dell'ultimo capitolo cinematografico degli "Avengers" non abbiano inventato gran che con il loro paese immaginario di Sokovia. Ma questi sono stati da operetta per le dimensioni, e neppure paradisi fiscali, nascono proprio da tutta una serie di conflitti mai risolti che un giorno potrebbero di nuovo deflagrare. Giova ricordare che in quell'area ci sono realtà, nettamente più ampie, come Kosovo e Repubblica Serbska e aggiungerei anche la Bosnia stessa che attendono una vera e propria "sistemazione" , senza parlare di un confine greco macedone che è di fatto chiuso. La polveriera dei Balcani è sempre lì.
Ps ma l'ipotesi di creare piccoli stati indipendenti non è esattamente nuova ma forse potrebbero esserci degli sviluppi interessanti trasformando isole artificiali in nazioni usando le stesse leggi che valgono per le grandi navi da crociera (certo che se poi te le goveran Schettino....). Cmq per chi fosse interessato date un'occhiata qui

martedì 26 maggio 2015

Radio

La radio ha certamente mutato pelle, anzi ne ha mutate varie e non solo da un punto di vista tecnologico (vedi foto) diciamo "hardware" ma anche come contenuti , il "software". Pochi giorni fa, la Norvegia (vedi) ha deciso di abolire la modulazione di frequenza. Questa per i disattenti non è nient'altro che la radio FM! Eh si proprio quelle delle rado libere che grazie alla sentenza della Cassazione del 1976 ci hanno cambiato non poco la vita. La linea tracciata dalla Norvegia sicuramente sarà seguita da altri noi compresi. Attenzione non significa che in Norvegia l'etere si è improvvisamente zittito, sono passati ad una nuova tecnologia Digital Audo Broadcast (DAB per gli amici), una transizione del tutto analoga a quanto successo con il digitale terrestre per le televisioni. Ma molti vedono questo un "passaggio" forse inutile in quanto il futuro sono le web radio. Le quali non usano solo una diversa modalità di trasmissione (Internet) ma offrono un numero infinito di canali e una possibilità di interazione con gli ascoltatori impensabile anche con la nuova tecnologia DAB. Quindi molte radio sono diventate dei veri e propri "social point" con estensioni Facebook, Twitter e quant'altro. Ma questa ennesima mutazione della radio pone anche alcuni "problemini". Sentite cosa ha scovato l'amico Maso (vedi) : i gestori della pagina Facebook di Radio Maria (si proprio quella che entra sempre di prepotenza in ogni autoradio) hanno pubblicato un post (tutto in maiuscolo quindi piuttosto perentorio) in cui esortavano i loro adepti a non postare dei semplici "amen" ! Forse da laico non sono la persona giusta ma non ho capito fino in fondo la motivazione. Forse vogliono evitare che una valanga di amen seppellisca i commenti che (credo) sono invece interessanti per i gestori. Misteri della fede.

domenica 24 maggio 2015

Fumo

Su Repubblica di sabato vi era un articolo che stigmatizzava il pilota di formula 1 (da quest'anno in forza alla Ferrari) per essere stato testimonial di una nota fabbrica di sigarette. Ora il legame formula 1 e sigarette affonda le sue radici negli anni 60 ma non vuol dire che le cose non possono cambiare. Ma mi domando come mai fare un articolo su una pubblicità esplicita (anche se  discutibile) mentre nella vicina Cannes si celebra una delle manifestazioni più famose del cinema il quale continua a proporre personaggi che fumano e non solo in ossequio al copione. Cito un caso famoso : nel film "Avatar" Sigourney Weaver fuma come a dire mettetevi il cuore in pace l'industria del tabacco non è destinata a sparire. Giova rammentare che gli spettatori del cinema sono di alcuni ordini di grandezza superiori a quelli della formula 1.

sabato 23 maggio 2015

Cannes

Questa sera (almeno per me che scrivo) si concluderà il festival di Cannes edizione 2015 e che vinca il migliore (magari pure un italiano). Ho la sensazione che questa edizione sia stata particolarmente contraddistinta dalla mondanità. Per carità Cannes è sempre stato un evento mondano. La sua sovrapposizione con il gran premio di Montecarlo non è casuale (come non è casuale la sovrapposizione tra festival di Venezia e gran premio di Monza). Una sorta di rivalsa verso la ultra mondanità dell' Oscar americano che peraltro non è un festival. Comunque mi son trovato a leggere di tacco 12 e di modelle che rubano la scena ad attrici manco facessero lo stesso mestiere. E in mezzo alla mia perplessità mi è giunto in "aiuto " l'amico Maso con questo link. Parliamo di un festival : il Sahara film festival. Si può ben immaginare che la location sia ben diversa dalla croisette di Cannes (anche se il cielo notturno del deserto è unico) ma la cosa più "particolare" della location è che si colloca all'interno di un campo profughi! Davvero un ritorno alle origini, ai pionieri russi che vendevano nel cinema una poderosa macchina di comunicazione di massa. Ma allora il cinema era qualcosa che doveva anche aggregare ed un festival era una sorta di summa di questa "socialità". Oggi il cinema è sempre più fruito in "modalità" singola (ormai i tablet rischiando di pensionare le TV) ma la perdita di una dimensione comunitaria (la caverna di Platone) rischia di snaturare il cinema spaccandolo tra spettacoloni da baraccone (come la premiata ditta marvel) e opere che riguardano solo uno "scelto" (ma da chi?) pubblico ma sono alieni al pubblico comune (come il vincitore della passata edizione del festival di Venezia). E anche Cannes sintetizza questa schizofrenia quando dopo una settimana di red carpet ultra glam premia un film di un video artista thailandese (successo pochi anni orsono).
Ps la risposta all'indovinello dell'ultimo post era "rocky horror pictures show " una menzione speciale ad Aldo che ha individuato il riferimento

giovedì 21 maggio 2015

Janet

Non parlo di Janet Weiss ma di Janet Ellen. La canuta signora della foto è il presidente della FED, la banca centrale statunitense (tanta roba come si dice oggi). Tanto per essere chiari lei è una delle persone più potenti al mondo. Dico subito che mi è "simpatica" per il suo rigore e per certe sue idee in materia economica che condivido. Qualcuno negli States ha persino usato il termine "comunista" (che laggiù è una vera infamia) per definire alcune sue prese di posizione. Certo non è una liberista ma da li al comunismo la strada è molto lunga. Pochi giorni fa la nostra Janet ha comminato una multa di 5.6 miliardi di dollari (anche questa tanta roba) ad alcune "big bank" americane per aver alterato i cambi (vedi). Difficile non essere d'accordo ma temo che serva a poco. Ritengo che serva a poco perché questi soldi le banche li recupereranno dai clienti, quindi la multa la pagheremo tutti tranne forse i soliti "guys" di Wall Street strapagati e arroganti. Questi reati finanziari cara Janet li hanno fatti dei cristiani non dei computer credimi, e allora bisogna "multare" le persone non le istituzioni. Prendiamo atto del fatto che oggi la finanza (neppure l'economia) è più importante della politica : basti pensare a chi fissa lo "spread" che pure tanto pesa nelle nostre vite. E allora facciamo si che come si viene interdetti dai pubblici uffici si possa essere interdetti dagli uffici finanziari. Forse (forse) qualcuno di questi arroganti delinquenti (eh si se si commette una reato lo sei) magari la prossima volta ci pensa un po' prima di giocare sporco.
PS se per caso siete rosi dalla curiosità di sapere chi è Janet Weiss ___

mercoledì 20 maggio 2015

Belgi

Non ho mai nutrito una particolare simpatia per il Belgio, ma certo questo episodio rischia di far "precipitare" la situazione. La notizia (ormai di qualche giorno) è la seguente : un turista belga vuole portare il comune di Venezia dinnanzi alla corte UE perché si ritiene discriminato e quindi sono stati violati gli articoli 12 e 49 dei trattati UE (vedasi). Il nostro turista ha calcolato che per vaporetto, internet e quant'altro una famiglia "veneziana" spende 12 Euro mentre gli "alieni" ben 136. Capisco che un ordine di grandezza lascia allibiti ma francamente non vedo il problema. Primo siamo pieni (non solo in Italia) di tariffe differenziate per residenti e non (come Tari, Tasi servizi locali che paghi di più per il fatto che non sei residente arrivando al paradosso che pur usufruendone di meno le paghi di più). Rammenterei al nostro vallone o fiammingo quali esenzioni godono tutta una serie di paesi UE, come Lussemburgo, Olanda, Irlanda ed anche il Belgio, come sede del parlamento europeo si porta a casa un tot di soldi non esattamente sudati. Ma poi parliamo di Venezia una città più unica che rara. Sbaglia il nostro turista a paragonare Venezia a Roma, Parigi o Londra sono casi diversi. Venezia è un gioiello fragile che ha bisogno dei turisti anche se questi ultimi la stanno distruggendo. I costi di questa città sono fuori scala ma ripeto è una realtà assolutamente a sè stante. Forse sarebbe meglio stabilire un ticket di ingresso ma non sarebbe certo di lieve entità. Resta il problema della "democrazia" del turismo, ma il problema è falso perché non vi sono discriminazioni, vi è solo un costo elevato (come se andare a Londra fosse economico) che rappresenta di certo una barriera (ma anche la Ferrari costa e allora?). Ma piuttosto che vedere scomparire Venezia sono contento di dichiararmi anti democratico e pagare 7 Euro per un tragitto in vaporetto.
Ps ovvio che il mio ragionamento non si applica a chi paga lo spritz 2 Euro se lo chiede in dialetto veneto e 5 in altre lingue. Questa si chiama truffa cari veneziani e di conseguenza andrebbe punita, ma qui il discorso si allarga e di molto.

sabato 16 maggio 2015

Buongiorno

Non era un saluto ma un riferimento alla rubrica che Massimo Gramellini tiene quasi quotidianamente su "La Stampa". La stessa cosa che fa il "maestro" Michele Serra su "Repubblica". E devo dire che stimo molto Gramellini (quasi al livello di Serra) ma questa volta mi permetto di dissentire con il suo pensiero. Il suo post del 15 maggio (vedi) si pone la domanda se le gite scolastiche abbiano ancora un senso. Certo nell'era di Internet tutti conosco tutto ma mi sembra ci sia una bella differenza tra "visitare" il Colosseo con Google Maps e andarci. Che poi tutti vadano a fare i turisti é anche questa materia su cui disquisire. So di ragazzi andati in gita a Berlino anziché Parigi e li forse non tutti ci vanno. E poi lasciamo fare al "mercato" : se a nessuno interessano le gite scolastiche basta che non ci vadano e vedrete che le scuole smetteranno di organizzarle. Ma il suo (di Gramellini) argomentare parte, purtroppo, dalla morte (in circostanze ancora tutte da chiarire) del ragazzo di Padova in gita scolastica a Milano. La madre del ragazzo ha scritto su Facebook "l'ho affidato alla scuola e me lo hanno riportato cadavere". Ovvio che il dolore della madre può solo essere condiviso (nessuno dovrebbe sopravvivere ai propri figli) ma in quella frase vi è un atto di accusa nei confronti della scuola che non si può accettare. Quali sono i poteri che gli insegnanti hanno per controllare questi studenti in gita? Quanti genitori sarebbero disposti a tollerare professori che esercitano un controllo degno delle milizie di una paese sudamericano? Non è chiaro cosa sia successo a questo povero ragazzo ma in certi paesi la polizia avrebbe torchiato i suoi compagni di gita e la verità sarebbe uscita, ma dubito proprio si voglia una polizia così. E allora eliminiamo le gite così nessuno morirà più. Davvero una soluzione. E se alla fine si scoprisse che questo ragazzo è stato vittima di uno scherzo (presuppongo finito male) o era talmente ubriaco da cadere nel vuoto, avrebbe un senso proibire le gite ? Perché si tratterebbe di proibirle e per legge anche. Siamo un po' all'assurdo : in questi giorni è girato uno di quei video "virali" (forse bisogna proibire anche quelli? oppure i "social"?) in cui una sposa si tuffa nell'acqua per festeggiare ma quasi affoga poiché trascinata a fondo dal suo vestito (da sposa appunto). Quindi faremo una legge per proibire i matrimoni nelle vicinanze di specchi d'acqua, strapiombi o altri luoghi potenzialmente pericolosi?

venerdì 15 maggio 2015

Bad news

Ci sono "bad news" (l'inglese è d'obbligo come vedremo poi), la speranza di avere cieli come quello raffigurato si allontana. In questo articolo del prestigioso "NY Times" (articolo bruttino peraltro) si parla di cosa sta succedendo in uno dei mercati automobilistici più importanti del mondo, quello statunitense. Le "dissennate" policitiche del presidente Obama, che ha permesso di scavare in Alaska e ha lasciato mano libera sul "fracking", hanno provocato la "guerra" del petrolio a cui tutti stiamo assistendo. L'Arabia Saudita ha iniziato a pompare greggio all'impazzata e non contenta del calo del prezzo fisiologico lo ha ulteriormente abbassato d'imperio fino a livelli impensabili (i soliti isterici analisti finanziari ritenevano semplicemente impossibile la cosa eppure .... forse bisognerebbe iniziare a pagarli in ragione delle previsioni che azzeccano). Quindi benzina (o gasolio a vostra scelta) più economica e cosa hanno fatto gli americani? Aderendo ad una semplice legge economica hanno smesso di comperare auto ibride! Nell'articolo si parla di una decrescita a due cifre, magari non vogliamo definirlo un crollo ma certo un brutto segnale che ci fa capire (ma non l'avevamo già mangiata sta foglia) che la coscienza ecologica non fa il paio con la coscienza economica. Giova ricordare che il mercato automobilistico USA è dominato da autovetture piuttosto esose in termini di consumo quindi questo nuovo trend non fa ben sperare.
PS non per autocitarmi ma giusto ieri si parlava di manager pagati (forse) troppo. Bene date un'occhiata a questo articolo del "IlSole" il quale ci racconta che nella retribuzione dei manager sta crescendo la parte fissa e descrescendo la parte variabile. Della serie il c..o al caldo non fa schifo a nessuno.

giovedì 14 maggio 2015

Oldies

"Oldies but goodies" recita un vecchio adagio americano ed il signore sopra raffigurato ne è la sintesi perfetta. A quasi 80 anni (li compirà il prossimo 22 maggio) è ancora saldamente al timone di "Luxottica" e di cognome fa pure Del Vecchio, meglio di così. Certo che bisognerebbe anche fare largo ai giovani, soprattutto in queste dinastie perchè se ti ritiri a 80 anni suonati rischi di lasciare ad un figlio che potrebbe essere un "giovanotto" di oltre 50 anni. Eppure tanto per stare nei proverbi non buttiamo via il "bambino" Del Vecchio con l'acqua sporca. In un recente intervento ha detto che era ora di imporre un tetto agli stipendi dei manager che ai tempi del precedente AD Andrea Guerra erano arrivati ad essere decine di volte quelli di un impiegato medio. "E' per avere più soldi in tasca" può obiettare una mala lingua e vi è del vero forse, ma credo che il nostro Leonardo (Del Vecchio) sia già abbastanza ricco e ha già preso in passato decisioni dal sapore un pochettino "socialista" (che condivido pienamente). Ma qualcuno potrebbe inoltre sollevare il problema del mercato, ossia quanto vengono pagati manager in altre aziende. Giusto ma anche qui qualche distinguo va fatto : non voglio parlare del di blu vestito Marchionne (il più pagato nella penisola), andiamo oltre oceano il regno dei manager pagati a peso d'oro. Chi si ricorda la bionda Marissa Mayer, strappata a Google a suon di milioni di dollari per risollevare le sorti del rivale Yahoo. Ora sembra che verrà cacciata dopo aver fatto perdere milioni (di cui una certa parte direttamente versati a lei). Qualcuno ricorderà (?) "Summly" (vedi) un app pagata la bazzeccola di 50 milioni ad un ragazzino appena 17enne che mi risulta non essere mai partita (il sito è fermo al 2012). E la nostra Marissa compirà 40 anni (giusti la metà) otto giorni dopo il compleanno di Del Vecchio. Per lei non vale neppure il proverbio "gallina vecchia fa buon brodo".

mercoledì 13 maggio 2015

Pippo

Ancora una canzone della mia infanzia sembra riflettersi nella realtà odierna. Per chi non la ricordasse il ritornello faceva "ma pippo non lo sa che quando passa ride tutta la città". Ora non so se questa è esattamente la situazione in cui si troverà Pippo Civati nella natia Monza ma forse non siamo troppo lontani. La prima cosa di cui tenere conto è che la coesistenza di Civati nel PD di Matteo Renzi era quanto mai problematica. Ed alla fine il nostro Pippo ha deciso di andarsene dopo aver votato contro l'Italicum (la riforma elettorale fortemente voluta da Renzi). Bravo almeno ha portato fino in fondo il suo dissenso non come personaggi alla Bersani e/o D'Alema che non si schiodano e manovrano in continuazione contro il governo (senza considerare che sono dei perdenti seriali cosa che in molti paesi li avrebbe già estromessi dalla politica da tempo). Ma torniamo al nostro Civati che, come primo gesto "autonomo", vuole presentare un referendum proprio contro un pezzo dell'Italicum (vedi). Facciamo un po' di ordine : avevamo una legge elettorale maggioritaria ("figlia" di un referendum) che era stata sopranominata "porcellum" (rammento che uno degli ispiratori era Roberto Calderoli). Dopo anni di discussioni sterili sulla necessità di una nuova legge è arrivata la Corte Costituzionale che l'ha semplicemente cancellata. Quindi tutti a "convenire" che occorreva una nuova legge. Alla fine arriva l'Italicum (lungi dall'esser perfetto ma quale lo è?) e Civati vuol fare un referendum per abrogarne una parte. E poiché in Italia non esiste altro che il referendum abrogativo saranno gli stessi politici (che hanno votato l'Italicum) a prepararne una nuova! E se si dovesse consumare una frattura insanabile cosa facciamo caro Pippo? Andiamo alle urne con il vecchio proporzionale che creerebbe quasi sicuramente un parlamento polverizzato e quindi incapace di fare nulla (figuriamoci una legge elettorale)? Temo che non ci siamo caro Civati, ma che la sinistra sia autolesionista questa è l'ennesima conferma.
PS manco a dirlo ci sono grossi dubbi costituzionali sul fatto che si possa cancellare solo una parte dell'Italicum ma di questo parliamo un'altra volta.

martedì 12 maggio 2015

Frigorifero

L'amica Francesca mi segnala una notizia che parla (ancora) di migranti. Il fatto : un gruppo di migranti accolti in un albergo hanno protestato (e sono stati accontentati peraltro) in quanto nella struttura non era rispettata la separazione tra maschi e femmine prevista dalla loro religione (ossia l'islam).  Devo ammettere che la prima reazione è stata : "ma che c...o vogliono ". Sul barcone da cui sono stati raccolti erano rispettate le regole dell'islam? Dubito nonostante il fatto che buona parte degli scafisti sono pure loro correligionari. Oppure : perché non vanno nei paesi del golfo (persico) dove forse mantengono le distanze tra uomini e donne ma sono tutti schiavi! In realtà il problema è addirittura più grande dell'islam, il problema è il fanatismo o l'integralismo come quello di certi cristiani che non si sottopongono alle trasfusioni. Comunque da laico (e praticamente ateo) non riesco ad essere completamente solidale con persone che pretendono cose nel nome di una religione che non si è accorta che hanno inventato il frigorifero.

domenica 10 maggio 2015

Fin che la barca va

Così cantava la Berti nel lontano 1970 ma Jean-Claude Juncker (essendo del 1954) credo se la ricordi. Per chi non lo sapesse è l'attuale presidente della UE ed ha appena proposto un piano per l'accoglienza dei migranti abbastanza osè (se mi passate il francesismo). In pratica l'obbligo di accoglienza dei migranti da parte degli stati UE. Ora il nostro Jean-Claude ha voluto forse ricordare al mondo che il suo paese d'origine (il Lussemburgo) non è solo uno dei paradisi fiscali più spudorati ma anche un paese molto avanti nei diritti civili, infatti il premier ed il vice premier sono entrambi gay dichiarati (una coincidenza?) e credo che questo sia l'unico caso al mondo. Comunque sull'accoglienza non vi è molto da disquisire, è troppo facile per noi occidentali che viviamo in paesi senza guerra, in case confortevoli e con i frigoriferi pieni mettersi a fare distinguo. Ma qualcosa del piano Juncker (che deve essere approvato attenzione) mi lascia perplesso : è possibile intercettare i barconi addirittura direttamente nei porti libici. A quel punto scatta l'affondamento. Sembra tutto molto bello, molto "fair" ma perché allora non provvedere noi stessi a trasportare queste persone ? Se tanto dobbiamo accoglierle tanto vale andarle a prenderle. Potrebbe essere previsto persino un biglietto il cui costo sia un po' più che simbolico ma di certo inferiore alle migliaia di dollari che costoro sono disposti a spendere (per dei viaggi che sarebbero materia per film horror). Questo taglierebbe le gambe agli scafisti, un po quello che si otterrebbe con la liberalizzazione di certe droghe leggere. Certo il sequestro dei barconi e successiva distruzione avrebbe certo fatto fare affari d'oro ai costruttori di tali imbarcazioni (un leader lo abbiamo persino nel Veneto) ma non voglio credere che si arrivi a un tale grado di perversione finanziaria.


sabato 9 maggio 2015

Fagen

Donald Fagen chi era costui? I miei coetanei forse lo ricordano come uno dei due Steely Dan (non so se facesse Steely o Dan) ma ha avuto una carriera che è andata oltre il duo suddetto. Nel 1982, come solista, ha pubblicato un album davvero bello "The Nightfly" che contiene il singolo "I.G.Y." (vedi) il cui ritornello recita "what a beautiful world". Mi è venuto in mente in un recente viaggio. Ero sul treno ad alta velocità che non effettuando soste tra Milano e Roma impiega meno di 3 ore, ma sarà operativo a breve un nuovo locomotore che farà scendere a 2 ore e 30 il tempo per connettere le due principali città italiane. Notevole peccato che poi ho dovuto verificare che la realtà agli estremi di questa tratta è un filo meno "glamorous". Arrivato a Roma ho preso un tram, il numero 19. Le carrozze erano un po vecchiotte ma dotate di display. Ottimo ho pensato visto anche l'alto numero di turisti che frequentano la capitale una indicazione sulle fermate è certo utile. Peccato che il display mostrava solo "Atac Roma Buon viaggio". Il giorno successivo ho preso un altro tram, il numero 3. Mezzo decisamente più moderno ed infatti il display .... era spento. Tornato a Milano ho preso un treno per Colico. Temperatura in carrozza sui 40 gradi. I finestrini riportavano minacciose scritte "Carrozza condizionata. Aprire i finestrini solo in caso di necessità". Non essendo in funzione l'aria condizionata ho ritenuto che si potesse configurare lo stato di necessità quindi ho cercato di aprire il finestrino che era bloccato! Cosa comune ad altri finestrini della carrozza. Forse Fagen quando ha composto la canzone non era mai stato in Italia.
PS tanto per chiudere in "grande bellezza" (termine quanto mai appropriato per la città eterna) il tram numero 3 è rimasto fermo circa 15 minuti per una vettura parcheggiata sui binari.

venerdì 8 maggio 2015

Di nuovo

Quindi anche la britannia felix degli oligarchi russi, degli sceicchi e della finanza spregiudicata ha conosciuto il problema dei sondaggi. Anche lassù prima delle elezioni di giovedì i ben pagati (ogni mondo è paese su certe cose) istituti di ricerca hanno  clamorosamente sbagliato le previsioni! Altro che testa a testa, Cameron ha vinto a man bassa polverizzando gli avversari. Possibile? Con tutta la potenza dei computer di oggi sembra che addirittura le previsioni siano sempre più inaffidabili. Ne ho già parlato e sono sempre più convinto che questi arroganti venditori di numeri pensavano di aver trovato la quadra. Raccogli gli "umori" della Rete (si noti la maiuscola) lavoro che costa relativamente poco e li frulli con qualche funzione statistica e  il gioco è fatto. Ma dovrebbe essere ormai chiaro che questo non è  la realtà la quale  si prende una clamorosa rivincita. Se vogliamo invece tornare al valore politico di questo risultato elettorale bisogna di certo segnare sul calendario il 2017 anno in cui si terrà inevitabilmente il referendum sulla UE e il cui risultato sembra essere scontato. Ma questo sempre stando ai soliti sondaggisti. Intanto lunedì si dovrebbe avere l'ultimo atto della tragedia greca. Tragedia che sta pericolosamente virando in farsa.

giovedì 7 maggio 2015

Bifo

No non si tratta di un errore ma del nome d'arte di Franco Berardi (vedi). Avevo perso le sue tracce dai "mitici" tempi della protesta studentesca (Radio Alice forse dice qualcosa ai lettori un po più agé) ma eccolo riportato agli "onori" della cronaca in questa intervista riportata da "Lettera43". Il principale argomento di questa intervista è la riforma della scuola proposta dal premier Matteo Renzi. Il punto principale del contendere è l'introduzione della meritocrazia nella scuola. E qui casca l'asino, tutti parlano del merito ma quando si tratta di applicarlo ecco che cominciano i distinguo. Bisogna ammettere che la parola meritocrazia è stata inventata in Inghilterra con finalità ironiche ma siamo davvero così convinti che questa scuola vada bene così? Questi vetero marxisti sono rimasti un poco frastornati dal crollo delle ideologie comuniste e se vi può sembrare che sia eccessivo il mio punto di vista basta proseguire nell'intervista dove a un certo punto di parla dei fatti di Milano (e se ne ha parlato Fedez anche Bifo ha diritto di dire la sua). Ora l'ìlluminato parere del nostro è che il Seveso quando straripa fa più danni dei black block. Forturna che non gli è venuto in mente il Nepal. 

mercoledì 6 maggio 2015

Fedez

Il milanese Federico, in arte fedez, dichiara di non essere un predicatore. Però condivide con i predicatori una certa loquacitá e quindi dice molte cose. Per buona parte non sono d'accordo ma  d'altronde la lontananza anagrafica alla fine (e non solo) si fa sentire. Però qualcosa di condivisibile c'è (tra tante) : parlando di expo (argomento su cui dissentiamo) ha parlato anche della "famosa" Brebemi. Solita lente mediatica fino a poche settimane fa era l'argomento del giorno con video di gente che giocava a pallone nelle corsie (ricordo ben tre). E ovviamente il buco di bilancio che si ingrandiva ogni giorno che Dio manda in terra. Oggi silenzio eppure sono più che convinto che non vi sono orde di automezzi che percorrono felici i 50km scarsi di questa inutile autostrada. Solita storia si lascerà andare le cose fino al punto di non ritorno per poi inventare qualche soluzione "draconiana" che risparmierà i dirigenti e farà fuori 4 casellanti.

martedì 5 maggio 2015

Ans(i)a

Forse anche la seria ed autorevole Ansa soffre di ansia da prestazione, anzi di ansia da informazione (e vai con il gioco di parole). Oggi ha (l'Ansa) dedicato un trafiletto ad Agnese Landini che altri non è che la signora Renzi, ossia la first lady italiana. Cosa sarà mai successo ? Che nel giorno dello sciopero della scuola (quella della foto manco brutta) la signora Landini si è presentata regolarmente a scuola  ed ha tenuto le sue lezioni di latino. Per amor di cronaca la nostra Agnese è una precaria. Dove sta la notizia? Che non tutti gli insegnanti hanno scioperato? Ma dai. Allora il problema sta nella non partecipazione alla protesta della moglie di Renzi. Ora è sacrosanto il diritto a manifestare ed è ancora più sacrosanto il fatto che Agnese Landini coniugata Renzi la possa pensare in modo diverso da Matteo Renzi, in arte premier italiano, quindi o l'Ansa può portare testimonianza che alla signora questa riforma proprio non garba (come dicono da quelle parti) e che quindi è costretta ad andare a scuola oppure non vi è davvero necessità neppure di un trafiletto. Ma può essere che nel nostro mondo schizofrenico persino la normalità faccia notizia.


lunedì 4 maggio 2015

Serra

Ho appena citato Michele Serra che mi ritrovo a chiamarlo di nuovo in causa. La sua "amaca" su Repubblica di domenica 3 maggio (cartacea durante il week end si torna al supporto fisico) è quanto di più condivisibile ci sia (ossia vorrei averla scritta io). L'argomento è quello della foto : ossia i "black block" e le loro devastazioni. Al di là di ogni considerazione etica o giuridica sull'operato di queste frange resta il pessimo "servizio" che rendono alla causa nel nome della quale avrebbero commesso i loro atti vandalici. Quanti potevano essere magari blandamente in accordo con le rivendicazioni dei "No-Expo"? Forse molti, ma di fronte a questa violenza (oltretutto predeterminata con cura vedi i vestiti lasciati e quant'altro) altrettanti si sono immediatamente schierati dall'altra parte. Se poi eravate il proprietario di una delle auto bruciate.... Perché in questo vi è invero una assurdità : colpire le cose di persone ignote, che potrebbero essere anche dalla tua parte. Se avessero solo imbrattato le vetrine di Manpower (davvero dei loschi figuri) o di qualche banca francamente non avrei detto nulla, esiste un diritto alla protesta e non sempre si può chiedere tutto per favore, ma in questo modo non vi è fine che giustifica tali mezzi. Nel suo articolo Serra solleva anche un altro punto che credo nodale. Queste manifestazioni sono state autorizzate perché qualcuno le ha richieste. Come la mettiamo con gli organizzatori? Adesso hanno un bel dire : "noi siamo contro la violenza" ma il risultato è sotto gli occhi di tutti. Credo che la lezione del calcio inglese valga anche per loro : se non sei in grado di garantire l'ordine allora non sei in grado di organizzare nulla quindi la tua manifestazione non viene autorizzata. E non tiriamo in ballo la polizia adesso, certo possono esserci stati degli errori da parte delle forze dell'ordine ma vogliamo una polizia modello americano o israeliano (come le cronache recenti mostrano)? Io ci penserei un attimo prima di sposare delle regole di ingaggio come quelle dei paesi citati. Anche perché non è molto credibile che queste schegge siano così sconosciute. Ci risiamo, anche negli anni 70, almeno agli inizi, i terroristi godevano di una sorte di approvazione da parte di molti sinistroidi che sono ben convinto non avrebbero fatto del male ad una mosca ma non erano minimamente disposti a denunciare "quei ragazzi che sbagliano ma in fondo hanno ragione".


domenica 3 maggio 2015

Antipatia

Forse i giudici della consulta (o corte costituzionale che dir si voglia) hanno pensato che fare uno sgarbo ad una che raccoglie poche simpatie come Elsa Fornero difficilmente avrebbe provocato critiche nei loro confronti. Mi riferisco alla bocciatura (magari un filo tardiva se mi concedete) della legge dell'ex ministro Fornero (chi non ricorda le sue lacrime) che aveva "sterilizzato" per un paio di anni le pensioni superiori a 1500 Euro scarsi. Ora il governo ha detto che la sentenza verrà rispettata (non vi sono alternative) e quindi dovrà raccattare la "bazzeccola" di quasi 5 miliardi per coprire gli arretrati. Se mai il famoso "tesoretto" paventato dall'esecutivo è mai esistito, bene ce lo siamo giocati. E poi i giudici (che non mi sembra siano proprio dei giovincelli) si sono preoccupati di non azzoppare le loro ormai prossime pensioni : "stiamo costruendo il nostro futuro!" si saranno detti. Ma aspetta loro (i giudici) non hanno mica emesso questa sentenza mossi da simili basse motivazioni, hanno applicato il diritto e sulla base del diritto i diritti acquisiti non si toccano. E bravi così prima o poi sarà inevitabile un taglio drastico a tutto il sistema, un po' quello che è successo a certe compagnie aeree che un bel giorno non sono state capaci di far decollare gli aerei. Anziché qualche sacrificio di tutti un bel crollo dal quale i più deboli usciranno più deboli mentre i più forti ve lo lascio immaginare. Si rischia davvero una situazione come quella tratteggiata nel libro "Gli sdraiati" (del maestro Michele Serra) dove si assiste ad una guerra tra giovani e vecchi. Ogni giorno leggiamo di fatti di cronaca dove genitori e/o nonni vengono malmenati da giovani parenti perché non vogliono "condividere" una parte della loro pensione. Una sorta di riciclo della pensione ma non sempre su base volontaria. Non so se i giudici abbiano tenuto conto di questo non propriamente secondario aspetto, ma tanto loro non sono in nessun modo responsabili. Nel senso che nessun può chiedere loro conto delle sentenze emesse e se anche un premier un po' bulletto e dall'inglese incerto volesse fare una legge per "responsabilizzarli" state sicuri che la dichiarerebbero incostituzionale (e magari pure in fretta).