martedì 29 maggio 2018

Situazioni

Peccato, non avremo come premier Giuseppe Conte che si era auto definito l 'avvocato degli italiani. La frase poteva essere anche interpretata male visto che un avvocato ti serve quando hai fatto qualcosa ma propendo per la versione in cui sarebbe stato il difensore dei cittadini nei confronti della burocrazia. Peccato potevo sottoporgli il mio caso. Ho ricevuto un rimborso IRPEF con tanto di interessi dello 1%. Prima di questi giorni era pure un buon tasso. Comunque la comunicazione era una semplice lettera e allora? Allora ho tempo fino a novembre per la riscossione dopo di che l'oblio. E se mi trovavo nella zona di quei postini che non consegnano le lettere avrei perso il rimborso e fine della storia. Quando invece devi pagare tu ti arrivano le raccomandate che non sono esattamente la certezza assoluta ma almeno vi è un maggior riscontro (anche se ho pure avuto la mia cartella pazza). Ma andiamo oltre, arriviamo alla agognata riscossione. Mi trovavo a Menaggio e ho approfittato di un ufficio postale semi vuoto. Ahimè quando sono giunto davanti alla impiegata questa mi ha chiesto il mio codice Ateco. È una nuova codifica delle attività in vigore dal primo gennaio. Non ne sapevo nulla e a quel punto l'operazione non è andata a buon fine. Chiamo poi il mio commercialista (era sabato quindi non mi sembrava il caso) e anche lui si dimostra sorpreso quindi conveniamo di dichiararmi disoccupato. La mattina seguente mi presento armato di pazienza ad un ufficio postale vicino a casa. Prima sorpresa era semi vuoto ma il bello doveva ancora arrivare perché l'impiegata mi ha dato i soldi senza chiedere nulla (a parte i documenti ovvio). Ne abbiamo di strada da fare in Italia.

lunedì 28 maggio 2018

Rossa

Ha un discreto coraggio Virginia Raggi a farsi fotografare con la maglia rosa del recente giro d'Italia, Chris Froome, perché a lei dovrebbe essere affibbiata una maglia rossa di vergogna. Dopo anni il giro d'Italia sposta il suo arrivo da Milano a Roma. Ci può stare, alla fine lo scenario del circuito romano è davvero unico al mondo anche se ha costretto il circus ad una "trasferta" da Cervinia a Roma per alcuni versi piuttosto problematica. Ma questo trasferimento non si organizza in due minuti quindi lo sapevano bene che il giro sarebbe arrivato a Roma il 27 maggio. E cosa ha fatto la nostra ineffabile Virginia? Un c...o, non sono riusciti a tappare le buche su 10 km di circuito! 10 km non sono una distanza astronomica. Con il risultato che la tappa è stata accorciata rispetto ai 10 giri previsti onde evitare spiacevoli incideti. Davvero una vergogna. E se per caso qualcuno se lo fosse scordato, la sindaca è dello stesso partito che vuole governare l'Italia. Ma per favore .....


domenica 27 maggio 2018

Ripasso

Temo proprio che i nostri "nuovi" governanti abbiano bisogno di un ripasso sulla Costituzione, ma lo consiglierei anche alcuni politici un po' "primitivi" come Di Battista (padre). Ho appena parlato di due articoli della Costituzione Italiana e ora mi accingo a citarne un terzo, il numero 92. Questo recita : "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri". Nel momento in cui scrivo Giuseppe Conte non è ancora salito al Colle per cui non so come l'"affiare" Paolo Savona andrà a finire ma è importante notare che sarà comunque Sergio Mattarella a nominare i ministri suggeriti appunto dal primo ministro "in pectore". Ora senza voler fare una tesina di etimologia è chiaro che quando si parla di suggerimenti siamo ben lontani dalla imposizione per cui il Presidente può aver qualcosa da ridire (eccome). So benissimo che per molti il presidente della Repubblica non ha poteri. Vero rispetto ai modelli francese e americano, che sono infatti repubbliche presidenziali. Vero (parzialmente) nella vita quotidiana della repubblica. Ma i suoi poteri esistono e servono proprio in questi passaggi "critici" come le votazioni e la susseguente nomina del premier e del governo. Se ne facciano una ragione, anzi pensino a quanto fu "pesante" l'intervento di Giorgio Napolitano nel caso della creazione del governo Monti, eppure nonostante i molti mal di pancia non fu possibile contestarne l'azione. 

giovedì 24 maggio 2018

Dove sono?

Oggi (per me che scrivo) è il centesimo anniversario del passaggio del Piave, momento che segnò l'inizio della riscossa italiana. E oggi, direbbero Luigi di Maio e Matteo Salvini ,inizia (o dovrebbe iniziare) il governo del cambiamento, segno della riscossa contro i poteri forti. Deliri a parte è certo che il nuovo esecutivo ha qualche piccolo problema : il premier (che non ha mai fatto politica) porta avanti un programma che non ha redatto con una squadra di ministri che non ha scelto. Una sorta di premier telecomandato (per non usare termini quasi offensivi) cosa che sarebbe vietata dall'articolo 95 della Costituzione. Ma il cammino del nuovo governo non dovrebbe essere problematico (almeno all'inizio) visto che il M5s ha cancellato la libertà di mandato (ossia la possibilità per un parlamentare di votare secondo coscienza)  e quindi anche il Parlamento risulta telecomandato. Anche questo sarebbe proibito dall'articolo 57 sempre della Costituzione.  Allora mi chiedo dove sono tutti quei auto proclamati Guardiani della Costituzione che in occasione dello scellerato referendum dello scorso anno si strappavano le vesti? Evocavano derive autoritarie e quelle che abbiamo sotto gli occhi cosa sarebbero? Penso in particolare a Travaglio e Zagrebelski, il primo fino ad un certo punto lo capisco, vista la sua "militanza" ma il secondo (teoricamente di sinistra) non leva più la sua voce?

domenica 20 maggio 2018

Scienziati

Leggendo la ultra nota (e ottima in effetti) rivista "Quattroruote" mi sono imbattuto in un articolo (nella sezione milanese) che titolava .... "la fine dell'aria inquinata a Milano passa attraverso il maggiore uso delle auto ad emissioni zero!". Metropolitane, area C estesa, biciclette tutti "pannicelli caldi"! Mettiamoci a correre verso la più vicina concessionaria e compriamo un auto elettrica (o a gas). Si certo il "car pooling" sarebbe ancora meglio ma non stiamo a sottilizzare. Stavo per voltare pagina con un sorriso quando ho visto che l'articolo si poggiava su solide (vabbè) basi scientifiche in quanto era il commento su una ricerca fatta da questo RSE, definito nell'articolo : "centro scientifico parastatale", definizione tra l'obsoleto e il nulla significante. Raid su Internet per cercare questo RSE (ormai le sigle di 3 caratteri sono finite da lungo tempo) e anche questa volta ci arriva Wikipedia (ricordate di dare un piccolo contributo). Questo è il loro sito dal quale si evince che non sono esattamente un ufficio semi nascosto di scalda poltrone ma hanno 3 sedi e oltre 300 dipendenti. Chissà perché non lo hanno in nessun modo pubblicato, ma anche se la consistenza della struttura mi sembra più che solida mi risulta strano credere che una bicicletta produca più PM 2.5 di una auto , pur se elettrica.

sabato 19 maggio 2018

Eco

Mi manca Umberto Eco e sono solo due anni e mezzo che è volato via. Forse ho "semplicemente" bisogno di persone capaci di ragionare e non urlare. L'ho citato credo mille volte ma non mancano mai le occasioni per citarlo ancora. Mi riferisco alla frase che ha pronunciato in occasione della laura "honoris causa" nel 2105 nella quale diceva che grazie ai social una legione di imbecilli ha avuto la parola. I recenti test Invalsi ne sono una prova ma attenzione non per i test stessi ma per i commenti che hanno suscitato. L'antefatto è stata la erronea dicitura "Anzio" quando invece ci si riferiva alla battaglia di Azio in Grecia, battaglia tra Ottaviano e Antonio (e Cleopatra). Provate a leggere i commenti qui. Ora nel testo non hanno scritto "Anzio località del litorale romano" ma solo Azio, quindi potrebbe trattarsi del più che banale errore di battitura (ricordando che nel dubbio si dovrebbe sempre propendere per l'innocenza) molto, molto più lieve delle famose "traccie" delle maturità di qualche anno fa. Ma ogni occasione è buona per sparare cazzate e soprattutto per non pagarne praticamente mai il fio. Davvero è questa la libertà che ci ha regalato Internet?

mercoledì 16 maggio 2018

Privacy

Ormai siamo prossimi alla entrata in vigore ma prima di esaminare questo nuovo ennesimo adempimento che viene richiesto alle aziende e che crea qualche posto di lavoro ma anche molti mal di pancia sentite cosa è successo ad una mia amica. Un corriere le lascia davanti alla porta di casa una scatola piena di prodotti ortofrutticoli. Non era neppure la prima volta ma questa volta la confezione sparisce. Guarda caso la porta della mia amica è nel raggio di azione di una video camera di sorveglianza. Quindi tutto facile, si visiona il filmato e si estrae la foto del malfattore (sperando non sia un condomino). Eh già ma non si sta tenendo conto della legge sulla privacy per cui i filmati non possono essere visionati che dall'amministratore del condominio, il quale (come nella maggior parte dei casi) ha ben altro da fare. Per cui i giorni passano e nulla si svela salvo poi scoprire che occorre fare una denuncia per attivare la "procedura". E nel momento in cui la mia amica è andata a fare la denuncia ha scoperto che il filmato doveva essere cancellato dopo soli due giorni. Di fatto mi manca il capitolo finale di questa vicenda di stampo vagamente kafkiano ma credo proprio che non se ne farà nulla. E d'altra parte una sporta di verdura non rende povera la mia amica, ma certo uno di domanda allora a che c...o servono queste benedette video camere. Si spera che a fronte di un reato più grave tutte queste procedure non voglio sperare vengano bypassate ma almeno drammaticamente sveltite. Certo che allora ha ragione il proverbio che dice che finché non ci scappa il morto non si fa nulla! 

martedì 15 maggio 2018

Tempo

Abbiamo passato il traguardo dei settanta giorni e di governo neppure l'ombra. Per carità abbiamo esempi illustri (Germania vi dice nulla, per non parlare del Belgio) ma tutti questi "leader" non avevano pensato ad uno scenario come quello che si è creato dopo le urne? Non è successo esattamente un fatto così impensabile ma non è il punto. Quello che invece abbiamo è un parlamento insediato con tanto di presidenti e commissioni varie, un parlamento che quindi può funzionare. E allora? Il presidente della camera, Roberto Fico, aveva promesso di mettere subito mano alla "vexata quaestio" dei vitalizi, sparando addirittura che in due settimane si risolveva tutto. Ma le settimane sono passate e non mi risulta che abbiano fatto nulla. Certo l'uscita del suo collega, Luigi Di Maio (l'uomo che volle farsi premier) : "ma questa legislatura non è mai iniziata veramente" deve aver un po' demoralizzato i focosi pasdaran del M5S ma alla data il piatto è vuoto. Buon lavoro presidente.

domenica 13 maggio 2018

Mazda

Premetto subito che non è un post sponsorizzato, anzi. Ho avuto due auto della casa giapponese e sono state vetture divertenti ma non terrò fede al proverbio : non ci sarà una terza Mazda per me ed il motivo è l'argomento del post. Verso la fine dello scorso anno ho fuso una bancata del motore della mia Rx8. Dopo alcune perplessità decido di sostituirlo. Il mio meccanico di fiducia mi dice rammaricato che, vista la tipologia del motore (rotativo), dovevo rivolgermi direttamente alla rete ufficiale di assistenza, Mazda Overdrive. La mia auto è fuori produzione quindi il pezzo è arrivato direttamente dal Giappone (così mi hanno detto) ma poi sono subentrati tutta una serie di problemi una volta assemblato il nuovo propulsore, problemi che i meccanici stessi ammettevano non sapere bene come risolvere. Intanto il sottoscritto telefonava in pratica ogni settimana (visto che la concessionaria non lo faceva). Per farla breve arriviamo a venerdì 11 maggio data in cui mi viene riconsegnata la vettura (previo un pagamento di una certa entità ovvio). L'auto mi sembra davvero brillante ma percorse alcune centinaia di metri ho avuto la "malaugurata" idea di accendere l'aria condizionata e cosa succede.... Nulla! Torna alla "base", manda a quel paese quegli incompetenti ma la vettura è di nuovo in officina! So benissimo che le statistiche non si fanno con un singolo caso ma come ho già detto non mi rivolgerò mai più alla casa di Hiroshima.
Ps dopo alcuni mesi di permanenza della mia Rx8 in officina, ormai non sapevo più cosa pensare ed ho scritto alla casa madre italiana. Mi hanno risposto di chiamare il numero verde cosa che ho puntualmente fatto. Ho spiegato alla ragazza di turno il fatto, questa ha voluto il mio cellulare promettendo un pronto interessamento della casa. Come per il pulsante dell'aria condizionata non è successo nulla. Beh evidentemente l'incompetenza (chiamiamola così) non è prerogativa solo della concessionaria milanese, anzi forse quest'ultima è degna rappresentante della casa madre italiana. Il fatto che questa sia di Roma è ovvio solo una semplice coincidenza.

mercoledì 9 maggio 2018

Ignoranza

Scusate l'ignoranza ma non ho saputo spiegare a mia mamma cosa è un governo "neutrale". Premessa doverosa , ho vissuto per anni a pochi chilometri di distanza dal confine elvetico e questo aggettivo ha subito evocato la bandiera rosso crociata. Immaginate un governo svizzero con Guglielmo Tell che cancella Giuseppe Garibaldi. Scherzi a parte non era mai esistita la accezione di governo neutrale ma è ovvio che evocare un governo tecnico fa tornare alla memoria il governo dei "professori" che temo ben pochi ricordino con affetto. Credo che il tentativo del capo dello stato è destinato a fallire, salvo colpi di scena davvero impensabili. Quindi si torna alle urne pare il 22 di luglio e questa è un'altra prima volta. Sarà (sarebbe) la prima tornata elettorale che non fa perdere un giorno di scuola! Di nuovo scherzi a parte la questione è seria perché sembra difficile credere che qualcuno prenderà il tanto agognato 40% , ma d'altronde Spagna e Austria hanno votato più volte per cui inutile sorprendersi. Ma nella nuova campagna elettorale, che è di fatto già iniziata , vi è un fatto importante, come faceva notare Marco Damilano : il Partito Democratico stavolta si pone come formazione minore e deve solo (solo?) scegliere se fare opposizione o stampella. Non è un dettaglio almeno credo. Intanto cominciamo a prepararci psicologicamente all'aumento di IVA, accise e di conseguenza spread (eh sì è sempre in agguato). Mancano 12.5 miliardi per evitare quegli aumenti e non basterà certo la abolizione dei vitalizi a raggiungere tale obiettivo. Difficile credere che un governo che non può essere operativo prima di settembre possa reperire tali soldi, a meno di pensare a manovre che farebbero sembrare la riforma Fornero una passeggiata.

martedì 8 maggio 2018

Plastica

Certamente credo che tutti abbiamo sentito parlare del "Great Pacific garbage patch" noto anche come "Pacific trash vortex" che sono comunque termini per indicare un enorme ammasso di plastica galleggiante nell'oceano Pacifico (ma non si creda che il problema sia limitato a quella area solamente). Con la chiusura delle frontiere cinesi alla plastica europea noi del vecchio continente ci siamo trovati di fronte a un problema parecchio serio anche se sembra che lo stiamo gestendo meglio di quanto ci si poteva aspettare ma la strada è lunga in quanto la plastica è uno dei "pilastri" del sistema consumistico. Ho trovato questo articolo (vedi) che affronta bene l'argomento ma ci sono due punti su cui vale la pena soffermarci. Il primo è davvero quasi beffardo perché mostra una vera assurdità del nostro sistema : molti degli oggetti usa e getta sono imballati con materiali fatti per durare secoli ! Chiamarlo un eufemismo è poco. L'altro punto è sui famigerati sacchetti bio usati nei supermercati che da inizio anno sono a pagamento. Ora ritengo un prezzo davvero modesto per la salvaguardia del pianeta ma quello che giustamente l'articolo evidenzia è che i sacchetti li pagavamo anche prima, solo che erano inclusi nei prezzi come tutte le altre cose "gratuite" : dai punti fragola alle consegne a domicilio. Davvero qualcuno pensava che ce li fornissero per buon cuore? Adesso almeno è dichiarato il costo e (finalmente direi) uno li può anche portare da casa , con buona pace del pianeta.

lunedì 7 maggio 2018

Nativi

Ho appena parlato delle difficoltà che ci sono a regolamentare materie complesse e sfuggevole come molti dei fenomeni che nascono su internet. Forse il problema principale è dovuto al fatto che la maggior parte di chi dovrebbe legiferare su questi argomenti non è per niente un nativo digitale anzi spesso non ne capisce nulla. Se poi ci aggiungi una certa approssimazione il fallimento è a un passo. Guarda caso mi ritrovo a parlar male della amministrazione della città in cui vivo, Milano il cui sindaco mi sembra un po' in animazione sospesa. Antefatto : ai vigili urbani verrà dato un tablet per elevare le contravvenzioni. Ora non so quale sia la motivazione reale : dare un tono più moderno? Oppure cercare di stimolare il letargico corpo dei vigili a scrivere qualche multa in più? Andiamo oltre perché il punto è che con questa "innovazione" si creano una serie di problemi o meglio di disagi nei confronti dei contravventori, in particolare gli automobilisti. Non sono mai stato un paladino degli automobilisti ma quel che è giusto è giusto. Primo problema è che il tablet non prevede una copia cartacea quindi la multa può essere solo notificata via posta con il risultato che si pagano 11euro di notifica e non si può pagare entro 5 giorni godendo di una riduzione. Va bene così la smettono di parcheggiare come gli pare,forse non è il modo più elegante (diciamo così) ma può avere un senso. Ma la cosa quasi ridicola è che non sarà più possibile la conciliazione immediata. Chi ha qualche anno come me ricorda le scenette con il vigile che apostrofava il guidatore : "Che fa concilia?". Con il tablet è impossibile a meno di andare in posta con vigile e tablet! E questa possibilità, badate bene, è prevista proprio dal regolamento di polizia urbana del comune di Milano. A Milano si definiscono dei pirla, credo non ci sia bisogno di "traduzione".

domenica 6 maggio 2018

Privacy

In questi giorni sta per entrare in vigore il regolamento europeo sulla privacy. A primo acchito sembra più una serie di adempimenti formali (ma che strano) ma conto di tornarci. Intanto a che punto siamo con questo "affair" Facebook? Statistica mi rendo conto povera ma nel giro delle mie conoscenze mi risulta solo una persona che si è cancellata e ormai la bufera è passata almeno per ciò che riguarda il pubblico. Perché i guai giudiziari di Marc Zuckerberg (il boss di Facebook per chi fosse rimasto in ibernazione negli ultimi 15 anni) non sono che all'inizio. Ma qui risiede il problema. Consiglio di guardare il video della audizione del nostro Marc al congresso americano. Il relatore che lo interrogava era anche piuttosto cattivo ma era ovvio che non sapeva gran ché di cosa sono big data , network e quanto altro. Infatti siamo al nocciolo del post : come fa un legale a legiferare su una materia così scivolosa come internet? Oltretutto una mondo, quello della rete, che si muove a velocità sostenuta (per non dire frenetica). Infatti una delle proposte fantasiose è stata quella di vietare WhatsApp (sempre della famiglia Zuckerberg) ai minori di 16 anni. Perché? Perché prima di quella età non si può chiedere il consenso al trattamento dei dati. Il che, peraltro, significa che i tuoi dati li usano eccome ma davvero pensiamo possibile vietare WhatsApp ai ragazzini? Peraltro questo software è legato ad un numero di telefono più che ad un persona fisica quindi? E per l'oltre miliardo di utenti attuali? Ah no scusate questa limitazione vale solo per l'Europa e quindi preparatevi a dimostrare dove siete cittadini oltre alla vostra età. Diciamo che hanno scherzato ma dimostra come la materia sia molto complicata. Anche perché le persone che dovrebbero essere tutelate non si strappano i capelli sapendo che Facebook e/o WhatsApp usano i loro dati personali (magari forniti falsi e qui si apre un altro capitolo).