domenica 31 gennaio 2016

Femen


Come riportato (vedi) la nota formazione delle "FEMEN" (stando a Wikipedia questa sarebbe la dicitura esatta) ha messo in scena una finta impiccagione in occasione della visita del presidente iraniano Rohani a Parigi. Questo per ricordare la scarsa tutela dei diritti umani in Iran, dove è tuttora in vigore (e praticata) la pena di morte. Colgo l'occasione per fare un piccolo "riassunto" della situazione. La mappa sopra riportata (grazie Wikipedia di esserci) ci mostra la situazione della pena di morte nel mondo. Manca la legenda (per chi fosse interessato vedi) ma penso che basti far notare che i paesi in rosso sono quelli in cui la pena di morte è tuttora praticata. Balza subito all'occhio che le due più grandi democrazie del pianeta, Stati Uniti d'America e India, fanno parte di questo "gruppo". Consiglierei alle Femen di non gettare l'allestimento preparato per Rohani, temo che avranno molte altre occasioni per usarlo.

sabato 30 gennaio 2016

Padova

L'amica Francesca mi segnala questa notizia (vedi) che riassumo : i vigili del fuoco di Padova vengono chiamati per sbloccare un lucchetto, peccato (?) che il lucchetto chiudeva una cintura di castità! L'articolo non riportava molti dettagli lasciando quindi una serie di domande aperte al di là delle ovvie battute da caserma. Una rapida spulciata alla Rete mi ha fatto trovare questo altro articolo (vedi) che chiarisce alcuni aspetti. Primo la portatrice della cintura ha 60 anni è non è stata vittima di giochini sadomaso ma più semplicemente (?) aveva il terrore di essere stuprata ed ha "ben" pensato di proteggersi. Quindi dietro una notizia apparentemente solo curiosa si cela il problema della sicurezza, forse più percepita che reale ma alla fin fine la realtà è quella che percepiamo (senza neppure scomodare la fisica quantistica). Proprio in questi giorni nella mia città, Milano, sono comparsi numerosi manifesti di un candidato alla poltrona di sindaco che puntano proprio il dito sulla sicurezza. La proposta di mandare 1000 vigili in strada è temo più folcloristica che pratica anche perché il problema è cosa succede una volta che gli eventuali malfattori vengano "assicurati alla giustizia". Tra giudici troppo garantisti e carceri troppo pieni non vi sono molte speranze.

venerdì 29 gennaio 2016

Mutande

Le mutande del titolo sono quelle ormai famose (credo proprio) del vigile di Sanremo. Micro riassunto : un vigile timbrava e se ne andava, faceva timbrare da moglie e figlia e last (but not least) timbrava pure in mutande. Immortalato dalle telecamere è stato licenziato ma visto che viviamo in paese di diritto può far ricorso e lo farà. Intanto si gode una certa qual fama ed è stato pure in televisione. Il suo avvocato (mestiere davvero infame) ha sostenuto che ha persino sventato una rapina in mutande! Allora ecco un suggerimento per i comuni alla perenne ricerca di economie : tutti i vigili in mutande così eliminiamo quelle divise nere che puzzano di impero alla Star Wars. Purtroppo il 53enne (ex) vigile intaserà i tribunali spiegando che timbrava in mutande solo nei giorni festivi, quando non vi era il pubblico. E possiamo solo augurarci che non trovi qualche giudice garantista (usiamo questa definizione) che lo reintegri sulla base di chissà quale osservanza della legge. Intanto l'amico Maso mi segnala questo articolo de "La Stampa" che parla della vicenda ma aggiunge (leggete l'ultimo paragrafo) un dettaglio che non saprei definire : il succitato vigile ha lavorato per 20 anni come aiutante cuoco sullo yatch della famiglia reale belga, lavoro che era noto ed autorizzato dal comune (dettaglio importante direi). Ora in questi 20 anni il nostro (vigile) ha pure stretto amicizia con l'allora re del Belgio (Alberto II) ed infatti questi gli ha scritto per chiedergli lumi e esprimere solidarietà. Evidentemente ad Alberto Muraglia (questo il nome del nostro "eroe") il ruolo del vigile stava un po' stretto .....

giovedì 28 gennaio 2016

Sport

Purtroppo il mito che lo sport possa essere un'isola felice è crollato da molto tempo e negli ultimi tempi abbiamo visto capitolare anche il tennis, vittima di combine. Non poteva esimersi la nostra tragicomica penisola con la ennesima inchiesta sulle irregolarità del calcio ("la palla è rotonda ma l'assegno circolare"), ovviamente nulla di nuovo infatti ricordo bene la Giulia dei Carabinieri che entrava in campo, era il 1980 (per maggiori dettagli vedi), e d'altronde lo scandalo FIFA rappresenta bene il proverbio che recita: "il pesce inizia a puzzare dalla testa". Ma uno dei peggiori effetti della corruzione presente nello sport è certamente il doping. Non che non esistano atleti disposti a tutto pur di primeggiare ma ovvio che  se alla gloria del podio aggiungiamo un bel gruzzolo il gioco è fatto. Da cui lo scandalo che ha travolto i vertici IAAF (l'associazione mondiale di atletica). L'amica Roberta mi segnala questo articolo in cui viene svelato che la nota marca Adidas cesserà di essere main sponsor da subito anziché nel 2019 della citata IAAF proprio a causa del doping che è stato permesso dai vertici. Parliamo della bazzecola di 32 milioni di dollari. Si proprio una bazzecola perché tanto per essere chiari Sky e Mediaset hanno pagato oltre 900 milioni (di Euro pure) per i diritti della sola serie A (sola nel senso di solo calcio italiano che non è neppure il campionato più seguito). E siccome a pensar male si fa peccato date una occhiata qui. Ammetto il sito è un poco ostico essendo molto tecnico ma pur avendo una buona valutazione in generale si vede che l'azienda ha qualche piccola difficoltà. Quindi 32 milioni in meno fanno comodo giustificandoli pure per una causa "umanitaria".

domenica 24 gennaio 2016

Omicidio

Doverosa premessa : non credo che a nessuno dei politici stia davvero a cuore la tutela della vittima o dell'esecutore ma questa è la politica bellezza, e non puoi farci nulla. Andiamo con ordine : qualche giorno fa il governo di Matteo Renzi (ormai l'appellativo Apple-premier non glielo leva nessuno) ha visto approvare il suo decreto legge sull'omicidio stradale con però una modifica che costringerà un ulteriore passaggio del decreto stesso in Senato (si chiama sistema bicamerale questo signori). Tutto è ben spiegato qui ma cerco di riassumere : il decreto prevedeva che l'omicidio in caso di incidente stradale diventasse un reato vero e proprio per cui chi viene colto in flagrante deve essere arrestato. Quindi se ti fermi a prestare soccorso ti arrestano. Capisco che sto un po' semplificando ma fin da quando si è parlato di questo decreto mi sembrava il classico caso di legge emanata sotto la pressione dell'opinione pubblica scandalizzata da certe stragi, ma la pancia è una cosa la testa ben altra. E poi penso sempre al Manzoni che ben stigmatizzava le "grida" spagnole che prevedevano pene sempre più severe a fronte di una situazione in realtà selvaggia. Ripeto non credo che il deputato di Forza Italia abbia a cuore davvero lo stato di diritto del colpevole di omicidio stradale ma non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca. Sappiamo bene che le cause di incidenti (anche non mortali) sono dovute a velocità eccessiva, manovre azzardate, (ab)uso di droghe alcool e cellulari. Ma quando si toccano le auto in Italia si mettono tutti a soffiare come dei gatti. Ogni autovelox è visto come un puro e semplice modo di fare cassa, ogni multa vissuta come una vessazione a livello personale e via di questo passo. Date una occhiata a questo documento della UE, davvero poco leggibile (tanto per sfatare il mito che gli esteri sono sempre più bravi) e scoprirete che siamo il paese europeo con il maggior numero di morti. Crediamo davvero che introdurre l'arresto del conducente li ridurrà?

sabato 23 gennaio 2016

Corollario

Quasi a corollario del post su "Caporetto" (ahi l'autocitazione) ecco questo articolo. Ci racconta che l'anno scorso vi è stato un aumento di oltre un punto percentuale dei consumi elettrici a fronte di una diminuzione della popolazione di uno 0.025% (questo l'ho aggiunto io). Leggendo l'articolo si scopre che il "picco" è stato raggiunto a luglio durante un estate che si può ben definire rovente (e che sono convinto abbia contribuito non poco al calo degli italiani).  Ma il dato importante è che la nostra società (ma direi non solo quella italiana) è energivora e questo fatto getta una luce sinistra sul futuro. E a proposito di luce anche tutte le pubblicizzate campagne per l'abbandono delle vecchie lampadine non sembrano che attenuare il problema.
Ps parlando delle mie preferite ossessioni e/o battaglie non posso fare a meno di pensare a tutti quegli esercizi commerciali che durante l'estate 2015 tenevano costantemente le porte aperte con i condizionatori accesi (immagino a pieno regime). Ogni tanto se ne parla di metter delle sanzioni ma è un argomento meno gettonato del conflitto di interessi.

giovedì 21 gennaio 2016

Caporetto

"Caporetto" è stata la definizione usata da "Il Sole 24 Ore" e tutto sommato ci sta. Di cosa parlava l'articolo? Di morti abbastanza ovvio ma l'utilizzo del termine "Caporetto" è dovuto al fatto che nel 2015 il saldo tra nascite e decessi è stato negativo per un totale di 150mila persone, tanto per capirci in Italia è "sparita" una città come Livorno o Cagliari (e quindi addio alla partita sopra ritratta). L'unica altra occasione in cui si era verificato un evento di simile portata era stato nel 1917 con "attori" la guerra e l'influenza spagnola, scenari ben diversi dal 2015 appena concluso. L'articolo evidenzia le varie cause tra cui natalità bassissima, immigrazione molto ridotta. Forse il clima impazzito non aiuta molto ma non sono le cause su cui mi voglio soffermare ma le conseguenze. Per l'autorevole quotidiano economico si tratta di un disastro poiché, come già scritto, la crescita del PIL è il sacro Graal dei nostri tempi e farlo crescere in presenza di una decrescita demografica è compito assai arduo. Ma forse il bicchiere è mezzo pieno invece. I decessi riguardano (lo presumo in quanto non ho i dati precisi ma non volevo fare il becchino) persone "ageés" (come direbbero i francesi) che quindi producono poco o nulla ed in compenso "costano" al sistema in termini di pensioni e cure. Inoltre questo "svecchia" la popolazione in quanto uno degli effetti a breve della bassa natalità è "il paese di vecchi" ma tutto ciò con il tempo si aggiusta e questo potrebbe essere un primo segnale di "normalizzazione". E poi non riesco davvero ad essere così negativo su una riduzione della popolazione. Sono sempre stato un po' ossessionato dalla sovrappopolazione (e anche dalla scarsità d'acqua) e sono più che convinto che siamo già in troppi su questo pianeta. Ma per tornare ai fatti italiani bisogna intanto verificare se si tratta di un "incidente" statistico (la statistica è una dea estremamente capricciosa) e se non lo fosse anche la politica dovrebbe fare qualche considerazione del tipo : se la popolazione italiana diminuisce che senso ha continuare a costruire, consumando territorio oltretutto?



mercoledì 20 gennaio 2016

Domanda

In effetti questo non è un post ma una domanda pura e semplice. Devo ammettere che trattandosi di Esselunga sono assolutamente prevenuto e visto che si tratta di una "joint venture" con Disney parliamo di due aziende per le quali ho poco o punto simpatia. Comunque, qualcuno sa dirmi che c...o sono i "rollinz"?

martedì 19 gennaio 2016

Cantoni

Pochi giorni orsono ho avuto l'occasione di scambiare qualche parola con Corrado Passera (vedi) prossimo candidato alla poltrona di sindaco di Milano. Tra le cose che lui proponeva (poche in quanto il suo intento era quello di raccogliere le istanze dei cittadini) vi era la proposta di creare la Regione Milano. L'ho considerata poco più di una battuta visto che stiamo ancora cercando di capire cosa succede delle defunte provincie (Zalone docet), delle neonate (e molto balbettanti) città metropolitane, che una ulteriore sovrasttruttura non mi sembra assolutamente una soluzione. Anche perché creare una città stato alla Singapore non può risolvere, ad esempio, la tematica ecologica, così attuale in questi giorni,  che richiede provvedimenti oltre il  livello "locale". Ma poi è arrivato Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, a proporre l'introduzione dei cantoni al posto delle vecchie provincie. La cartina sopra riportata (grazie al "Cittadino" di Monza) come stia di nuovo reimpastando le provincie in salsa elvetica (l'erba del vicino ...), ma direi che queste non sono soluzioni ai veri problemi, in primis una classe politica che nelle ipotesi migliori è incompetente altrimenti è corrotta. Direi che più che di cantoni parlerei di cantonate.

domenica 17 gennaio 2016

Categorie

Credo sia abbastanza noto il fatto che considero una buona parte della comunità finanziaria mondiale un accolita di gaglioffi (per di più arroganti non certo simpatici come quelli sopra ritratti), ma forse vi è un'altra categoria che merita anch'essa una "maggiore" attenzione. Parlo dei costruttori di automobili. Sul caso Dieselgate sono stati versati fiumi di inchiostro (e ha un bel dire Luigi Zingales su "Il Sole" che la Germania ha imposto alla UE un modello morale oltre che economico) ma adesso pare che anche Renault (costruttore con pure una partecipazione statale) abbia ceduto alla lusinga di una bella centralina truccata. Stiamo a vedere se è vero, come staremo a vedere se è vero che alcuni concessionari a stelle e strisce hanno truccato i dati delle vendite spinti (obbligati?) dalla casa madre. Parlo della "gloriosa" vecchia Fiat oggi FCA (please pronunciatela "efsiei" onde evitare pericolosi tranelli) che ovviamente doveva presentarsi tirata a lucido per la recente quotazioni del suo gioiello Ferrari. Molto probabilmente per lo stesso motivo il nostro blu pulloverato Sergio Marchionne (ad di FCA per chi vivesse nel Buthan) ha sorvolato sul crollo del mercato russo. E qui ci stanno davvero prendendo per il c..o, lui e tutti gli analisti finanziari (birds of a feather ...). Vogliamo forse credere che in un paese sottoposto a sanzioni un crollo del 40 e rotti percento si è verificato giusto negli ultimi giorni? Meditate gente, meditate.

sabato 16 gennaio 2016

Charlie

La vignetta sopra riportata è quella che ha suscitato molte polemiche in quanto "ironizza" sul piccolo Aylan (no la storia non voglio raccontarla). Non è dettaglio di poco conto il fatto che sia stata pubblicata in "occasione" del primo anniversario della strage perpetrata nella redazione del periodico satirico, in piena città di Parigi. Come ho già detto non apprezzo un tipo di pubblicazione del genere, la loro satira è troppo "pesante" e non riesce praticamente mai a strapparmi un sorriso (come ad esempio mi capita con Ellekappa) ma finché avranno un sufficiente numero di persone disposte a pagare il prezzo di copertina vadano pure avanti (si può obiettare che la stampa gode di favori e sovvenzioni statali ma questo è un altro discorso). Quando, circa un anno fa, abbiamo contato 12 morti (più altri 5 ) moltissimi si erano schierati a favore di un giornale che, di fatto, non conoscevano ma che rappresentava la libertà di stampa. Facile visto che oggi si accettano satire contro il Papa quindi figurati cosa ce ne frega di Allah o del suo profeta, ma forse Charlie ha toccato il vero tabù della nostra società occidentale : i bambini. Ammetto che la vignetta è, ad essere gentili, pesante ma, ripeto, la cattiveria è sempre stata nel DNA di Charlie quindi vogliamo fare distinguo? Cattivi con il Papa o Maometto ma non con i bambini ? Basta non comprarlo, l'ultima estrema risorsa del cittadino - consumatore.
Ps a proposito della famigerata foto del bambino annegato vi furono molte polemiche sul fatto che la reporter (turca e qui ci sarebbe molto di cui parlare) abbia fatto bene a pubblicarla. Mi sembra di poter affermare che alla fine ha vinto il partito di coloro che ritenevano "utile" mettere il mondo davanti a quella tragedia per meglio sensibilizzarlo. Io ero molto scettico e visto il numero di bambini morti dopo quella foto direi che il bersaglio è stato completamente mancato. Come affermare che la famosa foto della bimba vietnamita abbia contribuito alla fine della guerra, purtroppo non è stato vero neppure in quel caso.

venerdì 15 gennaio 2016

E18

Per puro caso mi sono imbattuto in questa sigla "E18" e ho voluto capire cosa si celasse dietro. La sigla, come si intuisce dalla foto, è il nome di una strada, una strada europea (forse la E maiuscola iniziale vi aveva già fatto venire un dubbio) che collega l'Irlanda del Nord con la Russia! Per maggori dettagli vi è la solita Wikipedia (che ha appena compiuto 15 anni auguri) che ci fornisce informazioni più dettagliate su questa arteria che collega Craigavon con San Pietroburgo. Ora i motivi che portano a Craigvon, sperduto centro di soli 16000 abitanti nel mezzo della Irlanda del Nord, mi sono davvero oscuri (solita pioggia di soldi per fini elettorali / politici) ma sempre curiosando su Wikipedia scopro che esiste una fitta rete di queste vie europee che collegano posti davvero improbabili. Ho scoperto che in Gran Bretagna si sono rifiutati di segnalare queste "european routes" con la numerazione appunto europea adottandone invece una propria. Comincio davvero a tifare per la Brexit, almeno la finiremo una volta per tutte di avere una nazione che dall'Europa prende solo i flussi finanziari (se illegali poco importa).

mercoledì 13 gennaio 2016

Possibile

Già considero un mezzo autogol chiamare la propria formazione politica "possibile". Facile chiosare : possibile che non vi fosse un nome milgiore ?  Ma veniamo ai "contenuti" della movimento creato da Pippo Civati e ieri ha messo in campo la battaglia per abbassare l'Iva sugli assorbenti. La battuta (non mia) è nata da sola : "via la tampon tax". Ora un po' di leggerezza va anche bene ma qui stiamo cadendo nell'inconsistenza (o nell'incontinenza?).

martedì 12 gennaio 2016

David

Stavolta se ne va un pezzo della mia adolescenza. Sembra una frase fatta ma non lo è. Durante i miei anni del liceo, gli anni forse non più felici (erano gli anni di piombo non proprio il massimo) ma certo i più importanti, uno dei miei riferimenti era proprio lui : David Bowie. In effetti i miei idoli erano soprattutto musicali, meno importanti di registi e scrittori. E, a proposito di scrittori, per un appassionato di fantascienza come me, Bowie era davvero "l'uomo che cadde sulla Terra", il marziano Ziggy. Qualcuno capace di farmi sognare una realtà più grande della angusta citta di provincia in cui sono nato. Senza poi parlare della sua ambiguità sessuale altri mondi per me inesplorati al pari delle galassie di cui leggevo in continuazione. Tutto questo è finito da molto tempo (purtroppo) ma adesso siamo al punto di non ritorno e oggi davvero sento un po' di più il tempo che mi pesa sulle spalle. Addio David, salutami Major Tom.

domenica 10 gennaio 2016

Affinita'


Chissà se Goethe avrebbe mai scritto di affinità elettorali anziché elettive ma andiamo con ordine. Come riportato (vedi) qualche giorno fa in una Esselunga milanese si è tenuta un raduno di single. Credo che ai partecipanti interessi poco l'orientamento politico del grande vecchio Bernardo Caprotti, ammesso che lo conoscano. Molto probabilmente ha ragione Zygmunt Baumann quando dice che oggi le persone non sono più sudditi, non sono più cittadini ma sono consumatori per cui quale posto migliore per incontrarsi di un supermercato? Tempio del consumo per antonomasia permette anche di verifica subito se vi sono affinità tramite il semplice sguardo nel carrello altrui : compra bio, senza glutine, vegetariano o vegano, unbranded ? Anche se come la mettiamo con questi nativi digitali che magari fanno la spesa all'Esselunga ma online? Ma a furia di far tutto online forse si rischia di perder occasioni per incontrarsi ed ecco che i soliti cervelli del marketing ti vengono in aiuto sperando che in tanto che si cazzeggia tra i banchi del super si acquisti anche quello che non avevi intenzione di acquistare. Ma un bel vecchio corso di salsa e merengue no?

sabato 9 gennaio 2016

Grido

L'amico Maso mi segnala questo articolo che è un vero e proprio "grido" di dolore! E che sarà mai la causa di tanto dolore? Il fatto che a Roma si rischia di non poter vedere l'ultimo film di Quentin Tarantino ("The hateful height") nel formato 70mm. E certo che i problemi di Roma sono proprio questi, mica le buche per strada, la monnezza ovunque e i dipendenti (para)statali che si fanno i c...i propri. Ammetto che vi è qualcosa di beffardo nel fatto che Roma pur essendo la capitale italiana del cinema non possa avere questa possibilità che invece avranno Bologna e Milano (Melzo per l'esattezza ma non cambia). Potrei anche aggiungere il grido di dolore di Torino, capitale storica del film e sede di un (ottimo) museo del cinema ma andiamo oltre. Ad un prima lettura dell'articolo ho pensato : "ecco che dopo il (teorico) ritorno del vinile torna pure la cellulosa, la pellicola" ma in realtà questa è una operazione ben diversa. Innanzitutto i costi del distribuire pellicole in 70mm sono assurdi e non mi sembra che il settore cinematografico goda di questa ottima salute. Ma siamo poi tutti così capaci di apprezzare le differenze tra una proiezione digitale in 4k e una analogica in 70mm? Dubito fortemente. Ed ecco la "soluzione" del solito genio del marketing : la versione a 70mm è più lunga di quella "normale" digitale. Qui ho trovato un po' di confusione perché nell'articolo sopra citato parlano di ben 20 minuti in più ma in questo articolo di "Le Monde" invece pare che la differenza sia di soli 8 minuti. Che su un film di quasi 3 ore devono fare davvero la differenza oppure devo immaginare che vi siano due finali diversi (cosa che mi fa solo vomitare al pensarci). Comunque questa è una operazione di marketing fatta per quegli snob che potranno poi dire agli amici che loro hanno visto la versione a 70mm e parleranno del film solo con chi l'ha vista a sua volta. E poi ci si lamenta che il cinema non gode di buona salute.

venerdì 8 gennaio 2016

Erode

Chissà se qualcuno a Corsico, "ridente" comune della fascia sud di Milano, ha pensato di affibbiare questo appellativo al sindaco (di centro destra). La storia si ripete (ahinoi come sempre) ogni anno scolastico : genitori che non pagano la mensa, intervengono le autorità varie che di solito vengono accusate di essere dei novelli Erode e più o meno finisce tutto a tarallucci e vino (o quello che servono alle mense scolastiche). Nel caso di Corsico invece il sindaco ha mantenuto la linea dura e il risultato (vedi) è che dalle oltre 480 famiglie non in regola si è scesi a meno di 200. Persino Repubblica, che non è esattamente un quotidiano di centro destra, è stata molto asettica nel parlare di questo problema perché in effetti stiamo parlando di un problema a livello nazionale. Non ho cifre esatte ma il fenomeno è molto diffuso e se ha provocato reazioni ammirevoli (come l'industriale che ha pagato i pasti) resta il fatto che molta (troppa) gente si approfitta contando sul fatto che davanti ad un bambino affamato tutti si commuovono.  Certamente esistono situazioni disagiate ma per quelle credo proprio esistano già strumenti legali di esenzione mentre negli altri casi abbiamo genitori che preferiscono spendere i soldi per un nuovo smartphone o per acquistare eventi sulle pay-tv. Quindi dei loro figli se ne fregano e allora dovrebbe essere la società a farsene carico? Come amo spesso dire : "Erode aveva un pessimo addetto stampa".

mercoledì 6 gennaio 2016

Rondine


Una rondine non fa primavera e come (quasi) sempre i vecchi proverbi hanno ragione da vendere. Mi riferisco all'Arabia Saudita (dove forse di rondini ne vedono poche). Qualcuno ha forse visto con un segno positivo il fatto che durante le ultime elezioni sono state ammesse anche le donne. Si trattava di elezioni comunali ma era comunque una breccia nel muro eretto intorno alle donne (rammento che un proverbio saudita recita che una donna possiede solo due cose : il velo e la tomba). Ma a distanza di pochi giorni i sauditi ci hanno voluto rammentare cosa significa essere uno stato islamico, fatto e finito, e così hanno ricominciato le esecuzioni capitali che pare laggiù siano pubbliche e anche piuttosto seguite (in compenso i palinsesti televisivi sono tragici). 47 sono stati i condannati a morte e tra questi un imam sciita che ha provocato la reazione del vicino (ma non amico) Iran. Quest'ultimo ha interrotto tutte le relazioni diplomatiche (già non proprio amichevoli) e ha addirittura proibito i voli inclusi quelli per recarsi in pellegrinaggio alla Mecca (che si trova in territorio arabo rammento). Notevole quest'ultimo provvedimento visto che uno dei cinque pilastri dell'Islam (vedi) è proprio il recarsi una volta nella vita alla Mecca. Come risolveranno questo fine problema teologico sono affari loro, ma consiglio di dare un occhiata a questi 5 "comandamenti" (e relativi addendum) tanto per farci un'idea un po' più circostanziata di questi stati islamici (e darete ragione al detto : "se li conosci li eviti"). Certo che in questo scontro diplomatico (con la ovvia speranza che rimanga diplomatico) la diplomazia americana si trova una bella gatta da pelare in quanto sono sempre stati "amici" dell'Arabia Saudita e nemici dell'Iran (ricordiamo tutti Khomeyni), ma diciamo grazie all'Isis c'era stato un "avvicinamento" con l'Iran che adesso è tutto da capire. Sta a vedere che i sauditi lo hanno decapitato apposta quell'imam sciita. A pensar male si fa peccato (tanto per stare nel religioso).

martedì 5 gennaio 2016

Disattenzione

Quando la scelta dei vocaboli può far la differenza : in questo articolo de "Il Messaggero" si parla di un incidente sulla E45 in cui sono morti il conducente dell'auto mentre sono gravissimi moglie e figlio. Praticamente illesi gli occupanti dell'altra auto trattandosi di uno scontro frontale dovuto al fatto che la vettura del deceduto procedeva in contromano. Ora l'articolo parla di una disattenzione fatale del conducente che ha percorso oltre un chilometro contromano. Forse un fatto di non secondaria importanza è che il conducente (deceduto rammento) aveva 90 anni! Ora chiamarla disattenzione mi sembra davvero troppo "gentile", era semplice criminale che una persona di 90 anni fosse alla guida. Ma qui abbiamo due effetti perversi : il primo è che siamo nella società dell'auto per cui privare qualcuno della patente è cosa che non viene accettata, il secondo è che siamo nell'Italia del "volemose bene" (il 90enne era romano) per cui nessuno vuole prendere una decisione "dura" come quella di non rinnovare la patente ad una persona di quell'età. Speriamo arrivino presto le Google car, quelle che si guidano da sole.


domenica 3 gennaio 2016

Anno nuovo

Anno nuovo .... rincari vecchi. Come tutti gli annil primo di gennaio porta sempre un rincaro dei trasporti. Quest'anno "tocca" ad autostrade e treni ad alta velocità. Partiamo da questi ultimi il cui aumento è davvero difficile da accettare : con i costi dell'energia scesi in cantina come è possibile che i prezzi salgano, ma questo forse è il prezzo da pagare per avere due compagnie di alta velocità. Per le autostrade il discorso vale ovviamente di meno ma anche qui : per tutto l'anno passato abbiamo sentito le isteriche grida degli analisti finanziari preoccupati dalla deflazione (che significa che i prezzi scendono tanto per capirci) ed ecco un bell'aumento! Per la autostrada Milano Torino, tuttora invasa per una parte da un cantiere che doveva essere terminato da anni, si parla di un 6.5% in più (ma sono certo che possono fornirici un autotreno di slide per giustificare questo aumento). Diciamo che ci prendono per il c..o! Ma ecco arrivare il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che tuona : "la colpa è di Renzi!". E ci credo, in ultima analisi, essendo Matteo Renzi, l'Apple premier, il più alto rappresentate del potere esecutivo in Italia più o meno tutto quello che succede (a parte leggi e giustizia tanto per non dimenticare Montesquieu) è colpa sua. E nel caso in questione, essendo questi provvedimenti ratificati dai ministeri competenti, diamo ragione al leghista Maroni il quale però si è dimenticato della BreBeMi l'inutile autostrada inaugurata un paio di anni fa e che sopravvive grazie ai soldi pubblici evitando così una figuraccia non da poco alla Regione Lombardia. Anche questo colpa di quel cattivone di Renzi.

sabato 2 gennaio 2016

Chiambretti

Ho sentito casualmente gli "auguri" di Piero Chiambretti per il nuovo anno. Sempre arguto ha terminato il suo discorsetto con un "meno banche per tutti"! In effetti è difficile tollerare l'arroganza (neppure filtrata da un minimo di ipocrisia) delle banche ma forse diminuire il numero delle banche non è la soluzione temo. Avere poche banche di grandi dimensioni non può che favorire la nascita di "cartelli" (perché farsi la concorrenza quando ci si può accordate per spennare il cliente) e rende difficile qualsiasi azione "dura" nei loro confronti. Rammento l'esperienza statunitense dove lo stato è visto come un problema e non una soluzione (parole loro) ma quando si è dovuto usare soldi pubblici per salvare le "grandi" banche il famoso "pragmatismo" americano si è imposto e quindi ben vengano gli aiuti pubblici. Forse dovrei rettificare l'affermazione del simpatico Piero in "meno banca per tutti". Tra le varie previsioni relative a quelle del 2016 vi è quella di una diffusione di nuove forme di pagamento attraverso gli smartphone. Questa rivoluzione parte da Apple (che strano) ma anche Google vi sta investendo molto. Senza dilungarmi il telefonino sostituirà il vecchio porta monete. Dico porta monete perchè si pensa a pagamenti di importo limitato ma in futuro chissà. Le banche sono preoccupate e questa è già di per sè stessa una ottima notizia anche perché vi è pure il fenomeno del "peer to peer landing" (vedi) che potrebbe turbare i sonni di quei gaglioffi dei CDA delle banche. Staremo a vedere ma credo che sia solo questione di quando ( e non di se) lo smartphone diventerà un mezzo di pagamento diffuso quanto un bancomat o una carta di credito (sperando che non si debba poi rimpiangere i bei vecchi banchieri di una volta).
Ps ho parlato di monete e ogni moneta ha due facce. Oggi mi sono trovato in fila dietro ad una ragazza che ha chiesto di pagare con il bancomat un importo di euro 3,74. Connessione commutata aggiunta al fatto che la ragazza ha pure sbagliato il pin la prima volta ha significato perdere un bel po' di tempo. Eppure vale sempre il detto che il tempo è denaro o no?


venerdì 1 gennaio 2016

2015


A parte un problemino di percentuali credo dovuto alla non trascurabile quota parte di indecisi (37+27 = 64 quindi il restante 36?) direi che la slide sopra riportata mi trova abbastanza concorde. Lasciamo perdere l'aspetto personale ma l'anno che si è appena concluso (il 2015) lo definirei un anno davvero di merda! Vogliamo parlare delle ecatombe di migranti (tra cui tanti, troppi bambini)? O degli attentati francesi degno coronamento di tutta una serie di nefandezze fatte dall'Isis. E se per caso volessimo guardare allo sport come ad un isola felice gli scandali del calcio e della atletica sono sufficienti a farci ricredere. Se anche volessimo stare nel nostro orticello abbiamo avuto l'ennesimo scandalo bancario. Direi che non mi resta che augurare un buon 2016 ma senza cadere nel tranello di affermare che sarà sicuramente meglio, perché al peggio non c'è limite.