Ha ragione da vendere il proverbio : chi di spada ferisce, di spada perisce. Oddio in questo caso occorre sostituire la spada con la pistola ma nulla cambia. Mi riferisco alle recenti elezioni comunali di Milano dove il candidato del centro destra, tale Luca Bernardo, ha ottenuto un risultato davvero misero tanto da permettere al suo sfidante di vincere addirittura al primo turno. Bernardo con le pistole ha un tormentato rapporto perché agli inizi della campagna elettorale ha dovuto ammettere che era andato in ospedale (ma non in corsia) armato di pistola. Poi in una lettera al quotidiano "La Verità" (vedi) ha chiamato "pistola" chi avrebbe votato il sindaco uscente Beppe Sala, sostenuto dal centro sinistra. Se vogliamo parlare di armi diciamo che il fioretto non gli è proprio. Ma parlando di "pistola" se si guarda a questa tabella di "Milano Today" si vede che a Milano ce ne sono davvero tanti, ma certo il centro destra ha contribuito non poco a decretare una vittoria davvero netta del sindaco uscente. Hanno speso settimane per trovare qualcuno e poi tutto quello che è uscito è stato un pediatra (con tutto il rispetto per la categoria). Detto questo non è affatto una vittoria senza ombre, l'assenteismo è un po' troppo e soprattutto le sempre complicate periferie hanno disertato il voto. Ma non si può fare a meno di notare il tonfo di partiti / movimenti come ItalExit o 3V che pure avevano elettori motivati per i quali non può valere la scusante dell'astensionismo. Ma il leader di ItalExit, Gianluigi Paragone, non è convinto del risultato che lo lascerebbe fuori dal consiglio comunale e ipotizza un riconteggio dei voti. Speriamo di no. Certo che peggio di Cinquestelle c'è solo un ex Cinquestelle.
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