mercoledì 27 febbraio 2019

Elezioni

Non amo particolarmente le agenzie di rating, ne le ritengo infallibili ma in questo caso mi trovo d'accordo con Fitch : si andrà al voto entro la fine del 2019. Diciamo che le due tornate elettorali in Abruzzo e Sardegna hanno dato una mazzata al M5s e fatto capire che il centro destra ha i numeri per governare. Il centro destra, non la sola Lega, quindi anche l'usato garantito del Silvio e la problematica Meloni ma poco importa i numeri credo ci siano tutti. Ora Matteo Salvini ripete (probabilmente anche a se stesso, "repetita iuvant") che il governo durerà altri 4 anni e lo dice anche Giggino (magari Toninelli avrebbe detto qualche mese, al massimo anni) ma suona falso. Ovvio che Salvini non ha alcun interesse a chiamare la crisi tanto più il M5s resta al governo più voti arrivano a lui. Sicuramente le elezioni europee potrebbero essere la cartina tornasole e di nuovo qui l M5s è in stato confusionale con alleanze bizzarre ma oltremodo inconsistenti (senza parlare di quel colpo di genio di cercare di allearsi con le frange estreme dei "gilet jeaune") ma molto probabilmente la TAV potrebbe essere la scintilla. Forse è anche giusto così, visto che la parabola del M5s è praticamente partita da lì. Dobbiamo considerare le elezioni anticipate una "iattura"? Certo perché porteranno la destra (e che destra mica gente moderata) al potere ma è pur vero che questi qua stanno andando a sbattere e neppure se ne rendono conto. E cosi butteremo via il bambino con l'acqua sporca visto che alcune istanze anti sistema erano più che condivisibili. Comunque non voterò ne uno ne l'altro, ma ripassiamoci la storia : l'Italia è un paese di centro destra, quindi meglio esserne consapevoli.

lunedì 25 febbraio 2019

Speranza

Certe notizie mi fanno davvero ben sperare anche se bisogna stare molto attenti perché la realtà ha sempre molte facce. Ma veniamo ai fatti. Lo scorso anno (2018) Amazon aveva annunciato che avrebbe creato una sede per i suoi uffici (non parliamo della logistica) a New York, si tratta di ben 25 mila posti di lavoro. Certo ci sarebbe stata una "ricompensa" quantificabile in circa 3 miliardi di dollari tra sgravi e incentivi (non proprio bazzecole). E nel paese dove un mare di persone ha azioni (anche solo una visto il taglio) Amazon la proposta della company di Jeff Bezos è stata rifiutata (vedi). Il motivo principale di tale diniego è stata la durissima protesta degli abitanti del quartiere in cui sarebbero sorti i nuovi uffici, il Queens. Già non parliamo delle solite torri costruite a Manhattan, no si parla di un quartiere molto più popolare. Ed infatti da qui parte la protesta perché i residenti avevano due paure : la congestione che avrebbe creato la nuova sede (anche perché molti degli impiegati sarebbero stati pendolari) e comunque la salita verticale del costo delle case o degli affitti. Insomma la paura che una gentrificazione così "improvvisa" avrebbe creato un disastro sociale. New York ha già vissuto questi problemi con l'espansione / esplosione di Brooklyn e Williamsburg che hanno portato alla diminuzione della popolazione di Manhattan con il risultato politico che oggi le elezioni per il sindaco non si decidono più intorno a Central Park ma negli altri quartieri ormai più popolosi. Si può capire che questa gente si sarebbe trovata a vivere in un quartiere improvvisamente molto più costoso e complicato ed avrebbero avuto la consapevolezza che il comune di New York avrebbe fatto poco o nulla in termini di infrastrutture visto che regalava 3 miliardi di dollari ad Amazon (e rammento che la situazione finanziaria del comune non è affatto rosea). Questa è la notizia che mi fa ben sperare : che per una volta, negli Stati Uniti d'America, prevalga la società sul profitto. Suvvia Amazon non pagherà un dollaro di tasse per l'anno fiscale 2018, il suo boss è l'uomo più ricco d'America e ancora non basta? Come ho già detto una buona parte della new economy non paga praticamente tasse e poi ci stupiamo che nei ricchi Stati Uniti molta gente non abbia uno straccio di assistenza? Per finire citerei il mio sindaco : "che le facciano ad Avellino certe cose". Mi spiego , a New York la gente fa la fila per andarci, quindi inutile regalare tutti quei soldi per convincerli a trasferirsi.

domenica 24 febbraio 2019

Non ci credo

Quanto sto per raccontare rientra nella categoria dei fatti che ti fanno esclamare : "non ci credo!". Ieri (per me che scrivo) , nella ridente località svizzera di Crans Montana, si è svolta una gara di discesa libera nell'ambito della Coppa del Mondo di Sci alpino femminile. La gara è stata funestata (purtroppo anche da incidenti) da un cronometraggio impazzito. Notare che il cronometraggio è gestito dalla Longines quindi direi che era tutto un pasticcio svizzero. In effetti già questa sarebbe una notizia difficile da credere : non funzionano gli orologi svizzeri in una competizione svizzera! Ma in realtà quello che è incredibile è quanto successo a causa del malfunzionamento del cronometraggio. Esiste un regolamento molto complicato proprio per questi casi che prevede anche il ricorso a crono manuali. Ora il problema ha riguardato 6 atlete di cui 4 svizzere (e va be) ma questo ha determinato un "ricalcolo" della classifica, a distanza di ore dalla fine della gara e a podio trasmesso dalla TV (per la cronaca quella che vedete è la vincitrice, Sofia Goggia, bravissima). Ora per 4 atlete è cambiato poco ma una è passata da nona a settima (scavalcando due italiane peraltro) mentre un'altra è passata da quarta a terza, spodestando dal podio una austriaca! Ah dimenticavo entrambe le atlete "beneficiarie" del ricalcolo sono elvetiche! Non ci credo! Se non puoi più fidarti degli svizzeri ....

sabato 23 febbraio 2019

Cani

Recentemente mi sono trovato davanti a persone che mi magnificavano le bellezze dell'Iran. Non ci sono mai stato ma da quello che ho potuto leggere ci sono davvero molte cose da vedere. Ma la cosa un poco più bizzarra è che venivano tessute lodi anche della popolazione, amichevole, gentile e via di questo passo. Questo mi lasciava un filo perplesso e così ho curiosato in "giro" dove ho trovato un paio di notizie "interessanti" (e recenti). Iniziamo da questo articolo de "La Stampa" che ci mette in guardia da andare in Iran, ed in particolare nella capitale, con il proprio cane perché la bestiola non può essere portata nei luoghi pubblici, insomma niente passeggiatina. Ora anche io mi sono scagliato contro quei padroni (forse dovrei usare un'altra parola che termina in "oni" ma lasciamo state) che non raccolgono le deiezioni dei cani, ma qui si esagera. Si esagera perché lasciamo che una religione nata senza frigoriferi o disinfettanti ci detti regole di vita in cui il cane è un animale impuro, e d'altra parte anche una altra religione (questa millenaria davvero caro Giggino) applica la stessa logica a maiali e crostacei. Amichevoli forse verso i gatti visto che sono la "culla" di una famosa razza. Ma qui stiamo parlando di inezie perché in Iran è tuttora in vigore la pena di morte e su questo versante vi è persino una buona notizia (diciamo così) : sono state solo 277 le esecuzioni nel 2018! Oddio, come riporta "Il Corriere" resta la simpatica usanza delle impiccagioni pubbliche (pare per soli 13 casi) ma anche questo è un dato in diminuzione. Quindi consiglio ai turisti di essere piuttosto prudenti e soprattutto osservanti!

mercoledì 20 febbraio 2019

Mobilità

Milano, la città in cui vivo, è oggettivamente piuttosto avanzata dal punto di vista della mobilità con un mix di mezzi pubblici e sharing di vario tipo. Adesso arrivano addirittura i monopattini elettrici (vedi) che quindi si aggiungo a tutti gli altri mezzi a due ruote in sharing. Come ho già detto Milano è una città che si presta molto alla "fruizione" su due ruote essendo piatta e, per la popolazione, piccola per cui hanno fatto bene le varie amministrazioni a premere sull'acceleratore (ahi immagine automobilistica) della mobilità a due ruote. Ma non tutto è oro ciò che luccica in quanto il boom di vendite di due ruote è stato trainato dalle bici a pedalata assistita (come i monopattini di prima) e bisogna davvero chiedersi quante auto sono state "rottamate" a favore delle due ruote. Da questo fronte sembra arrivare un segnale positivo perché in Europa le vendite di auto a gennaio sono state più basse del 4.6% (vedi). Oddio presto per dire se è un trend ed inoltre i soliti analisti isterici stanno già prevedendo scenari catastrofici ma le auto occupano spazio anche quando (direi soprattutto) non marciano per cui ben venga una loro riduzione. Ma sempre le monete hanno due facce per cui non dimentichiamo che anche produrre bici ha un impatto ecologico soprattutto quando si va a utilizzare leghe "leggere". In questo articolo si parla di bici di plastica riciclata a confronto (impietoso) con bici in alluminio. Non è esattamente una novità e capisco che i fanatici delle bici super tecnologiche (assai vicini ai fanatici dei motori super potenti) guarderanno con sufficienza una bici come quella sopra raffigurata ma penso al bike sharing (quello "classico" con gli stalli) dove le bici attuali sono dei veri "cancelli" per cui sarebbe bello che le "nuove" fossero più leggere ed ecologiche, un ottimo paretiano.

sabato 16 febbraio 2019

Più visto

Sembra proprio che (alla data) il video più visto su Twitter (fatto da un politico) sia della ragazza sopra raffigurata, Alexandria Ocasio-Cortez. Ora credo che molti in Italia ne abbiano sentito parlare soprattutto per il fatto di essere stata eletta a neppure 30 anni stabilendo un record. In realtà vi è molto di più e già la pagina italiana di Wikipedia ci racconta molto. Quindi non mi ha stupito leggere che il suo video tweet ha battuto quelli del suo arcinemico, The Donald, il POTUS anche perché aveva il più che promettente titolo : "AOC show how f*cked campaign finance laws are", ossia la nostra Alexandria mostra quanto siano pessime le leggi per il finanziamento delle campagne elettorali (notare il solito puritanesimo americano che ha messo giusto quell'asterisco). Ma Marco Simoni, presidente di Human Technopole tra l'altro, ha stigmatizzato la pesante dose di demagogia presente in quel video. Purtroppo temo abbia ragione e lui non è neppure un anziano signore come me visto che si è diplomato nel 2007. In sintesi quello che dice nel suo articolo su "IlPost" (tra le varie cose ivi compresi i 3 problemi del mondo di oggi su cui magari ci torniamo) è che la nostra AOC pone giustamente l'accento sul fatto che il presidente ha costrizioni etiche inferiori a quelle dei politici ma tutto il problema si riduce nell'accettare i soldi dei cosiddetti "bad guys" ossia le industrie (o meglio le lobbies) petrolifere o farmaceutiche o delle armi. A parte il fatto che lei è stata eletta in un collegio "blindato" cosa propone? Nulla anche perché cosa potrebbe concretamente fare? Rendere illegali le "donazioni" da parte di quelle aziende? E quali potrebbero essere allora i donatori "abilitati"? La nostra Alexandria sembra dimenticare di vivere nella società più energivora del mondo che consuma tutto in modo bulimico compresi i farmaci, che guida auto con un DNA da tank, quindi? Ma mi permetto di ripetermi, siamo alle solite e mi spiace che una persona giovane e "radicale" riproponga il solito ritornello ch la colpa è dei "bad guys". Ma il fatto che il sistema sia a sua volta "bad" non ti sfiora? Un sistema che ha permesso ad uno come The Donald di diventare presidente con ben 3 milioni di voti di meno, un sistema che non ammette altro che due candidati ("Just one more option than communist Russia"). Questo va bene nel tennis ma non quando si sceglie l'uomo più potente (per ora) del mondo.

giovedì 14 febbraio 2019

Aerei

Sono passati oltre 110 anni da quella immagine e l'industria aeronautica ne ha fatti di passi avanti eppure... Oggi leggo che la produzione dello Airbus A380 cesserà nel 2021. Per chi non fosse "pratico" di sigle parliamo del gigante dei cieli, l'aereo a due piani. Il tutto dovuto al "disimpegno" da parte della compagnia Emirates che ha deciso di non comperare ulteriori apparecchi. Ed era rimasta l'unica a credere in questo progetto che quindi mestamente termina. E temo avrà parecchie conseguenze visto che per accogliere quel bestione era necessario adeguare piste e strutture e chi lo ha fatto forse non rientrerà tanto facilmente nei costi, visto che non esisterà sviluppo. Immagino che la Francia sarà un po' preoccupata visto che a Tolosa si concentrava la maggior parte della produzione. Al di là di queste considerazioni mi chiedo quale sia il futuro. Si fa un bel parlare di quanto siamo progrediti, ma dal punto di vista aeronautico? Il Concorde è morto e sepolto quindi di volare più veloci non se ne parla più (a parte quei progetti alla Elon Musk), l'ipotesi di avere veicoli sempre più capienti non sembra neppure lei essere percorribile per cui cosa sono i progressi? Certo migliore efficienza e riduzione del rumore, encomiabili ma stiamo parlando di raffinazione di tecnologie esistenti, non di veri avanzamenti.
Ps per una curiosa coincidenza oggi (per me che scrivo) si terrà un incontro a Roma per parlare di Alitalia. Vista l'imperizia di questo governo vi è da temere qualche soluzione "estemporanea". Intanto, sempre per gli amanti delle coincidenze, annotiamo la pessima situazione di Norwegian Air (vedi) che sembrava destinata ad un futuro radioso ma le cose sono andate diversamente. 

mercoledì 13 febbraio 2019

Democrazia

Temo di poter essere accusato di una certa acrimonia nei confronti del M5s ed è tutto vero ma il perché lo chiarirò in fondo al post. Vorrei iniziare con la frase detta (vedi) dal rappresentante del M5s, Sara Marcozzi, all'indomani della batosta presa nelle elezioni tenutesi in Abruzzo. Inutile commentare lo schizzo di bile lanciato su PD e Forza Italia basandosi sulle elezioni precedenti, cara Sara sono passati 5 anni e siete diventati forza di governo ma si sa la sconfitta è sempre orfana (e questi del M5s sono incapaci di ammettere l'evidenza anche se per loro sono evidenti le scie chimiche). Ma poi ha aggiunto che chi ha perso non è il M5s (impossibile ovvio) ma la democrazia. Ora questi penta stellati hanno un problema con il concetto di democrazia, forse Casaleggio dovrebbe mettere un tutorial on line (che fa moderno). Prima il suo "capo" fa casino con le date e confonde secoli con millenni (come il suo collega prima tra mesi e anni), poi si aggiunge quell'altro "maître à penser" di Carlo Sibilia (quello che non crede allo sbarco sulla Luna) che rivendica con orgoglio che la rivoluzione del M5s è stata democratica senza tagliare alcuna testa (vedi), io avrei anche parlato delle brioches ma in effetti quella è una delle prime fake news della storia. Ma torniamo alla frase di Sara, secondo la quale la democrazia è stata sconfitta perché loro sono stati superati da coalizioni (vabbé lei le chiama ammucchiate). Quindi? Sono vietate? Assolutamente no per cui se scegli di correre da solo patiscine le conseguenze. Poi detto da chi ha corso da solo alle politiche e poi ha fatto una coalizione impresentabile. Almeno questi lo hanno detto prima con chi si alleavano. Anche perché mia cara Sara con il 20% non si va da nessuna parte se non facendo alleanze. La sua analisi procede affermando che i voti persi sono andati alla Lega. Ed ecco il motivo per cui sono piuttosto incazzato con il M5s. Questi buontemponi con la loro dabbenaggine stanno consegnando l'Italia a Salvini, e su un piatto d'argento. Ma forse ce lo meritiamo visto che fanno sembrare il trasformista Matteo Salvini un grande statista.

lunedì 11 febbraio 2019

Festival

Si è appena conclusa l'ennesima edizione del Festival di Sanremo. Non l'ho visto per una certa forma di snobismo ammetto ma ance per una reale mancanza di interesse. Ma in questi giorni mi è capitato "sotto mano" questo articolo de "IlPost" che parla del (probabilmente) peggior festival della storia (vedi). Nell'aprile 2017 si doveva tenere un festival di lusso alle Bahamas con costi dei biglietti a migliaia (vere stavolta) di dollari. Gli artisti intuirono la fregatura e diedero buca ma qualche malcapitato arrivò laggiù per essere accolto in tende da campeggio con un catering da rifugiati (sulle belle ragazze non ho notizie). La cosa che forse distingue le truffe nostrane da quelle americane è che il responsabile è in galera (sei anni come scritto sempre da "IlPost"). Ma non voglio fare paralleli (peraltro sarebbero ridicoli) tra Sanremo e quell'altra cosa là solo mi è parsa "simpatica" la coincidenza.

sabato 9 febbraio 2019

Mille

Pur avendo qualche dubbio non posso credere che il corpo insegnante di Pomigliano D'arco sia così scarso. Mi riferisco alla lettera scritta dal vice premier, Giggino Di Maio (che lì ha iniziato la sua carriera scolastica), al quotidiano francese "Le Monde" in cui si parla della "millenaria" democrazia francese. Inutile ripetere i mille (questa volta l'ordine di grandezza è corretto) post già circolati in cui si puntualizza che proprio di millenni non si parla semmai di secoli e già un paio bastano. Ma ripeto non credo di poter dare la colpa alla cattiva scuola ma al cattivo alunno. L'altra sera in un dibattito televisivo, il filosofo Massimo Cacciari, minimizzava riducendo la "cazzata" ad una battuta. Sono sorpreso visto che non facevo Cacciari uno che minimizza e pur inchinandomi davanti al suo standing culturale non sono d'accordo. Questa frase non è uscita nella cena a margine di un meeting dove tutti si davano pacche sulle spalle. No, è una lettera scritta ad un giornale francese dopo aver fatto un atto piuttosto grave nei confronti della diplomazia di quel paese. Non voglio per ora entrare nel merito di quanto successo (ci sarà tempo purtroppo) ma se poi scrivi una lettera nella quale spieghi il motivo di tale azione e ci metti una castroneria tale rischi davvero grosso. Perché delle due l'una: o li stai prendendo in giro esagerando le lodi in modo assurdo oppure dimostri una ignoranza davvero siderale. In ogni caso non va bene, per nulla. Viene da chiedersi se non esiste qualcuno che dia almeno una occhiata al testo, o basta il correttore di Google? Ma è pur vero che il nostro premier ha come portavoce Rocco Casalino, come dire che in Francia hanno "les grandes ecoles" mentre in Italia abbiamo il "Grande Fratello", fate un po' voi.

venerdì 8 febbraio 2019

Circenses

E alla fine Virginia Raggi, sindaco di Roma, è ricorsa alle vecchie ricette dei latini (che sono pure suoi antenati) dai alla gente "panem et circenses". Allora al pane ci pensano quei buontemponi del governo con il famoso "reddito di cittadinanza" per cui mancano i "circenses" e qui interviene la collega di partito, Virginia, con il nuovo stadio! Che invidia che provo per i romani, stanno talmente bene che possono concentrarsi su "problemi" come quello del nuovo stadio. Stadio intorno al quale si sono aggirati figuri come Parnasi, già in carcere. Ma vista la situazione idilliaca sono quisquiglie. Evidentemente la monnezza hanno deciso di tenersela come arredo urbano assieme alle buche. Per non parlare di discoteche dove la gente va armata e spara pure a quello sbagliato. Verrebbe da chiosare passi delinquenti ma pure coglioni? Forse la gente non sta così male o forse sta talmente male da aver perso di vista anche l'evidenza dei fatti.

mercoledì 6 febbraio 2019

Avvicendamento

L'amica Francesca si interroga su cosa stia succedendo a "Repubblica", e la questione merita un approfondimento. Come penso molta gente abbia sentito vi sarà un cambio al vertice del quotidiano romano. Ora la prima cosa che salta all'occhio è la brevità del periodo in cui Mario Calabresi, ormai l'ex direttore, ha ricoperto quella carica. Parliamo di una testata relativamente giovane (nasce il 14 gennaio del 1976) ma che ha avuto solo 3 direttori oltre l'attuale : Scalfari per 20 anni, Mauro per 10 e Calabresi per soli 3. Mentre per i primi due direttori si può anche trattare di puro e semplice "pensionamento" nel caso in questione è un po' complicato essendo Calabresi nato nel 1970. Dal suo scarno comunicato si evince che ci è trattato di una scelta degli editori quindi l'ipotesi di un siluramento (adombrata dalla mia amica) ha più di un elemento a suo favore. Ovvio che i giornali stanno subendo cambiamenti violenti (e dolorosi) perché temo che il modello di business debba essere profondamente rivisto. Repubblica ha avviato una (asfissiante) campagna di abbonamento ma temo non sia così semplice. Peraltro ad aprile 2018 si è insediato il nuovo amministratore delegato del Gruppo GEDI, Laura Cioli, e questo gruppo altri non è che l'"editore". Ma da qui alla rimozione di Calabresi il passo non è breve ed anche la figura nominata in sua vece, Carlo Verdelli, non aiuta a chiarire cosa stia succedendo ossia se parliamo di una "semplice" ristrutturazione o di una notte dei lunghi coltelli. Spero che prima o poi qualcuno sia in grado di spiegare cosa sia accaduto (o cosa stia accadendo) ad una delle principali (e più serie) testate italiane.

sabato 2 febbraio 2019

Ironia

C'è poco da fare ironia, caro Donald. Mi riferisco ai tweet di Donald Trump che si fa beffe delle cassandre del cambiamento climatico. In effetti sembra un po' ridicolo parlare di riscaldamento globale quando ti trovi le cascate del Niagara ghiacciate. Ma il buon Donald non ha mai mostrato una particolare finezza di pensiero e si dimentica che oltre a riscaldamento vi è pure l'aggettivo globale. E infatti se nel MidWest stanno battendo i denti in Australia hanno registrato la più calda estate da quando esistono le rilevazioni e come "bonus" adesso sono arrivate piogge monsoniche che non avevano precedenti. Discorso davvero complesso che coinvolge il principio antropico ma credo che ormai solo questi politici miopi e boriosi possono credere che tutto questo succede senza che ci sia la minima colpa da parte degli uomini (ed in particolare degli statunitensi con il loro modello di vita ai limiti del demenziale). Per cui ci sarebbe poco da fare ironia ma occorre "rimboccarsi le maniche" e davvero cercare di cambiare le cose, perché possiamo cambiare abitudini ma non possiamo cambiare pianeta (a meno di credere a quel buontempone di Musk che al massimo salverà qualche multi mega miliardario della Silicon Valley).
A proposito di ironia segnalo il commento di un lettore del New York Times (e presuppongo concittadino di Trump) che si dichiarava a favore di costruire un muro e anche bello alto, molto altro. Ma con il Canada!