Purtroppo i numeri non sono opinioni e la Lombardia è (di nuovo) al centro della pandemia e Milano è a sua volta epicentro dei contagi. Sembra che il virus prediliga il mondo dello spettacolo perché nel giro di pochi giorni sono risultati positivi Nicola Savino, Jovannotti e i Ferragnez. Stanno tutti bene (o al massimo sono raffreddati) e non mi lancerei in una disquisizione se la gente di spettacolo segua più o meno le precauzioni per evitare il contagio. Non voglio essere assolutorio ma con questi numeri temo sia davvero difficile schivarlo a meno di condurre una vita da eremita. Quello che invece mi sembra uscire da queste vicende è il ruolo dei tamponi rapidi. Non è esattamente la prima volta che si sollevano dubbi sulla efficacia dei tamponi rapidi. Gli stessi produttori ammettono che la percentuale di falsi negativi è tutt'altro che trascurabile e visto il massiccio uso che se ne sta facendo è chiaro che abbiamo una "falla" nel sistema dei controlli. Purtroppo il molecolare è inerentemente più lento e costoso e credo proprio non vi siano laboratori a sufficienza per screening di massa alla "cinese". Quindi? C'è poco da fare, il molecolare resta l'unica via ma con i predetti limiti non è una via facilmente percorribile, non resta che affidarsi alla prudenza (non vorrei chiamare in causa la provvidenza).
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