martedì 29 giugno 2021

Bandiere

Ho appena parlato (ahi il peccato della auto citazione) di una multa comminata ad una autovettura elvetica sprovvista di sigla nazionale. Ovviamente gli svizzeri pensano (e bisogna anche concederlo) che il loro vessillo rosso crociato sia universalmente riconosciuto. Ma non si può immaginare che le varie forze dell'ordine vengano istruite sulle bandiere del pianeta. Anche perché alcune di queste sono piuttosto simili per cui si potrebbe facilmente essere tratti in errore. Questa mia ipotesi sembra avere il sostegno niente popo' di meno che del presidente del Senato, seconda carica dello stato italiano, Maria Elisabetta Alberti Casellati (se no come diceva quel comico : "non si volta"). Infatti la nostra presidente ha voluto congratularsi (tramite Twitter) per la vittoria (alquanto sofferta) della nazionale di calcio su quella austriaca e in coda al tweet ha aggiunto anche la bandiera. Peccato che era quella dell'Irlanda che come si vede dalla foto è piuttosto simile (trovate il resoconto completo qui). Non so esattamente quale strumento abbia usato per scrivere tale tweet, posso dire solo che nella versione Android le gif che raffigurano le bandiere non hanno alcuna indicazione testuale, quindi o la conosci o la sbagli. Forse un problema di leggero daltonismo visto che passiamo dal rosso all'arancione. Non ne farei un caso , giusto un sorriso e una scrollata di spalle però vorrei solo far notare un dettaglio : la bandiera italiana viene definita addirittura nell'articolo 12 della Costituzione (vedi). Quindi la seconda carica dello stato deve evitare come la peste uno scivolone del genere.

 

domenica 27 giugno 2021

UEFA

Francamente non conosco lo statuto della UEFA (che sta per Union of European Football Associations) e non ho neppure voglia di leggerlo. Posso ben immaginare che sia prevista una "giusta distanza" da prese di posizione politiche e non solo. Giusto e ovvio nel mito (un po' sovrastimato) che lo sport superi pregiudizi, barriere e confini. Però credo che mai come in occasione di questi Europei di calcio sia difficile "galleggiare" facendo finta di niente. Quasi comica la storia delle bottigliette poste davanti a tecnici e calciatori nel caso delle conferenze stampa : prima Cristiano Ronaldo le rimuove perché ritiene le bevande gassate non consone ad un sano stile di vita, Pogba le rigetta perché da mussulmano non beve alcool (mi chiedo se tutti i soldi che gli danno siano halal). Ma ripeto siparietti ai limiti dell'avanspettacolo. Poi è arrivato il tormentone "Black Lives Matter"! Moretti (Nanni) si sarebbe chiesto : "mi si nota di più se mi inginocchio oppure se sto in piedi ma dichiaro la mia avversità al razzismo". La nazionale italiana con una soluzione degna di Ponzio Pilato ha "deciso" che si inginocchiava se lo facevano gli altri. Qui c'è un po meno da ridere ma andiamo oltre e arriviamo al vero "problema" : il gay pride. Ieri (per me che scrivo) si è tenuto in buona parte del mondo la nota manifestazione "arcobaleno". Monaco di Baviera, che ospita alcuni incontri, voleva colorare il suo stadio (notevole opera di Herzog e de Meuron) appunto dei colori arcobaleno. Ma la UEFA ha posto il veto in ossequio alla suddetta politica dello starne fuori. Vero ma a pensare male si fa peccato però si azzecca e mi viene il dubbio che ci sia dell'altro. Quanti giocatori gay conoscete? Francamente sui due piedi non me ne ricordo. Parlo ovviamente del calcio maschile perché sembra che in quello femminile sia molto più comune (anzi). Quindi siamo sempre di fronte al calciatore macho accompagnato dalla velina di turno per cui guai ad insinuare il dubbio che ci siano calciatori gay. Altrimenti immaginate cosa potrebbe succedere nelle docce....... 

 

sabato 26 giugno 2021

Multa

So che le multe non piacciono a nessuno ma questa storia è davvero notevole. Dei nostri conoscenti stavano viaggiando (nel rispetto dei limiti e quant'altro) sulla tangenziale ovest di Milano quando sono stati affiancati da una macchina della polizia che li ha intimato di accostare. Una volta fermatisi si sono visti appioppare un verbale di 60 Euro e spicci. La premessa è che guidano un auto svizzera, per l'esattezza dei Grigioni, e il motivo della multa è che non avevano l'adesivo con la sigla della nazione, ossia CH. In effetti le targhe delle auto immatricolate nella UE riportano (pur se in piccolo) la sigla del paese, ma quelle della ridente confederazione elvetica hanno solo la bandiera, che evidentemente gli svizzeri ritengono sia assolutamente indicativa. Ma la legge prevede una sigla non un simbolo ed ecco la multa che se non avessero pagato subito avrebbe toccato i 170 Euro. Facile stigmatizzare il comportamento di questi due poliziotti (ovviamente non quelli della foto) anche pensando a quanti comportamenti ben più pericolosi vediamo tutti i giorno sulle nostre strade. Però, però sappiamo bene la pignoleria dei gendarmi elvetici per cui ogni tanto vale il detto americano "a taste of their own medicine". Comunque oggi ho percorso oltre 400 km e ho visto molte altre auto elvetiche senza il famigerato CH e mi chiedo quante multe siano mai state fatte. Forse uno dei poliziotti era stato multato da qualche zelante vigile svizzero ma in ogni caso vale "dura lex sed lex".


 

sabato 19 giugno 2021

H2O

L'acqua è sempre stata una mia ossessione. Come ho già detto anche durante la pandemia giravi il rubinetto e l'acqua scendeva, pigiavi l'interruttore e la lampadina si illuminava, accendevi il pc e internet c'era. Molti, troppi non si rendono conto di quanto è necessario perché tutto ciò accada ma se proprio dovessi fare una classifica ritengo l'acqua il bene primario. Peraltro non sono certo l'unico a considerare l'acqua essenziale ma molte persone pensano che di acqua ce ne sia in abbondanza anzi c'è più acqua che terra. Vero ed infetti quando si parla di acqua bisognerebbe sempre specificare quella potabile più o meno un sinonimo di dolce. Di questa non vi è tutta sta abbondanza e l'aumento di popolazione e l'aumento dei consumi rendono sempre più drammatica la sua scarsità soprattutto in certe parti del mondo. Ma non è esattamente così. Qualche giorno or sono, il 17 giugno per gli amanti della precisione, era la "Giornata mondiale della lotta alla desertificazione". In tempi di G7, pandemia ed europei di calcio non mi sembra ci sia stata una grande copertura mediatica ma almeno ANSA le ha dedicato un articolo (vedi). Non è un  particolarmente breve ma direi che vale la pena (è il caso di dirlo) leggerlo. I numeri sono un po' sconfortanti : 20% del territorio italiano è a rischio desertificazione un bel po' sopra la media europea che è l'8% ma la nostra collocazione ci favorisce per le vacanze ma un po' meno da questo punto di vista. La rete idrica disperde (spreca) il 42% che da un lato da uno spazio per miglioramenti ma gli investimenti richiesti sono da far venire il mal di pancia a qualsiasi ministro delle finanze. Ma il numero davvero raggelante è che solo 2 italiani su 10 sono preoccupati anzi sono convinti che i dati (che non conoscono bene) siano volutamente gonfiati. Insomma dopo aver subito i deliri dei negazionisti covid adesso ci tocca pure il negazionista idrico. E pensare che secondo lo stesso studio 9 italiani su 10 conoscono il concetto di sostenibilità e lo ritengono importante. Forse per costoro sostenibile sono i brand della moda che decidono di usare solo pellicce ecologiche.

mercoledì 16 giugno 2021

G7

Giusto un paio di giorni fa si è concluso il 47mo G7. Ha trattato temi piuttosto importanti, anzi, parecchio importanti anche se dopo le chiacchiere bisognerà capire se seguiranno i fatti. Uno dei punti caldi è il rapporto con la Cina che ha sbeffeggiato il G7 con l'ormai famosa vignetta (dove peraltro sono inclusi anche dei paesi che non fanno parte del forum). Certamente la Cina mostra oltre al dispetto anche una certa invidia ma la sue carenze democratiche sono un bel problemino. Ma prima di buttare via il bambino con l'acqua sporca vorrei fare qualche considerazione sul formato del G7. La prima cosa che salta agli occhi è la presenza della UE che si sovrappone a Germania, Francia, Italia e per fortuna gli inglesi hanno fatto quella genialata della Brexit altrimenti c'erano pure loro. Questo a mio avviso è un po' barare ma andiamo oltre. il forum G7 ambisce a raccogliere i principali paesi del mondo ma principali relativamente a cosa? Non alla popolazione visto che Cina e India da soli monopolizzano i gradini più alti del podio. Anche se un po' cinicamente bisogna però ammettere che una armata di poveracci non può essere la guida del pianeta e allora parliamo dei paesi più importanti dal punto di visti economico. Ahi qui nasce il solito e avito problema di come si misura il "peso" dell'economia ma per non stendere un trattato prendiamo per buono il PIL come indicatore. Ed ecco la solita Wikipedia che ci mostra la classifica mondiale. Ho linkato la pagina italiana non per un rigurgito di nazionalismo, ma perché include anche la UE e l'area Euro (il fatto che la pagina inglese non la citi neppure sarebbe occasione per una bella discussione) e già questo mostra i limiti della "rappresentatività" della UE. Ma in ogni caso gli Stati Uniti d'America sono saldamente al primo posto, seguiti da UE/Euro ma poi arriva la Cina. Come ho già detto la mancanza di democrazia in Cina salta agli occhi se la confrontiamo con tutti gli altri paesi ma da un punto di vista economico c'entra poco o nulla. E certo che quando si parla di ambiente non tenere presente la Cina (alla quale abbiamo delegato la manifattura mondiale) significa fare i famosi conti senza l'oste.

 

martedì 15 giugno 2021

Svizzera

Domenica 13 giugno si è svolta l'ennesima consultazione referendaria in Svizzera. Forse non tutti sanno che il referendum è molto usato nella confederazione, forse anche un po' abusato ma così vanno le cose li dove non esiste solo l'abrogativo come da noi. Questo referendum poneva ben 5 quesiti (vedi) anche piuttosto diversi tra loro ma diciamo che l'"ossatura" del referendum erano i 3 quesiti ecologici : uno in particolare per la riduzione delle emissioni di Co2. Il risultati sono rappresentati dalla foto dove si evince che hanno vinto i "NO" anche se senza un margine ampio. Ma quello che occorre notare è che il "SI" (colore arancione) ha vinto nelle aree urbane : Zurigo, Ginevra , Losanna. Ormai sembra proprio che il mondo vada verso un sempre più accentuato scollamento tra città e "campagna" e la pandemia certo ha dato nuova linfa ai "cugini" di campagna. Peraltro come riportato da "IlPost" questi referendum (nello specifico quello sulle emissioni) erano caldeggiati dal governo federale che ora si trova dinnanzi ad una bocciatura. Nell'articolo citato si legge inoltre che una delle motivazioni che adducevano i contrari alle riduzioni della Co2 è che tanto la Svizzera partecipa solo per lo 0.1% alle emissioni globali quindi era inutile ridurre le proprie. A parte l'ammissione implicita di non contare un c...o resta da chiedersi come pensano che i vari problemi del pianeta verranno risolti? Secondo questa linea di pensiero sta alla Cina e all'India fare i primi passi. Beh forse questo spiega molto bene come mai nella civilissima confederazione elvetica le donne hanno ottenuto il diritto di voto solo nel 1973 (anche se per tutte le cariche pubbliche si è dovuto attendere fino al 1990).




 

domenica 13 giugno 2021

Informazione

Mai come in questo ultimo periodo l'informazione ha giocato un ruolo fondamentale nelle nostre vite, con pure (sicuramente) degli eccessi di quantità di notizie. Già ma quantità e qualità non sono esattamente correlate (anzi) e di recente ne ho trovato un esempio. Leggo con una certa regolarità il sito di AGI, non la mia testata preferita ma lo uso come visione "trasversale" e devo dire che non è affatto male. Qualche giorno fa leggo questa notizia. Di cosa si tratta? Del permesso di sorvolo negato ad una aereo militare italiano da parte del comando aereo degli Emirati Uniti. L'articolo è piuttosto lungo ci dice persino il nome del comandante del velivolo ma alla fine è una elencazione di fatti e ti sorge spontanea la domanda : ma perché mai gli emiratini si sono comportati così? Mi è giunto in soccorso il sito Euronews che pur con un articolo meno lungo spiega cosa sta succedendo. : dopo l bombardamenti fatti dalla loro aereonautica in Yemen lo stato italiano ha deciso per un embargo della vendita di armi. E ci credo che adesso i rapporti siano un po' tesi. Aggiungo che Ethiad, compagina di bandiera degli Emirati, è stata partner di Alitalia e Piaggio nonché Ferrari. Insomma gli Emirati erano un partner dell'Italia ma adesso c'è aria di crisi anche perché sembra esserci, in compenso, un "ritorno di fiamma" con il Qatar, altra realtà del Golfo Persico, però in odore di essere un finanziatore di gruppi terroristi. Certo una situazione complessa e in divenire ma presentare il puro e semplice fatto (aver negato lo spazio aereo) senza un minimo di contesto può portare a conclusioni tanto facili quanto errate.

 

mercoledì 9 giugno 2021

Normale

Oggi, per me che scrivo, è una tappa del lento ritorno alla normalità qui a Milano. Ieri le scuole sono terminate e oggi .... sono tornate le multe. Piccolo recap per non milanesi : la sosta era diventata gratuita ed era possibile usare anche gli spazi riservati ai residenti. Aggiungiamo che sono state elargite concessioni per dehors a bar e ristoranti che hanno tolto parecchi parcheggi. Quindi la situazione era diventata davvero pesante con un traffico impazzito e la difficoltà (in molti quartieri direi pure l'impossibiità) di trovare un buco. Con i locali ormai aperti fino alla mezzanotte e con la possibilità di servire anche all'interno ci si stava avviando al collasso. Ovvio che non a tutti questa notizia fa piacere, in particolare si è distinta nel protestare Silvia Sardone, esponente della Lega, quella che si trovava "per caso" (o era meglio dire a sua insaputa?) alla festa per lo scudetto dell'Inter con una mascherina nera azzurra. La tesi della signora è che si vuole vessare i milanesi impedendo loro di prendere la vettura come alternativa ai mezzi pubblici veri focolai del covid. Ma come ho già detto gli stessi tremebondi miei concittadini non hanno alcun problema ad infilarsi in un aereo o stare per ore seduti ai tavoli, pure senza mascherina. Quindi sono assolutamente d'accordo con le parole del sindaco, Beppe Sala, (vedi) che semplicemente afferma che normalità vuol dire tornare alle regole pre pandemia, pur con qualche differenza. Davvero la gente pensa di occupare suolo pubblico a gratis? In una città dove pagare 5 mila per un metro quadro è quasi un buon prezzo? Ma sappiamo che l'auto è un nervo scoperto per moltissimi italioti ma secondo me la giunta milanese è sulla buona strada.

 

martedì 8 giugno 2021

Bambini

Qualche giorno fa la Cina ha deciso che le coppie (immagino etero) potranno avere 3 figli. Il tutto è ben narrato da "IlPost" in un articolo un po' lungo ma davvero da leggere. Ripercorre tutta la storia di quello che credo sia l'esperimento demografico più esteso al mondo (facile parlando di Cina). Si parte dalla fine degli anni 60 e vi è di mezzo pure il Club di Roma (di cui ho già parlato) con la rigida introduzione della regola del figlio unico, poi mitigata in tempi  molto recenti dalla possibilità del secondo figlio ed oggi arriva il terzo. Di fatto è l'ammissione del fallimento di tale esperimento e l'articolo spiega molto bene quali ragioni rendono oggi quasi inutile permettere il terzo in quanto le coppie non ambiscono affatto ad avere prole numerosa. Quindi possiamo dire che il controllo delle nascite statale, coatto non funziona? Certo ma non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca (è il caso di dirlo). Innanzitutto il fallimento di quella politica fu dovuto anche alla "ferocia" con cui fu applicata ma resto tuttora convinto che un controllo delle nascite serva, anzi servirebbe un piano per la riduzione della popolazione. Lo so è un mio pallino che ha molti detrattori ma allora vorrei sottoporvi un'altra notizia, riportata da ANSA, in cui si dice che l'"overshoot day" quest'anno cadrà il 29 luglio contro il 20 agosto dello scorso anno (per ulteriori approfondimenti ecco la solita Wikipedia). Vuole dire che a partire da quella data noi abbiamo esaurito le risorse annue del pianeta e intacchiamo quelle future. E siamo "solo" 7 miliardi e mezzo, pensate a quando saremo 10 miliardi con livelli di vita destinati a diventare sempre "meglio", anche se meglio significa dispendiosi in termini di risorse. E come dice una geniale campagna pubblicitaria : "non basterà fare la pipì nella doccia".

 

venerdì 4 giugno 2021

Pentito

Come ho già detto la pandemia non fa più paura, o semplicemente non fa più notizia e allora si parla di giustizia. Autostrade, funivia del Mottarone e, last but not least, la scarcerazione di Giovanni Brusca. Il leader leghista, Matteo Salvini, ha subito tuonato che "questa non è la nostra idea di giustizia". Poi magari ce la spiega con  calma e certo non la otterrà con 6 referendum abrogativi. Già perché in Italia il referendum è solo abrogativo, per legge (costituzionale peraltro). E qui arriviamo al punto : legge e giustizia. Consiglio la lettura di questo articolo di AGI, un articolo che avrei voluto scrivere io (ma le professionalità non si inventano). Lo consiglio anche a Matteo prima di salpare per il Papete. Tocca alcuni punti davvero importanti ma andiamo con ordine. Le leggi dello stato non sono sempre così dirette a perseguire la giustizia. Non è un giudizio ma una constatazione e d'altra parte il concetto stesso di giustizia non è così granitico e soprattutto assoluto. Brusca ha goduto dei benefici accordati dalla legge ai pentiti. Ed ecco il secondo punto : il pentito. Siamo di fronte ad una sorta di invenzione giornalistica in quanto il termine pentito è una abbreviazione per collaboratore di giustizia (ahi eccola che torna) ma ovvio che il vulnus gli attribuisce un valore etico. Ed invece non è assolutamente così, queste persone collaborano, forniscono informazioni ma non è detto (e non è neppure obbligatorio) che si "pentano" (in senso cristiano) dei delitti commessi, anche perché hai voglia a pentirti dopo che ha ammazzato oltre 100 persone come nel caso di Brusca. Purtroppo abbiamo la tendenza ad ammantare questi criminali (non a caso detti "uomini d'onore") di valori etici e quindi anche la collaborazione per non essere macchiata di infamia (altro termine molto in voga tra i mafiosi) deve essere supportata da un pentimento. L'ultimo punto che l'articolo tocca è il carcere ostativo, il cosiddetto "carcere duro", che è in realtà un ergastolo senza possibilità di benefici come quelli di cui ha invece goduto Brusca (che ha collaborato per ottenerli). Ora il 15 aprile la Corte Costituzionale ha ritenuto che tale tipo di carcerazione sia incostituzionale proprio perché indica come sola possibilità di "scappatoia" la collaborazione. Discorso complicato anche perché utilizza molto "legalese" ma se foste interessati leggete qui. Di fatto la Corte sollecita il parlamento a legiferare sull'argomento nel giro di un anno. E qui davvero bisogna sperare che legge e giustizia procedano affiancate.

 

giovedì 3 giugno 2021

Autostrade

In questi giorni si parla molto di giustizia, segno evidente che i vaccini stanno facendo (egregiamente il loro mestiere). Una vicenda che grida abbastanza vendetta (anche se la vendetta è antitetica alla giustizia per molti versi) è quella di ASPI, ossia Autostrade per l'Italia. Come racconta "Il Fatto Quotidiano" il controllo della società posseduta dai Benetton passa nelle mani della Cassa Depositi e Prestiti, a tutti gli effetti torna nelle mani dello stato. Come riporta l'articolo questo fatto non ha alcun impatto con il processo in corso per il crollo del ponte Morandi che provocò 43 morti. Teniamo presente che la vendita avviene in regime di plus valenza quindi non vi è stata alcuna punizione per gli azionisti mentre i manager si sono pure aumentati lo stipendio. Quando molti tuonano contro la casta (e fanno bene) non dovrebbero scordarsi che i politici sono alla fin fine esposti, cosa che non si può dire di questi manager. Ma il punto è che la gestione delle autostrade torna in mano pubblica, notizia accolta con grande entusiasmo da M5S ma i cui effetti sono tutti da capire. Chi ha qualche annetto come me ricorda benissimo le aziende statali e para statali, carrozzoni inefficienti e arroganti. Certo qualche decennio di privatizzazioni non hanno fatto esattamente dei miracoli per cui oggi si assiste a qualche marcia indietro ma solo il tempo valuterà. Forse siamo di fronte ad un effetto pendolo o, per usare termini un filo più "tecnici", a corsi e ricorsi. Ma oggi ammetto di masticare amaro pensando al fatto che questi signori per lasciare il controllo delle autostrade abbiano pure preteso una plusvalenza. Certo, come detto, resta il processo ma questo non può riguardare che il management e bisogna davvero sperare che la giustizia riesca a fare il suo lavoro.