giovedì 31 agosto 2017

Killer

Quindi tra di noi si aggira un nuovo killer. Dopo il letale borotalco che pare provochi il cancro alle ovaie (ma solo negli Stati Uniti d'America e solo quello di una nota marca americana peraltro) abbiamo il prosecco! Cosa provocano le bollicine ormai famose in tutto il mondo? Cancro al setto nasale? Ipertrofia dell'alluce? Secondo il "Guardian" è responsabile dell'ingiallimento dei denti! Ora devo ammettere che avevo una alta considerazione del tabloid inglese ma temo di doverne rivedere il rating. Ammesso e non concesso che il prosecco privi i figli della perfida Albione dei loro denti splendenti non è il caso di parlare dei guasti che l'alcool crea? In un paese dove l'alcolismo è una piaga sociale questi disquisiscono sul biancore degli incisivi, ma per piacere. Certo che a voler pensare male il prosecco è un prodotto europeo per cui in ottica brexit meglio riportare il consumatore britannico verso prodotti domestici. Forse la redazione del Guardian era mezza in ferie per cui hanno pubblicato la prima minchiata che hanno trovato.

mercoledì 30 agosto 2017

Siccità

Non so se questa estate sarà la più calda di sempre ma certo è stata una estate terribile, e se il caldo può essere considerato un problema solo "ascellare" (ma crea comunque problemi) la siccità invece è davvero un problema con la P maiuscola per gli effetti su agricoltura e non (chiedere ai romani per conferma). Già detto e ridetto che la rete idrica italiana è un colabrodo ma è chiaro che non si può intervenire giusto adesso per tappare i buchi. Occorre un piano un po' più articolato ma un commento letto su Ansa vale la pena di essere ripreso. Molti corsi d'acqua sono ridotti a rivoli o addirittura secchi. In compenso sono pieni di tutta una serie di materiali (spesso e volentieri non naturali leggasi roba buttata da noi umani). Sarebbe un occasione da non perdere e quindi dragare, ripulire queste macerie che rischiano di divenire un problema. Perché quando arriveranno le piogge vi è il concreto rischio che tutti questi ingombranti facciano da tappo allo scorrere delle acque ma, prima o poi, il tappo salta con effetti talvolta anche devastanti. In effetti un commento di estremo buon senso che proprio per questo motivo rimarrà inascoltato.

domenica 27 agosto 2017

Agcom

Mi rendo conto che questo post potrebbe far felice Matteo Salvini ma tant'è. Agcom è l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni, funzione non da poco e quindi è molto probabile che i suoi appartenenti siano ben pagati. Peccato che abbia due sedi una a Roma e l'altra a Napoli quando è piuttosto noto che buona parte delle telecomunicazioni si trova a Milano. Ma andiamo oltre chi se ne frega se sono di Napoli o di Roma l'importante è che facciano bene il loro mestiere. E qui arriva il post. Le telco (compagnie di telecomunicazioni) hanno deciso di passare dalla fatturazione mensile a quella quadrisettimanale. Ne avevo già parlato, è un "simpatico" aumento di circa 8% ma niente paura c'è Agcom che ha prontamente ammonito le telco che non si fa. Risultato? Le telco se ne sono ampiamente fregate anzi adesso pare che pure Sky voglia seguire l'esempio. Ma allora cosa può realmente fare questa Agcom? Beh gli può dare un multone, si parla di due milioni e mezzo di euro (speriamo per ogni compagnia). Però un attimo sembrano tanti soldi ma a ben vedere... Io con la nuova fatturazione pagherò 10 euro in più ogni anno. La mia compagnia (Tim) ha di sicuro due milioni e mezzo di utenti quindi dei 10 euro che mi costerà l'aumento uno lo devolvo allo stato e solo per il primo anno, badate bene. E una parte pagherà gli stipendi Agcom ammesso che le telco non trovino il solito magistrato  che invalidi la sanzione. Così non va perché le telco alla fine fanno quel c...o che vogliono pagando solo un piccolo dazio.
PS la mia compagnia telefonica pagherà al suo ex amministratore delegato (quel buontempone di Flavio Cattaneo) 25 milioni di euro di buona uscita (per un anno di lavoro) che guarda caso è 10 volte tanto la sanzione (prevista). Quando ho detto "piccolo dazio" non stavo scherzando.

venerdì 25 agosto 2017

Concorsi

Al meglio di 3 si potrebbe chiosare. Parlo del concorso per 40 posti da infermiere all'ospedale Umberto primo di Roma. Per due volte il solito Tar aveva rimandato la prova scritta con tutti i disagi del caso per i 1700  candidati. Si 1700 che sembra un numero enorme ma in realtà no, perché parliamo di 40 candidati per ogni posto, davvero pochi ma ovvio che in assoluto sono tanti. E il Tar li ha fatti tornare due volte. Qualche tempo fa parlavo con un amico della assurdità di questi concorsi che talvolta per un posto di bidello costringono a scrutinare centinaia di persone con gli evidenti costi connessi. Io proporrei un limite al numero di candidati tipo i 40 del concorso citato. Questo crea maggiore velocità, forse meno ricorsi al Tar, meno costi ed in caso di mancata selezione si possono recuperare gli altri. Mi sembrava una proposta di buonsenso ed invece il mio amico ribatteva che così stavo togliendo delle opportunità a quelli che avevano avuto cattivi voti a scuola (uno dei criteri che avrebbe avuto senso usare come filtro). Insomma lo stato doveva grarantire (parole sue) una opportunità a tutti. Bene quindi il concorso non è più il modo ma il fine. Non è un modo il più possibile trasparente per assumere un bidello ma una sorta di grandiosa lotteria alla quale tutti (o quasi) possano partecipare. Quindi chi se ne frega per assumere un bidello spendiamo quanto per un amministratore delegato, intanto abbiamo fatto girare la famosa economia. Però sarei curioso di sapere quanto costano ai contribuenti tutti questi mega concorsi, ad esempio i 1700 aspiranti infermieri sono stati convocati all'hotel Ergife. È vero che uno stato deve in qualche modo "aiutare" i suoi cittadini a trovare lavoro ma a quale prezzo? Vale la pensa di ricordare che il nostro debito pubblico ha segnato un nuovo record e prima o poi dovremo pensare seriamente a ridurlo. Certo non sarà solo questa la voce su cui agire ma rammento sempre le matite di Quintino Sella o per gli amanti del "nuovo" le olive di American Airlines.

giovedì 24 agosto 2017

Costituzione

Forse vi è la necessità di modificare il primo articolo della Costituzione italiana in "L'Italia è una repubblica fondata sulla inosservanza delle leggi". Il caso di Ischia è davvero paradigmatico : 600 edifici da abbattere, svariate migliaia di richieste di condono da esaminare. Notare sono tutte cose "da" fare perché alla fine non vi è alcuna volontà politica di affrontare il problema per cui le costruzioni sono si abusive ma restano li, creando poi situazioni dove ogni possibile azione per ripristinare la legalità diventa complesse. Legambiente ha posto Ischia tra le quattro località con il maggior concentrato di abusi e parliamo di una isola di soli 50 km quadrati, 7 per 7. Ed è arrivato il sisma di pochi giorni fa'. Nulla di nuovo perché nel 1883 un terremoto si portò via oltre 2000 persone, davvero poche rispetto (fortunatamente) alle sole due vittime che abbiamo avuto. Si potrebbe sperare che il sisma abbia demolito alcune delle 600 abitazioni già condannate all'oblio ma sarebbe chiedere troppo. E poi bisogna fare un minimo di chiarezza. I politici nel fare il loro (sporco) mestiere puntano il dito sull'abusivismo e per questo paio di settimane sarà il mantra della politica poi si passerà ad altro : vaccini, violenza sulle donne, vitalizi. Tante chiacchiere per non fare nulla. Ma torniamo all'abusivismo, fenomeno odioso ma non è il (solo) colpevole di quanto successo. Una scossa quasi ridicola ha abbattuto mezza isola e questo non riguarda l'abusivismo. O meglio si può immaginare che chi costruisce una abitazione abusiva lo faccia in barba alle leggi ma anche no. Non tutte le case crollate sono abusive come non è vero il contrario. Si è costruito troppo e male e poi compiacenti amministratori locali e professionisti hanno messo il loro "placet". E oggi contiamo 2 vittime e ingenti danni. Adesso i magistrati vogliono vederci chiaro, ma era tutto alla luce del sole, bastava fare un "giro" con Google Earth per rendersene conto. Rispetto per le vittime, molto meno per coloro che hanno per decenni convissuto con questa illegalità.

venerdì 18 agosto 2017

Cafoni

Difficile non restare sbigottiti e indignati davanti alle immagini di turisti che entrano in chiesa in costume da bagno, che usano fontane storiche come bidet, che dormono nudi su un pontile e così via.  L'elenco è lungo purtroppo ma temo che il solito imputato, il turismo di massa, non sia l'unico colpevole. I fatti che ho citato si sono svolti ahimè nella penisola italiana dove purtroppo questi comportamenti restano impuniti. Eppure alcuni di questi comportamenti sono configurabili come reati quindi soggetti a multe non solo reprimende morali. Ma così vanno le cose come per molte altri mal costumi si vedano le deiezioni dei cani. Ma tra i vari articoli che ho letto sull'argomento sono rimasto colpito da uno della Fedrigotti che lamentava il proliferare di dj set in montagna anche d'estate. Una vera profanazione dice lei. Ora premetto che non mi piacciono i dj set, non ho più l'età (mica sono Gianluca Vacchi) ma colgo una certa retorica in questa sacralità del silenzio della montagna. Buona parte del silenzio è dovuto alla scarsità di persone, quando queste aumentano aumenta anche il rumore. Ricordo un paio di estati a Corvara con tanto di code e non esattamente silenzi assordanti. Certo il dj set è una evoluzione davvero negativa ma come per la cementificazione viene permesso comunque dalle comunità locali. Se già si comincia a limitare l'accesso alle automobili (vedi Svizzera) si ottiene una riduzione drastica ma certo il volume di affari diminuisce di conseguenza. Una scelta difficile vero?

mercoledì 16 agosto 2017

Asilo

Nel dibattito sui migranti che infuria in questi giorni si è inserita in modo purtroppo drammatico la notizia del giovane fiorentino massacrato di botte in una discoteca spagnola. Tralasciamo il piccolo problema che la discoteca aveva un servizio d'ordine assolutamente insufficiente, dapprima sono stati incolpati dell'omicidio tre ragazzi russi. Poi la precisazione, il dettaglio che fa la differenza : sono ceceni  che hanno chiesto alla Francia asilo politico. Asilo che hanno avuto nonostante (o forse proprio perché) erano militari (o miliziani ma poco cambia). Quindi gente addestrata a combattere, preparata al confronto fisico e si è visto quanto efficace è stato il loro training. Molto probabile che nel loro sangue ci fosse molto alcool e anche altre sostanze. Ma per aver dato asilo a costoro oggi si terrà una veglia funebre.
Ps a proposito di riti religiosi anche se la stampa ha voluto essere "politically correct" e non ha fatto alcun cenno  è altamente probabile che siano musulmani, come lo sono (o almeno si professano) quelli dell'Isis.

sabato 12 agosto 2017

Piangono

Se i super ricchi esistono (come "dimostrato" nel post di ieri) ogni tanto piangono pure. Il caso arriva dagli Stati Uniti d'America e in particolare da quella San Francisco divenuta ormai l'epicentro di una delle zone più ricche del pianeta grazie alla sua bellezza ma anche alla vicinanza con la Silicon Valley. La storia si ambienta infatti nel "Presidio" quartiere molto in (e divenuto noto grazie a un film con Sean Connery). In questo esclusivo quartiere vi è una piccola stradina privata (che si chiama terrace tanto per essere ulteriormente in) dove si affaccia qualche decina di ville dal valore di svariati milioni di dollari (che pur con la botta che Trump ha dato al biglietto verde "sossoldi"). Ora i (fortunati) proprietari devono però sborsare ben 14 dollari l'anno per il fatto di abitare in una strada privata. Ma per una diatriba con il comune è 30 anni che non pagano! Ma attenzione i 14 dollari non sono a testa ma per la intera via! Allora il comune per recuperare il credito (giunto a cifra 994 dollari) ha messo all'asta la via che è stata acquistata da una coppia di immigrati asiatici che ora pensano di far pagare il parcheggio ai ricchi residenti. Tutto raccontato meglio qui! Ma certo alcune morali si possono trarre : primo anche i ricchi piangono, secondo puoi spendere 10000 franchi per un sorso di whisky ma con un dollaro per il comune della città in cui risiedi, terzo se qualcuno hai dei dubbi che il sistema americano non favorisca i ricchi (o super ricchi) si legga a fondo l'articolo.

venerdì 11 agosto 2017

Ricchi

L'amica Francesca mi sottopone un articolo dal titolo : "i super ricchi esistono". L'articolo parla (insieme a moltissimi altri articoli) del turista cinese che ha scucito 9999 (ma non uno di più) franchi svizzeri per un bicchiere, anzi un bicchierino, di un antico whisky. Credo che la riservatezza svizzera impedisca di recuperare i nomi degli altri avventori che hanno già provato (e pagato) il prezioso liquore. Certo che i super ricchi esistono anzi la globalizzazione ne crea di nuovi tutti i giorni (insieme a nuovi poveri), non a caso parliamo di un cinese, ma l'immagine dei cinesi in casacca e bicicletta è ormai più folkloristica che reale. Resta il fatto che 9999 franchi sono molti, forse troppi? Beh troppi visto che qualcuno disponibile lo hanno pure trovato direi di no. Molti? Neppure perché nel mondo di oggi le differenze sociali si acuiscono per cui è normale (normale?) che certuni guadagnino centinaia di volte per non dire migliaia uno stipendio medio (vedi alla voce "guys of wall street" ad esempio). Quindi se io guadagno 1000 volte quello che guadagna la mia segretaria ho speso quello che per lei sono 10 franchi per un buon whisky! So perfettamente che il sistema non è esattamente lineare ma rende abbastanza bene l'idea. Quindi questo super ricco cinese non meritava poi tutta questa pubblicità (ammesso che non sia tutta una montatura pubblicitaria) ma come articolo da ombrellone questo non è male.

giovedì 10 agosto 2017

Nepotismo

Torno sull'argomento di ieri (le "fake news") su "sollecito" dell'amica Francesca che mi sottopone questo articolo di "Huffington Post" (vedi) in cui si parla della battaglia di The Donald, il presidente degli Stati Uniti d'America, proprio contro le "fake news". Per promuovere ovviamente le sue gesta il nostro Donald vuole creare una sorta di "Istituto Luce" che pubblicherà video di breve durata tesi a combattere tutti quei siti di informazione (CNN in testa) che fanno a gara a denigrare il "povero" Donald. Peccato che affidi la regia ad una parente stretta rendendo poco credibile il tutto e soprattutto sconfinando nel nepotismo. Ma il furore denigratorio (nei confronti del Presidente) di Huffington Post ha giocato loro uno scherzo lessicale. Nepotismo non si applica solo ai nipoti ma ha valenza maggiore, infatti la direttrice di "Real News" (già il nome è programmatico) è una certa Lara Trump che non è sua nipote, bensì sua nuora. Qualcuno in cucina (la redazione di un giornale) ha fatto un pasticcio.

mercoledì 9 agosto 2017

Fake news

Sì parla molto di fake news, ossia notizie false, ma per oscure motivazioni l'uso della lingua inglese (alla faccia di brexit) è d'obbligo . Ma al di là delle bufale vere e proprie non bisogna tralasciare le notizie inesatte che possono essere molto pericolose, in quanto partono da fatti reali e quindi più facilmente credibili. Proprio oggi leggevo su adnkronos la notizia che a Firenze 65 persone erano state ricoverate per intossicazione da monossido di carbonio. Ma il noto sito di informazione affermava che tali persone erano ospiti di un b&b. Ora un minimo ne capisco e anche se la  vigente normativa è su base regionale non mi pareva possibile esistesse un b&b con una capienza simile (in barba ad ogni logica peraltro). Una rapida ricerca mi ha permesso di chiarire il "mistero". Vi è un b&b nel palazzo in cui è avvenuta la fuga di gas ma la maggior parte degli intossicati (una cinquantina) proviene da una scuola per stranieri. Poco male ma quanti si saranno posti la mia domanda e avranno "sprecato" quei pochi secondi per venire a capo della questione? Ed era pure semplice.
Ps oggi a Milano vi è stato invece una altra fuga di monossido in un albergo (albergo null'altro). Sarà una coincidenza ma davvero bizzarra.

domenica 6 agosto 2017

Coccinelle

L'altro giorno mi si sono posate addosso due coccinelle. Si dice che portino fortuna  ma il problema è che non erano le coccinelle del modo di dire. Quelle erano rosso acceso mentre quelle in questione erano di un arancione spento. Mi sono reso conto che non avevo più visto coccinelle rosse da in po' di tempo. Una rapida ricerca in rete ha chiarito il mistero : sono la versione asiatica che pare abbia preso il posto delle nostre. E ci credo quelle sono abituate ad un ambiente infernale qui hanno avuto facile. Inutile porci il problema di come sono arrivate (il solito aereo oppure una "normale" migrazione) sta di fatto che pare abbiano sterminato la specie. Beh un po' mi dispiace, ma in fondo spero ne esistano ancora delle "sacche", un po' come è successo alle lucciole (sempre di insetti parlo occhio) che stanno ricomparendo. Non voglio fare un post per Matteo Salvini  che potrebbe trovare un pericoloso parallelo tra coccinelle occidentali (i padani) e coccinelle orientali (i negri) ma resta un fatto che i movimenti migratori provocano cambiamenti anche piuttosto traumatici. Vanno gestiti non demonizzati ma la gestione presuppone regole, regole che vanno rispettate ("dura lex, sed lex") ma nel rispetto delle regole noi siamo davvero indietro.

sabato 5 agosto 2017

Sanità

Molti criticano (a ragione) il nostro sistema sanitario ma anche all'estero non è tutto rose e fiori. Una critica che molti fanno è lo spreco di farmaci etici che vengono distribuiti in confezioni mentre nei sistemi anglosassoni ti vengono prescritte solo un certo numero di farmaci e quelli ti vengono forniti dal farmacista. Forse una volta, quando i farmacisti non erano di fatto dei commessi poteva esserci un risparmio ma oggi temo di no. Mi sono trovato recentemente in Inghilterra ad aver finito le pillole per il diabete, nello specifico metformina, un principio attivo vecchio e quindi ormai generico da anni. Mi presento ad una farmacia dove mi fanno un mezzo terzo grado prima di darmi le medicine ma ci sta. Mi chiedono poi quante pastiglie avessi bisogno, 8 e quindi come ultima domanda : "le va bene spendere 8.40 sterline?". Domanda un filo retorica alla quale rispondo si è allora la farmacista, di chiare origini orientali, prende una scatola di farmaco ne tira fuori un blister da 10, ne taglia via 2 e mi consegna le restanti 8 con un sorriso. Qualcosa non mi quadra anche perché al ritorno sono andato subito in farmacia per prenderne delle altre. Per due confezioni da 30 pastiglie l'una ho speso 5 euro senza ricetta. Lunga vita al NHS o no?

venerdì 4 agosto 2017

Low cost

L'amica Francesca mi sottoponeva il quesito : "ma non è che low cost significa low control"? In effetti un dubbio sorge spontaneo ma occorre ammettere che non è fondato. Pensiamo a tutti i voli che ogni giorno vengono effettuati, e non solo da compagnie low cost. Con tutto il rispetto dovuto pensiamo alle compagnie africane o sud americane. Eppure non abbiamo tragedie aeree ogni giorno, anzi l'aereo è (cifre alla mano) uno dei mezzi più sicuri. Il caso citato dalla mia amica era però eclatante in quanto la compagnia offriva voli gratis! Si tratta di Wow, islandese, e questo spiega parecchio in quanto tale vettore di fatto serve solo turisti che quando sbarcano hanno (per la maggior parte) bisogno di un albergo e di una auto. Il pacchetto può essere "confezionato" in modo che il volo sembri gratis. Ma le altre low cost? Non sono mica tutte islandesi? Il discorso è piuttosto complesso. Di recente un conoscente ha speso 80 euro per volare da Tolosa a Milano, con il treno avrebbe speso tragicamente il doppio! Ovvio che dietro le low cost europee vi è tutta una serie di finanziamenti che permettono loro questi prezzi "monstre". Il motivo politico è quello di far muovere il più possibile le persone onde rendere sempre più solido il concetto di "libera circolazione". Quindi tutti i contribuenti pagano anche per viaggi che non faranno ma resta  encomiabile l' intento politico. Peccato che si incentivi un mezzo assai inquinante che oltretutto richiede un combustibile fossile. La via per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.