giovedì 30 aprile 2015

In questi giorni a Milano vi è un gran fermento più che giustificato in quanto domani si inaugura Expo e non è cosa da poco. Forse è  persino eccessiva la mole di polemiche intorno a questo evento. Credo che anche a Londra (giusto tre anni fa) non tutti saranno stati felici ma crediamo davvero possibile una soluzione condivisa da tutti? Ma per carità basta partecipare ad una riunione di condominio per realizzare immediatamente che l'unanimità è un concetto più teorico che pratico. Comunque siamo arrivati al traguardo (più o meno nei termini) e un po' sono contento di poter vedere questo evento in un certo qual senso dall'interno. Giusto ieri è stata inaugurata una nuova tratta di metropolitana e queste sono le cose  che ci allontanano dal nord Africa per avvicinarci all'Europa anche se il cammino è lungo. Ma senza la carta Expo sono convinto che molte opere non sarebbero state neppure iniziate con la felicità di tutti quei comitati del "No" per i quali viviamo (evidentemente) nel paradiso terrestre e quindi guai a cambiare qualcosa.

mercoledì 29 aprile 2015

Meraviglie

Ogni giorno ci vengono annunciate "meraviglie" tecnologiche destinate a cambiarci la vita (e il conto corrente). Manco il tempo di "apprezzare" il nuovo Samsung che già Apple fa balenare il nuovo Iphone. Che mondo fantastico ci attende. Però però se avete la sfortuna di subire un intervento chirurgico (o anche un trauma) ecco che vi viene prescritta della eparina. Fin qui nulla di male ma quale è il sistema di somministrazione? Iniezione, micro siringhe da farsi nella coscia o nella pancia. Lo stesso dicasi per l'insulina (e qui le casistiche sono certamente maggiori). Quindi? Adesso gli americani e i russi vogliono rispolverare la corsa alla Luna, progetti faraonici dai dubbissimi (passatemi il neologismo) effetti pratici e allora mi chiedo se non ci sono modi migliori di spendere tutti questi soldi. Ci sono ovvio e non è certo prioritario evitare qualche milione di punturine al giorno, però sarebbe bello un mondo con meno aghi.

martedì 28 aprile 2015

1741

Stando a questo articolo de "Il Corriere" vi sono 1741 ricchi (ricconi, riccastri?) che si possono permettere, o meglio, si sono permessi una aereo personale dotato di tutti i conforts, anzi direi di tutti i lussi. Dando una occhiata al sito della ditta che si occupa vi sono una serie di (patinate) immagini davvero impressionanti. Ma tanto per fare il vecchio comunista (purtroppo sono solo vecchio) mi sono chiesto cosa succede nelle vita di tutti i giorni nelle compagnie aeree. Senza preoccuparci della prestigiosa Lufthansa (la cui situazione è pressoché fallimentare), stiamo pure nei nostri cieli e quindi parliamo di Meridiana e Alitalia (o come c...o si chiama adesso). Iniziamo dal vettore sardo che vedrà tra pochi giorni (a fine mese per l'esattezza) scadere la cassa integrazione. Sembrava che vi fosse sul tavolo una proroga di un anno ma poi la situazione è di nuovo peggiorata. Non ho trovato molte notizie a parte questo articolo de "La Nuova Sardegna" (che strano). Certo che se RyanAir aprirà delle nuove tratte proprio verso la Sardegna la situazione potrebbe davvero divenire incadescente. Invece sembra che per la nostra (ormai ex) compagnia di bandiera le cose vadano un pochino meglio visto che l'amministratore delegato Silvano Cassano ha addirittura parlato di nuove assunzioni (vedi). Motivo per essere davvero contenti ma aspetterei a stappare lo champagne. La vicenda è nota e abbiamo visto come gli imprenditori privati alla fine avevano fatto peggio della gestione pubblica, ora vediamo se il presidente Luca Cordero di Montezemolo saprà fare lo stesso miracolo che con la Ferrari. Speriamo, ma non dimentichiamo che se la situazione migliorerà ne dovremo essere grati in primis a Mohammed Bin Zayed Al Nahyan (per i curiosi vedi).

lunedì 27 aprile 2015

Tempo

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Nel momento in cui scrivo le borse sono in fibrillazione per colpa ...... della Grecia! Ma dai, ancora loro? Si sta avvicinando il 12 maggio (data di Damocle?) giorno in cui la Repubblica Ellenica guidata dal senza cravatta Tsipiras dovrà rimborsare un bastimento carico di 774 milioni di Euro (e di navi i greci ne dovrebbero capire). Le casse (greche) pare siano vuote ed ecco l'anatema dei ministri finanziari della UE: "il tempo è finito". Peccato che sono ormai 5 anni che questo pasticcio greco continua a cuocere a fuoco lento. Nel frattempo sono usciti dalla "terapia" Portogallo, Irlanda, persino Cipro. Mi sembra evidente che siamo di fronte ad un default. Ma non solo quello greco, anche di tutta questa politica economica finanziaria. Il dio spread ha mostrato i suoi limiti, non si può avere titoli tedeschi che rendono meno dell'1% (per 10 anni) contro titoli greci che rendono (in teoria) il 22% in soli 2 anni. Le vestali del dio spread, meglio nota come troika (lasciamo perdere il plurale), non sono state capaci di ravvivare il fuoco, hanno solo faticosamente tenuta accesa una fiammella che ora è tempo di spegnere. Si perché a mio avviso non vi è modo per aggiustare la situazione greca. Devono mettere mano pesantemente allo stato sociale e questo credo che nessuno lo accetti solo per non rovinare il consiglio di amministrazione di qualche banca in Germania (ma non solo). Sarà una cura dolorosa che si dovranno somministrare da soli. Il resto dell'Europa (o meglio la UE) si dovrà a sua volta leccare le ferite per la manifesta incapacità di essere null'altro che una assise di banchieri (anche se questi difficilmente vedranno minimamente intaccate le loro prebende). Questo potrebbe valere anche per l'Italia? Certamente ma con una sostanziale differenza credo, nel caso di ITexit (non so se l'ha già detto qualcuno ma dopo GRexit ci stava) direi che l'Euro può considerarsi un capitolo chiuso. E sarebbe un male? No se l'Europa, ripeto, continua ad essere solo una federazione di banche e non di stati.

domenica 26 aprile 2015

Chiusura

Il sempre solerte amico Maso mi segnala questa notizia (vedi) : in Liguria si è consumato un aspro scontro tra Coop e Cgil. Argomento del contendere è stata la mancata chiusura dei supermercati coop nella giornata del 25 aprile. Quindi la Cgil ha organizzato un volantinaggio proprio di fronte alle Coop. La Cgil voleva che i suddetti supermercati fossero chiusi con un cartello che recitava "chiusi per valori". Se ce ne fosse bisogno questa è l'ennesima prova che la sinistra è in rotta di collisione con se stessa e molto probabilmente il governo Renzi ha i giorni contati (anche perché con i suoi oltre 400 giorni di durata per Bersani e compagnia è già durato troppo). Francamente non voglio parlare di questa ennesima faida interna alla sinistra che consegnerà il paese a Grillo o Salvini che verranno votati con un bel sistema proporzionale del menga. Torniamo a bomba ossia al conflitto tra interessi (economici delle Coop) e valori (civili della Cgil). Temo che il dissidio sia insanabile ma vorrei solo far presente alla Cgil che vi sono altri supermercati aperti. Quindi deve essere chiuso tutto, come nei giorni che gli americani chiamano con il consueto pragmatismo "bank holiday". Che significa che se fa festa la banca possono fare festa anche gli altri. Peraltro anche negli USA i supermercati sono aperti pure a Natale (Santo Stefano non è neppure festivo). Temo di dover ricordare alla Cgil che viviamo in un sistema capitalista (l'alternativa si è rivelata pure peggio) e quindi chiedere ad una impresa di stare chiusa mentre gli altri stanno aperti non ha molto senso. Certo può essere amaro pensare che valgano così poco i valori su cui si è costruito il nostro giovane stato ma siamo davvero così sicuri, signora Camusso, che i dipendenti Coop liguri non vedevano l'ora di andare in manifestazione? Ed è ormai un fatto che nelle grandi città gli orari di chiusura dei negozi si sono "dilatati" enormemente. Certo poi uno pensa alla Svizzera dove il sabato pomeriggio cala il coprifuoco e si chiede se forse questo è uno dei motivi per cui sono (pare) il paese più felice del mondo (vedi).

sabato 25 aprile 2015

Filologi

Quindi ieri si è svolta la commerazione del ....... genocidio armeno. Ma stando al nostro Erdogan (il premier turco) non si può parlare di genocidio ma di "puro e semplice" massacro. Ora capisco che nel diritto internazionale (terreno assai scivoloso) vi siano differenze tra le due fattispecie ma per mia mamma (e anche per me credetemi) sembra davvero disdicevole mettersi a filosofeggiare sopra un milione e mezzo di morti. Massacro/genocidio che ha aniticipato quello anche più pesante perpetrato poi dai tedeschi nei confronti degli ebrei (e non solo). E proprio qui vi è una notizia davvero "curiosa". Come riportato uno degli stati che non riconosce il genocidio (sposando quindi la tesi turca) è proprio Israele. E qui mandare giù la "real politik" è dura perchè chi meglio di loro si intende di genocidio? O forse hanno paura di perdere il primato dell'unico genocidio post epoca colonialista? Credo e temo che la risposta sia banalmente più semplice : il nemico del mio nemico è mio amico quindi teniamoci buona la Turchia che può sempre essere un alleato contro l'Iran. Certo che se poi (gli israeliani) si lamentano del negazionismo..... 

giovedì 23 aprile 2015

Regolamenti

Francamente non so se è una malattia della sinistra o un "semplice" sintomo della diffusione del fanatismo nella nostra società (intesa direi non come pura e semplice società italiana ma estenderei all'Occidente in genere). Avevo già parlato del regolamento di tutela degli animali, redatto da tale Valerio Pocar, che aveva stilato un "decalogo" in cui a fronte di condivisibili principi entrava persino nel merito della "solitudine" dei pesci rossi (peraltro esiste un sito apposito "www.garanteanimali.it" che lascia intuire che questa figura l'abbiamo solo a Milano, un primato ascrivibile alla giunta Pisapia su cui si può forse disquisire). Ma oggi parliamo di un altro regolamento (fresco di stampa si diceva una volta) del comune di Milano, quello del verde. Anche qui tante cose belle ma vi era un passaggio che è stato fortunatamente stralciato all'ultimo minuto. Come riporta "Repubblica" è stata tolta la norma che prevedeva sanzioni per chi ammazzava mosche e zanzare! Davvero una ola per Chiara Bisconti che pare si sia fatta promotrice della cancellazione di una norma così bislacca. Potremmo chiudere qui con una risata, ma senza voler sconfinare nel lavoro del sopra citato Pocar (il sociologo) temo che questo eccesso di regolamentazione sia una brutta spia. Che senso ha avere tutte queste regole? Vuol dire che il vituperato buon senso non c'è più? E poi se a queste regole non segue una rigorosa applicazione restano lettera morta. Già il Manzoni nel suo "I Promessi Sposi" metteva in guardia contro la bulimia di "grida" (leggi) dei dominatori spagnoli, come sintomo di una società sempre più incontrollata, e guarda caso l'ambientazione era proprio a Milano.

mercoledì 22 aprile 2015

Terra

Oggi è il giorno della Terra (o Earth Day se vogliamo tirarcela) e l'immagine qui sopra direi è più che simbolica. Nascosto dietro un aspetto quasi accattivaente si cela uno dei problemi del pianeta, la presenza di idrocarburi negli oceani. Problema del tutto attribuibile a noi umani ovvio. "Spulciando" per la Rete ho scoperto un amara verità : non esistono solo le "grandi" catastrofi, purtroppo esiste una "quotidianità" di cui credo si parli poco. Tutti credo rammentiamo il disastro della piattaforma BP Deepwater Horizon (vedi) che nel 2010 ha riversato milioni di barili (una cifra esatta è di fatto impossibile da staibilire) nel golfo del Messico. Ci sono volute parecchi settimane per risolvere la "perdita" ma ho scoperto che la storia è tutt'altro che finita. In questo sito un gruppo di attivisti (sognatori forse) che non si arrende monitorizza le perdite residue del disastro Deepwater Horizon. Avete letto bene è dal 2010 che vengono riversati (ogni giorno che Dio manda in Terra) un tot di barili di greggio. Il tutto in teoria tenuto sotto controllo ma la fantamatica organizzazione preposta alla sorveglianza ha un solo dipendente e, cosa più importante, parti dichiara delle perdite praticamente ridicole mentre i nostri di "Sky Truth", grazie alle immagini satellitari, mostrano che le perdite sono ben maggiori. Buona giornata Terra. 


lunedì 20 aprile 2015

Kiss

Nessun riferimento musicale (gruppo hard-rock trash o canzone di Prince) ma, banalmente, bacio in inglese. Ora quello che per noi è una semplice effusione o nella migliore delle ipotesi un saluto, non è sempre così ben accetto in altre parti del mondo. In particolare mi riferisco all'India (vedi foto). Come segnalatomi dal prolifico Maso in questo post (vedi) di un collega (spero di poterlo considerare tale) viene descritta (bene a mio avviso) la situazione indiana dopo la salita al potere di Narendra Modi, collocabile a destra ma di certo piuttosto conservatore. Una delle "manifestazioni" di una certa volontà restauratrice è proprio la campagna contro i baci in pubblico, campagna, badate bene, non fatta solo da "moral suasion", ma come riportato (vedi) anche da arresti contro quegli agitatori sociali che si baciano pubblicamente. Certo i teorici della multi cultura (quelli per cui i guerriglieri dell'Isis non sono mussulmani) ci spiegheranno che sono le differenze culturali, e tali vanno accettate. Giusto e allora bisogna accettare anche questa "differenza" perfettamente sintetizzata nello slogan "You can piss, but you can't kiss" (facile rima ma visto che gli avete voluto insegnare l'inglese ...). L'autore del blog vive in India e testimonia che è normale che gli uomini (della parità parleremo in un altro blog) espletino i loro bisogni "en plein air" (magari in francese puzza di meno). Giustamente l'autore fa presente che prevedere bagni pubblici per il miliardo e rotti di indiani è impresa assai difficile ma in ogni caso il "problema" resta.
Ps a questo punto consiglierei ai nostri marò di astenersi da dimostrazioni di affetto nei confronti delle loro famiglie, metti caso che ci sia un poliziotto nei paraggi .....

domenica 19 aprile 2015

LED

I Light Emitting Diode (i LED per noialtri) sono certamente una delle invenzioni che ci hanno cambiato la vita e ce la cambieranno ancora di sicuro. Non a caso il Nobel per la Fisica 2014 è stato dato a 3 giapponesi che agli inizi degli anni 90 hanno inventato il LED blu che ha permesso di creare tutte quelle applicazioni che oggi diamo per scontate (i più attempati come me rammentano i primi LED, fiochi puntini rossi che indicavano per lo più lo stato di accensione degli elettrodomestici). Una della principali (ma recenti) applicazioni è nella illuminazione, ed in particolare, quella pubblica. In questa foto fatta da Samantha Cristoforetti (non dite che non sapete chi è costei) e suggeritami dall'amico Maso, si vede l'effetto della adozione dei LED da parte della città di Milano, rispetto ai comuni limitrofi, per ovviamente l'illuminazione delle strade. A detta dell'assessore preposto l'adozione del LED permetterà risparmi di oltre 15 milioni di Euro. Non sappiamo il costo di sostituzione ma di certo l'operazione è degna di menzione perché il risparmio energetico è una delle chiavi per la nostra sopravvivenza (quante volte ho "tuonato" contro i negozi con le porte aperte 12 mesi all'anno?). Ma non vi aspetterete un post buonista, spero. Quindi ecco il dubbio : ma nella adozione di nuove tecnologie per l'illuminazione pubblica non vi era anche l'obiettivo di ridurre l'inquinamento luminoso? Per i non addetti o per dirla in parole povere bisogna cercare di evitare di "sparare" le luci verso il cielo. Questo implica non disturbare gli uccelli (migratori e non), ridare alle persone il piacere di vedere il cielo stellato ma anche ulteriore risparmio perché tanto la luce che viene diretta in alto non serve a nulla. Non vorrei che si cadesse nelle classiche mentalità contorte per cui siccome spendo di meno allora posso lasciare la luce accesa anche se non mi serve.

sabato 18 aprile 2015

Pace

Come detto le sentenze vanno rispettate ma (paradosso)non i giudici. Parlo dei giudici di pace che non mi sembra rappresentino l'apice della cultura giuridica ma ogni tanto escono dai limiti che gli sono stati (giustamente) imposti. Come riporta "La Stampa" il giudice di pace di Torino ha levato una multa comminata ad un autista uber (il famigerato servizio di taxi 2.0). Motivazione? I due servizi sono diversi. Va bene fa un po' scoperta dell'acqua calda ma ci sta, quindi? Essendo diversi non si applica ad uber il regolamento dei taxi quindi la multa non è  valida. Ma allora quale regolamento si applica? Nessuno, non esiste. Fantastico ma aspetta un secondo, noi viviamo in uno stato di diritto (almeno nelle intenzioni) per cui ciò che non è permesso dalla legge è vietato quindi la multa sarà stata illegittima ma l'attività di tassista uber è illegale. Basta questa è materia per legale e qui sta il problema : in mezzo mondo i giuristi stanno cercando di capire come gestire questo fenomeno e invece a Torino hanno già la soluzione! Troppo bello per essere vero.
Ps senza voler essere offensivo nei confronti della categoria ma questo è un caso reale : un automobilista multato per eccesso di velocità (in città) si è rivolto al giudice di pace ed ha ottenuto la cancellazione della multa in quanto doveva andare urgentemente in bagno e in un bagno pubblico si trovava a disagio.....

giovedì 16 aprile 2015

Asimmetrie

Credo non valga neppure la pena di argomentare che il massacro degli armeni è effettivamente successo. Vorrei solo far notare una asimmetria : immaginate cosa sarebbe successo se il nostro premier Matteo Renzi (o altro capo di stato "cristiano") si fosse permesso di redarguire il Gran Muftì di Istanbul (oppure, tanto per non far torto agli sciti, l'ayatollah Khamenei). Apriti cielo, sarebbe arrivata la "fatwa" e magari qualcuno avrebbe pure sparato. Tanto per ricordare il giornaletto satirico "Charlie Hebdo" aveva pubblicato vignette davvero pesanti (ed anche il nostrano "Il manifesto" era stato piuttosto irrispettoso) ma non mi risultano attentati da parte cristiana. Francamente mi viene un po' di nausea a dar ragione all'altro Matteo (Salvini) ma che la Turchia entri in Europa dopo questa uscita del suo premier Erdogan mi sembra davvero eccessivo. Anche perchè ha persino minacciato di espellere gli armeni dalla Turchia, tanto per finire il lavoro dei suoi avi? Mi sembra che non ci siamo.
A proposito di attentati : quanto successo ieri a Mario Draghi (vedi) è almeno preoccupante. Qui non parliamo di un giudice e un avvocato milanesi (con tutto il rispetto dovutogli) ma del presidente della Banca Centrale Europea. Se la ragazza al posto dei coriandoli (o del tanga) avesse avuto un arma? Forse è giusto non cedere alla paura e vivere "normalmente" ma è ovvio che bisogna essere consci dei rischi. 

martedì 14 aprile 2015

Cuba

Non oso definirmi un commentatore della situazione politica statunitense ma sono abbastanza convinto che l'isola caraibica avrà un certo peso nelle prossime elezioni presidenziali americane. Pochi giorni fa vi è stato lo storico incontro tra il presidente americano Barack Obama e il suo omologo Raoul Castro (fratello del ben noto Fidel con lui per ora neppure un caffè). Bene, i segnali di distensione sono sempre graditi e poi il mito del comunismo è davvero morto e sepolto quindi inutile proseguire nello "splendido" isolamento. Ma proprio adesso? Bisogna ricordare che la stragrande maggioranza degli esuli cubani (che vivono in Florida) sono oppositori del regime di Castro e guarda caso proprio in questi giorni Marco Rubio ha annunciato che correrà da repubblicano contro la democratica Hilary Clinton. Rubio è nato in Florida (Miami) ed è di origini cubane (come il nome lasciava intendere) ed è attualmente senatore della Florida dal 2009. Ha ottenuto il seggio al posto del precedente senatore Martinez (altro cognome non esattamente "wasp") che aveva deciso di non ricandidarsi. Chiaro che ci si gioca il voto dei "latinos", ossia la popolazione di lingua spagnola presente negli Stati Uniti. E altresì vero che sotto il comune cappello della lingua vi sono etnie molto diverse dai cubani appunto ai sud americani. Ovvio che gli esuli cubani non saranno certo molto contenti di fare accordi con un regime da cui sono scappati e che puzza di comunismo lontano un miglio, ma loro (i cubani) sono significativi (aritmeticamente) solo in Florida ma può essere che negli altri stati questa mossa di Obama possa spostare qualche voto. Peraltro il nostro Marco (Rubio) dovrà vedersela proprio in Florida con Jeb Bush, l'ultima "release" della famiglia texana. Spero che ce la faccia a vincere la competizione per essere lo sfidante repubblicano. Francamente un elezione dove si ritroveranno dinnanzi un Bush e un(a) Clinton mi sembra parecchio triste e soprattutto getta una luce sinistra (non politcamente parlando) sul sistema elettorale della maggiore potenza occidentale mondiale.

lunedì 13 aprile 2015

Maradona

La notizia (vedi), anzi il vdeo, hanno fatto il giro del mondo (sono diventati virali per essere moderni). Piccolo riassunto dei fatti : Diego Armando Maradona (el pibe de oro) al termine di una partita di calcio il cui scopo era favorire la pace in Colombia (dlianiata da anni di guerra civile tra il governe e le FARC) ha perso la testa ed ha aggredito un reporter e una donna (un vero paladino delle pari opportunità). Questo la dice lunga sulla situazione sudamericana, ma mi chiedo per quanto tempo ancora la stampa, una certa stampa di sinistra, avrà un occhio di riguardo per il calciatore argentino in virtù delle sue preferenze politiche (tutti ricordiamo le sue comparsate con Castro e Chavez). Ma forse dimentichiamo che è (stato) un cocainomane, ci sono alcuni figli che lo reclamano come padre, è un evasore fiscale che si è pure permesso in una trasmissione televisiva di mandare a quel paese l'agenzia delle entrate (la trasmissione "Che tempo che fa" è della RAI e quindi il compenso per la sua partecipazione lo abbiamo pure pagato noi). Ora anche se scopro che il rotondo Diego è il nipote di Karl Marx resta il fatto che è una persona ai limiti della legge e di certo non esemplare. Ho sempre detestato David Beckham (per stare negli ex calciatori) ma temo di dovermi ricredere.

domenica 12 aprile 2015

Giovinezza

Vedendo le prime foto del nuovo film di Paolo Sorrentino (il cui titolo è appunto "La giovinezza") viene da pensare che vi sia dell'ironia nel titolo e che il tema sia il suo esatto contrario. Peraltro il tema dell'anzianità era già stato "anticipato" dal vincitore del Festival di Venezia 2014 ("Il piccione ...."). Tra qualche settimana aggungerò anche io un anno ai miei e mi sono trovato a pensare : "sto davvero invecchiando?". Leggendo certe notizie la risposta è : "decisamente si". Ma andiamo con ordine : ieri si è svolta a Milano la sesta edizione della "Pillow fight" (vedi). Tanto per fare il "giornalista" si tratta di una battaglia a cuscinate tra persone in pigiama che si svolge in spazi aperti cittadini. Prima di liquidare il tutto con una risata ho pensato "sesta edizione" e con quattro click sul web sono giunto al sito della "International Pillow Fight Day" (vedi) dove ho scoperto che il fenomeno non esiste da 100 anni ma è comunque parecchio diffuso. Il sito fa riferimento ad un fumoso "The Urban Playground Movement" che si prefigge di creare eventi sociali di massa negli spazi urbani per trasformare questi spazi in "urban living rooms". Quindi anziché fare a cuscinate nelle rispettive camere da letto fatelo in piazza. Ora basta dare un occhiata alle foto per verificare che il "target" di queste manifestazioni sono i giovani (alla faccia dei cinquantenni che si sentono giovani dentro). E allora mi sono detto "si, sto invecchiando" perché in tutta franchezza non riesco a metabolizzare questo movimento. Immagino che ci saranno fior di sociologi, antropologi che possono dare spiegazioni ad un fenomeno come questo ma non mi importa. Certamente esiste una ragione "sociale" per i reality o il consumo di cocaina ma questo non implica che li approvi o vi aderisca. Ma non voglio neppure stigmatizzare i giovani d'oggi per i loro comportamenti (ricordiamoci sempre dei Beatles con i loro caschetti che oggi fanno ridere ma all'epoca furono oggetto di scandalo), semplicemente il "generation gap" esiste e bisogna prenderne atto. La vita si è allungata e la percentuale di gente che fa lavori davvero pesanti è sempre più bassa, quindi un cinquantenne (e passa) come me può mantenersi in una discreta forma e vestirsi come un giovane (altro comportamento una volta inaccettabile). Ma questo non lo rende "giovane" anzi affermare che l'importante è sentirsi giovane "inside" è il primo chiaro sintomo di invecchiamento. Come dice il proverbio : "l'abito non fa il monaco".
Ps resto dell'opinione che questo combattimento di cuscini (tanto per fare il vecchio non uso l'inglese) sia una stupidata ma visto che non fa danni che facciano pure. L'unica domandina (velenosa) : alla fine lasceranno una piazza piena di piume e chi pulisce? O chi paga l'extra ai netturbini? Citerei una frase di Paola Pitagora, icona degli anni 70 e fervente hippie : "le comuni erano un esperienza fantastica ma si sono arenate sulle pile di piatti sporchi".

sabato 11 aprile 2015

(San) De Gennaro

Non me ne vogliano i napoletani per aver accostato la persona di Giovanni De Gennaro con il loro santo patrono, ma se anche non sarà proprio San Gennaro il suo santo protettore (visto che è di Reggio Calabria), di santi in Paradiso deve averne tanti come si dice. Per i distratti ricapitoliamo i fatti : la Corte Europea di Strasburgo ha condannato l'Italia per i fatti del G8 di Genova, nello specifico l'irruzione nella caserma Diaz (e successivo pestaggio diciamo "selvaggio"). All'epoca dei fatti il nostro De Gennaro era capo della polizia, quindi responsabile dei fatti. Ora la corte europea condanna lo stato italiano ma il capo della polizia non è per definizione un servitore dello stato? Ma vi è già stato un processo in Italia relativo a quei fatti che si è concluso nel 2011 con una sentenza della Cassazione di assoluzione. Quindi qui c'è del lavoro per i legulei in quanto abbiamo una persona dichiarata "innocente" dalla massima corte italiana e colpevole (o per lo meno responsabile) dalla massima corte europea. Ovvio che questo crei imbarazzo nel governo, il quale peraltro ha confermato "piena fiducia" (parole del premier Matteo Renzi) a De Gennaro che dal 2013 è niente di meno che presidente di Finmeccanica. E forse qui vi è il vero inghippo perché non riesco davvero a capire come un capo della polizia diventi presidente di un gruppo così grande. Quali competenze sono richieste per fare il presidente? Come ha giustamente fatto notare Matteo Orfini (del PD ma di "area" Bersani) il problema era preesistente, la corte europea ha "solo" rappresentato la classica goccia (visto che poi anche sul caso dell'omicidio Biagi la figura di De Gennaro ha un ruolo significativo essendo, in veste di capo della Polizia al tempo, preposto alla gestione delle scorte). Davvero difficile capire perché il governo lo sostenga visto che lo hanno pure "ereditato" dal governo Letta, ma come ho detto avrà molti santi in Paradiso e il nostro premier non ha mai fatto mistero del suo essere cattolico. 

venerdì 10 aprile 2015

Cordoglio

Non si specula sulla morte, giusto, si può solo esprimere cordoglio. E invece un rappresentante della ANM, l'associazione nazionale magistrati, (di cui non rammento il nome scusate) ha subito colto la palla al balzo per stigmatizzare i tagli subiti dalla categoria (fossero poi gli unici). Il tutto si riferisce alla sparatoria avvenuta all'interno del tribunale di Milano che ha provocato 3 morti. Ma come hanno fatto i tagli a provocare tutto ciò mi chiedo. Questo criminale ha usato l'ingresso riservato a giudici, avvocati e altri "aventi diritto", ingresso dove manca il metal detector. Pare che questo sia stato tolto anni fa e mai più rimesso. Ma non mi sembra che nessuno abbia protestato contro questo "taglio", anzi erano ben contenti (gli "aventi diritto") di avere un accesso veloce, perché non è mica gente che ha del tempo da perdere. O forse non è pensabile che un giudice o un avvocato diano fuori di testa e un giorno si presentino armati? Ma lo stesso principio non valeva anche per i piloti di aereo e ne abbiamo avuto una ben più tragica smentita? A nessuno piacciono i controlli anche perché implicano una perdita di tempo ma esistono alternative? Direi di no anche se è davvero difficile (se non impossibile) creare un sistema di controlli insuperabile. Poi eviterei le polemiche sul fatto che la società preposta alla sicurezza è la stessa di EXPO. Dal 2001 (11 settembre per l'esattezza) sappiamo che la sicurezza data in "outsource" ha i suoi bei problemi eppure tutto è proseguito come se quelle due torri a New York non fossero mai state abbattute, un po' tardivo pentirsene a meno di un meno dalla apertura di EXPO.

giovedì 9 aprile 2015

Finalmente

Facciamo la doverosa premessa : i problemi dell'Italia sono ben altri, però quando qualcosa si muove nella direzione giusta inutile criticarlo. Anche perché se tutti gli enti preposti facessero dei passi (anche piccoli) nella direzione giusta credetemi l'Italia sarebbe un paese migliore. Per tornare a bomba, come si intuisce dalla foto, l'argomento è l'assicurazione per la responsabilità civile delle autovetture (RCA per gli amici). Da qui ad ottobre "sparirà" il tagliando della assicurazione dal parabrezza. Il tutto viene sostituito da un "database" dove le compagnie assicuratrici dovranno segnalare chi è in effetti assicurato. Teniamo presente che alcune stime (pare prudenziali) parlino di oltr 3 milioni di veicoli che circolano senza assicurazione quindi il controllo "automatico" direi che si impone (visto che poi falsificare uno di questi tagliandi è davvero una stupdata). Festeggiamo? Un momento perché alla fine siamo sempre il paese che fa le pentole ma non i coperchi. Il sistema di controllo sarà effettuato da tutte quelle telecamere in grado di leggere le targhe, quindi telepass, varchi delle ZTL fino agli autovelox. E qui nasce l'inghippo perchè in pratica non esiste la multa per "sola" mancanza di assicurazione e poi sappiamo bene quante multe non vengono pagate (sperando che non ci sia il solito giudice di pace compiacente a cancellarle). Intanto il primo passo è stato fatto ma non basterà, vedremo. Inoltre non ho capito se questo database sarà pubblico. A mio avviso dovrebbe esserlo visto che fino a ieri chiunque poteva sbirciare il mio pararezza e verificare se la mia autovettura fosse assicurata. Intanto aspettiamo anche i database pubblici di architetti, ingegneri e tutte quelle categorie che sostengono un esame statale per diventarlo.
Ps tanto per tornare all'inizio in cui dicevo che i mali del paese sono altri ma ogni tanto anche una pezza non ci sta male : dovendo rinnovare la carta di identità ho provato a cercare di fare quella elettronica. Bene, dopo aver passato per ben due volte, oltre venti minuti in attesa inutilmente, ho deciso che rifarò quella cartacea. Ripeto i problemi grossi di Milano sono altri però.....

martedì 7 aprile 2015

Peccei

Temo che il nome Aurelio Peccei non faccia squillare nessun campanello. Magari qualche appassionato di fisica come me penserà alla ben "nota" teoria di Peccei e Quinn che infrange la simmetria quantistica, ma costui è Roberto Peccei. figlio di Aurelio. Ci viene in aiuto la sempre solerte Wikipedia che ci racconta la storia di questo personaggio che si sarebbe potuto chiamare allora (oggi non saprei) un umanista. Tra le sue iniziative non si può dimenticare il Club di Roma, un "think tank" che, fondato nel 1968, produrrà nel 1972 un pamphlet dal titolo "Rapoorto sui limiti dello sviluppo" meglio noto come "The limit to growth". Tanto per raccontarla in breve questo rapporto metteva in guardia da una crescita che non poteva aumentare all'infinito. Ovvio che all'epoca fece scalpore ma molti lo classificarono come un brutto esempio di futuro distopico che non aveva reali basi scientifiche. Dopo 20 anni vi fu una sorta di versione 2.0 nella quale gli autori affermavano che la situazione era addirittura peggio di come la avevano dipinta nel 1972. Ossia agli inizi di quegli anni era possibile, o almeno così affermavano, imporre dei limiti alla crescita in modo da giungere ad una sorta di equilibrio nel giro di due o tre decenni ma già negli anni 90 si era andati troppo oltre e bisogna agire subito, anche con provvedimenti impopolari. Non fu fatto assolutamente nulla ovvio e oggi la situazione è, se non tragica, complicata. Ossia oggi non basta più porre dei freni alla crescita, occorre davvero invertire la marcia. Ma questo non sarà certo un processo indolore perché vuol dire che avremo un futuro più "povero" e soprattutto non si può certo lasciare che la popolazione cresca ancora. Davvero difficile parlare di decrescita "felice".

lunedì 6 aprile 2015

Bianchi

Il cognome è davvero quelli che ti fanno passare nell'anonimato mentre il nome è oggettivamente meno comune, Dorina. Ora questa 48enne signora (lo so non si dice l'età delle signore ma se ti dai alla politica un pegno lo devi pure pagare) sta per diventare "famosa" per aver stabilito un non certo invidiabile record. Come riporta "Lettera43" la bionda pisana sta per entrare nelle file delPD e per lei sarebbe l'ottavo partito in cui ha militato (e vista l'età possiamo ben credere che la nostra Dorina non finirà di stupirci). Rammento benissimo come si invocò la liberta di mandato quando si trattò di affondare il governo di Silvio Berlusconi ma, pur essendo contento del siluramento del satrapo di Arcore, non si poteva ignorare il fato che il trasformismo non è pratica esente da critiche e problemi. Nell'attuale parlamento, eletto da circa 2 anni, abbiamo già 100 parlamentari che hanno cambiato casacca. Certo rendere impossibile il cambio di partito rappresenta un rischio per la democrazia ma lasciare che un eletto salti da un partito all'altro mi sembra un tradire la famosa volontà dell'elettore. Diciamo che si tratta del male minore rispetto ad un parlamento completamente ingessato ma sempre di male parliamo. Intanto complimenti a Dorina Bianchi per la sua performance.

domenica 5 aprile 2015

Domanda

Mia moglie mi ha fatto una domanda: ma questo accordo che riguarda l'Iran cosa significa? Premetto che forse un post è limitato ma francamente non ho una vera risposta ma proviamo a capirci qualcosa. Iniziamo dai fatti: l'Iran può proseguire nel suo programma nucleare riducendo pesantemente le sue scorte, impegnandosi a non costruire altre centrali da qui a 15 anni e sottoponendosi alle ispezioni della AIEA. La prima considerazione è che il.programma nucleare iraniano non era "legale" quindi questo accordo suona un po' come un condono. Di questi noi italiani siamo specialisti e non sempre funzionano come dovrebbero ma almeno si passa da una situazione incerta ad una chiara. Inoltre il disgelo tra gli Stati Uniti d'America e la Repubblica degli ayatollah non può che essere accolto positivamente inoltre questo significa la fine delle  sanzioni per l'Iran altro aspetto molto positivo (non solo per gli iraniani).Tutto bene allora? Temo di no. Intanto abbiamo una nuova potenza nucleare nello scacchiere mondiale e questa nazione ( l' Iran ) ha sempre dichiarato che Israele dovrebbe semplicemente sparire dalla faccia del pianeta ( e con una bomba atomica si può facilmente passare dalla metafora ai fatti). Infatti le reazioni israeliane non si son fatte attendere e sono tutte molto preoccupate. E non solo da parte della destra di governo, anche le personalità più moderate condannano l' accordo. Accordo siglato da uno dei loro storici alleati gli Usa di Barack Obama. Già si era visto che l' alleanza tra Israele e America vacillava dopo la rielezione di Bibi Netanyahu. Peraltro l' accordo ha visto molti repubblicani a stelle e strisce contestare  proprio il loro presidente. Credo che la chiave di lettura sia la " guerra" del petrolio che l' Arabia saudita sta combattendo a suon di ribassi del prezzo del greggio e il paese della mecca è il principale nemico dell' Iran nella altra guerra in atto tra sciti e sunniti ( vedi recenti "fatti" in Yemen ). Al solito il nemico del mio nemico è mio amico ma gli americani (a cui dobbiamo comunque la nostra libertà meglio rammentarlo sempre) in questi "giochini" hanno spesso fatto errori clamorosi.

venerdì 3 aprile 2015

Tre(mendo)nord

Trenord l'azienda che gestisce i trasporti della regione Lombardia, mica la Calabria. Eppure dando una "spulciata" ai bilanci si scoprono una serie di spese degne della più corrotta burocrazia levantina. Una poi mi ha davvero pensare che siamo un paese senza speranza: una multa di ben 1000 euro (presa in svizzera)  pagata perché non era possibile stabilire chi era alla guida. Ora non ho i dettagli ma sono certo (proprio così certo) che l'autovettura sia una grossa berlina (tedesca?) ad uso esclusivo di qualche borioso dirigente. Ma questo non succede ahimè solo tra i boiardi della politica o della pubblica amministrazio, anche molti dirigenti aziendali godono di questo particolare "benefit". La domanda è: in quali altri paesi civili (nom mi interessa l'isis)  esiste la possibilità di "schivare" la penalizzazione sulla propria patente? E il fatto che in tal caso si raddoppia la sanzione è praticamente una beffa perché tutti questi "costi" verranno banalmente ritirati sul cliente della azienda stessa. Ha ragione zygmunt baumann abbiamo il welfare ma per i ricchi.

giovedì 2 aprile 2015

Anna

La notizia è giunta proprio in prossimità del 31 marzo (vedi). Questa era la data che in via semi ufficiale indicava il momento del decesso di Anna Frank nel campo di Bergen-Belsen. Ora sembra che in realtà tale evento sia successo almeno un mese prima, in febbraio. Davvero una notizia che non sfigurerebbe nella bacheca delle notizie inutili a meno che non ci sia qualche importante motivo per anticipare questa data (che peraltro ignoro). Ma in ogni caso la ragazzina di Francoforte sarebbe morta comunque prima di compiere 16 anni, ma se fosse qui oggi starebbe per compiere 86 anni. Cosa c'è dietro questa banale aritmetica : che anche se piuttosto anziana poteva essere ancora viva e che tutto quello che successe in quegli anni non è così lontano come sembra. Sono passati 70 anni, tanti ma non siamo ancora al passato remoto. Oggi abituati ad un mondo che ha fatto della velocità una divinità, sembra davvero un'altra epoca. Ma anche se ammettiamo che stiamo parlando di un altro mondo, questo non giustifica il negazionismo che sta diventando ogni giorno più diffuso. Peggio (se possibile) è anche un certo "ridimensionamento" del ruolo tedesco nella Shoah : in omaggio (o meglio sarebbe parlare di sudditanza) alla potenza germanica, si teorizza che tutta la gestione dei campi di concentramento fosse tenuta segreta (cosa vera almeno nelle intenzioni di Hitler) e che quindi abbia riguardato solo le posizioni apicali del Terzo Reich. A parte la presenza di rilievi storici che testimoniano che ormai nel 1942 il problema era noto persino al di fuori dei confini della zona di occupazione nazista, resta la grande domanda : come è possibile non "accorgersi" della sparizione di 6 milioni di persone?