giovedì 28 dicembre 2017

Tolleranza

Mi accusano di essere una persona punitiva (giacobina?) ed in effetti io sono un convinto assertore dell'importanza di osservare le regole. Ho già detto che nel mio ultimo viaggio a New York avevo avuto la sensazione che la città fosse molto più sicura di una volta. Bene ora ne ho la conferma numerica : gli omicidi nel 2017 sono stati 286 (vedi) mentre alla fine degli anni 90 eravamo intorno ai 2000, non proprio un ordine di grandezza ma quasi. Chissà come mai? Direi dovuto alla "tolleranza zero" di Rudolf Giuliani e forse anche allo "stop and frisk" di Michael Bloomberg (anche se questa pratica è stata abbandonata dal successore Di Blasio). Tutti provvedimenti che hanno fatto storcere a molti "liberal" (qui non puoi mica chiamarti comunista) ma risultati efficaci. Oddio qualche professorone di sinistra dice che non esiste una diretta correlazione ma bisogna proprio voler disquisire del sesso degli angeli. Anche perché posso essere d'accordo che la repressione da sola non è l'unica medicina possibile ma deve essere comunque utilizzata. E d'altra parte costoro come spiegano il calo deciso degli omicidi? Con l'aumento del costo delle munizioni? Non funziona visto che sono in calo anche i reati. Di sicuro la ricchezza che circola per New York ha contribuito parecchio al calo dei reati, anche se la distribuzione del reddito resta sempre un problema negli Stati Uniti d'America.

mercoledì 27 dicembre 2017

Code

L'amica Francesca mi segnalava questo articolo, in realtà un video, che mostrava la coda che si era creata in un centro commerciale alle porte di Bologna. Il motivo? Veniva offerta (gratis) una fetta di torta per festeggiare i 24 anni del centro. Risultato 200 metri di coda. Ora l'autore del video ironizzava con facilità sul fatto che la gente si facesse tale coda (non mi è dato sapere quale fosse però il tempo di attesa) per una fetta di torta. Credo che la motivazione economica però non sia il movente principale, credo che ben pochi in quella coda non avessero i soldi per mangiare. Forse vi è più il gusto (è il caso di dirlo) per esserci stati, aver preso parte a qualcosa. inoltre era pure domenica pomeriggio e la principale occupazione di molti dei "codisti" coinvolti era giusto ammazzare un po' di tempo. Peraltro una cosa che trovo positiva (e che diamine siamo a Natale bisogna essere ottimisti) è che la coda era ordinata. Questo è un fatto che ho notato a Milano, dopo l'Expo con le sue code infinite (quelle si, vedasi padiglione del Giappone) sembra che le code siano state "sdoganate". Esistono posti dove per mangiare un cartoccio di pesce fritto la gente si mette in coda (ordinatamente) per un bel po'. Certo siamo favoriti da uno degli anni più secchi e caldi che si ricordi ma sembra davvero che le code siano entrate a far parte nell'ordine delle cose e soprattutto sia entrata nella mente che la coda te la devi fare. Ripeto è Natale e voglio essere ottimista ma ogni i miei compatrioti riescono a sorprendermi positivamente (con per la legge anti fumo).
Ps se il termine codista vi risulta "strano" (come a me) date una occhiata qui.


martedì 26 dicembre 2017

Irons

Il talentuoso Jeremy Irons (sopra in una forse poco nota apparizione) non ha mai nascosto la sua omofobia, tanto che nel 2013 rilasciò questa intervista (vedi) nella quale si pronunciava contro i matrimoni gay affermando che "i padri avrebbero sposato i figli per evitare la tassa di successione". Affermazione un po' bislacca in quanto è vietato il matrimonio tra consanguinei anche nel diritto anglo sassone ma forse il nostro Jeremy aveva avuto una intuizione corretta (almeno per una parte). La cronaca dei giorni scorsi (vedi) riporta un matrimonio tra uomini in Irlanda. Fin qui nulla di strano ma il fatto è che i due sposi sono eterosessuali  (ma almeno amici) e si sposano solo per questioni di eredità. Siamo arrivati al nocciolo del post, un problema sollevato anche da Renato Brunetta (non sarà il mio idolo ma quel che è giusto è giusto) il quale si era espresso a favore dei matrimonio tra persone dello stesso sesso ma a "costo zero" ossia senza avere vantaggi economici. Pensiamo all'istituto della reversibilità della pensione , dovrebbe valere anche per le coppie gay a mio avviso ma è più che facile intuire quanti abusi ne deriverebbero e quindi dovremmo imporre un super lavoro all'INPS per "stanare" questi infidi figuri. E come si verifica la "consistenza" del matrimonio? Occorre aver consumato? Mi sembra complicato, forse la soluzione migliore sarebbe cancellare del tutto la reversibilità (almeno per il futuri) ma forse questa soluzione non farebbe felici tutti (anzi). Poche settimane or sono l'Australia ha legalizzato i matrimoni gay, bene ma se poi si scoprisse che proprio grazie a questo fatto ci sarà meno welfare siamo sicuri che qualcuno non si pentirà del voto espresso?


domenica 24 dicembre 2017

Propositi

Si avvicina la fine dell'anno e, di solito, fioccano i propositi per il nuovo anno. Quelli raffigurati sono "personali" ma vorrei che anche il governo italiano ne avesse. Anzi direi il prossimo governo visto che ormai siamo in piena campagna elettorale e tra metà marzo e fine maggio saremo chiamati alle urne (e mi scorre un brivido per la schiena). Di cose da chiedere al prossimo governo ce ne sono a bizzeffe ma l'amica Francesca me ne ha segnalata una particolarmente "meritevole" : questa. Si tratta del Ponte sullo stretto di Messina, la società per la costruzione di un ponte che non si farà mai (questa è la situazione alla data e spero sarà così e basta) è stata posta in liquidazione nel 2013 ma occorre un atto del governo per chiuderla del tutto. Tale atto manca e quindi anche quest'anno ci metteremo 1.5 milioni di Euro che andranno a sommarsi agli oltre 300 già spesi (per non fare nulla). Se volete divertirvi (oppure rovinarvi il Natale dipende dal vostro fesato) potete andare sul sito ufficiale della società "Stretto di Messina" (dove vi è pure una sezione "Amministrazione trasparente" che trasparente non è) ma spulciando qua e là si trovano tracce di compensi vari, tutti stranamente situati a Roma. Tanti auguri (non a quelli ovviamente ma tanto il cenone glielo paghiamo lo stesso).

domenica 17 dicembre 2017

Sopproblemi

Francamente pensavo di essermi imbattuto in una bufala, visto che la notizia mi giungeva da "The Guardian" ma riguardava l'Italia e in particolare Roma. Ma una rapida ricerca mi ha fatto trovare due riscontri : "Dire" e (molto più rassicurante) "Ansa". Quindi niente "fake news" ma cosa sarà mai? Il comune di Roma ha votato la revoca dell'esilio di Publio Ovidio Nasone in occasione dei 2000 anni dalla sua morte. A dirla tutta sia sulla data di morte (17 o 18?) che sull'esilio vero e proprio ci sono parecchie incertezze ma evitiamo sottigliezze, l'importante è che sia stata cancellata questa ingiustizia! La notizia, come ho sottolineato, ha davvero avuto poca eco segno che "pesa" molto di più l'abito della sindaca Raggi alla prima dell'opera che le attività del consiglio comunale. Certo che posso ben immaginare il commento di qualche romano "sopproblemi veri questi!". Mica lo stato delle strade, la sporcizia, la criminalità,le riserve idriche, il ridicolo albero di Natale (pagato pure 46mila Euro) , il vero problema era la riabilitazione di Ovidio, per carità atto anche dovuto ma il consiglio comunale non aveva altro di cui occuparsi? Non vorrei riproporre la figura del romano fannullone ma mi pare che con tutte le cose di cui occuparsi è improbabile che il consiglio comunale di Roma avesse del tempo libero da dedicare a tali "facezie".
Ps nell'articolo su "The Gaurdian" vi era un commento davvero fulminante (ammetto una certa invidia) che però è quasi intraducibile : "So what's next ? The unburn of Giordano Bruno?". 

sabato 16 dicembre 2017

NeuTr(ump)ality

Ovviamente il titolo del post è un "omaggio" all'ultima (ma solo alla data) "bravata" del nostro Donald! Parlo ovviamente di The Donald, il potus (per i meno smaliziati il presidente degli Stati Uniti d'America). Oltre oceano esiste una commissione (Federal Communication Commission) composta da 5 membri (almeno il suo direttorio visto che conta oltre 1600 dipendenti) che si occupa di telecomunicazioni e ovviamente di internet. Sotto l'amministrazione Obama avevano votato per mantenere la "net neutrality" con il risultato di 3 a 2. Poi è arrivato Trump che ha nominato un nuovo chairman che guarda caso ha fatto invece decadere la "net neutrality" per 3 a 2, Il vento è cambiato. Ma è davvero una brutta notizia? Magari tutti abbiamo chiaro il concetto di "neutralità della rete" ma forse una spiegazione può aiutare. La figura sopra schematizza assai bene il concetto : oggi viaggiamo tutti su una autostrada (si chiamavano "information highways" oggi non lo sento più) dove esiste un solo limite di velocità, da domani invece avremo corsie con limiti differenziati. Cosa vuol dire? Che una azienda potrebbe convincere (a suon di dollari ovvio) un internet provider a far scorrere i suoi flussi a velocità maggiore. Il caso più facile è quello di aziende che forniscono contenuti multimediali come Netflix (ma anche Amazon). Se poi una azienda come Google è anche provider (con Fiber negli USA) allora davvero saremo di fronte ad un internet di serie A e uno di serie B. La situazione non è esattamente nuova anzi, la Cina è l'esempio macro di questa diseguaglianza ma in quel paese i provider(s) fanno anche funzione di censura. Ma anche nei nostri mondi "democratici" vi sono casi : ad esempio il mio operatore telefonico (quei buontemponi della TIM) fornisce anche un servizio di musica, film e sport. In alcuni casi offre pacchetti dove se ascolto musica usando la loro app non intacco i giga del pacchetto stesso. Forse si chiama pure concorrenza sleale ma rende ulteriormente l'idea di cosa ci aspetta. Ma messa così si potrebbe obiettare che The Donald ha messo nero su bianco ciò che esisteva (in una sorta di mozartiano "così fan tutti"), ma rendere completamente legale la fine della "net neutrality" può avere effetti indesiderati. Pensiamo ad una startup che propone un servizio innovativo. Non avendo la potenza finanziaria potrebbe essere sempre confinata ad un internet "lento" che ne limiterebbe la diffusione oltre a rendere meno fruibile il servizio stesso. Tutto quello che potrebbero sperare è di essere comprati da un dei "big four" (Apple, Amazon, Facebook, Google) e basta. Processo che pare sia già in atto peraltro e anche qui The Donald avrebbe solo ratificato quanto già sta avvenendo. Peraltro i sostenitori della fine della "net neutrality" affermano che così arriveranno molti più soldi ai provider(s) che saranno così incentivati ad investire sulle infrastrutture (problema più presente negli States di quanto non si creda). Può darsi, certo ci vorrà del tempo per dire se la nuova "Rete" che ne uscirà sarà meglio o peggio (certo sarà difficile additare i cinesi). A pelle, questo nuovo internet fatto di ricchi e poveri, ma soprattutto nelle mani di super corporation, non mi piace per nulla.

giovedì 14 dicembre 2017

Alabama

E alla fine The Donald si è preso una bella scoppola, tale da scompigliarli quel ridicolo riportino. Scherzi a parte la sconfitta in Alabama è pesante. Uno stato storicamente repubblicano (per non dire razzista) il cui candidato era supportato da Trump ha voltato le spalle al partito repubblicano e al suo presidente. Creando un bel problema non solo di immagine perché adesso il senato (si trattava della elezione di un senatore per l'appunto) vede la maggioranza repubblicana ridotta al lumicino 51 a 49. Ma cosa è successo? Gli americani si sono finalmente stancati di un presidente che in politica estera sta solo facendo grossi casini mentre per ciò che riguarda gli interni non ha fatto altro che una riforma delle tasse piena di ombre? Mi piacerebbe credere che sia così ma andiamoci piano. Il candidato repubblicano sconfitto è stato accusato di molestie su minori, davvero una accusa odiosa ma sembra di tornare ai tempi di Clinton - Levinsky. Gli americani possono perdonare di aver scatenato la guerra in Irak a causa di fasulle armi di distruzione di massa ma sulla moralità cadono le teste. Spero non sia così ma come diceva il divo Giulio a pensare male...
Ps ripeto Trump non è una causa ma un effetto di un sistema elettorale e politico che se non vogliamo definire antidemocratico almeno chiamiamolo bizzarro.

domenica 10 dicembre 2017

Madia


Forse non tutti si ricordano che nella riforma Madia della pubblica amministrazione era previsto che venissero resi pubblici gli stipendi dei dirigenti pubblici. Cosa che peraltro in altri paesi europei è assolutamente la norma. Ad ogni buon conto era la fine di maggio e quindi sono ormai passati oltre sei mesi e cosa pensate sia successo? Ma nulla (mi verrebbe da aggiungere ovviamente), ricorsi al Tar hanno insabbiato tutto. E qui nessuno ha fatto presente che il Tar è in eclatante conflitto di interessi visto che anche i loro pingui stipendi sarebbero oggetto di pubblicazione. Giusto parlare di "ius soli", giusto parlare di biotestamento ma il fatto che una riforma (che ci porterebbe un po' più vicino alla Europa) venga apertamente disattesa non merita attenzione? Forse perché le "vittime" principali sarebbero, manco a dirlo, romane? So che questo può suonare come un assist a Salvini, ma invece vorrei ricordare al felpato Matteo che prima di prendersela con quattro immigrati vi è una metà (abbondante) del paese che va "rimessa in squadra"! Sono fazioso ? Bene leggete questo articolo de "La Stampa" dove si racconta di un istituto palermitano che vendeva patenti nautiche. Ma non quelle per farsi la vacanza, quelle internazionali, quelle che chiamiamo di "lungo corso". Chissà forse capitan Schettino si era diplomato laggiù.

sabato 9 dicembre 2017

Suicidio

Di dubbi ne avevo pochi ma il recente sondaggio IPSOS sembra dare corpo ai miei dubbi o timori. Come riportato il PD sta letteralmente implodendo attestandosi al 24.4%, la nuova ala "sinistra" al 6.6%. La somma, per un perverso gioco della dea della statistica, farebbe 30% che sarebbe giusto giusto per essere il primo partito. Perché il primo partito (alla data) è il M5S con 29.1%, seguono Forza Italia al 16.7%, Lega al 14.4% mentre FDI al 4.4%. Premesso che i sondaggi valgono quel che valgono (poco) è facile riconoscersi in questi valori. Grillo guida il gruppo ma non è ha abbastanza per vincere (considerato poi il primo ministro "in pectore" che propone vi è da rallegrarsene), il Silvio continua a guadagnare posizioni e potrebbe, con un allenza (davvero tinta di nero profondo) con Lega e FDI, portarsi a casa il piatto. E il PD? Tagliato fuori dalle solite liti interne della sinistra-sinistra che non raggiungerà mai l'agognato 10% ma impedisce al PD di poter davvero candidarsi al ruolo di partito leader. Certo la simpatia del nostro (ex) Apple premier, Matteo Renzi, non aiuta (più qualche oggettivo passo falso) ma siamo alle solite : "meglio perdere con Bersani, D'Alema, Grasso che vincere con Renzi". E così vi è il rischio che ci troveremo il liftatissimo Silvio di nuovo a palazzo Chigi, alla soglia degli 82 anni! Il paese invecchia? Bene mettiamoci un leader in "armonia" con il trend nazionale. Un vero suicidio di massa.

venerdì 8 dicembre 2017

Cavallo

L'amica Sara mi ha fatto notare una notizia che mi era francamente sfuggita. Antonio Ingroia ci riprova. Dopo essere stato trombato alle precedenti elezioni ha deciso di fondare....? Non ho capito bene, giuro. Loro dichiarano di non essere un partito e neppure un movimento ma una sorta di armata Brancaleone degli scontenti (questo lo dico io). Cmq il buon Ingroia non è solo ma può contare su un alleato come Giulietto Chiesa, si proprio lui quello che non crede agli attentati delle Torri gemelle. Sarà forse un po' complottista ma intanto porta in "dote" Pandora tv, emittente in forte odore di Cremlino, tanto per confermare quanto disse Joe Biden (ex vice presidente statunitense) sulla evenienza che Putin interferisca anche nella politica italiana. Già tutta la premessa non sembra dare molta credibilità al progetto politico ma i promotori ci  hanno messo del loro scegliendo come nome :"la mossa del cavallo". Non merita un commento ma mi chiedo : se dovessero (ahinoi) superare gli sbarramenti ed approdare in Parlamento come si chiamerebbe? Mossini? Equini? Mdc? Dobbiamo ripristinare l'esilio ma il problema è chi se li piglia.

giovedì 7 dicembre 2017

Olanda

Abbiamo una cosa in comune con l'Olanda : siamo stati entrambi eliminati dai mondiali di calcio 2018! Però gli olandesi ci hanno battuto su EMA e questa è una sconfitta che brucia per vari motivi. Primo perché parliamo di circa 900 funzionari con famiglie e altro al seguito, più tutti gli eventi che sono legati ad una lucrosa (e molto lobby) industria come quella farmaceutica. Insomma molti soldi sarebbero arrivati a Milano, la candidata italiana. E invece no, Amsterdam sarà lei ad ospitare l'EMA in trasloco da Londra. Brucia anche la modalità perché si era arrivati ad uno stallo nelle votazioni ed alla fine una pallina ha deciso. In qualche modo la palla ci lega e ci separa dagli olandesi. Ho trovato questo post in cui un funzionario europeo (italiano occhio) racconta come sia andata la competizione prima di arrivare alla fatidica estrazione. Come giustamente fa notare Amsterdam ha molti punti di vantaggio (se avesse vinto Bratislava ci sarebbe stato da gridare allo scandalo) ma sembra che la gestione "politica" delle fasi "eliminatorie" sia stata gestita in modo approssimativo dando forse per scontato l'esito (ma dai). Ma quello che davvero mi è dispiaciuto è leggere come i media olandesi abbiano picchiato duro sulla immagine brutta e sporca dell'Italia, tutto anche abbastanza vero ma Milano non è Scampia e poi non c'era il fair play? Certo noi italidioti eravamo solo preoccupati di chi sarà il nuovo commissario tecnico della nazionale di calcio. Però voglio rendere un po' di pan per focaccia (che non sanno manco cosa sia lassù) agli olandesi. Vi ricordate Jeroen Dijsselbloem (vedi)? Beh vi rinfresco la memoria : era il presidente dell'ESM, il fondo salva stati. Paladino del rigore, era probabilmente adatto a ricoprire quel ruolo visto che aveva salvato la banca olandese "SNS Reaal". Oddio quel salvataggio era costato un miliardo di Euro al sistema bancario olandese in aggiunta al fatto che azionisti e creditori erano rimasti con un pugno di mosche ma transeta. Temo, però, che la sua "notorietà" sia per lo più dovuta alla frase del marzo 2017 in cui affermava che : "i popoli del sud Europa (eh certo in Olanda non hanno la parola "terroni") spendono tutto in donne e alcool". Sta di fatto che alle recenti elezioni è stato trombato (sempre i migliori...) e quindi è finita la pacchia da euro funzionario. Ma il tanto (da lui) vituperato ESM gli fornirà un assegno mensile di 14500 Euro (vedi). Come sempre il rigore è così bello se applicato agli altri ma quando ti tocca allora sono dolori. Son tutti .......

martedì 5 dicembre 2017

Preferenze

Pesa più un chilo di paglia o un chilo di ferro? Domanda oziosa eppure proprio recentemente mi ci sono imbattuto. Parlavo con un conoscente che ritiene eccessivo il costo di 120 Euro annui, riservato agli studenti, per l'abbonamento ai mezzi pubblici. A quel punto ho chiesto quanto spendeva sua figlia (lo studente oggetto del "contendere") per il telefono. 10 Euro al mese, ma, con una vertiginosa arrampicata sugli specchi, ribatteva che la scuola non dura 12 mesi. Non ho obiettato che i mezzi pubblici possono essere "utili" anche dopo la fine dell'anno scolastico. Non ho obiettato che molto probabilmente i 10 Euro mensili cui si riferiva erano probabilmente gli ormai "famosi" 28 giorni ma poco cambia, diciamo che la spesa era equivalente in termini assoluti ma soggettivamente no. Non ho neppure fatto presente che tra gli uomini più ricchi del mondo (del mondo) vi è un messicano che possiede una compagnia telefonica e che, comunque, le compagnie telefoniche sono molto ricche mentre la stragrande maggioranza delle società che gestiscono mezzi pubblici sono tutte sull'orlo del fallimento (nel mio recente viaggio a New York ho potuto constatarlo persino nei ricchi Stati Uniti). Siamo alle solite, diamo per "scontati" (in vari sensi ovvio) tutta una serie di servizi come i trasporti, l'acqua e l'energia e non ci rendiamo conto di quanto costi mantenere efficiente tutto ciò. In compenso non sembra affatto strano che oggi si possa spendere più di 1000 Euro per uno smartphone (e credetemi non esiste solo l'ultimo nato della casa di Cupertino).

sabato 2 dicembre 2017

Rancore

Il recentissimo rapporto del Censis (vedi) ha sancito che in Italia cresce un sentimento : il rancore. In tutta franchezza non mi stupisce anche perché sono anche io nella schiera di quelli che provano rancore, almeno più di prima (tranquilli non sono stato intervistato dal Censis). Parlando di rancore ho trovato questa foto che raccoglie due personaggi davvero "meritevoli" di questo sentimento. Del signore con i baffi parliamo un'altra volta mentre "concentriamoci" sull'altro che pare stia facendo il gesto dell'ombrello. E avrebbe ragioni da vendere perché è proprio lui, Mauro Moretti! Ho trovato questo post davvero interessante dove si ripercorre la recente carriera del nostro caro Mauro. Dopo aver passato anni nelle Ferrovie è passato a Leonardo (prima era Finmeccanica ma il nostro Mauro ha provveduto a cambiargli nome) da cui è uscito con una liquidazione di oltre 9 milioni di Euro. Sembravano rose e fiori ma il suo successore , Alessandro Profumo (un altro) , ha scoperto che la situazione era tutt'altro che rosea da cui crollo in borsa e taglio dividendi. Nel frattempo il caro Mauro viene condannato a 7 anni per la strage di Viareggio. Certo trattasi di una condanna in primo grado ma diciamo che non sembra un bel momento per il Moretti e invece alla recente convention dei dirigenti delle Ferrovie viene acclamato e gli viene pure regalata la "Carta di libera circolazione" ossia la possibilità di viaggiare gratis per sempre sui treni Fs. Poveraccio non vorrete mica che debba consumare tutta la liquidazione in biglietti ferroviari. Al di là di alcuni dubbi (dei soliti rosiconi) sulla correttezza di dare tale carta a chi non è più in organico da oltre 3 anni resta davvero da chiedersi se era opportuno un tale premio. A questo punto credo proprio che stia facendo il gesto dell'ombrello.... a tutti noi.