giovedì 30 marzo 2017

Abbondanza

Nonostante la crisi delle culle mi sembra che ci sia una abbondanza di pirla (la mamma dei ..) . Mi trovo (quasi mio malgrado) a parlare di un ennesimo pirla, questo pure recidivo. Ebbene si è proprio lui, Giuliano Poletti. Per non essere accusato di faziosità rimando alla pagina di Wikipedia per informazioni di varia natura. Si evince che il nostro "vanta" un semplice diploma di perito agrario più una pluriennale esperienza all'interno delle cooperative emiliane. Ma andiamo oltre i "titoli" parliamo dell'uomo e qui si leva una bella risata perché il nostro paffuto Giuliano ha già fatto 2 gaffes mica da ridere oltre tutto all'interno della sua competenza essendo lui ministro del lavoro. L'ultima è che ha più efficacia andare a giocare a calcetto che mandare curricula. Immagino il travaglio interiore per arrivare a proferire tale affermazione visto che è appassionato di pallamano ma dinnanzi alla brutale logica dei numeri si è dovuto arrendere. Peccato poi che il calcetto è sport tipicamente maschile per cui non oso immaginare quale poteva essere il "consiglio" per le femmine. Ma non possiamo liquidare Poletti con una risata perché il nostro dal governo Renzi è passato indenne al governo Gentiloni (di fatto mi sembra che abbiano fatto fuori solo la Giannini , forse per il suo topless) eppure non mi sembra tutta questa punta di diamante. Ma se abbiamo ancora Alfano al suo posto dopo lo scandalo del fratello dubito che Poletti si possa dimettere solo per aver detto una pirlata. 

mercoledì 29 marzo 2017

Catene

Continuo a parlare di Londra ma non di Brexit (tanto ci saranno mesi per farlo), parlo della catena umana raffigurata dalla foto. Si tratta della manifestazione fatta dalle donne musulmane per esprimere la solidarietà alle vittime del recente attentato (vedi). Ottima iniziativa va da sé eppure qualcosa non mi torna del tutto. Tra le varie foto presenti nell'articolo ho scelto la prima per un particolare credo (e temo) importante (e forse anche la redazione l'ha eletta prima non a caso). La donna in primo piano è senza velo , vi sono altre anch'esse senza velo ma la stragrande maggioranza ha il velo. Forse la migliore manifestazione sarebbe stata quella di presentarsi tutte senza velo perché l'ubbidienza ad un comandamento così tutto sommato assurdo condanna comunque gli islamici ad essere facili prede del fanatismo. So benissimo che 50 anni fa anche in Italia si portava il capo coperto, esisteva il diritto d'onore, non esisteva il divorzio e l'aborto e allora ? Vogliamo tornare al Medio Evo? O il modello è quello della "moderna" Arabia Saudita? Ma sono comunque contento di questa manifestazione perché in ogni caso solo le donne potranno essere il motore di un cambiamento (anche se rischiano di pagare un prezzo altissimo come ci racconta la cronaca ogni giorno).

domenica 26 marzo 2017

Talis

"Qualis pater, talis filius" come sempre i latini (e anche tanti altri nostri progenitori) avevano già capito tutto, peccato che oggi si guarda poco indietro nella (falsa) convinzione che il futuro sia il meglio. Il mio riferimento è al tweet che il figlio di Donald Trump (Donald Trump jr tanto per essere creativi) ha "scagliato" contro il sindaco (islamico) di Londra, Sadiq Kahn, giusto in occasione del recente attentato. Come riporta "Huffington Post" la frase del sindaco che ha tanto fatto inviperire il giovane Donald è che "gli attentati terroristici sono parte integrante della vita in una metropoli". Peccato che tale frase era stata detta l'anno scorso e anche se è purtroppo di tragica attualità ma per onestà intellettuale andrebbe citato il momento in cui è stata pronunciata. Ma dubito che papà Donald abbia l'onesta intellettuale nel suo DNA e quindi il suo figliolo di conseguenza si è comportato ma in ogni caso cerchiamo di non buttare via il bambino con l'acqua sporca. Perché nella frase pronunciata dal sindaco di Londra vi è qualcosa che suona storto ed infatti è stata pronunciata quando Londra sembrava essere immune dal terrorismo (che invece colpiva dura in Francia e Belgio). Oggi credo che farebbe fatica a ripeterla anche se concludeva dicendo "che comunque bisogna essere vigili ed avere una forza di polizia efficiente" (e ci mancherebbe altro). Non basta, è ovvio che vivere in una città grande, una città simbolo espone al terrorismo ma mai farlo rientrare in una sorta di "normalità". Io non voglio pensare che uno rischi la pelle perché ha deciso di passare un weekend nella capitale della perfida Albione (come è successo al turista americano o alla turista rumena). Ho vissuto gli anni di piombo in Italia e l'unica soluzione è stato rimuovere il terrorismo (e le sue cause) mai conviverci e neppure creare qualche super forza di polizia. Ovvio che una sindaco islamico si trovi in una posizione alquanto difficile (non dimentichiamo che gli inglesi hanno pure deciso per la Brexit) ma alla fine la matrice di quel terrorismo è, per loro stessa dichiarazione, islamica e da lì bisogna partire.

giovedì 23 marzo 2017

Pirlata

A tutti può capitare di dire una pirlata (come recentemente accaduto a Paola Perego ne ho appena parlato) ma quando a dirla è il presidente dell' Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem allora le cose sono un po' più complicate. Come riporta Ansa il nostro "falco" olandese spiega di non essere stato capito ma non ci pensa neppure a scusarsi (altrimenti che c...o di falco sarebbe?). Ma quello che di questo pirla (e se uno dice una pirlata cosa volete che sia) mi innervosisce è che dovrebbe almeno riconoscere di avere usato male le parole (che è come dire che sei un pessimo politico). Il risentimento da parte delle democrazie del Nord nel confronto di noi "meridionali" è noto e giustificato ma allora devi criticare i nostri sperperi per lussuose berline (tedesche?) o smartphone di ultima generazione (americani ma fatti in cina?). Invece no, ti inventi che spendiamo per alcool e donne! Davvero in che Europa vivi? Vero è che Il consumo di alcolici sta crescendo anche nel sud Europa ma siamo lontani dai consumi del Nord (che evidentemente stanno facendo i cattivi maestri). Vera pirlata. Il secondo "capitolo di spesa" è assai complesso perché stabilire cosa venga speso per le "donne" è materia assai scivolosa, considerando anche che da noi la prostituzione non è neppure legale quindi una discreta "fetta" di tale spesa rimane, diciamo, sommersa. Fortunatamente non tutti gli olandesi sono come lui, fatto ampiamente dimostrato dal recente risultato elettorale, certo che questo, ribadisco, è il presidente dell' Eurogruppo.

mercoledì 22 marzo 2017

Camera Alta

In molti paesi il Senato è denominato Camera Alta dove l'aggettivo alta è utilizzato anche per indicare la statura morale dei suoi componenti. Purtroppo non sempre le cose vanno come uno vorrebbe e la foto qui sopra ne è una dimostrazione. Riferimento alla visita di Antonio Razzi ad Assad (immagino qualche titolo "Razzi su Assad"). Ora il problema, o almeno il problema maggiore, non è quello sollevato dall'amica Francesca ossia chi paga queste trasferte ma sulla opportunità di "omaggiare" un dittatore che ha insanguinato il suo stesso paese (anche se il suo avversario Isis non è da meno). Ma inutile ricordare le scorribande di Antonio Razzi in Corea del Nord (un certo tropismo per i dittatori direi). Il personaggio è ormai folkloristico ma resta pur sempre un senatore, come resta senatore Augusto Minzolini che pur condannato in via definitiva resta appunto senatore perché la nostra camera alta ha votato per non farlo decadere. Che schifo dice qualcuno ed a ragione, Di Maio del Movimento 5 Stelle addirittura arriva a dire : "non lamentatevi se i cittadini vengono a manifestare in maniera violenta"! Al di là delle parole forse un po troppo forcaiole dell'esponente pentastellato mi chiedo perché il popolo (chissà chi sono i componenti di questo "popolo") dovrebbe recarsi a Palazzo Madama in una versione 2.0 della Bastiglia? Sono passati pochi mesi da quando la volontà popolare (con un secco 60%) ha affossato una riforma che avrebbe dimezzato i senatori quindi evidentemente questo Senato lo vogliono così e andrebbe forse ricordato a Di Maio che proprio il suo movimento è stato uno dei grandi fautori di questo affossamento. Peraltro di quella riforma non si parla più e chissà se mai ne parleremo ancora. 

martedì 21 marzo 2017

Est

Il riferimento ovvio è alle donne dell'Est (europeo) che sono state "oggetto" (davvero donne oggetto) di una "simpatica" trasmissione televisiva che con tanto di "titolati" ospiti disquisiva sul perché sarebbe meglio scegliere una fidanzata (cosa seria prodromo del matrimonio) dell'Est, tutto questo peraltro non a notte fonda ma nelle famose fasce protette. Inutile commentare la idiozia di un "panel" del genere impreziosito dalla conduttrice capace di includere Anita Ekberg nel novero delle russe pur essendo svedese (e che diamine queste bionde si assomigliano tutte). Non vorrei neppure far notare che la conduttrice è appunto donna ma non ha avuto (sembra) problemi a prestarsi al gioco. Purtroppo tutto questo si è svolto all'interno del palinsesto della televisione pubblica. E qui nasce il problema. Per i primi 6 mesi dell'anno verso (insieme a qualche milione di italiani) 15 (circa) euro di canone. Certo si tratta di una tassa per il possesso di un apparecchio televisivo ma sappiamo bene che questi soldi vanno nelle casse della Rai. E non posso minimamente pensare di cancellare questo abbonamento (come potrei fare son Sky ad esempio). Quindi? Quindi qualcuno in Rai deve (dovrebbe) subire delle conseguenze. Non è che durante una trasmissione dal vivo qualcuno si è lasciato andare a commenti da caserma sulle donne dell'Est. No è stato pensato (???), preparato e pure concordato. Da qualcuno, da persone con molta probabilità anche ben stipendiate e quindi? Quindi vorrei che i responsabili vengano sospesi per un certo tempo, tempo nel quale non percepiscano lo stipendio ovvio. Ma temo che ciò non succederà perché ci sarà sempre qualche giudice che ritiene questo una lesione di qualche c...o di diritto acquisito. Vorrei che qualcuno prendesse atto del mio diritto (acquisito?) di non subire l'ignoranza, la volgarità di terzi a cui pago lo stipendio.

lunedì 20 marzo 2017

Malpensa

Sono appena stato a Malpensa di cui non avevo ancora visto l'ultimo restyling e devo dire che ormai questa nuova tendenza di aeroporti ibridati con i centri commerciali mi lascia perplesso. Ma credo di non essere io il "target" degli esperti di marketing. Certo mi chiedo se tutte quelle boutique alla fine del mese hanno la cassa piena ma questo fa molto "milanese imbruttito" (grandi) sempre pronto a fare il "business plan". Ma una cosa davvero non funziona oppure si può dire che funziona "troppo". Prima di salire sull'aereo volevo fare un sosta al bagno e ..... ne ho passati 3 che erano chiusi per le pulizie! Il quarto era finalmente disponibile ma era affollato (immaginate quello per le signore) e neppure troppo pulito (ma visto l'affollamento non è certo strano). Ora è chiaro che qualcosa nel sistema non funziona anche perché il terminal non era neppure sovraffollato. Ovvio che i problemi dell'Italia (e di Malpensa) sono altri ma credo che questo sarebbe un problema di facile soluzione, alla faccia di "benvenuti al Nord".

venerdì 17 marzo 2017

Papa

Sono ormai 4 anni che è stato proclamato papa Bergoglio e credo che sia un pontefice davvero amato ma non le può azzeccare tutte (alla fin fine la sua infallibilità vale solo quando parla ex cathedra). Mi riferisco alla sua presa di posizione sul trasferimento dei giornalisti Sky da Roma a Milano (vedi). Ora non credo (con tutto il dovuto rispetto) che il papa abbia paura che si svuoti piazza San Pietro per l'"Angelus"  domenicale per cui temo che siamo di fronte alla ennesima casta (quella dei giornalisti) che difende strenuamente i propri privilegi. E siccome sono in grado di influenzare (eccome) la pubblica opinione costoro hanno coinvolto persino sua santità. Sarebbe meglio che il pontefice non entri in questioni così specifiche anche perché nel caso in oggetto vi sono ragioni pure pratiche e condivisibili. Inoltre faccio presente che ci sono in ballo dei trasferimenti da Milano a Roma di un numero superiore di dipendenti Telecom e considerato che la vecchia "SIP" è basata su Milano e Torino si potrebbe chiedersi perché. A meno di ipotizzare un regalino che Flavio Cattaneo (ad di Telecom) voglia fare alla sua mogliettina, tale Sabrina Ferilli, che ha appena dichiarato che ci vuole poco a governare Milano (vedi). Quindi caro Bergoglio (sono un tuo fan) non difendere un centinaio di privilegiati, ci sono migliaia di persone che hanno ben più bisogno del tuo aiuto.

giovedì 16 marzo 2017

Paradosso

Titolo più che azzeccato quello di "Repubblica" : "il paradosso del writer" (vedi). Non si tratta (purtroppo) di un problema di infiniti come il paradosso di Zenone ma semplicemente di un sistema legislativo forse arrivato al collasso. Il comune di Milano ha denunciato decine di writer colpevoli (su questo non vi è dubbio) di aver imbrattato negozi e treni. Ora uno di questi processi (a carico di un 30 enne) stava per concludersi quando il giudice Alberto Carboni (e che diamine facciamo nome e cognome) ha sollevato addirittura una eccezione di costituzionalità! Perché una legge del 2016 stabilisce che chi sfonda una porta (ad esempio) non commette reato e quindi se la cava con una multa e si tiene la fedina penale immacolata mentre resta il reato di imbrattamento per cui è previsto il carcere. Ovvio (almeno per il giudice) la violazione dell'articolo 3 della Costituzione che stabilisce che siamo tutti uguali davanti alla legge. Non mi permetto di disquisire ma certo sono perplesso anche perché se viene accolto il ricorso, il writer (e i suoi "amici") se la cavano con una multa (che voglio proprio vedere se pagheranno) ma il diritto è salvo! E badate bene tutto questo non lo ha sollevato l'avvocato difensore del writer ma il giudice! Ora direi che la legge del 2016 è stata scritta male e qui si apre il problema di un sistema legislativo che sta crollando sotto il suo stesso peso. Ormai credo sia impossibile fare una legge o una riforma senza incorrere negli strali della Consulta, la quale però non viene neppure sentita preventivamente e non si pronuncia se non interrogata. Abbiamo visto come è andata a finire con la riforma del Senato affondata dal voto referendario. Ma tanto la Consulta la aveva già massacrata. Peraltro adesso di riforme ne parla ancora qualcuno? Certo tutti concentrati sul testamento biologico (grazie al "sacrificio" di Fabo) ma sarei curioso di sapere cosa hanno in serbo per noi i giudici emeriti della Consulta relativamente a questo argomento.

mercoledì 15 marzo 2017

Caste

Non ho intenzione di parlare di caste fanciulle ma proprio di caste come quelle indiane. Perché le abbiamo anche noi eccome. A fianco della casta della politica abbiamo quella della diplomazia. L'amica Francesca mi sottopone questo video relativo al recente incontro Gentiloni Merkel. Tale incontro si è tenuto nella ambasciata italiana (recentemente rinnovata) a Bruxelles e il premier tedesco ha chiesto che fine avessero fatto i mobili gialli voluti da Mario Monti (e che evidentemente le piacevano). Il nostro premier ha ammesso di non saperlo e giustamente la mia amica si domanda se era opportuno ristrutturare una ambasciata che aveva già subito un "restyling" in tempi abbastanza recenti (ricordo che il governo Monti è stato in carica nel 2012). Già perché? Potrei chiedere cosa fa la ambasciata italiana in una paese UE come il Belgio. Potrei chiedere come mai dietro casa mia il console (il console non l'ambasciatore) della Sierra Leone sfoggia la sua Audi di gamma alta in un parcheggio a lui riservato. Rammento che la Sierra Leone è in fondo alla classifica dello sviluppo (vedi). Perché sono caste, forse peggiori di quelle indiane visto che vi domina il clientelismo più puro (o bieco). Eppure quasi nessuno ne parla, neppure i barricaderi del Movimento 5 Stelle mi risulta abbiano sollevato la questione. Nella maggior parte dei casi (posso sbagliarmi ma ...) sono parassiti del sistema, scrivanie dorate (di solito appannaggio di romani è un fatto) che sono convinto costino un bel po' al nostro stato (e quindi alle nostre tasche). Prima o poi spero arrivi una "redde rationem" anche per loro ma per ora tutto tace.


lunedì 13 marzo 2017

Napoli

Oggettivamente una brutta pagina quella che hanno scritto i napoletani l'altro giorno (vedi). Mi riferisco agli scontri (piuttosto violenti) che si sono avuti in occasione del comizio di Matteo Salvini. Ora sono il primo a trovare irritante le posizioni del leader leghista ma attenzione, siamo in una democrazia e la Lega è un partito presente in parlamento per cui ha il diritto di parlare. Si può protestare ma non certo in quel modo visto che non parliamo di una formazione tipo Forza Nuova (su cui la nostra "solerte" magistratura è sempre ferma). Per cui hanno fatto davvero una pessima cosa questi cosiddetti antagonisti anche perché non è che proprio gli mancassero le occasioni per "fare casino". Tanto per fare un esempio solo qualche giorno fa' proprio a Napoli sono state arrestate sei persone per corruzione (vedi). E mica per voucher falsi, no, per forniture all'istituto dei tumori il che aggiunge un tocco di perfidia al reato. Dove erano gli antagonisti? Se volevano bruciare qualche autovettura perché non hanno scelte quelle di questi manigoldi anziché quella di qualche malcapitato che ha avuto la sola colpa di parcheggiare nel posto sbagliato? Ah ma forse questi teppisti sono dei garantisti "inside" per cui vogliono attendere che l'iter processuale sia completo prima di agire. E non parliamo dei ciechi che guidano o di quelli che timbrano e poi vanno a fare la spesa. Mi rendo conto che la lente mediatica sul comizio di Salvini era molto potente ma, credetemi, Salvini è l'ultimo (più o meno) dei vostri problemi.

giovedì 9 marzo 2017

Lotto marzo

Davvero bello quel "copy" : "lotto marzo", perché in effetti bisogna ancora lottare affinché la donna venga tolta da una situazione di inferiorità rispetto al maschio. Devo però dire che lo sciopero non mi sembra la modalità giusta, doveroso festeggiare la ricorrenza, promuovere manifestazioni, portare alla ribalta il problema ma uno mezzo sciopero generale mi lascia perplesso. Ma come ho detto bisogna affrontare il problema, problema che può presentarsi anche in modo "strisciante". Leggendo qua e là sono incappato nella rubrica "Invece Conchita" su "Repubblica" online. Formato un po' "particolare" visto che la nostra Conchita pubblica delle lettere ma non vi è alcun commento. Andiamo oltre questa piccola polemica perché proprio in data 8 marzo (non di coincidenza si tratta) è stata pubblicata questa lettera. Il titolo è piuttosto esplicito "se scegli un uomo violento ne subirai la violenza" e per molti versi condivisibile. Peccato che l'articolo sia un po' diverso. Lo scrivente, Ivan, di anni 46 sembra non aver ancora smaltito gli anni del liceo. Ci raccontao di uno ragazzo timido e studioso che veniva vessato dai bulli della classe. Leggendo bene la lettera direi che si evince che il nostro Ivan si era pure preso una (o più cotte) per la "bella" della classe rimediando un sonoro 2 di picche. Forse la bella in questione era pure la fidanzata del bullo di turno il quale ha magari aggiunto al 2 di picche pure una sberla. Bene caro Ivan ti consoli sapere che anche io non ero esattamente l'idolo delle ragazze ma sono sopravvissuto e come nel tuo caso ho trovato una compagna e ho fatto carriera e con questo la finirei qui. Invece tu no, ti compiaci (dall'alto della tua vita felice ma attendo nulla è per sempre) del fatto che quelle ragazze oggetto dei tuoi turbamenti notturni oggi vivono in matrimoni tristi e pure subiscono violenze. Colpa loro che non hanno scelto lo sfigato di turno. E quindi dovranno pagare per tutta la vita questo errore? Francamente se una deve essere menata per tutta la vita forse il femminicidio potrebbe anche sembrare una via d'uscita. Suvvia quanti errori si fanno tra i 15 e i 25 anni? E li pagheremo per tutta la vita? Direi di no, gli ergastoli vengono comminati per colpe un pochino più gravi caro Ivan e una donna deve poter dire "basta" ad una situazione che pure ha scelto in modo scellerato (su questo sono completamente d'accordo). Forse il nostro Ivan ha fatto male ha trasferirsi in Germania, li magari c'è ancora che rimpiange certi bei vecchi tempi....

lunedì 6 marzo 2017

Squash

L'altra sera stavamo guardando un vecchio (1979) film di Woody Allen nel quale vi è la scena di cui sopra in cui i protagonisti (tra cui lo stesso regista) giocano a squash. A questo punto mia moglie ha posto la domanda : "ma si gioca ancora a squash?". Chi come noi ha vissuto i "favolosi" anni 80 rammenta benissimo la febbre per questa sorta di tennis un po' anfetaminico ma molto amato in certi ambienti come la finanza. E oggi? Una rapida ricerca mi ha mostrato solo 3 siti che offrono campi di squash. Non ho trovato (ma non ho cercato) uno "storico" dei campi squash a Milano ma sono certo che erano ben più di 3. Per la cronaca i 3 siti sono tutti periferici. Era una moda e come tutte le mode è passata si può ben chiosare, ma le mode a volte tornano e a questo punto i chiedo se la stessa "sorte" potrebbe capitare alle due tribù sportive più in voga del momento : runners e ciclisti. Il tempo farò da giudice nel frattempo prendiamo atto del fatto che almeno si continua a praticare dello sport.

domenica 5 marzo 2017

Verità

L'amica Francesca mi ha segnalato questo articolo de "La Stampa" che per essere esatti riprende un video de "Il Milanese imbruttito". Notoriamente non sono un fan dei video (trovo abbastanza irritante l'abuso di You Tube) ma facciamo una eccezione (che conferma la regola). Il video "incriminato" mostra una serie di "personaggi" interrogati su questioni davvero pesanti come il nome del presidente del Consiglio, l'anno di nascita di Gesù, il 25 aprile e (questa sono stati davvero cattivi) il suffragio universale. Ora le risposte sono a dir poco disarmanti spalancando pozzi di ignoranza sufficientemente ampi da inghiottire una station wagon. Vero che il video è girato in una discoteca è forse alcuni (molti, tutti?) degli intervistati erano già sotto gli effetti di sostanze varie, liquide e non, ma certe risposte non sono accettabili. Possibile che costoro fossero dei semplici burloni che hanno voluto prendersi gioco della troupe de "Il milanese imbruttito" e quindi si sono inventati delle risposte comiche? Vorrei crederlo ma rammento sempre che uno dei miei eroi è Guglielmo da Occam e seguendo il suo insegnamento devo dedurre che invece questi sono solo dei veri ignoranti, nel senso più puro, ignorano ossia non sanno un c...o. Possibile che si ignorino nozioni così banali magari auto giustificandosi con la fatidica frase : "tanto è inutile impararlo, se mi serve lo cerco su Internet". E invece questi non sembrano neppure in grado di argomentare sulla loro mancanza di conoscenza. "Il sonno della ragione genera mostri" e quello della cultura?

sabato 4 marzo 2017

1000 lire

Allora il ministro Franceschini (che per molti versi stimo) ha riproposto la iniziativa del cinema s 2 euro. Per quali motivi lo abbia fatto davvero non saprei anche perché i primi dati sui biglietti venduti (fonte Cinetel) non mostrano un trend positivo. Anzi leggendo un articolo del presidente della FICE (federazione italiana cinema d'essai) parecchi gestori lamentano proprio il fatto che questa promozione "sbilancia" l'affluenza verso il primo mercoledì del mese (quando vale appunto il prezzo di 2 euro) lasciando ancora più vuote le sale negli altri giorni. Personalmente non ero e non sono convinto che il cinema si promuova usando l'arma della offerta speciale. Funziona per il Dash ma il cinema è una cosa diversa, è cultura se la apprezzi la paghi (il giusto ovvio) altrimenti non ti guardi un dramma coreano solo perché lo paghi poco. Qualcuno ricorderà la campagna lanciata ormai parecchi anni fa da una coraggiosa casa editrice che pubblicò una serie di classici a 1000 lire proprio per contrastare il fenomeno per cui la gente leggeva sempre di meno. Non ha funzionato come non funzionerà il cinema a 2 euro. Alla fine l'ultimo Zalone (ma anche "Perfetti sconosciuti") la gente lo andrà a vedere scucendo anche 8 euro.

venerdì 3 marzo 2017

Giochi

Non scomoderei la buon anima di John Forbes Nash (eh si è proprio lui il signore della foto leggermente diverso da Russel Crowe) per affermare che non esiste un gioco dove tutti possono vincere. Eppure la politica (e anche i media) ce lo fanno credere (o almeno ci provano). Mi riferisco al recente "accordo" sulla vicenda Alitalia (vedi). In pratica la compagnia del buon Luca Cordero (ed arabi annessi) non voleva più rispettare il contratto nazionale (e forse con qualche ragione filosofica visto che non sono più una compagnia di "bandiera"). Dopo una trattativa fiume (chissà se hanno gli straordinari?) siamo giunti al seguente risultato : viene mantenuto il contratto fino alla presentazione del piano industriale che dovrà essere redatto entro il 31 maggio. Tutti contenti azienda, sindacati, governo. Ma non esiste un gioco dove 3 giocatori vincono e nessuno perde. Infatti perdiamo noi, noi italioti, perché quel carrozzone di Alitalia perde 500 mila euro al giorno (parola del capo vedi) quindi da qui al 31 maggio c'è tutto il tempo per accumulare qualche decina di milioni di debiti ulteriori. Quando poi arriverà il famoso piano industriale voglio vedere se sindacati e governo canteranno ancora vittoria, poiché la scure dovrà prima o poi calare, e ripeto si tratterà di una scure non di un bisturi. 

giovedì 2 marzo 2017

Hilter

Ho appena parlato di dittature e mi sono trovato "davanti" ad uno dei dittatori per eccellenza : Adolf Hitler. Francamente non so se il creatore del nazismo si sarebbe sentito lusingato dal commento che ha fatto su di lui Mario Adinolfi. Il riferimento è al suo post relativo alla morte di Fabo (vedi). Nella stessa pagina "L'Espresso" raccoglie una belle serie di dichiarazioni davvero da incorniciare. Ma torniamo al post incriminato che sostiene che Hitler i disabili li eliminava gratis. Vero ma credo che oggi eliminerebbe (sempre gratis si intende) forse anche chi scrive certe stupidate. Paradossalmente partirei da una affermazione così peregrina proprio per affermare che vorrei uno stato dove possa scegliere di morire anche senza spendere 18 mila euro. Perché tanto i ricchi un modo per andarsene "dolcemente" lo hanno sempre avuto e che diamine, sono le persone normali che devono essere aiutate. In questo sono d'accordo con il post di Deborah Bergamini (che l'articolo stigmatizza in modo davvero troppo di parte) : "forse non è cristiano, ma un essere umano deve poter scegliere di morire nel proprio paese quando la sofferenza è insopportabile". Giusto, io sono stato battezzato, sono stato formato secondo il cattolicesimo ma oggi da non praticante voglio e rivendico il diritto a scegliere, tutto qui. E a quelli come la Chaouqui (da che pulpito è il caso di dire) che invece considerano il suicida un vigliacco non auguro di trovarsi nei panni di uno come Fabo ma semplicemente di studiare le altre culture come quella giapponese dove il suicidio è "tranquillamente" previsto.