giovedì 28 novembre 2019

Black Friday

Domani (per me che scrivo) sarà Black Friday (e non ve lo spiego certo io cosa sia) per cui un post sul consumo mi sembra giusto. Ho trovato questo articolo su "ANSA" che si intitola "Moda, l'insostenibile costo dei resi". Il titolo direi che dice già tutto ma in effetti mi era già capitato di riflettere su questo fenomeno dei resi (mio cognato da New York testimonia che là è una "usanza" ultra diffusa) e su come fosse impossibile che, alla fine, non andasse ad impattare sul business. Chiaro che la moda ha margini "monstre" ma nulla che non si possa erodere. Ma in realtà questo mi interessa poco essendo un consumatore diciamo occasionale. Quello che invece mi teneva sottolineare era che questo fenomeno dei resi crea un carosello di consegne mostruoso. Ovvia l'aritmetica anziché fare un singolo acquisto ne fai molti di più e sarebbe interessante avere una stima del fattore di moltiplicazione. Comunque significa avere una marea di colli a spasso per tutto il paese con i relativi imballi. Insomma un costo ecologico (oltre che economico) mica da ridere. Ma cosa si può fare? Nulla diranno alcuni, il business è business, gli americani sanno come far girare il business (anche se poi alcuni famosi di questi "business" non generano un ghello di utili, Uber o Twitter ad esempio). E allora facciamo centrali nucleari, massacriamo l'Amazzonia, avveleniamo gli oceani perché il business è business? Sarebbe come dire che gli idioti sono idioti. Ed eccoci arrivati al ruolo della politica (che non può essere rappresentata solo dalle trecce di Greta) ma occorre porre dei limiti (che parlando di business si chiamano tasse) agli eccessi di consumo. Tassa imballi? Tassa sulla Co2 usata per la consegna? Le modalità sono mille (e qui la tecnologia ci può aiutare e parecchio) basta solo (solo?) la voglia di applicarle.

mercoledì 27 novembre 2019

Uber

Molti miei concittadini lamentano la mancata diffusione di Uber come uno dei segni del fatto che viviamo in un paese da operetta. Concordo ma forse Uber non è il punto su cui insistere. Sembra che a breve potremmo consolarci con il fatto che anche la tanto ammirata Londra lo vieterà. Di fatto la storia tra Uber e la capitale della perfida Albione risale ad ormai due anni ed è molto ben raccontata in questo articolo di "AGI" dal quale si evince che i britannici non hanno dichiarato illegittimo Uber di per sè ma "inadatte" le condizioni in cui offre il suo servizio (assicurazioni scadute, personale molesto). L'articolo evidenzia un altro paio di cosette tipo che Uber non ha ma prodotto un dollaro di utile (ma di questo parliamo un'altra volta) ma soprattutto il ruolo che il nuovo CEO, Dara Khosrowshahi, ha avuto. Nuovo perché il fondatore se ne è praticamente scappato dopo aver combinato un bel po' di pasticci (tutto sempre ben raccontato). Forse questo nuovo CEO sarà un campione di gestione aziendale ma come "investor relationship" ha da imparare (direi). Come ben ci spiega questo articolo de "IlPost". Durante una intervista un giornalista chiedeva se non vi era alcun problema ad avere tra i proprio maggiori azionisti un fondo arabo al capo del quale vi è lo sceicco sospettato di essere stato il mandante dell’omicidio di Khashoggi. La risposta del nostro Dara è che tutti fanno errori ma possono (o devono) essere perdonati e già questa era una risposta davvero da incorniciare, ma ha pure proseguito cercando di fare un parallelo tra l'omicidio del giornalista e le vittime provocate dalle auto a guida autonoma! Forse forse non la sento poi così tanto la mancanza di Uber.

domenica 24 novembre 2019

Infranti

Mai amato Elon Musk, e lo ho già detto. Credo abbia avuto più fortuna che capacità ma oggi è fin troppo facile fare un parallelo tra i suoi sogni (o forse sarebbe meglio chiamarli deliri) infranti come i finestrini della sua ultima creatura, il CyberTruck (vedi). Ma in realtà il fallimento (ammesso che lo sia) di questo pick up orribile mi tocca assai poco, anche se i media si sono ovviamente (ovviamente?) occupati soprattutto di questo fatto tralasciandone uno ben più importante : lo scoppio (pardon non riesco ad usare "epic fail") di un razzo "Starship". Viene raccontato piuttosto bene in questo articolo di "Agi". E come detto sopra questo è molto preoccupante perché chissenefrega se i finestrini del mostro Tesla non sono infrangibili come promesso, questo razzo deve (in teoria) portare vagonate di uomini nello spazio. Ma qui se qualcosa va storto muoiono delle persone. I media ovviamente (ovviamente?) ci parlano solo della corsa per raggiungere Marte dimenticandosi, ad esempio, che anche la tanto annunciata auto a guida autonoma (il livello 5) sta ormai finendo anch'essa nei film di fantascienza (come i marciapiedi mobili, qualcuno li ricorda?). Ma tornando all'articolo di "Agi", gli ultimi due passaggi mi hanno lasciato perplesso : in essi, l'autrice (una astrofisica)  sottolinea il fatto che i 13 lanci di Saturno 5, diretti da Werner Von Braun, non ebbero nessun problema. Certo il germanico Werner era un metodico mentre il nostro Elon è un vulcanico ma di chi vi fidereste se fosse in gioco la vostra pelle? Peraltro Von Braun ha passato la vita a sviluppare i razzi mentre Musk si è dedicato ad altro (anche se questo altro lo ha reso uno uomo molto ricco).
Ps tanto per non essere troppo di parte pure Von Braun sognava Marte e pensava fosse possibile un "ammartaggio" entro il 1982! Bravo a fare i razzi, meno le previsioni.

sabato 23 novembre 2019

Scommessa

Vorrei proporre una scommessa, arriverà prima la Brexit o la soluzione Alitalia? Non ho fatto ricerche ma considerando la innata propensione dei britannici alla scommessa credo che qualcuno l'abbia pure quotata ma come ho detto, basta parlare di Brexit, restiamo a casa nostra e parliamo di Alitalia. Siamo giunti alla ottava dilazione, e questo vuol dire che il contribuente continua a pagare. Perché nonostante vengano diffusi dati lusinghieri sul traffico a lungo raggio (per approfondire vedi) la nostra cara (e non certo nel senso di affettuosa) compagnia di bandiera (ex peraltro ma poco importa) è sempre una discreta voragine di soldi. Cosa possa fare il governo, a parte liquidarla, non saprei se non adottare provvedimenti in stile "lacrime e sangue". Certo adesso non possono più contare su Di Maio che sembra davvero destinato agli esteri ma nel senso che se ne deve andare dalla penisola. L'ultimo responso della famigerata piattaforma "Rousseau" mi sembra una chiara bocciatura, ma questo non cambia nulla per la disastrata Alitalia (purtroppo). E lo stesso dicasi per l'Ilva. Ma in ogni caso inutile sparare su questo esecutivo, questi problemi sarebbero ostici anche per statisti di ben più alto calibro.

mercoledì 20 novembre 2019

Social

Credo sia chiaro a tutti l'enorme problema che pongono i social network e certo un post non riesce neppure a sfiorare un problema di questa portata (figuriamoci risolverlo). La amica Francesca mi ha segnalato questo articolo de "La Repubblica" in cui si narra della brutta avventura capitata al noto cantante Will.i.am, dei Black Eyed Peas. Di cosa si tratta ? Il nostro abbronzato amico (direbbe il Silvio) durante la fase di atterraggio dell'aereo su cui volava, non ha spento il computer con il quale stava componendo musica e poiché portava le cuffie non ha sentito l'annuncio che invita a spegnere tutti gli apparecchi elettronici. Forse e forse no e comunque non credo sia il primo aereo che prende ma arriviamo al punto : una solerte hostess della compagnia aerea Quantas lo ha apostrofato in modo severo forse razzista. Allora cosa sia successo bisognerebbe chiederlo a dei testimoni ma il fatto è che il nostro menestrello ha postato su Twitter la sua versione della storia ed avendo ben 12 milioni di follower potete ben immaginare il putiferio che ne è seguito. Il problema è "tutto" qui : se hai 12 milioni di follower puoi organizzare una gogna mediatica nei confronti di quella hostess che non ha praticamente modo di difendersi. Certo che il fatto che la compagnia abbia deciso di sostenerla anche a livello processuale getta più di un dubbio su come sia andata davvero la storia. Ma ripeto il punto è il potere che questi social hanno, potere praticamente "fuori controllo" come afferma quel PM del caso Fedez. Ma questo articolo ha un ulteriore problemino (diciamo pure così)  : l'autore nel descrivere il fatto afferma che le procedure di sicurezza sono una seccatura. Vabbè non è proprio un gran commento ma passi. Il punto è che poi dice che queste procedure "sono un protocollo necessario per la sicurezza. Almeno così ci dicono". Complimenti manca solo un bel punto esclamativo e quindi è palese che il nostro articolista (tale Diego Luna) ha già messo nero su bianco chi ha torto e chi ha ragione. E questo è un giornalista, quindi siamo un po' più "in alto" rispetto ai social.

domenica 17 novembre 2019

Rabbia

Ho dovuto aspettare qualche giorno per scrivere questo post perché la rabbia è una cattiva consigliera, ma adesso ritengo di poter scrivere su quanto sta (perché non è ancora finito) succedendo. La foto direi che parla chiaro ma perché chi avesse dubbi quella è la basilica di San Marco allagata. Ho già dichiarato il mio amore per Venezia ma qui non si tratta solo di un problema mio, dei veneziani, dei veneti o degli italiani (oggi è davvero difficile dire "sono italiano" senza provare vergogna), Venezia è davvero un "patrimonio della umanità", usiamo pure la retorica, ma è così. E noi la stiamo mandando a fondo in tutti i sensi. Siamo nel ventunesimo secolo ed oltre tutto ci sono tutta una serie di esempi come riporta "Agi" (e non si parla della solita Olanda) su come affrontare problemi del genere. E invece no, il famoso Mose (no la storia non ve la riassumo, tanto la trovate ovunque) è tuttora un'opera incompiuta ammesso che serva. Ma come è possibile? Io non mi straccio le vesti pensando al costo dell'opera, prendiamo atto del fatto che ogni opera pubblica italiana costa più del dovuto. Prendiamo atto del fatto che non siamo una nazione "etica" e certo i veneti con tutta la loro furia leghista contro i "teroni" poi alla prova dei fatti sono come tutti gli altri (Popolare di Vicenza vi fa suonare qualche campanello?). Va bene, le opere pubbliche costano ben più del dovuto ma almeno funzionino!  E invece il risultato è quello che vediamo con adesso la presa in giro delle dichiarazioni altisonanti che parlano di opera completata al 93% (inutile biasimare il premier comunque). E diventa quasi beffarda la raccolta fondi lanciata per aiutare Venezia, sacrosanta da un lato (i veneziani sono davvero allo stremo) ma se pensiamo a quanti soldi ognuno di noi ha già comunque versato un po' di sana incazzatura viene naturale. Intanto dovremo aspettare il 2021 e sperare che : a) nel 2020 non vi siano altre maree fuori scala, b) il Mose, una volta finit,o sia davvero efficace (questa si che è una bella domanda). Direi che ce n'è abbastanza per essere arrabbiati da un lato e costernati da un altro.
PS: Venezia ha comunque bisogno di essere salvaguardata anche dalle maree "umane" e qui occorrerà adottare soluzioni "dure" come la limitazione degli accessi. E smettiamo di parlare di democrazia, è una emerita cazzata. Il turismo di massa è solo business ed in ogni caso pensiamo a Milano: vi sembra antidemocratico che per vedere il "Cenacolo vinciano" sia previsto un numero chiuso? Direi di no e se anche lo fosse piuttosto che vederlo distrutto da gitanti in short, selfie stick e fast food (tutti termini inglesi ....) meglio che lo vedano in pochi, tanto hai sempre l'alternativa di un bel documentario su Netflix.

sabato 9 novembre 2019

Paura


Chissà se Michael Bloomberg conosce il detto "la fifa fa 90" visto che oltre ad essere un numero della "smorfia" lo è anche della cabala, che viste le sue origini ebraiche non gli dovrebbe essere ignota. Per chi non sapesse ricordo che il nostro Michael è uno degli uomini più ricchi del mondo, proprietario del network finanziario più importante al mondo, ex sindaco di New York e uno capace di passare da repubblicani a democratici con assoluta disinvoltura. Costui nel marzo di questo anno aveva dichiarato che non si sarebbe candidato alla presidenza degli Stati Uniti come antagonista di Donald Trump. Ebbene ieri ha presentato domanda (era l'ultimo giorno possibile in Alabama ma non voglio parlare ancora del bislacco sistema elettorale americano) di essere ammesso alle primarie democratiche. Che non implica una sua vera e propria discesa in campo ma è una "condicio sine qua non". Staremo a vedere cosa combina questo signore dalle idee sembra un po' confuse (forse i 77 anni pesano anche per lui). Certo che uno scontro tra Trump e Bloomberg mi ricorda molto quello dei due personaggi raffigurati. Ma perché Michael ti sei candidato? E dopo aver detto di non essere interessato? Forse è stata la paura che si chiama Elizabeth Warren. Costei è uno dei più forti candidati del partito democratico ed ha idee piuttosto "liberal" (che negli States suona parecchio come "comunista") e nel suo programma elettorale ha messo nel mirino le big corporate (si veda la reazione di Marck Zuckerberg) e comunque i ricchi. Staremo a vedere ma spero che una lotta fratricida nel partito democratico non finisca per favorire proprio The Donald.

venerdì 8 novembre 2019

San Valentino

La notizia potrebbe essere solo oggetto per una rubrica di fatti "strani ma veri", potrebbe oppure nascondere qualcosa di più complicato o addirittura sinistro. Ma andiamo con ordine : negli Stati Uniti d'America, stando a quanto riportato da Ansa, circa 168 mila utenti (non proprio pochi) hanno ricevuto messaggi (SMS) che avevano spedito il 14 Febbraio (San Valentino per gli smemorati) e non erano mai stati recapitati. Si può facilmente immaginare gli equivoci che ne saranno derivati, alcuni anche un po' tristi se il mittente è una persona deceduta. Il tutto pare nascere da una "manutenzione" fatta da alcune telco che ha "rimesso in circolo" questi vecchi SMS. Come ho premesso potrebbe essere solo lo spunto per qualche trasmissione televisiva trash del pomeriggio dove grazie al tardivo recapito delle coppie si sono ricongiunte (pare sia davvero successo) ma l'articolo pone una domanda assai poco simpatica. Ovvio che queste compagnie telefoniche hanno salvato i messaggi inviati dagli utenti ma perché proprio quelli del 14 febbraio? Se è un puro caso siamo di fronte a quelle coincidenze a cui non crede neppure la famosa casalinga di Voghera, ma in caso contrario siamo di fronte ad una disinvolta gestione di dati privati. Sono troppo sospettoso? Forse ma il famigerato caso Facebook - Cambridge Analityca è secondo me solo la punta di un iceberg e questo è solo un altro pezzo.
PS a proposito di Facebook qualcuno si ricorda di tutti quelli che promettevano di cancellarsi dal social network? Non ho dati precisi ma non credo che si possa dire che vi è stata una emorragia di utenti ed il fatto che Facebook abbia dichiarato che prenderà provvedimenti per evitare che le prossime elezioni americane siano influenzate proprio da lui è raggelante.

sabato 2 novembre 2019

Domanda

Avrei una domanda in testa, un po' come sembra avere il signore qui sopra raffigurato. Perché devo denunciare alla Polizia lo smarrimento di una carta di credito? La cosa mi è capitata di recente e la domanda mi è sorta spontanea. Ad onor del vero avevo smarrito anche dei documenti quindi la denuncia la dovevo fare anche per altri motivi ma ripeto perché ? Provo ad argomentare : io sottoscrivo un contratto con uno di questi gestori, ad un certo punto smarrisco la carta ma non ho nessuna spesa che sto contestando. Semplicemente voglio che blocchino la carta "smarrita" e ne emettano una nuova. Capirei se vi fosse un costo di riemissione, più che lecito, ma la denuncia? Che senso ha? Oltre tutto ti fa passare alcune ore noiose in una semi fetida sala di attesa di un commissariato, per poi trovarti dinnanzi un poliziotto che non nasconde certo il suo disappunto e la sua noia per doverti dar retta su una questione così del "menga" (passatemi l'espressione). Immagino che ci sia qualche oscura legge che lo richiede ma da ignorante (anche se "legit non excusat") perché non posso semplicemente chiedere che un servizio che ho sottoscritto (e nel mio caso pago pure) si interrompa per essere sostituito da uno nuovo ? Con in più l'aggravante di intasare i commissariati di pratiche, direi, inutili. Ripeto magari vi sono motivazioni di natura giuridica ma non sarei sorpreso se fosse, banalmente, il solito abuso di posizione predominante.