mercoledì 29 settembre 2021

Esproprio proletario

Chi come me ha già fatto un bel po' di giri intorno al Sole si rammenta che negli anni 70 furoreggiavano gli espropri proletari. Francamente pensavo e speravo che ormai facessero parte del "folklore" di quegli per cui sono rimasto assai sorpreso di sentirne ancora parlare oggi e pure in Germania. Andiamo con ordine : le recenti elezioni tedesche, la cui importanza travalica i confini puramente teutonici, hanno spostato la lente mediatica sulla nazione di Bach e così ho scoperto che a Berlino si è tenuto, in concomitanza delle elezioni politiche appunto, un referendum. Una consultazione indetta per espropriare una parte degli appartamenti detenuti da immobiliari. Ovvio che si pensa di colpire le entità di maggiori dimensioni ma ad ogni buon conto si parla di circa 240 mila alloggi, il 15% del patrimonio immobiliare. Tutto ben spiegato in questo articolo de "La Stampa". Non è questo il post(o) per ripercorrere la storia immobiliare di Berlino, certamente unica al mondo, ma di sicuro un problemino c'è. Ma tornando al referendum è stato votato dal 56,4%, al di sotto del 60% sperato dai promotori e già qui ci sarebbe da farsi qualche domanda ma è pur vero che solo i Verdi erano parzialmente favorevoli mentre tutte le altre forze politiche erano nettamente contrarie. Teniamo presente che questo referendum non ha alcun valore vincolante ma è improbabile che di fronte ad una vittoria netta (anche se non nettissima) il parlamento locale faccia finta di niente. Ma su un argomento come questo pesa poi il duro giudizio della Corte Costituzionale. Non voglio certo spacciarmi per un esperto di costituzioni (men che meno quella germanica) ma espropriare è molto difficile visto che non siano neppure dinnanzi ad un conclamato caso di anti trust, forse si può ipotizzare un cartello tra i vari gruppi immobiliari ma temo che non sarà così semplice. Rammento che la legge sul blocco degli affitti venne cassata dalla corte e pure con effetti retroattivi. Certo che vi è una situazione un po' bizzarra nella terra di Wagner : come ho appena scritto le recenti elezioni hanno sancito la sparizione della sinistra (Die Linke) ma questi berlinesi tirano fuori dal cappello un'idea degna di Potere Operaio. Quindi il comunismo non è più di moda ma quando ti trovi davanti la faccia scura del capitalismo allora non va bene manco quello? Son tutti ...

 

martedì 28 settembre 2021

Addio (un altro)

Periodo di addii, questa volta si tratta di una persona e fortunatamente il suo addio non è quello "definitivo". Parlo della raffigurata Angela Merkel che a partire dalle elezioni tenutesi domenica scorsa (per me che scrivo) ha lasciato la politica dopo essere entrata al Bundestag nel 1990. Inutile che sia io a rimarcare la sua importanza ma è già tempo di tirare qualche somma. I risultati parlano chiaro, il partito di Angela, la CDU, ha preso la peggior batosta possibile, è diventato il secondo partito ed è impossibilitato a guidare un nuovo governo (a meno di alchimie assai poco probabili). Francamente non seguo la politica tedesca per cui non so motivare un commiato così poco caloroso degli elettori da Mutti. Non mi sembra che si sia mal comportata in questo periodo di pandemia ma forse è subentrata una certa "stanchezza" nei votanti. Oppure non è stata capace di creare un delfino, qualcuno che potesse raccogliere la sua eredità (in effetti molto pesante). Questo sta diventando un problema di molte formazioni politiche, pensiamo alla nostrana Forza Italia dove Silvio Berlusconi assomiglia sempre più ad Andropov. Ma tornando alla nazione teutonica e alle sue elezioni vi è un altro addio, quello a "Die Linke". Per i non avvezzi alle questioni alemanne rammento che è il partito della estrema sinistra, insomma i comunisti. Non ha raggiunto la soglia del 5% per cui è fuori dal Bundestag. In realtà ci saranno 3 suoi deputati in virtù dei meccanismi di voto tedeschi, ma 3 membri su 735 sono più che una rappresentanza una specie in via di estinzione. E considerata la consistenza dei Verdi sembra difficile che si possa invertire la rotta per cui vi è il concreto rischio di una uscita di scena della sinistra in senso "classico". Vedremo se il tempo ce li farà rimpiangere anche se nel caso di Angela il rimpianto sarà fine a se stesso.

lunedì 27 settembre 2021

Donne

Vabbè per alcune ore sono stati il primo paese europeo (?) a vantare un parlamento dove vi era una maggioranza femminile. Complimenti ma come anticipato è durato solo poche ore perché grazie ad un nuovo conteggio dei voti si è "ristabilita" la maggioranza maschile. Parlo della remota Islanda e trovate tutto raccontato qui. Farei un paio di considerazioni su questo articolo di ANSA. Parliamo di Islanda e cerchiamo sempre di dare una dimensione alle cose : l'Islanda ha popolazione di circa 350 mila cristiani (o altre confessioni poco importa) quindi se ci caliamo nella nostra penisola il vulcanico paese è testa a testa con la provincia di Ferrara, staccando Arezzo ma senza possibilità di raggiungere Cremona (vedi). Ossia intorno alla 60ma posizione! Premesso questo il titolo dell'articolo parla di beffa e perché? Allora se davvero vogliamo parlare di beffa parliamo dell'Italia : come riporta "Il Fatto" nelle elezioni comunali che si terranno la settimana prossima vi sono solo 30 candidate sul totale di 162. E parliamo di Roma, Milano, Torino, Napoli altro che Islanda. E le candidate non sono quasi mai di partiti "maggiori" con la eccezione di M5S. Questa si che si potrebbe chiamare beffa ma forse ha ragione il sito che titola : "Le donne hanno già perso". Comunque vada aggiungo.

 

sabato 25 settembre 2021

Addio

Ormai siamo alle battute finali delle varie reincarnazioni di Alitalia. Messo in vendita anche il logo la nuova compagnia, ITA, sarà per forza un'altra cosa. Non è certo una fenice che risorge dalle proprie ceneri. Ma questa transizione (ma forse il termine non è satto) promette di non essere indolore, anzi. Gli esuberi sono un dato di fatto e anche se la lettera di Giorgia Meloni (vedi) non è priva di alcuni spunti interessanti non si può paragonare la disastrosa gestione Alitalia con Air France o Lufthansa. Parlando di dolori un punto davvero dolente sono / saranno gli stipendi. Vi propongo di dare un occhio a questo articolo de "IlSole24Ore" (sito un po' meno calato nelle logiche di partito). Da qui si vede benissimo che il taglio agli stipendi sembra davvero fatto con una scure, non certo un bisturi. Ma andiamo con ordine : un comandante della ormai defunta Alitalia guadagnava poco meno del suo omologo tedesco e decisamente meno di un francese. Forse mi stupisce un po' il dato gallico ma in ogni caso non vi è da trasecolare. Ma quando si guarda alla nuova condizione si vede che ITA si posiziona sotto EasyJet o RyanAir e non di poco, praticamente la metà (persino le Poste pagano di più e non spiccioli). Ora io ho sempre detto che in Alitalia vi erano ampie sacche di privilegio ma questo forse è troppo punitivo persino per me. Certo le alternative per questi signori non sono molte, temo che il comparto aereo non sia esattamente florido anche se il traffico sta aumentando vertiginosamente. Ma impostare una trattativa sulla base del prendere o lasciare tanto l'alternativa è il nulla mi sembra davvero brutale. Forse, dico forse, si giunge a questo punto anche per colpa di sigle sindacali che hanno sempre fatto muro davanti a qualsiasi ipotesi di licenziamenti, disconoscendo la realtà delle cose. Ma se anche si arriverà a ricomporre la vertenza giungendo a stipendi dignitosi, stiamo assistendo ad una decollo davvero poco felice.
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giovedì 23 settembre 2021

Nevermind

Giusto 30 anni fa usciva il disco raffigurato : "Nevermind" dei defunti Nirvana. Seattle divenne la capitale mondiale della musica anche se per un breve periodo. Personalmente ritengo (ma ho trovato più di una voce concorde) che fu l'inizio della fine. La fine del rock, i Nirvana sono l'ultima band di cui mi sono appassionato ed ho il grande rimpianto di non averli mai visti live. Per carità ci sono stati altri gruppi (o singoli) dopo ma non è più stata la stessa emozione. Certo il tempo passa non posso mica mettermi a pogare alla mia età e poi lo streaming ha creato un universo di meteore, che producono un pezzo (magari anche azzeccato) e poi spariscono nel buio della Rete. Ma temo che tutto ciò faccia parte della ineluttabilità della storia che si ripete sempre ma pretende che i "vecchi" lascino spazio ai giovani e se dico Charlie Watts forse a qualcuno suona un campanello. Ma in questi giorni oltre ai mille siti, podcast che hanno ricordato quel disco (e il suo tormentato creatore, Kurt Cobain) vi è stato anche qualcuno che ha pensato di cavalcare l'onda. Parlo del bimbo raffigurato che ha fatto causa per sfruttamento di minori. Il resoconto di questa vicenda lo trovate su "La Stampa". Val la pena notare che il nostro natante aveva qualche hanno fa rifatto la stessa foto mostrandosi ben contento di essere il bambino raffigurato. E oggi vuole invece 150 mila dollari perché quello scatto gli avrebbe rovinato la vita. E poi magari negli States qualcuno si limita perché i tribunali sono intasati....

martedì 21 settembre 2021

Sottomarini

Quando ieri ho parlato di "Aukus" ho volutamente tralasciato un aspetto assai spinoso della questione : quello dei sottomarini francesi. Il nuovo patto ha fatto saltare un accordo che l'Australia aveva con la Francia per la fornitura di 12 sottomarini, valore circa 56 miliardi di Euro. Ora una cifra del genere non è solo di indubbio rilievo per la Naval Group, preposta alla fornitura, ma pesa anche sulla intera economia francese. E non dimentichiamo lo smacco politico, visto che tale accordo era stato proprio stilato in occasione della visita del presidente francese Macron in Australia nel 2018. Anche qui giova ricordare che il premier australiano Morrison è stato sempre un buon amico di Trump con il quale, invece, il nostro Emmanuel (Macron) ha avuto vari screzi. E forse a conferma di un certo "trumpismo", il premier Morrison ha risposto alla incazzatura dei francesi affermando che la cancellazione del contratto è dovuta a motivi tecnici essendo i sommergibili made in USA a propulsione nucleare più moderni. Ora cercando di essere freddi la prima cosa da considerare è che un contratto è un contratto, mica un matrimonio (e anche quello ...) per cui immagino che esistano penali (se non ci sono i francesi possono solo darsi del pirla da solo). Certo che se il premier australiano si è fatto consigliare da quello inglese, Johnson, allora sì che stiamo freschi visto che lo spettinato Boris è ormai uno specialista nello stracciare contratti già firmati. Ma nella attesa di capire come si evolverà questa querelle (ma la vedo piuttosto grigia) vi consiglio la lettura di questo articolo de "Il Foglio". Il titolo dice già tutto : "L'accordo per i sommergibili nucleari australiani è un disastro". Meglio comunque leggerlo anche se alcune parti tecniche sono ostiche (al meno per me a causa della mia ignoranza in merito). In sintesi l'articolo stigmatizza proprio la scelta australiana di passare al nucleare di cui loro non hanno alcun know how e che quindi li renderà dipendenti da US e UK ma, soprattutto, allungherà moltissimo (parla di decenni) l'entrata in servizio di queste meraviglie della tecnologia. Come si dice la vendetta è un piatto che si consuma freddo, staremo a vedere cosa verrà fuori da tutta questa vicenda ma le premesse per un gran casino mi sembra ci siano tutte.

 

lunedì 20 settembre 2021

Aukus

Se il buongiorno si vede dal mattino direi che pariamo male perché davvero un nome peggiore di "Aukus" non riesco ad immaginarlo. Ma forse è anche giusto non fare marketing su una questione politica e militare. Per chi fosse stato nello spazio con i 4 di Space X ricordo che dietro quella sciagurata sigla si cela una alleanza tra US, UK e Australia per bilanciare la potenza cinese nella area pacifica. Il tutto fatto senza interpellare alleati "storici" come Nato e/o UE. L'autorevole "New York Times" ci dice che le trattative andavano avanti da mesi. Francamente è la scoperta della acqua calda, ovvio che un accordo del genere non si fa tramite un zoom call e via. La notizia (se tale vogliamo chiamarla) è essere riusciti a tenere tutto ciò al coperto, che sembra davvero un assist per tutti i complottisti del pianeta. Però se parliamo di mesi allora facciamo qualche conto : l'attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è insediato (con qualche problemino ma andiamo oltre) il 20 gennaio di questo anno per cui è stato molto veloce ad architettare il tutto, oltretutto da parte di uno spesso chiamato "sleepy". Ed il dubbio viene pensando a chi sono gli altri due premier coinvolti, ossia l'australiano Scott Morrison ed il britannico Boris Johnson. Entrambi leader di schieramenti conservatori ed oltre tutto buoni amici di Trump. E tanto per gradire due paesi che sono stati stranamente esclusi sono il Canada e la Nuova Zelanda, entrambi retti da premier democratici (e quello canadese protagonista di scontri "vivaci" con Trump). Sicuramente l'atteggiamento "morbido" di tanti paesi europei (Italia compresa) ha spinto Biden a questa mossa. E poi dopo il disastro afgano l'aaministrazione Biden aveva bisogno di dare un segnale forte ma qui si rischia che la toppa sia peggio del buco.  

 

domenica 19 settembre 2021

18 agosto

Cosa è successo il 18 agosto? Se andate su Wikipedia (sempre preziosa) trovate tutta una serie di eventi, forse non esattamente memorabili, neppure il cosiddetto giorno più duro del 1940 riesce a stupirci. Eppure lo zio di mia moglie, Giorgio, mi ha fatto conoscere un fatto accaduto appunto il 18 agosto 1946 certamente degno di nota. Si tratta della strage di Vergarolla, Wikipedia se ne scorda nella pagina che ho citato ma ha comunque una dedicata (vedi). Difficile riassumere ma ci provo : durante l'estate del 1946 la città di Pola nell'Istria era ancora sotto il controllo degli alleati, il 18 agosto si sarebbe dovuta tenere la Coppa Scarioni di nuoto (in acque libere) per cui la spiaggia era ulteriormente gremita di bagnanti. Alle 14 (poco più) vi fu una violenta esplosione che provocò 65 morti e 5 dispersi (mai ritrovati) per cui diciamo pure 70 vittime. Ad esplodere furono residuati bellici (che in quel periodo certamente abbondavano). L'inchiesta fatta dagli inglesi portò alla conclusione che l'esplosione non fu accidentale ma non furono trovati colpevoli e nessuno rivendicò tale atto. Abbastanza logico pensare che vi sia stato lo zampino dei "titini" ossia i partigiani del maresciallo Tito che mal sopportavano questa "enclave". Francamente prima di qualche giorno fa non sapevo nulla di tutto ciò eppure il conto delle vittime è piuttosto salato ma forse la matrice "sinistra" degli autori ha creato una coltre di silenzio. Ma ad ogni buon conto la pagina italiana titola "Strage di Vergarolla" mentre quella inglese in modo assai più neutro "Vergarola explosion". Quando certuni dicono che tanto non serve studiare la storia mi sento davvero sfiduciato.....

 

venerdì 17 settembre 2021

Marciapiedi

Tra un paio di settimane sarò chiamato a votare per il sindaco della città in cui vivo, Milano. Ovviamente siamo in piena campagna elettorale e allora certi problemi che erano rimasti "nascosti" emergono dalle nebbie del passato. Eh si perché molti di questi sono problemi storici che tornano tipicamente in occasione della tornata elettorale e poi vengono di nuovo "spazzati" sotto il tappeto. Si tratta della pavimentazione a pavé come da foto. Ne ha parlato proprio il sindaco uscente dicendo che stanno pensando ad una parziale rimozione. Trovate il resoconto delle sue parole su "MilanoToday" a cui ho rubato, appunto, la foto. Personalmente trovo caratteristico il pavé ma non adatto a strade di scorrimento primo perché troppo soggetto a smottamenti tipo quelli raffigurati e secondo perché davvero poco usabile per le due ruote (bici o monopattini che siano). Temo che passata la kermesse elettorale non cambierà nulla perché occorre litigare contro la sovraintendenza e alla fin fine la città ha ben altri problemi per cui lottare. Ma già che siamo in argomento vorrei far presente al sindaco uscente e agli altri candidati la situazione dei marciapiedi. Ho dovuto andare a Parigi qualche settimana fa per rendermi conto che differenza c'è tra il nostro marciapiede e il loro "trottoir". I nostri sono una distesa gibbosa di pezze di differenti colori. E fosse solo un problema estetico, le asperità li rendono abbastanza infidi e non vorrei pensare a chi sia su una sedia a rotelle. Delle macchine parcheggiate sopra ne parliamo un'altra volta. Ripeto abbiamo ben altri problemi però anche un po' di decoro (in una città famosa per il design, la moda e quant'altro) non ci starebbe male.



 

giovedì 16 settembre 2021

Brexit

A partire dal primo ottobre la Brexit entra in una nuova fase e non è certo azzardato dire che stavolta si fa sul serio. Forse proprio per affrontare meglio questo delicato passaggio il premier inglese, Boris Johnson, ha deciso un corposo rimpasto. Oddio magari il fatto che il suo ministro degli esteri se ne sia stato in vacanza durante la disastrosa uscita da Kabul avrà pesato ,comunque le poltrone che sono saltate sono proprio quelle degli esteri e del commercio estero. Cosa succede quindi il prossimo mese? Beh la cosa più visibile è che adesso per varcare la Manica occorre un passaporto, la carta di identità non vale più. Ma il capitolo più spinoso riguarda i controlli doganali sulle merci. I nostri ex europei hanno deciso di rimandare per alcune categorie i controlli, che banalmente vuol dire evitare rincari (vedi). Lo fanno soprattutto sui farmaci adducendo la pandemia come motivazione. Peccato che sempre il primo di ottobre dovrebbe essere abolito il green pass (o come diavolo lo chiamano loro) avendo, di fatto, derubricato la Covid19 a livello di influenza. Ci risiamo, questi buontemponi hanno voluto andarsene, hanno tirato per le lunghe le trattative e adesso bellamente se ne fregano di quanto è stato congiuntamente firmato. Basta rammentare che il confine tra le due Irlande è tuttora in attesa di una "soluzione". Forse, un po' alla francese, dovremmo smettere di usare la locuzione "fair play" per parlare di chi rispetta le regole.
PS a parziale (molto parziale) soddisfazione proprio in questi giorni è arrivata la conferma (vedi) della positività al doping dell'atleta inglese battuto per un centesimo nella finale della staffetta 4x100 maschile. Inutile rammentare che lo ha battuto un italiano. Prima di gioire fino in fondo resta un ulteriore grado di giudizio da parte del Tribunale Arbitrale dello sport che potrebbe persino togliere la medaglia d'argento alla perfida Albione. Ricordo che la stampa britannica (ma, ad onor del vero, non solo) aveva subito instillato il dubbio che le performance velocistiche italiane maschili fossero il risultato di doping. Che strano stiamo usando una parola inglese per definirlo .....

 

lunedì 13 settembre 2021

CO2

 

L'amica Eleonora mi ha segnalato l'apertura del più grande impianto al mondo per la cattura di CO2. Dettagli sulla notizia li trovare su "La Repubblica" o "IlPost". La prima cosa da notare è che tale impianto è sito in Islanda che è un paese dove l'energia costa pochissimo (ed hanno pure spazio abbondante a disposizione). Questo processo è altamente energivoro quindi per poche realtà ma onore al merito agli islandesi che hanno deciso di utilizzare parte della loro energia per un fine ecologico anziché minare bitcoin. Certo che la gran parte della CO2 raccolta verrà immagazzinata nel sottosuolo perché hai voglia gasare bevande ma gli islandesi alla fine sono qualche centinaio di migliaia. Spero che il sistema sia affidabile visto che l'Islanda è un posto squisitamente sismico. Ma in tutta franchezza qualcosa non mi torna. Come già detto ci vuole molta energia e manco a dirlo in questi giorni ci sono stati alcuni annunci sensazionalistici sulla fusione nucleare, che è solo in ritardo di svariati decenni e non è comunque chiaro quando sarà davvero disponibile. Ma ammesso che arrivi è questa la strada? Produciamo CO2 e costruiamo impianti per smaltirla? Questo impianto islandese, il più grande al mondo, "risolve" le emissioni di 800 auto, non proprio un numero elevato. Mi sembra che siamo nella classica corsa della regina rossa di Alice, corri per restare sempre nello stesso posto. Non voglio dire che sia inutile ma le soluzioni a livello planetario sono nella limitazione della produzione di CO2 punto.
PS ci sono ricascato, ho parlato ancora di ecologia!

venerdì 10 settembre 2021

Brutte storie

Queste sono quelle storie che non vorresti mai leggere perché minano la fiducia che bisogna avere (volenti o nolenti) nella giustizia e soffiano sul fuoco mai spento del razzismo. Il tutto è raccontato qui. Dieci anni fa un ragazzo originario del Marocco falciò con la sua auto un gruppo di ciclisti. Ne morirono otto. Guidava sotto l'effetto di droghe e con la patente ritirata! Finì in carcere ma per soli 5 anni. Nell'articolo si evidenzia il fatto che all'epoca non esistesse il reato di omicidio stradale e posso ben capire che la difesa ha avuto gioco facile a dire che non aveva avuto intenzione di uccidere ma soli 5 anni? Purtroppo non è finita perché qualche giorno or sono il nostro se è schiantato contro un guard rail (la velocità eccessiva è sempre presente) provocando la morte del passeggero, un suo connazionale (e qui un rigurgito razzista devo ammetterlo lo ho avuto). Ma dall'articolo si evince che l'auto su cui viaggiavano era stata noleggiata perché costui aveva ancora la patente! Quindi ricapitoliamo : uno uccide 8 persone per una manovra scellerata, guidando senza patente e drogato, si fa solo 5 anni di carcere e poi gli ridanno pure la patente! Forse il problema sta proprio (o solo) in quella legge approvata dopo, ma risulta difficile da credere che prima non fosse possibile togliere la patente neppure a fronte di una strage! A voler pensare male vi è anche la sudditanza nei confronti dell'auto da troppi considerata una sorta di bene essenziale, cosa vera solo in situazioni davvero specifiche (che credo non si applichino a costui).

 

giovedì 9 settembre 2021

Oroville

Non vorrei trasformare questo blog ne "il Corrierino di Greta" ma davanti a queste foto sono rimasto davvero basito. Consiglio caldamente di dare una occhiata al sito di "Rai news" dove si parla di Oroville. Questi è un bacino artificiale che, complice la siccità e il consumo, si è drammaticamente ridotto. Se guardate lo slideshow ormai la poca acqua rimasta è occupato da motoscafi, lì parcheggiati in attesa di un molto poco probabile aumento del livello. Tutto questo nella ricchissima California e allora è difficile non pensare agli americani con le loro docce infinite (manca spalassero merda da mane a sera). Purtroppo anche se smettessero di lavarsi il lago non recupererebbe che una piccola parte del suo volume, e lo stesso discorso vale anche se rinunciassero alle piscine. Come ho già detto dovremo cambiare vita e non basterà fare la pipì nella doccia (e anche per le docce ....). 

 

martedì 7 settembre 2021

Insetti

Come detto più volte siamo in troppi (o lo saremo a breve) su questo pianeta. E come già detto dovremo cambiare le nostre abitudini , comprese quelle alimentari. Una soluzione passa attraverso l'uso degli insetti per usi, appunto, alimentari. Badate bene ho utilizzato la parola "usi" e vediamo il perché. Consiglio la lettura di questo articolo un filo lungo ma molto molto interessante. Proviene dal sempre valido "IlPost" e parla proprio di allevamenti di insetti (vedi). I numeri di questo business sono a dir poco impressionanti perché già ora vengono prodotte tonnellate di insetti che però non vengono mangiati da noi umani bensì diventano farine che servono per gli allevamenti di pesci e polli. Magari vedere l'interno di una fabbrica di vermi tipo quella della foto non sarà il massimo ma in effetti quegli animali mangiano in natura gli insetti e pare proprio che sia più ecologico questo sistema che coltivare soia per fare un esempio. Però i soliti USA vogliono permettere l'uso di queste farine per farne mangimi per maiali (e forse ci può stare) e per bovini. Qui francamente sono molto più perplesso visto che le mucche mangiano erba. Per ora la UE ha vietato questo e speriamo proprio insistano, che se le mangino gli inglesi le bistecche alla mosca soldato! Ma scherzi a parte il problema esiste perché se si inizierà ad usare la farina di insetto per alimentare maiali e mucche questo porterà ad una riduzione dei costi e quindi la gente consumerà comunque carne. Ma allevare animali richiede molta acqua e produce molta CO2 e metano. Come si suole dire la via per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.