martedì 31 maggio 2016

Ignoranti

L'amico Maso mi segnala questo articolo dal titolo assai esplicativo : "Devono votare anche gli ignoranti?". Non è difficile indovinare che l'articolista sia un americano, giustamente preoccupato dalla piega che stanno prendendo le elezioni statunitensi (per chi si fosse messo all'ascolto solo ora Donald Trump ha ottenuto la nomination per i repubblicani e nell'ultimo sondaggio ha superato la "teorica" candidata democratica Hillary Rodham Clinton). In pratica propone che per votare bisogna superare un piccolo esame di educazione civica (almeno ai miei tempi si chiamava così). Ovviamente non è una novità, il concetto che "uno vale uno" (tanto caro ai pentastellati) si è sempre scontrato con tanti distinguo. Gli americani stessi avevano la "poll tax", simpatico sistema per evitare che i poveracci votassero contro i ricchi (e badate bene l'hanno cancellata nel 1964 poco più che 50 anni or sono), ma qui si vuole porre l'accento su problema che il diritto di voto dato ad una massa di ignoranti può portare alla vittoria dei populisti. A parte distinguere tra diritto di voto e dovere di voto anche questa non è una novità, in quanto proprio negli Stati Uniti, il loro quarto presidente James Madison (sua la foto), affermava "un popolo non informato o senza i mezzi per acquisire informazioni è il preludio ad una farsa o una tragedia o entrambe". Non male considerando che parliamo di qualcuno morto nel 1836! Ma il fatto che dopo svariati decenni questa (buona) idea sia rimasta nel cassetto (di tutti gli stati del mondo mi pare) significa che forse i rischi sono un po' troppo elevati : è davvero facile immaginare come questo "piccolo" esame possa diventare un insuperabile sbarramento. E poi la legge elettorale americana (su cui vi è molto da dire) è la stessa che ha permesso a Barack Obama di essere eletto ben 2 volte quindi come la mettiamo? Cosa è successo a chi ha votato per l'"abbronzato"? Ovvio che sono preoccupato per che vincerà il 4 novembre ma certo non si può cambiare la legge elettorale in piena campagna e tutti i vari commentatori politici si sono rivelati davvero poco attenti a cosa sta davvero accadendo dall'altra parte dell'oceano Atlantico.


lunedì 30 maggio 2016

Sprechi

Quando dici sprechi dici politici. Direi che questo slogan può essere paragonato al ben più celebre "piove governo ladro".  Ora non stupitevi perché sto per "difendere" i politici! In realtà non proprio ma almeno qualche punto è da chiarire. Per prima cosa li eleggiamo noi, non arrivano da Marte e chi dice che non si sente "rappresentato" pensi alla seconda casa falsamente intestata alla moglie o a quante volte si concorda un pagamento in nero. Ma purtroppo non sono gli unici che "rubano" lo stipendio! Pensate a tutta la struttura militare, anzi sapete che esistono 58 magistrati militari? E mom credo che abbiamo tutte queste cause da dibattere. Meditate anzi meditiamo.

venerdì 27 maggio 2016

Domande

Ammetto che non sia una delle "grandi" domande che affliggono l'umanità ma visto che si è appena concluso il festival di Cannes (con un bis di Ken Loach) vi siete mai chiesti chi sono i neonati che compaiono nei film, come vengono selezionati e quanto pagati? Bene l'amico Maso mi ha suggerito questo articolo che risponde a quasi tutte le domande compresa quella (forse nodale) ma usano davvero bambini? Buona lettura.

martedì 24 maggio 2016

Austria

E alla fine Van Der Bellen ha prevalso di stretta (anzi strettissima) misura sul rivale Hofer. Parlo delle recenti elezioni austriache dove un verde, convinto ecologista, ha battuto il candidato della destra. Ma mica la destra di Cameron, la destra dura e pura come quella di Marine Le Pen. Ovviamente questo voto fa bene all'Europa anche se i problemi sul tavolo restano molti. Inviperiti alcuni media di destra, come il nostro "Il Giornale", hanno pubblicato articoli come questo in cui "dimostrano" come il voto austriaco dimostri che l'Europa ha fallito in quanto non hanno stravinto (ma hanno vinto). E proprio su questo punto vale la pena di ragionare (il resto dell'articolo va tranquillamente cestinato). Ormai tutto si decide per una manciata di voti, tutto è una contrapposizione che diventa sempre più spesso uno scontro tra estremi, come è successo in Austria e come rischia di succedere in Francia. D'altra parte la Spagna dove non si sono creati due "blocchi" deve tornare alle urne per l'impossibilità di governare. Sembra davvero che non si riesca più a trovare una linea comune, un minimo di accordo. E se qualcuno pensa a piccoli centri, dove la dimensione più "umana" possa creare i presupposti per una maggior armonia, temo si debba ricredere. Prendiamo il caso di Menaggio, comune sulle sponde del lago di Como, dove due anni fa' si sono tenute le elezioni per eleggere il sindaco. Al primo turno i due candidati principali erano risultati in perfetta parità e si era andati al ballottaggio. Peccato che vi fosse una scheda errata che la magistratura (dopo "soli" 2 anni) ha annullato rendendo sindaco lo sconfitto del ballottaggio. Quindi il sindaco attuale è stato eletto grazie ad un solo voto in più! Per info vedi.

lunedì 23 maggio 2016

Sharing

Avevo pochi giorni fa parafrasato Bogart con "è il capitalismo bellezza e non puoi farci nulla" che mi sono trovato davanti questo articolo di "Lettera43". Il soggetto è la sharing economy (soggetto che mi è sempre interessato molto) o meglio il mutamento che sta subendo. In poche parole quelle forme imprenditoriali che partivano dal basso e che si proponevano come gratuite (o almeno con costi molto bassi), nel momento in cui sono diventate "famose" hanno cominciato ad attirare le bramosie dei grandi gruppi o dei grandi investitori. In realtà avevamo già avuto delle avvisaglie con Uber falsamente proposto come modello di sharing economy, ma adesso anche BlaBlaCar ha ricevuto un finanziamento di un milione di dollari uscendo dalla dimensione "free" (e forse non è un caso che parliamo di due startup relative all'automobile, sempre lei). Ma in realtà non è solo l'auto ad essere oggetto delle mire dei "capitalisti" abbiamo ben altri esempi da Couchsurfing a tutto un certo "teorico" mercato equo solidale. Stiamo parlando, probabilmente, del vero punto di forza del capitalismo capace di adattarsi e metabolizzare qualsiasi cosa possa coinvolgere una certa quantità di consumatori, quello che realmente siamo. 

domenica 22 maggio 2016

Glifosato

Non ho mai nascosto la mia scarsa fiducia in molte di queste organizzazioni sopranazionali, che hanno costi di struttura altissimi e sulla cui efficacia vi è molto da dire. Uno dei miei bersagli "preferiti" è quella di cui è riportato il logo, l'organizzazione mondiale della sanità. Ne ho già parlato in ottobre quando i soloni del WHO hanno dichiarato guerra alla carne rossa. Come dissi vi sono molti motivi per limitarne il consumo ma da li a demonizzarla ne passa. E invece quando si parla di glifosato le cose cambiano. Francamente non è così chiaro se questa sostanza (creata dalla Monsanto) sia pericolosa ma almeno un dubbio mi pare ci sia. E in caso di dubbio diventa "facile" intervenire, basta limitarla o nella ipotesi peggiore proibirla, ma qui si va a toccare interessi specifici mentre nel caso della carne si colpiva tutto e non si colpiva nulla anche perché le differenze tra le varie modalità di allevamento dei bovini (principalmente) sono davvero tante. Ho la netta sensazione che alla fine non prenderanno posizione sulla questione del glisofato, tanto se sei un dipendente di queste associazioni ti puoi permette di mangiare biologico, quello vero, quello costoso.

sabato 21 maggio 2016

Giacinto

Forse non tutti sanno che il vero nome di Marco Pannella era Giacinto. Capisco benissimo che a uno non piaccia il proprio nome visto che anch'io detesto abbastanza il mio ma vivere con questa "dualità" non è da tutti. E certamente Marco non era uno come tutti, ma attenzione questa non è una considerazione di merito. Ha segnato, nel bene e nel male, quasi quattro decenni di politica italiana (e direi che ha persino travalicato gli angusti confini della penisola). Io non l'ho mai votato come partito ma ho dato il mio voto (favorevole)  ad alcune sue iniziative referendarie. Direi che proprio per alcune sue battaglie tutti dobbiamo essergli grati ma oggi, dopo la sua morte  pare che siano diventati tutti radicali (invece onore al merito per Vasco Rossi che lo ha sempre sostenuto). L'ho già detto la morte è una grande riconciliatrice e quando uno come Marco la incontra in tarda età diventa ancora più facile dimenticare i passi falsi del passato come aver portato in parlamento Cicciolina e Capezzone. Ma certe conquiste o meglio certe libertà che noi oggi diamo per acquisite le dobbiamo proprio a lui questo è meglio non scordarlo.

giovedì 19 maggio 2016

Alitalia

Torno a parlare di Alitalia (comincio a ripetermi) sollecitato dall'amica Francesca che mi segnala questo articolo di "Repubblica". L'argomento sono le nuove divise della ormai ex compagnia di bandiera. Il suo commento riguarda la spesa inopportuna che ne deriverà considerato il momento "delicato" della azienda. Difficile non essere d'accordo ma forse l'amica Francesca dimentica il suo stesso passato. Qui parliamo di una compagnia che è di fatto passata di mano e quale occasione migliore per gli strateghi del marketing per dare "un segnale di discontinuità" con il passato? Infatti è stato scelto lo stilista, Ettore Bilotta, italiano (anche se mi perdonerà il fatto che mi fosse perfettamente sconosciuto) che ha disegnato le nuove divise di Etihad (il nuovo boss di Alitalia per chi se ne fosse dimenticato). E poi le ormai vecchie divise vantavano quasi 20 anni di onorato servizio. Ma ovviamente i costi di questi operazione ci sono ma ormai le spese per loghi, corporate image, pubblicità istituzionali e quanto altro fanno parte di "oneri" che possono magari essere contenuti ma non certo eliminati. E per converso generano pure tutta una serie di figure professionali e danno da lavorare ad un tot di entità esterne. Recentemente ho scoperto una nuova figura che può certamente far parte di queste categorie : lo "story teller". A parte il nome inglese (necessario però perché la traduzione, soprattutto per un milanese , rischia di essere "caccia balle") la professione in oggetto è quella di raccontare la genesi, la struttura, gli obiettivi (pardon la "mission") di una azienda. Non che sia una reale novità ma adesso è stato istituzionalizzato e per quello che ho potuto capire può anche essere ben remunerato. Nei paesi occidentali non si possono più avere operai quindi bisogna pur trovare un lavoro alla gente, e se non c'è allora ce lo inventiamo come tutte le nuove "professioni" nate intorno al web. Per cui cara amica posso solo citare Bogart : "è il capitalismo bellezza e non puoi farci nulla".


martedì 17 maggio 2016

Anche questa

Anche questa è Italia ma faccio davvero fatica a riconoscermi nel video pubblicato su "Huffington Post". La vicenda narrata è questa : un uomo fugge ad un posto di blocco, un auto dei carabinieri lo insegue e lo blocca. Ma a questo punto intervengono tutta una serie di figuri che costringono i due carabinieri a lasciare il fuggitivo e, giusto per terminare l'opera, alzano le mani sui due militari che (fortunatamente) se la caveranno con qualche escoriazione. Tutto questo succede nel quartiere Nesima di Catania e credo che la stessa scena si sia già svolta anche in certe aree del Napoletano. Ma anche temo in certi quartieri periferici di Milano. E la cosa davvero impressionante è che, se vi prendete il tempo per guardare il video (dura poco), noterete che nella piccola folla che circonda i carabinieri non vi sono immigrati o est europei ma solo italioti (la maggior parte un po' sovrappeso). A tutti quelli che strepitano contro gli immigrati occorre ricordare che le regole devono valere per tutti, anzi, direi in  primis per noi cittadini.

domenica 15 maggio 2016

Update

Ho già fatto un post su questo argomento (anche se non ricordo quando) ma un "update" (suona più... cool) era diventato doveroso. A marzo il debito pubblico italiano ha stabilito un nuovo record 2228 miliardi! E fortuna che abbiamo l'euro altrimenti avremmo dovuto usare termini tipo i fantastiliardi di zio Paperone. Comunque sono oltre 37 mila euro a persona. E non è esattamente virtuale, ognuno di noi (italiani) ha questo debito sulle spalle e tocca ai neonati come agli ultracentenari. Se prendiamo in considerazione il fatto che il debito è circa il 130% del famigerato PIL si deduce che dovremmo restituire oltre 10 mila euro a testa giusto per riportare il rapporto debito PIL a livelli terrestri (anche se nessuno dei professoroni del Nobel per l'economia ci ha mai detto quale sia il livello "giusto"). Quindi è vero che in questi giorni abbiamo letto molti autorevoli articoli che ci hanno spiegato come la Germania rappresenti un problema (per via del suo surplus con l'estero in effetti sbilanciato )  ma non vorrei che questo commento faccia dimenticare chi sono i malati (cronici) di questa indebitata Europa.

giovedì 12 maggio 2016

Ancora tu

Davvero questa bella canzone di Lucio Battisti sembra essere la colonna sonora perfetta dei nostri tempi. Mi riferisco alla nuova(?) crisi greca. Ma definirla nuova sfiora il ridicolo, ormai sono anni che ne parliamo e la situazione è ancora tutta da chiarire. Forse adesso stanno veramente mettendo mano al vero nocciolo della questione : le pensioni. E tutto 'sto tempo ci hanno messo? Gli bastava guardare dall'altro lato del mare Adriatico, eh si proprio a noi per capire che la vera riforma (magari non l'unica) era mettere mano alle pensioni. E per andare un po' di più nello specifico togliere le pensioni alle generazioni future. O se non proprio toglierle ridurle al punto da essere poco più che un rimedio contro l'inedia. Eppure questo è quello che va fatto perché la crescita demografica è qualcosa che non appartiene più alle nostre società mentre le aspettative di vita aumentano (anche se con qualche segnale contrastante) ed inoltre negli anni passati il (pre)pensionamento è stato usato con troppa disinvoltura e se ci aggiungiamo il paio di decenni delle "favolose" baby pensioni, volià la frittata è bella che fatta. Quindi se riusciamo a superare l'anno 2030 ci troveremo in un paese dal sistema pensionistico "sostenibile" peccato che per i pensionati la vita sarà durissima (a parte forse per i dirigenti del settore creditizio e / o assicurativo).

martedì 10 maggio 2016

Trani

Con tutto il dovuto rispetto mi sembra che qualcosa non torni. Mi riferisco alla recente inchiesta sulla manipolazione del mercato di cui si sarebbe macchiata la Deutsche Bank (vedi). Ora pensare che queste istituzioni finanziarie non interferiscano nel mercato sarebbe semplicemente negare anche l'evidenza, ne abbiamo avuti anche troppi di scandali (LIBOR, sub prime) per poter credere che questi non giochino sporco. Anche perché una parte dei succosi bonus dei loro dirigenti deriva proprio dalle teoriche performance che ottengono. Quindi il colosso tedesco può essersi comportato "male" ma che il suo comportamento venga stigmatizzato dalla procura di Trani è un altro paio di maniche. Ma come riporta questo articolo la procura pugliese non è nuova a simili imprese in quanto è la stessa che ha messo sulla "graticola" le agenzie di rating. Ovviamente sono contento che esista qualche Robin Hood che vada a rompere le scatole ma bisogna anche essere realisti. Non metto in dubbio le capacità tecniche della procura di valutare simili comportamenti ma siccome chi ha subito il danno è proprio lo stato italiano non esiste un organo preposto? L'Avvocatura dello Stato ad esempio? Suona davvero bizzarro che di tutte le procure proprio quella di Trani (non me ne vogliano gli abitanti della provincia BAT) si sia fatta carico di prendere le difese della nostra bistrattata repubblica? E poiché a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca, non è che siamo di fronte a un pubblico ministero alla ricerca di visibilità? 


lunedì 9 maggio 2016

Festa della mamma 2

Di mamma c'è una sola e quindi si possono "omaggiare" con un secondo post. In effetti ignoravo la genesi della festa della mamma e perchè si tenesse agli inizi di maggio. Ovviamente la Rete viene in soccorso ed ecco qui un articolo che spiega il tutto. A parte gli ovvi riferimenti "pagani" alle feste legate alla fertilità tutto nasce nella seconda metà dell'800 (niente di meno) con la battaglia portata avanti dalla pacifista americanca (forse Trump non la conosce) Ann Reeves Jarvis. Per essere esatti la battaglia nasce per combattere la mortalità infantile dovuta in buona parte alla contaminazione del latte e alle malattie. Ma poi la pacifista Ann aveva cominciato ad organizzare picnic per creare "community" (si direbbe oggi) tra le madri che potevano essere un ottimo strumento per convincere gli uomini a piantarla di fare la guerra! Ed infatti questi picnic erano organizzati proprio per fare incontrare madri sudiste e nordiste. Una sorta di Lisistrata 2.0 quindi. La iniziativa della Jarvis ebbe tale successo che il presidente degli Stati Uniti, Wilson, la ufficializzò nel 1914 e ne legò la data a quella della morte della Jarvis, avvenuta il 9 maggio 1908. Quindi quest'anno la festa è caduta proprio nell'anniversario. E anche se sono passati più di 100 anni dalla scomparsa della Jarvis non mi sembra che i suoi obiettivi siano così obsoleti.

domenica 8 maggio 2016

Festa della mamma

Per me che scrivo oggi è la festa della mamma, quindi auguri. Ovviamente tutti i media danno risalto al fatto e praticamente tutti fanno notare come la situazione delle donne, e delle madri in particolare, sia tuttora ben lontana dalla parità con gli uomini, intesi in senso maschile del termine. Vero, verissimo e in Italia siamo probablilmente messi piuttosto male, almeno quando ci paragoniamo con altri paesi occidentali. Prendiamo ad esempio lo squilibrio retributivo : si parla di un 20% in meno percepito dalle donne rispetto ai loro colleghi maschi, oppure solo dal 2015 in Francia abbiamo avuto un capo "femmina" tra le 40 aziende più grandi che compongono il CAC40 (l'indice borsistico transalpino). Persino nella carrierista ed efficiente America restano delle differenze anche se esiste una legge promulgata da un presidente democratico ... Barack Obama? No J.F. Kennedy ed era il lontano 1963. Uno dei punti critici della vita lavorativa di una donna è di sicuro la maternità momento dove tipicamente iniziano "squlibri" all'interno di una coppia che difficilmente si possono recuperare. Ovvio che il problema è culturale per cui è la donna la designata ad occuparsi della prole, quella che eventualmente opta per il part-time (se possibile) oppure addirittura esce dal mondo del lavoro. Da varie parti si invocano leggi che tutelino la donna soprattutto nel delicato momento della maternità ed è sicuramente un primo passo necessario ma non sufficiente. Purtroppo in Italia (ma non solo) il nucleo del problema è la mancanza di lavoro che permette facili discriminazioni. Solo con un mercato del lavoro un po' più efficiente ed attivo si potrà davvero parlare di "parità" come sintetizza bene il proverbio : "la ricchezza non fa la felicità, figuriamoci la povertà".

sabato 7 maggio 2016

Londra

E quindi Jacques Audiard aveva ragione. Nel suo film "Deephan" (Palma d'oro a Cannes nel 2014) mostrava come la capacità di integrazione della Francia aveva fallito rispetto alla Gran Bretagna dove alla fine approdava il protagonista. La recente elezione di Sadiq Khan a sindaco di Londra mostra come la capitale della perfida Albione è parecchi passi avanti nel modello di integrazione con il quale dovremmo fare tutti (noi italiani compresi per non dire in primis) i conti. Certo dopo che ci hanno ammorbato su quanto fosse "cool" Londra, oggi si scopre che, sotto l'ormai ex sindaco Boris Johnson, non è che tutto fosse così idilliaco: il problema pazzesco della casa, un modello sociale basato su differenze che diventano sempre più siderali hanno condannato il candidato tory, Zac Goldsmith, alla sconfitta. E che sconfitta, perché oltre ai 13 punti di distacco i londinesi hanno eletto il loro primo sindaco mussulmano. Ma non solo perché è ecologista e gay friendly. Certo una scelta coraggiosa ma probabilmente anche dovuta alla tanta frustrazione nei confronti di Boris Johnson che ha fatto troppi passi falsi. Forse noi che viviamo al di là della Manica possiamo essere felici del risultato perchè il nuovo sindaco di Londra si è già dichiarato contro la Brexit, ma non è certo abbastanza visto il risultato delle altre consultazioni elettorali. Ma intanto Londra ci mostra (forse e finalmente) il volto di quell'Islam moderato che sarà fondamentale per gestire i futuri equilibri mondiali.
Ps parlando di Islam moderato farei notare la moglie di Sadiq, Saadya. In tutte le foto non l'ho mai vista con il velo, segno piccolo ma non trascurabile. Forse dovrebbe tenerne conto anche quella studentessa italo egiziana che invece ha fatto col suo chador una guerra (vedi).

giovedì 5 maggio 2016

E adesso?

Ormai è fatta, Donald Trump non ha più rivali in quanto anche l'ultimo baluardo su cui potevano "contare" i repubblicani, John Kasich, si è ritirato dalla tenzone elettorale. In realtà quasi un atto dovuto visto il ritiro di Ted Cruz (molto più "pesante" non me ne voglia Kasich) e il vantaggio che il paffuto Donald ha ormai accumulato. E a corollario di tutto ciò arriva la notizia che gli ex presidenti repubblicani Bush padre e figlio non sosterranno Trump. Altro che "House of Cards" abbiamo ormai il partito repubblicano in stato confusionale e con il grande rischio di scomparire se non troverà una soluzione (assai difficile però). E sono pure arrivati alle elezioni presidenziali in forte vantaggio, con un parlamento in cui detengono la maggioranza e con il presidente Barack Obama ormai un po' stanco. Ma gli è scoppiata in mano la bomba Trump. Ho detto molte volte che il sistema politico statunitense è quanto di più ingessato uno possa immaginare, infatti non ha mai dato spazio a candidati alternativi. L'unico che mi ricordo, Ralph Nader, non ha che raccolto briciole (vedi). Ed infatti "The Donald" (così lo chiamano) non ha fatto l'indipendente puro, ma la mina vagante all'interno di un partito che aveva già profonde lacerazioni (Tea Party vi fa suonare qualche campanello) ma di sicuro è riuscito in un impresa epocale. Tanto epocale che l'unico precedente, ossia di un candidato che non aveva ricoperto precedenti cariche politiche, è niente meno che il signor della foto. Ma erano altri tempi e soprattutto erano tempi di (dopo) guerra. Ora i repubblicani stanno cercando di far fuori Trump (vedasi lo stesso articolo) giocando su una delle tante regole bizantine dello statuto : il delegato deve votare il suo capolista solo la prima votazione poi fa quello che vuole. Ma questa è democrazia? Dubito e darebbe ragione a "The Donald" quando dice che il sistema va modificato (e su questo punto, francamente, concordo anche io).


martedì 3 maggio 2016

Centro del mondo

Personalmente pensavo fosse Foligno il centro del mondo, poi ho scoperto che anche questa località veneta rivendica tale privilegio. Ma di sicuro dal 21 al 28 giugno 2016 il centro del mondo sarà ... Esino Lario! Avete letto bene si parla del piccolo centro (meno di 800 abitanti) situato alle spalle di Varenna ma a oltre 900 metri di altezza quindi ben lontano dall'acqua (il Lario è a circa 200 metri sul livello del mare). In quella settimana Esino ospiterà il raduno mondiale di Wikipedia! Tanto per sgomberare il campo da equivoci la comunità di Wikipedia, pur essendo figlia del Web, non disdegna la fisicità degli incontri come si può evincere facilmente da qui (su chi paga il conto ne parliamo un'altra volta) ma resta il fatto che il piccolo paese lariano ha battuto concorrenti come Manila o Chennai o Atlanta pur tenendo conto che le passate edizioni si sono tenute in "paesini" come Honk Kong, Bueons Aires o Città del Messico. Una (parziale) risposta la trovate in questa intervista di Riccardo Luna a Iolanda Pensa (nomen omen). Che la ricercatrice italo svizzera possa essere stata il motore per la candidatura di Esino è un fatto assodato (credo), ma che poi abbiano vinto (su cotanti avversari) è tutto un altro paio di maniche. Comunque il paesino si è trasformato in un hotel diffuso, si è messo a scuola di inglese, hanno sistema la tortuosa strada che vi arriva e forse avranno anche portato la banda larga. Complimenti a Esino LArio che ha mostrato una lungimiranza che su quelle sponde non è che abbondi.
Ps pensando sempre alle ragioni per cui si è arrivati ad una scelta così radicale, oltre alla volontà di badare anche alle periferie, temo vi sia anche il più semplice e prosaico fatto che da qualche anno usa soggiornare sulle sponde del lago di Como un certo George Clooney...

lunedì 2 maggio 2016

Fedez

Non posso proprio definirmi un fan di Fedez, probabilmente l'anagrafe fa si che ci sia troppa distanza tra il mio mondo ed il suo. Peraltro credo che nessuno dei due ci soffra, comunque l'ultima sua "performance" merita di essere approfondita. Peraltro non parliamo dell'ultimo suo pezzo o concerto ma della sua scelta di abbandonare SIAE a favore di Soundreef. Chi sia o cosa sia questa Soundreef può essere un po' lungo da spiegare ma il loro sito è sufficientemente esaustivo. In due parole sono un alternativa a SIAE e sono pure italiani, anche se con un branch londinese per credo ovvi motivi fiscali (alla faccia della Brexit). Come ha spiegato lo stesso Federico Leonardo Lucia la sua è una scelta contro il sistema e bisogna riconoscere che non è la prima volta che il nostro rapper si schiera contro il sistema (anche se X-Factor non è proprio un programma indie) e stavolta centra proprio il bersaglio perché SIAE è davvero paradigmatica di una certa Italia, anzi di una certa Roma, che vive di posizioni pseudo monopolistiche. In questo articolo viene riportato che un dipendente su 4 della SIAE lo è per motivi politici : dato contestato da SIAE stessa ma che è più che credibile (purtroppo). Si scopre anche che l'Europa (sempre alla faccia della Brexit) ha una legge che mira proprio a "minare" le posizioni dominanti in tema di diritti d'autore ma, stranamente, l'Italia è ancora lontana dall'averla recepita. In compenso un giro su Wikipedia ci da un elenco di società che si occupano di raccolta diritti. Stranamente l'elenco esiste solo in lingua inglese ..... e russa! In ogni caso sono decenni che si accusa la SIAE di essere un puro centro di potere che ha fatto solo gli interessi dei politici, dei propri manager, dei grandi artisti facendo poco per la promozione degli artisti emergenti. Sempre nell'articolo sopra citato viene detto che i tempi di rimborso della SIAE oscillano tra i 12 e i 24 mesi! Nel mondo dei computer, tablet e smartphone? Ma per favore.

domenica 1 maggio 2016

AirBnb


Il primo maggio 2016 potrebbe essere definito (alla moda degli sceneggiatori Marvel) il "doomsday"di AirBnb. Sono troppo melodrammatico? Può essere ma sono sicuro che qualcosa è destinato a cambiare. Il fatto è che oggi scade l'ultimatum del senato di Berlino nei confronti degli affittacamere 2.0 che sono ben identificabili con AirBnb (anche se non esistono solo loro). Come riporta "La Stampa" solo 6300 alloggi si sono regolarizzati che mi sembra una cifra davvero ridicola. E forse scegliere questa data del primo maggio ha anche un significato simbolico : i lavoratori, specialmente quelli dipendenti che sono un po' i lavoratori per antonomasia, pagano fior di tasse mentre molta di questa "new economy" si distingue proprio per la sua capacità di evasione / elusione fiscale. E oggi la Germania ha deciso di metterci un freno. Come è evidente stiamo forse vedendo l'inizio di una guerra tra modelli di sviluppo che se da un lato hanno creato milionari ventenni dall'altro hanno creato parecchi scontenti. La foto qui sopra riporta infatti una manifestazione a San Francisco, quindi proprio a casa di AirBnb, ma faccio fatica a pensare che gli Stati Uniti siano disposti a fare gli "europei" e cominciare a mettere paletti "fiscali". D'altra parte è vero che la Rete permette di essere davvero elusivi : chi può dire che la persona che arriva non è un mio amico? Sarà interessante vedere come va a finire.
Ps parlando di Berlino non si può dimenticare un fatto importante : in una città in cui un residente su 4 vive grazie al sussidio di disoccupazione non aver fatto una politica di edilizia popolare è pura miopia che non è corretto imputare a "giovani turchi" di AirBnb. Anche qui il tempo sarà giudice perché molta della gente (soprattutto giovane) che ha visitato Berlino lo ha fatto anche in funzione di una discreta economia degli alloggi. Ma così hanno fatto da volano a tutta una serie di attività non per forza esenti da tasse.