lunedì 31 dicembre 2018

Auguri

Essendo il 31/12 per me che scrivo è il momento giusto per fare gli auguri. Credo che molti come me vogliano lasciarsi alle spalle questo 2018 sperando che il prossimo anno sia meglio. Vi sono in realtà parecchie nubi all'orizzonte come Brexit (o quello che sarà), elezioni europee senza contare The Donald sempre più isolato o Putin sempre più aggressivo. Ma torniamo al nostro post perché vorrei fare i miei migliori auguri a Beppe Sala, il sindaco di Milano. Forse qualcuno sarà sorpreso perché in effetti non ho mai lesinato critiche al primo cittadino della città in cui vivo ma questa volta gli sono vicino e gli faccio i miei migliori auguri per il prossimo anno. Gli sono vicino nel braccio di ferro che sta avendo con i vigili urbani. I primi segnali che l'anno prossimo sarà piuttosto caldo ci sono già tutti : ad esempio per il "concertone" di questa notte i vigili si sono rifiutati di fare gli straordinari per cui il servizio pubblico sarà gestito da personale pagato dagli organizzatori. Penso che a parte i loro famigliari i ghisa (vecchia denominazione) raccolgano ben poche simpatie e certo non si stanno rendendo contro che una città con le ambizioni (e le potenzialità) di Milano non può più tollerare una massa di agenti che non escono in strada se non per andare a prendersi un cappuccio. Ovvio che non si applica a tutti ma la realtà "media" è questa e deve cambiare. Anche perché con l'arrivo di "Area B" (nel dettaglio ci andiamo un'altra volta) i controlli diventeranno ancora più importanti per cui meglio che se ne facciano una ragione. Ancora auguri sindaco temo che ne avrà bisogno.
Ps Di recente (vedi)  si è parlato di Milano capitale delle multe, vero ma almeno la metà sono fatte dagli ausiliari che si occupano solo delle soste e soprattutto sono attivi solo di giorno, la notte diventa terra di nessuno. Qualche buontempone di Forza Italia ha voluto attaccare il sindaco anche sugli ausiliari ma inviterei costoro a farsi un giro a soli 50 km da Milano , in Svizzera dove i vigili sono assai meno tolleranti. Vogliamo essere o no una città europea?

domenica 30 dicembre 2018

La notte

Credo non sia un mistero che il nostro ministro dell'Intero, Matteo Salvini, sia un po' nostalgico da un punto visto politico. Ma forse è sedotto anche da altri aspetti del passato come la musica. Adamo cantava "La notte mi fa impazzir" ma era il 1965 e ci volevano altri 8 anni prima che il nostro Matteo nascesse ma forse questa canzone l'ha apprezzata a posteriori. E infatti dopo i fatti successi a Milano (culminati con la morte di un ultrà) ha sentenziato : "certe partite non si faranno più in notturna". Di notte (a parte che tutti i gatti sono grigi) si scatenano i peggiori istinti basti pensare a Jekill/Hyde e molti altri quindi il nostro Matteo ha partorito questa idea. Corroborato molto probabilmente da una conoscenza personale del problema visto che solo pochi giorni prima aveva ceduto alla tentazione del selfie (e caro Matteo sei recidivo però) con un capo ultrà su cui pendevano vari capi d'accusa. Comunque ritengo questa trovata davvero bislacca, la violenza negli stadi (o meglio legata al calcio) esiste da quando le partite erano tutte la domenica pomeriggio (qualcuno ricorda orde di padri con la radiolina all'orecchio). Temo che il problema non sia legato agli effetti del buio ma ad una connivenza di tutto il sistema. Perché questi ultrà sono assolutamente noti ma le società, visti i soldi che il calcio muove, non vogliono rischiare di perdere una manciata di spettatori. Che poi servono giusto per fare "colore" visto che gli introiti "veri" sono i proventi televisivi mica i quattro soldi dei biglietti.
Ps tanto per sostenere la mia tesi giusto ieri (per me che scrivo) e a soli tre giorni dalla morte di Milano c'è stato un simpatico scontro tra ultrà (ma vogliamo forse rinominarli in delinquenti?) del Bologna con quelli del Torino. Era mattina, caro Matteo.

sabato 29 dicembre 2018

Stime

Davanti a delle vittime l'ironia va lasciata da parte ma ciononostante si può almeno evidenziare l'uso troppo rigido delle stime. L'amica Francesca mi segnala questo articolo de "La Repubblica" che parla del recente sisma in Indonesia. Nel titolo si afferma che questo vulcano è il "figlio" del Krakatoa la cui eruzione provocò nel 1883 oltre 36 mila vittime. Fin qui nulla da eccepire solo che scorrendo l'articolo ad un certo punto si legge che viene stimato in "circa 300 le popolazioni biologiche distrutte" e questo mi sembra alquanto logico ma poi l'articolo prosegue dando un numero di vittime pari 36417! Ora è pur vero che quelle regioni cominciavano ad essere conosciute (gli olandesi vi "bazzicavano" fin dalla fine del 1600) ma una precisione così millimetrica è per lo meno poco probabile. Immagino che si sia fatto un modello basato su alcune rilevazioni fatte in loco e che quello sia il numero che ne è uscito. Solo che nel titolo viene giustamente arrotondato mentre nel corpo si cade un po' del ridicolo. Questo tipico esempio di umorismo involontario nasconde molto probabilmente una certa sudditanza nei confronti della tecnologia : "lo dice il computer" anzi lo dice un foglio Excel e la citazione così precisa alimenta la convinzione che un dato non arrotondato debba essere "più" vero, perdendo di vista ciò che è vero da ciò che è "solo" verosimile. Mi spiace doverlo annotare in una testata seria come "La Repubblica" ma la mancanza di senso critico è una delle basi fondanti della invasione delle fake news.

domenica 23 dicembre 2018

One Belt, One Road

Quindi la manovra finanziaria è stata approvata dal Senato, intorno alle 3 ... AM! Quindi dopo Natale passerà alla Camera ed il calvario sarà finito per cui il nostro governo simbolo del cambiamento (e dell'armonia aggiungo) potrà lavorare su altri temi come ad esempio quel piccolo problemino del prestito ponte che è l'unico modo per tenere in vita quel mezzo zombie dell'Alitalia. Ma il post di oggi è su un aeroporto (quindi gli aerei un po' c'entrano). Il solito ottimo "IlPost" ci racconta di questo aeroporto nel sud dello Sri Lanka, una struttura di una certa dimensione per giunta internazionale che raccoglie solo qualche decina di passeggeri al giorno! Oddio perché dedicargli un post? Di opere più o meno faraoniche e più o meno inutili siamo ben forniti anche in Italia. Restando nel puro e semplice ambito aeroportuale la Liguria vanta un impianto come quello di Albenga completamente inutile (anche lo stesso scalo di Genova è piuttosto sotto utilizzato). L'interesse non sta nell'opera in sé ma nel fatto che è stata finanziata al 90% dalla Cina. Il tutto si inquadra nella strategia "one belt, one road" con la quale la Cina vuole estendere la sua influenza nei paesi in via di sviluppo tramite la costruzione di infrastrutture ma senza intervenire in modo esplicito da un punto di vista politico. Chiamiamolo "soft power", oppure ti prendo per la gola (che si può leggere in due modi piuttosto diversi) questo è quello che il gigante asiatico sta facendo pesantemente in Asia e in Africa (d'altra parte il mondo è finito a parte i pinguini dell'Antartide). Interessante la chiosa dell'articolo che paragona quanto fatto dai cinesi alla strategia che fu base dell'impero britannico coloniale. Paragone interessante ma certo la strategia molto più soft della Cina rende il confronto un po' forzoso. Se qualcuno pensa che comunque questa manovra alla fin fine non ci riguardi (anche se nel nostro mondo globalizzato bisogna essere un po ingenui) rammento che uno dei tanti "tentacoli" di questa strategia è la Via della Seta (direi 2.0) che prevede investimenti infrastrutturali in tutti i Balcani oltre alla acquisizione di un porto del calibro de Il Pireo. 

sabato 22 dicembre 2018

Infrazione

Quindi sembra proprio che eviteremo la procedura d'infrazione da parte della severa commissione UE. Senza riassumere una vicenda sin troppo lunga e penosa, stasera (per me che scrivo) la famosa "manovra del cambiamento" dovrebbe essere approvata dal Senato per poi tornare il 27 o il 28 alla Camera per l'ultimo necessario passaggio. Quindi i senatori potranno già domani (stasera mi sa che faranno tardi) caricare sacchi e bagagli e partire per le feste mentre i "poveri" deputati dovranno attendere. Certo arrivare così all'ultimo minuto lascia almeno perplessi ma il nostro premier Giuseppe Conte ha detto che la colpa è della severa (per non usare altri aggettivi peggiori) commissione. Beh come afferma la sua "collega" : "questo lo dice lei", se non si fossero presentati con una manovra davvero poco credibile non saremmo a questo punto. Anche perché il tutto si è sbloccato grazie a quei 6 miliardi e mezzo che avevano sovrastimato. Ma che diamine un piccolo errore di calcolo e questi euro burocrati che si perdono dietro ai decimali suvvia. Comunque in attesa delle votazioni (ma dubito che vi saranno sorprese alla fine tutti vogliono mangiare il panettone, i milanesi sanno cosa vuol dire) mi sono chiesto cosa sarebbe successo in caso di infrazione. In effetti l'esempio lo abbiamo davvero vicino, giusto dall'altra parte dell'Adriatico, in Grecia. Per una curiosa coincidenza (ma esistono davvero le coincidenze?) la Grecia uscirà dalla procedura d'infrazione proprio alla fine del 2018 (non voglio ipotizzare una "staffetta" ma non si può mai dire) e cosa succede? Cosa è successo? Il sempre valido "IlPost" ha dedicato un articolo a questo argomento e non è proprio che finito il "purgatorio" è tutto rose e fiori. Alcuni numeri sono abbastanza cupi come la perdita di potere d'acquisto (il 20% della popolazione più povera ha perso il 42%!). E il domani è parecchio incerto e comunque la Grecia resta sottomessa a tutta una serie di restrizioni. Meglio quindi aver evitato la procedura, speriamo solo che non ne prenderemo una ancora più pesante.

venerdì 21 dicembre 2018

Cifre

Ma neppure questa volta parlerò della manovra del governo giallo verde (colore bilioso che ben si sposa con il loro carattere) ma di cifre relative ad un paese che è ormai (per me) diventato un oggetto di odio / amore. Il tutto è fornito niente meno che da "New York Times" e pur nella sua brevità è raggelante e per varie ragioni. Iniziamo dal titolo che ci "spara" una cifra di 40 mila morti violente lo scorso 2017. Se a qualcuno manca un termine di riferimento la seconda riga ci viene in "aiuto" dicendo che è il dato più alto degli ultimi 50 anni! Scorrendo l'articolo si scopre che 2 / 3 sono suicidi il che da un lato attenua lo sconforto ma apre scenari piuttosto complicati (non credo che i suicidi avvengano solo nei ghetti neri o ispanici). Ma la chicca arriva in fondo all'articolo dove si evidenzia che vi è un'altra causa di morte non naturale piuttosto importante. E anche io lo direi visto che parliamo di 70 mila morti quindi quasi il doppio. E questi decessi sono dovuti ad over dose di droghe. Anche qui però vi è un importante distinguo da fare : i morti non sono solo rapper, dj, trapper o simili ma anche gente "normale" (concetto negli States tutto da capire) che lo diventano per motivi medici. Il sistema sanitario americano è un po' particolare e quindi molta gente trova più facile ed economico combattere il dolore tramite droghe. Le quali funzionano peraltro in modo egregio salvo poi creare dipendenze dalle quali non si è esce più (se non a costi elevati economici e non). Stavolta è fin troppo facile dire che è colpa di The Donald, certo lui non sta facendo gran ché per migliorare la situazione ma di sicuro queste sono situazioni che affondano le proprie radici negli anni.

martedì 18 dicembre 2018

Vediamo

E il Lussemburgo ha deciso di rendere gratuiti i mezzi pubblici. Prima di esultare o deridere tale iniziativa facciamo qualche premessa. Parliamo di una città che durante il giorno quadruplica la sua popolazione. Certamente un bel problema peccato che i residenti del granducato sono circa 110 mila. Quindi difficilmente Tokyo può ispirarsi. Da informatico so fin troppo bene che non esistono soluzioni perfette per qualsiasi numero. Ma andiamo oltre e parliamo di Tallin che nel 2013 ha reso gratuiti i mezzi. Dopo ormai alcuni anni i risultati non sono proprio esaltanti e temo che i motivi saranno gli stessi per cui anche in Lussemburgo temo che non avremo effetti "devastanti". L'Estonia è un paese "modello" in special modo per la diffusione dell'informatica. Questo ha permesso il fiorire di molte software house ed attrarre molti stranieri con conseguente aumento del benessere. E qui temo vi sia il nocciolo del problema : come fai a convincere il ricco (e felice) proprietario di un lussuoso suv tedesco (in Italia sono gli "aufonisti" crasi tra Audi e Iphone) a lasciarlo parcheggiato ed infilarsi in un affollato mezzo pubblico magari pure un po' maleodorante? Ricordo che il granducato è una sorta di emirato europeo in termini di ricchezza per cui facile immaginare che succederà lo stesso. Ma un dato davvero interessante riportato da "IlPost" è la parte "economica" : il costo dei mezzi pubblici in Lussemburgo ammonta a circa un miliardo a fronte di 30 milioni di ricavi. Un misero 3% che quindi i ricchi residenti del granducato possono ben farne a meno. Ma sarei curioso di sapere come siano le proporzioni in città più grandi. Tra poche settimane Milano aumenterà il biglietto "base", credo che in quella occasione si parlerà anche di bilanci, ne riparleremo.

venerdì 14 dicembre 2018

Numeri

No, non parlo dei numeri della manovra del governo, ormai degna di entrare nella categoria degli psico drammi, salvo poi arrivarci sul groppone. No parlo dei numeri che vengono forniti dagli "organi di stampa" spesso senza verifiche e senza alcun "buon senso". La girandola di numeri sulle presenze nella discoteca di Corinaldo sarebbe comica se non avessimo contato 7 morti (e per fortuna questo numero non è stato "rettificato" da alcuni feriti gravi). Un numero "sparato" di 1400 non era praticamente possibile visto che la discoteca non è esattamente il Madison Square Garden. Ma un altro numero degno di nota è stato quello "sparato" in occasione del fattaccio di Arezzo. Il proprietario di un negozio di gomme e / o biciclette (scusate non ho approfondito) ha sparato ad un ladro penetrato nel suo negozio, uccidendolo. A parte il sospetto di eccesso di legittima difesa hanno scritto (a sua discolpa ovvio) che aveva subito 38 furti! Davanti a tale cifra il mio primo pensiero è stato che costui aveva più di una ragione per sparare.  Poi qualche cosa non mi tornava, insomma 38 furti, come può un attività sopravvivere con 38 furti (ed in quale lasso di tempo peraltro). Di certo nessuna assicurazione lo avrebbe coperto, quindi un dubbio mi era sorto ma era rimasto una sorta di "background noise". Poi "IlPost" mi è venuto in aiuto ed ecco svelato l'arcano : i furti subiti erano stati 2 a cui è doveroso aggiungere 4 tentativi di furti. Per carità una certa dose di rabbia è giustificata ma non certo tutto il clamore politico che tendeva a dimostrare come "non siamo più sicuri". E qui rivolgo di nuovo un appello al nostro ministro dell'Intero, Matteo Salvini : lasci perdere Hezbollah, lasci pure perdere gli industriali (quei buontemponi parlino con il MISE alias Giggino Of May). In una scuola milanese elementare (dico elementare!) un maestro è stato preso a pugni (vedi)! Questo davvero è un problema e il mentecatto che ha fatto questa bravata deve essere punito (sempre sperando che qualche giudice troppo garantista non lo grazi).

domenica 9 dicembre 2018

Facce

Ogni moneta ha due facce. L'amica Francesca mi segnala questo articolo che parla di una storia davvero ai limiti del grottesco. Uno studente modello ha fatto causa ad un docente perché lo avrebbe interrogato senza necessità (oggi evidentemente funziona così) e non essendo lo studente preparato gli ha rovinato la media. A caldo verrebbe di liquidarlo con una risata pensando che prima o poi i tribunali saranno intasati (più di quanto non lo siano ora) da cause per danni morali da gente lasciata dal(la) fidanzato(a). Ma in realtà questa notizia ha altre e ben più serie chiavi di lettura. Intanto parliamo di uno studente modello, quindi azzardo, un ragazzo la cui famiglia ci tiene alla istruzione. Presunzione eccessiva? Forse ma intanto costoro hanno esperito la via legale anziché farsi giustizia peggio che nel Far West! Non è cosa di poco conto (anche se ritengo che il rapporto genitori scuola non possa essere gestito da un tribunale) perché negli stessi giorni abbiamo visto un amorevole padre evadere dagli arresti domiciliari per andare a picchiare il professore del figlio. Due facce della stessa medaglia mi rendo conto ma quest'ultima mi sembra un po' peggio della prima. Altrimenti rischiamo che qualcuno, a cui piace tanto Trump, proponga di  fornire armi agli insegnanti per la loro tutela! 

venerdì 7 dicembre 2018

Guerra

Come avevo promesso parliamo di sicurezza informatica ma solo per parlare di guerra! Oddio termine eccessivo, che serve a fare un titolo di facile richiamo ma certo vi è in atto uno scontro assai duro tra Cina ed Stati Uniti d'America. Temo che la supremazia mondiale della Cina sia solo questione di tempo ma non vuol dire che sia un fatto accettato facilmente. E ora con The Donald alla Casa Bianca i toni sono destinati a salire. Uno dei campi in cui si "combatterà" è proprio l'informatica ed in questo conflitto si inquadra l'arresto del direttore finanziario di Huawei. Ma questo è solo l'ultimo atto quindi facciamo qualche passo indietro. Andiamo al primo d'agosto quando "Wired" pubblicava un articolo in cui si sanciva che Huwaei, appunto, aveva scalzato Apple dal secondo posto nella classifica dei produttori di smartphone (questa notizia forse spiega anche, credo, perché adesso Apple smetterà di comunicare i numeri delle sue vendite). Ohibò avrà pensato The Donald, inaccettabile! Vero che nella Silicon Valley raccoglie poche simpatie ma una parte del suo elettorato non vuole comunque vedere una azienda a stelle e strisce "strapazzata" da una cinese. Per cui il 17 agosto scatta il bando per certi componenti elettronici di Huwaei (e anche ZTE). Sono contro Trump ma quel che è giusto è giusto e The Donald si è avvalso di una legge approvata nel 2012 quindi sotto Obama ma tant'è. L'ultimo atto (per ora) è stato l'arresto (vedi) della direttrice finanziaria del colosso cinese che però è anche la figlia del proprietario (un puro caso credo..). Arresto avvenuto in Canada paese che ha avuto qualche screzio con gli Stati Uniti, ma il cui premier, Justin Trudeau, è tanto fotogenico quanto accomodante. Il motivo dell'arresto è la violazione dell'embargo all'Iran, terreno su cui l'amministrazione americana sta facendo fuochi e fiamme ed infatti anche la francese Societè General ha pagato 1.34 miliardi di dollari per chiudere un contenzioso analogo (vedi). Ma certo dietro la faccenda Huwaei c'è ben di più e gli effetti si vedranno nei prossimi giorni tenendo conto che la Russia ha fatto sapere di trovare inaccettabile quanto successo (vedi). Ma come mai Donald? Non eri pappa e ciccia con Putin? Vatti a fidare di questi (ex) comunisti! 

giovedì 6 dicembre 2018

Punto

Per un punto Martin perse la cappa. Questo proverbio credo sia un po' caduto in disuso ma mi è subito venuto in mente leggendo questo articolo del sempre validissimo "IlPost" (invece per chi volesse approfondire l'origine del proverbio eccoci sempre venire in aiuto Wikipedia). Nell'articolo citato si parla di una disavventura capitata a Rudy (per gli amici) Giuliani che è uno dei fedeli di quel buontempone di The Donald, il POTUS. Hanno svariate affinità elettive (o elettorali) e tra queste l'uso un po' bulimico di Twitter (come anche il nostro ministro dell'Intero, Matteo Salvini). Ma il nostro Rudy è caduto in un tranello della Rete. Come spiega l'articolo nella (probabile) concitazione di un tweet di sostegno al leader ha scordato di mettere uno spazio tra il punto di fine frase e l'inizio della frase successiva. Purtroppo per lui la frase iniziava con "in" che è il suffisso internet dell'India come "it" lo è per noi italioti (peraltro che ormai i dittonghi liberi siano quasi esauriti). Quindi Twitter ha interpretato il punto come parte di un URL, un indirizzo di un sito, nello specifico g-20.in. Un altro buontempone della Rete ha notato la cosa ed ha subito acquistato (per ben 5 dollari) il dominio e vi ha messo un bel messaggio contro Trump! Davvero una bella figuraccia. Il nostro Rudy ha pure cercato di incolpare anche i venusiani di quanto successo ma è semplicemente inciampato in un banale errore di battitura come il Martin del proverbio ma con la differenza che il tweet l'ha proprio scritto lui a differenza dell'abate del caso. Alla fine stai usando una piattaforma privata che segue certe sue regole, se non ti va bene la White House ha il suo sito dove (forse) queste cose non succedono ma certo la visibilità è minore e tutto ha un prezzo. Ma la cosa davvero beffarda è che il maldestro Rudy è stato nominato nel 2017 consigliere per la sicurezza informatica, lo stesso 20 gennaio quando The Donald si è insediato alla Casa Bianca. Davvero una scelta che fa sembrare i penta stellati una accolita di esperti. Ma sulla sicurezza informatica si sta giocando una partita o forse addirittura una guerra. Ne parleremo.  

martedì 4 dicembre 2018

A posto

A posto stiamo diceva un vecchio compagno (non nel senso politico) di piscina. Oggi il sito pro M5S "La Verità" (riferimento alla cara vecchia, si fa per dire, Unione sovietica davvero scivoloso) diceva che gli Stati Uniti d'America venivano in soccorso del governo italiano, nello specifico della manovra. Qualcosa in effetti si muove sullo scacchiere, vedi la "esenzione" dalle sanzioni contro l'Iran ma o davvero arrivano con un altro piano Marshall o parliamo di puri e semplici "pannicelli caldi". Ma poi vogliamo davvero dare credito ad uno come The Donald?
Abbiamo già scordato lo psico dramma con Putin? Oppure tutto il cinema con il leader nord coreano? Anche l'ultimo G20 è stato una sorta di summit dell'assurdo. Andiamo con ordine : abbiamo 90 giorni di moratoria ma nulla di più, le posizioni restano lontane. Trump grida, pardon twitta, che ha ottenuto che la Cina porti i dazi sulle auto a stelle e strisce al 15 dal 40 ma "scorda" che il 40 era stata la reazione cinese alle prime avvisaglie della guerriglia sui dazi scatenata proprio da lui. Insomma al di là di cosa possa fare concretamente la portaerei americana per noi fidarsi di uno come The Donald mi sembra una strategia davvero degna di questi pasticcioni che confondono mesi con anni (Toninelli dixit). A posto stiamo.

lunedì 3 dicembre 2018

Differenze

Qualche giorno fa sindaco di Milano, Beppe Sala, ha inaugurato un nuovo servizio di mobilità condivisa : qualche decina di bici a pedalata assistita con il sellino porta bambini che vanno a potenziare il servizio BikeMi giunto al decimo anno. Inoltre verranno aggiunte nuove stazioni al servizio stesso. Tutte buone notizie sperando che vengano anche rinnovate le bici esistenti che i 10 anni di servizi li dimostrano tutti e sperando che i nuovi modelli siano più simili ai primi che restano i migliori. Purtroppo sarà possibile parcheggiare al di fuori delle stazioni previste anche le bici BikeMi (sul modello cinese) ma con un sovrapprezzo. Ossia fai quel c...o che ti pare basta che paghi! Sono troppo critico? Allora passiamo ad argomenti seri come l'ecologia. A fine febbraio partirà l'area B che bloccherà i veicoli più inquinanti. Non sarà a pagamento ma hanno già promesso una corposa serie di esenzioni (il sito ancora non le riporta per non turbare le feste dei milanesi). Bene, ma si potrebbe facilmente obiettare che è più che altro una manovra di facciata. D'inverno il principale responsabile dell'inquinamento sono gli impianti di riscaldamento quindi intervenire solo su una fetta limitata del parco circolante (e solo per certe ore / giorni) serve a poco. Diciamo che servirà a rottamare qualche catorcio (e quindi favorisce i più abbienti). E cosa dovevo fare potrebbe difendersi il mio sindaco? Fare come a Barcellona e Madrid che hanno bloccato le auto ma non solo, persino le moto (vedi) sono cadute nella tagliola. E quando inizia questo provvedimento ? Il 30 novembre, alla faccia del Natale! Feliz Navidad caro sindaco.

sabato 1 dicembre 2018

Recupero

Fino a pochi giorni or sono non si era ancora stati capaci di recuperare il cadavere di John Allen Chau. Per chi si fosse sintonizzato solo ora (una volta dicevano così i commentatori televisivi) si tratta del missionario che ha cercato di raggiungere i "Sentinelesi" (caspita che brutto nome) e questi lo hanno infilzato peggio che una bambolina vudù. La storia è più meno raccontata da "IlPost" ed ha caratteristiche abbastanza incredibili. Ma andiamo con ordine : questo ragazzo di 27 anni (sigh) originario dell'Alabama (son pazzi sti americani) si era messo in testa di insegnare il Cristianesimo a forse l'ultima tribù davvero isolata del pianeta. Mal gliene incolse ma adesso c'è la "grana" legale di riconoscerne ufficialmente la morte che presuppone una identificazione (e quindi un cadavere) altrimenti per la morte presunta ci vogliono anni. Prova tu a spiegare questo "semplice" concetto a gente che vive ancora nell'età della pietra. Ma il problema sarebbe già arrivare a contatto senza essere presi a frecciate (e non parliamo di battutine) ed infatti sono stati interpellati degli antropologi per provare ad inventarsi una modalità di comunicazione con qualcuno che di sicuro non parla nessuna lingua conosciuta. Davvero sembra un racconto, io da piccolo ero rimasto affascinato dalla storia di Vittorio Bottego (oggi mi rendo contro ammantata da una certa retorica fascista) ma parliamo addirittura di due secoli fa mentre questa è storia attuale. Certo abbiamo poi capito che i contatti con queste popolazioni sono molto pericolosi (per loro). Se vi capita di andare nella Terra del fuoco vi racconteranno di come le popolazioni locali erano capaci di sopravvivere praticamente nudi ad un clima piuttosto rigido (per usare un eufemismo) ma sono state spazzate via dalle malattie portate da noi europei, come il morbillo (forse sarebbe una meta da consigliare ai NoVax). Infatti è proibito dalla legge venire in contatto con i "Sentinelesi" quindi il nostro missionario ha comunque infranto delle leggi, degli uomini non del Signore dirà qualcuno ma rischiare altre vite solo per recuperarne il corpo mi sembra davvero eccessivo.
Ps in realtà la sua "colpa" più grave è aver fatto conoscere l'esistenza di costoro con il rischio che adesso ci sia lo solita legioni di imbecilli che voglia farsi un selfie con un "Sentinelese"!