lunedì 26 agosto 2019

Brivido

Non dico di aver fatto come la persona raffigurata ma certo un brivido mi ha sceso giù per la schiena! Mi è successo dopo aver letto questo articolo de "IlPost" dal titolo direi auto esplicativo "Trump può vincere di nuovo". Purtroppo temo che l'articolo non sia permeato di eccessivo pessimismo ma solo di realismo. Vi sono tutta una serie di punti che configurano la possibile rielezione di uno dei peggiori presidenti degli Stati Uniti d'America che mi ricordi. Giustamente fanno presente due cose estremamente importanti : il bislacco sistema elettorale e la enorme quantità di soldi necessaria alla campagna presidenziale del 2020. In entrambi i casi il favorito è proprio quel signore dai capelli improbabili. Certo che sono due elementi che gettano una ombra bella lunga su quanto siano democratici questi USA. Certo fare lezioni in questo momento storico dalla nostra penisola non mi sembra il caso ma i danni che può fare The Donald sono infinitamente superiori a peggiori sogni di Toninelli per cui occorre preoccuparsi. Anche perché sembra che l'unico vero avversario capace di stroncare il signor Trump potrebbe essere la recessione da alcuni considerata prossima. Ma se gli USA entreranno in recessione non è che noi ce ne potremmo fregare ma alla fine sono disposto a pagare di tasca mia pur di non vedere per altri 4 anni Trump alla Casa Bianca.

domenica 25 agosto 2019

Fantasia

Negli anni 70 era molto popolare il filosofo francese Marcuse che teorizzava "la fantasia al potere". Di fatto l'ondata rivoluzionaria del 68 non arrivò mai al potere (anche se produsse molti effetti). Oggi abbiamo invece l'ignoranza al potere. M riferisco al tweet di un esponente M5S contro la Ferrero. Ho già avuto modo di rilevare che una forte componente di grillini sono persone spinte sostanzialmente da rancori contro un indistinto "potere" o "sistema". Quindi costoro accecati dalla rabbia si mettono a sparare a zero tanto sono protetti dal fatto che su internet non rischi nulla. Nel tweet citato il nostro Barillari chiama il popolo a raccolta invitandoli a non comperare più Nutella visto che la Ferrero fattura si oltre 10 miliardi di Euro ma paga la gente 15 euro al giorno. In effetti sarebbero degli schiavisti. Peccato che il nostro sbagli due volte. Primo so per mia conoscenza che la Ferrero è una azienda con un ottimo welfare e senza paghe da fame quindi affermare che sono degli sfruttatori è inesatto quindi frutto di ignoranza. Ma è ancora più grave la storia dei 15 euro perché somma alla ignoranza la arroganza. Se il nostro faceva una moltiplicazione (le sa fare?) si rendeva conto che la sua boutade implicava gente che lavorava per 300 euro al mese cosa possibile ...ma in Turchia e non specificarlo è scorretto. Certo uno così non vale neppure 300 euro al mese ed infatti si sono inventati il reddito di cittadinanza.
PS continuo a rimpiangere Umberto Eco che affermava che Internet era piena di imbecilli anche perché la Rete forniva loro una sorta di immunità, in effetti vorrei vedere il nostro fare le sue affermazioni in un bar di Alba.

lunedì 19 agosto 2019

Buon senso

Credo che anche le testate giornalistiche siano sull'orlo di una di crisi di nervi nel cercare di inseguire tutte le dichiarazioni dei vari politici di turno oltre a cercare di scovare una foto di Matteo Benito Salvini almeno in canottiera (quando uno deve rimpiangere Umberto Bossi allora siamo alla frutta). Ma appunto perché ormai nauseati ecco arrivare un nuovo tormentone : le multe (ingiuste). Prima vi è stata la donna (ma perché in molti siti la definiscono "signora" c...o è una nobildonna?) incinta ma multata perché senza biglietto sull'autobus poi è arrivato il padre (futuro) che per correre in sala parto ha parcheggiato negli spazi riservati ai disabili ed è piovuta un'altra multa. Certo ingiuste (davvero?) e si potrebbe chiosare con "ma non potevano usare un po' di buon senso"? Eh già bastava usare un po' di buon senso. Ma quindi la legge è sottoposta al buon senso? Ora non voglio lanciarmi in una dissertazione filosofica sul patto sociale che ha creato le leggi e neppure sul fatto che il nostro paese è basato sul diritto quindi la legge dovrebbe dominare ("dura lex sed lex" vi ricorda qualcosa?). Parliamo solo di buon senso. Tutti ad invocarlo ma noi italiani siamo poi così pieni di buon senso? Basterebbe un po' di buon senso per non superare in galleria sfrecciando a più del doppio del limite. Basterebbe un po' di buon senso per capire che non pagare le tasse è una furbata che fa male a tutti. Basterebbe un po' di buon senso per capire che 50 "negher" su un barcone non sono il problema della nostra penisola. Basterebbe un po' di buon senso per lasciar perdere scie chimiche e terra piatta ed occuparsi dei problemi "veri". Invece si invoca il buon senso solo per evitare una multa. Capisco benissimo che la "signora" si sia sentita una vittima soprattutto se pensiamo che il tutto è successo a Napoli. Ma qui vi è una considerazione molto importante : credete che a Stoccarda non sarebbe stata multata? E se del caso la notizia avrebbe assunto carattere nazionale? Posso anche essere solidale con lei ma per una multa ingiusta dobbiamo pensare alle migliaia di multe che invece non vengono inflitte. 

venerdì 16 agosto 2019

Acqua calda


Ogni tanto ho la sgradevole sensazione che molta gente scopra l'acqua calda. Questo articolo de "IlPost" mi sembra rappresentare perfettamente questo paradigma. Parlo di un serissimo studio della Università del North Carolina che dimostra (o dimostrerebbe) che i monopattini elettrici non sono così ecologici come qualcuno crede. Intanto chi è questo qualcuno? Ovviamente occorre energia per produrre questi aggeggi, energia per ricaricarli più tutta la energia che ci vuole per organizzare la ricarica (magari teniamo anche conto della energia per smaltirli). Al di là della oggettiva difficoltà di valorizzare correttamente tutte queste componenti è facile arrivare alla conclusione che tutta "sta" ecologia non c'è. Ma questo è già vero per le bici a pedalata assistita e soprattutto per le auto elettriche. Davvero questo qualcuno pensa che le auto Tesla siano la soluzione per il pianeta? Assolutamente no, servono per alleggerire l'inquinamento delle città ma spostandolo altrove come per le bici elettriche appunto. Non ci sono auto che non inquinano, o si va a piedi (o in bici "vecchio stile") oppure si usano i messi pubblici. Tutti questi "device" sono solo oggetti che alimentano il consumismo con il plus di farti sentire ecologico (mi aspetterei un Tesla Model Greta) ma non è affatto così. Come ho già detto, paesi molto attenti come Norvegia e Singapore hanno iniziato a porre dei limiti alle esenzioni per le auto elettriche di gamma alta perché queste di ecologico in senso assoluto hanno abbastanza poco. Continuo a ripetermi ma le code sulle strade restano che siano di vetture elettrice o a gasolio, parafrasando John Wayne : l'unica autovettura buona è quella morta e lo stesso vale per ogni altro mezzo che non sia collettivo.

giovedì 15 agosto 2019

Generazioni

"Generation gap" dicono gli anglosassoni, io potrei rilanciare con un più locale divario generazionale ma il fatto che vi siano differenze tra le generazioni è quanto mai vero anche nel nostro mondo in cui si invecchia (almeno da un punto di vista fisico / estetico) sempre più tardi. Ho ascoltato il video di Federico Rampini, uno che viaggia in lungo e in largo e vive nella America di Trump insieme ai figli. Ora in questo video affronta l'immigrazione con un piglio assai poco simpatico, direi piuttosto di destra. Perché la sua ricetta per combattere appunto il fenomeno dei migranti è il motto , tanto caro a Matteo Benito Salvini, "Aiutiamoli a caso loro". Inizia dicendoci che i 47 migranti della "Sea Watch" sono nulla, capirai lo deve spiegare al Matteo di cui sopra, poi ricusa la tesi per cui i  migranti ci pagano le pensioni adducendo il fatto che poi invecchiano e quindi avranno diritto essi stessi alla pensione ma si dimentica che il nostro sistema pensionistico rischia il collasso ben prima che i migranti raggiungano quota 100. Insomma ho avuto la netta sensazione di una persona che ha una posizione invidiabile e che però è parecchio infastidito da questi migranti che alla fine erodono un pezzo della rendita di posizione di cui gode. E sul sempre ottimo "IlPost" (vedi) ho trovato qualcuno che critica la posizione di Rampini. Si tratta di un post di Roberto Tallarita che guarda caso ha già viaggiato parecchio ed oggi risiede negli Stati Uniti ma che ha un tot di anni meno di del nostro canuto e riccioluto Federico. E che proprio contro quanto detto nel succitato video si scaglia. Intanto fa notare che la statistica (citata nel video) per cui metà dei medici del Malawi esercita a Londra è una bufala. Primo perché la città non è Londra ma Manchester, secondo perché non è così e se non volete credere allora guardate questo video della BBC. Errori davvero un po' gravi per uno stimato giornalista che esordisce ricordandoci il suo ennesimo viaggio (pagato ad esempio da mia moglie che è abbonata) in Eritrea e poi confonde Londra e Manchester e non si preoccupa di verificare una notizia già di partenza "problematica" : cosa vuol dire metà dei medici, tutti quelli che si sono laureati ed ancora in attività o ci riferiamo ad un arco temporale, e poi quanti sono? Ma il punto non è questo, anche se da qui si parte per arrivare alla "soluzione" : ossia evitiamo che questi negri emigrino (scusate il bisticcio). Giusto tanto fermarli è sempre possibile ma noioso, molto meglio che costoro non ci pensino neppure a lasciare il paese! E come si fa? Beh la Cina in questi giorni ce ne sta dando una piccola dimostrazione ad Hong Kong con buona pace dei diritti elementari. Davvero difficile da accettare da parte di uno che ha fatto della mobilità uno dei suoi punti di forza e che (per quanto gli possa poco piacere) viene da un paese che ha visto milioni emigrare. Brutta cosa diventare vecchi (e lo dico per esperienza).

mercoledì 14 agosto 2019

Aiuti

Ho appena parlato (ahi la presunzione della auto citazione) di un banchiere (italo americano) che ha rivoluzionato il sistema bancario grazie all'idea di prestare soldi ai poveri. Oggi si prestano moltissimi soldi ai poveri ma forse si è un po' persa (diciamo così) l'innovativa idea iniziale. Oggi la Cina presta molti soldi ai paesi africani che, non me ne vogliano, sono in buona parte dei poveracci. Ma non sono esattamente degli "aiuti a casa loro" come a molta gente piace pensare. Questo articolo di Agi butta giù numeri abbastanza da paura anche se un attento osservatore aveva già capito che l'Africa era il terreno preferito di shopping della Repubblica del Dragone. E l'articolo chiosa dicendo che quello che sta avvenendo nella parte sub sahariana del continente africano è una forma di neo colonialismo. Oggi (almeno per ora) le guerre si fanno con dazi, hacher, svalutazioni e appunto neocolonialismo. Meglio o peggio delle care vecchie guerre mondiali del secolo scorso? Beh fate voi ma io non ho alcuna voglia di vedere una terza guerra mondiale. Ma stranamente l'articolo non fa alcun cenno al fatto che la Cina non ha solo mire africane. Infatti la nuova Via della Seta arriva fin nel cuore dell'Europa, si proprio nella potente Germania. Il governo Conte ha firmato un intesa con i cinesi in autonomia rispetto alla Europa, mossa non bellissima ma non siamo neppure stati i primi. Ovvio che un paese con il nostro debito pubblico ha davvero tanto bisogno dei soldi cinesi (e non, inutile essere schizzinosi). Certo questo crea un pericoloso parallelismo tra la povera penisola italica e l'Africa ma come ho già detto : il nostro problema è rimanere nel sud Europa e non diventare il paese africano più a nord del pianeta.

martedì 13 agosto 2019

Notizie

Si parla molto di fake news ma vi è una categoria di notizie che pur non essendo false sono "inesatte" e forse ancora più pericolose. Perché rappresentano un modo di intendere il giornalismo solo in chiave infotainment ossia non importa il senso ma solo la sensazione. Giusto ieri è girato un video che mostrava canguri che saltavano nella neve e persino un sito "serio" (ma ne esistono ancora?) come "La Repubblica" è caduto nella trappola. Perché non si sono limitati a presentare il video come uno semplice "divertissement", no hanno subito colto la palla al balzo per denunciare l'ennesimo effetto del global warming. Nel mio piccolo mi è venuto un dubbio ed ho chiamato una amica australiana che mi ha confermato che è un evento assai poco eccezionale anche se non proprio frequente. "A ridaje" direbbero a Roma siamo ancora dalle parti della "famosa" foto dei cani che corrono nell'acqua in Groenlandia. Queste persone non si rendono conto del danno che fanno perché il global warming è un problema ultra serio ma se lo si affronta così si perde ogni credibilità considerato che le basi scientifiche ci sono ma non sono completamente dimostrabili. E ribadisco persino un sito non certo da seguaci del M5s. In questo caso l'errore è forse dovuto anche al fatto che si parla di Australia, paese che ha ormai scavalcato gli Stati Uniti d'America nel nostro immaginario. Infatti oggi alcuni siti (questa volta quelli "minori" direi, con tutto il rispetto dovuto) hanno rimbalzato la notizia di un accoltellamento ai danni di una donna a Sidney. E allora? Chissà quanti siti australiani avranno dedicato la stessa "attenzione" alla donna accoltellata a Milano giusto ieri.

lunedì 12 agosto 2019

Storia

L'amica Valeria mi ha girato un video di una breve lezione tenutasi alla fondazione "Luigi Einaudi". Si parla della persona di cui sopra che credo sia ignota a me come ai più. Eppure non è proprio un emerito nessuno anzi direi il contrario visto che si tratta del fondatore di "Bank of America" nientemeno. La persona si chiama Amedeo Peter Giannini e la solita Wikipedia ci viene in aiuto (ho messo il link della pagina italiana ma consiglio un giro anche su quella in inglese). Ma i suoi meriti sono al di là dell'aver fondato una delle più grandi banche del mondo, i suoi meriti sono di aver cambiato le banche che prima di lui prestavano soldi sostanzialmente solo ai ricchi mentre la sua intuizione è proprio quella che si legge nella foto, ossia puntare anche sulle persone normali, i poveracci. Poi ha finanziato il Golden Gate (a patto che si usassero operai di San Francisco, molti dei quali suoi clienti, creando una sorta di circolo virtuoso) ed ha contribuito al successo di cineasti quali Walt Disney, Chaplin e Frank Capra. Direi che ha fatto parecchio, eppure come dice il relatore nel video, non abbiamo intitolato a costui manco un parcheggio (anche se ad onor del vero nel 2004 vi è stata una celebrazione parlamentare assai poco "pubblicizzata"). Come ho già detto occorre studiare la storia perché attraverso questa si possono capire davvero perché certe cose accadono (che poi si riesca ad evitare di ripetere gli errori del passato è tutto da dimostrare). Eppure molta gente la snobba e non capisco il motivo. Alla fin fine la storia va studiata e assimilata, non richiede una capacità di comprensione tipo la fisica quantistica e non è neppure necessario essere nozionisti : potete non sapere la data esatta della Pace di Cateau-Cambrésis ma sapere che buona parte della Europa odierna affonda le sue radici in quel trattato forse vale la pena di saperlo. In compenso sono in disaccordo con il relatore che traccia un parallelo tra il nostro Giannini e don Vito Corleone (personaggio de "Il Padrino"). Mescolare un personaggio reale con uno immaginario è già materia scivolosa ma è forzato tuonare che tutti conoscono Marlon Brando e nessuno Giannini. Giusto oggi vedevo già ragazzini con la maglia di Lukaku (no non vi dico nulla) che è giusto ma non è giusto che sia ignorata la figura di Giannini come tantissime altre cose.
Ps vi è in cantiere un docu film sul nostro Amedeo anche se temo che stia incontrando qualche problema.

domenica 11 agosto 2019

Triste

La tristezza non riguarda la situazione politica (quella è tragica) ma il fatto che all'alba del 2019 l'Italia è ancora un paese di migranti. Ed è triste il fatto che una certa parte di questi migranti sono giovani laureati. Come è potuto succedere? A questa domanda cerca di rispondere il libro presentato in questo articolo de "Il Sole 24 ore". Ma prima di parlare di cause parliamo di effetti. Nell'articolo viene citata una statistica dalla quale si evince che un laureato in Italia viene pagato il 13% in più di un "semplice" diplomato contro la media OCSE del 37% e soprattutto contro il 44% della Germania o addirittura il 52% della Francia! Partendo da questi dati si capisce bene come mai ci siano tanti neo laureati disposti a lasciare la mamma per andarsene all'estero. Oltre tutto non è che qui da noi i posti abbondino (ma le due cose sono ovviamente legate) per cui è abbastanza chiaro che i sentieri di carriera portano dritto al confine. Certo esiste poi tutta una serie di giovani che vanno a fare il cameriere a Londra che è un po' ridicolo vista la notevole industria turistica italiana ma in ogni caso la famosa "fuga" all'estero esiste ed è un problema. Non credo di leggere il libro in questione ma azzardo qualche motivazione per spiegare come mai si è giunti alla situazione attuale. Penso che gli architetti citati dall'articolo siano discretamente paradigmatici. Aver aperto le università a tutti ha inevitabilmente abbassato il livello e di pari passo sono andate le retribuzioni. Non si possono sfornare architetti come pagnotte anche perché l'edilizia in un paese come l'Italia non può essere un motore come in altri paesi che hanno spazi da vendere. Quindi occorre limitare, contingentare il numero di laureati. Certo esiste il concreto rischio di una università elitista (la Francia docet) ma avere tutta una serie di laureati scontenti serve solo al Movimento 5 Stelle. Inoltre ci sono state alcune riforme che penalizzano le università troppo severe per cui si arriva quasi al paradosso che una volta ammessi quasi è fatta. Ovvio che cambiare le cose sarà piuttosto doloroso per le prossime leve ma temo non vi siano molte alternative. Certo che in una società come quella attuale faccio molta fatica a pensare ad una sterzata così violenta verso il merito e il sacrifico ma la strada è quella. 

domenica 4 agosto 2019

Difesa

La miglior difesa è l'attacco. Questo concetto sembra ispirare il leader leghista Matteo Salvini. Quanto successo nei giorni scorsi è quanto mai esplicativo. Ma andiamo con ordine : il figlio di Salvini viene beccato su una moto d'acqua della Polizia. Il nostro Matteo chiosa con "un errore da papà" come se questa fosse una scusa che chiude il caso. E invece direi proprio di no, pensavo che ci fossimo liberati del Trota (il figlio di Umberto Bossi per gli smemorati) e adesso rischiamo la nuova onda dei figli di Salvini. Ma non basta perché al cronista che ha immortalato l'errore di papà il nostro Matteo ha chiesto se gli piaceva fotografare i ragazzini... Eh caro Matteo non ti è venuto il dubbio che gli interessavano solo le moto d'acqua? D'altra parte anche a te piacciono piuttosto giovani le fidanzate per cui.... Purtroppo non si può girare tutto sul ridere o considerarlo un misero sfoggio di machismo da spiaggia. Si perché due poliziotti (senza tesserino visto che erano in costume da bagno) hanno praticamente minacciato il cronista che stava facendo le riprese. Vi consiglio un articolo de "Il post" che spiega bene come tale filmato fosse assolutamente legale e che questi due poveracci volevano solo farsi belli davanti al capo. Tira una brutta aria , forse la vicinanza tra Milano marittima e Predappio ha fatto venire strane idee al nostro Matteo.

giovedì 1 agosto 2019

Cambiamenti

Per i milanesi come me (d'adozione).si prospettano tre mesi complicati : l'aeroporto di Linate resterà chiuso per ammodernamento fino a fine ottobre. E ovviamente vi sarà un aumento di traffico per lo scalo di Malpensa. Molto probabilmente aumenteranno le corse dei taxi pur al netto della diminuzione delle corse tra i due aeroporti. Ma si sa le cose cambiano e bisogna aggiornarsi come appunto farà lo scalo milanese. Ma qualcuno sembra impermeabile (diciamo così) al cambiamento e sono i taxisti. Anziché essere solo preoccupati di fare fronte alle maggiori corse richieste hanno aumentato i prezzi. E beninteso senza neppure prendere in considerazione l'ipotesi di aumentare le licenze (solo blasfemo pensarlo) o comunque trovare soluzioni ponte come le corse doppie. Questi sono ormai dei fossili viventi eppure riescono ad esercitare una pressione politica a dir poco sorprendente. Scherzando ho ipotizzato che sia dovuto al fatto che i politici sono grandi utilizzatori di taxi e sono quindi disponibili (loro malgrado) ad ascoltare le lamentele dei taxisti. Con i quali ho smesso di parlare proprio per non dovermi sorbire le loro giaculatorie. Ma vogliono capire che il mondo (non solo Milano) sta cambiando? Devono smetterla di dire semplicemente no ad ogni proposta, altrimenti prima o poi (Uber insegna) verranno resi obsoleti, e senza alcuna rete di salvezza. Questo sarebbe il ruolo della politica, magari quando finiranno di litigare o di fare cazzate da "papà'.