martedì 31 dicembre 2019

Volare

Uno dei vertici della ricchezza è il jet privato ma qualcuno si "ostina" a viaggiare su aerei commerciali, però in prima. Parlo ancora di compagnie aeree partendo da un articolo del sempre interessante "IlPost". Dove si narra di come American Airlines si fosse inventata un biglietto per volare per sempre in prima classe. Erano gli anni 80 la compagnia viaggiava veramente in brutte acque (o dovremmo dire arie?) e hanno avuto questa idea davvero bizzarra. La prima versione era che con 250 mila dollari (ad oggi il doppio più o meno) si poteva viaggiare in prima classe per sempre. Ovviamente fu una trovata che si può definire catastrofica alla faccia di tutti quelli che dicono che gli americani, loro si sanno fare il business. Ma quello che mi preme raccontare non è la stupidata fatta da dirigenti super pagati (oggi lo sono ancora di più se è per questo) ma cosa ha fatto la compagnia una volta che si è resa conto dell'errore fatto. Credo che in un mondo "normale" si sarebbe cercato un accordo che, magari, prevedesse una restituzione di soldi, qualche "bonus" per eliminare questi biglietti troppo onerosi. Invece sguinzagliò un revisore che si mise a fare le pulci agli acquirenti (due in particolare) cercando di dimostrare che lucravano (cosa davvero incredibile negli States). Alla fine scattarono le cause legali ma tutto ciò non portò a nulla visto che la compagnia fallì nel 2011. Ancora complimenti al management. Comunque direi che la morale che si può trarre da questa poco edificante vicenda è che le tanto sbandierate offerte "per sempre" è meglio guardarle con molto sospetto!

lunedì 30 dicembre 2019

Possibile?

Grazie a Greta i voli aerei cominciano ad essere guardati con un certo sospetto in quanto sono ovviamente il mezzo di trasporto più inquinante. E certo le compagnie aeree vengono sempre più odiate dai passeggeri per le condizioni di volo e quanto altro. Da qui a dire che vi sia un "abbandono" dell'aereo ce ne passa ma forse qualcosa cambierà magari proprio a partire dalla Svezia che ha deciso di tassare ogni volo (ma ne parleremo ancora). Intanto segnalo questo articolo de "La Stampa" che potrebbe davvero farci cambiare idea (in peggio) sulle compagnie aeree. Il problema è la pratica del "padding" ossia allungare i tempi previsti per una determinata tratta. Che i voli di oggi non fossero più corti del passato penso che lo abbiamo notato tutti e credevo fosse dovuto alla necessità di contenere i consumi e invece no. In pratica le compagnie allungano i tempi così è più facile per loro essere in orario. Per i viaggiatori europei vi è una ulteriore "fregatura": in questo modo si evita di pagare ai passeggeri le sanzioni previste dalla UE in caso di ritardi (leggasi aggirare la norma). Ma quello che sembra davvero difficile da credere (e non sono certo uno che ama le compagnie aeree) è che questa pratica ha degli effetti negativi anche dal punto di vista ecologico, il che sarebbe davvero la perfetta rappresentazione del detto "cornuti e mazziati". Dai Greta non ti perdere d'animo.

sabato 28 dicembre 2019

Idea

Come dice il proverbio l'appetito aguzza l'ingegno e qui credo che siamo in un luogo dove gli appetiti sono davvero grandi, ovvero l'India. Mia moglie mi segnala questo articolo di "The Guardian" che parla manco a dirlo di plastica. L'inizio è a dir poco scioccante (pare si scriva così) : il sub continente indiano produce 25000 tonnellate di plastica al giorno (al giorno!) di cui solo 14000 vengono riciclate. Chiamarlo un problema è quasi riduttivo ma l'idea venuta al governo indiano è davvero notevole. Hanno creato questi stand dove in cambio di plastica ti danno riso. In realtà ti danno da mangiare non sacchi di riso ma il senso è quello e sembra che l'iniziativa stia avendo un successo notevole. Se riescono a diffondere il formato potrebbe anche migliorare la ratio di riciclo della plastica in India che viste le quantità in gioco non è cosa da poco. Per un curioso destino in questi giorni ho letto questo articolo di "Ansa" che parla del boom che sta avendo la raccolta di lattine. Ma questa volta parliamo della super ricca New York. Certo buone notizie per l'ecologia ma forse non tanto per come le nostre società stanno gestendo la distribuzione della ricchezza.

venerdì 27 dicembre 2019

Sanità

La sanità è uno dei fiori all'occhiello di Regione Lombardia ma la sua eccellenza si basa sulla media delle prestazioni fornite (e non potrebbe essere altrimenti). Ma la statistica è una dea molto capricciosa per cui non sempre va tutto bene. Alla fine del mese di agosto mio suocero è stato ricoverato allo "Istituto dei Tumori", una delle strutture di cui la regione in cui vivo si vanta. Qualche piccolo problema, che considerato il fatto che era ricoverato nel reparto solventi (quelli che pagano per intenderci) non ci doveva essere ma personale molto gentile e disponibile. Dopo 10 giorni i medici ci comunicano le prossime dimissioni di mio suocero onde avviarlo verso una struttura di lungo degenza. Era martedì ma il Professore (così chiamavo mio suocero) è volato via sabato notte. Complimenti per la diagnosi ma non era finita perché con un discreto tempismo ci hanno comunicato l'importo della fattura, circa 20 mila Euro. Per essere precisi parliamo di due settimane (scarse) di degenza, molte flebo, qualche esame (ma di routine, nulla di fantascientifico). Ah certo scordavo le visite dei vari specialisti che hanno generato la diagnosi di cui sopra. Come ho detto mediamente la sanità lombarda è ottima ma quando ti capita di essere dalla parte "sbagliata" della gaussiana ci resti male è capisci perché esiste il detto "quando c'è la salute c'è tutto".

sabato 21 dicembre 2019

Umorismo

Spesso mi trovo davanti a casi di umorismo "involontario" ma andiamo con ordine. Milano, la città in cui vivo, è stata appena votata come la migliore città italiana per qualità della vita (anche se è finita molto in basso nella classifica stilata dagli stranieri ma ne parliamo un'altra volta). Uno dei suoi punti di forza è il sistema dei mezzi pubblici gestito da ATM. Ma qualche cosa non funziona o, per meglio dire, non funziona più. Come ben spiegato in questo articolo de "La Repubblica" nel 2019 vi sono stati ben 20 casi di frenate improvvise sulla linea rossa. Ovvio che tali frenate erano immotivate ma hanno provocato un certo numero di contusi. Forse non siamo al livello dei bus in fiamme romani però. Come detto il problema era localizzato quasi esclusivamente sulla linea rossa, la 1, ossia la più vecchia e proprio nella anzianità potrebbe esserci la spiegazione. Peccato che, come si evince dall'articolo, sono le nuove vetture ad avere dei problemi, le vecchie anche se meno confortevoli non lamentano alcun malfunzionamento. Aggiungo, da utente quasi giornaliero proprio della linea rossa, che i problemi sono decisamente aumentati nell'ultimo periodo facendomi pensare a qualche aggiornamento che era meglio non installare. Oddio siamo tutti ingegneri (basta ricordare le polemiche sul ponte Morandi) ma viste tante altre situazioni forse non sono poi così lontano dal vero. Ma qui non si tratta di risolvere un enigma ma solo di far funzionare le cose. E proprio l'altro giorno è arrivato l'ok del ministero a modificare il sistema. Ed in effetti ieri ho preso la metro e nella vettura veniva quasi continuamente ripetuto (pure in inglese giustamente) di reggersi agli appositi sostegni (peraltro specificando "durante la marcia"). Spero proprio che non sia questa la "modifica".
Ps l'articolo parla in effetti di un cambio nel sistema ma ammetto che mi è venuto da sorridere.


venerdì 20 dicembre 2019

Impronta

Vi sottopongo questo link dove si può calcolare la propria impronta Co2. Attenzione è fatto da serissimi svizzeri quindi lo ritengo piuttosto affidabile. Per ciò che mi riguarda sono risultato in linea con l'impronta di uno svizzero (fatto del quale non so se essere orgoglioso) ma con questa produzione di Co2 non mi basterebbero 3 pianeti e mezzo, e come recita il mantra dei "gretini" : "there is not planet B" (figuriamoci C ed oltre). Non sono stato particolarmente stupito ma allora ho ripetuto il test (barando ovviamente) quindi mi sono "profilato" come un vegano che non ha auto, non usa aerei e mezzi pubblici, praticamente non compra vestiti, non esce la sera e vive con meno di 17 gradi in casa (qui un po' la radice svizzera si sente). A parte la scelta vegan che può essere vissuta come felice per il resto parliamo di rinunce vere e proprie. Sapete che risultato ho ottenuto? Che mi sarebbero bastati solo 1.07 pianeti ! Facciamo due calcoli : secondo Wikipedia siamo 7.7 miliardi quindi vivendo come dei mezzi eremiti ci sarebbe comunque una "eccedenza" di 500 milioni di cristiani!  Eliminare US o UE non sarebbe sufficiente! Eh si perché il grande tabù che neppure Greta osa sollevare è il controllo delle nascite. Anzi la decrescita perché non ci sarà in pratica nessuno stile di vita (a parte il paleolitico) che ci permetterà di vivere in 10 miliardi su questo pianeta. Ma la diminuzione della popolazione è inaccettabile politicamente, socialmente ed economicamente. Mi spiace per Serge Latouche, altro che decrescita serena, sarebbe già molto una decrescita consapevole. Ma in ogni caso dobbiamo modificare i nostri comportamenti sennò quello che è già un grave problema diventerà una catastrofe. 

giovedì 19 dicembre 2019

Copertina

Davvero felice la scelta di Time di designare Greta a persona dell'anno. Può essere simpatica o meno ma di certo quello che dice è giusto, più che giusto. Uno del pretendenti al "titolo" pare fosse Donald Trump, il POTUS, il quale ha perso la famosa occasione per stare zitto ed ha "cinguettato" che la giovane attivista svedese doveva lavorare sul contenimento della rabbia. Da che pulpito viene la predica poi, ma temo che Greta debba sì lavorare sulla rabbia perché eccessi di ira non fanno bene alla salute ma i motivi per incazzarsi la poveretta (e anche noi) ne ha da vendere. Proprio nei giorni in cui usciva la famigerata copertina di "Time" accadevano due fatti. La UE approvava il "green deal" (che suono molto più fico che "accordo verde"). Gli attivisti di Greepeace hanno beffato la sicurezza e messo uno striscione su un palazzo del potere in quanto ritenevano il tanto sbandierato accordo troppo timido. Poverini (pure loro) la verità era ben peggio infatti quel buontempone di Charles Michel, presidente del consiglio europeo, dopo aver fatto un enfatico annuncio sull'accordo relativo alla limitazione delle emissioni ha dovuto fare il classico "tweet" di smentita per dire che l'accordo non c'era in quanto un paese, uno solo, non ha aderito e la costituzione europea presuppone la unanimità. Manco le palle di scrivere che questo paese è la Polonia come spiega "ilPost" (peraltro ho appena visto una pubblicità che esalta i mercatini di Natale polacchi, parafrasando M5S vaffa). Ma non finisce qui perché solo dopo poche ore è arrivata la notizia che la Cop25 (conferenza sul clima) si è conclusa con un nulla di fatto! Stavolta la colpa (?) non è ascrivibile ad un solo paese ma poco cambia. Ne parliamo tra sei mesi a Glasgow ma intanto si va avanti come se niente fosse. Qualcuno ha ipotizzato una sorta di bicchiere mezzo pieno perché sembra che al prossimo appuntamento i paesi più inquinanti dovrebbero mettere nero su bianco quanto vogliono inquinare ma bisogna essere degli inguaribili ottimisti. Io sto con Greta e davvero sento tanta rabbia. 

venerdì 13 dicembre 2019

Primato

Non sempre essere al top è qualcosa di cui vantarsi. Qualche giorno or sono Ansa ha pubblicato la notizia dalla quale si evince che la Lombardia è la prima regione italiana per reati ecologici nel Nord Italia. A livello nazionale siamo settimi e questo ribadisce l'annosa questione italiana : vogliamo essere il profondo Nord dell'Africa oppure il (profondo) Sud dell'Europa? Comunque siamo (uso il noi visto che in Lombardia ci vivo) i primi battendo anche il Veneto che da quel punto di vista non è una regione proprio corretta. Eppure siamo stati governati dalla Lega a partire dal 2013 (Maroni, Fontana) e dal 1995 (epopea del celeste Formigoni) da loro alleati. Proprio l'altro giorno a Lecco (roccaforte leghista) è stato fermato un treno carico di rifiuti illegali (vedi). E che dire dei continui incendi che sono un vero e proprio attentato alla salute pubblica? Ma che diamine il problema si chiama Nutella! Cara Greta, complimenti per la copertina di "Time", ma la strada che hai intrapreso è lunga ed irta.

domenica 8 dicembre 2019

Malpensa

Qualche giorno fa' sono atterrato a Malpensa Terminal 2 con un volo che proveniva da un paese non Schengen. Quindi mi sono presentato al controllo passaporti. Prima sorpresa : delle quattro postazioni ne funzionavano solo due, una per cittadini UE e l'altra per il resto del mondo. Seconda sorpresa : non esisteva nessuna corsia per cui le due file che si sono create erano un po' caotiche. Peraltro nella fila in cui mi trovavo (quella per i cittadini UE ovvio) era previsto che passassero anche i membri dell'equipaggio e i passeggeri in assistenza. Il che va bene peccato che ci fossero anche un numero di persone che non avevano assolutamente un passaporto UE ma il poliziotto nella postazione era evidentemente uno piuttosto elastico. Dopo un certo tempo è giunto finalmente il mio turno e il poliziotto mi ha fatto togliere il cappellino per meglio identificarmi (essendo diversamente tricotico sentivo un po' di freddo alla testa). Giusto, per carità, ma non ha mostrato lo stesso zelo nei confronti di coloro che non hanno rispettato la fila per cittadini UE. Ma di certo se vi fossero stati più agenti in servizio il tutto sarebbe stato più lesto ed infatti qualcuno si è parecchio spazientito. Anche io ma ho cercato di essere una persona civile e ho pensato a tagli draconiani degli organici della polizia. Ormai la carenza di fondi è la malattia cronica dell'Italia. Ma poi ho letto questo articolo de "La Repubblica". Orbene questo testo sfata proprio il mito che i membri delle forze dell'ordine siano pochi. Se leggete l'articolo ad un certo punto vi è un grafico che mostra come l'Italia abbia gli stessi poliziotti (percentualmente ovvio) del Portogallo e molti di più di tutti i paesi "civili". Certo ci batte la Grecia, Malta ed altri simili, capirai. Allora dove sono tutti questi poliziotti? Vai nella confinante Svizzera e i poliziotti li vedi eccome mentre da noi? Fosse estate sarebbero tutti in riviera romagnola ad insegnare ai figli di Salvini a guidare la moto d'acqua ma adesso? Neppure al caldo di una postazione a Malpensa quindi? A voi l'ardua sentenza.

giovedì 28 novembre 2019

Black Friday

Domani (per me che scrivo) sarà Black Friday (e non ve lo spiego certo io cosa sia) per cui un post sul consumo mi sembra giusto. Ho trovato questo articolo su "ANSA" che si intitola "Moda, l'insostenibile costo dei resi". Il titolo direi che dice già tutto ma in effetti mi era già capitato di riflettere su questo fenomeno dei resi (mio cognato da New York testimonia che là è una "usanza" ultra diffusa) e su come fosse impossibile che, alla fine, non andasse ad impattare sul business. Chiaro che la moda ha margini "monstre" ma nulla che non si possa erodere. Ma in realtà questo mi interessa poco essendo un consumatore diciamo occasionale. Quello che invece mi teneva sottolineare era che questo fenomeno dei resi crea un carosello di consegne mostruoso. Ovvia l'aritmetica anziché fare un singolo acquisto ne fai molti di più e sarebbe interessante avere una stima del fattore di moltiplicazione. Comunque significa avere una marea di colli a spasso per tutto il paese con i relativi imballi. Insomma un costo ecologico (oltre che economico) mica da ridere. Ma cosa si può fare? Nulla diranno alcuni, il business è business, gli americani sanno come far girare il business (anche se poi alcuni famosi di questi "business" non generano un ghello di utili, Uber o Twitter ad esempio). E allora facciamo centrali nucleari, massacriamo l'Amazzonia, avveleniamo gli oceani perché il business è business? Sarebbe come dire che gli idioti sono idioti. Ed eccoci arrivati al ruolo della politica (che non può essere rappresentata solo dalle trecce di Greta) ma occorre porre dei limiti (che parlando di business si chiamano tasse) agli eccessi di consumo. Tassa imballi? Tassa sulla Co2 usata per la consegna? Le modalità sono mille (e qui la tecnologia ci può aiutare e parecchio) basta solo (solo?) la voglia di applicarle.

mercoledì 27 novembre 2019

Uber

Molti miei concittadini lamentano la mancata diffusione di Uber come uno dei segni del fatto che viviamo in un paese da operetta. Concordo ma forse Uber non è il punto su cui insistere. Sembra che a breve potremmo consolarci con il fatto che anche la tanto ammirata Londra lo vieterà. Di fatto la storia tra Uber e la capitale della perfida Albione risale ad ormai due anni ed è molto ben raccontata in questo articolo di "AGI" dal quale si evince che i britannici non hanno dichiarato illegittimo Uber di per sè ma "inadatte" le condizioni in cui offre il suo servizio (assicurazioni scadute, personale molesto). L'articolo evidenzia un altro paio di cosette tipo che Uber non ha ma prodotto un dollaro di utile (ma di questo parliamo un'altra volta) ma soprattutto il ruolo che il nuovo CEO, Dara Khosrowshahi, ha avuto. Nuovo perché il fondatore se ne è praticamente scappato dopo aver combinato un bel po' di pasticci (tutto sempre ben raccontato). Forse questo nuovo CEO sarà un campione di gestione aziendale ma come "investor relationship" ha da imparare (direi). Come ben ci spiega questo articolo de "IlPost". Durante una intervista un giornalista chiedeva se non vi era alcun problema ad avere tra i proprio maggiori azionisti un fondo arabo al capo del quale vi è lo sceicco sospettato di essere stato il mandante dell’omicidio di Khashoggi. La risposta del nostro Dara è che tutti fanno errori ma possono (o devono) essere perdonati e già questa era una risposta davvero da incorniciare, ma ha pure proseguito cercando di fare un parallelo tra l'omicidio del giornalista e le vittime provocate dalle auto a guida autonoma! Forse forse non la sento poi così tanto la mancanza di Uber.

domenica 24 novembre 2019

Infranti

Mai amato Elon Musk, e lo ho già detto. Credo abbia avuto più fortuna che capacità ma oggi è fin troppo facile fare un parallelo tra i suoi sogni (o forse sarebbe meglio chiamarli deliri) infranti come i finestrini della sua ultima creatura, il CyberTruck (vedi). Ma in realtà il fallimento (ammesso che lo sia) di questo pick up orribile mi tocca assai poco, anche se i media si sono ovviamente (ovviamente?) occupati soprattutto di questo fatto tralasciandone uno ben più importante : lo scoppio (pardon non riesco ad usare "epic fail") di un razzo "Starship". Viene raccontato piuttosto bene in questo articolo di "Agi". E come detto sopra questo è molto preoccupante perché chissenefrega se i finestrini del mostro Tesla non sono infrangibili come promesso, questo razzo deve (in teoria) portare vagonate di uomini nello spazio. Ma qui se qualcosa va storto muoiono delle persone. I media ovviamente (ovviamente?) ci parlano solo della corsa per raggiungere Marte dimenticandosi, ad esempio, che anche la tanto annunciata auto a guida autonoma (il livello 5) sta ormai finendo anch'essa nei film di fantascienza (come i marciapiedi mobili, qualcuno li ricorda?). Ma tornando all'articolo di "Agi", gli ultimi due passaggi mi hanno lasciato perplesso : in essi, l'autrice (una astrofisica)  sottolinea il fatto che i 13 lanci di Saturno 5, diretti da Werner Von Braun, non ebbero nessun problema. Certo il germanico Werner era un metodico mentre il nostro Elon è un vulcanico ma di chi vi fidereste se fosse in gioco la vostra pelle? Peraltro Von Braun ha passato la vita a sviluppare i razzi mentre Musk si è dedicato ad altro (anche se questo altro lo ha reso uno uomo molto ricco).
Ps tanto per non essere troppo di parte pure Von Braun sognava Marte e pensava fosse possibile un "ammartaggio" entro il 1982! Bravo a fare i razzi, meno le previsioni.

sabato 23 novembre 2019

Scommessa

Vorrei proporre una scommessa, arriverà prima la Brexit o la soluzione Alitalia? Non ho fatto ricerche ma considerando la innata propensione dei britannici alla scommessa credo che qualcuno l'abbia pure quotata ma come ho detto, basta parlare di Brexit, restiamo a casa nostra e parliamo di Alitalia. Siamo giunti alla ottava dilazione, e questo vuol dire che il contribuente continua a pagare. Perché nonostante vengano diffusi dati lusinghieri sul traffico a lungo raggio (per approfondire vedi) la nostra cara (e non certo nel senso di affettuosa) compagnia di bandiera (ex peraltro ma poco importa) è sempre una discreta voragine di soldi. Cosa possa fare il governo, a parte liquidarla, non saprei se non adottare provvedimenti in stile "lacrime e sangue". Certo adesso non possono più contare su Di Maio che sembra davvero destinato agli esteri ma nel senso che se ne deve andare dalla penisola. L'ultimo responso della famigerata piattaforma "Rousseau" mi sembra una chiara bocciatura, ma questo non cambia nulla per la disastrata Alitalia (purtroppo). E lo stesso dicasi per l'Ilva. Ma in ogni caso inutile sparare su questo esecutivo, questi problemi sarebbero ostici anche per statisti di ben più alto calibro.

mercoledì 20 novembre 2019

Social

Credo sia chiaro a tutti l'enorme problema che pongono i social network e certo un post non riesce neppure a sfiorare un problema di questa portata (figuriamoci risolverlo). La amica Francesca mi ha segnalato questo articolo de "La Repubblica" in cui si narra della brutta avventura capitata al noto cantante Will.i.am, dei Black Eyed Peas. Di cosa si tratta ? Il nostro abbronzato amico (direbbe il Silvio) durante la fase di atterraggio dell'aereo su cui volava, non ha spento il computer con il quale stava componendo musica e poiché portava le cuffie non ha sentito l'annuncio che invita a spegnere tutti gli apparecchi elettronici. Forse e forse no e comunque non credo sia il primo aereo che prende ma arriviamo al punto : una solerte hostess della compagnia aerea Quantas lo ha apostrofato in modo severo forse razzista. Allora cosa sia successo bisognerebbe chiederlo a dei testimoni ma il fatto è che il nostro menestrello ha postato su Twitter la sua versione della storia ed avendo ben 12 milioni di follower potete ben immaginare il putiferio che ne è seguito. Il problema è "tutto" qui : se hai 12 milioni di follower puoi organizzare una gogna mediatica nei confronti di quella hostess che non ha praticamente modo di difendersi. Certo che il fatto che la compagnia abbia deciso di sostenerla anche a livello processuale getta più di un dubbio su come sia andata davvero la storia. Ma ripeto il punto è il potere che questi social hanno, potere praticamente "fuori controllo" come afferma quel PM del caso Fedez. Ma questo articolo ha un ulteriore problemino (diciamo pure così)  : l'autore nel descrivere il fatto afferma che le procedure di sicurezza sono una seccatura. Vabbè non è proprio un gran commento ma passi. Il punto è che poi dice che queste procedure "sono un protocollo necessario per la sicurezza. Almeno così ci dicono". Complimenti manca solo un bel punto esclamativo e quindi è palese che il nostro articolista (tale Diego Luna) ha già messo nero su bianco chi ha torto e chi ha ragione. E questo è un giornalista, quindi siamo un po' più "in alto" rispetto ai social.

domenica 17 novembre 2019

Rabbia

Ho dovuto aspettare qualche giorno per scrivere questo post perché la rabbia è una cattiva consigliera, ma adesso ritengo di poter scrivere su quanto sta (perché non è ancora finito) succedendo. La foto direi che parla chiaro ma perché chi avesse dubbi quella è la basilica di San Marco allagata. Ho già dichiarato il mio amore per Venezia ma qui non si tratta solo di un problema mio, dei veneziani, dei veneti o degli italiani (oggi è davvero difficile dire "sono italiano" senza provare vergogna), Venezia è davvero un "patrimonio della umanità", usiamo pure la retorica, ma è così. E noi la stiamo mandando a fondo in tutti i sensi. Siamo nel ventunesimo secolo ed oltre tutto ci sono tutta una serie di esempi come riporta "Agi" (e non si parla della solita Olanda) su come affrontare problemi del genere. E invece no, il famoso Mose (no la storia non ve la riassumo, tanto la trovate ovunque) è tuttora un'opera incompiuta ammesso che serva. Ma come è possibile? Io non mi straccio le vesti pensando al costo dell'opera, prendiamo atto del fatto che ogni opera pubblica italiana costa più del dovuto. Prendiamo atto del fatto che non siamo una nazione "etica" e certo i veneti con tutta la loro furia leghista contro i "teroni" poi alla prova dei fatti sono come tutti gli altri (Popolare di Vicenza vi fa suonare qualche campanello?). Va bene, le opere pubbliche costano ben più del dovuto ma almeno funzionino!  E invece il risultato è quello che vediamo con adesso la presa in giro delle dichiarazioni altisonanti che parlano di opera completata al 93% (inutile biasimare il premier comunque). E diventa quasi beffarda la raccolta fondi lanciata per aiutare Venezia, sacrosanta da un lato (i veneziani sono davvero allo stremo) ma se pensiamo a quanti soldi ognuno di noi ha già comunque versato un po' di sana incazzatura viene naturale. Intanto dovremo aspettare il 2021 e sperare che : a) nel 2020 non vi siano altre maree fuori scala, b) il Mose, una volta finit,o sia davvero efficace (questa si che è una bella domanda). Direi che ce n'è abbastanza per essere arrabbiati da un lato e costernati da un altro.
PS: Venezia ha comunque bisogno di essere salvaguardata anche dalle maree "umane" e qui occorrerà adottare soluzioni "dure" come la limitazione degli accessi. E smettiamo di parlare di democrazia, è una emerita cazzata. Il turismo di massa è solo business ed in ogni caso pensiamo a Milano: vi sembra antidemocratico che per vedere il "Cenacolo vinciano" sia previsto un numero chiuso? Direi di no e se anche lo fosse piuttosto che vederlo distrutto da gitanti in short, selfie stick e fast food (tutti termini inglesi ....) meglio che lo vedano in pochi, tanto hai sempre l'alternativa di un bel documentario su Netflix.

sabato 9 novembre 2019

Paura


Chissà se Michael Bloomberg conosce il detto "la fifa fa 90" visto che oltre ad essere un numero della "smorfia" lo è anche della cabala, che viste le sue origini ebraiche non gli dovrebbe essere ignota. Per chi non sapesse ricordo che il nostro Michael è uno degli uomini più ricchi del mondo, proprietario del network finanziario più importante al mondo, ex sindaco di New York e uno capace di passare da repubblicani a democratici con assoluta disinvoltura. Costui nel marzo di questo anno aveva dichiarato che non si sarebbe candidato alla presidenza degli Stati Uniti come antagonista di Donald Trump. Ebbene ieri ha presentato domanda (era l'ultimo giorno possibile in Alabama ma non voglio parlare ancora del bislacco sistema elettorale americano) di essere ammesso alle primarie democratiche. Che non implica una sua vera e propria discesa in campo ma è una "condicio sine qua non". Staremo a vedere cosa combina questo signore dalle idee sembra un po' confuse (forse i 77 anni pesano anche per lui). Certo che uno scontro tra Trump e Bloomberg mi ricorda molto quello dei due personaggi raffigurati. Ma perché Michael ti sei candidato? E dopo aver detto di non essere interessato? Forse è stata la paura che si chiama Elizabeth Warren. Costei è uno dei più forti candidati del partito democratico ed ha idee piuttosto "liberal" (che negli States suona parecchio come "comunista") e nel suo programma elettorale ha messo nel mirino le big corporate (si veda la reazione di Marck Zuckerberg) e comunque i ricchi. Staremo a vedere ma spero che una lotta fratricida nel partito democratico non finisca per favorire proprio The Donald.

venerdì 8 novembre 2019

San Valentino

La notizia potrebbe essere solo oggetto per una rubrica di fatti "strani ma veri", potrebbe oppure nascondere qualcosa di più complicato o addirittura sinistro. Ma andiamo con ordine : negli Stati Uniti d'America, stando a quanto riportato da Ansa, circa 168 mila utenti (non proprio pochi) hanno ricevuto messaggi (SMS) che avevano spedito il 14 Febbraio (San Valentino per gli smemorati) e non erano mai stati recapitati. Si può facilmente immaginare gli equivoci che ne saranno derivati, alcuni anche un po' tristi se il mittente è una persona deceduta. Il tutto pare nascere da una "manutenzione" fatta da alcune telco che ha "rimesso in circolo" questi vecchi SMS. Come ho premesso potrebbe essere solo lo spunto per qualche trasmissione televisiva trash del pomeriggio dove grazie al tardivo recapito delle coppie si sono ricongiunte (pare sia davvero successo) ma l'articolo pone una domanda assai poco simpatica. Ovvio che queste compagnie telefoniche hanno salvato i messaggi inviati dagli utenti ma perché proprio quelli del 14 febbraio? Se è un puro caso siamo di fronte a quelle coincidenze a cui non crede neppure la famosa casalinga di Voghera, ma in caso contrario siamo di fronte ad una disinvolta gestione di dati privati. Sono troppo sospettoso? Forse ma il famigerato caso Facebook - Cambridge Analityca è secondo me solo la punta di un iceberg e questo è solo un altro pezzo.
PS a proposito di Facebook qualcuno si ricorda di tutti quelli che promettevano di cancellarsi dal social network? Non ho dati precisi ma non credo che si possa dire che vi è stata una emorragia di utenti ed il fatto che Facebook abbia dichiarato che prenderà provvedimenti per evitare che le prossime elezioni americane siano influenzate proprio da lui è raggelante.

sabato 2 novembre 2019

Domanda

Avrei una domanda in testa, un po' come sembra avere il signore qui sopra raffigurato. Perché devo denunciare alla Polizia lo smarrimento di una carta di credito? La cosa mi è capitata di recente e la domanda mi è sorta spontanea. Ad onor del vero avevo smarrito anche dei documenti quindi la denuncia la dovevo fare anche per altri motivi ma ripeto perché ? Provo ad argomentare : io sottoscrivo un contratto con uno di questi gestori, ad un certo punto smarrisco la carta ma non ho nessuna spesa che sto contestando. Semplicemente voglio che blocchino la carta "smarrita" e ne emettano una nuova. Capirei se vi fosse un costo di riemissione, più che lecito, ma la denuncia? Che senso ha? Oltre tutto ti fa passare alcune ore noiose in una semi fetida sala di attesa di un commissariato, per poi trovarti dinnanzi un poliziotto che non nasconde certo il suo disappunto e la sua noia per doverti dar retta su una questione così del "menga" (passatemi l'espressione). Immagino che ci sia qualche oscura legge che lo richiede ma da ignorante (anche se "legit non excusat") perché non posso semplicemente chiedere che un servizio che ho sottoscritto (e nel mio caso pago pure) si interrompa per essere sostituito da uno nuovo ? Con in più l'aggravante di intasare i commissariati di pratiche, direi, inutili. Ripeto magari vi sono motivazioni di natura giuridica ma non sarei sorpreso se fosse, banalmente, il solito abuso di posizione predominante.

mercoledì 30 ottobre 2019

Ma guarda

Ma guarda un po di chi mi tocca prendere le difese (ma ultimamente sta accadendo con un pericolosa frequenza). Si proprio i Ferragnez, incredibile. Come da articolo (vedi) segnalatomi dalla amica Francesca, la coppia di cui sopra abbiamo una foto, si è vista rigettare la querela che aveva sporto nei confronti di Daniela Martani che li aveva definiti "idioti palloni gonfiati" in un suo tweet. Oddio la autrice del tweet è un ex Grande Fratello per cui forse la coppia più nota d'Italia avrebbe forse fatto meglio a lasciar perdere, ma quello che mi ha davvero sorpreso (come a tutti credo) è la motivazione che il pm della procura di Roma ha addotto come motivazione del rigetto. Ossia che quando uno scrive sui social lo fa "fuori da ogni controllo"! Beh pensando al POTUS (no non ve lo traduco un'altra volta) The Donald, in effetti lo direi anche io ma davvero vogliamo avvallare questa tesi? Quindi io posso dire che quel pm è un incompetente tanto sono evidentemente "fuori da ogni controllo"! Ma dai, questo aprirebbe degli scenari a dir poco inquietanti. Temo che il magistrato abbia sbagliato (oddio l'ho fatto di nuovo, ma si sa sono su un social...) facendosi condizionare dalla antipatia che i due possono creare. Fare una festa di compleanno così trash e sprecona non ha certo la mia approvazione, come non approvo i ricchi nigeriani che si fanno portare la pizza (?) da Londra, loro che fino a ieri erano in una capanna! Ecco questo che ho appena scritto mi sembra un perfetto esempio di "fuori controllo". Io spero proprio che la giurisprudenza corregga al più presto il verdetto della pm romana oppure ci aspettano tempi molto bui.

domenica 27 ottobre 2019

Columbus day

Faccio un breve preambolo, non parlerò più di Brexit almeno fino a quando non si sia giunti ad un punto fermo. L'amica Francesca mi ha suggerito questo video (vedi) che parla della immigrazione italiana in Brasile e di come gli italiani abbiano, almeno in prima istanza, sostituito gli schiavi. Chissà cosa direbbe il nostro caro Matteo Benito Salvini. Ma le "sorprese" non sono finite caro Matteo perché vorrei sottoporre alla tua attenzione anche questo articolo del New York Times (vedi) dal titolo direi emblematico "How italians became 'white'". Dire che la storia si ripete è fin banale ma leggendo l'articolo si evince che gli italiani non erano considerati bianchi proprio perché accettavano di fare lavori da "negri". E adesso arriva il bello (diciamo). Avete presente ia festività statunitense del "Columbus Day"? Ebbene, iniziò a celebrarsi a San Francisco nel 1869 ma divenne festa nazionale nel 1892 proprio per placare gli animi (si sa noi latini..) che erano piuttosto accesi dopo che 11 italiani erano stati linciati nei dintorni di New Orleans! Sei sorpreso caro Matteo? E fortuna che adesso il ministro Fioramonti (guarda un po' di chi mi tocca parlar bene) ha deciso che la storia tornerà come materia per la maturità ma tu hai ormai abbandonato i banchi. Certo che questo articolo dovrebbero leggerlo anche tutti coloro che vogliono la cancellazione del Columbus Day. Forse celebrare una scoperta che ha fatto così tanti morti è discutibile (ma Colombo mica centra) ma forse dimenticarla del tutto sarebbe un errore (per i motivi di cui sopra).

sabato 19 ottobre 2019

Cigno nero

Credo che molti siano ormai familiari con l'immagine di cui sopra, ho detto immagine perché ovviamente non parlo dell'animale ma del fatto che il termine "black swan" è ormai divenuto di uso comune per indicare quei fatti che non dovevano succedere ma sono avvenuti. Proprio in queste ore (per me che scrivo) assisteremo (forse) al capitolo finale di uno dei cigni neri più celebri (almeno alla data) : la Brexit. Avevo predetto che non ci sarebbe stata e mi ero clamorosamente sbagliato ma forse non è ancora detta l'ultima parola. Perché il parlamento britannico dovrebbe votare un accordo che pare piacere a pochi, quindi, se non lo votano due opzioni : o la perfida Albione ci lascia sbattendo la porta, la temuta "hard brexit" (e senza pagar un "ghello") oppure ci potrebbe essere l'ennesimo rinvio. Questa seconda ipotesi sembra rifiutata dalla UE ma non dimentichiamo che la stessa UE non è in una situazione "stabile". La commissione, che fa capo ad Ursula von Der Leyen (personaggio non proprio al di sopra di ogni critica), non si è ancora insediata a causa delle lotte di potere. Ultimo episodio la bocciatura della candidata francese (ma anche lei sembrava una mandata a Bruxelles giusto per non tenersela a casa). Comunque staremo a vedere e stavolta non azzardo ipotesi a parte la speranza che questo tormentone abbia fine perché ormai sono anni che ne parliamo. Un evento che invece non chiamerei esattamente un cigno nero è la caduta di questo governo italiano, il Conte Bis, sballottato tra due bulli di provincia come di Maio e Renzi. Quest'ultimo ha forse avuto un sussulto di intelligenza rendendosi conto che la battaglia contro il tetto al contante forse non era opportuna ma intanto il nostro ineffabile ministro degli Esteri , Luigi di Maio, evoca battaglie per mettere le manette agli evasori. Magari anche giusto ma cosa facciamo di uno che ci ha lasciato in eredità due problemi come Alitalia e Whirlpool? E non sono neppure i soli..... 

giovedì 10 ottobre 2019

Miglior difesa

Il nostro ineffabile Matteo Benito Salvini sembra aver adottato la strategia che la miglior difesa è l'attacco. Ospite qualche giorno fa della trasmissione condotta da Giovanni Floris su "La 7", quando gli sono stati chiesti chiarimenti sulla faccenda dei 65 milioni di dollari provenienti dalla Russia ha dato due risposte : primo che se aveva quei soldi non sarebbe venuto in trasmissione, secondo dove "cazzo lì nascondevo". Partiamo dalla sua ultima affermazione. Nascondere soldi non è esattamente una cosa da premi Nobel, certo quelli della Lega si sono dimostrati non molto brillanti (Belsito vi ricorda qualcosa?) per cui forse il nostro Matteo voleva dire che con i collaboratori che si ritrova sarebbe stato un casino. Ma veniamo alla sua prima affermazione che implica il fatto che fa il politico solo perché evidentemente non ha abbastanza soldi per ritirarsi in campagna a praticate l'ikebana! Ma dai Matteo! Quindi 15 mesi di governo spesi in continue trasferte (in effetti al ministero stavano per dichiararne la morte presunta) nonché ultra complicati consigli dei ministri, nottate insonni dietro la consolle del Papeete solo perché bisogna pur lavorare? Certo il tuo CV non ti apre tutte queste porte ma..... Mi sembra che tu abbia detto un grande stupidaggine. Però il tuo elettorato sono certo che ci passerà sopra. D'altra parte ti ha già perdonato di aver buttato alle ortiche il governo di cui facevi parte per poi trovarti alla opposizione!

lunedì 7 ottobre 2019

Laurea

Torno su un argomento già trattato molte volte, il "pezzo di carta" che tante volte i miei genitori (forse anche i vostri) mi spronavano ad ottenere. Solo che per molti diventa una sorte di ossessione con le (nefaste) conseguenze del caso. E che non riguarda solo "poveracci", giusto un mese fa' la (discretamente) nota attrice Felicty Huffman è stata condannata a 14 giorni di carcere (vedi) per aver pagato 15 mila dollari (quindi un giorno di carcere per ogni 1000 dollari?) onde falsificare il test di ammissione all'università della figlia. Ne ho già parlato quando era scoppiato il bubbone, perché la storia di Felicity non è un caso isolato, ma adesso ne vediamo l'epilogo e devo a malincuore dare atto agli americani che non si sono fatti troppo intenerire dal fatto che l'errore è stato fatto da un genitore, mica come il nostro Matteo Benito Salvini (non ditemi che avete già scordato la storia della moto d'acqua, e a voi trovare le differenze). Ma sempre a malincuore devo ammettere (quel che è giusto è giusto) che non è che vi sia del marcio solo in Danimarca (pardon, in America) anche nella nostra malandata penisola le cose non sono poi così eccellenti (strano, vero?). Ho trovato questo articolo dell'ottimo "Lettera 43" (vedi) dal titolo direi ultra esplicito "Lauree 30  e frode" (ottimo humor peraltro). Data un paio di mesi ma ci potete scommettere che la situazione è semmai peggiorata ed è comunque un elenco (abbastanza impressionante) di università farlocche, veri e propri "diplomifici". Magari quando Renzi la smetterà di litigare con Conte (non ne voglio parlare) potrebbero prendere in considerazione la mia proposta di creare un sito dove si possa verificare (con un click!) se uno ha una laurea e, del caso, dove la abbia conseguita. Magari quando il ministro Fioramonti (colui che si occupa di istruzione) finisce di scrivere cazzate sul web, potrebbe pensare di fare qualche verifica magari partendo proprio dall'articolo citato. Magari, magari 

sabato 5 ottobre 2019

Accoglienza

Il tema dell'accoglienza è piuttosto vivo in questi giorni soprattutto in virtù di un certo "cambio" di rotta dell'esecutivo, per cui dai proclami minacciosi di Matteo Benito Salvini è passato ad una nuova stagione di accoglienza. Ma forse vi è qualcuno che, magari per uan sorta di compensazione, esagera in senso opposto. L'amica Francesca mi segnala questo articolo de "La Repubblica" che racconta della trovata della arcidiocesi di Bologna destinata a sollevare un polverone. In realtà sembra che l'arcivescovo (e futuro cardinale) non ne fosse al corrente ma in ogni caso qualcuno ha pensato di "creare" il tortellino della accoglienza riempiendolo di pollo anziché di maiale! Ho già avuto occasione di esprimere la mia perplessità su queste religioni che mettono al bando il maiale. Hanno inventato i frigoriferi e i controlli sanitari, facciamocene una ragione. Per cui trovo sbagliato (o per lo meno eccessivo) questo stravolgere le nostre usanze dando quasi per implicito che sono i nostri usi ad essere sbagliati. Capisco prevedere del cibo alternativo ai "classici" tortellini ma farli di pollo mi sembra davvero una stupidata. E poi guardate la foto, come la mettiamo con coloro che hanno abbracciato lo stile di vita vegano? Per quelli nessuna accoglienza? Ovvio che sui barconi di vegani ve ne sono pochini ma per dei felsinei vegetariani nessun tortellino? Eppure la scelta di non mangiare carne ha (sovente) una finalità ecologica che condivido molto di più di certe osservanze un po' bigotte (con tutto il rispetto dovuto ai credenti). Capisco che l'argomento è alquanto scivoloso ma ritengo l'iniziativa bolognese fuori tema.

sabato 28 settembre 2019

Greta

Credo che nessuno abbia dubbi su quale Greta è incentrato questo post , aiutino : è svedese ma non è la Garbo (ogni tanto il destino gioca strani scherzi). Parliamo della leader del movimento "Fridays for future" che giusto ieri aveva riempito le piazze. Ma prima vi era stata la sua orazione davanti alla assemblea dell'ONU. Ora questa ragazzina non è facile ma la sua bio spiega molto , di certo va spesso sopra le righe ma condivido (in massima parte) ciò che dice. Ma mi rendo conto che non a tutti piace essere presi a pesci in faccia (chissà da dove arriva questo modo di dire) soprattutto da una sedicenne. Aveva iniziato il presidente francese Macron, ma conosciamo il personaggio, seguito poi da tutta una serie di personaggi politici e non. Buon ultimo il filosofo Massimo Cacciari (che peraltro può anche fregiarsi del titolo di politico) che tuona : "se affrontiamo il problema ecologico alla Greta siamo fritti". Non so se fritti fosse relativo alla salita delle temperature ma direi che è un titolo forte. Devo subito dire che sono negativamente stupito dal fatto che una persona di cultura come lui sia così disinformata. Nel suo intervento (lo trovate su Agi) dice che a manifestare sono solo gli europei! Falso perché si stanno muovendo persino in Asia dove il problema è davvero scottante. Ma andiamo oltre questo scivolone e entriamo nel merito del suo discorso che in sintesi dice che non si affronta il problema lanciando strali da un palco ma ascoltando gli scienziati. Alla fine invita Greta a tornare a scuola (e a fare la brava bambina aggiungo io). Andiamo con ordine : Greta continua a fare riferimento agli scienziati ma gli stessi scienziati hanno iniziato nel 1972 (ne ho già parlato) a lanciare gridi di allarme ma i risultati li vediamo. Per carità non è colpa (solo) loro ed infatti la svedese terribile se la prende con tutti in special modo i politici. Ha torto? Direi di no , è innegabile che qualcosa è stato fatto (si pensi all'inquinamento di Milano) ma qui si parla della sopravvivenza del pianeta niente meno. E qui i politici si sono chiamati fuori, salvo in pochi casi europei (non voglio essere filo europeo ma gli Stati Uniti vanno dalla parte opposta, l'Australia inquina come non ci fosse domani, non saprei la Nuova Zelanda ma.....). Certo abbiamo il caso cinese che ha fatto scoprire al resto del mondo che esiste un piccolo problema che si chiama plastica ma questa è la soluzione? Un tiranno illuminato ? Allora Greta for president.

giovedì 26 settembre 2019

EPA

Il titolo del post sta per "United States Environmental Protection Agency" e serve a rammentarci alcune cose. Che gli Stati Uniti d'America sono sì un grande paese come afferma il suo presidente, Donald Trump, ma per merito di scelte non proprio in linea con quelle della sua amministrazione. Tornando al titolo esso è l'acronimo per l'agenzia per la protezione dell'ambiente, creata nel 1970 dal presidente Nixon, repubblicano come Trump e poi travolto dallo scandalo Watergate come rischia di essere travolto The Donald dallo scandalo Ucraina. Come oggi anche allora il presidente Nixon non era esattamente un paladino dell'ambiente ma l'opinione pubblica lo costrinse a fare qualcosa. Perché la situazione era davvero complessa , la foto mostra uno stabilimento nei pressi di Houston che bruciava batterie d'auto esauste! Ma forse il vero casus belli fu la brutta storia del fiume Cuyahoga. Per i dettagli vedi la solita Wikipedia ma tanto per capirci questo fiume (che è il fiume di Cleveland) era detto il fiume che prendeva fuoco ma non per metafora, era talmente inquinato da idrocarburi e altro che sono registrati decine di incendi (di un fiume!). A gettare benzina sul fuoco (è il caso di dirlo) vi fu un articolo della (allora neonata) sezione ambiente del New York Time che parlava di questo fiume in termini apocalittici (ma oggettivamente realistici). Un fiume dove non si annega, ci si decompone! Da lì molta acqua è passata sotto i ponti (oggi le metafore si sprecano) e la situazione è migliorata ma, come detto, l'attuale amministrazione vuole forse tornare alla foto sopra. Magari Greta (non ditemi chi) oltre alla occhiataccia avrebbe potuto far notare al colorato Trump alcune pericolose analogie con l'inizio degli anni 70. 

sabato 21 settembre 2019

Scopo

Una volta tanto mi trovo a parlare bene di un esponente di M5S ! Segno dei tempi? Continuo a non essere convinto del governo rosso giallo ma vediamo cosa combinano e soprattutto quanto durano. Il personaggio in questione è il ministro per l'istruzione, Fioramonti, che propone tasse per finanziare la scuola. Vabbè vi saranno i soliti che strepitano "basta tasse" ma sono cazzate in compenso mi sembra molto interessante il fatto che la proposta sia di colpire merendine e bevande gassate (ci sta) e voli aerei. Di questi ultimi voglio parlare. Credo che sia necessario un ridimensionamento. Ovvio che la soluzione di Greta, pur se ammantata di romanticismo, non è percorribile altrimenti l'Atlantico diventerebbe un tappeto di vele ma gli aerei inquinano molto e per di più utilizzando combustibili fossili , la peggiore combinazione! Certamente occorre un po'di sintonia con le politiche europee perché non ha molto senso che l'Italia tassi i voli e la UE incentivi le "low cost". Ed ecco il solito coro "ma le low cost creano sviluppo". Certamente ma allora vogliamo fare come Trump e ritornare ad estrarre carbone dal Sulcis? Un consiglio che vorrei dare al neo ministro è di tassare si ma attraverso una tassa di scopo , ossia che i soldi raccolti siano destinati esclusivamente alla istruzione. Magari con un sito dove un contatore ci informi di quanti sono. E che non servano a coprire buchi di altro genere. Vediamo cosa ne verrà fuori.

mercoledì 18 settembre 2019

Faccialibro

Premetto che un post non è sufficiente a trattare questo argomento ma almeno gettiamo qualche base per una riflessione. Qualche giorno fa Facebook (e la "sorellina" Instagram) hanno chiuso una serie di pagine relative a CasaPound e affiliati. Personalmente posso anche essere contento ma ogni moneta ha due facce (e parlando di facebook) e non vorrei che si parli di censura. Anche perché parliamo di una società americana che quindi potrebbe decidere di chiudere anche siti di sinistra in onore al principio "better dead than red". Ma andiamo con ordine, innanzitutto lo può fare? Ho letto l'opinione di Guido Scorza, uno che di queste cose se ne occupa, e pare di sì. Si tratta di una società privata che fornisce un servizio oltretutto senza un corrispettivo (almeno diretto) quindi diciamo che decide chi far entrare nel salotto. Certo, ma non può ledere il diritto alla espressione, diritto che d'altronde non può essere usato per veicolare contenuti che inneggiano all'odio. Ma qui si va più sul merito ed allora il ghiaccio su cui stiamo pattinando diventa sempre più sottile. Anche perché abbiamo leggi in Italia che considerano reato l'istigazione all'odio per non parlare del divieto di ricostituzione del disciolto partito fascista. Quando torneremo alle urne vi è il concreto che avremo in parlamento uno o più rappresentanti della estrema destra. Tutto bene per il nostro ordinamento ma non per i signori di Menlo Park. Non che la nostra giustizia sia esente da critiche (vedi i permessi premio concessi ad un assassino) ma che sia Facebook il nuovo tribunale mi sembra un po' eccessivo. Ma occorrerà trovare una soluzione e a livello globale. Sembra proprio che nella seconda metà del 2020 arriverà Lybra, la valuta virtuale (non è uno cripto ma poco cambia) di Facebook. Inutile dire che potrebbe avere effetti indesiderati (tanto per fare il bugiardino) ma non è questione che possono risolvere i singoli stati. Intanto magari si potrebbe iniziare a postare un po' meno ......

venerdì 6 settembre 2019

Europa

Avevo scritto che la soluzione migliore era tornare alle urne ma sono stato smentito dai fatti, è nato il governo rosso giallo (preferisco chiamarlo così visto che giallo rosso evoca troppi riferimenti calcistici). Staremo a vedere se funziona ma intanto mi porto a casa la faccia incazzata di Matteo Benito Salvini, che da grande statista quale è (o almeno così lo dipingono), ha provocato la crisi e ne ha pagato le conseguenze. Una altra nota positiva di questo nuovo esecutivo è che i rapporti con l'Europa saranno meno tesi (e ci voleva poco). Già l'Europa questa entità incompiuta e incompleta, soprattutto con l'uscita della Gran Bretagna (ma escono? altro post però). Molte volte ho criticato l'Europa in primis perché è troppo ostaggio di interessi finanziari ma in ogni caso ha una notevole importanza per questioni come l'ecologia (dici niente). Leggete questo articolo di "The Guardian" (non abbiamo un quotidiano al suo livello, triste ammetterlo ma questa è la realtà) dove si parla del negoziato in corso tra UE e Australia per il libero scambio. Una delle condizioni poste dalla UE per il raggiungimento dell'accordo è che l'Australia inquini un po' meno! Ohibò! Eh si perché il paese dall'altra parte del mondo è uno dei peggiori inquinatori (relativamente ovvio ma il dato è quello) e quindi la UE fa benissimo ha spingere gli australiani (che godono pure di una discreta ricchezza) ad inquinare un po' meno. Non so come andrà a finire ma credete che sarebbe stato possibile tutto ciò senza l'esistenza di un mercato comune come quello europeo? Ripeto la strada è ancora lunga (e pure in salita) ma tornare indietro sarebbe una vera cazzata.

lunedì 2 settembre 2019

Linus

Ormai è un giochino che mi piace parecchio, ossia trovare personaggi oscuri ai più (ad iniziare da me stesso) che però sono ben più meritevoli di attenzione di tanti figuri che affollano la Rete. Il sorridente signore è Linus Pauling e bastano le prime tre righe della sua pagina Wikipedia per capire che stiamo parlando di una persona assolutamente non comune, anzi unica al mondo alla data. Perché stiamo parlando di qualcuno che ha vinto due premi Nobel e già questo lo fa entrare in una ristretta cerchia di 4 persone ma rispetto a queste (che già sono di per se stesse fuori dal comune) lui ha una ulteriore particolarità : i suoi Nobel li ha vinti da solo ed aggiungo io li ha vinti in specialità differenti essendo il primo per la chimica ed il secondo per la pace. Come si dice oggi : tanta roba.

domenica 1 settembre 2019

Alla fine

Alla fine ho deciso di fare un post sulla telenovela del governo. Non perché questa è finita ma perché ho maturato una mia opinione sulla situazione. Spero che si vada al voto! Ad essere sincero ero partito dalla posizione esattamente opposta perché esiste il rischio concreto che Matteo Benito Salvini faccia il pieno di voti e così ce lo troviamo per 5 anni a palazzo Chigi con il "gentil cadeau" di un presidente della Repubblica stile Putin. Davvero raggelante e forse proprio per questo poteva valer la pena (tanta pena) mettersi ad un tavolo con il M5S e parlare. Eh già ma con chi parli se dall'altra parte del tavolo trovi un piccolo arrogante di provincia? Questi hanno già dissipato 6 milioni di voti e l'emorragia non è finita viste le cazzate che combinano (per non parlare di un atteggiamento davvero conciliante). E allora tornino con Salvini oppure di vada al voto. Si risolvano loro la grana Alitalia per non parlare dell'aumento della IVA. Mi rendo conto che è un po' il classico "muoia Sansone con tutti i filistei" ma questi hanno già fatto capire che preferiscono il bullo fascio Salvini e così sia. Essere "responsabili" non so se è quello che davvero serve. Alla fine questa è la volontà popolare, ma poi non chiediamoci perché il popolo è detto "bue".

lunedì 26 agosto 2019

Brivido

Non dico di aver fatto come la persona raffigurata ma certo un brivido mi ha sceso giù per la schiena! Mi è successo dopo aver letto questo articolo de "IlPost" dal titolo direi auto esplicativo "Trump può vincere di nuovo". Purtroppo temo che l'articolo non sia permeato di eccessivo pessimismo ma solo di realismo. Vi sono tutta una serie di punti che configurano la possibile rielezione di uno dei peggiori presidenti degli Stati Uniti d'America che mi ricordi. Giustamente fanno presente due cose estremamente importanti : il bislacco sistema elettorale e la enorme quantità di soldi necessaria alla campagna presidenziale del 2020. In entrambi i casi il favorito è proprio quel signore dai capelli improbabili. Certo che sono due elementi che gettano una ombra bella lunga su quanto siano democratici questi USA. Certo fare lezioni in questo momento storico dalla nostra penisola non mi sembra il caso ma i danni che può fare The Donald sono infinitamente superiori a peggiori sogni di Toninelli per cui occorre preoccuparsi. Anche perché sembra che l'unico vero avversario capace di stroncare il signor Trump potrebbe essere la recessione da alcuni considerata prossima. Ma se gli USA entreranno in recessione non è che noi ce ne potremmo fregare ma alla fine sono disposto a pagare di tasca mia pur di non vedere per altri 4 anni Trump alla Casa Bianca.

domenica 25 agosto 2019

Fantasia

Negli anni 70 era molto popolare il filosofo francese Marcuse che teorizzava "la fantasia al potere". Di fatto l'ondata rivoluzionaria del 68 non arrivò mai al potere (anche se produsse molti effetti). Oggi abbiamo invece l'ignoranza al potere. M riferisco al tweet di un esponente M5S contro la Ferrero. Ho già avuto modo di rilevare che una forte componente di grillini sono persone spinte sostanzialmente da rancori contro un indistinto "potere" o "sistema". Quindi costoro accecati dalla rabbia si mettono a sparare a zero tanto sono protetti dal fatto che su internet non rischi nulla. Nel tweet citato il nostro Barillari chiama il popolo a raccolta invitandoli a non comperare più Nutella visto che la Ferrero fattura si oltre 10 miliardi di Euro ma paga la gente 15 euro al giorno. In effetti sarebbero degli schiavisti. Peccato che il nostro sbagli due volte. Primo so per mia conoscenza che la Ferrero è una azienda con un ottimo welfare e senza paghe da fame quindi affermare che sono degli sfruttatori è inesatto quindi frutto di ignoranza. Ma è ancora più grave la storia dei 15 euro perché somma alla ignoranza la arroganza. Se il nostro faceva una moltiplicazione (le sa fare?) si rendeva conto che la sua boutade implicava gente che lavorava per 300 euro al mese cosa possibile ...ma in Turchia e non specificarlo è scorretto. Certo uno così non vale neppure 300 euro al mese ed infatti si sono inventati il reddito di cittadinanza.
PS continuo a rimpiangere Umberto Eco che affermava che Internet era piena di imbecilli anche perché la Rete forniva loro una sorta di immunità, in effetti vorrei vedere il nostro fare le sue affermazioni in un bar di Alba.

lunedì 19 agosto 2019

Buon senso

Credo che anche le testate giornalistiche siano sull'orlo di una di crisi di nervi nel cercare di inseguire tutte le dichiarazioni dei vari politici di turno oltre a cercare di scovare una foto di Matteo Benito Salvini almeno in canottiera (quando uno deve rimpiangere Umberto Bossi allora siamo alla frutta). Ma appunto perché ormai nauseati ecco arrivare un nuovo tormentone : le multe (ingiuste). Prima vi è stata la donna (ma perché in molti siti la definiscono "signora" c...o è una nobildonna?) incinta ma multata perché senza biglietto sull'autobus poi è arrivato il padre (futuro) che per correre in sala parto ha parcheggiato negli spazi riservati ai disabili ed è piovuta un'altra multa. Certo ingiuste (davvero?) e si potrebbe chiosare con "ma non potevano usare un po' di buon senso"? Eh già bastava usare un po' di buon senso. Ma quindi la legge è sottoposta al buon senso? Ora non voglio lanciarmi in una dissertazione filosofica sul patto sociale che ha creato le leggi e neppure sul fatto che il nostro paese è basato sul diritto quindi la legge dovrebbe dominare ("dura lex sed lex" vi ricorda qualcosa?). Parliamo solo di buon senso. Tutti ad invocarlo ma noi italiani siamo poi così pieni di buon senso? Basterebbe un po' di buon senso per non superare in galleria sfrecciando a più del doppio del limite. Basterebbe un po' di buon senso per capire che non pagare le tasse è una furbata che fa male a tutti. Basterebbe un po' di buon senso per capire che 50 "negher" su un barcone non sono il problema della nostra penisola. Basterebbe un po' di buon senso per lasciar perdere scie chimiche e terra piatta ed occuparsi dei problemi "veri". Invece si invoca il buon senso solo per evitare una multa. Capisco benissimo che la "signora" si sia sentita una vittima soprattutto se pensiamo che il tutto è successo a Napoli. Ma qui vi è una considerazione molto importante : credete che a Stoccarda non sarebbe stata multata? E se del caso la notizia avrebbe assunto carattere nazionale? Posso anche essere solidale con lei ma per una multa ingiusta dobbiamo pensare alle migliaia di multe che invece non vengono inflitte. 

venerdì 16 agosto 2019

Acqua calda


Ogni tanto ho la sgradevole sensazione che molta gente scopra l'acqua calda. Questo articolo de "IlPost" mi sembra rappresentare perfettamente questo paradigma. Parlo di un serissimo studio della Università del North Carolina che dimostra (o dimostrerebbe) che i monopattini elettrici non sono così ecologici come qualcuno crede. Intanto chi è questo qualcuno? Ovviamente occorre energia per produrre questi aggeggi, energia per ricaricarli più tutta la energia che ci vuole per organizzare la ricarica (magari teniamo anche conto della energia per smaltirli). Al di là della oggettiva difficoltà di valorizzare correttamente tutte queste componenti è facile arrivare alla conclusione che tutta "sta" ecologia non c'è. Ma questo è già vero per le bici a pedalata assistita e soprattutto per le auto elettriche. Davvero questo qualcuno pensa che le auto Tesla siano la soluzione per il pianeta? Assolutamente no, servono per alleggerire l'inquinamento delle città ma spostandolo altrove come per le bici elettriche appunto. Non ci sono auto che non inquinano, o si va a piedi (o in bici "vecchio stile") oppure si usano i messi pubblici. Tutti questi "device" sono solo oggetti che alimentano il consumismo con il plus di farti sentire ecologico (mi aspetterei un Tesla Model Greta) ma non è affatto così. Come ho già detto, paesi molto attenti come Norvegia e Singapore hanno iniziato a porre dei limiti alle esenzioni per le auto elettriche di gamma alta perché queste di ecologico in senso assoluto hanno abbastanza poco. Continuo a ripetermi ma le code sulle strade restano che siano di vetture elettrice o a gasolio, parafrasando John Wayne : l'unica autovettura buona è quella morta e lo stesso vale per ogni altro mezzo che non sia collettivo.

giovedì 15 agosto 2019

Generazioni

"Generation gap" dicono gli anglosassoni, io potrei rilanciare con un più locale divario generazionale ma il fatto che vi siano differenze tra le generazioni è quanto mai vero anche nel nostro mondo in cui si invecchia (almeno da un punto di vista fisico / estetico) sempre più tardi. Ho ascoltato il video di Federico Rampini, uno che viaggia in lungo e in largo e vive nella America di Trump insieme ai figli. Ora in questo video affronta l'immigrazione con un piglio assai poco simpatico, direi piuttosto di destra. Perché la sua ricetta per combattere appunto il fenomeno dei migranti è il motto , tanto caro a Matteo Benito Salvini, "Aiutiamoli a caso loro". Inizia dicendoci che i 47 migranti della "Sea Watch" sono nulla, capirai lo deve spiegare al Matteo di cui sopra, poi ricusa la tesi per cui i  migranti ci pagano le pensioni adducendo il fatto che poi invecchiano e quindi avranno diritto essi stessi alla pensione ma si dimentica che il nostro sistema pensionistico rischia il collasso ben prima che i migranti raggiungano quota 100. Insomma ho avuto la netta sensazione di una persona che ha una posizione invidiabile e che però è parecchio infastidito da questi migranti che alla fine erodono un pezzo della rendita di posizione di cui gode. E sul sempre ottimo "IlPost" (vedi) ho trovato qualcuno che critica la posizione di Rampini. Si tratta di un post di Roberto Tallarita che guarda caso ha già viaggiato parecchio ed oggi risiede negli Stati Uniti ma che ha un tot di anni meno di del nostro canuto e riccioluto Federico. E che proprio contro quanto detto nel succitato video si scaglia. Intanto fa notare che la statistica (citata nel video) per cui metà dei medici del Malawi esercita a Londra è una bufala. Primo perché la città non è Londra ma Manchester, secondo perché non è così e se non volete credere allora guardate questo video della BBC. Errori davvero un po' gravi per uno stimato giornalista che esordisce ricordandoci il suo ennesimo viaggio (pagato ad esempio da mia moglie che è abbonata) in Eritrea e poi confonde Londra e Manchester e non si preoccupa di verificare una notizia già di partenza "problematica" : cosa vuol dire metà dei medici, tutti quelli che si sono laureati ed ancora in attività o ci riferiamo ad un arco temporale, e poi quanti sono? Ma il punto non è questo, anche se da qui si parte per arrivare alla "soluzione" : ossia evitiamo che questi negri emigrino (scusate il bisticcio). Giusto tanto fermarli è sempre possibile ma noioso, molto meglio che costoro non ci pensino neppure a lasciare il paese! E come si fa? Beh la Cina in questi giorni ce ne sta dando una piccola dimostrazione ad Hong Kong con buona pace dei diritti elementari. Davvero difficile da accettare da parte di uno che ha fatto della mobilità uno dei suoi punti di forza e che (per quanto gli possa poco piacere) viene da un paese che ha visto milioni emigrare. Brutta cosa diventare vecchi (e lo dico per esperienza).

mercoledì 14 agosto 2019

Aiuti

Ho appena parlato (ahi la presunzione della auto citazione) di un banchiere (italo americano) che ha rivoluzionato il sistema bancario grazie all'idea di prestare soldi ai poveri. Oggi si prestano moltissimi soldi ai poveri ma forse si è un po' persa (diciamo così) l'innovativa idea iniziale. Oggi la Cina presta molti soldi ai paesi africani che, non me ne vogliano, sono in buona parte dei poveracci. Ma non sono esattamente degli "aiuti a casa loro" come a molta gente piace pensare. Questo articolo di Agi butta giù numeri abbastanza da paura anche se un attento osservatore aveva già capito che l'Africa era il terreno preferito di shopping della Repubblica del Dragone. E l'articolo chiosa dicendo che quello che sta avvenendo nella parte sub sahariana del continente africano è una forma di neo colonialismo. Oggi (almeno per ora) le guerre si fanno con dazi, hacher, svalutazioni e appunto neocolonialismo. Meglio o peggio delle care vecchie guerre mondiali del secolo scorso? Beh fate voi ma io non ho alcuna voglia di vedere una terza guerra mondiale. Ma stranamente l'articolo non fa alcun cenno al fatto che la Cina non ha solo mire africane. Infatti la nuova Via della Seta arriva fin nel cuore dell'Europa, si proprio nella potente Germania. Il governo Conte ha firmato un intesa con i cinesi in autonomia rispetto alla Europa, mossa non bellissima ma non siamo neppure stati i primi. Ovvio che un paese con il nostro debito pubblico ha davvero tanto bisogno dei soldi cinesi (e non, inutile essere schizzinosi). Certo questo crea un pericoloso parallelismo tra la povera penisola italica e l'Africa ma come ho già detto : il nostro problema è rimanere nel sud Europa e non diventare il paese africano più a nord del pianeta.

martedì 13 agosto 2019

Notizie

Si parla molto di fake news ma vi è una categoria di notizie che pur non essendo false sono "inesatte" e forse ancora più pericolose. Perché rappresentano un modo di intendere il giornalismo solo in chiave infotainment ossia non importa il senso ma solo la sensazione. Giusto ieri è girato un video che mostrava canguri che saltavano nella neve e persino un sito "serio" (ma ne esistono ancora?) come "La Repubblica" è caduto nella trappola. Perché non si sono limitati a presentare il video come uno semplice "divertissement", no hanno subito colto la palla al balzo per denunciare l'ennesimo effetto del global warming. Nel mio piccolo mi è venuto un dubbio ed ho chiamato una amica australiana che mi ha confermato che è un evento assai poco eccezionale anche se non proprio frequente. "A ridaje" direbbero a Roma siamo ancora dalle parti della "famosa" foto dei cani che corrono nell'acqua in Groenlandia. Queste persone non si rendono conto del danno che fanno perché il global warming è un problema ultra serio ma se lo si affronta così si perde ogni credibilità considerato che le basi scientifiche ci sono ma non sono completamente dimostrabili. E ribadisco persino un sito non certo da seguaci del M5s. In questo caso l'errore è forse dovuto anche al fatto che si parla di Australia, paese che ha ormai scavalcato gli Stati Uniti d'America nel nostro immaginario. Infatti oggi alcuni siti (questa volta quelli "minori" direi, con tutto il rispetto dovuto) hanno rimbalzato la notizia di un accoltellamento ai danni di una donna a Sidney. E allora? Chissà quanti siti australiani avranno dedicato la stessa "attenzione" alla donna accoltellata a Milano giusto ieri.

lunedì 12 agosto 2019

Storia

L'amica Valeria mi ha girato un video di una breve lezione tenutasi alla fondazione "Luigi Einaudi". Si parla della persona di cui sopra che credo sia ignota a me come ai più. Eppure non è proprio un emerito nessuno anzi direi il contrario visto che si tratta del fondatore di "Bank of America" nientemeno. La persona si chiama Amedeo Peter Giannini e la solita Wikipedia ci viene in aiuto (ho messo il link della pagina italiana ma consiglio un giro anche su quella in inglese). Ma i suoi meriti sono al di là dell'aver fondato una delle più grandi banche del mondo, i suoi meriti sono di aver cambiato le banche che prima di lui prestavano soldi sostanzialmente solo ai ricchi mentre la sua intuizione è proprio quella che si legge nella foto, ossia puntare anche sulle persone normali, i poveracci. Poi ha finanziato il Golden Gate (a patto che si usassero operai di San Francisco, molti dei quali suoi clienti, creando una sorta di circolo virtuoso) ed ha contribuito al successo di cineasti quali Walt Disney, Chaplin e Frank Capra. Direi che ha fatto parecchio, eppure come dice il relatore nel video, non abbiamo intitolato a costui manco un parcheggio (anche se ad onor del vero nel 2004 vi è stata una celebrazione parlamentare assai poco "pubblicizzata"). Come ho già detto occorre studiare la storia perché attraverso questa si possono capire davvero perché certe cose accadono (che poi si riesca ad evitare di ripetere gli errori del passato è tutto da dimostrare). Eppure molta gente la snobba e non capisco il motivo. Alla fin fine la storia va studiata e assimilata, non richiede una capacità di comprensione tipo la fisica quantistica e non è neppure necessario essere nozionisti : potete non sapere la data esatta della Pace di Cateau-Cambrésis ma sapere che buona parte della Europa odierna affonda le sue radici in quel trattato forse vale la pena di saperlo. In compenso sono in disaccordo con il relatore che traccia un parallelo tra il nostro Giannini e don Vito Corleone (personaggio de "Il Padrino"). Mescolare un personaggio reale con uno immaginario è già materia scivolosa ma è forzato tuonare che tutti conoscono Marlon Brando e nessuno Giannini. Giusto oggi vedevo già ragazzini con la maglia di Lukaku (no non vi dico nulla) che è giusto ma non è giusto che sia ignorata la figura di Giannini come tantissime altre cose.
Ps vi è in cantiere un docu film sul nostro Amedeo anche se temo che stia incontrando qualche problema.