martedì 31 luglio 2018

Bollettino

Il ministro del lavoro, Gigi Di Maio, tuonava a metà giugno : "è un bollettino di guerra!" (vedi) . Si riferiva ai morti (ma non dimentichiamo chi sopravvive mi raccomando) sul lavoro. Gli faceva eco l'amica Francesca che parlava di "bollettino di guerra" in riferimento agli scontri (tutt'altro che verbali) tra professori e genitori (?) degli studenti (anche se in questo caso, per fortuna, dobbiamo solo elencare qualche trauma). Potrei aggiungermi al coro riferendomi agli episodi di razzismo. Su questi ultimi vi è davvero poco da aggiungere, sono odiose manifestazioni ma ovviamente se un certo ministro continua a soffiare sul fuoco prima o poi scoppia un incendio (che non brucerà solo i "negri" state sicuri). Ma d'altra parte il nostro Matteo Salvini vista l'ondata di caldo ha dovuto abbandonare l'amata felpa che ha sostituito con una bella maglietta di stampo nazistoide (vedi). Forse la scarsa dimestichezza con la lingua della perfida Albione non lo ha messo in guardia ma questo è il personaggio. Intanto mi chiedo se come sempre non siamo sotto l'effetto della lenta mediatica. Mi spiego: oggi tutte le principali testate parlano di atti di razzismo (oltre al caldo come se fosse la prima estate calda da secoli) ma notizie relative ad incidenteisul lavoro molto meno. Capisco che vi sia una tregua tra professori e genitori ma non sono tutti in vacanza! E poi che fino hanno fatto le aggressioni da parte di pit-bull o rotweiller? In ogni caso meglio che l'attenzione sugli episodi di razzismo resti alta perché ci vuole davvero poco ad abituarsi e considerarli normali "incidenti". 

sabato 28 luglio 2018

Mura

Il Mura del titolo è proprio quell’Andrea Mura, il parlamentare del M5S balzato agli onori della cronaca per essere un assenteista da record : ha "bigiato" il 96% delle sedute della camera dei deputati. E non per motivi di salute ma perché essendo uno skipper aveva da navigare! E mi sembra anche un discorso coerente salvo poi evitare di eleggere un astronauta. Scherzi a parte il nostro Andrea si è difeso dicendo che fa politica dalla barca e che questo fatto era noto ed accettato dal movimento. Ma alla fine lo hanno espulso. Nulla di strano considerata la matrice giacobina del M5S ma questo succede dopo la denuncia di un avversario e soprattutto evidenzia come il processo di "certificazione" degli appartenenti al M5S abbia per lo meno delle lacune. Certo che per gli amanti del "gomplotto", come sono i penta stellati, qualcosa non torna. Proprio quando i due guru del M5S parlano contro la stessa esistenza del Parlamento ecco un discreto esempio di parlamentare inutile. Ricordo che proprio Beppe Grillo ha proposto un Parlamento i cui membri sono nominati per estrazione (a sorte il dentista non c'entra) e mi domando quanti altri Andrea Mura ci troveremmo nell'aula. Forse ha più ragione Casaleggio che ipotizza in un futuro prossimo la sostituzione del  Parlamento con consultazioni online. In questo caso il nostro Andrea può tranquillamente starsene in barca tutto l'anno. La democrazia è certamente un sistema lontano dalla perfezione ma, come diceva Churchill, è di gran lunga il migliore di quanto sperimentato prima.

giovedì 26 luglio 2018

Paralleli

Trovo vi sia un parallelo (tragico) per la fine della produzione della Fiat Punto e la uscita di scena di Sergio Marchionne. Una sincronia temporale sicuro ma non solo perché sanciscono in modo definitivo la fine della "italianità" della Fiat. In realtà siamo alla fine di un processo pluriennale che ha visto "passi" significativi come il cambio di nome adottando la sciagurata sigla FCA e lo spostamento della sede in Olanda. Le dimissioni di Altavilla, numero uno dell'Europa, direi che avvalorano la mia tesi e d'altra parte i nuovi manager sono tutti di stampo anglo sassone (non facciamoci ingannare da Camilleri è maltese) per cui ormai la Fabbrica Italiana Automobili Torino è volata dall'altra parte dell'oceano. Non so se questa "soluzione" era inevitabile ma certo i "rampolli" Elkann non mi sono sembrati in grado di dirigere il gruppo per cui si sono (giustamente) affidati ad un manager di sicuro valore ma le cui radici italiane erano solo, appunto, radici. Detto questo auguro buon lavoro al nuovo management e francamente trovo assolutamente isteriche le reazioni dei mercati (ieri, per me che scrivo, il titolo ha perso il 15%) ma tipico degli analisti. Che fosse un manager fuori dal comune credo non ci siano dubbi ma che un gruppo di tali dimensioni sia legato così indissolubilmente alla sua figura non è accettabile (pensiamo allora ad Apple che mi sembra stia sopravvivendo). Anche perché in questo gruppo lavorano migliaia di persone che non hanno nessun tipo di "golden parachute" in caso di uscita per cui voglio proprio sperare che FCA non significhi solo Sergio Marchionne (credo non lo avrebbe voluto neppure lui). Comunque aveva ragione da vendere Brecht : "fortunato il paese che non ha bisogno di eroi".

sabato 21 luglio 2018

Luna

Lo ho già detto : 49 anni fa un bambino di 9 anni ha visto Neil Armstrong scendere sul suolo lunare e ha deciso di diventare astronauta. Quando si è reso conto che il suo sogno era destinato a rimanere tale si è consolato pensando che sulla luna ci sarebbe andato da turista ma anche questo resterà un sogno. Credo ci sarebbe stato più di un motivo per tornare sulla luna dopo 50 anni dalla prima volta (e 47 dalla ultima) ma non sarà possibile. A parte le fandonie sulla missione umana su Marte siamo ancora ben lontani dalla stagione del turismo spaziale anche solo a livello della stratosfera. Ma in ogni caso (ammesso che il mio fisico lo permetta) vi è un altro motivo per cui non sarò mai un turista spaziale : il costo. La compagnia spin off di Amazon stima che il biglietto più economico sarà intorno ai 300 mila dollari e parliamo solo di un "viaggetto" limiti estremi della atmosfera terrestre figuriamoci un vero allunaggio. Roba da ricchi non vi è dubbio ma forse è una giusta metafora dei tempi in cui viviamo.

giovedì 19 luglio 2018

Indecoroso

Ho spesso usato l'aggettivo "indecoroso" per stigmatizzare la scena politica italiana e temo di essere stato solo realista. Ultima (per ora) l'assunzione a 72 mila Euro di una segretaria (piuttosto carina diciamolo) da parte del Ministro del Lavoro, Giggino Di Maio. La difesa : 'è leale ed onesta'! Beh leale lo sarei anche io, diciamo pure grata, e se l'onestà vale così tanto allora una certa parte della popolazione italiana è a posto. Ah dimenticavo questa pulzella il nostro Di Maio la conosce personalmente. Ma andiamo oltre perché se nella penisola non c'è da stare allegri oltre oceano siamo quasi alla tragedia. Mi riferisco al summit di Helsinky dove si sono incontrati Putin, zar di tutte le Russie (comprese quelle annesse alla faccia di tutti) e The Donald, il presidente degli Stati Uniti d'America. Per chi stava ancora festeggiando con francesi e croati ricordo che durante quell'incontro The Donald aveva bollato come "fesserie" le indagini fatta dalla intelligence americana che indicavano ingerenze nelle votazioni che hanno portato alla elezione di Trump. Capisco che i principali danneggiati erano i Democratici ma arrivare a contraddire la propria intelligence per dar ragione ad un russo è cosa davvero difficile da credere. Ma soprattutto difficile da credere per gli americani che hanno sempre visto la Russia come un grandissimo nemico essendo il simbolo del comunismo ("better dead than red"), visione pervasiva soprattutto in quella america provinciale dove The Donald ha costruito la sua vittoria elettorale. Ma non vi è stato il tempo di stupirsi che The Donald ha cambiato versione dicendo esattamente il contrario. Peccato che lo ha fatto una volta tornato nella sicurezza del suolo americano. Eh si perché in questo caso bisogna davvero pensare male. Siamo ormai abituati alle giravolte di Trump (l'unica cosa fissa sono i suoi laccatissimi capelli) ma in questo specifico episodio vi è la sensazione che non volesse affrontare (o inquietare) Putin. Infatti anche sugli altri argomenti trattati ad Helsinky l'atteggiamento del presidente USA è stato a dir poco morbido. Ho visto (sulla stampa americana qui non ne ho trovati) articoli che adombrano una collusione tra gli affari di Trump e quelli Putin con i russi a far da stampella (finanziaria) al pluri fallito Donald. Non mi sembra abbiano dati certi ma almeno spiegherebbe perché un presidente, che fa del bullismo il suo stile (diciamo) diplomatico, si sia trasformato in una sorta di zerbino. Questo peraltro spiega in modo chiaro perché The Donald si scagliato contro la UE. Parafrasando : "il nemico del mio amico è mio nemico".

mercoledì 18 luglio 2018

Aritmetica

Forse i vecchi metodi scolastici erano assai discutibili ma (forse) producevano studenti meglio preparati in aritmetica (la matematica mi sembra una parola persino troppo grossa). Nell'attesa che si chiariscano un po' tutti le idee sui famosi 8 mila posti di lavoro bruciati dal "Decreto dignità'" vorrei fare un po' di chiarezza su un altra questione di numeri dove mi sembra che il M5s difetti di precisione (diciamo così). Parlo dei trasferimenti alla UE che secondo il capo gruppo pentastellato alla Camera costerebbero 10 miliardi tra quanto versato e quanto ottenuto. Ci viene in aiuto la già citata rubrica di Agi "Fact checking" dove si scopre che forse il nostro capo gruppo ha letto la colonna sbagliata (diciamo così) perché lo sbilancio è sì negativo ma di circa 2.8 miliardi (di Euro), una cifra poco sopra un quarto di quanto affermato. E 7 miliardi e rotti non sono proprio due lire (è il caso di dirlo) altro che taglio dei vitalizi. Vabbé andiamo oltre e torniamo al decreto, anzi alla relazione tecnica dell'Inps che tanto ha fatto infuriare Giggino Di Maio. Devo ammettere che dopo il "piccolo" errore fatto in occasione della riforma Fornero (i 56 mila esodati) ho perso molta fiducia in questi supponenti uffici studi. Ma mi sembra probabile che un decreto siffatto non possa che avere un effetto negativo sulla occupazione in termini quantitativi (sugli effetti qualitativi resta da vedere) ma che tali effetti durino immutati per 10 anni mi sembra francamente una stupidata. Forse ci vogliono esami di riparazione anche per chi ha già finito la scuola. Ma certo lo scontro che si sta consumando tra Di Maio e il presidente INPS, Tito Boeri, non è una bella pagina di democrazia anzi mostra come questi due movimenti (M5s e Lega) si dimostrino assai poco disponibili a sottostare alle regole della democrazia. Ma si sa a criticare era facile, poi quando ti trovi a fare ,le cose cambiano.

martedì 17 luglio 2018

Australia

L'australia é Il paese  che ha oramai soppiantato gli Stati Uniti d'America nella mente di tutti coloro che cercano una nuova frontiera. Ma è un paese che mantiene una forte matrice anglosassone per non dire inglese. In un articolo de "il post" ho scoperto la via Australiana alla molto "vexata questio" dei vaccini : sei libero di non vaccinare tuo figlio ma subisci una decurtazione degli assegni familiari. Tanto per ribadire la matrice anglo, una vera "moral suasion". Morale nel senso che alla fin fine lasciamo perdere le questioni filosofiche, è solo questione di soldi. Devo dire che non sono molto convinto di questo approccio che alla fine permette a chi ha maggiori possibilità economiche di scegliere liberamente ma è anche un modo di metter nero su bianco che dietro la stragrande maggioranza delle scelte politiche vi sono pure motivazioni economiche. Mi è tornato in mente un articolo di un politologo cileno che considera la Brexit un fatto inevitabile proprio perché è impossibile conciliare il modello socio giuridico britannico con quello europeo di matrice napoleonica. Discorso forse un po' azzardato ma su cui vale la pena riflettere.

lunedì 16 luglio 2018

Croazia

Stando al nostro ineffabile ministro dell'Intero, Matteo Salvini, il 99% degli italiani ha tifato Croazia in occasione della recente finale dei mondiali di calcio in terra russa. Il nostro poliedrico Matteo è anche sondaggista ma devo ammettere che anche io tifavo per la Croazia anche se per motivi un po' diversi dal leader leghista. Devo ammettere la frustrazione per la sconfitta subita dai croati ma forse l'unica positiva è stato immaginare la rabbia di Salvini quando ha visto sfilare la squadra vincitrice. Già il nostro Matteo era a Mosca a vedere la partita non so bene a che titolo e soprattutto pagato da chi ma si è già capito che il rapporto soldi / Lega è un capitolo ancora tutto da scrivere. Tornando alla premiazione sarà risultato evidente a tutti che la squadra transalpina più che "Blues" dovrebbe chiamarsi "Noirs". Quindi caro Salvini i "negher" non ci pagheranno le pensioni ma forse ci potrebbero far vincere un mondiale o almeno evitarci l'umiliazione di non essere neppure arrivati al mondiale in terra russa. A proposito della grande madre Russia la cerimonia di premiazione ci ha riservato un siparietto davvero "istruttivo". Ad un certo punto ha iniziato a piovere, anzi a diluviare. Dopo un po' è arrivato un ombrello che è stato subito posto sulla sacra testa di Putin. Che peraltro non ha molti capelli e (non vorrei essere accusato di affiliazione ideologica con Weinstein) pure c'era una donna sul palco, non una hostess bensì la presidentessa della Croazia. Ma l'ineffabile Gianni Infantino, il presidente svizzero della FIFA. ha detto che in Qatar andrà meglio, almeno potremo sperare nel bel tempo.

domenica 15 luglio 2018

Bravo

Bravo e lo dico a qualcuno che ho anche criticato ma che continuo a leggere. Mi riferisco a Federico Rampini che nel suo ultimo articolo sull'inserto de "La Repubblica" parla di un argomento poco di sinistra : la sicurezza. Non commenta neppure la stupidata detta da Giorgia Meloni che vuole abolire il reato di tortura ma parla solo di un viaggio in treno alle 5 terre liguri. Durante questo breve viaggio lontani dalla ovattata atmosfera della alta velocità , Rampini e consorte si sono imbattuti in una sorta di baby gang (visto il suo amore per l'America l'uso dell'inglese ci sta) che ha spadroneggiato sul treno arrivando a fumare in carrozza (ovviamente non fumatori). Nessun segno di controllori o peggio ancora di polizia ferroviaria. Il nostro Federico deve ammettere che la sinistra con la sua allergia alle divise ha creato una nazione di gente che si fa i c...i suoi e cosa peggiore ha fatto un assist enorme alla destra che ha buon gioco a invocare ordine, magari dando tutta la colpa agli immigrati. Eppure qualcosa va fatto anzi andava fatto. Come per gli immigrati, il problema esisteva, la soluzione Minniti / Gentiloni era solo parziale ma non si poteva tacciare di fascismo chi sollevava il punto. Anche l'Europa tra i suoi vari errori ha fatto anche quello di non voler affrontare questo problema, che pur senza essere così grave o grosso ne sta minando le fondamenta.

martedì 10 luglio 2018

Fatti

Prendo a prestito le parole di Mario Draghi, presidente BCE, : "Fatti, non parole" che sono peraltro sono la versione 2.0 di "acta non verba" ma andiamo oltre. I fatti di cui accenno sono relativi ad un argomento piuttosto complesso ossia le pensioni. Il post parte dalla polemica tra Matteo Salvini, l'onnipresente ministro dell'Interno (che forse andrebbe rinominato in ministro dell'Intero visto che si occupa di tutto e di più) e il presidente dell'Inps, Tito Boeri. Il "casus belli" era, tanto per cambiare, l'immigrazione ed in particolare l'affermazione di Boeri per cui gli immigrati servono a pagarci le pensioni. Immigrati regolari ovviamente ma anche su questo punto mi è sembrata ci fosse parecchia confusione. Ma su argomenti come questi ci vogliono fatti anzi numeri. Ho trovato questo articolo di Agi all'interno di una sezione dal rassicurante nome "fact checking". Non è breve ed è pure farcito di numeri ma non poteva essere altrimenti. Quello che emerge chiaramente è che ci servono gli immigrati o meglio per essere ultra corretti ci servono flussi di persone che limitino il calo demografico altrimenti saranno dolori. Tenendo sempre presente che anche se le nuove generazioni si mettessero a far figli come conigli ci vogliono circa 20 anni perché queste inizino a "generare" contributi. Ma quello che davvero è importante in questo articolo è proprio il fatto che, comunque, le pensioni le pagano gli altri! Un affermazione di questa portata va verificata eccome ma temo che sia in linea con la realtà. Ci hanno venduto (vedi) che dopo le riforme (da Dini a Fornero) il nostro sistema pensionistico è uno dei più sostenibili. Forse è vero ma non in presenza di un calo demografico, quindi significa che anche i "poveracci" entrati nel mondo del lavoro dopo il 1996 non percepiscono comunque una pensione in base a quanto versato ma lo stato deve integrarne una parte (sulla cui entità non sono riuscito ad estrapolare un dato certo, ma temo sia estremamente complesso). Quindi con il calo demografico avremo sempre più pensionati e sempre meno contribuenti con scenari degni di un film di fantascienza distopica. Sembra che con il 2030 la situazione dovrebbe migliorare ma dobbiamo sperare (temo) che la medicina non faccia troppe evoluzioni. Non vorrei sembrare troppo pessimista ma temo che le pensioni d'oro ci sembreranno un problemino tra qualche anno.

domenica 8 luglio 2018

Giappone

La notizia è stata una delle più commentate della settimana ed ha riguardato la squadra di calcio del Giappone. Purtroppo per loro non si è trattato di una impresa sportiva essendo stati eliminati ma di una dimostrazione di civiltà. Hanno lasciato lo spogliatoio immacolato, con un biglietto di ringraziamento (nella lingua locale, il russo) e questo dopo una sconfitta. Grande plauso da parte di tutti e mi viene subito da chiedermi come mai noi italiani, così amanti del paese del Sol Levante (le statistiche sul turismo sono abbastanza impressionanti), non ne adottiamo certi comportamenti. Ma andiamo oltre perché purtroppo (o per fortuna) ogni moneta ha due facce (compreso lo yen). Proprio negli stessi giorni in cui la squadra di calcio faceva bella mostra di sé e giunta la notizia della esecuzione degli autori dell'attentato nella metropolitana di Tokyo, fatto successo nel 1995. Al di là della presa di coscienza che in quel paese vige tuttora la pena di morte non si può notare che oltretutto l'esecuzione avviene per impiccagione, un rituale un po' macabro mi concederete. Strano paese civile oltre ogni modo ma con alcune "stranezze". Una considerazione che ho fatto è che la maggior parte dei paesi più civili (parte in termini di numero non di popolazione) sono monarchie, ivi compreso il Giappone stesso. Francamente se penso ai nostri reali non posso che essere felice di vivere in una repubblica (per quanto disastrata) ma difficile credere alle coincidenze.

sabato 7 luglio 2018

Convenienza

Come da precedente post eccomi a parlare della convenienza politica dell'ormai vetusto taglio dei vitalizi. Convenienza ovvia anticipo e per vari motivi. Primo colpisce poche persone quindi assai difficile che queste possano in qualsiasi modo diventare un movimento contrario, secondo colpisce una categoria, una casta di persone che sono amate solo dalle loro mamme (probabilmente) per cui davvero poche controindicazioni. Oltretutto ben pochi di questi parlamentari sono del M5s per cui quasi un ottimo paretiano. In effetti anche io vengo facilmente travolto da un certo furore giacobino quando leggo il cv di Antonello Falomi (vedi) il rappresentante dei parlamentari che sarebbero oggetti dei tagli (ben inferiori a quelli della foto parlando di giacobini). Però, però parliamo di circa 1300 persone e qui forse sta il verme. Le considerazioni di tipo economico finanziario le ho già espresse ma questo numero così esiguo fa sorgere il dubbio che si tratti di una "cortina fumogena" o anche peggio di una facile battaglia contro un soggetto debole. Questo articolo da "Huffington Post" (vedi) punta proprio il dito su questo argomento evidenziando come sia facile prendersela con un migliaio di anziani (politici) mentre esistono altre caste. E l'articolista attacca (e ha ragione da vendere) la casta dei militari che gode privilegi da Russia zarista. Purtroppo non ho numeri da sottoporre ma credo che anche il personale diplomatico sia un'altra "simpatica" accolita di privilegiati ma qui si parla di platee nettamente più ampie quindi più "difficili". Vero è che il M5s vuole attaccare anche le pensioni d'oro, pure loro gente che scarsamente attrae benevolenza ma sarà meglio attendere che la Corte Costituzionale si pronunci sui vitalizi per capire se si possono attaccare questi privilegi. Qui sta il punto sappiamo bene come il diritto acquisito sia un muro praticamente invalicabile. E sono d'accordo altrimenti siamo nel Far West ma parliamo di questi diritti. Di fatto il diritto alla pensione di costoro si basa sul meccanismo che qualcun altro ti pagherà la pensione. Era un concetto assai diffuso in tutto il mondo ma era basato su un presupposto che si è rivelato errato e soprattutto insostenibile : la crescita demografica infinita. Quindi si è messo sulle spalle di chi veniva al mondo dopo il fardello di pagare la pensione di chi c'era prima. Quindi i diritti di questi ultimi dove sono? 

giovedì 5 luglio 2018

Olive

Ormai questa storia sta sfumando nella leggenda ma nel lontano 1987 sembra che l'American Airlines abbia risparmiato 40mila dollari (30 anni fa'!) solo togliendo una oliva dal pasto servito ai suoi passeggeri (vedi). Fa il paio con le matite del ministro Quintino Sella (e qui si va un bel po' più indietro nella storia). Cosa voglio dire? Che quando bisogna risparmiare , tutto fa brodo (tanto per restare in una metafora alimentare). Il riferimento odierno è al tanto (troppo) discusso taglio ai vitalizi. Su questa qusetione mi riprometto di tornarci ma oggi voglio affrontare uno degli argomenti più usati dai detrattori di questo provvedimento : irrilevante. Le stime del M5s (sempre poco affidabile in termini di numeri) parlano di 40 milioni mentre sembra che la cifra più probabile sia 20 milioni. Ora lasciamo stare che si parla di una forchetta del 50% o del 100% (a seconda di dove partiamo) ma è evidente che il nostro debito pubblico non verrà che marginalmente scalfito da questo provvedimento. Giusto, i numeri parlano da soli ma allora non facciamo nulla? Se sommiamo tanti piccoli provvedimenti si può giungere anche ad una cifra un po' più consistente (la "spending review" di Cottarelli aveva identificato decine e decine di rivoli di spesa su cui agire). Tralascio oggi di parlare della convenienza politica di questo taglio ai vitalizi, torniamo alla argomentazione per cui tanto vale farlo visto che pesa poco. Mi sembrano le stesse argomentazioni che sento quando si commentano, ad esempio, gli scioperi in Francia che bloccano letteralmente una nazione. Tutte queste persone vorrebbe una azione forte e decisa. E quale sarebbe, di grazia? Per "toccare" il debito pubblico bisogna parlare di miliardi e dove li troviamo? Non si possono fare interventi sui titoli di Stato perché sarebbe un vero e proprio suicidio, allora possiamo riesumare dal passato Giuliano Amato che nel luglio 1992 mise in atto il prelievo forzato sul conto corrente (vedi). Si trattava del 6 per mille e mise una pezza alla situazione super inflattiva che si era abbattuta sul paese. Farlo oggi diciamo con una aliquota del 1% potrebbe essere un buon punto di partenza. Siamo tutti d'accordo allora?