martedì 30 dicembre 2014

Silvio

Vi ricordate il Silvio (Berlusconi) quando affermava : "ma la crisi dov'è ? Ci sono i ristoranti pieni altro che crisi!". Ora persino Odifreddi ci si mise per dimostrare che i ristoranti pieni non significavano mancanza di crisi, ma diciamoci la verità, quando (almeno a Milano ma credo di poter parlare per molti altre località della penisola) fai una fatica bestia a trovare un tavolo, un dubbio ti viene. Quando poi leggi queste notizie ... "Il Corriere" online riporta la lettera di una piccola impresa, che opera nel campo della moda, alla ricerca di 2 stagiste per la campagna vendite. Era previsto un piccolo compenso (non specificato) ma era anche prevista una domenica lavorativa. Hanno (pare) avuto un bel po di problemi a trovare le due persone richieste. L'articolo fa giustamente notare che il compenso non era stato indicato e che forse non copriva neppure i costi ma resta da capire come è possibile che così pochi giovani abbiano risposto e ancor meno aderito. Perché comunque l'offerta era finalizzata a persone giovani, quelle di cui leggiamo ogni giorno statistiche disperate. Ma forse le statistiche sono più disperate della realtà ma il nostro debito pubblico e i continui scandali sono la ovvia spiegazione alla situazione italiana. Si continua a spendere, a vivere al di sopra delle reali possibilità lasciando che sia lo stato ad indebitarsi. Adesso la Grecia potrebbe essere un interessante "laboratorio" per capire come si esce da una situazione del genere. Ma temo che le soluzioni saranno comunque sgradevoli alla faccia, purtroppo, della decrescita felice.

domenica 28 dicembre 2014

Lapsus

Direi che si tratta del classico "lapsus" ma trattandosi di cinema non potevo esimermi dal commentarlo. Qualche giorno fa su "Il Corriere" online vi era un link ad una galleria fotografica. Di solito le evito come la peste (i lavori fatti con il c..o, i cuccioli, gli incidenti incredibili ma che si risolvono solo in uno spavento) ma questa parlava di cinema, quindi ho cliccato. La galleria ritraeva coppie di cinema. Non vi era alcuna distinzione tra le coppie solo cinematografiche e quelle che lo erano state anche nella vita ma dalla rivista "Amica" (a cui il link riferisce) non posso mica aspettarmi i "Cahiers du cinema". Ma quando sono arrivato alla coppia numero 31 (se per caso il link non funziona cercatela) mi sono imbattuto in un errore che mi ha però strappato un sorriso. La foto della coppia è proprio quella che ho "rubato" dal sito, Woody Allen e Diane Keaton ai tempi del loro sodalizio artistico e non. Tra i film recitati assieme vi è quello, appunto, della foto e qui casca l'asino perché la didascalia riporta "1972 Suonala ancora Sam"! Ma no si tratta ovviamente di "Provaci ancora, Sam" (please la virgola), ma che razza di ignorante è questa Alessandra Catena che firma l'articolo? Poi guardo meglio la foto e mi rendo conto che la nostra Catena è rimasta vittima di un lapsus meta cinematografico perché compare la locandina di "Casablanca", film in cui è contenuta la famosa frase "Suonala ancora Sam". Salvataggio in extremis.

sabato 27 dicembre 2014

Lasch

Credo che siate ignoranti come me nel non riconoscere il signore della foto. Si tratta (anzi si trattava) di Christopher Lasch (vedi). Questo sociologo americano ha pubblicato varie opere ma una in particolare mi ha colpito (e devo ringraziare un saggio di Marco Revelli che me lo ha fatto conoscere). Si tratta di "The true and only heaven" del 1991, opera piuttosto impegnativa ma il cui concetto principale era : come si può avere tutta questa fiducia nel progresso in un secolo dove il progresso stesso ha creato Seveso, Bohpal, Cernobyl? Il nostro ha scritto il suo tomo prima di Fukushima e non parliamo neppure di desertifcazione o crisi idrica o (forse) i terremoti causati dall'uso del "fracking". Buona domanda in effetti, io (come credo molti) ho sempre pensato al progresso come qualcosa che poteva "imbrigliare" la natura per piegarla ai nostri voleri ma le cose non stanno andando come si pensava anzi. Notare che tutto questo Lasch lo ha già fatto presente nel 1991 quindi oltre 20 anni fa. Certo il recente accordo raggiunto a Lima sulla riduzione delle emissioni è una ottima cosa ma non vorrei che siamo di fronte alla classica riunione condominiale che stabilisce l'utlizzo del cortile : se poi uno continua a parcheggiare 2 biciclette anziché una cosa succede?

venerdì 26 dicembre 2014

Natale

Il Natale è appena passato ma se vi resta ancora qualche Euro avrei da proporvi un regalo. Nessuna organizzazione umanitaria o animalista, quelle sono convinto avrete provveduto direttamente, no vorrei proporre Wikipedia. Lo so, vi sono state voci su come vengono spesi i soldi delle donazioni, Wired, riportando le dichiarazioni di Sue Gardner (ex direttrice esecutiva), faceva intendere che la burocrazia e i favoritismi locali si mangiavano una bella fetta della torta. Sembra incredibile che anche negli Stati Uniti (Wikipedia ha sede a San Francisco) del PIL in crescita "feroce" vi possa essere "troppa burocrazia" mentre sui favoritismi ai gruppi locali sembra davvero che ogni mondo è paese. Ma temo che gli stessi problemi affliggano anche le altre istituzioni "non profit" e quindi temo che non sia una scusa sufficiente per tenersi i soldi in tasca. E poi lasciatemi dire che ho pure un dubbio sulla signora Gardner, la quale finché era in carica si è ben guardata dal denunciare tutto ciò. Comunque ritengo davvero Wikipedia la cosa migliore che ha prodotto il "Web 2.0" mentre ho molti dubbi sulla validità dei social network (anche se molto efficaci a creare "voci"). Forse avrà stroncato il lavoro dei venditori di enciclopedie ma temo sia il prezzo giusto da pagare. Questo senza finire in facili fideismi alla ISIS, Wikipedia è uno strumento molto potente ma non perfetto quindi occorre sempre mantenere un occhio critico ma alla fine la Rete (quella con la R maiuscola notare) permette facilmente di verificare fonti e riferimenti. Tanti auguri.

mercoledì 24 dicembre 2014

Governo

Si avvicina la fine dell'anno ed è tempo di bilanci, anche per il governo italiano, quello capitanato da Matteo Renzi. E proprio di questi giorni è la riforma del lavoro, il "Jobs Act" (il cui nome sembra più adatto ad un prodotto Apple ma sappiamo l'amore del nostro Matteo per l'inglese e per la mela rosicchiata). Quindi abbiamo un fatto concreto su cui ragionare e vi è parecchio su cui avere almeno dei dubbi. La riforma è ampia ma per ora vorrei ragionare solo sulla parte che riguarda le partite IVA, i freelance ossia lo zoccolo duro della forza lavoro del futuro. Inizio dalla questione IRAP : pare che tale contributo non sia dovuto ma pare altresì che molti commercialisti consiglino il pagamento per evitare di incappare poi in multe. Davvero una esecrabile mancanza di chiarezza. Poi arriviamo al regime dei minimi che con la riforma scende da 30000 a 15000 Euro. Ossia vi è una tassazione ridotta solo se si fattura meno di 15000 Euro e si hanno meno di 35 anni. Come se fatturarne 30000 ti faceva entrare nella lista dei migliori contribuenti d'Italia di fisso! Non vorrei recuperare slogan del passato ma chiedere soldi ai ricchi no ? Veniamo poi alla questione più spinosa : l'aumento delle quote INPS dall'attuale 27 a 29 circa. Occorre dire che questo aumento era già compreso nella riforma Fornero la quale prevedeva di passare da 27 a 33 punti percentuali in 5 anni (e non è stato l'unico colpo basso che l'ineffabile Elsa ha tirato). I governi precedenti avevano "congelato" tali aumenti ed ora arriva Renzi che li recupera di colpo e non vale dire che dipendono da atti di governi precedenti perché questo vale anche per i congelamenti. Questo è davvero il problema italiano, l'INPS. Non è certo un mistero che l'istituto di previdenza semplicemente non ce la fa ma non si possono usare i giovani come un bancomat, già il loro futuro è tutt'altro che roseo ma così li stiamo davvero fiaccando. E ora che anche questi sedicenti giuristi (tutti prossimi alla pensione peraltro) la piantino di difendere i diritti acquisiti, nessuno vuole toccare le pensioni da 500 Euro ma quelle da 50000 si, eccome. E non serve neppure bloccare gli aumenti perché con l'inflazione praticamente a zero (se non negativa) non cambia nulla. E magari sarebbe ora di togliere anche qualche esenzione o "facilitazione" per gli over qualcosa. Mi spiego : il signor Mauro Sentinelli (vedi) forte dei suoi 90000 Euro di pensione MENSILE può pagare il biglietto del treno a prezzo pieno e pure il ticket per certi esami senza che la sua qualità della vita peggiori, o mi sbaglio?

martedì 23 dicembre 2014

Nord Corea

Era difficile che non facessi un post su una vicenda che mescola realtà e cinema in modo così ... grossolano. Eh si perché in questa storia vi sono molte cose che non quadrano. Facciamo un micro riassunto : dei sedicenti hackers attaccano il sito (o meglio tutta la struttura informatica) di Sony Pictures America rubando dati, script (quello del prossimo 007) e minacciano attentati nei cinematografi nei quali venisse proiettato il film "The Interview", satira sul dittatore nord coreano Kim Jong Un. Il CEO di Sony dichiara che non potevano altro che ritirare il film, anzi non iniziare neppure a distribuirlo poiché tutto questo era successo prima della "prima" (facile battuta). Iniziamo proprio dal C(hief) E(xecutive) O(fficier) di Sony, tale Michael Lynton. Ora questo signore il cui compenso potrebbe dar da mangiare ad una città di medie dimensioni africane non ha neppure pensato di levarsi dai .... (lo sapete). Se una azienda americana, i principi della tecnologia (o almeno così dice il marketing), si fa mettere in ginocchio da hackers di un paese di morti di fame (e non si tratta solo di una immagine pubblicitaria) forse una domanda sorge spontanea. Dal groviglio di informazioni trapelate sembra che il codice del virus fosse poco sofisticato ma ha potuto fare danni perché conosceva molto bene la struttura interna di Sony Pictures. Quindi abbiamo la classica talpa ma una azienda che maneggia oggetti che costano milioni di dollari dovrebbe sapersi guardare anche dalle talpe o no? O forse dovrebbe guardarsi da manager pagati troppo per le competenze mostrate. Comunque dopo giorni di "laceranti" diatribe ecco giungere la soluzione : il film potrebbe essere distribuito tramite i siti di download/streaming pirata, via internet insomma, così lo mettiamo in quel posto ai terroristi (i quali in effetti non possono mica far saltare ogni casa dove qualcuno guarda l'ostracizzato film). Ma poco dopo ecco che arriva la Sony che ipotizza di essere lei a erogare il film tramite il suo sito (ma era quello che era stato hackerato?). Geniale, talmente geniale (si fa per dire) che viene il sospetto che potrebbe essere tutto costruito. La distribuzione non è mai iniziata ma certo vi sono state delle "preview" e se queste avessero mostrato un film pessimo ? Di certo pochi film al mondo hanno avuto una eco mediatica di questo livello e male ha fatto il presidente degli Stati Uniti d'America, Barak Obama, ha intervenire su un fatto del genere. Staremo a vedere ma prima di dichiarare guerra alla Corea del Nord o mandare droni nelle steppe kazache ci penserei. Citando il personaggio della foto ("vittima" anch'esso di un bio pic non proprio agiografico) "a pensar male si fa peccato ma ...."

sabato 20 dicembre 2014

Religione

"Non c'è più religione" sembra dire la suora della foto e forse non ha tutti i torti. Forse stava leggendo questo articolo de "La Stampa" : si tratta dello scandalo che ha coinvolto i francescani. Solito riassunto : la loro curia generale di Roma ha affidato le offerte (peraltro cospicue) date al "poverello" di Assisi ad una finanziaria che ha utilizzato questi fondi per operazioni poco chiare (addirittura si parla di traffico di armi e droga). Ma come se non bastasse le cose non sono andate come dovevano (o forse qualcuno ci ha messo una pezza dipende dai punti di vista) e adesso l'ordine dei francescani rischia la bancarotta. Davvero questo è troppo : passi per il cieco che compila la schedina, passi per le tonnellate d gasolio fatte ad un naviglio della Marina affondato anni fa, ma che i Francescani, i quali hanno fatto della povertà una bandiera, si macchino di questi reati sembra in tutta franchezza beffardo. Non mi ritengo un bigotto, ho ricevuto come tutti una educazione cristiana e cattolica ma poi mi sono allontanato da Sacra Romana Chiesa e sono quindi abbastanza tollerante nei confronti delle umane debolezze dei membri della chiesta stessa, ma proprio i Francescani? Proprio loro che sono stati in un certo qual senso omaggiati dal Papa che ha proprio scelto Francesco come nome e che ha adottato uno "stile" certamente frugale. Ha ragione da vendere la stampa estera che ci dipinge come un paese di disonesti, manco di un frate puoi fidarti. 

giovedì 18 dicembre 2014

Milano

Ieri mattina a Milano, in zona Porta Romana, è stato l'inferno! Per via di una infiltrazione di acqua in zona Duomo è stata bloccata la circolazione di un tratto della linea 3 (la gialla per i milanesi). Il servizio sostitutivo di autobus è stato attivato in tempi tutto sommato ragionevoli ma il traffico è impazzito (e la vicinanza con il Natale non ha certo aiutato). A parte le solite scene isteriche non ho potuto fare a meno di notare come una metropolitana sia un mezzo di trasporto davvero efficiente. E allora ho subito pensato alla tormentata vicenda della linea 4. Questa linea metropolitana dovrebbe attraversare la città di Milano da est a ovest connettendo da un lato l'aeroporto di Linate e dall'altro una zona della città "scoperta". Per tutta una serie di motivi è in ritardo per l'Expo e vi è un certo movimento che addirittura si oppone al suo completamento. Già questo dovrebbe far capire quanto sia pretestuosa la protesta, un'opera che è già stata iniziata va finita (seppur in ritardo), ma poi, come è possibile pensare che una linea metropolitana non serva? Certo i protestanti sono soprattutto di un quartiere milanese noto qualche tempo fa per essere la residenza di Bettino Craxi e posso ben immaginare che l'ipotesi di dover coesistere con squadre di volgari operai per mesi li faccia inorridire! Salvo poi commentare al caffè quanto è poco moderna la città di Milano. Vadano a New York dove in tutte le volte che ci sono stato (almeno 6) sei immerso nel frastuono (e non solo) di un cantiere, e questo in piena Manhattan.

mercoledì 17 dicembre 2014

Beneficienza

Non ho messo volutamente una foto in questo post in quanto parlo delle "famose" foto senza veli del leader della Lega, Matteo Salvini, destinato (forse) a divenire il prossimo leader del centro destra e speriamo non vada oltre. Accusatemi di sessismo ma le foto di Salvini nudo no! So che l'amica Francesca approva ma il punto non è l'estetica. Il Salvini ha dichiarato che verranno messe in vendita ed il ricavato verrà devoluto in beneficenza. Bene, spero che sarà facile poi scoprire quanto sia stato l'incasso. Ripeto non voglio parlare di buon gusto o di opportunità politiche ma giova ricordare che qualche mese fa un giovanotto americano ha raccattato alcune migliaia di dollari soltanto con una insalata di patate,e mentre la preparava era pure vestito! Potenza e miseria della madre di tutte le reti Internet.

lunedì 15 dicembre 2014

Nodi

Come si dice i nodi vengono al pettine! Mi riferisco alla cancellazione delle province meglio nota come legge Delrio. Non ci voleva un genio per capire che una volta ripartite le competenze tra regioni, comuni e le neonate città metropolitane (che suona un poco ossimoro ma tant'è) ci sarebbero stati un tot di impiegati che non avrebbero avuto più un posto. In Lombardia stiamo parlando di 2800 esuberi, non proprio una cifra di poco conto che, almeno nelle intenzioni della sopra citata legge, andrebbero riassorbiti nella regione (per lo più). La quale (regione) ha subito messo tutti sull'avviso che non hanno fondi a disposizione quindi non assumerebbero neppure uno degli sfortunati ex provinciali, inoltre un tale numero di persone creerebbe una cataclisma. Temo che almeno su questo punto non si possa che convenire : come si legge in questo articolo de "Il Corriere" la regione Lombardia ha 2850 dipendenti, quindi assorbire questi esuberi porterebbe ad un raddoppio esatto della struttura con effetti ovviamente destabilizzanti (almeno nel breve periodo). Ma vi è un fatto che vorrei far notare (per quelli che non hanno avuto il tempo di leggere l'articolo) : il costo dei dipendenti regionali ammonta a 170 milioni di Euro. Un rapido calcolo mostra che, in media, ogni dipendente regionale costa 60 mila Euro all'anno. Insomma in un periodo in cui senti di precari che lavorano per qualche centinaio di Euro al mese, un bel posto comodo in regione non mi sembra poi tanto male.
PS Ovviamente la foto non rappresenta la totalità dei dipendenti regionali ma di certo i workaholic non abbondano.

sabato 13 dicembre 2014

Notturno

Forse in momenti come questi una notizia siffatta può facilmente essere commentata con un bel "ma chi se ne frega" ma uno spunto di riflessione lo vale. Il fatto, come racconta "La Stampa" è la soppressione del treno notturno Parigi Berlino. Lasciamo perdere tutte le suggestioni "romantiche", alla fine collega due paesi che negli ultimi cento anni se le sono date di santa(?) ragione, sta scomparendo un certo modo di viaggiare, uno "slow travel" (ma un termine italiano no?) che viene massacrato dai voli "low cost" (e dagli con l'inglese). Il motivo è sempre quello economico, il servizio notturno costa troppo, e davvero sorge spontanea una domanda : perché esistono questi voli economici e non treni notturni economici? Sappiamo bene che i voli a 9.99 Euro sono possibili grazie a finanziamenti di vario tipo, il che significa che alla fine dei conti paghiamo in realtà tutti quanti (pure se non voliamo). Perché il modello economico non può essere applicato anche al treno? Qui ci vorrebbe ben più di un post poiché le variabili in gioco sono davvero tante (forse troppe) ma una cosa è certa : è stato scelto il mezzo meno ecologico visto che gli aerei elettrici fanno parte più della fanta scienza che della realtà, ma con il petrolio sotto i 60 dollari al barile forse l'ecologia può attendere, forse.

venerdì 12 dicembre 2014

Falso

La notizia è questa : sono stati sequestrati beni per 3 milioni di Euro (non proprio bruscolini) all'avvocato di William Colombelli, coninvolto nell'inchiesta per le tangenti sul MOSE (non a caso la notizia è tratta dal "Mattino" di Padova). Ma la "vera" notizia è che l'avvocato del nostro William, tale Fabio Franco Accinelli non risulta essere un avvocato anche se "bazzicava" le aule dei tribunali da oltre 20 anni! Ora esiste un sito dove uno può verificare se una persona è davvero un avvocato oppure no e quindi in tutti questi anni nessun tribunale si è mai preoccupato di fare una piccola verifica? E il sito è pubblico quindi nessun problema, neppure la solita "privacy" che non ho ancora capito se oltre a creare una marea di carte da firmare, è mai servita davvero a qualcosa. Ma poiché l'appetito vien mangiando ho verificato che esiste un sito analogo anche per medici e dentisti. Eccolo e .... buon divertimento.

mercoledì 10 dicembre 2014

Post

Con facile gioco di parole questo è un post sul post. Il nostro tempo è davvero il tempo del post : post moderno per citare la corrente culturale dominante in special modo al cinema ma soprattutto post ideologico. L'amica Valeria mi segnala questo articolo in cui si parla del signore sopra effigiato. Eh si, è proprio quello che sembra : il primo Schutze (sorry non trovo la umlaut) "abbronzato". Ormai le ideologie sono superate come vediamo ogni giorno in Italia con un Salvini che inneggia a Putin, Razzi che esalta la Corea del Nord. Ma lo stesso premier Renzi non è un protoptipo "preciso" del comunista. E persino il partito spagnolo "Podemos" si dichiara oltre le ideologie (anche se poi si presenta alle elezioni europee con il "rosso" Tsipras). In effetti il credo capitalista ha vinto su tutti i fronti (a parte Corea del Nord, Cuba e forse dimentico qualche altro paese, ma tutte queste nazioni possono solo vantare miseria) e quindi risulta davvero difficile pensare che "un altro mondo è possibile". Ma il sotto prodotto di questo post ideologismo può essere il signore che vediamo sopra, come dire che non tutti i mali vengono per nuocere, forse.

martedì 9 dicembre 2014

Qatar

Ma qualcuno si rammenta dello scandalo "Qatar"? Tanto per rinfrescarci la memoria rammento che si trattava di un sospetto (ma dai) di corruzione da parte del ricco emirato per ottenere l'assegnazione dei mondiali di calcio 2022. Certo che pensare che gli emiri usino i loro petro dollari per "pilotare" l'assegnazione sembra quasi scontato (anche se da italiano devo ammettere una certa, come dire, deformazione professionale visto le recenti vicende capitoline) ma dopo il primo clamore mediatico tutto sembra tacere. Ma intanto i ricchi emiri, sotto la doccia, canticchiano "Time is on my side" perché non si organizza un mondiale di calcio sui due piedi (parlando di calciatori ...) quindi tra un po (anche se non sono in grado di quantificare il quanto) la candidatura non potrà essere ritirata (fatto peraltro mai avvenuto). Ma parlando di problemi logistici leggete un po qui (fonte inusuale ma tant'è) : giocare a calcio in un paese dove si raggiungono temperature prossime ai 50 gradi non è uno scherzo, affatto. Pur con tutti i dollari a disposizione dei nostri emiri non si può fare tutto (già il recente mondiale in Brasile ha mostrato più di un problema) anche perché la soluzione più sensata sarebbe di giocare durante l'inverno (si fa per dire) ma questo andrebbe ad impattare con i milionari campionati europei (e non solo). Ma questi "problemini" i dirigenti FIFA non li avevano immaginati? Difficile credere di no e allora la corruzione diventa l'unica spiegazione plausibile.

lunedì 8 dicembre 2014

Errata corrige

Come tutti i blog che si rispettano anche a me tocca l'onere e l'onore di passare attraverso le forche caudine della errata corrige. In un mio recente post ho parlato di Filippo Mazzei lamentando il fatto che lo stato italiano se ne fosse dimenticato. L'amica Monica mi segnala che in realtà non è così e che vi è stata una emissione nel 1980 che proprio lo celebrava (gemellata credo con quella statunitense). Faccio ammenda anche se sembra "strano" che nel 1980, ossia ben prima della era Internet, qualcuno ricordava questo personaggio che oggi (ma qui potrei di nuovo sbagliare) sembra essere svanito.

domenica 7 dicembre 2014

Pagelle

Una volta verso Natale arrivavano le pagelle, oggi mi sembra che sia cambiato qualcosa, arrivano i "pagellini" comunque qualcosa arriva. Ed è arrivata anche una pagella per la disastrata situazione italiana. Pochi giorni fà è stata la volta di Standard & Poor's, nota società di rating, che ha declassato il nostro debito ad un passo dal livello "junk" (spazzatura tanto per essere chiari). Oggi invece tocca alla teutonica Angela Merkel, premier tedesco, bocciare il lavoro del governo (e già che c'era ha dato una tirata d'orecchi pure ai francesi). Sulle società di rating ho già più volte espresso dubbi (anche perché proprio in questi giorni il livello di spread ha toccato 120 punti, ed erano 9 mesi che non succedeva), sulla rigidità di Frau Merkel non sono l'unico ad esprimere dubbi (la classica medicina che ammazza il paziente), ma possibile che sbaglino tutti? Temo di no, perché il nostro governo ormai deve andare oltre i tweet. Capisco che passare attraverso un parlamento poco coeso come il nostro (e pure bicamerale) è un incubo ma il nostro debito continua a crescere nonostante i tassi bassi dovrebbero aiutare a ridurlo. Ma la via della riduzione passa attraverso tagli e lotta all'evasione / corruzione. Ma i tagli sono immediati (più o meno) mentre la lotta ha tempi (e soprattutto esiti) incerti. Intanto entro il 16 dicembre dovremo pagare IMU e Tasi che pare proprio saranno più pesanti delle precedenti, ma temo non sia che l'inizio.

sabato 6 dicembre 2014

Vino

In vino veritas dicevano gli antichi romani! E avevano ragione da vendere peraltro. La bottiglia di vino sopra raffigurata è intitolata a Philip Mazzei a cui è stato anche intitolato un francobollo. Ma chi è costui? Un italo americano viene da dire e invece no, è un puro e semplice italiano! Infatti il suo nome è Filippo ma ha avuto una notevole importanza nella nascita della nazione americana tanto da essere uno degli ispiratori della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti. Per chi volesse approfondire vedi. Certo che stride la differenza : da un lato abbiamo solo una bottiglia di vino che ci ricorda questo personaggio non proprio "minore", e non dimentichiamo che la famiglia Mazzei ha una tradizione di viticoltori, ma si tratta di una commemorazione "privata" mentre dall'altro alto (dell'oceano?) un francobollo delle poste statali lo ricorda. Non siamo neppure capaci di conservare la memoria oltre ai monumenti o il paesaggio? Davvero un paese in difficoltà.

venerdì 5 dicembre 2014

Classifiche

Le classifiche sono la croce e delizia del nostro tempo, soprattutto quelle fatte per nazione. Ho appena parlato della nostra posizione (bassa) nella classifica dei paesi corrotti (o virtuosi vedete voi). Ovvio che queste classifiche non riescono ad essere sempre rappresentative della realtà di una nazione ed in effetti ci sono cose nella penisola in cui vivo che sfuggono a qualsiasi processo che cerchi di dare loro un senso. Ma alla fine magari incrociandone varie si riesce ad avere un quadro abbastanza veritiero. Ho "rispolverato" questo articolo del "Fatto" in cui l'Italia si piazza (diciamo) al 65mo nella classifica per la facilità di business. Quindi siamo meglio piazzati in termini di corruzione che di efficienza. E qui torno su un mio "cavallo di battaglia" : la burocrazia. Le due classifiche sembrano dirci proprio questo e d'altra parte una burocrazia inefficiente ed arrogante è uno dei fattori "scatenanti" della corruzione. Peraltro l'articolo titola che è più facile fare business in Botswana che in Italia! Di nuovo questo parallelo con l'Africa.

mercoledì 3 dicembre 2014

Cincinnato

Cincinnato chi era costui? Forse la domanda è meno retorica di quanto sembra ma per chi non lo rammentasse è quel console romano capace di rinunciare la potere (anche se la sua storia è un filo più complessa vedi). Ma visto che sono in vena di indovinelli proviamo con un altro personaggio : José Mujica ! Difficile vero? Eppure questo è un personaggio contemporaneo, vivente. Si tratta dell'ormai ex presidente dell'Uruguay che giunto alla fine del secondo mandato si ritira in ossequio alla legge. Ma non è solo questo che lo rende "speciale" : durante tutta la sua epopea politica ha sempre rinunciato ad ogni privilegio, è stato "dichiarato" incorruttibile e adesso farà il pensionato a circa 1000 Euro al mese, come riporta "La Stampa". Che stridente differenza con i nostri politici nostrani pieni di soldi e privilegi ma non certo di incorruttibilità! Proprio in questi giorni è uscita una classifica che relega l'Italia al 69mo posto per ciò che riguarda la corruzione. Siamo in compagnia di Romania, Senegal e Swaziland davvero un bel quartetto. Facciamo un altro indovinello : siamo il sud dell'Europa o il nord dell'Africa?

martedì 2 dicembre 2014

Migranti

E tornammo ad esser migranti! So che Matteo Salvini non ci crede ma le parole del premier britannico David Cameron non ammettono altre interpretazioni. Come riporta "The Telegraph" Cameron ha detto che la Gran Bretagna non può sopportare oltre flussi migratori dalla UE, e non si riferisce solo ai soliti rumeni e polacchi ma anche italiani, francesi e spagnoli (probabilmente si è scordato dei portoghesi). Se non si limitano questi arrivi la Gran Bretagna uscirà dalla UE (e forse stanno già organizzando la difesa alle frontiere come suggerisce la foto). Ovvio che dietro questa crociata contro noi ed i nostri cugini transalpini e iberici non vi è un motivo religioso (siam tutti cattolici) e neppure linguistico (siam tutti "latinofoni" ammesso che si dica). Il motivo si chiama Nigel Farage,il leader del partito anti Europa UKIP che sembra destinato a far nero proprio il partito del premier, i "tories". Peraltro il buon Cameron sembra non aver letto l'ultimo rapporto OCSE nel quale si legge che è la Germania la prima meta dei migranti e di gran lunga, il Regno Unito si piazza secondo ma incalzato dalla Francia. Quindi un po' pretestuosa questa mossa anche perché gli inglesi non sono mai stati grandissimi lavoratori quindi un "aiutino" gli serve eccome (basta andare in un bar o ristorante a Londra per verificare). Certo tutti vorrebbero solo immigrati del tipo : oligarca russo, magnate indiano, sceicco arabo (che sono giustamente extra UE) ma è difficile essere così selettivi anche per gli ultra snob "britons".

lunedì 1 dicembre 2014

Felix

Potremmo chiamarla Emilia Romagna Felix! Come tutti gli anni "IlSole24Ore" pubblica la classifica delle province italiane in termini di qualità della vita (vedi). Ovvio che i criteri, la raccolta dei dati possono essere oggetto di 1000 disquisizioni ma prendiamola con il "famoso" beneficio d'inventario. Quest'anno la prima posizione è occupata dalla provincia di Ravenna, di cui è immortalato il piccolo centro di Cotignola, Questa provincia aveva già conquistato il gradino più alto del podio ma era il 1990. Quello che si nota è che la regione Emilia Romagna sembra essere davvero la regione dove vivere (a parte forse Ferrara che si colloca come ultima, strano) e devo dire che è una sensazione direi condivisa da molti. Perché sono regioni di sinistra? Sarebbe fin troppo facile affermarlo ma se le ideologie hanno ancora un briciolo di senso sembra che l'ipotesi di un benessere diffuso anziché concentrato renda poi più vivibile il tutto (chiedere a chi ha visto la Russia dove i super ricchi non mancano ma gli altri...). Quindi bravi gli emiliani, ma vorrei far notare Milano che si colloca al posto numero 8 subito dopo Bologna, città che nell'immaginario collettivo sembra nettamente più vivibile .

domenica 30 novembre 2014

Padova

Avevo trascorso un weekend a Padova qualche anno fa. Era un luglio soffocante e forse per quello mi ricordavo solo la (splendida) cappella degli Scrovegni. Vi ho passato qualche giorno recentemente e ho "scoperto" una città davvero bella. Oltretutto è una città ricca e di conseguenza è anche ben tenuta senza essere il classico mix di bellezza e decadenza così consueto in Italia. Però una verifica con alcuni amici "stranieri" mi ha confermato che la visibilità di Padova all'estero è molto bassa. Ovvio che pesa la vicinanza con la stella di prima grandezza che è Venezia ma anche Verona è più famosa vuoi per l'arena vuoi per l'immortale storia di Giulietta e Romeo. Già detto che non riusciamo a valorizzare il nostro patrimonio artistico. Ecco Padova "basta" farla conoscere, promuoverla. Sarebbe un peccato (?!) che fosse solo una meta di turismo religioso.

venerdì 28 novembre 2014

Black Friday

Per chi non lo sapesse il "Black Friday" non è solo un evento di borsa (di solito un pesante crollo) ma è una solida tradizione anglosassone (visto che anche i tanto anti italiani inglesi la hanno adottata). Il giorno dopo quello del ringraziamento (il giorno del tacchino per intenderci) si da il via allo shopping natalizio con eccezionali promozioni. Quest'anno potrebbe esserci un Black Friday sottotono (almeno negli States). Come riportato a qualcuno è venuto in mente di boicottare l'evento come protesta contro il verdetto di Ferguson. Per chi fosse stata in missione in Antartico ricordo che nella cittadina di Ferguson, Missouri, un agente (bianco) ha ucciso un ragazzo (nero) disarmato e qualche giorno fa la corte ha deciso che non bisogna procedere contro il poliziotto. Tale verdetto ha suscitato qualche malumore, diciamo così. E come protesta ecco la trovata di non spendere un "dime" (10 centesimi) nel giorno invece simbolo del consumismo. Interessante, è ormai molto tempo che sappiamo di essere "solo" dei consumatori (il tempo delle masse operaie è finito in America e Europa). Eppure lo sciopero è tuttora un arma potentissima nelle mani del consumatore, ossia decidere di non comperare. Ma questa arma è meno usata di quanto si pensa forse perché comperare è un piacere mentre lavorare molto di meno. Ad ogni buon conto vedremo se gli ideatori di questo boicottaggio avranno successo (cosa di cui dubito fortemente). Bisogna ricordare che gli Stati Uniti sono la patria del Movimento di Seattle, di Occupy Wall Street ma sarebbe il massimo che si risolva uno strisciante problema di discriminazione razziale solo decidendo di non cambiare l'ennesimo apparecchio TV.

giovedì 27 novembre 2014

Oro nero

Lo chiamano giustamente oro nero, il petrolio, eppure negli ultimi periodi il suo valore è decisamente sceso. Qualche mese fa avevamo visto superare il valore (davvero stratosferico) di 110 mentre oggi fatica a superare 75 (dollari ovvio). Le cause di una caduta così verticale sono molteplici e difficili da riassumere in un post ma certamente la novità degli Stati Uniti che da importatori stanno diventando esportatori, l'affermarsi di alternative (ma attenzione il gas la fa da padrone le rinnovabili remano ancora nelle retrovie) e soprattutto il conflitto arabo iraniano. Perché questa è una vera guerra che noi occidentali di fatto quasi ignoriamo. Il confronto potrebbe essere camuffato da guerra teologica visto che gli Iraniani sono per oltre il 90% sciiti mentre i sauditi sunniti. Ma è solo una facciata, dietro vi è un pesante scontro per l'egemonia tra i paesi produttori che hanno un peso politico mondiale rilevante. Non dimentichiamo che il famigerato Isis si "autofinanzia" con i pozzi petroliferi del nord iracheno. Un sottoprodotto di questo conflitto è la mancanza di un accordo per limitare la produzione che porta il prezzo del greggio in cantina. Ma godiamoci questo momento di benzina "low cost" ma non pensiamo che sia destinata a durare in eterno, alla fine noi siamo sempre l'occidente malvagio "boko haram".

mercoledì 26 novembre 2014

Diamine

Diamine ha proprio ragione il premier turco Tayyip Erdogan, sopra raffigurato, che afferma che le donne sono diverse (vedi)! Sono talmente diverse dagli uomini da rischiare di essere meglio, caro (spero non me ne voglia) Erdogan. Leggevo qualche giorno fa un post di Massimo Gramellini (un altro maestro insieme a Michele Serra) che parlava dell'arresto di 12 pediatri toscani accusati di aver indotto le loro pazienti a comperare del latte artificiale (il quale in Italia ha un prezzo davvero esorbitante, chissà perché). Lasciamo lavorare la giustizia (e ci vuole un po di fiducia cieca dopo la sentenza Eternit) ma se si dimostrano colpevoli, si sono davvero macchiati di un reato odioso, odioso perché gioca sulla "debolezza" che chiunque ha per un bambino. Ma la cosa che mi ha colpito è stata la chiusura del post dove Gramellini fa notare (ecco la sua bravura) che i 12 pediatri sono tutti uomini! Visto che la statistica è una scienza (anche se non esatta) significa qualcosa, caro Erdogan e non va esattamente nella direzione del discorso che hai appena tenuto. Certo poi ci sono donne che, per così dire, esagerano come la madre (vedi) di un agente afgano ucciso dai Talebani. La signora ha imbracciato il fucile e con la figlia e la nuora (sempre donne caro Erdogan) ha ucciso 25 Talebani! Bisogna ammettere che la violenza non è mai una soluzione di lungo periodo ma di certo molti (compreso me) hanno pensato che i Talebani hanno raccolto quello che hanno seminato. E quindi certe tendenze "filo talebane" che si stanno manifestando in Turchia sono da guardare con molta attenzione, e forse il processo per l'ingresso nella UE richiede ancora del tempo, molto tempo.

lunedì 24 novembre 2014

A pensar

A pensar male si fa peccato ma ci si azzecca, diceva Giulio Andreotti che delle faccende del mondo se ne intendeva. Ho appena letto la notizia che Ghoncheh Ghavami è stata liberata. Era stata condannata ad un anno di carcere per aver manifestato contro il divieto di assistere (per le donne) ad un partita di pallavolo. Prima che qualcuno si lanci un elegia del buon senso che alla fine ha prevalso rammento che si è fatta 5 mesi ed è stata rilasciata su cauzione. Quindi non è che proprio l'abbiano graziata. Ma il punto è un altro, purtroppo. La foto la ritrae e ci mostra una oggettivamente bella ragazza. Ora tutta la mobilitazione internazionale sarebbe stata ugualmente ampia se si fosse trattato di una brufolotica adolescente sovrappeso? Non voglio essere maschilista ma questo film l'abbiamo già visto : ricordate il caso "Sakineh" (tanto per stare proprio in quel paese)? Per mesi è circolata una foto (divenuta subito un icona) che ci mostrava un volto nettamente più giovane e nettamente più attraente (magari pure fotoritoccato). E che dire delle ragazze rapite in Nigeria di cui fatta circolare una foto completamente falsa. Comunque se la bellezza della "nostra" Ghonchech è servita a "sensibilizzare" l'opinione pubblica ben venga, il fine giustifica i mezzi, ma attenzione al rischio che si corre. Non vi sono, a questo mondo, solo principesse da salvare.

domenica 23 novembre 2014

Spread

Ormai lo spread è entrato nell'uso comune, forse mia mamma ha ancora qualche dubbio su cosa sia esattamente ma sa che le condiziona la sua vita. Se ne è parlato (male) moltissimo contestando il fatto che sia capace davvero di essere la sintesi della situazione economica di un paese. Forse è vero e forse no. E se invece riuscisse ad essere ben più della "semplice" somma di fattori economici e finanziari (soprattutto questi ultimi). Prendiamo due penisole a confronto (come da foto) : quella italiana e quella iberica. La Spagna è da un po' che "vanta" su di noi un vantaggio di circa 20 punti del famigerato spread, vantaggio maturato dopo esser passata attraverso un crisi davvero dura che peraltro lascia ancora pesanti strascichi. Ma leggendo qua e là scopro un fatto che giustifica eccome quei 20 punti : come riporta "Ansa" in un quartiere popolare di Madrid la polizia ha eseguito lo sfratto di una signora di 85 anni! Vi erano una ventina di "attivisti" che si opponevano ma lo sfratto è stato portato a termine. Allora la squadra del Rayo Vallacano (la squadra di quartiere diciamo) ha detto che lancerà una sottoscrizione per risolvere la questione della signora. Se penso ai recenti fatti di Milano la differenza è stridente : per chi non vive a Milano o non ha letto nulla ricordo che vi sono state alcune giornate di guerriglia proprio per evitare le esecuzione degli sfratti (assolutamente legali). Ma nessuno di questi "attivisti" (tra cui il disabile e la donna incinta ma questa è un'altra storia) ha pensato di lanciare una sottoscrizione. Hanno preferito calpestare la legge e provocare danni (che saranno pagati dalla comunità mica da loro). Potevano coinvolgere Inter e Milan che stasera si confronteranno nel derby. Immaginate l'effetto mediatico di un annuncio in uno stadio che si preannuncia esaurito. Meglio la guerriglia? Contro un sindaco di sinistra poi. Altro che 20 punti di spread ci meritiamo.
PS ci sarebbe da fare anche una riflessione sul potere del web, poiché senza il filmato della signora in lacrime tutto questo non sarebbe successo ed è lecito allora porsi la domanda : quante altre persone stanno patendo lo stesso dramma? Ma questo è un altro post.

sabato 22 novembre 2014

Sol Levante

Di sicuro il Giappone è un paese lontano (lo si chiama estremo oriente o no?) non solo in termini geografici ma soprattutto in termini culturali, eppure abbiamo in comune, noi italiani, una cosa : la brevità dei governi. L'attuale (governo), presieduto da Shinzo Abe ha indetto nuove elezioni mancando così di poco il traguardo del secondo anno di vita. Motivo della caduta il PIL, la crescita, insomma l'economia che non tira. La politica economica del governo Abe (nota appunto come "Abenomics") si era basata su un diluvio di soldi da parte della banca centrale e una serie di misure fiscali. Una di queste è stata secondo me la vera crepa che ha portato il sistema al crollo. Parlo dell'aumento dell'IVA (scusate non so come si chiama in giapponese) dal 5% all'8%. Qualcuno dirà : beati loro noi siamo quasi al triplo con il nostro 22% (che peraltro potrebbe passare al 23%). Vero ma non dimentichiamo che l'aumento giapponese è un aumento "monstre", che se fosse fatto in Italia porterebbe la nostra aliquota a sfiorare il 30%. Cosa è successo in Giappone : che molta gente proprio per evitare un aumento del 3% (più o meno) sui generi soggetti, si è precipitata a comperare con il risultato di far impennare il PIL per un trimestre e deprimerlo per i due successivi. Quindi nuove elezioni dove peraltro Abe si ripresenta con un nuovo piano economico che prevede un altro aumento dell'IVA (al 10%). Credo che sia difficile far crescere l'economia solo con fiumi di denaro a basso (se non zero) costo o riacquisto di titoli (vero Draghi?). Quelle misure fanno impazzire di felicità i vari indici azionari e non, ma si tratta di finanza non di economia. Pare che l'unico modo per far progredire l'economia passi attraverso l'incentivazione ai consumi. Ma sappiamo bene che non potremo consumare come se non ci fosse un domani, ma senza i consumi l'economia (quella vera) ristagna. Mi pare si chiami quadratura del cerchio.

venerdì 21 novembre 2014

Roaming



Qualche tempo fa la Rai ha mandato in onda una seire di spot che parlavano di Europa, di cui si vede il finale francamente improbabile. Vale la pena notare (come ha fatto il prode "ritoccatore" della foto che ringrazio) che gli spot influenzavano eccome visto che parlavano sempre dell'Europa in termini positivi. Ma anche se ne avessero parlato in termini negativi avrebbero avuto lo stesso effetto : influenzare (in una sorta di effetto quantistico dove l'osservatore altera l'osservato). Voglio anche io parlare di Europa (cosa già fatta peraltro). Ad inizio 2014 la UE annunciava la fine del roaming, ossia le "botte" che arrivano quando si telefona all'estero. La logica c'era tutta, se vogliamo una Europa vera iniziamo ad abbattere tutte le barriere a cominciare ad esempio dal roaming, saremo tutti europei un giorno (questione ormai più se che quando) allora telefonare a Saronno deve essere lo stesso che a Dusseldorf. Questa bella cosa doveva concretizzarsi entro la fine del 2015 ma in realtà sembra che tutto venga rinviato al 2018 (il che fa davvero temere che più un rinvio sia una cancellazione). Cosa è successo nel frattempo? Semplice che le compagnie telefoniche mobili hanno iniziato a far pressioni sulla UE. Come riporta "La Stampa" prima le compagnie hanno fatto presente le perdite che avrebbero subito (poverine) poi hanno cominciato a far capire che ci sarebbero stati dei tagli agli investimenti che avrebbero loro malgrado (!) portato a tagli occupazionali. A questo punto, vista la crisi dalla quale non si riesce ad uscire, i governi hanno fatto una simpatica marcia indietro. Quindi ho parlato di Europa sia bene che male credo, ma di certo ho parlato anche delle compagnie telefoniche e ne ho parlato male perché i dirigenti apicali di quelle aziende guadagnano stipendi da favola operando in un mercato di fatto controllato da loro stessi (come i cartelli dei narcos colombiani) e certo non si porrebbero il minimo problema ha licenziare gente che guadagna centinaia di volte meno di loro non appena ve ne fosse la necessità anche senza che la UE ci si metta di mezzo. Credo che in questo caso sto influenzando il lettore.

martedì 18 novembre 2014

Diabete

Sono circa 5 milioni i diabetici in Italia e anche nel resto del mondo sono in continuo aumento grazie ad una alimentazione sempre più "ricca" ma non sempre più sana. Il problema negli Stati Uniti è ancora più grave e quindi è iniziata una battaglia contro lo zucchero e in particolare contro le bevande (tipicamente quelle gassate) che ne contengono parecchio e che per molti americani sono l'unica bevanda consumata almeno fino a quando non crescono abbastanza per passare agli alcolici (che bene non fanno pure loro). Ci provò l'allora sindaco di New York, Michael Bloomberg, ma senza successo. Invece qualche giorno fa' si è tenuto un referendum nella mitica "bay" californiana, a San Francisco e a Berkely. L'oggetto del contendere era se applicare una "super" tassa alle bevande gassate. Come riportato Berkley ha approvato una tassa di 12 centesimi (su circa 2 dollari di costo) mentre San Francisco non è riuscita (per mancanza di quorum) ad approvare una tassa di 24 centesimi (il doppio). Certamente ha pesato la composizione dell'elettorato che a Berkely è certamente più ricco e acculturato e qui forse vi è il "problema". I maggiori consumatori di queste bevande sono proprio le fasce più povere (di soldi e di cultura) quindi per loro l'aumento può essere qualcosa che pesa nel bilancio familiare. Insomma si rischia la classica tassa "pro" ricchi unita ad una certa isteria del sistema americano che criminalizza (quasi) più lo zucchero delle armi. Eppure se non vogliamo ripetere gli errori del proibizionismo la "leva" economica sembra essere l'unica possibile, anche se poi non garantisce risultati sul lungo periodo. Parlando proprio degli Stati Uniti, laggiù vi è stata una feroce battaglia contro il fumo che ha portato risultati lusinghieri alla fine del secolo scorso. Risultati ottenuti tassando pesantemente le "bionde" (come in Italia peraltro). Oggi la situazione si sta modificando e se vi capita di vedere qualche film americano recente noterete quanta gente fuma. Credo che l'unico modo sia quello di far capire quali sono i pericoli di certi comportamenti ma anche questa è una strada in salita e dagli esiti spostati in là nel tempo (oltre che incerti).

domenica 16 novembre 2014

Lux Leaks

Per chi non lo sapesse l'affare "Lux Leaks" è una evasione fiscale che ha riguardato 349 aziende. Queste ultime hanno stretto accordi con il compiacente Granducato del Lussemburgo ed evaso tasse per miliardi. Peccato che il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker sia proprio originario del piccolo paese. Ora una sua recente lettera ha chiarito che quanto fatto era in linea con le leggi fiscali del suo paese e che la sua unica colpa è quella di aver taciuto, colpa di cui fa ammenda. Tutto Bene ma le scuse migliori sarebbero state togliere alle multinazionali le agevolazioni di cui godevano (visto che poi mica usavano quei soldi per finalità filantropiche). Invece no, a parte un generico impegno a lavorare per una armonizzazione della fiscalità nella UE, cosa su cui tutti si dichiarano concordi ma nessuno fa una mazza. A questo punto viene davvero da pensare male (Andreotti docet) ma forse la nomina di Juncker serve proprio ad evitare che qualche cattivone possa mettere in pericolo i privilegi di cui gode il Granducato. Ma davvero non si riesce a ricondurre alla ragione uno stato che esiste neppure nel Risiko? Davvero tempi strani.

venerdì 14 novembre 2014

Esondare

Sembra che la meteorologia (quella spiccia da telegiornale) sia una fucina di neologismi. Ho parlato già (peccato di auto citazione) delle bombe d'acqua e oggi parliamo di "esondare" con i suoi derivati (tossici?) come "esondazione". Una rapida ricerca dalle parti della Crusca mi ha rivelato che il termine in questione è di recente acquisizione. Questo fa parte della evoluzione di una lingua (credo) ma strano che proprio due termini "acquatici" siano stati coniati. Purtroppo il problema non è solo linguistico anzi è un problema maledettamente serio di uso eccessivo del suolo (leggasi cementificazione), incuria del suolo stesso per cui ha ben donde chi chiosa con la frase "ogni volta che piove (un po' forte) si contano i morti". Abbiamo un patrimonio paesaggistico tra i migliori del mondo ma non riusciamo a conservarlo allo stesso modo con cui trattiamo il nostro patrimonio culturale. Non credo che il famigerato "sblocca Italia" vada nella direzione giusta ma il problema è nato con la ricostruzione post bellica e oggi con la situazione economica che ci troviamo diventa davvero difficile porre rimedio a oltre mezzo secolo di errori. Anche perché non sarebbe abbastanza bloccare la cementificazione occorrono tutta una serie di opere per rimettere in sesto il territorio. Le "grandi opere" sarebbero davvero queste insieme (magari) ad una "revisione" di tutto il sistema di distribuzione dell'acqua (un mio vecchio pallino lo so). Possibile sperare che un governo vari davvero un piano così ambizioso e così poco "visibile" ? Difficile, difficile ma sto davvero scivolando in un pessimismo cosmico.  

mercoledì 12 novembre 2014

Olanda

Continuo in questa sorta di "tour" europeo e stavolta tocca all'Olanda. Come riporta "La Stampa" in Olanda hanno inaugurato la prima pista ciclabile solare. Il video (un troppo lungo a mio avviso) spiega che dopo 5 anni di ricerche sono riusciti a mettere a punto un "sistema" con delle celle fotovoltaiche annegate nel bitume. Quindi si utilizza la superficie della pista ciclabile per produrre elettricità. Formidabili questi olandesi considerato che non si associa l'Olanda con il sole (magari con i tulipani) ma tant'è. Nel video si scopre che hanno partecipato al progetto università, industria e il pubblico (sotto forma della provincia di Amsterdam). Non vi è menzione di quanto tutto ciò è costato (suvvia non vorremo che il sacro fuoco ecologista venga spento da qualche cascata di Euro) ma soprattuto non si parla di quanto questo asfalto fotovoltaico ("asfaltaico"?) costi o costerà, e quali problemi di manutenzione ponga. Ma resta una iniziativa interessante e apprezzabile (soprattuto quando ci daranno anche qualche cifra). Ci mostra (ci = a noi italiani) come si possono spendere i soldi pubblici in modo costruttivo anche se, è bene ricordare, l'Olanda è uno dei paesi "canaglia" dove ripulire i bilanci aziendali ma almeno usano una parte di quei soldi per abbassare il livello di Co2 problemino che sembra interessare (era ora) anche i grandi del pianeta.

martedì 11 novembre 2014

Polonia

Come si suol dire la verità sta nel mezzo? L'articolo di "Panorama" ci racconta cosa è successo ai paesi ex comunisti, e si scopre (molti lo sapevano già ma un ripasso ..) che in alcuni paesi si può praticamente affermare che stavano meglio prima! Addirittura l'articolista afferma che per Ucraina o Serbia (ed altri) non basteranno 50 anni per tornare al livello di reddito che avevano quando il Muro di Berlino è caduto. Forse un po' buttata li perché nessuno di questo mondo sa cosa può succedere in 50 anni ma certo vuol dire che questi paesi sono messi male. Un paese invece promosso è la Polonia, peccato che leggendo questo articolo di "Lettera43" si scopre un lato davvero oscuro di questo paese. Persino si parla di un ritorno dell'anti semitismo che in Polonia sembra davvero difficile da credere. Leggendo però fino in fondo l'articolo di Panorama si evince che il PIL polacco è cresciuto ma anche le differenze sociali e certamente questo genera l'humus fertile per formazioni di estrema destra con relative "sfumature" neo naziste. Purtroppo (l'ho già detto) la tendenza ad esacerbare le distanze sociali è mondiale, non certo solo polacca, ma non promette nulla di buono.

lunedì 10 novembre 2014

Cena

Molti probabilmente non ricordano il film di Blasetti di cui vediamo la locandina (vecchio stile) sopra. Molti probabilmente non ricordano lo scandalo che suscitò all'epoca per una delle prime scene di nudo (solo a livello di seno) del cinema italiano. Ma molti hanno sentito la famosa frase : "E chi non beve con me, peste lo colga!". Non so se il premier Matteo Renzi abbia visto il film (per lui è troppo preistorico) ma potrebbe scoprire pericolose somiglianze con la situazione attuale. Mi riferisco alle cene che sta organizzando a sostegno del suo partito, il Partito Democratico, dove il "coperto" è di 1000 Euro e in particolare a quella svoltasi a Milano. Ho sempre detto che Renzi non raccoglie tutte le mie simpatie ma questo non significa perdere di vista l'obiettività. Prendiamo questo articolo de "La Stampa" e facciamo un po di "cucina" (come si dice in gergo). Partiamo dal titolo : "Risotto scotto e sbadigli". Fantastico il problema dell'Italia è che non sappiamo fare più il risotto al dente. E poi sbadigli ? Una delle qualità che tutti riconoscono a Renzi è proprio la sua capacità mediatica e parlano di sbadigli. Peraltro nella galleria fotografica non si vede nessuno che sbadigli. Per fortuna l'articolo entra più nel merito ma anche qui troppo livore : doveva scendere tra i tavoli anziché parlare dal palco, sono certo che se l'avesse fatto sarebbe stato criticato. Parlando di critiche, l'articolista riporta quelle del pubblico, in particolare quella di Elda Tessore  che contesta a Renzi di aver fatto solo l'elenco di quello che ha fatto anziché dare un messaggio di speranza. Opinabile ma consistente peccato che la signora sia un personaggio assai chiaccherato del cosiddetto "Sistema Torino". Ho poi visto un filmato (scusate non rammento di quale testata) dove venivano intervistati coloro che erano in fila per entrare alla cena. Indovinate che domanda hanno fatto ? "Ma secondo voi Renzi paga anche lui 1000 Euro"? Geniale, manderei subito l'intervistatrice negli Stati Uniti (dove le cene di raccolta fondi sono prassi consolidata) a chiedere ad Obama se tutte le volte che partecipa paga! Ora i tagli all'editoria sono un brutta cosa ma forse non del tutto ingiustificati.


sabato 8 novembre 2014

Acqua

E un giorno, girando un rubinetto come quello sopra raffigurato, scoprirono l'acqua calda! Mi riferisco alla recente inchiesta sul Granducato (caspita sembra il nome di un biscotto) di Lussemburgo la quale rivela che in questo minuscolo paesello si annidano centinaia di "branch" di aziende, create con il solo scopo di evadere le tasse! Ma no, inaudito. Francamente mi associo alla collega Demurtas (speriamo non si incazzi per tanta familiarità) di "Lettera43" che nel suo blog intitola il post "Euroballe". Ma lo si è detto (persino io) sin da subito che la scelta di Juncker come presidente della Commissione Europea era per lo meno discutibile in primis perché rappresenta uno stato che politicamente conta come il 2 di picche (ma questa poteva essere una raffinata strategia) ma anche perché questo stato è uno degli evasori "legalizzati" insieme a Irlanda e Olanda all'interno della UE. E adesso si sono messi ben 80 giornalisti a rivelarci quello che si sapeva già. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno si può ipotizzare che proprio la provenienza di Juncker lo renda garante di una vera guerra alla evasione, quella fatta da ineffabili professionisti che non pensano minimamente a se stessi come a dei malfattori. Ma bisogna essere davvero ottimisti. Temo che invece in capo a qualche giorno tutto finirà nel dimenticatoio e nel caso l'opinione pubblica insista con diabolica caparbia ad occuparsene abbiamo sempre il virus Ebola pronto a riprendere le prime pagine. Avete notato che non se ne parla più ?

venerdì 7 novembre 2014

Piume

Faccio qualche importante premessa : non posseggo ne azioni ne piumini della Moncler, non ho visto la trasmissione "Report" nella quale la nota azienda è stata letteralmente "spellata" viva (con evidente allusione alle oche spennate vive). Ora non so come mai tanto furore contro questa azienda da parte di Gabanelli e compagni. Francamente mi suona bizzarro che ci si scagli contro una azienda italiana di successo, anzi più che bizzarro mi sembra che quasi nasconda una punta di invidia. Si obietta che Moncler non sia italiana al 100% e la cosa può sorprendere solo uno sprovveduto : il sogno di mezzo mondo ossia l'Iphone 6 dove pensate lo facciano ? Ah dimenticavo "designed in Usa" ma la stessa cosa vale anche per le tanto apprezzate Audi che riempiono le nostre strade, almeno una parte della componentistica proviene da paesi "lontani" ma certo il "progetto" viene da Ingolstadt. Quindi il fatto che le aziende abbiano delocalizzato non è esattamente una novità. Non parliamo poi delle sedi fiscali delle aziende, come la neonata FCA (Marchionne non ti perdonerò mai questo acronimo) ci insegna : come definire la 500 cara Milena (Gabanelli) ? Italiana, americana o inglese. Comunque stimo Report e la sua conduttrice e posso anche essere d'accordo che il costo dei piumini Moncler sia eccessivo. Ma quanti altri oggetti hanno il prezzo che l'utente può e vuole pagare senza quasi alcun riscontro sul reale valore intrinseco? "E' la moda bellezza e non puoi farci nulla". Diverso discorso è quello sulla crudeltà inflitta alle povere oche. Fatto assolutamente incontestabile e su cui varrebbe la pena di riflettere ma vorrei anche fare un'altra riflessione : perché non fare una puntata di Report sui macelli, sugli allevamenti intensivi ma anche sulle fabbriche cinesi e indonesiane ad elevato tasso di occupazione infantile. Mi è sembrato di capire leggendo vari commenti che la "pietra" dello scandalo fosse più la crudeltà verso gli animali che la crudeltà verso i lavoratori colpiti dalla delocalizzazione. Ma resta sempre nelle nostre mani l'arma suprema : essendo noi oggi dei consumatori è inutile fare le barricate a mo' di 68, basta non comperare, o comperare altro. Questa ultima possibilità non è sempre "facile". Mia moglie ha cercato per molto tempo delle ginniche (pardon "sneakers") non prodotte in Asia (molto probabilmente da bambini) senza successo. Eppure molti di questi "eco warrior" si fanno selfie con felpe e sneakers prodotte chissà dove. Ricordo sempre Godel : coerenza e complessità sono antitetiche.

giovedì 6 novembre 2014

Lame duck

Conoscevo Maria Laura Rodotà solo per una rubrica tipo posta del cuore. Ovvio che è una mia mancanza non sapere che è anche competente in materia di politica americana (statunitense per l'esattezza). In questo articolo online de "Il Corriere" ci parla della Florida e di come lo stato di Miami sia la chiave di lettura per capire il recente voto americano. La Florida è stata spesso teatro di tornate elettorali turbolente con sospetti di brogli e infiniti riconteggi come per Bush e Gore. Qualcuno potrebbe darne una spiegazione razziale e culturale in quanto quello stato è pieno di ispanici cattolici ma non è il punto. Nell'articolo la Rodotà esamina tutta una serie di cause che hanno determinato la vittoria dei conservatori quali i costi enormi delle campagne, le circoscrizioni elettorali "definite" ad arte, la "reticenza" di molti americani al voto. Tutto vero ben scritto e documentato ma tutto esistente anche prima. Lo stesso (discutibile) sistema che ha portato per ben due volte Barack Obama a Capitol Hill. Quindi mi permetto una critica : un sistema elettorale non è valido solo fin tanto che elegge il candidato che preferisco! E tanto per non essere frainteso sono molto dispiaciuto del risultato ma questo non dipende dal sistema. Giova ricordare che negli Stati Uniti il presidente è eletto tramite un meccanismo che può tranquillamente portare alla Casa Bianca chi ha preso meno voti del contendente, il sistema peraltro non permette che due contendenti (il che ha fatto dire "abbiamo giusto una opzione in più che in Russia"). Niente a che vedere con il sistema francese certamente più rappresentativo. Quindi non è il sistema sotto accusa, temo, cara Laura. Vi è da capire come mai un presidente eletto per la seconda volta con una disoccupazione mai vista prima viene punito ora che l'economia ha ripreso a correre (vi è qualche voce discordante ma non hanno certo la nostra crescita a dosi omeopatiche). Pare che la campagna elettorale dei democratici (il partito di Obama) non abbia saputo "valorizzare" quanto fatto e allora? Hanno gente pagata profumatamente (gli "spin doctors" tanto per capirci) quindi perché non gli hanno usati? Qualcuno in Italia ha indicato come motivo della sconfitta la politica estera un po troppo vaga, vero ma hanno votato soprattutto gli stati del centro, il Mid West, posti dove la gente non sa neppure dove sta l'Iraq e per i quali le faccende della California sono già politica estera. Credo che il motivo per cui oggi Obama è una "anatra zoppa" (il titolo del post) sia da cercarsi nella sua politica interna, la sua faticosa iniziativa per estendere l'assistenza sanitaria anche ai meno abbienti più una serie di altre iniziative "sociali". Non dimentichiamo che gli Stati Uniti hanno subito uno "shut down" a ottobre scorso (vedi) più tutta una serie di default di stati e città. Quindi lo stato viene percepito come troppo "pesante" e poi, gratta gratta, molti americani pensano che sei povero è anche colpa tua. Il sogno americano, come tutte le medaglie, ha due facce.

mercoledì 5 novembre 2014

Sabato sera

Quante volte abbiamo associato il sabato sera alle stragi del sabato sera. Ma di recente non se ne parlava più. Il quesito importante era : si tratta solo di una momentanea "disattenzione" della lente mediatica? Mi è venuto in soccorso questo articolo de "La Stampa" dove si evince (numeri alla mano) che vi è stato un drastico calo degli incidenti. Notizia più che positiva direi ma che si presta ad alcune considerazioni interessanti. Ovvio pensare che una certa stretta sui controlli stradali possa aver aiutato ma forse, anzi di certo, è cambiata un po la "moda". Le discoteche vanno un po di meno e quindi si passa la serata in città. Questa è la testi dell'articolo. Credo che entrambe le cose abbiano contribuito ma senza fare classifiche "festeggiamo" la diminuzione delle morti che peraltro colpivano persone giovani. Spero che giò non contribuisca ad allentare il controllo da parte delle forze dell'ordine perché le mode vanno e vengono e anche le disco torneranno.

martedì 4 novembre 2014

Paradosso

Non è esattamente una novità ma abbiamo la conferma ufficiale. Come riporta Ansa la mega company Apple lancerà sul mercato due bond (obbligazioni per noi italioti) con scadenza di 8 e 12 anni per il "modesto" importo di 2,8 miliardi di Euro. I soldi che raccoglieranno con questi due "balenotteri" serviranno a pagare gli azionisti. E qui arriva il paradosso : perché Apple è accreditata di avere a disposizione una liquidità di 159 miliardi di dollari (vedi)! Chissà come sono incazzati a Cupertino di non aver raggiunto quota 160! Ma allora perché chiedere soldi al mercato quando ne hai 50 volte di più nel cassetto? Perché questo "cassetto" non è negli Stati Uniti e questi soldi per tornare a casa pagano tasse molto più elevate di quanto costi ad Apple emettere dei titoli. Paradosso della finanza globale. In questi giorni proprio negli Stati Uniti ci sono le elezioni di "mid term" (metà mandato) dove vi è il concreto rischio che Obama perda. Bisogna riconoscere al presidente degli Stati Uniti di aver almeno iniziato a far qualcosa contro questi paradossi della finanza globale, ma se uscirà sconfitto si rischia di tornare indietro di parecchi anni. Molti ne saranno felici ma faccio presente che questo sistema sta generando le più grandi disuguaglianze sociali dalla fine della seconda guerra mondiale. Se questo è il migliore dei mondi possibili allora stiamo freschi.

lunedì 3 novembre 2014

Immigrazione

L'immigrazione è di certo un problema, ma anche una risorsa. Sono parole che ci sentiamo ripetere da anni senza che peraltro si sia davvero mai vista una reale soluzione (anche l'Europa latita non poco). Certo il periodo di crisi non aiuta ma non si possono neppure invocare soluzioni semplicistiche come quelle di Salvini. Poi non bisogna cadere nella eccessiva tolleranza (spesso fatta vivendo in quartieri dove gli unici immigrati sono quelli che badano ai nostri vecchi, puliscono i nostri cessi, consegnano le nostre merci). Come riporta "La Stampa" un immigrato senegalese ha difeso una turista francese da uno scippo nel centro di Napoli. Ho letto troppi commenti "elegiaci". Ma davvero pensano che tutti gli immigrati sono delinquenti? Sarebbe una impossibilità puramente statistica. Peraltro in questi stessi giorni abbiamo avuto due vittime della strada (una rumena, l'altra pachistana) investiti da italianissimi ubriachi. Ma quello che è invece da "segnalare" nell'episodio partenopeo è che gli abitanti della zona hanno cercato di dissuadere (per usare un eufemismo) il senegalese dal suo intento "giustizialista". Probabilmente memori delle gag di Crozza sul senatore (sic) Antonio Razzi hanno "consigliato" all'immigrato "fatti li c...i tuoi". Poi ti vengono a dire che non tutti a Napoli sono dei malfattori. Vero, come per gli immigrati.

domenica 2 novembre 2014

Blackout

Una "piccola" notizia riporta da "Ansa" : in Bangladesh vi sarà una inchiesta per chiarire le responsabilità sul gigantesco blackout che ha interessato il paese. Nel corpo dell'articolo si legge che sono rimaste senza elettricità 155 milioni di persone! Una sbirciata a Wikipedia (sempre grazie di esistere) mi ha confermato che non si trattava di una svista ma di un dato aggiornato al 2013. A questo punto il fatto che il nostro paese sia in decadenza, che conti sempre meno nello scacchiere mondiale è dovuto ai nostri demeriti ma anche alla brutale logica dei numeri. Come pensiamo di competere (con i nostri "soli" 58 milioni di anime) contro masse come quelle del Bangladesh, del Pakistan (182 milioni), della Indonesia (244 milioni) ma persino un paese come il Vietnam con i suoi 82 milioni (dato già vecchio di 2 anni e destinato ad essere corretto all'insù) diventa un pericolo concorrente. Rammento poi che questi paesi (ma l'elenco è drammaticamente più lungo) sono poi caratterrizzati da una popolazione molto più giovane della nostra. Spazio ai giovani si sente dire spesso, ma non si specifica di quale nazionalità.

venerdì 31 ottobre 2014

Saracinesche

Le saracinesche abbassate sono una conseguenza della crisi! Come è possibile contestare una affermazione del genere? Eppure la crisi non è la sola "cattiva" in questa drammatica situazione, il mondo è cambiato e con la rivoluzione digitale molti esercizi commerciali non hanno più ragione d'essere. La diffusione di internet ha di certo falcidiato le agenzie di viaggio, poi vi è stato il commercio elettronico che ha portato molte persone a comperare un tot di oggetti senza alzare il fondo schiena dal divano. Last ("but not least") la dematerializzazione di musica, film, libri i quali vengono fruiti senza alcuna necessità di un "fisico" intermediario quale era la libreria o il negozio di dischi. Senza parlare della grande distribuzione che è stato il primo vero "killer" della saracinesca. A Milano, in compenso, si sta assistendo ad una sorta di ritorno. Stanno aprendo un certo numero di negozi di prodotti bio. Abbastanza incredibile, negozi che vendono frutta e verdura (e altri prodotti non freschi), tipologie di esercizi che sembravano destinati ai ricordi di infanzia. Non è questa la sede per disquisire sulle qualità del biologico, i prossimi mesi diranno se si tratta di una moda cavalcata con eccessiva foga, un po come è successo con i negozi di sigarette elettroniche.