Per ora non si vede una fine, o almeno una fine positiva, della sfida tra Stati Uniti d'America e la Corea del nord. Ogni qual volta sembra che si possa arrivare ad una distensione o per lo meno una normalizzazione dei rapporti, uno dei due maschi alfa a capo dei rispettivi paesi getta benzina sul fuoco. Con il rischio concreto di arrivare ad un conflitto. Al di là della raggelante prospettiva di una guerra nucleare è però importante ricordare un piccolo "dettaglio" : questa ipotetica guerra non sarebbe una nuova guerra ma "semplicemente" il prosieguo della guerra del 1953. Eh si, perché quella guerra non è mai finita, non è stata siglata alcuna pace ma solo un armistizio (che non è esattamente una pace). Questione di termini? Puro bizantinismo? Può darsi ma quel confine, quel parallelo non ha mai smesso di essere una zona militarizzata e forse oggi stiamo solo scoprendo che sotto la cenere covava ancora la brace. Speriamo bene ma qui non è solo questione di buone intenzioni.
blog personale di marzio: commenti su fatti persone eventi e meditazioni varie su temi "universali"
martedì 28 novembre 2017
lunedì 27 novembre 2017
Zero
Sono da alcuni giorni a New York, davvero la capitale della abbondanza. Ogni tanto tale abbondanza è francamente eccessiva ma questo fa anche parte dell'"American Dream". Ma di un paio di cose si nota la completa assenza. Primo le deiezioni canine e, credetemi, New York è una città di cani in special modo quando si parla di Manhattan. Eppure non ho visto una cacca mentre ho visto tutti quanti armati di paletta intenti a raccogliere ciò che il loro amati cani avevano prodotto. L'altra cosa assente sono i graffiti o come fa più figo i "tags", insomma le scritte sui muri. Eppure qui vi sono spazi immensi su cui scaricare tonnellate di bombolette, ma nulla. Credo proprio che ciò si il risultato della famosa "tolleranza zero" inaugurata dal sindaco Rudolph Giuliani e portata avanti dai suoi successori. Se faccio il paragone con Milano mi viene il magone. Ed è inutile accampare differenze culturali, qui se ti beccano con la bomboletta (almeno in certi quartieri) sono guai. Chiaro che tutto si paga , è noto che negli Stati Uniti d'America se sei un po' troppo "abbronzato" rischi di beccarti una pallottola e dalla polizia pure. Ma vedendo i muri milanesi ti rendi conto di come abbiamo letteralmente rinunciato ad opporci. Opporci a quello che è semplice atto vandalico altro che opera d'arte.
giovedì 23 novembre 2017
Tacchino
Oggi è il giorno del Ringraziamento, una delle feste principali degli
Stati Uniti d'America. Sulle origini lascio che guardiate Wikipedia. Sono a New York dove si terrà una sfilata trasmessa in tutto il paese. Ho premesso che questa è una festa importante ma francamente non pensavo così tanto. Rivaleggia con Natale e tanto per capirci oggi sono chiusi i musei come per Natale (appunto) e Capodanno! Ma oggi è anche la festa del tacchino, per essere precisi la festa gliela fanno. Ora il tacchino in inglese si chiama " turkey" giusto come lo stato di Erdogan. Strano vero? L'amica Lucia mi ha girato questo articolo che spiega più o meno l'arcano. E non si tratta neppure di Wikipedia.
Ps questo è il link http://www.ilpost.it/2012/11/22/perche-il-tacchino-in-inglese-si-chiama-turchia/
mercoledì 22 novembre 2017
Due
A distanza di pochi giorni sono scomparsi due personaggi con alcune somiglianze : Riina e Manson (la loro biografia la lascio a Wikipedia). La sovrappopolazione è uno dei miei chiodi fissi e certo due non fanno la differenza ma certamente il pianeta Terra, senza questi loschi figuri, è un posto leggermente migliore. Quella "simpatica" della figlia Riina il dito anziché usarlo per richiedere il silenzio avrebbero dovuto "dedicarlo" ad altre attività. No questa gente non merita il silenzio anzi avrebbero dovuto essere ben mostrati vecchi e malati, perché non meritano di essere rispettati (il capo dei capi) ne idolatrati (pensiamo ad un certo "cantante" rock). Hanno avuto rispetto per le loro vittime, si sono eventualmente pentiti? Se i familiari delle vittime vogliono perdonare facciano pure ma la società deve rifiutare queste persone visto che questi , con il loro agire, ne hanno rifiutato i principi basilari.
domenica 19 novembre 2017
Malpensa
Dopo alcuni mesi sono tornato a Malpensa. Il nuovo layout è abbastanza notevole, ormai è una "mall" con annesse partenze. Tutto molto bello e che trasmette lusso ma poi si arriva al controllo passaporti. Primo problema la carenza di personale per cui la fila era piuttosto lunga (e non era neppure un giorno "caldo"), ma la cosa più assurda è che non vi era nessuna canalizzazione della coda con i soliti furboni che cercavano di scavalcare. Ad onor del vero questo capitava solo per i passaporti UE mentre gli altri avevano le corsie ma rendeva tutto ancora più surreale.
sabato 18 novembre 2017
Giornalismo
martedì 14 novembre 2017
Inqualificabili
domenica 12 novembre 2017
Ostia
giovedì 9 novembre 2017
Ricorrenze
lunedì 6 novembre 2017
Razzista
Allora ricapitoliamo : in Sicilia i seggi chiudono alle 22 (contro le 23 di quelli di Ostia non proprio un modello di virtù). E per aggiungere la beffa al danno lo spoglio Inizia alle 8 del giorno dopo. Può trattarsi della solita indolenza dei meridionali oppure come avrebbe detto Andreotti così c'è tutta una nottata per aggiustare i voti. Non siamo noi che siamo razzisti sono loro che sono....
domenica 5 novembre 2017
Chiarezza
Davvero sono un po' stupefatto da quanto sta succedendo nel mondo. Siamo davvero dinnanzi ad una alluvione di denunce per molestie o peggio). Non sono purtroppo stupefatto dallo scoprire tale realtà ma dalla origine di tutto ciò, Hollywood. Per essere chiaro Hollywood è negli Stati Uniti d'America dove c'è un presidente che ha dichiarato tranquillamente che se sei un uomo ricco o di potere, alle donne fai quello che vuoi. Quindi non mi pareva che ci fosse l'humus fertile per una campagna di pari opportunità ed invece ecco lo scandalo Weinstein! Che arriva peraltro da un ambiente contrario al presidente Trump e che non è mai stato un paladino di quel puritanesimo (più o meno formale) che ha sempre permeato la società americana e che si riconosce principalmente nel partito repubblicano. Si è davvero sollevata la famosa pietra per scoprire (in modo un po' ipocrita) che era un brulicare di vermi. Ad esempio il nuovo orco è diventato Kevin Spacey a cui hanno tolto dei premi mando gli fossero stati elargiti per meriti umanitari. Comunque ogni giorno abbiamo nuove vittime e nuove dichiarazioni. L'ultima (per ora) mi risulta quella che il regista premio Oscar, Gabriele Salvatores, ha rilasciato a margine di Lucca comics. Probabilmente il nostro ha competenza del mondo del cinema ma temo un po' meno del diritto. Ma esaminiamo cosa ha detto : "le molestie sono presenti in tutti gli ambienti". In effetti difficile non essere d'accordo ma poi chiosa ricordando lo spiacevole (e vergognoso) episodio di Ruby quando, di fatto, il Parlamento italiano fece finta di credere che la escort Ruby fosse nipote di Mubarak. Ora veniamo al titolo del post, chiarezza. Caro regista esiste lo stupro, l'estorsione, le molestie e la prostituzione. Ora quella "cara ragazza" di Ruby non è stata ne costretta ne ricattata, l'ha data via per soldi (a meno che soffra di una acuta forma di gerontofilia). Infatti il "buon" Weinstein rischia (giustamente) l'arresto per stupro in quanto il ricatto è difficile da perseguire a meno che si configuri come una estorsione e le molestie non mi pare prevedano misure così pesanti. Non voglio certo essere definito un leguleio ma non perdiamo di vista come stanno le cose.
sabato 4 novembre 2017
Cambridge
Grandi le università britanniche, tra le migliori al mondo. Purtroppo di questo devono farsene una ragione i familiari di Guido Regeni. Sembra probabile che il suo tutor britannico lo abbia letteralmente buttato nella fossa dei leoni. Ma Guido, purtroppo per lui, si è rivelato molto tenace nel cercare prove contro il regime egiziano e da qui il triste epilogo (spero che tutti siano al corrente della storia poiché non ho intenzione di ricapitolarla). Non che il governo italiano abbia fatto poi gran ché ma l'Egitto è un nostro partner ed è stato un bastione contro il dilagare dei Fratelli mussulmani, amici stretti dell'Isis per cui temo proprio che non sapremo mai come sono andate le cose e soprattutto non avremo mai dei colpevoli. Pensare poi di scaricare su dei britannici la colpa è davvero una ingenuità vista la loro "abilità" diplomatica. Mai come in questa situazione bisogna farsene una ragione. Triste, molto triste ma realistico.