sabato 28 settembre 2019

Greta

Credo che nessuno abbia dubbi su quale Greta è incentrato questo post , aiutino : è svedese ma non è la Garbo (ogni tanto il destino gioca strani scherzi). Parliamo della leader del movimento "Fridays for future" che giusto ieri aveva riempito le piazze. Ma prima vi era stata la sua orazione davanti alla assemblea dell'ONU. Ora questa ragazzina non è facile ma la sua bio spiega molto , di certo va spesso sopra le righe ma condivido (in massima parte) ciò che dice. Ma mi rendo conto che non a tutti piace essere presi a pesci in faccia (chissà da dove arriva questo modo di dire) soprattutto da una sedicenne. Aveva iniziato il presidente francese Macron, ma conosciamo il personaggio, seguito poi da tutta una serie di personaggi politici e non. Buon ultimo il filosofo Massimo Cacciari (che peraltro può anche fregiarsi del titolo di politico) che tuona : "se affrontiamo il problema ecologico alla Greta siamo fritti". Non so se fritti fosse relativo alla salita delle temperature ma direi che è un titolo forte. Devo subito dire che sono negativamente stupito dal fatto che una persona di cultura come lui sia così disinformata. Nel suo intervento (lo trovate su Agi) dice che a manifestare sono solo gli europei! Falso perché si stanno muovendo persino in Asia dove il problema è davvero scottante. Ma andiamo oltre questo scivolone e entriamo nel merito del suo discorso che in sintesi dice che non si affronta il problema lanciando strali da un palco ma ascoltando gli scienziati. Alla fine invita Greta a tornare a scuola (e a fare la brava bambina aggiungo io). Andiamo con ordine : Greta continua a fare riferimento agli scienziati ma gli stessi scienziati hanno iniziato nel 1972 (ne ho già parlato) a lanciare gridi di allarme ma i risultati li vediamo. Per carità non è colpa (solo) loro ed infatti la svedese terribile se la prende con tutti in special modo i politici. Ha torto? Direi di no , è innegabile che qualcosa è stato fatto (si pensi all'inquinamento di Milano) ma qui si parla della sopravvivenza del pianeta niente meno. E qui i politici si sono chiamati fuori, salvo in pochi casi europei (non voglio essere filo europeo ma gli Stati Uniti vanno dalla parte opposta, l'Australia inquina come non ci fosse domani, non saprei la Nuova Zelanda ma.....). Certo abbiamo il caso cinese che ha fatto scoprire al resto del mondo che esiste un piccolo problema che si chiama plastica ma questa è la soluzione? Un tiranno illuminato ? Allora Greta for president.

giovedì 26 settembre 2019

EPA

Il titolo del post sta per "United States Environmental Protection Agency" e serve a rammentarci alcune cose. Che gli Stati Uniti d'America sono sì un grande paese come afferma il suo presidente, Donald Trump, ma per merito di scelte non proprio in linea con quelle della sua amministrazione. Tornando al titolo esso è l'acronimo per l'agenzia per la protezione dell'ambiente, creata nel 1970 dal presidente Nixon, repubblicano come Trump e poi travolto dallo scandalo Watergate come rischia di essere travolto The Donald dallo scandalo Ucraina. Come oggi anche allora il presidente Nixon non era esattamente un paladino dell'ambiente ma l'opinione pubblica lo costrinse a fare qualcosa. Perché la situazione era davvero complessa , la foto mostra uno stabilimento nei pressi di Houston che bruciava batterie d'auto esauste! Ma forse il vero casus belli fu la brutta storia del fiume Cuyahoga. Per i dettagli vedi la solita Wikipedia ma tanto per capirci questo fiume (che è il fiume di Cleveland) era detto il fiume che prendeva fuoco ma non per metafora, era talmente inquinato da idrocarburi e altro che sono registrati decine di incendi (di un fiume!). A gettare benzina sul fuoco (è il caso di dirlo) vi fu un articolo della (allora neonata) sezione ambiente del New York Time che parlava di questo fiume in termini apocalittici (ma oggettivamente realistici). Un fiume dove non si annega, ci si decompone! Da lì molta acqua è passata sotto i ponti (oggi le metafore si sprecano) e la situazione è migliorata ma, come detto, l'attuale amministrazione vuole forse tornare alla foto sopra. Magari Greta (non ditemi chi) oltre alla occhiataccia avrebbe potuto far notare al colorato Trump alcune pericolose analogie con l'inizio degli anni 70. 

sabato 21 settembre 2019

Scopo

Una volta tanto mi trovo a parlare bene di un esponente di M5S ! Segno dei tempi? Continuo a non essere convinto del governo rosso giallo ma vediamo cosa combinano e soprattutto quanto durano. Il personaggio in questione è il ministro per l'istruzione, Fioramonti, che propone tasse per finanziare la scuola. Vabbè vi saranno i soliti che strepitano "basta tasse" ma sono cazzate in compenso mi sembra molto interessante il fatto che la proposta sia di colpire merendine e bevande gassate (ci sta) e voli aerei. Di questi ultimi voglio parlare. Credo che sia necessario un ridimensionamento. Ovvio che la soluzione di Greta, pur se ammantata di romanticismo, non è percorribile altrimenti l'Atlantico diventerebbe un tappeto di vele ma gli aerei inquinano molto e per di più utilizzando combustibili fossili , la peggiore combinazione! Certamente occorre un po'di sintonia con le politiche europee perché non ha molto senso che l'Italia tassi i voli e la UE incentivi le "low cost". Ed ecco il solito coro "ma le low cost creano sviluppo". Certamente ma allora vogliamo fare come Trump e ritornare ad estrarre carbone dal Sulcis? Un consiglio che vorrei dare al neo ministro è di tassare si ma attraverso una tassa di scopo , ossia che i soldi raccolti siano destinati esclusivamente alla istruzione. Magari con un sito dove un contatore ci informi di quanti sono. E che non servano a coprire buchi di altro genere. Vediamo cosa ne verrà fuori.

mercoledì 18 settembre 2019

Faccialibro

Premetto che un post non è sufficiente a trattare questo argomento ma almeno gettiamo qualche base per una riflessione. Qualche giorno fa Facebook (e la "sorellina" Instagram) hanno chiuso una serie di pagine relative a CasaPound e affiliati. Personalmente posso anche essere contento ma ogni moneta ha due facce (e parlando di facebook) e non vorrei che si parli di censura. Anche perché parliamo di una società americana che quindi potrebbe decidere di chiudere anche siti di sinistra in onore al principio "better dead than red". Ma andiamo con ordine, innanzitutto lo può fare? Ho letto l'opinione di Guido Scorza, uno che di queste cose se ne occupa, e pare di sì. Si tratta di una società privata che fornisce un servizio oltretutto senza un corrispettivo (almeno diretto) quindi diciamo che decide chi far entrare nel salotto. Certo, ma non può ledere il diritto alla espressione, diritto che d'altronde non può essere usato per veicolare contenuti che inneggiano all'odio. Ma qui si va più sul merito ed allora il ghiaccio su cui stiamo pattinando diventa sempre più sottile. Anche perché abbiamo leggi in Italia che considerano reato l'istigazione all'odio per non parlare del divieto di ricostituzione del disciolto partito fascista. Quando torneremo alle urne vi è il concreto che avremo in parlamento uno o più rappresentanti della estrema destra. Tutto bene per il nostro ordinamento ma non per i signori di Menlo Park. Non che la nostra giustizia sia esente da critiche (vedi i permessi premio concessi ad un assassino) ma che sia Facebook il nuovo tribunale mi sembra un po' eccessivo. Ma occorrerà trovare una soluzione e a livello globale. Sembra proprio che nella seconda metà del 2020 arriverà Lybra, la valuta virtuale (non è uno cripto ma poco cambia) di Facebook. Inutile dire che potrebbe avere effetti indesiderati (tanto per fare il bugiardino) ma non è questione che possono risolvere i singoli stati. Intanto magari si potrebbe iniziare a postare un po' meno ......

venerdì 6 settembre 2019

Europa

Avevo scritto che la soluzione migliore era tornare alle urne ma sono stato smentito dai fatti, è nato il governo rosso giallo (preferisco chiamarlo così visto che giallo rosso evoca troppi riferimenti calcistici). Staremo a vedere se funziona ma intanto mi porto a casa la faccia incazzata di Matteo Benito Salvini, che da grande statista quale è (o almeno così lo dipingono), ha provocato la crisi e ne ha pagato le conseguenze. Una altra nota positiva di questo nuovo esecutivo è che i rapporti con l'Europa saranno meno tesi (e ci voleva poco). Già l'Europa questa entità incompiuta e incompleta, soprattutto con l'uscita della Gran Bretagna (ma escono? altro post però). Molte volte ho criticato l'Europa in primis perché è troppo ostaggio di interessi finanziari ma in ogni caso ha una notevole importanza per questioni come l'ecologia (dici niente). Leggete questo articolo di "The Guardian" (non abbiamo un quotidiano al suo livello, triste ammetterlo ma questa è la realtà) dove si parla del negoziato in corso tra UE e Australia per il libero scambio. Una delle condizioni poste dalla UE per il raggiungimento dell'accordo è che l'Australia inquini un po' meno! Ohibò! Eh si perché il paese dall'altra parte del mondo è uno dei peggiori inquinatori (relativamente ovvio ma il dato è quello) e quindi la UE fa benissimo ha spingere gli australiani (che godono pure di una discreta ricchezza) ad inquinare un po' meno. Non so come andrà a finire ma credete che sarebbe stato possibile tutto ciò senza l'esistenza di un mercato comune come quello europeo? Ripeto la strada è ancora lunga (e pure in salita) ma tornare indietro sarebbe una vera cazzata.

lunedì 2 settembre 2019

Linus

Ormai è un giochino che mi piace parecchio, ossia trovare personaggi oscuri ai più (ad iniziare da me stesso) che però sono ben più meritevoli di attenzione di tanti figuri che affollano la Rete. Il sorridente signore è Linus Pauling e bastano le prime tre righe della sua pagina Wikipedia per capire che stiamo parlando di una persona assolutamente non comune, anzi unica al mondo alla data. Perché stiamo parlando di qualcuno che ha vinto due premi Nobel e già questo lo fa entrare in una ristretta cerchia di 4 persone ma rispetto a queste (che già sono di per se stesse fuori dal comune) lui ha una ulteriore particolarità : i suoi Nobel li ha vinti da solo ed aggiungo io li ha vinti in specialità differenti essendo il primo per la chimica ed il secondo per la pace. Come si dice oggi : tanta roba.

domenica 1 settembre 2019

Alla fine

Alla fine ho deciso di fare un post sulla telenovela del governo. Non perché questa è finita ma perché ho maturato una mia opinione sulla situazione. Spero che si vada al voto! Ad essere sincero ero partito dalla posizione esattamente opposta perché esiste il rischio concreto che Matteo Benito Salvini faccia il pieno di voti e così ce lo troviamo per 5 anni a palazzo Chigi con il "gentil cadeau" di un presidente della Repubblica stile Putin. Davvero raggelante e forse proprio per questo poteva valer la pena (tanta pena) mettersi ad un tavolo con il M5S e parlare. Eh già ma con chi parli se dall'altra parte del tavolo trovi un piccolo arrogante di provincia? Questi hanno già dissipato 6 milioni di voti e l'emorragia non è finita viste le cazzate che combinano (per non parlare di un atteggiamento davvero conciliante). E allora tornino con Salvini oppure di vada al voto. Si risolvano loro la grana Alitalia per non parlare dell'aumento della IVA. Mi rendo conto che è un po' il classico "muoia Sansone con tutti i filistei" ma questi hanno già fatto capire che preferiscono il bullo fascio Salvini e così sia. Essere "responsabili" non so se è quello che davvero serve. Alla fine questa è la volontà popolare, ma poi non chiediamoci perché il popolo è detto "bue".