martedì 31 marzo 2020

Svezia (e dintorni)

Avrei voluto non parlar di covid-19 ma mi risulta impossibile. E quindi eccomi a parlare di uno dei pochi paesi che non ha preso "seri" provvedimenti contro il virus : la Svezia. Ho già avuto modo di elogiare quel paese per il suo senso civico, lontano anni luce dal nostro, ma è pur vero che lassù serpeggia un sentimento abbastanza filo nazi. D'altronde durante la seconda guerra mondiale gli svedesi sono stati collaborazionisti fino al 1943 (certo poi era abbastanza facile capire che le cose erano cambiate) ma sono tuttora presenti frange di estrema destra ben rappresentate da libri e musica. Ma tornando al virus, la Svezia ha chiuso le università ma non i ristoranti (scelta davvero strana), si è insomma affidata alla famigerata "immunità di gregge". Ho parlato qualche giorno fa di un paese, i Paesi Bassi (Olanda non si può più) che aveva bollato come stupido il modello italiano definendo intelligente il loro. Al di là di una certa mancanza di tatto vorrei fare due considerazioni : la prima è che non esiste un modello italiano. Se guardiamo Veneto e Lombardia si "nota" una differenza notevole sul come è stata affrontata l'emergenza (ci tornerò quando mi sarà passata l'incazzatura). Ma diciamo che per modello italiano intendevano prendere provvedimenti senza il pragmatismo (definiamolo così) degli orientali mentre loro se ne fregavano, scommettendo sul fatto che i tulipani sono un anti virale naturale meglio del famoso Avigan. Io da stupido italiano (ma sulla nostra stupidità non hanno tutti i torti) faccio notare che erano a 500 contagi quando scrissi il post, ad oggi oltre 11 mila. Che il virus attacchi preferibilmente gli intelligenti? Ma torniamo alla Svezia che oggi marca 4 mila contagi, staremo a vedere come si evolve la situazione ma intanto hanno già pre allertato l'esercito per allestire ospedali da campo. E forse dietro questa notizia si cela la vera motivazione del governo, motivazione meno eugenetica e più banalmente pratica (se vogliamo definirla così). Secondo OCED la situazione posti letti in terapia intensiva è quella che si legge in questo grafico. Se non avete voglia di leggere l'articolo vi riassumo che il paese messo peggio è proprio la Svezia, seguito dal Regno Unito (e quindi la decisione iniziale di Boris Johnson si potrebbe leggere in altro modo), Danimarca, Spagna ed l'Italia con la sua armata Brancaleone di 20 sanità regionali. Quindi riassumendo il governo svedese ha detto : visto che non abbiamo dove mettere i malati tanto vale che si ammalino il più in fretta possibile e quando dovesse scoppiare l'epidemia (onde evitare spiacevoli scene tipo cadaveri per strada) interviene l'esercito (immagino super preparato). Forse esagero ma il tempo farà giustizia. Per ora faccio presente che in realtà esiste un altro paese che praticamente nega l'esistenza del problema ed è la Bielorussia. Beh se fossi uno svedese credo non vorrei essere accostato al paese di un dittatore come Lukashenko ma come ho detto sono solo un italiano stupido.

domenica 29 marzo 2020

Monatti

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, tutti i giorni posta un breve video. Un paio di giorni fa ha voluto pensare al dopo di questa crisi. Come si potrà riprendere la routine (che magari trovavamo così noiosa). Certo non si può immaginare che all'improvviso si riaprano negozi, bar, cinema, stadi. Ci sarà una gradualità ma come? Beh intanto si può "spiare" cosa succede in Cina (dove vi è stata pure una sommossa vedi) o in Corea ma Beppe (che volete alla fine è il mio sindaco) propone una gradualità basata sull'età, pensando in particolare al lavoro. Se penso alla realtà dell'ufficio in cui lavoro avremmo i locali pieni di stagisti e junior "diretti" tramite video conferenza. Funziona? Mah non sono del tutto sicuro perché è assodato che i giovani sono meno attaccati dal virus ma spesso sono asintomatici per cui non è proprio tutto rose e fiori. Forse invece bisogna ricorrere alla figura dei monatti (nella foto il bellissimo passaggio manzoniano di Cecilia). Riporta Wikipedia : "Di solito, i monatti erano persone condannate a morte, carcerati, o persone guarite dal morbo e così immuni da esso". Allora non considererei le prime due categorie ma sulla terza vi è da ragionare. Oggi ho deciso di saccheggiare Agi per cui vi propongo questo articolo sui test degli anticorpi. In due parole se si inizia a testare gli anticorpi potremmo anche avere una idea di quanta popolazione non dovrebbe (meglio usare il condizionale) più ammalarsi. A questo punto potresti persino permettere a queste persone ormai immuni di riprendere le normali attività. Bella idea però ...... Però noi siamo italiani, quelli furbi che falsificherebbero subito l'ipotetico certificato. Purtroppo come ho già detto questo virus non ci garantisce che a sopravvivere siano i migliori.

sabato 28 marzo 2020

Numeri

In effetti il film di Greenaway, di cui vedete la locandina, potrebbe essere un po' rappresentativo della situazione odierna. Stiamo affogando nei numeri, e la cosa grave è che riguarda anche chi dovrebbe guidare. Il Mascherina (presidente di Regione Lombardia) nel giro di un paio di giorni si è sbizzarrito nel calcolare quanti anni ci vorrebbero per fare il tampone a tutti gli abitanti della regione. Ora prima di andare sui numeri parliamo dei tamponi. Nessuno, neppure il più grande cretino immagina di fare il tampone a 10 milioni di persone, bisogna, anzi bisognava, farli a chi lavora negli ospedali e nelle case di riposo. Ma per tornare ai numeri "uno non vale uno" ossia non esiste un rapporto univoco tra tamponi e persone. Ad esempio per essere dichiarati guariti occorre avere due tamponi negativi nell'arco di 24 ore quindi per ogni "recovered" abbiamo almeno 3 tamponi. Ma torniamo ai complessi calcoli del mio Presidente che afferma che i laboratori lombardi possono fare 5 mila esami al giorno. Quindi ci vogliono 2 mila giorni per cui alcuni dei numeri da lui "sparati" tipo 3 anni sono fuori controllo. Ma certo una laurea in giurisprudenza forse non è il viatico migliore. Chi invece dovrebbe avere più dimestichezza con i numeri è il mio sindaco, Beppe Sala, laureato alla Bocconi. E forse per questo ha proposto di cancellare il bollettino giornaliero in quanto ansiogeno. Ora dopo giorni e giorni mi sembra davvero difficile cambiare, immaginate che il sabato diventa "Contagion Day" (inglese fa più fico). Considerato che poi i numeri esistono perché non mi risulta una difficoltà a reperirli. Ma tornando alla, ansia credo che la proposta del mio sindaco non vada nella direzione corretta. Ovvio che ci sono persone in grado di "leggere" i numeri, i grafici "cum grano salis" per i quali il bollettino giornaliero va bene. Poi ci sono i complottisti per cui questo virus è stato creato dai cinesi, dagli americani, dai tedeschi, dai giamaicani o dagli alieni. Per costoro i dati ufficiali sono farlocchi ma allora tanto vale pubblicarli tanto loro non ci badano. Temo che le prime due categorie rappresentino però una parte ridotta del pubblico, gli altri guardano il dato puntuale e esultano o vanno nel panico ogni giorno (come fa il Mascherina peraltro). Ora se a questi togli il dato (che gli hai dato tutti i giorni come ho già ricordato) hai due risultati : una parte andrà ad ingrossare le file dei complottisti l'altra si procurerà il dato in Rete con i risultati che si possono ben immaginare. Direi che è meglio continuare così, caro Beppe.

venerdì 27 marzo 2020

Autoironia

Devo ammettere che non ho una opinione precisa di Franco Gabrielli, capo della Polizia, ma probabilmente ha una certa dose di (auto)ironia. E gliene serve molta vista la foto di cui sopra. Si tratta dello scontro tra due auto della Polizia. Il tutto avviene nella Milano del covid-19 dove il traffico è sceso a livelli omeopatici e bisogna avere molta calma per non dare dei pirla agli occupanti delle auto e a quelli che sono intervenuti assembrandosi ben bene. Per fortuna il giornalista di Sky (vedi) non ha infierito ma ha (giustamente) chiesto lumi a Gabrielli sul nuovo modulo di autocertificazione! E siamo a 4! Credo che tutti abbiamo visto almeno uno dei meme che "pubblicizzava" l'album Panini per raccoglierli tutti. La spiegazione data è che il modulo "dobbiamo aggiornarlo anche per intercettare i quesiti che arrivano dai cittadini". Quesiti? Ma allora bastava pubblicare sul sito del Ministero dell'Interno un vademecum, una FAQ page, che spiegava. E magari già che ci siamo la possibilità di compilare il modulo online e magari farselo inviare sul proprio cellulare. No, credo che non siano quesiti quelli a cui il modulo risponde ma solo un modo (rozzo) per evitare contestazioni. L'italia è un paese di furbi per cui tutti quelli che vengono fermati accampano scuse per cui non sapevano, non era chiaro, non hanno capito. Sapendo che qualche leguleio del menga potrebbe persino dargli ragione. E cosi verremo sommersi da morti e contagiati ma ci crederemo furbi, almeno più furbi di quelli della foto, ma all fine saremo solo dei coglioni. Questo virus potrebbe essere un pupillo di Darwin : risparmia i più forti (gli africani) e macella i più deboli (gli anziani) ma anche Darwin ha i suoi limiti perché non vi è garanzia che il più forte non sia uno stupido.

giovedì 26 marzo 2020

Guerra

Giusto un paio di giorni fa il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, bocciava (scusate non ho saputo trattenermi) l'ennesimo decreto del governo perché a suo dire ci faceva entrare in una "economia di guerra" (vedi). Tralascio di commentare perché basta snocciolare qualche numero. Alla data del 25/5 i morti (parliamo dell'Italia) sono 7500, nella sola Lombardia abbiamo 10 mila in ospedale e 1100 in terapia intensiva che possiamo considerare i feriti del caso. Numeri da conflitto a bassa intensità che vanno di moda adesso ma spero che il buon Vincenzo non abbia nostalgia di quelle belle battaglie tipo la Somme con il suo milione di morti. Intanto le aziende si riconvertono a produrre mascherine e ventilatori e questo mi sembra davvero un chiaro indizio di "economia di guerra" anche se possiamo gioire che non fabbrichino cannoni. Quindi caro Vincenzo prepariamoci ad un periodo difficile e che gli industriali facciano la loro parte. Eppure come dicono gli anglosassoni "even a broken clock is right twice a day" e quindi eccomi a dare ragione al presidente di Confindustria, almeno per una parte. Perché in effetti non siamo in guerra o meglio bisogna smettere di usare la metafora della guerra per descrivere la pandemia in corso. Perché? Direi che sono in completo accordo (quindi non lo penso solo io) con questo articolo de "IlPost" che sottolinea come usare la guerra come stato mentale rischia di darci un sorta di alibi per fare i c...i nostri. Come in tutte le guerre (soprattutto quelle da film) ci sono gli eroi che vanno applauditi magari facendo un brindisi con gli amici (!). E poi tutta la metafora patriottica che non impedisce alla gente comunque di uscire. Adesso tutti a cantare alle 18 l'inno di Mameli ma questo è solo colore (in questo noi italiani siamo maestri), bisogna stare a casa. Non siamo in guerra e se proprio vogliamo chiamarla guerra è una guerra civile, una guerra sporca (in vari sensi). Con questo non voglio assolutamente sminuire gli eroi di oggi, medici e infermieri, ma questi giustamente non sono soldati, sono solo persone che dimostrano un senso del dovere forse inaspettato. Cerchiamo di fare la nostra parte. 

mercoledì 25 marzo 2020

Provvidenza

Abbiamo già avuto un uomo della provvidenza in Italia è non è andata gran che bene (anche se i treni erano in orario). Ma è ovvio che il Mascherina la pensa in modo diverso (o forse era assente a quella lezione di storia) ed allora ha avuto l'idea di nominare Guido Bertolaso suo consulente personale per l'emergenza covid-19. Sulla storia del personaggio lascio che sia Wikipedia a parlare, io mi limito a notare qualche ombra ma, che diamine, in questi periodi meglio uno capace con qualche scheletro nel'armadio che un onesto imbecille. Mi rendo conto che non è semplice fare questa scelta ma andiamo oltre. Quindi Bertolaso viene richiamato dal Sudafrica e arriva per risolvere l'emergenza. Ora potete pure definirmi stronzo ma già dal suo arrivo ero perplesso : scende dall'aereo con la mascherina! Certo gli aerei sono tra i peggiori vettori di contagio ma mi sono detto non pensare male, è solo un "omaggio" al Mascherina. E poi ieri arriva la notizia che è positivo al virus. E adesso cosa faranno ? Lo sostituiscono con ? Pare di no, lavora da casa! Ma dai allora poteva starsene in Sudafrica, tanto non ci sono problemi di fuso orario. Ma il punto è che lui era l'uomo della provvidenza che doveva proteggerci e appena arrivato si becca lui il virus! Figuriamoci gli altri che stanno lavorando alla "famosa" struttura in Fiera. Ormai è ben chiaro che il problema lombardo è proprio negli ospedali che sono a tutti gli effetti dei focolai, crearne uno nuovo forse non è la soluzione migliore. Forse però qualche dubbio è venuto anche al Mascherina che per l'ospedale da campo di Bergamo ha deciso di affidarsi ad Emergency, gente che certo sa trattare le malattie infettive. Anche perché curare la gente non è di destra ne di sinistra.....
Ps mi martellano sempre in testa le parole del Galileo di Brecht : "fortunato il paese che non ha bisogno di eroi" figuriamoci di uomini della provvidenza.

martedì 24 marzo 2020

Mascherina

Ho deciso (unilateralmente mi spiace) di usare l'appellativo "mascherina" per il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Anzi "il mascherina" per rimarcare la matrice lombarda che ci accomuna. Premesso tutto ciò vi invito alla lettura (il tempo non manca) di questo post segnalatomi dall'amica Francesca (vedi). Il titolo direi che dice già tutto "Perché in Lombardia si muore? Gli errori di Fontana e altre sette importanti ragioni". Certo l'autrice non poteva chiamarlo "il mascherina" ma fa lo stesso. A proposito dell'autrice, Selvaggia Lucarelli, non l'ho mai particolarmente considerata ma su molti punti è difficile non essere in accordo con lei. Certo non tutto è ascrivibile al Mascherina, ad esempio il fatto che la sanità lombarda, celebrata peraltro, sia frammentata in una serie di enti privati o al massimo convenzionati certo è un bel problema ma non questa è una situazione assolutamente pregressa. Feroce la descrizione delle case di riposo ma temo che non siamo lontani dalla realtà. Ma imperativo adesso è superare la crisi, poi ci sarà tempo per qualche "simpatica redde rationem". Ora il nostro ineffabile mascherina vuole usare droni ed altri metodi "007" per controllare ben sapendo che molta gente è stata lasciata a casa semplicemente perché non la si poteva far entrare in un ospedale strapieno. Continue richieste di mezzi, uomini e soldi ma forse senza colpire nel segno. Se volete divertirvi (diciamo) vi consiglio di dare un occhio alla mappa fornita dalla Protezione Civile (vedi). Sappiamo tutti che i numeri sono assolutamente da prendere con le pinze ma alcuni non vi è ragione per cui non debbano essere considerati attendibili. Ad esempio se clicchi su Lombardia la sidebar recita 73 mila tamponi eseguiti ma se clicchi sul Veneto ottieni una cifra di 61 mila. Ora tanto per cominciare il Veneto ha meno della metà della nostra popolazione e molti meno contagiati (5500 contro 28700) ma avendo fatto molti più tamponi il loro numero di contagiati risulta più aderente alla realtà. Quindi adesso è arrivato pure l'esercito ma il problema è che è difficile controllare 11 milioni di persone mentre occorrerebbe controllare chi è infetto (asintomatici in primis). Adesso pare che venga fatto qualche termo scan ma direi che siamo un po' in ritardo.
Ps i dati citati sono aggiornati al 23/3 

lunedì 23 marzo 2020

Inetti

L'ho detto e lo ripeto non è il momento delle polemiche ma oltre un certo punto diventa difficile. La foto stigmatizza molto bene chi sono le persone che in questo momento stanno "gestendo" l'emergenza in Lombardia. Come il nostro ineffabile presidente Fontana che ormai ha la mascherina incollata alla faccia (visto come era bravo a mettersela forse non sa come togliersela) eppure sappiamo bene quanto poco servano a chi non deve avere contatti con infetti infatti uno come Brusaferro dell'ISS non la porta certo in conferenza stampa. Ovvio che ci siamo trovati di fronte ad una vera emergenza e affrontarla non è affatto semplice ma che c...o facciamo venire medici dalla Cina? Per farci una bella foto che così può far pensare al resto del pianeta quanto siamo stupidi? Come ho già detto la guerra contro questo virus la abbiamo già persa, almeno salviamo la faccia. Ma sulla gestione "lombarda" della crisi tornerò.....

domenica 22 marzo 2020

W le donne

Bene oggi non parlo di covid-19, tanto credo avrò molte altre occasioni. Parlo di donne. Molti avranno visto il film "Il diritto di contare" magari non un capolavoro ma certamente ha il pregio di aver svelato al mondo il ruolo che tre donne di colore hanno avuto nella epopea spaziale americana. Oggi parlo di un altra donna che ha contribuito anch'essa a quella avventura. Certo è bianca e questo fa una bella differenza ma in ogni caso quello non era un paese per donne. Io ho qualche ricordo di quelle enormi sale pieni di uomini con la camicia bianca e il taschino strabordante di penne, di donne neppure l'ombra. Eppure proprio una donna è tra coloro che hanno permesso quello che vedete nella foto : la missione Apollo 11 che ha per prima portato l'uomo sulla luna. Il nome della signora (ho fatto un po' di suspense) è Margaret Hamilton (vedi). Come si legge appunto in Wikipedia è stato fondamentale il suo contributo per il software (parliamo di software nel 1969!) che gestiva proprio le fasi di allunaggio ma in ogni caso ha gettato le basi per quello che oggi chiamiamo software oppure algoritmo ma che permea le nostre vite. Credo che non meriti un film ma forse questo post è un po' poco.

sabato 21 marzo 2020

Down under

Ho già parlato del fatto che l'Australia (eccovi spiegato il titolo del post) ha preso il posto degli Stati Uniti d'America nell'immaginario collettivo. Quindi dopo l'impero britannico, l'impero americano avremo l'impero australiano? Dubito perché il peso di un paese con poco più di 20 milioni di persone è quello che è ma resta certamente un posto ambito. Peraltro la loro struttura "sociale" fatta di grandi case in grandi spazi certamente aiuta in questo periodo contro la diffusione del covid-19. Oddio qualcuno solleva dubbi sui numeri forniti che molto probabilmente sono stimati per difetto (per usare un eufemismo) ma per ora se la passano certo meglio che da noi. Ma l'altro giorno ho visto su "Ansa" questo video che parlava della protesta dei musicisti dell'opera di Sydney che sono a spasso perché anche laggiù hanno vietato gli spettacoli. La prima cosa che si nota è che questi musicisti (oltre a qualche spettatore) non stanno esattamente rispettando alcuna norma tipo distanze e mascherine. Forse come ho detto sono un isola felice ma giova ricordare che hanno cancellato un gran premio di Formula 1 (a Melbourne ma ..) e caso mai chiedete a Tom Hanks e signora. Ma il punto non è questo, il punto è perché Ansa ha pensato di mettere sul suo sito questo video? Battuta : "anche i ricchi piangono", anche nella felice Australia c'è qualcuno che non è contento e capirai cosa ce ne frega. Ma se andiamo oltre le facezie mi chiedo se qualcuno di questi romani della redazione Ansa si ricorda che a Milano c'è una cosetta che si chiama Scala? E come pensano che se la passano i musicisti, i ballerini e tutto il personale? Uso la Scala per avere un termine di paragone con la bellissima Opera di Sydney ma ovvio il discorso si allarga a tutti i teatri italiani (e magari anche europei). Ho sottolineato la matrice romana di Ansa, spero proprio che non sia la vera ragione per la pubblicazione di quel video.

venerdì 20 marzo 2020

Diritti

In questo periodo è un gran parlare di diritti : diritto a portare fuori il cane, diritto a fare la corsetta. Tutti sentiamo di avere diritto a qualcosa di irrinunciabile peraltro. Certo poi si dovrebbe parlare anche di doveri ma allora si diventa stranamente sordi. Ma torniamo ai diritti quelli veri, perché mai come in questo momento i nostri diritti sono messi in pericolo. Anche perché davanti alla sicurezza tutto (o molto) viene messo in secondo piano (niente di nuovo leggere Focault). Pensiamo a cosa è stato sacrificato nella lotta al terrorismo locale e globale ma oggi abbiamo davanti un nemico ancora più subdolo ma non per questo meno pericoloso. Per alcuni versi mi sembra quasi una discussione sterile perché ho la sgradevole sensazione di essere gli arresti domiciliari per cui tutelare la mia privacy mi sembra quasi il meno grave dei problemi ma mi rendo conto che questa è una reazione quasi (quasi) puramente emotiva. L'amica Eleonora mi ha segnalato questo articolo de "La valigia blu" che analizza davvero in profondità il modello coreano. In un altro mondo avrei detto che era un articolo un po' lungo ma oggi credo che tutti abbiamo il tempo (magari non la voglia però) per leggerlo. Tornando al post descrive molto bene cosa hanno fatto in Corea un approccio meno dittatoriale della Cina e ampiamente basato sull'uso invasivo della tecnologia. Davvero da leggere è la storia del "paziente 31" vero untore dei nostri tempi. Nel post sono ben evidenziati i pro del sistema ma anche i contro. Perché oltre a calpestare la privacy rischi davvero di segnalare gli "untori" con conseguenze che potete ben immaginare (niente di nuovo leggere "Storia della colonna infame" di Manzoni). La chiosa del post è che bisogna stare molto attenti ad abdicare sui nostri diritti perché poi recuperarli può essere, diciamo, complesso e i casi che appunto cita nel finale fanno davvero pensare. Quindi se non vogliamo finire nelle grinfie del "Grande Fratello" basta comportarci bene, certo basta solo quello. E poi leggi del prete che ha organizzato il battesimo e mi chiedo se esiste anche il diritto di essere tutelati da questi mentecatti.

giovedì 19 marzo 2020

Gaia

Proprio nei giorni scorsi il WWF ha pubblicato un rapporto (vedi) che secondo "IlPost" ci farà familiarizzare con termini come "zoonosi" e "spillover". Due parole il cui significato è che i virus che ci affliggono sono di origine animale e che ci sono specifiche condizioni per cui passino da animale a uomo. La tesi del rapporto del WWF è che la riduzione degli habitat naturali e la conseguente perdita di biodiversità siano cause indirette dell'origine del diffondersi del virus. Direi che vi è poco da aggiungere ma giustamente loro stessi usano l'aggettivo indiretto. Invece in questi periodo girano messaggi di ben altra natura (direi il termine giusto) che potremmo raccogliere sotto l'egida del mito di Gaia. Costoro ritengono che l'ecosistema planetario è in realtà un unico grande organismo (e fin qui ci può stare) senziente (e qui cadiamo nel mistico) che reagisce alla presenza ingombrante degli uomini. Ad esempio il riscaldamento globale è la febbre con la quale Gaia (usiamo questo nome) si difende così come i virus sono gli anticorpi (in una simpatica immagine riflessa). Insomma Gaia sta cercando o di darci una lezione oppure di sterminarci visto che noi ci comportiamo male con il pianeta. Questa ultima considerazione è ineccepibile ma da qui al concetto di organismo planetario senziente ne passa davvero tanto. Ma questo è un film temo già visto : molti hanno bisogno di una sorta di "nemico" con cui confrontarsi e che dia un senso alle sofferenze che affrontano, e se questo nemico è addirittura sovrumano tanto meglio, insomma un classico eroe greco che sfida gli dei. Molti erano già "pronti" alla catastrofe climatica con le onde giganti che sommergono la parte costiera del pianeta (parlando di film già visti) ed invece ci troviamo in ginocchio davanti ad un nemico piccolo al punto che non lo puoi neppure vedere. Continuo a rivedere nella mia mente le immagini delle torri di New York che crollano. Anche allora si cercarono grandi nemici per poi dover accettare la sconfitta : quattro gaglioffi con un coltellino avevano abbattuto la più grande nazione del pianeta. Forse non abbiamo fatto tesoro di quella lezione.

mercoledì 18 marzo 2020

Stupidi o no?

Come ho già detto non sono giorni per le polemiche sterili, bisogna pedalare ma questo non vuole dire che dobbiamo staccare il cervello per cui se qualcosa non va è giusto notarlo e se del caso cambiarlo. I fatti che mi hanno "colpito" sono due e casualmente riguardano proprio Milano, dove vivo. Il primo lo vedete nella foto : la metro affollata. Attenzione non sono immagini di un giorno passato (caspita sembra già così lontano almeno per me) ma di questi giorni. Come si vede le distanze di sicurezza sono bellamente ignorate e comunque parliamo di un discreto assembramento (parola che è diventata comune quando sembrava destinata a sparire nell'oblio). Cosa è successo? I milanesi sono impazziti o incoscienti? Forse ma non me la sento di biasimarli, vediamo perché. La settimana scorsa i mezzi pubblici erano una favola : puntuali e semi vuoti ma non poteva durate per cui sindaco e vertici ATM hanno deciso di tagliarli applicando sempre l'orario festivo. Forse questo "think tank" ha dimenticato che Milano non è fatta solo di fighetti (mi ci metto anche io) in "smart working" ma anche di gente che deve lavorare e che di solito inizia proprio la mattina. Pare che questi stupidi (eh si o vogliamo usare altri termini?) correranno ai ripari ma intanto qualche contagiato sicuramente è stato creato. Comunque in questo caso mi sembra che sia davvero la stupidità l'unica spiegazione (poi magari parliamo degli stipendi dei vertici ATM) mentre sul secondo fatto nutro qualche dubbio. Come riporta "Milano Finanza" la Consob ha vietato le vendite allo scoperto per 3 mesi. Si potrebbe chiosare con una battuta : hanno chiuso la stalla quando i buoi non si vedono neppure più all'orizzonte. Ma imputare a questi signori della Consob (altri stipendiati di lusso) solo stupidità mi sembra riduttivo. I finanziari si vantano di lavorare in "real time" perché i mercati non dormono mai e soprattutto si muovono velocemente. Ora sono giorni che le borse bruciano miliardi (dei nostri soldi per lo più) e questi non hanno fatto la cosa più logica da fare : bloccare le vendite allo scoperto. Senza fare una lezione di tecnica di borsa sono uno degli strumenti che fa crollare le borse. Quindi parliamo di babbei che davanti a schermi dominati da numeri con segno meno non sapevano che fare? Forse ma forse anche no perché qualcuno si è comunque fatto un sacco di soldi con i crolli di questi giorni. Allora perché solo oggi (per me che scrivo) sono intervenuti? Forse perché pensano che l'onda ribassista ha esaurito la sua spinta (i buoi di prima)? Forse e potremmo magari considerarlo un segnale positivo, magari. Comunque non so se il nostro sistema uscirà intatto da questa crisi ma sarei ben contento di passare questi giorni da semi galeotto se alla fine ci saremo liberati da questi manigoldi della finanza.

martedì 17 marzo 2020

Ridicolo

Per prima cosa complimenti a Dorothea Wierer fresca bi campione del mondo di biathlon, che oltre che brava è pure molto carina (certuni sono proprio nati sotto una buona stella) ma il punto non è questo ahimè. La nostra Dorothea si è laureata campione giusto qualche giorno fa, in piena emergenza covid-19. Fatto che non è sfuggito ed ha infatti lei stessa ha affermato che "i soldi dominano lo sport per cui si è gareggiato lo stesso". Ora una precisazione è doverosa : i campionati si svolgevano in Finlandia paese forse non ancora sconvolto dalla epidemia però non esattamente immune. Forse nel paese dei 1000 laghi la gente fa a botte per vedere il biathlon (ragione di più per sospenderlo peraltro) ma alla fine la domanda è : d'accordo che lo sport è dominato dai soldi ma il biathlon? Signori hanno cancellato calcio, formula 1, basket (non seguo il golf ma...) e con tutto il rispetto per il biathlon dubito che il giro d'affari di questa disciplina sia neppure lontanamente paragonabile agli sport che ho citato. Quindi l'unico commento possibile è : ridicolo.

lunedì 16 marzo 2020

Mutti

Per chi non lo sapesse "mutti" è il soprannome (o forse era) di Angela Merkel e significa "mamma" anzi per certi versi "mammina" visto che è il corrispettivo dell'inglese "mommy". Mi rendo conto di essere stato cattivo con la foto ma mi chiedo chi oggi voglia ancora chiamarla "mamma". Oddio qualche segnale vi era stato : rammentate quando in uno show televisivo fece piangere una ragazzina palestinese rifugiata? Se del caso leggete qui, era il 2015 e forse si poteva pensare ad una scivolata ma poi è arrivato il covid-19 e la prima cosa che Angela ha fatto è bloccare la vendita di mascherine all'Italia e poi l'adozione del modello "inglese" per risolvere l'epidemia. Tanto per rinfrescare la memoria il modello inglese (basato sulla immunità di gregge) prevede di lasciar sfogare l'epidemia provocando un bel po' di decessi concentrati però nella fasce anziane della popolazione. Un inedito asse anglo tedesco riconducibile alla componente destrorsa di entrambi i governi presuppongo. Ma Angela in effetti non sembrava così "cattiva", cosa è successo? Forse dobbiamo parlare di una reazione "rancorosa". Mi spiego : la sua carriera di leader è al capolinea e non se ne va certo in bellezza, anzi il suo partito, la CDU, è a pezzi incapace persino di trovare un successore. Inoltre pare abbia problemi di salute anche gravi. Certo vi sono anche le motivazioni politiche : non si può fermare la produzione ma si produce per chi? Ma su questa strategia avremo temo i prossimi mesi per ragionarci mentre molto più pericoloso è il pensiero che si veda l'epidemia come qualcosa che elimina i "rami secchi" della popolazione, vecchi e malati. Una sorta di angelo (Angela?) sterminatore che alla fine di sto casino ci restituisca una Germania giovane e forte oltre che immune. Sarebbe perfetto se il virus facesse fuori anche quelli che non hanno capelli biondi e occhi azzurri. Sento puzza di eugenetica o di quarto Reich se la volete buttare sulla fiction. Esagero? Forse ma sappiamo cosa è successo il secolo scorso.
PS quando starete per ordinare la vostra nuova Audi o Bmw o Mercedes magari fateci un pensiero

domenica 15 marzo 2020

Zero

Ragazzini che giocano al parco, due amici che vanno a pescare, nonni che si prendono cura dei nipoti (portandoli magari al parco e così il cerchio si chiude). Sono alcuni dei comportamenti che andrebbero evitati e che invece sono tuttora "attivi" (alcuni li ho visti direttamente). Ci si chiede come mai? Inveterato costume tutto italico di infrangere le regole? Beh certamente non siamo molto disciplinati ma temo che vi sia in molti la sensazione che "stanno esagerando". Rammento l'ultima volta che sono stato sul lago di Como (sembra un altro secolo era qualche settimana) e li era una litania di gente che accusava il governo di aver compromesso la stagione turistica per una infezione poco più grave di un influenza. Che li siano tutti leghisti e che la regione Lombardia, a guida leghista, sia tra le più veementi nell'invocare provvedimenti anche più drastici è un dettaglio che forse è sfuggito agli abitanti del Lario ma forse in ciò vi è anche la spiegazione dei contagi nella bergamasca. Ma cosa ci vorrebbe per convincere le persone che la situazione è, diciamo, complicata? Ci vuole il vip zero! Ormai del paziente zero ce ne freghiamo, poco importa magari è pure vivo e vegeto. Del nostro paziente uno sappiamo che sta meglio ma poi chi è? Certo un tipo molto rappresentativo del nostro tempo (passato?) : manager di multi nazionale, iper attivo, ultra sportivo ma di fatto un signor nessuno. No abbiamo bisogno di un vero Vip ma purtroppo non uno che se la cava (magari prendendo un aereo privato), no temo ci vorrà qualcuno di famoso che non sopravvive. Lo so immagino che queste parole suscitino anche ribrezzo ma se mi sbaglio sarò il primo a rallegrarmene. Intanto saluto la nuova ondata di quelli che lasciano Milano (e non solo) e vanno al sud. Giusto ieri scrivevo che si corre il rischio di assistere alla fine dell'Europa ma mi chiedo cosa resterà dell'Italia.

sabato 14 marzo 2020

12 marzo 2020

Forse nei libri di storia la data che da il titolo al post sarà ricordata come la fine (o l'inizio della) dell'Europa (intesa come UE al netto della Gran Bretagna che ormai era già fuoriuscita). Mi sono sempre schierato a favore dell'Europa ma mi rendevo conto che questa non poteva essere il country club dei banchieri e la crisi del covid-19 sarebbe stata la cartina tornasole. I prodromi c'erano tutti in primis la Germania che vietava l'export di mascherine verso l'Italia. Quindi nel momento del vero bisogno il concetto di Europa si scioglieva come neve al sole con i vari membri che reagivano in ordine sparso , leggasi ognuno per sé. E poi è arrivato quello sciagurato discorso di Christine Lagarde, recente presidente della Banca Centrale Europea. Cosa ha detto? Che "non è compito della BCE controllare gli spread". Bene, a parte che da una con quel cognome ti aspettavi il contrario, ma vediamo perché quella frase è così disastrosa. La BCE deve governare lo spread è uno dei suoi compiti principali oltretutto quindi cara Christine? Possibile che non lo sapesse? Forse, visto che pare abbia chiesto un "aiutino" alla collega tedesca e allora abbiamo a capo di BCE una vera incompetente, cosa davvero grave perché gli effetti di questi crisi saranno pesanti dal punto di vista economico (poi parliamo del resto). Oppure voleva "semplicemente" lasciare andare a picco l'Italia. Ma questo sarebbe un puro e semplice delirio di onnipotenza  visto che è una decisione che non può comunque prendere in autonomia. E qui si torna al problema della competenza. Ma in ogni caso la frittata è fatta perché si è visto che questa Europa non tutela neppure i suoi cittadini di serie A (i banchieri) figuriamoci gli altri.
Ps questa mentecatta ha fatto male anche ai nostri portafogli perché dopo il suo bel discorso la borsa (italiana) ha perso il 16% ma dopo le ovvie "correzioni" ha guadagnato l'8%. Peccato che l'aritmetica ci dica che abbiamo recuperato solo il 40% di quanto perso. 

venerdì 13 marzo 2020

Misure

Come promesso parliamo di misure per contrastare il contagio. L'occasione mi viene data da questo articolo di "Affari Italiani". Riporta la testimonianza di questo 31 enne che vive (e lavora) a Shanghai da 4 anni. Il nostro Mattia (il cognome ha preferito oscurarlo chissà perché) si dimostra assolutamente a favore dei cinesi soprattutto per come si sono comportati. Peccato che poi evidenzi il fatto che i controlli fossero pesanti e se sgarravi finivi in galera "E credimi, in Cina non vuoi finire in prigione" parole sue (come dicono "buoni poliziotti fanno buoni cittadini"). Tanto per essere chiari in Cina ti geolocalizzano e dopo che hanno verificato che sei stato a casa per un certo tempo ti inviano un QrCode da usare in caso di controllo (ed immagino che i controlli fossero assolutamente frequenti). Insomma esci di casa quando te lo dice la polizia! Nell'articolo, finita l'intervista, l'autore trae 3 considerazioni : la prima è che la tecnologia in Cina è più diffusa che da noi e cita il fatto che molte aziende italiane sono impreparate allo smart working. Giusto ma cosa c'entra? La Cina è la fabbrica del mondo e in fabbrica gli operai ci devono andare o pensava che fabbricassero gli Iphone seduti sulle stuoie? Certo il nostro grafico può essere "smart" ma forse i grafici non sono esattamente rappresentativi del miliardo (abbondante) dei cinesi. La seconda è che il sistema di controllo non è compatibile con la democrazia diciamo in salsa occidentale. Dettaglio di poco conto direi, comunque ritengo ovvio che una dittatura sia più efficace nel gestire una crisi vista la disinvoltura con la quale può calpestare ogni diritto (e meglio non dimenticare l'imponente sistema militare e poliziesco). Noi viviamo da 75 anni (parto dalla fine della seconda guerra mondiale per, diciamo, comodità) in democrazia, quindi avremmo dovuto sottometterci ad una dittatura per tutto questo tempo solo per essere più preparati ad affrontare una crisi come questa? Senza dimenticare che anche in Cina all'inizio hanno cercato di nascondere tutto e poi hanno iniziato ad usare la scure. La terza considerazione è che la crisi sarà lunga e qui, stavolta, sono in pieno accordo.

giovedì 12 marzo 2020

Guerra

Quella contro il covid-19 è una guerra è inutile girarci intorno. E come in tutte le guerre ci sono vinti e vincitori. Proprio ieri la Cina ha annunciato di aver superato il picco del contagio quindi dovrebbero vedere la fine del tunnel. Il condizionale è d'obbligo perché la trasparenza non è mai stata una delle doti del governo cinese. Noi invece stiamo perdendo. Stando al sito della John Hopkins University (credo più visitato di YouPorn) i contagi in Cina sono circa 81 mila contro i "nostri" 12.5. Ora basta fare una semplice proporzione per capire come da noi il contagio sia molto più esteso e nessuno si sogna di affermare che il peggio è alle spalle. Allora forse è il caso di domandarsi se il metodo usato nella nostra penisola è quello corretto. In realtà abbiamo seguito le "orme" dei cinesi ma con alcune differenze che forse giustificano la minore efficacia (diciamo così) del risultato (ci torneremo). Francamente non me la sento di muovere critiche al governo pur non amandolo. Questa emergenza è davvero figlia del nostro tempo se ci pensate : un virus che ha nella capacità di trasmissione la sua faccia cattiva colpendo un mondo che era diventato globale. Dico era perché credo che le cose cambieranno come è successo per l'11 settembre ma non è questo il punto di cui volevo parlare. Come ho detto noi stiamo perdendo la guerra ma in questo siamo "alleati" con parecchie altre democrazie europee. Ma ho trovato questo articolo il quale afferma che il nostro approccio è stupido (quando si dice usare il fioretto) mentre quello olandese il migliore (vedi). Ora mi mancano i dati per capire se questo sito ha meno lettori di questo post ma intanto propongo una attività perfetta per questi giorno di confino : monitorizziamo i dati sui Paesi Bassi (eh già è così che di chiamano ora) , ad oggi hanno 503 casi, vediamo se avessero ragione noi saremmo ben più che stupidi (ma almeno avremmo una folta compagnia).

lunedì 9 marzo 2020

Code

Ieri, il primo giorno della "nuova" Lombardia, vi sono state le solite code ai supermercati. Forse posso essere accusato di incoscienza ma costoro mi sembrano davvero dei "minus habens", o meglio sono perfettamente aderenti al prototipo / stereotipo dell'italiano che si crede furbo e fotte il sistema. Ma un particolare vale la pena di notare : la stragrande maggioranza delle foto viste era relativo a supermercati Esselunga (che avranno certamente brindato alla dabbenaggine di costoro). Esiste quindi un consumatore tipo Esselunga? Forse e non dimentichiamo che molti anni tale supermercato e Forza Italia erano molto legati. Oggi gli elettori del Silvio sono credo assai meno che gli acquirenti del nostro super ma forse certe sfumature politiche pesano. Un pensiero ozioso perfetto per momenti come questo.
Ps noi ieri siamo andati in un supermercato e in un grande negozio di prodotti per la casa, lo avevamo previsto in quanto la domenica mattina vi sono meno persone. Ed in effetti erano semi vuoti. Il supermercato non era della marca sopra citata ma certo potrebbe essere un mero caso.

domenica 8 marzo 2020

Dimenticanza

La gestione di questa emergenza corona virus ha certo molti difetti ma vi è una cosa davvero un po' surreale. Mi spiego : fin dall'inizio della crisi sono stati chiusi i cinematografi e per un appassionato come me è stato un colpo basso ma quando si parla di salute non si può mica andare tanto per il sottile. Giusto però ieri sera (per me che scrivo) è arrivato il nuovo decreto che ha scaraventato la regione Lombardia (e qualche altra provincia) nel baratro di una zona confinata. Funzionerà? Forse occorre del tempo ma certo qualcosa andava fatto visto che le persone se ne fregavano (in pratica) dei limiti e si assembravano allegramente. E così ho scoperto che le discoteche erano rimaste aperte fino a 24 ore fa! Ossia avete chiuso i cinema dove la gente sta per un paio d'ore seduta per lasciare aperte le disco dove la gente si agita per almeno il doppio delle ore (e con una concentrazione ben superiore anche ad una proiezione di Checco Zalone). Possibile che si sia trattato di una banale dimenticanza? Mah forse come sempre parliamo di soldi : chiudere un cinema significa solo mettere a repentaglio qualche posto di lavoro (oggigiorno non esiste più neppure il proiezionista) mentre nelle disco lavorano oggettivamente molte più persone, ma non doveva valere il principio che "la salute prima di tutto"? Ed infatti non si è ancora fatto nulla per le navi da crociera che possono diventare veri e propri lazzeretti galleggianti ma li ci lavorano migliaia di persone per cui....
PS qualcuno ha detto perché i cinema non usano la "soluzione" romana ossia quella di far sedere a scacchiera le persone all'interno della sala. Proposta interessante ma vista la scarsa propensione a seguire le regole da parte dei miei concittadini temo non percorribile. 

giovedì 5 marzo 2020

Umorismo

Vi è un effetto collaterale di questo corona virus ed è quello di aver scatenato la fantasia dei "creatori" di video, meme ed aforismi (il mio preferito è, alla data, "Gita a Codogno, colazione al Sacco" dove la S maiuscola fa la differenza). Ma vi sono anche molti casi in cui l'umorismo è involontario. Non conosco i presidenti delle regioni Sardegna e Val d'Aosta ma devono essere malconsigliati. Infatti hanno entrambi subito detto : "le nostre regioni sono esenti da contagio" e sono stati smentiti dai fatti (oddio anche un mio conoscente aveva predetto che il contagio si stava sgonfiando ma si sa, di Nostradamus ne è esistito uno solo). Risate a denti stretti di sicuro ma giusto per sdrammatizzare. Mentre molto più divertente è la notizia che riprendo da Ansa : la prossima partita dell'Italia in Coppa Davis sarà giocata a porte chiuse. Giusto visto cosa succede a calcio, rugby e quant'altro non poteva essere altrimenti, ma sapete con quale nazione disputeremo tale partita? La Corea del Sud! Chissà se giocheranno con le mascherine.....

lunedì 2 marzo 2020

Spiegazione

Finalmente abbiamo la spiegazione! Qualche mese fa la Finlandia (foto della capitale, Helsinky) era stata dichiarata lo stato più felice del mondo (vedi). Ora abbiamo la spiegazione! Come ben descritto in questo articolo di "Agi" la Finlandia ha anche il non invidiabile primato di avere i suoi cittadini pesantemente indebitati! Per quanto mi risulta lo sono anche i Danesi mi risultano essere molto indebitati ma anche molto felici. Quindi felicità è spendere e spandere come se  non ci fosse domani! L'articolo fa capire che la situazione di indebitamento è aumentata in relazione alla scomparsa quasi completa del contante e del diffondersi di strumenti di micro credito. Beh senza essere lo psicologo della domenica ma certo la mancanza del controllo "fisico" di quanti soldi ti restano porta facilmente ad esagerare. Ma oggi l'osianna mantra è cancellare il contante per combattere evasione e crimine. Propositi encomiabili ma forse nascondono anche un implicito favore alle banche e di sicuro rischi di creare masse di indebitati che alla fine sono i nuovi schiavi del terzo millennio. A pensare male si fa peccato ma ....