domenica 30 settembre 2018

Idee

Consiglio di leggere questo post non recentissimo ma che dice qualcosa che già sospettavo : siamo rimasti a corto di idee. Per un appassionato di fantascienza come me era in realtà una certezza ma vederlo scritto da uno che è nettamente più giovane di me significa che non è solo un problema generazionale. Vero che il fenomeno internet e tutti i social media che ne sono derivati non sono stati pensati dagli autori della "golden Age" della fantascienza, vero che si ipotizzavano mega computer e invece oggi l'"intelligenza" è polverizzata nel "cloud" ma nello spazio non ci siamo (più), la fusione nucleare con la sua promessa di energia pulita e quasi illimitata è tanti, troppi anni avanti. Dobbiamo ancora caricare i nostri smartphone praticamente tutti i giorni mentre ancora bruceremo per lunghi anni idrocarburi per muovere auto e soprattutto camion. E non parliamo della ricerca medica : contro i virus non abbiamo quasi armi e solo alcune settimane fa un paio di aziende farmaceutiche (di quelle grosse) hanno annunciato che smetteranno di studiare farmaci contro l' Alzheimer, visto che ci hanno buttato un mare di soldi ma senza arrivare a nulla, ma proprio nulla. E allora cosa facciamo si chiede giustamente l'autore del post ? Ci disperiamo ? No dice lui perché il progresso (quello vero) è rallentato ma dietro l'angolo potrebbe esserci la svolta. Sarebbe bello intanto prendiamo atto del fatto che uno dei "sognatori" che dovrebbero essere il motore della ripartenza si sta "spegnendo". Parlo di Elon Musk, personaggio secondo me assai discutibile, che si è messo nei guai con la borsa americana per certi suoi comportamenti un po' troppo "disinvolti". Forse è un segno dei tempi di crisi.

sabato 29 settembre 2018

DEF

Credo non sia un mistero che non ho grandi simpatie per questo governo giallo verde ma vedere i pentastellati affacciarsi al balcone per cantare vittoria per l'approvazione del DEF (o chiamiamola manovra) mi è sembrato davvero fuori luogo. Non parlo del fatto che ci porterà ad uno scontro con l'Europa e forse ad un mezzo default. Per prima cosa i balconi suscitano ricordi che è meglio lasciare chiusi nell'armadio della storia. Magari a Salvini non sono neppure tanto sgraditi ma a Luigino Of May? O forse non se li ricorda proprio? Comunque cautela perché gli stessi che ti hanno acclamato l'altra sera ti riempiranno di uova marce domani. Ma entriamo un po' nel merito. Hanno esultato perché? Perché hanno convinto il ministro della economia ad allargare i cordoni della borsa. Come dire ho convinto il papà a comprarmi il motorino! Il ministro  Tria è comunque uno della squadra mica un burocrate della odiata Bruxelles. E quindi adesso avremo pensioni più facili , reddito di cittadinanza, condono fiscale (chiamatela pace ma è un condono) e pure butteremo alle ortiche la riforma Fornero (che era francamente una discreta merda) ma occorrono soldi per tutte queste iniziative. Semplice basta creare nuovo debito tanto ne abbiamo già una montagna, qualche miliardo in più che differenza vuoi che faccia. Probabilmente lo pensava anche quella famosa ultima goccia. Ma il nostro Luigino dice : " sarete da una crescita inaspettata". Se ci sarà di sicuro saremo sorpresi visto che quello che stanno facendo è regalare soldi. Il che significa un po' di gettito IVA e consumi maggiori. Ma si è già visto che questi effetti finiscono subito e che creino tutti questi posti di lavoro non è successo. Anzi il Regno Unito ha dimostrato che con troppo welfare la gente non lavora e basta. Loro per recuperare gli anni 60 e 70 di assistenza sociale allegra sono poi dovuti passare alla lady di ferro, Margaret Thatcher. E faccio fatica a credere che tutti questi che vivacchiano alle spalle dei genitori di sentano improvvisamente in dovere di cercarsi un lavoro per ringraziare Casaleggio e compagnia di aver dato loro i soldi per cambiare smartphone.

giovedì 27 settembre 2018

Area B

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha appena visto tramontare la candidatura della città per le olimpiadi ma è già pronto ad una nuova avventura : la riapertura dei Navigli. Su questa opera ho già espresso qualche perplessità ma dove non sono d'accordo è sul percorso che ha portato a questa risoluzione. La giunta milanese invece di fare un referendum si è inventata le consultazioni di zona alle quali hanno partecipato "ben" 820 cittadini. Quindi una frazione della popolazione ha deciso!  Alla faccia della consultazione popolare. E il M5s si oppone e vuole un referendum, proprio loro che mettono in lista per il senato gente con una trentina di preferenze. Purtroppo anche il referendum può valere quel che vale. Lo so è un punto che ho già sollevato ma ricordo che si è votato per l'ampliamento della Area C e nulla è stato fatto, quindi fanno un po' quel c...o che gli pare. Ma a proposito di Area C è in arrivo una vera rivoluzione che si chiama Area B. In pratica la città di Milano per 5 giorni alla settimana sarà vietata alle auto che non siano Euro 6 o 5. E non vi sarà pedaggio, se sei Euro 4 resti a piedi. Certamente i dirigenti d'azienda non avranno alcun problema a cambiare la loro Audi (se necessario) magari gli impiegati qualcheduno di più ma pazienza, è il prezzo del progresso (si dice così).  E sempre in questa logica arriva l'aumento del biglietto dei mezzi pubblici. Staremo a vedere.

martedì 25 settembre 2018

Confusione

Una volta , diciamo qualche decennio fa, uno degli obiettivi di un giovane maschio italiota era diventare calciatore. Soldi tanti, ti compri la Lamborghini e ci porti a spasso la velina. Ma ultimamente di calciatori bravi la penisola non ne produce più per cui occorre che una alternativa. E grazie al M5s la abbiamo. Partercipi al Grande Fratello , poco importa come ti posizioni. Poi entri nelle file del movimento e diventi portavoce a quasi 100 mila euro l'anno. Questa è la storia di Casalino. Chiaro che il ragazzo sia un po' confuso soprattutto quando si esprime su temi pesanti come la manovra economica che il governo giallo verde sta varando. Chiaro che tutto parte dal "famoso" audio del nostro Casalino in cui pecca forse di bon ton ma non certo di determinazione, ma temo mal diretta. Iniziamo dalla differenza tra spese e investimenti. I soldi per la Tav si spendono una volta sola mentre il reddito di cittadinanza devi erogarlo tutti gli anni (almeno quelli in cui resisteranno al governo) quindi non sono vasi comunicanti spese e investimenti, meglio tenerlo presente. Altra differenza è tra politici e quelli che gli anglosassoni chiamano "civil servants" ossia gli statali. Questi ultimi non vengono sostituiti ad ogni cambio di governo. Per fortuna altrimenti ci sarebbe il caos e anche se fossero inetti non è certo un portavoce che li licenzia. Per cui mancano un po' di fondamentali di quella che ai miei tempi si chiamava educazione civica. Ma certamente le persone che ci sono all'interno dei ministeri hanno molto potere e non mancano certo casi di persone arroganti o incompetenti (o entrambi purtroppo). Ma questo è un problema che avevano anche gli altri governi prima di voi altra cosa da tenere presente. Ma temo che questi "nuovi" politici pensano che basti uno slogan per cambiare le cose. Prendersela con quattro vu cumprà é un conto, sistemare i burocrati romani tutta un'altra storia (e poi cosa direte a Virginia Raggi).

sabato 22 settembre 2018

Podio

"And the winner is" ... Italia, poi Romania e Grecia. Purtroppo questo è un podio che potevamo, anzi dovevamo evitarci. Parlo della classifica relativa alla evasione dell'Iva come riportata "Il Messaggero" a cui faccio i complimenti per i suoi 140 anni di vita. Non sono cosa dirà la trimurti governativa : Conte, Di Maio, Salvini ma c'è poco da andare a fare i "duri" quando sei in una posizione assai poco invidiabile come questa. Persino i paesi del blocco Visegrad (quelli che i migranti li prendono a calci, ma non disdegnano i fondi UE) fanno meglio di noi. Eppure nei piani del governo non vi sono azioni "mirate" a colpire una evasione che in Italia è oramai sistemica. Tagliamo pure il vitalizio a Ilona Staller, alias Cicciolina, ma cerchiamo di evitare quello che gli americani definiscono essere "penny wise, dollar foolish". Ossia essere oculati su spese di qualche migliaio di Euro per poi sprecarne milioni (per non dire miliardi).

venerdì 21 settembre 2018

Cina

Qualche giorno fa la nota casa automobilistica Volvo ha annunciato il lancio di una "device" che servirà a ripulire (almeno in minima parte) il mare dalla plastica e che non userà più oggetti monouso fatti di plastica nei suoi impianti o eventi da lei organizzati. Encomiabile iniziativa, senza dubbio ma senza citare sempre il nostro Giulio Andreotti un dubbio viene. In effetti è letteralmente esploso il problema plastica (pure con la variante micro), soprattutto quella in mare. Ripeto bene che si affronti il problema ma come mai adesso? L'isola galleggiante di plastica, il "Pacific Trash Vortex" non è esattamente una novità, quindi? Da inizio anno la Cina ha di fatto bloccato le "importazioni" dei rifiuti di plastica da Europa e America. La svolta ecologista fortemente voluta da Xi, il presidente (un pochino autoritario ma tant'è) cinese ha fatto si che l'Europa prendesse atto del fatto che non aveva più un posto dove buttare la plastica. Certo esiste sempre l'Africa (e anche un pochino il sud America) ma è risultato chiaro che la soluzione non era quella sempre di scopare la polvere sotto il tappeto. Per cui è cominciata una enorme campagna di sensibilizzazione seguita da iniziative legislative tese a limitare il consumo di plastica, soprattutto nel comparto degli oggetti monouso. E adesso arriviamo alla notizia con cui ho aperto il post : qualcuno leggendo Volvo avrà pensato allo spirito ecologista svedese, che certamente esiste ma meglio non dimenticare mai che la nota casa svedese non è più svedese da circa 8 anni essendo entrata a far parte del conglomerato Geely. Ma alla fin fine il nemico del mio nemico è mio amico per cui ben venga la scelta cinese.
Ps relativamente a tale sceltaoccorre ricordare la vertiginosa crescita del reddito cinese degli ultimi anni, che ha motivato il governo a decidere di non essere più la pattumiera del mondo. Ma allora devo dare anche atto a The Donald, il presidente americano, che vuole togliere qualche privilegio agli ormai agiati cinesi.

domenica 16 settembre 2018

Toninelli

No non voglio fare un post su uno dei ministri più antipatici di questo governo. Voglio parlare di altro perché dopo aver letto che il 60% degli italiani "tifa" per la coalizione giallo-verde mi deprime un po' per cui lasciamo la italica penisola e attraversiamo l'oceano per sbarcare in Canada. Ma non ci fermiamo in Quebec, no lo attraversiamo tutto per giungere in Alberta. Tale stato ha davvero una caratteristica unica : non ci sono ratti. E la cosa non è proprio facile da ottenere ma loro ci sono (praticamente) riusciti. Per chi vuole "dettagli" consiglio la lettura di questo articolo del sempre ottimo "IlPost" in cui si scopre che la svolta nella cruenta lotta ai roditori si è avuta grazie ad un medicinale (creato per ben altri motivi ovvio). Ma alla fine quello che conta è che è possibile sbarazzarsi dei topi pure a livello di uno stato.
PS ho utilizzato un link in questo post in omaggio alla recente legge europea sul copyright. Ci vuole un po'di tempo per capire cosa succede ma temo che i piccoli editori non avranno alcun giovamento e d'altra parte la crisi della editoria non si risolve con una legge. Ovvio che i colossi come Google troveranno sempre un modo come hanno trovato un modo per non pagare tasse.

venerdì 14 settembre 2018

Ma allora

Ma allora a che punto siamo? Se qualcuno è confuso dalla foto parlo delle conseguenze del famigerato incontro tra il presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, e il leader nord coreano, Kim Jong-un. Dopo il complicato percorso che ha portato al loro incontro il 12 giugno cosa è davvero successo? Dopo essersi detto di tutto, al summit sembravano vecchi amici e il nord coreano, giustamente soprannominato "Rocket Man", ha promesso di smetterla con le bombe nucleari. Siamo un gradino sopra l'asilo. Ma poi sono davvero finiti gli arricchimenti e le sperimentazioni? Stando ad alcuni osservatori (ance abbastanza autorevoli) pare proprio di no (ma che strano) ma intanto qualche "crepa" si è aperta nel muro che isola la Nord Corea dal resto del pianeta. Infatti ci dovrebbe essere un altro incontro con il presidente sud coreano. Ma tornando alla questione principale credo proprio che il nostro sovrappeso Kim continui imperterrito. Per carità non voglio certo rimpiangere i giorni in cui le due nazioni si sfidavano a suon di proclami e razzi. Ma il risultato ottenuto da Trump con quel summit mi sembra molto simile a quello conseguito dal meeting con la Russia di Vladimir Putin ossia .... nulla. Speriamo che le elezioni di "mid-term" che si terranno negli Stati Uniti il prossimo 6 novembre diano un responso su cosa pensano gli americani di questo presidente davvero disastroso. Ma occhio a prevedere una sconfitta (magari di larga misura) del fonato The Donald, i continui record di Wall Street non sono solo numeri e quando gli elettori si recheranno alle urne temo che prima di scegliere una veloce occhiata al portafoglio la daranno.

martedì 11 settembre 2018

Uno

Il grande problema di Internet è che chiunque può far sapere la sua opinione al mondo intero, senza filtri. Opportunità per molti versi, maledizione per altri. Ma se anche una testata come Ansa cade nel tranello di ascoltare ogni singolo "grido" di dolore allora sono guai. E per una sorta di ironia il bersaglio è proprio la regina dei social : Facebook. Come appunto riporta Ansa una ex dipendente ha scritto una lettera in cui accusa l'azienda di Facebook, Whatsapp, Instagram di non fare abbastanza per le mamme che vi lavorano. Allora abbiamo una singola persona che ha dovuto dimettersi perché non riusciva a conciliare il suo lavoro con la famiglia. Non ho nessuna stima di Zuckerberg e della sua creatura (anche se lo dico a malincuore Jobs era un genio, ma non colgo la stessa scintilla nel nostro Mark) ma Facebook ha 23 mila dipendenti quindi attenzione a generalizzare. Certo la signora dice di aver avuto 5500 dipendenti che l'hanno appoggiata. Ottimo allora il problema esiste e quindi che si palesino questi 5500 "pasdaran". Ma nella attesa di ciò mi arrogo il diritto di dubitare. Ad esempio la situazione in Amazon è certo pesante ma infatti ci sono già state proteste di molti dipendenti non una singola voce. Quindi prima di accusare di mobbing o che altro Facebook stiamo a vedere cosa succede. Ma tanto anche se si scoprisse che negli uffici di Menlo Park (sede della azienda) si osteggiano le madri lavoratrici cosa succederebbe? Ci sarebbero cancellazioni massive dei profili ? Mi sembra di averla già sentita questa in occasione dello scandalo Cambridge Analitica e non mi pare sia successo gran ché.

lunedì 10 settembre 2018

Numeri

"Numeri che fanno paura" tuonava l'ingegner Cane, non proprio indimenticabile macchietta creata fa Fabio De Luigi. Ma oggi sembra tragicamente attuale. Premetto subito che non voglio certo entrare a far parte della schiera di ingegneri che oggi popolano qualsiasi bar ma ogni tanto vorrei chiedere anche ai veri ingegneri di usare i numeri con attenzione. Mi riferisco ad un genio come Renzo Piano che, forse preso dalla emozione per una tragedia che ha coinvolto la sua città natale (il crollo del ponte Morandi), ha presentato un progetto per un ponte destinato a durare 1000 anni. Ora, ripeto senza voler fare l'ingegnere da bar, sono davvero numeri che fanno paura anche perché non abbiamo nulla (che non sia costruito in pietra) che abbia una vita neppure lontanamente paragonabile a 1000 anni. Sembrava che il calcestruzzo fosse un materiale "eterno" e non lo è, parecchie simulazioni piuttosto serie sembrano mostrare che se l'umanità sparisse in una nuvoletta di fumo in capo a 200 anni resterebbe assai poco della nostra "civiltà". Ma anche un ponte che dura 200 anni va più che bene, basta che sia dichiarato. E non posso evitare di pensare a tutti gli altri ponti in giro per l'Italia e non solo. Abbiamo scoperto che persino nella ricca e potente Germania solo il 12.5% dei ponti gode di buona salute. Mi ripeto ma con tutte queste tecnologie "smart" o chiamatele "IOT" (Internet of things) non è possibile almeno avere un mimino di preavviso ? Immagino che anche il ponte Morandi non si sia sgretolato in un pochi secondi. Speriamo che l'Anas torni a fare il suo mestiere che consiste (anche) nel fare i controlli.

sabato 8 settembre 2018

Inaugurazioni

Questa estate Milano, città di mia residenza, ha visto due inaugurazioni di "peso" : recentissima quella di Starbucks e di un mese abbondante fa quella di Apple Store. Su questa ultima avevo già intenzione di scrivere un post, ma data la mia avversità alla "mela rosicchiata", volevo evitare un eccesso di polemica. Ma qualche giorno orsono ho trovato questo post che è praticamente quello che avrei scritto io. D'altra parte non è esattamente il post di uno sconosciuto ma bensì di Fabrizio Ravelli, classe 1951, collaboratore di "Il Post" e "Repubblica". Quindi più un maestro che un collega ma veniamo al suo post dove ironizza su coloro che si sono messi in attesa della famigerata apertura prevista per le 17 del giorno 24 luglio. Era tanta la foga di assistere a un evento di portata epocale che si sono dimenticati persino di portarsi dell'acqua confondendo forse le temperature estive di Milano con quelle primaverili di Zurigo. In ogni caso solerti genitori li assistevano e per coloro che ne erano sprovvisti (erano parte della gita degli orfanelli oppure i loro genitori li avevano semplicemente ignorati? Vallo a sapere) intervenivano i premurosi commessi. Il fatto è che tutta questa attesa era fine a se stessa! Non vi erano modelli nuovi, non vi erano sconti nulla. Quando alle fatidiche 17 si sono spalancate le porte del paradiso costoro si sono trovati davanti modelli che già conoscevano e che in molti casi già possedevano. Ora l'autore del blog fa una premessa che condivido appieno : le nostre anagrafiche ci impediscono di capire fino in fondo il fenomeno. Certo io non posso spiegare a costoro che ho saltato il pranzo per essere tra i primi davanti al negozio di dischi (che non faceva certo l'orario continuato) il giorno che uscì "Wish you were here"! Sono cambiati i tempi e si fanno altre file potrebbe essere la chiave di lettura ma vi è una differenza sostanziale : la attesa e la successiva apertura saranno state oggetto di qualche miliardo di selfie immediatamente postati sui social, nella stragrande maggioranza dei casi nessuno ha fatto la coda se non per poter "condividere" il fatto. Ovvio che in un post non si può affrontare degnamente un argomento che da anni ormai è trattato da psicologi e sociologi ma rivendico la mia età ed il fatto di non riuscire a capirli. 

lunedì 3 settembre 2018

Humor

La perfida Albione, il regno unito, é noto anche per il suo humor, talvolta un po' surreale, che ha prodotto personaggi iconici. Ma questo non impedisce loro di esagerare. Come nel caso del ponte Morandi dove un giornalista (ma chiamare giornalista questo gaglioffo è forse troppo) si è messo a fare della pesante ironia del tipo : "pensate in Italia uno passa su un ponte e questo gli cade sotto i piedi"! Che non ci facciamo una bella figura ovvio ma meglio stare accorti, "schisci" si dice a Milano. Settimana scorsa si doveva tenere il gran premio di MotoGP di Silverstone che invece è stato cancellato. Cancellato per pioggia evento non proprio eccezionale in Gran Bretagna ma il problema è stato che l'asfalto appena rifatto non drenava. Quindi a far male i lavori sono proprio capaci tutti. Ma non è morto nessuno qualche anglofilo potrebbe replicare. Vero ma allora parliamo di Grenfell Tower che ha fatto quasi il doppio dei morti. Ma al di là di questa macabra classifica il caso Grenfell ci deve servire da monito. In quel frangente si diede subito la colpa a quei riccastri di Kensington. Le indagini poi ci diedero una lettura ben diversa. Oggi , per la tragedia di Genova, è facile puntare il dito contro la famiglia Benetton. Non credo certo che siano dei benefattori ma temo non siano gli unici "colpevoli". Speriamo solo che non ci vogliano generazioni per venirne a capo.