sabato 31 ottobre 2015

Giustizia

Alla fine giustizia è fatta! Mi riferisco a quel fatto successo qualche giorno fa in un liceo americano dove una studentessa di colore è stata portata fuori dalla classe da un agente bianco senza troppi complimenti (anzi direi davvero pochini).  l'agente in questione è stato licenziato per comportamento razzista (presunto). Ma credo sia interessante ripercorrere la vicenda. Dunque una studentessa continua imperterrita ad usare il cellulare in classe ed il professore le intima di uscire. Al di lei rifiuto chiama la polizia! Già qui siamo nella fantascienza ma evidentemente negli Stati Uniti funziona così, anche per una semplice (?) questione di disciplina scolastica si chiama la polizia. E questi vengono pure! Se pensiamo a quante volte si chiama la polizia per una macchina sul passo carrabile e non succede nulla... Invece il poliziotto arriva ed invita (così dicevano) la ragazza ad uscire la quale oppone un nuovo rifiuto. Rammento che le regole di ingaggio della polizia americana sono ben più dure delle nostre ma la nostra appassionata di cellulari non se ne cura e il risultato è che viene fatta uscire in modo davvero cattivo. Ma nel frattempo i suoi compagni osservano la scena senza intervenire! Forse erano (loro) spaventati dalla polizia. Nel video dell'accaduto non ho esattamente colto la sfumatura razzista ma di certo vi sono parecchie cose (quelle elencate) su cui ragionare. Forse non sarebbe mai accaduto ad una bianca? Non saprei ma resta il fatto che comunque questa ragazzina si è opposta ad un ufficiale di polizia davvero troppo manesco e mal gliene incolse.

giovedì 29 ottobre 2015

OMS

Stando all'OMS o al WHO , insomma quella agenzia speciale (chissà perché speciale ma così recita Wikipedia) delle Nazioni Unite che si occupa della salute, situazioni come quella sopra raffigurata si troveranno solo negli libri (o ebook) di storia. Eh si perché la carne rossa è stata dichiarata cancerogena, non proprio tutta ma buona parte. Ora sono convinto che vi siano almeno due buone ragioni per limitare il consumo di carne : la prima "medica" perché è dimostrato che un consumo eccessivo di carne (rossa) ha tutta una serie di controindicazioni (non solo il cancro), la seconda ecologica perché allevare vitelli e quant'altro richiede molta acqua e oltre tutto gli animali hanno la sgradevole abitudine di defecare contribuendo non poco all'effetto serra. Va detto che anche i cristiani danno un notevole contributo al suddetto effetto serra ma speriamo che l'OMS non se ne accorga. Scherzi a parte sono un po' perplesso di tutte queste organizzazioni sovranazionali che sono molto brave a parlare ma molto meno ad agire (la Fao su tutte). Diciamo le cose come stanno : non sappiamo gran chè del cancro. La maggior parte delle nostre conoscenze è di tipo statistico : le persone a contatto con l'amianto sviluppano il mesotelioma. Vero ma non è chiaro il meccanismo, per cui l'unica cura è vietare l'uso dell'amianto. Ma l'ignoranza sui veri motivi (biochimici) per cui alcune cellule dei nostri organismi impazziscono, ci fa procedere un po' a tentoni. In Francia mangiano carne e burro in quantità ma non mi risultano tutte queste ecatombi. Forse le quantità fanno la differenza ad esempio oppure fattori ambientali come l'inquinamento. La Cina (almeno nelle zone urbane) ha un inquinamento da record ma visto che non fornisce dati che considerazioni possiamo trarre. Adesso i nostri strapagati ginevrini (la sede della agenzia è proprio lì) hanno intrapreso una "crociata" contro il caffè, posso anche essere d'accordo e tutti gli "energy drink" o la semplice cola? Non vorrei che dietro tutto questo (ahi l'amore per il complotto) vi siano le solite lobby che si mettono al riparo da class action o cause singole. Se domani mi viene il cancro dopo aver mangiato una bistecca al giorno per tutta la vita non posso dire nulla poiché l'OMS mi aveva messo in guardia ma io non ho voluto ascoltare. A pensar male si fa peccato.....
PS sempre per pensar male sarà un caso ma proprio in questi giorni il parlamento europeo in seduta plenaria a Strasburgo (uno dei tanti sprechi che non c'è verso di fermare) ha dato il via libera alla commercializzazione di insetti (e non solo) a fini gastronomici. Manca il parere della sedicente Agenzia Europea per la sicurezza alimentare (ne sentivamo la mancanza) ma probabile che sia una strada senza ritorno. Forse è il futuro, forse non mi pace.

martedì 27 ottobre 2015

Self

Uno dei capisaldi del sogno americano è il self made man. Mito fatto di poche realtà e di milioni di delusi ma forse il mito è anche questo. Uno che rappresenta (a suo dire) questo mito è Donald Trump di anni 69. Peccato che forse abbia leggermente perso il contatto con la realtà (come successe anche al nostro Silvio Berlusconi) visto ciò che ha detto. L'amico Maso mi segnala questo articolo dal titolo davvero emblematico "L'inizio difficile della carriera di Donald Trump". Nel testo si scopre che il "povero" Donald, per iniziare negli anni 70, ha dovuto chiedere un prestito al padre, il quale gli ha concesso un "misero" milione di dollari (che ha dovuto pure restituire il poveretto). Parole sue su cui è fin troppo facile fare ironie ma questo signore ha (almeno alla data) la concreta possibilità di diventare il candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali americane, a meno che Jeb Bush non riesca a superarlo. E se appunto il dimagrito Jeb dovesse riuscire nell'impresa avremo un nuovo duello Bush vs Clinton visto che sembra ormai scritto nei cieli che il candidato democratico sarà Hillary Clinton di anni 68 (appena compiuti auguri). E quindi se avremo (spero) il male minore ossia Hillary alla Casa Bianca occorre aggiornare il mito: non più solo self made man ma anche self made woman. Benvenuti nel terzo millennio.
Ps come ho detto considero il male minore Clinton perché ideologicamente non voterei repubblicano e oltretutto dei candidati della destra non se salva uno, ma ritengo che lo "slancio" che avevano mostrato gli Stati Uniti eleggendo Obama (per due volte) si esaurisca con Hillary (pur se donna).

domenica 25 ottobre 2015

Arte

Proprio in questi giorni sono tornato a (ri)visitare la Fondazione Prada con un amico, un architetto di New York. Abbiamo convenuto che ormai si va a vedere il museo anziché le opere, insomma è più bella la scatola che buoni i cioccolatini. Sull'arte moderna e contemporanea il discorso è troppo complesso e lungo per un post ma è certo che spesso si fa davvero fatica a capire cosa si possa definire un'opera d'arte. Il problema non se lo sono poste le donne delle pulizie del "Museion" di Bolzano. Come mi segnala l'amica Valeria (vedi) nel museo era stata preparata una installazione (ormai si chiamano così) in "onore" dell ex ministro Gianni De Michelis. Con facile metafora le artiste (milanesi) Goldi&Chiari hanno cosparso il pavimento di bottiglie (vuote) che se vogliamo ben rappresentano i festini per cui il gellato (o solo unto?) De Michelis era noto, ma forse agli occhi non adeguatamente istruiti (?) delle donne delle pulizie si è presentata solo una stanza sporca e trasandata (che hanno provveduto a ripulire). Al di là delle facili ironie si pone il problema di un arte che può essere compresa solo da addetti ai lavori (e non addetti alle pulizie ovvio) che rischia così di "tradire" la universalità che dovrebbe essere caratteristica propria dell'arte.

sabato 24 ottobre 2015

Change

La piattaforma di petizione online "change.org" è uno dei capisaldi della "democrazia" del web, anche se in realtà è comunque una società che fa profitti (o vi tende). Ma è certamente democratica nell'accettare anche petizioni che sono, diciamo, improbabili. Pochi giorni orsono sono stato invitato a firmare questa : cancelliamo il bollo auto. Ora il primo problema, caro Michele (il promotore della petizione), è che ogni tassa serve a raccogliere fondi e quindi se la togli dovresti poi pensare a dove recuperi i soldi che questa smette di generare (ed quelli raccolti con il bollo auto non sono esattamente noccioline). Ma per amore di discussione tralasciamo questo "dettaglio" economico, d'altra parte se si tratta di una tassa ingiusta non la si può mantenere. Ma, mi spiace, non sono d'accordo : il bollo può essere anche una ingiustizia (che peraltro condividiamo con miglioni di altri automobilisti) ma è di certo opportuno per cercare di porre un piccolo freno al proliferare delle auto (vedi foto). La macchina è davvero croce e delizia del nostro sistema basti pensare a quanto inquinamento genera, a quanto combustibile fossile consuma, alle risorse che richiede per essere costruita (serve persino l'iridio), allo spazio che occupa. E peggio ancora abbiamo completamente scambiato fine con mezzo (di locomozione). L'auto doveva servire a portarci in giro punto. Invece è diventato un puro "status symbol" quasi avulso dalla realtà : pensiamo al fatto che la maggior parte delle percorrenze è fatto in città ed abbiamo auto (tedesche) che sono "autolimitate" (un gioco di parole) a 250km! Proprio le città, che sono destinate a diventare i luoghi in cui si concentrerà sempre di più la popolazione mondiale, sono i luoghi in cui sempre di più l'auto è percepita come un problema e hanno iniziato a generare degli "anticorpi" ossia le forme di sharing (non necessariamente a  4 route). La metafora si sposta sull'utilizzo anzichè sul possesso. E abbiamo già all'orizzonte le auto che si guidano da sole che diventano quindi puri mezzi di trasporto, seppur individuali. E così anche l'ultima difesa contro il mezzo pubblico cade : non solo non devo soggiacere agli orari e i percorsi del mezzo pubblico collettivo, non sono neppure obbligato a condividere lo spazio con i miei simili (della cui igiene magari sono insicuro).
Ps caro Michele forse hai fatto la petizione prima dello scandalo Volkswagen ma citare come modello di calcolo del bollo la Germania che lo determina sulle emissioni mi sembra poco opportuno.

Numeri

In un recente articolo "Il Corriere" avrebbe messo la parola fine alla annosa questione se lasciare il carica batterie attaccato alla presa consuma oppure no. Il risultato della "serissima" inchiesta è che consuma ma si può quantificare il consumo in meno di un Euro all'anno. Quindi chiosa l'articolo "possiamo dormire sonni tranquilli". Ottimo, per un Euro all'anno chi se ne frega. Si, certo ma il nostro articolista non tiene conto di quanti carica batteria ci sono al mondo, visto che ormai gli utenti di smartphone, tablet, pc hanno superato i 2 miliardi. Quindi il "modesto" consumo diventa enorme se lo moltiplichiamo per 2000000000. Lo stesso discorso fatto per spegnere l'acqua quando ci si lava i denti. Ma forse può essere più esplicativo il "noto" caso di Whatsapp : la diffusissima applicazione di messaggistica costa come l'energia dissipata dai carica batteria dell'articolo eppure è stata pagata 19 miliardi da Facebook. Forse i dirigenti del social network sono tutti degli allocchi o forse (direi) sanno fare i conti meglio di chi vuol farci credere che un Euro all'anno è irrilevante. 

martedì 20 ottobre 2015

Germania

Della serie non ci si può fidare di nessuno! Stiamo ancora riprendendoci dallo scandalo Volkswagen che arriva la "tegola" dei mondiali di Calcio 2006 dove sembra che la Germania abbia "comprato" delle candidature. Ma dai, proprio i tedeschi ,quelli del rigore del rispetto delle regole. Certo che se mi cadono proprio su macchine e calcio mostrano una preoccupante somiglianza con noi italioti, e non è neppure di consolazione per noi.

lunedì 19 ottobre 2015

Oslo

Oslo (capitale della Norvegia) può definirsi a buon diritto la città della pace. Oltre ad avere ospitato eventi come quello sopra raffigurato è anche la sede del Nobel per la Pace (eh si, questo non è di pertinenza della reale accademia della vicina Svezia). Secondo me si sono presi una bella gatta da pelare. Quest'anno (2015) il Nobel per la Pace viene assegnato al "quartetto" tunisino (vedi). Sulla carta si tratta di un promettente esperimento di democrazia in un paese di stampo islamico. Ma la realtà potrebbe essere ben diversa. La primavera araba (credo che tutti la ricordiamo) nacque con grandi speranze democratiche e su come è andata a finire lo vediamo tutti i giorni. Anche la Tunisia ha subito di recente due gravi fatti terroristici (l'assalto al museo del Bardo e al villaggio turistico) che gettano alcune ombre sinistre. Vero che tali azioni terroriste mirano ad impedire la nascita di una vera democrazia, ma noi italiani sappiamo bene che il terrorismo ha bisogno di un "humus" in cui crescere il che significa che una parte discreta della popolazione non vede di buon occhio tutta questa ventata di democrazia. Comunque un altro premio "preventivo" e speriamo che stavolta vada meglio che con Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d'America, che ha appena annullato il ritiro delle truppe dall'Afghanistan, promessa che gli era appunto valsa il premio nl 2009. Probabilmente era l'unica opzione possibile ma chiamare pace una occupazione è forse eccessivo.

sabato 17 ottobre 2015

Campione


Il campione è proprio lui, il signor Rossi più famoso d'Italia, Valentino Rossi. Lo affermo non per i suoi 9 titoli mondiali, non per il fatto che ha concrete possibilità di vincere pure il decimo titolo (tutte argomentazioni più che sufficienti) ma per la recente dichiarazione rilasciata a "La Gazzetta dello Sport" sul duello che si sta consumando tra lui e Jorge Lorenzo. Le parole del "dottore" (il suo soprannome "ufficiale") sono state : "lui (Lorenzo) è più veloce ma io sono più costante". Bravo, anzi bravissimo. D'accordo fare tattica ma per uno che ha vinto come lui, che ha fatto della velocità una ragione di vita dire così "sic e simpliciter" una cosa del genere ci vuole davvero la stoffa del campione. Anche perché il campionato di MotoGp conta 18 gare quindi è fondamentale essere in grado di "gestire" le proprie performance su tutto l'arco della stagione. Ancora bravo Vale e in bocca al lupo per la gara di domani (il gran Premio di Australia per me che scrivo).

giovedì 15 ottobre 2015

Dove

Dove eravamo rimasti? Fino a poche settimane fa si parlava ogni giorno della fallimentare situazione greca e dei possibili scenari relativi alla sua uscita e oggi silenzio totale. Dopo le elezioni, che hanno riconfermato Tsipras e rimandato il virile Varoufakis a far colazione nel suo attico vista Partenone, basta come se il macigno del debito greco si fosse improvvisamente volatilizzato! Ovvio che la situazione non è questa e di certo nelle prossimi settimane il problema tornerà a galla. Intanto struggiamoci per la crisi cinese e "gioiamo" per il nuovo Senato della Repubblica Italiana. Forse non sarà un grandissima trovata ma prima tutti a dire che bisognava riformarlo e poi nessuno voleva farlo, solita storia. Invece un provvedimento che ritengo improvvido è quello dell'elevamento alla soglia dei 3000 Euro per le operazioni in contanti. Forse era stato eccessivo il primo provvedimento che all'improvviso aveva instaurato un regime di "terrore". Forse era dovuto ad una situazione di rischio per l'Italia alla quale bisognava porre rimedio senza indugi, ma il nostro Renzi non l'ha detto per cui prendo solo atto che oggi diamo un po' più di spazio all'evasione fiscale, cosa di cui il paese non aveva francamente bisogno.
Ps so bene che per i negozi del super lusso questa è una benedizione ma non sono sicuro che la manovra del governo fosse pensata per loro.

martedì 13 ottobre 2015

John Taylor

Mi concedo un post "curioso". John Taylor chi era costui (tanto per citare)? Credo molti della mia età penseranno subito al bassista dei Duran Duran, idolo delle ragazzine (in coabitazione con Simon Le Bon) e invece parlo di qualcuno un poco più vecchio, sempre inglese ma nato nel 1703 (vedi). Si tratta di un medico (o sarebbe meglio definirlo ciarlatano) che acquisì parecchia fama per le sue operazioni oculistiche (in specifico la cataratta). Peraltro ebbe tra i suoi pazienti Handel e Bach. Quest'ultimo, molto miope (almeno qualcosa in comune con un genio ce l'ho), probabilmente è morto proprio a causa delle complicazioni post operatorie della sua cataratta (peraltro il nostro John operava senza alcun tipo di anestesia). Un personaggio squallido che ci ha (forse) privato di un genio ma che credo pochi conoscano (peccato). Ma era il 1700 qualcuno dirà, certo ma basta scorrere le cronache per trovare molti potenziali emuli di John Taylor.

lunedì 12 ottobre 2015

Darsena

Sabato sera con un paio di amici siamo andati alla darsena di Milano. Folla, colori, musica ma nulla di insopportabile e soprattutto civile. La nuova sistemazione è stata al centro di polemiche (come per tutte le cose) che trovo infondate. La principale obiezione è che si è persa la "vecchia" darsena. Sicuro ma quella parte di Milano sembrava un pezzo di Calcutta (mancanza di igiene compresa). Va bene preservare ma tra vecchio e antico vi sono differenze non solo semantiche. E poi stranamente non ho sentito grandi voci levarsi per la riconversione dei docks londinesi, i quali da zona malfamata sono diventati un posto ultra chic. E proprio questo paragone con altre realtà europee mi ha fatto venire in mente quello che afferma un mio amico fiorentino : 'Milano è l'unica città europea d'Italia' e ripeto detto da un fiorentino. Ma ha in effetti ragione e visto quello che succede a Roma questa affermazione è tanto più vera. Ma attenzione rimanere agganciati al sud deel'Europa non è una cosa semplice e scontata, si veda la nostra capitale che sta "veleggiando" verso il Nord Africa ed infatti sentite come è finita la serata. Da buoni "cittadini europei" eravamo arrivati alla darsena a piedi ma verso mezzanotte abbiamo deciso di rientrare con il tram (il numero 9 per i precisini). Il primo convoglio che giunge era così pieno che non si è riusciti a salire. Arriva un secondo ma fuori servizio, il terzo non ha neppure aperto tutte le porte tanto era affollato. Alla fine siamo tornati a piedi opzione però non praticabile da tutti. Come ho detto restare in Europa, almeno in quella del Sud, non è cosa semplice.

giovedì 8 ottobre 2015

Francia

I grandi soloni che stabiliscono lo spread hanno sempre assegnato alla Francia un valore nettamente inferiore a quello di Italia e Spagna (parliamo di 3 o 4 volte che in percentuale fanno 200% o 300% mica paglia). Forse i loro calcoli basati su numeri nudi e crudi sono anche corretti ma non riescono a fotografare la realtà (per fortuna aggiungo). Credo che molti abbiano visto la foto del direttore del personale Air France sfuggire agli infuriati dipendenti a cui era stato annunciato un taglio di 2900 posti. Nel caso specifico non posso che dire ai dipendenti della compagnia aerea transalpina :" benvenuti nel mondo reale ". Noi "cugini" sappiamo bene che elefantiaci carrozzoni sono le vecchie compagnie di bandiera (non so neppure quanti post ho fatto sulla nostra) per cui se persino Lufthansa soffre c'è poco da fare (se non tagliare). E qui arriviamo al tema di questo post : la dura contestazione dei dipendenti di Air France  non è esattamente una novità : ricordiamo scioperi di contadini o camionisti finiti s schiaffoni o molto più recentemente la mobilitazione contro Uber terminata con l'incendio di alcune auto ma l'elenco è ancora lungo. Ora la situazione economica francese è di certo invidiabile ma anche oltralpe dovranno iniziare a tagliare e con questa conflittualità sociale non sarà certo facile alla faccia dello spread.
Ps so di essere scorretto ma devo ammettere che quando ho letto che alla fine il dirigente Air France se l'è cavata con uno spavento (e una camicia strappata) mi è sfuggito un sorriso. Ho pensato che molti manager o politici forse avrebbero bisogno di una "shock terapy" del genere, giusto per rendersi conto che dietro i "numeri " si sono persone.

lunedì 5 ottobre 2015

Omofobia

Permettemi un breve post "omofobo". Il caso è quello del teologo polacco che ha fatto "coming out" presentando il suo compagno. Ovvio che la cocomitanza con l'apertura del Sinodo non sia casuale ma il suo porsi come vittima mi è sembrato eccessivo. Posso anche credere che il Santo Uffizio sia un covo di omofobi o addirittura omosessuali repressi ma resta il fatto che il nostro prete (dall'evocativo nome di Krzysztof) ha infranto una delle regole basilari della Chiesa ossia quella del celibato e quant'altro. Si fosse pure presentato alla conferenza stampa con l'ultima coniglietta di PlayBoy (ma esiste ancora?) sarebbe stato sospeso comunque (e giustamente). Forse il suo caso potrà servire a creare un dibattito interno alla chiesa (cattolica) sul ruolo dei religiosi ma questa è un'altra storia.

domenica 4 ottobre 2015

Proverbi

Sono un amante dei proverbi che spesso aiutano a sintetizzare una situazione. Di solito sono il risultato di osservazioni empiriche spalmate su tempi talvolta lunghissimi. Eppure anche i proverbi sbagliano o non sono sempre applicabili. Il proverbio "incriminato" è : "il nemico del mio nemico è mio amico ". Notare che non è un proverbio che non poteva tenere conto di certi progressi tecnologici semplicemente in Siria non funziona.  Abbiamo iniziato (noi occidentali) cercando di rovesciare il regime sanguinario di Assad. Per farlo abbiamo aiutato l'opposizione che forse all 'inizio era anche laica ma poi si è trasformata nel ben più sanguinario Isis. Adesso è intervenuta la Russia di Putin che ha colpito subito non l'Isis ma una parte della opposizione siriana filo americana. Beh almeno Putin conferma un altro proverbio  : "con amici così non ho bisogno di nemici ".

sabato 3 ottobre 2015

Senato

Il senato è quella che in alcuni paesi (tipicamente anglosassoni) viene chiamata "camera alta". Quasi sempre i senatori devono essere più vecchi dei colleghi della camera bassa e anche gli elettori lo devono pure essere. Da cui l'appellativo "senatore" identifica persone di una certa cultura, di un certo riguardo. Ora quello che è successo ieri nel senato della Repubblica italiana va esattamente nel senso opposto. Durante l'intervento di una senatrice "pentastellata" un senatore "verdiniano" l'ha schernita mimando del sesso orale (ultimamente la politica è diventata un generatore di neologismi) . Purtroppo l'episodio non è neppure una novità ma ciò che lo rende "unico" è che si è svolto durante le convulse sedute proprio relative alla modifica (profonda) del senato! Forse bisognava avere il coraggio di seguire l'esempio degli irlandesi, che il senato lo hanno proprio cancellato.

venerdì 2 ottobre 2015

Ladispoli

Il fatto è recente e concomitante con la riapertura delle scuole : in due  scuole elementari di Ladispoli è stato introdotto un corso obbligatorio di rumeno (vedi). Vale la pena ricordare che nella "ridente" cittadina laziale un quinto dei residenti è appunto rumeno. E il problema mi sembra perfettamente analizzato da Massimo Gramellini (quando si parla di maestri) su "La Stampa" : resa culturale o gesto di integrazione? Francamente faccio fatica a pensare che l'integrazione passi da qui. I rumeni sono avvantaggiati (rispetto ad altri) ad imparare la lingua (italiana) per cui non so che senso abbia "facilitarli" imparando noi la lungua rumena. Vero che conoscendo la lingua si capise meglio la cultura di un paese ma allora bisognerebbe pensare anche a corsi "superiori" di storia e letteratura ad esempio. Ma il punto è davvero sintetizzato bene nella fine del post di Gramellini (giuro che non mi paga) : la cosa che non va bene è che il corso è obbligatorio! Infatti se un genitore pensa che sia una resa culturale (e potrebbe non avere completamente torto) non si può obbligarne il figlio a seguire un corso di rumeno. Anche perché l'integrazione avviene già a scuola mescolando i bambini quindi inutile forzare. Forzare, proprio questo è il problema del preside di Ladispoli, promotore di questa iniziativa, forzare gli alunni di quelle elementari a seguire un corso nel nome di una integrazione che si può giustamente definire "forzata". Vediamo tutti i giorni nel medio Oriente i risultati di una democrazia esportata forzosamente....

giovedì 1 ottobre 2015

Marte

So che a pensare male si fa' peccato pero'.... Non suona strano che proprio in occasione della uscita dell'ultimo film di Matt Damon (che parla di una missione su Marte) la Nasa annunci che sul pianeta rosso esiste acqua? Il fatto che sia salata poco cambia ma certo si aprono scenari interessanti. Ma interessanti per chi? Iniziamo subito a dire che il primo uomo su Marte atteso per il 2030 è di fatto una pura e semplice bugia propagandistica, nei quindici anni che mancano può succedere di tutto (rammento che 15 fa a New York svettavano ancora le torri gemelle) ed un progetto così costoso è sempre a fortissimo rischio cancellazione. Poi il 2030 è da molti visto come l'anno della fine : per quella data il mondo collasserà a causa della sovrappopolazione (e relativa carestia) e dei cambiamenti climatici (provocati dall'uomo sia ben chiaro). In uno scenario apocalittico di questo tipo immagino proprio che la gente si preoccuperà ben poco di mandare qualcuno su Marte. Anche perché, ammesso che le condizioni sul pianeta siano migliori del previsto, non è lontanamente pensabile una emigrazione di massa. Certo un piccolo drappello di persone, dotate di soldi o particolari abilità, potrebbe essere inviato laggiù con viaggio di sola andata (tanto per ora non abbiamo la tecnologia per il viaggio di ritorno), per evitare l'estinzione del genere (e del sapere) umano. Ma questa è una sceneggiatura (trita e ritrita) per un film di fantascienza ... o no?