A che punto siamo? Ormai sono due anni che la pandemia domina l'informazione ma nella realtà delle cose vi sono molti altri problemi (anche se forse di entità minore). Prendiamo ITA Airways, la compagnia nata dalla defunta Alitalia (e direi che non si applica il vecchio adagio "sempre i migliori quelli che se ne vanno"), non se ne parla praticamente più. Un rapido sguardo in Rete mi ha fatto scoprire che due settimane fa è stato firmato un accordo per le retribuzioni ma non so nulla degli esuberi e, last but not least, di come va la compagnia. Certo le limitazioni di viaggio che sono o stanno per essere introdotte, sempre a causa della pandemia, non promettono nulla di buono. Ma in realtà ci sarebbe un altro fronte aperto del quale mi sembra si siano perse le tracce : TIM. Guardate cosa scriveva "Today" il 20 novembre : "40 mila posti a rischio". Oddio non è la testata più autorevole d'Italia per ciò che riguarda l'economia ma qualcosa che non quadra ci deve essere. In vari siti dicono che per la sola Lombardia si parla di 3 mila esuberi. Ma dopo la querelle con il gruppo a stelle e strisce KKR anche qui è calato il sipario. E le dimensioni di TIM (ex Telecom per i più distratti) fanno sembrare la vicenda Alitalia uno scherzo. Noto un dettaglio : l'ultimo commissario straordinario (la situazione era piuttosto complicata) di Alitalia è stato Luigi Gubitosi che dal settembre 2018 (fine di Alitalia) fino alle sue dimissioni nel novembre 2021 è stato amministratore delegato di TIM (vedi solita Wikipedia). Considerate le sue origini napoletane si potrebbe dire che porta sfortuna ma dubito che in queste "partite" entri la dea bendata (o forse meglio dire la sfiga). Comunque a scanso di guai non vorrei essere un dipendente della prossima azienda in cui dovesse mai riapparire.
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