giovedì 23 dicembre 2021

Potente

Spesso mi capita di sentire persone che invocano per l'Italia forme di presidenzialismo. Siamo dalle parti della necessità di un "uomo forte" ma per non dirla in modo così becero si usa questa formula da politologi. L'esempio più citato è proprio quello oggi rappresentato dal signore della foto, Joe Biden, il presidente degli Stati Uniti d'America (o POTUS per i più smaliziati). E ogni volta resto stupito da come molte persone ignorino la realtà del sistema americano, il quale è molto efficace nel proiettare una immagine del presidente come una sorta di Superman ma alla fine dei conti le cose sono un assai più complicate. Consiglio la lettura di questo articolo del sempre valido "IlPost" che parla di come la più importante nonché ambiziosa riforma promessa da Joe Biden non si farà. Si trattava di una serie di interventi per estendere la copertura sanitaria (azz ancora questa storia) e le case popolari. Insomma una riforma un po' in odore di sinistra che salta perché una persona non è d'accordo (e non è Biden a scanso di incomprensioni). Come è possibile? Il bislacco sistema elettorale fa sì che il Senato sia quasi sempre in mano ai repubblicani e anche quando non lo è il margine dei democratici è ultra risicato. Nel caso di questa legge si andava verso un testa a testa nel cui caso avrebbe votato il vice presidente, Kamala Harris, ma un senatore democratico ha deciso che una legge così sprecona non la poteva votare. Il politico in questione si chiama Joe Manchin ed è senatore della Virginia da molte legislature. Essere democratici in Virginia significa molto probabilmente essere più a destra di molti repubblicani della California ma ciò che mi risulta beffardo è che la Virginia è proprio uno stato che potrebbe beneficiare della riforma di Biden. Ricordo che la Virginia basava buona parte della sua economia sulle miniere quindi figuratevi in che pessime acque si trova oggi. Ma il senatore democratico di questa landa di sfigati (non me ne vogliano ma così stanno le cose) sta affossando proprio i democratici assai preoccupati dal calo di consensi del presidente a cui questa ulteriore sconfitta farà certamente male. Per chiosare ai teorici dell'uomo forte consiglio di non traversare l'oceano, forse basta guardare oltre le Alpi, la Francia offre un modello di presidenzialismo molto più efficace.

 

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