domenica 25 febbraio 2018

Olimpiadi

Oggi (per me che scrivo) è il giorno di chiusura delle Olimpiadi invernali coreane (il nome della località è impossibile oltre che fuorviante). Evento che seguo sempre con interesse insieme a mia moglie (lo stesso dicasi per quelle estive). In particolare seguiamo il pattinaggio e lo sci alpino. Riguardo a quest'ultimo da alcuni anni a questa parte vi è il "divieto" di parlare dei materiali,diciamo delle marche produttrici degli sci. Credo che la stessa logica si applichi al ciclismo ma torniamo allo sci. Se per lo slalom il contributo dello sci può anche essere "dimenticato" temo sia difficile credere che a velocità superiori ai 130 km/h le caratteristiche di sci , sciolina e quant'altro siano irrilevanti. Capisco evitare pubblicità gratuite ma volendo usare un paradosso sarebbe come non citare la marca della monoposto in un gran premio di Formula 1. E qui forse vi è la chiave di lettura visto che i produttori di sci sono alla fin fine piccole aziende mentre quando si sconfina in altri settori le dimensioni delle case diventano ben più ingombranti. Sono il solito "complottista" ?  E allora beccatevi questa relativa alla "amata" Apple. Il regista Steven Soderbergh ha appena rilasciato un film horror (psicologico) che ha la particolarità (tutt'altro che nuova anzi) di essere stato girato con uno smartphone. Peccato che la notizia non sia stata data esattamente così bensì specificando che il device usato per le riprese era un modello della nota marca della mela rosicchiata! Pubblicità gratuita? No semplice riconoscimento alla eccellenza dell'Iphone che, purtroppo, pare non abbia potuto evitare che il film sia piuttosto bruttino (vedi). Come volevasi dimostrare , il punto debole è sempre l'essere umano.

sabato 24 febbraio 2018

Giacobini

Sono stato più volte definito una persona "punitiva", forse un modo garbato per darmi del giacobino. Sono ben lungi dall'inneggiare a Robespierre e al suo periodo del terrore ma certamente sono uno che crede alle regole ed anche alla applicazione delle stesse in modo piuttosto rigido. So bene che in questo modo di creano ingiustizie ma purtroppo la giustizia sociale è solo una chimera (la giustizia divina non è argomento sul quale voglio discernere). A questo punto dovrei sentirmi rappresentato dal Movimento 5 stelle che in molteplici situazioni fa sfoggio di giacobinismo. Eppure qualcosa non mi quadra, non parlo della evidente inesperienza mostrata da più di uno dei loro rappresentanti (manco gli altri partiti fossero ripieni di premi Nobel), no parlo dei continui "problemi" con i soldi. Da pesanti accuse di riciclaggio a ridicole note spese per convegni tenutisi in pieno agosto. Ripeto passi l'inesperienza, passi persino l'arroganza (di cui il nostro ex Apple premier è stato maestro) ma non puoi predicare onestà e morigerazione e poi ti fai trovare con le dita nella marmellata. Come titola il blog son tutti...
Ps proprio oggi (per me che scrivo) ho letto l'amaca di Michele Serra (un maestro) che parlava proprio della difficoltà a sentirsi rappresentati. Ironicamente poneva la questione di come uno non possa trovare un partito che lo rispecchi tra i soli 98 che si sono presentati! Scherzi a parte il problema è terribilmente serio e mostra come siamo in un fase di transizione, ma se il nuovo che avanza è il M5s allora ce ne è ancora di strada da fare.

giovedì 22 febbraio 2018

Indecent proposal

L'amica Francesca mi ha segnalato questo articolo de "La Repubblica" che parla di una proposta, a mio avviso, davvero indecente. Vediamo : il governo tedesco, per evitare le sanzioni europee in materia di inquinamento, vuole avviare in 5 città pilota l'esperimento di rendere i mezzi pubblici gratuiti (da usarsi al posto delle autovetture ovvio ma diciamocelo). Tra le 5 città interessate vi è anche Essen che la stesso sito aveva appena celebrato con questo articolo dal più che esplicito titolo : "Il cielo (pulito) sopra la Ruhr". Ma non voglio disquisire sulla mancanza di coordinamento della redazione, torniamo alla proposta. Primo è solo una proposta, toccherà ai comuni metterla in pratica e manco a dirlo questi si sono subito messi di traverso. E ci credo, il "conto" di questa operazione pare sia intorno ai 13 miliardi e neppure nella Germania "uber Alles" i bilanci permettono "sforamenti" di questa entità. Capisco che il nuovo governo cerchi consensi disperatamente soprattutto tra i giovani visto che di nuovo (lui il governo) non ha nulla ma questa proposta mi sembra balzana. Come già detto il costo dell'operazione sarebbe proibitivo (o almeno quasi), oltretutto esperienze precedenti hanno avuto risultati assolutamente modesti. Quello che non comprendo è perché dovrebbero pagare tutti per far si che qualcuno non usi l'auto. E poi è chiaro che la misura ha scarso effetto : se da domani tutti usano i mezzi questi diventano dei carri bestiame (quando già non lo sono) quindi i "vecchi" automobilisti si troveranno "incentivati" a tornare alle loro vetture. No, ammesso che l'inquinamento derivi dalle auto (vero ma la realtà è un filo più complessa) bisogna "banalmente" bloccare le auto come negli anni 70 in Italia (vedi foto). Al di là delle battute la strada viene indicata (manco a dirlo) dal Nord, Oslo ha bloccato per due giorni tutte le auto Diesel (mandano a quel paese tutte le menate sulle Euro 5 o 6). Ora, a parte prendere atto del fatto che anche nella Norvegia Felix hanno lo smog, si vede come la soluzione passi attraverso una solo strada (?) : basta auto. Parlando di Norvegia dopo aver incentivato le Diesel adesso le mettono al bando (eh nessuno è perfetto), hanno poi creato il maggior parco circolante di vetture elettriche (in percentuale) del pianeta ma dal 2019 proprio ad Oslo saranno vietate tutte le auto, anche elettriche o ibride (vedi). Vediamo se non ci sarà un "ritardo" ma la via è segnata.
Ps e cosa faremo mai noi poveri italioti, visto che rischiamo sanzioni come la ricca Germania? Boh, eliminare le auto non è al momento percorribile ma certo mettere un po' di "gabelle" sulle auto gioverebbe, tanto ormai non abbiamo più neppure una industria automobilistica di "bandiera"....

sabato 17 febbraio 2018

Mostra

Spesso critico il nostro paese e non certo cercando difetti troppo nascosti ma ogni tanto ci sono sorprese piacevoli. Qualche giorno fa sono andato a vedere la mostra su Caravaggio. La prima cosa da dire è che ci sono andato alle 11 (quasi) di sera. Partiamo da qui, non so in quanti paesi del nord Europa sarebbe successo. Da noi visto il successo la mostra è stata prorogata e fin qui tutto normale ma è stato prolungato l'orario fino alla mezzanotte. Non credo sia comune. E poi davvero un plauso alla organizzazione : i quadri erano illuminati alla perfezione (e parlando di un maestro della luce come Caravaggio non è cosa da poco), ben posizionati e con una spiegazione interattiva davvero accattivante. Bella davvero, qualcosa di cui essere orgogliosi. Ogni tanto .....

venerdì 16 febbraio 2018

Mucche

Tranquilli non voglio trasformare questo blog in un blog animalista (basta video di gattini please) ma le mucche sono state la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho letto un articolo propostomi dalla amica Francesca. Parlava di una votazione avvenuta nel Europarlamento agli inizi di febbraio. L'argomento della suddetta votazione era l'abolizione dell'ora legale. Proposta da uno schieramento trasversale di deputati principalmente nord europei è stata bocciata anche se verrà istituita una commissione scientifica che dovrà dirimere la questione. Come ho detto ho pensato alle mucche perché ricordo molto bene le opposizioni feroci degli allevatori svizzeri alla introduzione dell'ora legale : "le mucche non hanno l'orologio!" (e chi meglio di uno svizzero....). Era il 1981 e vivevo ancora a Como e ho quindi vissuto quasi in prima persona il travaglio elvetico. Peraltro hanno ragione ma temo che la realtà odierna della Europa non sia quella di un paese rurale per cui forse i benefici dell'ora legale valgono qualche sacrificio bovino. Comunque una serissima (presuppongo) commissione si occuperà del problema. Useranno i famosi cervelli in fuga ? Può essere certo che forse esistono temi un po' più corposi di cui occuparsi (o preoccuparsi).

giovedì 15 febbraio 2018

Capre

La sovrappopolazione è uno dei miei "pallini". Proprio pochi giorni fa ho avuto una accesa discussione con chi sosteneva che la sostenibilità avrebbe salvato il pianeta. Purtroppo la considero una condizione necessaria ma non sufficiente, perché il pianeta non può supportare 10 miliardi di persone a meno di scenari da neo medioevo. E proprio in questi giorni l'amica Francesca mi sottoponeva un articolo sulle capre dell'isola di Palmaria. In questa piccola isola di fronte a Porto Venere sono state introdotte delle capre che si sono riprodotte raggiungendo il centinaio di esemplari. E hanno quasi azzerato l'ecosistema come è successo anche alla Asinara. Adesso immagino che organizzare battute di caccia alla capra fosse complicato e siccome non si possono uccidere (chissà perché) si sta organizzando una evacuazione! Complicata dal fatto che le strutture ospitanti devono impegnarsi a non mangiarsele. Qui siamo un po' ai limiti della commedia e non vado oltre per evitare che gli animalisti mi bollino come criminale. Ma questa vicenda mostra come crescita e risorse sono cattivi compagni di viaggio.

domenica 11 febbraio 2018

Attenti

Forse qualcuno ricorda il telefilm "Attenti a quei due", serie cult (anche se allora il termine non era entrato nel linguaggio comune). Credo che potrebbe essere "riesumata" per narrare le gesta di Luca Cordero e Flavio Cattaneo. Per chi si fosse messo all'ascolto solo ora (all'epoca di quel telefilm era uso sentire questa frase) ricordo che pochi giorni la compagnia di alta velocità Italo è stata venduta (direi non certo svenduta) ad un conglomerato americano. Nonostante l'offerta generosa comunque non erano tutti d'accordo (vedi) ma alla fine la vendita si è concretizzata. E così ho perso il conto delle aziende che il nostro ineffabile Luca ha fatto in modo di vendere, in particolare agli americani. Che Italo avesse qualche problema era noto ma ora se ne va un altro pezzo di Italia, e stavolta pure un azienda che per tecnologia era tra le prime al mondo. Peraltro comprata da un azienda di un paese dove i treni sono davvero arretrati. Possiamo solo sperare che il buon Luca decida di ritirarsi mentre per Flavio il problema è un po' più complicato vista la sua età. E tanto per deprimerci ulteriormente pensiamo che da un lato abbiamo perso un "gioiello" di famiglia ma dall'altra parte abbiamo appena seppellito tre donne per una rotaia riparata con un pezzo di legno. Mi riferisco all'incidente di Pioltello dove al di là delle mancanze di manutenzione bisogna notare che i treni (dei pendolari mica quelli fighetti di Italo) mancano dei sensori di "svio" il che spiega (o dovrebbe) come mai il treno ha percorso quasi 2 chilometri senza rallentare. Quando si dice un paese a due velocità.

sabato 10 febbraio 2018

Farewell

Non sono del tutto certo che quanto accade sia un effetto della Brexit ma sta di fatto che è il governo di Theresa May, nella persona del suo Ministro per la sicurezza, Ben Wallace, a condurre una guerra contro mafia e riciclaggio (come qui raccontato). In pratica chiunque possiede beni del valore di 50000 sterline e oltre deve dimostrare come se li è guadagnati pena la confisca. L'articolo non spiega perché il governo May lanci questa offensiva che può creare parecchi "problemi". Forse la volontà di "ripulirsi" per evitare di diventare un paese "black list" una volta arrivati alla Brexit (marzio 2019), forse la volontà di eliminare personaggi scomodi (mica quei simpaticoni degli sceicchi, pazienza se sovvenzionano i terroristi). Forse forse la seconda ipotesi è quella più accreditata, almeno stando all'articolo, perché tra le "vittime" più importanti di questo nuovo corso britannico ci sono proprio quegli oligarchi russi che hanno lasciato la "grande madre Russia" (la chiamano loro così) anni fa. Peccato che oltre a sostanziosi sgravi fiscali nella perfida Albione si erano messi al sicuro da provvedimenti giudiziali che risultano tuttora aperti. Quindi ora si trovano davanti ad un bivio : se tornano in Russia finiscono dritti dritti in un aula di tribunale, se restano dovranno dimostrare da dove arrivano tutti quei soldi e nella maggior parte dei casi si vedranno confiscati i beni e finiranno in "povertà". "Francamente me ne infischio" (citazione..) questi sono per lo più dei mafiosi che hanno "litigato" con un mafioso ben più cattivo di loro, Vladimir Putin. Se ne sono andati, hanno vissuto per anni alla grandissima e con moltissima arroganza in Gran Bretagna rendendosi invisi ai loro "nuovi" concittadini, quindi cosa vogliono? Lo status di rifugiati? Ma per favore...
Ps l'articolista suggerisce che la mossa del governo britannico sia stata in larga parte provocata dalla reazione (indignata) ad un serial della BBC "McMafia" proprio su questi figuri. Grandi serial, peccato che l'età della autrice (vedi) le impedisca di ricordare il bellissimo film di Cronenberg di cui sopra che aveva già raccontato tutto.

giovedì 8 febbraio 2018

Olanda

Le carceri olandesi sono a rischio chiusura, hanno dovuto "importare" detenuti dalla Norvegia per evitare il "fallimento" di alcune strutture, come riporta "Huffington Post". Ma l'articolo è datato 1 giugno 2017 perché allora lo cito proprio oggi? Perché tra le cause che hanno portato l'Olanda alla felice situazione di cui sopra vi è un abbassamento della criminalità puro e semplice, un diffuso utilizzo del braccialetto elettronico in alternativa alla detenzione e la legalizzazione delle droghe leggere. E proprio questo ultimo punto che diventa l'argomento del post. In questi giorni abbiamo purtroppo assistito all'ennesimo omicidio di una donna, Pamela. Omicidio dai risvolti terribili e non solo per la giovane, davvero troppo giovane, età della vittima. Ma questo fatto di sangue si è svolto in un mondo pesantemente legato allo spaccio della droga. Considerato che lo stato italiano (ma non solo) accetta (e benedice, pensate agli incassi dovuti al tabacco) altre droghe, perché non fare come gli olandesi. Si toglierebbe un po' di "lavoro" alle mafie e soprattutto si sfoltirebbe quel sottobosco di figuri che vivacchiano su ragazzi (e ragazze) prede in un gioco davvero troppo pericoloso. Ma tra le tante promesse elettorali mi pare che questa non abbia trovato nessuno sponsor.

martedì 6 febbraio 2018

Guerra nucleare

Chiunque guardi solo i listini azionari (o indici similari) potrebbe credere che sia scoppiata la guerra nucleare! The Donald (Trump) e "Rocket Man" (Kim Jong-un) hanno deciso di arrivare alla "redde rationem". In effetti dopo il varo del programma nucleare (ma light che fa fico) del Potus una po' di preoccupazione è venuta anche a me ma, per fortuna, non è ancora scoppiata la guerra. E neppure l'Iran ha bombardato Israele, Russia e Cina stanno a guardare, India e Pakistan si ignorano. In effetti c'è aria di colpo di stato nelle Maldive ma con il dovuto rispetto .... Ma le borse sono crollate, stanno crollando. Ohibò cosa succede di così terribile? Si prospetta un rialzo dei tassi, peraltro tutto da verificare. E la reazione dei mercati la vedete. Ho già detto che considero gli analisti finanziari un branco di donnette isteriche troppo pagate e questa mi pare una ottima dimostrazione. Magari ci racconteranno la favola che parte del crollo è dovuta ad ordini automatici, insomma è colpa dei computer. Già e chi li ha programmati? E se fanno tutto i computer perché c...o li paghiamo? Ma andiamo oltre perché leggendo qua e là ho trovato questo articolo del "Sole" che analizza le origini del crollo e soprattutto identifica il famoso "paziente zero", colui da cui tutto è originato. Davvero siamo alla lirica. Secondo l'autore tutto nasce in Germania dove il potente sindacato dei metalmeccanici (IG Metall) sentite un po' cosa si è inventato : siccome l'economia cresce (e sono tutti concordi) vogliamo un aumento! Come direbbe il Silvio è colpa dei comunisti i quali non dimostrano neppure un grammo di riconoscenza a chi li fa vivere in questo modo di bengodi, no vogliono anche l'aumento. Insomma fino a ieri era festa per le economie del pianeta, e tutti questi "guys" della finanza si elargivano bonus da capogiro ma guai a pensare che degli straccioni (che assemblano le loro berline tra l'altro) possano persino pensare di partecipare alla festa!
Ps tanto per non dimenticare: quest'anno è il 50mo anniversario del 68, forse qualche altra barricata non ci starebbe male.

lunedì 5 febbraio 2018

Braccialetto

L'amica Francesca mi segnalava questo articolo (fra mille altri) inerenti al famoso braccialetto che vuole introdurre Amazon e sollevava anche una serie di quesiti che andavano oltre il puro e semplice aspetto "sindacale" ma toccavano l'etica e quant'altro, evocando ovviamente il "Grande Fratello" (quello di Orwell mica quello televisivo). Facciamo un po' di storia perché sono più che certo che la gente dimentica spesso da dove nascono le cose, e come alla fin fine un certo DNA non lo puoi completamente negare. Ho già citato Orwell che già metteva in guardia contro la sorveglianza continua. In tempi più recenti abbiamo avuto il cellulare che guarda caso si chiama come il furgone dove caricano i carcerati e poi è arrivato il braccialetto. Ma quello elettronico, come quello che sfoggia (si fa per dire) Lindsay Lohan. Un "aggeggio" per monitorare chi è sottoposto agli arresti domiciliari. Poi sono arrivati i braccialetti che guarda caso serviranno (o potrebbero servire) a controllare i dipendenti di Amazon. Nel mentre abbiamo scoperto che i braccialetti , i "wearable" (che fanno parte della "Internet of things") possono essere usati anche per scoprire basi militari segrete. Ormai è ovvio che possiamo essere tracciati 24/7 grazie a cellulari, braccialetti, telecamere ed altre amenità tipo Telepass. Inutile pensare ormai di evitarlo (a meno di scelte tipo eremita), teniamolo presente e cerchiamo di non esagerare (alla fin fine nessun ti obbliga a postare ogni cosa che fai). Per ciò che riguarda Amazon il discorso è molto più complicato, il mondo che si va delineando (almeno a livello di mondo occidentale) è dominato da Apple, Google, Facebook ed Amazon appunto. Quest'ultimo ha creato una sorta di monopolio che ha portato ad una offerta di merci varie a prezzi sempre più bassi! Fantastico il monopolista ribassista! Però tutto ha un prezzo perché se il signor Jeff Bezos (patron di Amazon) si permette di superare Bill Gates (colui che ha creato Microsoft) in patrimonio dietro vi sono aziende che lavorano a margini sempre più ridotti e soprattutto un esercito di lavoratori costretti a condizioni spesso pesanti. Eppure noi consumatori potremmo cambiare tutto con un click (su un altro sito), ma è così comodo Amazon ..............
Ps non avevo commentato l'iniziativa per cui Amazon si fa dare le chiavi di casa tua per poter consegnare in ogni momento. Il tutto corredato da video camera che registra che chi ti entra in casa consegni e non prelevi. E magari quello che ti viene consegnato lo hai ordinato tramite l'applicazione vocale Alexia (sempre di Amazon). Vabbè benvenuti nel "comodo" futuro di Amazon

domenica 4 febbraio 2018

Legge 172/2017

Prima di entrare nel "vivo" del post lasciatemi fare una considerazione filosofica. Spesso uno associa legge a giustizia ma nel caso in questione la legge è solo una colossale presa per il c..o. Veniamo all'argomento ossia questa legge 172 del 2017, per la precisione frutto della conversione di un decreto. Vi risparmio il "legalese" (se proprio volete una ricerca sulla Gazzetta Ufficiale vi delizierà con un testo incomprensibile) ma in parole povere questa legge pone fine allo "scandalo" della fatturazione ogni 28 giorni. Fantastico, peccato che la legge intervenga solo sulla tempifica ma non sui canoni. In soldoni, come il mio gestore di telefonia (TIM ma non è l'unico) si è premurato di comunicarmi, i miei canoni non saranno più 13 ma l'importo non cambierà , ossia quello che pagavo in un anno lo pagherò comunque solo che sarà diviso per 12 anziché 13. Non mi è dato da sapere se questo cancellerà la multa che era stata inflitta alle compagnie telefoniche ma è molto probabile. Quindi l'aumento dell'8% ormai ce lo becchiamo. Certo in tanto abbiamo il roaming a livello UE ma lo paghiamo tutti e lo usano in pochi, pure peggio di quanto successo con le compagnie lowcost. Quindi alla fine avremo la prova provata che l'Autorità per le telecomunicazioni serve solo ad elargire prebende ai soliti romani raccomandati e la politica fa solo operazioni di facciata perdendo del pure e semplice tempo. Forse sono pessimista ma non riesco neppure a credere che con il voto del prossimo 4 marzo si possa davvero cambiare questo sistema.

sabato 3 febbraio 2018

Cartacce

L'amica Francesca mi segnala questo articolo de "La Repubblica" che parla della Svezia. Come al solito dobbiamo inchinarci davanti ad una delle grandi (in senso qualitativo non quantitativo) democrazie scandinave nonché al senso civico dei suoi abitanti. Come recita l'articolo hanno creato un nuovo sport : il "plogging" ossia raccogliere spazzatura mentre fai jogging. Anche i freddi e compassati svedesi non sono però immuni alla vanità per cui postano con piacere il risultato del loro "plogging". Spero che i loro parchi non siano come quello (italiano) sopra raffigurato ma giustamente l'amica Francesca pone una questione : ma quante cartacce hanno nei loro parchi? Pensando a quanto sono civili queste popolazioni uno si domanda come mai ci siano tanti rifiuti nei parchi. Forse non è prevista alcuna manutenzione dei parchi ma resta comunque un dubbio.

giovedì 1 febbraio 2018

Vanità

La notizia è che "segretissime" basi militari sono state svelate da una semplice app per smartphone. E non una app concepita con intenti di spionaggio ma no, era solo una applicazione per monitorare la propria attività di jogging. Ma come molte altre applicazioni similari permette di condividere (ahi la cultura dello sharing) percorsi e performance ed ecco aprirsi una voragine nella sicurezza. Volenterosi marines (ma non sono solo gli americani coinvolti) hanno condiviso il loro sudore con il risultato di mettere su internet posizioni e perimetri di basi altrimenti segrete. La prima considerazione che qualcuno ha fatto è che non è stato previsto alcun meccanismo di "offuscamento" degli smartphone? Non mi è dato saperlo ma in ogni caso andrebbero offuscati anche tablet, computer e anche i nuovi dispositivi "wareable" (braccialetti e altro). Soluzione tecnicamente forse fattibile ma con molti punti deboli. Inoltre vorrebbe dire tornare ai tempi in cui si telefonava dalla cabina (!) alla fidanzata e credo che sarebbe davvero difficile fare questo tipo di balzo all'indietro nel tempo. Per non parlare dei social network (a cui si può assimilare anche l'app incriminata). Beh si potrebbe chiosare che sono militari basta ordinargli di non usarli ma questo mi sembra davvero complicato anche se sarei curioso di sapere come vanno le cose nell'esercito nord coreano o russo. Probabilmente (e tristemente lasciatemi dire) è più facile ordinare a questi ragazzotti del Midwest di andare a morire che di non usare lo smartphone per condividere le proprie imprese sportive. Parafrasando un noto proverbio anglosassone : "curiosity killed the cat" diventa "vanity killed the soldier".