blog personale di marzio: commenti su fatti persone eventi e meditazioni varie su temi "universali"
mercoledì 31 maggio 2017
Libero
sabato 27 maggio 2017
Tar
Non ha tutti i torti la vignetta di Altan oggi (sabato) su Repubblica : un personaggio dice "ho visto la Madonna" al che l'altro ribatte "bisogna attendere la conferma del Tar del Lazio". Credo proprio che si riferisca alla vicenda dei 5 direttori di musei nominati dal governo Renzi. Erano stranieri ma ciò all'epoca fu "venduto" come segno di modernità e di efficienza. Ora dopo svariati mesi si scopre che una legge del 2001 prevede che i dirigenti pubblici (come i direttori in questione sono) debbano essere italiani! Ora credo si possa accusare il governo di Matteo Apple Renzi di approssimazione ma è certo che districarsi tra tutte queste leggi non è semplice (chissà se si può pensare ad un software). Ma adesso il tar del Lazio è intervenuto ed ha annullato le nomine. Il ministro Dario Franceschini (lo stesso che era in carica all'epoca delle nomine) ha promesso un ricorso per ottenere cosa? Che la legge venga disattesa? E allora che stato di diritto saremmo? Ma intanto 5 musei pure importanti risulteranno decapitati. Il problema del potere di queste entità è enorme non solo il Tar ma anche il consiglio di stato che ha massacrato la riforma Madia. Nessuno (praticamente) li conosce eppure influenzano la vita politica e sociale italiana. Ma stiamo nel "tecnico" forse bisogna far vagliare le leggi da questi organi prima di promulgarle onde evitare pasticci come quello di questi giorni (che non è certo un caso isolato).
giovedì 25 maggio 2017
Reddito
lunedì 22 maggio 2017
Ormai è parecchio tempo che il sito di micro blogging per eccellenza, Twitter naviga in cattive acque. Persino il suo fondatore è tornato a capo della sua creatura (dopo aver monetizzato si intende). Ma nonostante i vari espedienti provati la situazione non migliora, gli utenti (qualche centinaio di milioni) non raggiungono il target (chissà calcolato come). E allora si prova di tutto infatti oggi il boss di Twitter ha dichiarato che si scusa se il sito ha favorito la ascesa di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d'America. Ora la prima considerazione è che mi pare una dichiarazione tardiva, sono passati oltre 100 giorni da quando The Donald è entrato alla Casa Bianca, per non andare ancora più indietro alle elezioni di novembre e alla precedente campagna elettorale. Oggi è fin troppo facile "mollare" Trump visto il rischio di impeachment e vista la sua bassissima popolarità. Capisco che quando uno è disperato si aggrappa a qualsiasi cosa ma qui si rischia lo sciacallaggio. Sul fatto un po' più generale della responsabilità che un sito come Twitter può avere userei la seguente metafora : credo che nessuno consideri responsabile (o complice) la società elettrica quando viene eseguita una condanna a morte tramite la sedia elettrica.
sabato 20 maggio 2017
Malato
Dalla elezione del presidente francese è un fiorire di articoli sul grande malato della vecchia Europa ossia noi. Il perché è presto detto : se alle prossime elezioni vincerà il movimento di Beppe Grillo saranno guai. Non lo chiamerei un cigno nero visti i sondaggi ma di certo porrebbe un problema alla UE. Però non vorrei sottovalutare la Grecia che pur sfoggiando una crescita invidiabile resta una bomba ad orologeria, l'Austria che deve tornare alle urne sperando che anche questa volta la marea xenofoba sarà fermata. E poi la vicina Francia che ha un tot di problemi con un mercato del lavoro fermo all'Ottocento e una conflittualità sociale altissima (basti pensare a quei buontemponi che per protesta hanno minato l'azienda). Questo non toglie nulla al fatto che siamo un paese di corrotti ed evasori ma la stanza dell'Ospedale Europa è piuttosto affollata
venerdì 19 maggio 2017
Par condicio
Ammetto di avere sparato a zero su Luca Cordero di Montezemolo, ma sono le sue gesta a condannarlo. A parte l'esperienza Ferrari (ma non mi risulta che progettasse o guidasse) per il resto abbiamo una discreta serie di disastri. Ma il nostro è in "buona" compagnia. Di questi giorni la notizia che all'ex ad di Leonardo (chiamatela pure Finmeccanica se preferite) verranno erogati 9.4 milioni di euro di liquidazione. E per aggiungere il danno alla beffa entro 40 giorni. Credo che persino per la tesoreria di un colosso tale oltre 9 milioni di euro non siano proprio "pocket money" e mi raccomando entro 40 giorni che sennò il Moretti si spazientisce. Per uno condannato mica male. E non possiamo nemmeno chiosare con "almeno adesso si cambia cavallo" pur ad un prezzo elevato perché il suo successore è tale Alessandro Profumo notorio affossatore di banche che forse si è stancato delle compagini bancarie e vuole misurarsi con un azienda metalmeccanica. Ma forse avrà poca soddisfazione vista la già precaria situazione del carrozzone Leonardo. Provo un vago senso di nausea
martedì 16 maggio 2017
Privacy
domenica 14 maggio 2017
Pena
sabato 13 maggio 2017
Seveso
giovedì 11 maggio 2017
Zeitgeist
mercoledì 10 maggio 2017
Ong
martedì 9 maggio 2017
Italo
Ho trovato su "IlPost" un articolo che parla della rinascita di Italo l'unico caso di ferrovia ad alta velocità privata. Dopo anni difficili sono arrivati al pareggio lo scorso anno e parlano di 50 milioni di euro di utili previsti per quello corrente. Cifra forse un po' ottimistica ma stiamo a vedere. Intanto gioiamo per quanto ottenuto anche se il prezzo è stato alto in quanto sono stati licenziati un quarto dei dipendenti. Ma cosa mi sembra doveroso far notare è che il risanamento è stato possibile anche grazie ad un completo cambio di strategia rispetto agli esordi. Val la pena di ricordare chi era al timone di Italo agli inizi : si, proprio lui Luca Cordero di Montezemolo. Certo Alitalia era già un malato grave ma certo non era lui la persona giusta. Nell'articolo vi è un'altra nota "simpatica" relativa alla Francia. I nostri cugini transalpini pur avendo (con la elezione di Macron) sposato la causa dell'Europa non hanno (ancora?) liberalizzato le ferrovie come richiesto appunto dalla UE. Son tutti....
lunedì 8 maggio 2017
En marche
Banale dedicare un post al neo eletto presidente francese Emmanuel Macron ma sono felice di non dover commentare l'ennesimo cigno nero : la vittoria raggelante di Marine Le Pen). Quindi auguri a un presidente che non ha neppure 40 anni fa e si trova dinnanzi un compito difficilissimo. E lo ha detto nel suo discorso questa volta molto più caloroso e concreto di quello precedente fatto in occasione del primo turno. Ha detto (tra altre cose) che vuole eliminare quegli elementi di scontento che hanno portato un francese su tre a votare Marine. Perché in effetti questa è una sorta di ultima spiaggia, se tra 5 anni nom vi saranno cambiamenti sostanziali il Front National, ormai sdoganato, entrerà all'Eliseo. Certo che se guardiamo in quei pochi dipartimenti dove Marine ha vinto (estremo nord) c'è di che essere preoccupati. Questa gente ha perso il lavoro a causa della globalizzazione ma non può farci nulla Macron e tanto meno la Le Pen ma la rabbia è una cattiva consigliera.
domenica 7 maggio 2017
Armi
sabato 6 maggio 2017
Sinistra
giovedì 4 maggio 2017
Sala
lunedì 1 maggio 2017
Sondaggi
Qualche giorno fa il sempre ottimo sito "ilpost" ha pubblicato un articolo che raccoglieva vari altri articoli (da "Economist" a "Politico") sull'argomento sondaggi. Perché, udite udite, dopo innumerevoli insuccessi i sondaggi ci hanno beccato! Parliamo del primo turno delle elezioni presidenziali francesi. L'articolo (un po' lungo ammetto) cerca di trovare la quadra del perché in questo caso i sondaggi hanno funzionato considerando che vi erano ben 4 candidati in un "fazzoletto". Magari è stato solo culo ma per un attimo proviamo ad analizzare le ragioni per cui questa volta hanno avuto ragione. Sono principalmente due. La prima è la robusta affluenza che è davvero qualcosa che mi convince poco. Faccio fatica a credere che un campione statistico sia più valido solo per il fatto che rappresenta molte persone. Andiamo oltre perché la seconda motivazione sembra più interessante in quanto afferma che la migliorata efficacia dei sondaggi è dovuta al maggior uso delle interviste via web che hanno il grande vantaggio di essere anomine. E quindi siamo arrivati al "famoso" segreto della cabina che noi italiani conosciamo bene. Pochi si dichiaravano democristiani ma quando dovevano tracciare la famigerata crocetta e, lo scudo crociato (sarà stato un caso?) esercitava un attrazione degna del pianeta Giove. Può essere una buona spiegazione ma vedo due ordini di problemi : almeno in Italia molti (soprattutto teste bianche) non hanno accesso al web e quindi non poter tener conto di un elettorato che nel nostro invecchiato paese pesa, significa sbagliare le previsioni. L'altro mio dubbio è che usare il web è una manna (in termini di risparmi) per le società di sondaggi per cui non vorrei che una fortunata coincidenza diventi solo occasione per maggiori guadagni. Tanto fra una settimana avremo una nuova cartina tornasole con il ballottaggio che deciderà il futuro (almeno quello prossimo) dell'Europa.