giovedì 22 luglio 2021

Tormentone

Ammetto l'ignoranza ma mi sembra che questo anno non si sia ancora presentato il classico "tormentone" estivo. Ma supplisce in modo egregio il dibattito sul "green pass". Tanto per iniziare faccio notare la terminologia inglese quanto mai necessaria dopo la Brexit, se avete una mamma ultraottantenne forse avrete anche voi qualche difficoltà a farle capire di cosa parliamo. Ma al di là della denominazione è da capire dove verrà applicato. Ma non bastava solo lui, il "green pass", giusto in questi giorni abbiamo scoperto un altro attore di questa semi farsa in cui si sta trasformando la pandemia : il PLF. In questo caso ho rinunciato a spiegarlo a mia madre tanto non va oltre la Tremezzina ma anche il Passenger Location Form è un altro capolavoro di anglofilia. Certo che poi la foto ti fa davvero riflettere perché sono purtroppo convinto che con un tot di soldi te ne vai dove ti pare, pure nello spazio (anche se li di soldi ce ne vogliono davvero tanti). 
PS ho volutamente usata precedentemente la parola farsa per ricordare una delle frasi famose di Karl Marx : "La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa". Fortunatamente questa seconda versione della pandemia sembra essere molto meno letale ma in certi momenti siamo al ridicolo (basti pensare allo psicodramma olimpionico in atto in Giappone).

 

mercoledì 21 luglio 2021

Colori

Devo ammettere che il CIO (comitato olimpico) ha fatto una scelta molto schierata per ciò che riguarda il portabandiera dello stendardo olimpico. Concedetemi  una battuta : è stata una scelta colorata perché è stata designata la pallavolista italiana Paola Enogu. Quindi abbiamo il nero, il tricolore e l'arcobaleno in quanto la nostra longilinea Paola ha fatto coming out qualche tempo fa'. Davvero un bel messaggio che cerca disperatamente di dare allo sport, ed in particolare alle olimpiadi, un connotato universale teso a superare ogni divisione non solo politica. E non si può che notare la stridente differenza con la nostra disastrata penisola dove la ormai famosa legge Zan rischia di non essere approvata, o forse peggio, mutilata. Sono anche in accordo con chi sostiene che di poteva fare meglio ma di questo passo non si conclude nulla. E quindi forse meglio una "leggina" che il vuoto odierno.

martedì 20 luglio 2021

Storto

Qualcosa è andato storto. Direi che è una sintesi, quasi cinica, di quando successo in Germania i giorni scorsi. Parliamo di oltre 160 morti, ma parliamo di uno degli stati più moderni e potenti del mondo. Il sempre ottimo "IlPost" riassume in questo articolo cosa è successo. In quanto le precipitazioni sono state si violente ma erano state ampiamente previste, per cui è lecito chiedersi come mai tanti morti. Sembra che non ci siano stati degli errori in senso stretto, ma la filiera (questa parola che sembrava desueta oggi è diventata pervasiva) preposta a proteggere il paese si è persa in una serie di rivoli di competenze, ritardi, scarsa o mancante comunicazione. Poi ci si è messa la popolazione che quando il problema si è palesato ha deciso di saltare in macchina per sfuggire alla piena. E così è stata fatta la frittata. L'articolo termina riportando un fatto abbastanza curioso : le zone con meno morti (perché ovviamente l'inondazione ha colpito tutti) sono quelle dove erano ancora in funzione le sirene anti aereo della seconda guerra mondiale!
Ps questo post non vuole assolutamente stigmatizzare la Germania, anzi mi chiedo cosa sarebbe successo da noi. Certamente l'esempio tedesco (proprio perché tedesco) ci fa capire quanto fragili sono le nostre società e che la tecnologia non è sempre la soluzione. Quali siano le vere misure da prendere è un altro paio di maniche ma considerato che stiamo pasticciando con il pianeta sarebbe meglio iniziare a pensarci per bene.

 

lunedì 19 luglio 2021

Botteghino

Si è appena concluso il festival di Cannes, tornato dopo lo stop dello scorso anno causa la ben nota pandemia. I film interessanti sembrano molti ma vedremo poi il riscontro del pubblico. E qui sta il problema perché sarà sempre più difficile capire quanto un film sia di successo. Un problema che ci sarà sicuramente questo anno è la programmazione : usciranno moltissimi film (molti erano già pronti da tempo) e quindi sarà difficile trovare spazio per tutti e in ogni caso molti film vedranno il loro tempo di programmazione forzatamente ridotto. Per cui vi è il rischio che conseguano risultati inferiori a quelli "teorici". Ma il vero problema sono le piattaforme di streaming. Durante la pandemia hanno avuto una diffusione enorme ed è improbabile (assai improbabile) che possano perdere utenti per cui sempre più film verranno distribuiti in contemporanea in sala e su piattaforma. E qui nasce il vero problema : stabilire quanto un film è visto. Perché indipendentemente dal voler utilizzare come metodo l'incasso (alla americana) o gli spettatori (alla francese) quando abbiamo di mezzo lo streaming il problema diventa complesso. Intanto perché con lo streaming può non essere così semplice stabilire il numero di visioni e / o spettatori ma soprattutto perché le piattaforme tengono gelosamente stretti questi dati. Consiglio la lettura di questo articolo de "IlPost" che evidenzia bene tutte le problematiche. Quindi in futuro sarà sempre più difficile stabilire se un film ha avuto successo oppure no. Qualcuno può obiettare che si tratti di un falso problema, forse, ma vuol dire togliere ad un regista la contro prova del pubblico, per cui si diventerà sempre più dipendenti dalle produzioni che nel caso dello streaming sono anche distributori. Per gli appassionati di storia ricordo ad Hollywood nel 1948 fu introdotta una legge antitrust proprio per ovviare alla commistione tra produzione e distribuzione, intento lodevole che purtroppo portò anche ad alcuni fallimenti per cui Ronald Reagan (nelle vesti di presidente degli Stati Uniti d'America) la cancellò. Quindi pensare che possa oggi essere riproposto qualcosa del genere mi pare assai improbabile.

 

mercoledì 14 luglio 2021

Stop

Direi un post quasi obbligato e scontato anche se bisognerà verificare se alle parole seguiranno i fatti. Comunque come riporta AGI dal primo agosto le grandi navi se ne staranno a Marghera e non potranno più fare "passerella" nei canali di Venezia. Inutile stare a ricordare quanto fragile è quel gioiello che si chiama Venezia, andava già fatto punto e a capo. Devo dare una nota di merito a questo governo che ha deciso di far partire il blocco dal primo di agosto senza le solite manfrine del tipo "non rovinateci la stagione". Era una occasione ghiotta questa della pandemia per mettere la parola fine a questo strazio ed ha fatto bene ad approfittarne. Ma dopo questa "marchetta" al governo Draghi mi sembra quasi doveroso fargli un appunto, e neppure tanto piccolo. Parlo dei festeggiamenti per la vittoria agli Europei di calcio. Dopo una settimana in cui i contagi sono raddoppiati forse un po' di prudenza non sarebbe stata troppa. Anche perché adesso cosa facciamo con le disco ad esempio? Siamo alle solite il calcio è al di sopra di ogni legge (e logica).

 

lunedì 12 luglio 2021

Fair play

Non avevo guardato la semifinale ma come moltissimi miei connazionali ho seguito la finale degli Europei 2021. Da casa, senza assembramenti davvero fuori luogo ma comunque l'ho seguita. Continuo a non essere un grande fan del calcio ma questa finale valeva doppio (per me) in quanto ce la giocavamo con gli inglesi. La Brexit ci ha mostrato il peggio degli inglesi, ben rappresentati dal loro leader, Boris Johnson. E se qualcuno aveva ancora dei dubbi vorrei far presente cosa è successo alla fine della partita. Non voglio lanciarmi (anche per mia manifesta ignoranza) su troppe considerazioni tecniche sulla partita, mi permetto solo di notare che non ho visto una squadra dominare per 120 minuti per essere poi punita dalla crudele roulette dei calci di rigore. Premesso ciò, gli inglesi che pregustavano una vittoria dopo 55 anni di digiuno assoluto, anno dovuto accettare il fatto che "it's coming to Rome" altro che "home". Facezie a parte , loro che si vantano di aver inventato il fair play si sono tolti la medaglia del secondo posto in diretta televisiva. Complimenti, adesso voglio proprio vedere se quelle facce di bronzo della UEFA, che hanno sempre concesso molto agli inglesi (compreso aver organizzato un evento in piena risalita contagi), prenderanno qualche provvedimento. Ma ad ogni buon conto gli inglesi (qui forse bisognerebbe distinguerli dai britannici) si sono dimostrati boriosi e assolutamente non sportivi. Forse la Brexit non è poi così una brutta cosa.

 

venerdì 9 luglio 2021

Lavoro

Vecchio slogan ma sembra che con la pandemia sia in un certo qual senso, tornato alla ribalta. Magari questo virus ci portasse qualcosa di buono. La notizia che ha fatto il giro dei mondo (o dei siti per meglio dire) è il risultato eccellente che ha ottenuto l'Islanda : ridurre le ore lavorative a pari stipendio! Ohibò sembra davvero un equazione irrisolvibile eppure.... Consiglio (tra i molti) la lettura di questo articolo de "IlPost" dal titolo auto esplicativo "In Islanda si lavora meno e si guadagna uguale". La stragrande maggioranza degli articoli usa toni trionfalistici, ma questo sottolinea (correttamente) alcuni aspetti. Il primo è quello geografico : l'Islanda è un paese piuttosto isolato e non particolarmente popolato, tanto per capirci è paragonabile alla provincia di Cremona che è pure quart'ultima in Lombardia per abitanti. Parliamo di un paese ricco (anche se la situazione debitoria non è molto rosea, specialmente con il Regno Unito) e parliamo di un "esperimento" che dura da 5 anni e che ha coinvolto 2500 dipendenti statali. Gli studi fatti sono certi che in questi 5 anni la produttività non é scesa anzi in qualche caso è pure aumentata! Sarebbe il caso della polizia ma giustamente l'articolo solleva qualche distinguo. Ma tornando a bomba parliamo di dipendenti statali che normalmente non sono particolarmente produttivi (e parlano pure di burnout!). Lo so è uno stereotipo ma mio cognato ha lavorato per qualche anno a Washington (DC) a contatto con strutture federali e mi ha riferito situazioni abbastanza incredibili, e siamo nei super efficienti Stati Uniti. Ovvio che il fatto di essere dipendenti pubblici non è dettaglio di poco visti che lo stato non deve necessariamente far quadrare i conti (magari ogni trimestre). Però sono convinto che avere più tempo a disposizione sia una vera forma di progresso (mica il 5G) ma diciamo che mi piacerebbe veder applicato questo modello a qualche centro di logistica Amazon.
L'articolo parla ad un certo punto anche di costi perché nel settore ospedaliero si è dovuto assumere del personale proprio per "riempire" i buchi creatisi dall'orario ridotto. Ecco forse dove bisogna davvero fare qualche meditazione : meglio spendere soldi per assumere qualcuno in più oppure distribuire a pioggia un reddito di cittadinanza che rischia di disincentivare le persone a trovare un lavoro? Su questo, ma qui ci vogliono numeri "precisi", bisognerà confrontarsi.

 

giovedì 8 luglio 2021

Per Greta

Questo post lo dedico a Greta Thunberg anche se dubito che mai lo leggerà ma andiamo oltre. Qualche giorno fa ho installato un micro filtratore per l'acqua (peraltro fornito da una amica vedi) che con un gasatore da tavolo mi libererà dalla necessità di acquistare l'acqua minerale. Di sicuro ne beneficerà la mia schiena, visto che non dovrò più sobbarcarmi il peso del classico "six pack" di bottiglie (e sono contro le consegne a domicilio visto che di solito le fanno con dei furgoni) ma sono anche convinto che il pianeta me ne sarà grato in quanto si tolgono camion e bottiglie (per lo più di plastica). Ma l'idraulico che mi ha montato il tutto (forse avete pensato che fossi io l'artefice, ma il bricolage non è proprio nelle mie corde) ad un certo punto mi ha chiesto perché non avessi optato per un modello di una nota casa tedesca (di cui il mio idraulico è un felice possessore) che in un unico apparecchio filtra, gasa e ... raffredda. Appena ho sentito anche questa feature ho subito chiesto se tale meraviglia avesse bisogno di energia elettrica e ovviamente la risposta è stata affermativa. Per la cronaca quello di cui mi sono dotato funziona senza elettricità. Un ultimo tassello non certo irrilevante era il prezzo della meraviglia teutonica : 1300 Euro! Superato lo shock ho chiesto come mai lo avesse scelto e qui arriva il bello in quanto la risposta è stata  : "  con questo apparecchio non devi ricordarti di raffreddare l'acqua". A parziale sua discolpa credo che lui non abbia speso quella cifra, probabilmente li è stato offerto se non gratis almeno ultra scontato. Comunque ricapitoliamo : uno spende oltre 1000 in più, consuma elettricità perché in ogni caso il frigorifero mica lo butti via e tutto ciò per avere acqua gasata fredda sempre a disposizione! Immagino già lo sguardo corrucciato di Greta. Ma è pur vero che se ragioniamo così la sesta estinzione di massa ce la meritiamo tutta.
 

sabato 3 luglio 2021

Unicità

Torno sull'argomento pandemia anche se mi riprometto di non parlarne più per qualche giorno. Esiste un paese, la Svezia, che ha affrontato il covid in modo penso unico al mondo : praticamente lo ha quasi ignorato all'inizio e poi ha preso misure che si possono definire (almeno da cittadini di paesi come l'Italia) blande. Il tutto dovuto alla mente del signore sopra raffigurato, Anders Tegnell. Ho trovato questo articolo davvero molto interessante ed esplicativo. Peraltro tratto da un sito che ho scoperto giusto l'altro giorno ma che sembra piuttosto promettente. Comunque tornando all'articolo già dal titolo si intuisce dove si va a parare : "Il paradosso svedese : perché il modello svedese ha fallito pur non fallendo". L'articolo afferma che è inutile confrontare i "numeri" della Svezia con l'Italia o la Francia. Infatti il modello svedese è perdente nei confronti di Norvegia, Danimarca o Finlandia, paesi certamente più omogenei rispetto alla Svezia. Molto interessante anche il confronto con i numeri economici dove anche in questo caso la patria dei Bergman (a voi la scelta se Ingmar o Ingrid) non riesce a far meglio dei suoi vicini. E se di sconfitta si parla, questa volta non è orfana (come dice il detto) perché come spiega appunto l'articolo la gestione della pandemia è stata decisa dal nostro Anders in assoluta autonomia. Attenzione non c'è stato un golpe, semplicemente la legge svedese lo prevede. Però diventa evidente il ruolo cruciale svolto da Tegnell il quale già una decina di anni prima era stato criticato per la gestione della febbre suina. L'articolo propende per una stroncatura del metodo utilizzato dalla Svezia, anche se il suo demiurgo continua a ripetere che i conti si faranno alla fine (e ci può stare). Non ho contatti diretti in Svezia per cui non riesco ad esprimere un giudizio autonomo però faccio notare un fatto : molti sostenitori di Trump idolatrano Tegnell e questo (almeno per me) è abbastanza per far pendere la bilancia a sfavore. 

venerdì 2 luglio 2021

Ci risiamo?

Sembra un film già visto (l'anno scorso) : i numeri (da noi) sono confortanti, bassi ma nel mondo le cose non vanno bene. La variante delta (non si può più chiamarla indiana, guai) sta imperversando. Certo le vaccinazioni stanno tenendo "tranquilli" ospedali ed obitori ma se la progressione dei contagi non si fermerà le cose potrebbero precipitare, di nuovo. Questo è il mestiere dei virus, poco da dire, ma un paio di fatti mi lasciano perplesso e mi fanno temere che i nostri comportamenti diano una mano al covid. Il primo evento riguarda l'Australia, uno dei paesi che ha meglio gestito la pandemia. Un isolamento "naturale" e dei confini blindati anche prima della pandemia hanno permesso loro di evitare il peggio. Ma adesso sono di nuovo in lockdown per focolai vari. Cosa è successo? Sembra proprio che tutto si sia originato da un taxista di Sidney che si è infettato portando un equipaggio di una linea aerea al loro albergo a Bondi beach. Quindi tutte le storie sul fatto che i viaggi in aereo sono sicuri? Manco testano gli equipaggi e poi ti vendono i voli "covid free", ma free nel senso che te le prendi gratis il covid? Secondo fatto che riguarda la perfida Albione, l'Inghilterra. Giusto ieri è arrivata la notizia che i biglietti venduti ai tifosi inglesi sono stati annullati, quindi tanto vale che non vadano a Roma per vedere il match contro l'Ucraina. Forse un filo di ritardo ma ci sta, però mi ricordo male o gli inglesi erano bloccati fino al 19 di luglio? Ma per il calcio il blocco non valeva? Questi della UEFA hanno la faccia come il c..o, per loro l'impennata di contagi in Inghilterra non è preoccupante quindi non si spostano le partire e (bontà loro) lasciano alle autorità locali eventuali restrizioni. Peraltro le autorità inglesi non vogliono neppure tagliare le capienze. Per quello che vale non guarderò la partita dell'Italia, andrò a cena da amici (finché si può).