venerdì 30 ottobre 2020

Dramma

Ieri, per me che scrivo, il commissario straordinario Domenico Arcuri ha detto che stiamo vivendo in un nuovo dramma (vedi). Difficile dargli torto ma non vorrei che il nostro volesse intendere anche un suo dramma personale. Sto parlando della indagine che la Corte dei Conti ha aperto sui suoi compensi. Parliamo di anni precedenti la pandemia, ma in ogni caso i vertici di Invitalia hanno percepito stipendi che andavano ben oltre i 250 mila Euro annui previsti per enti pubblici (come Invitalia è). La contestazione fatta dalla magistratura contabile è di circ 1.9 milioni di Euro, cmounque trovare tuttto spiegato da "Il Fatto Quotidiano". Beh c'è di che farti sprofondare nella disperazione e se ci aggiungiamo questi mesi che sono stati certamente difficili ecco forse emergere il dramma. Ma vista la sua posizione di commissario straordinario posso capire il momento di scoramento ma non la reazione che ha avuto nei confronti del quotidiano "Il Domani". Come racconta il direttore della testata, Stefano Feltri, il commissario non nega i fatti ma li cita per aver leso la sua immagine. Padronissimo ma intanto dovrà spiegare alla Corte Dei Conti se davvero Invitalia poteva derogare e mi auguro che la sua spiegazione sarà convincente altrimenti si che sarebbe un dramma (e non solo per la sua immagine). Ma anche ammesso che abbia ragione resta il fatto che ha attaccato un giornale per il solo fatto che ha pubblicato una notizia vera. Peraltro l'articolo in questione (vedi) non è neppure accessibile se non agli abbonati. Caro Domenico, ripeto, capisco che il periodo è difficilissimo ma non intasiamo i tribunali con cause un po' temerarie.

 

giovedì 29 ottobre 2020

Lockdown

Dire che oggi a Milano il lockdown è l'argomento del giorno è persino riduttivo. Ovvio che ne abbia parlato anche il sindaco di Milano, Beppe Sala (credo che lo stesso abbia fatto il suo collega napoletano ma dovete scusarmi non ce l'ho fatta a leggere anche la cronaca partenopea). Strano a dirsi il mio sindaco si è dichiarato in disaccordo ma vediamo le sue obiezioni. La prima obiezione è stata che il provvedimento è una idea di Walter Ricciardi e non del ministero della Salute. Peccato che il Walter è proprio un consulente del ministero stesso quindi lo pagano (magari scoprire quanto potrebbe essere interessante) per esprimere pareri e se il ministero decidesse di seguire il suo consiglio non vi è nulla di strano (poi entriamo nel merito del consiglio). Poi il sindaco prosegue chiedendo di essere coinvolto e questo mi pare sacrosanto ma che vuole vedere i dati e qui la questione si fa un po' più complessa perché di quali dati parla? Ci torniamo ma la sua ultima obiezione è che bisogna far passare qualche giorno per verificare l'effetto delle misure contenute nel DPCM del 25 ottobre. E qui casca l'asino temo. Quanti giorno occorrono? Il DPCM estende la sua validità fino al 24 novembre quindi aspettiamo una settimana, 10 giorni , 15 giorni oppure? Se guardiamo a Francia, Spagna e aggiungiamo la Germania tanto per evitare la filastrocca ci si rende ben conto che questo virus non ama gli indecisi. E allora torniamo ai dati. Io credo che occorrerebbe prendere un dato, magari quello che a me piace : i posti in terapia intensivi. Ma non importa , si prende un dato e si stabilisce una soglia, superata quella il lockdown è automatico, non è questione di Sala, Zaia o qualche provincia autonoma. Sarebbe bello vero? Ma non succederà anche perché non si metteranno mai d'accordo su quale dato e quale soglia. Alla fine questo virus ha trovato un alleato, non l'inverno ma la nostra stupidità.


mercoledì 28 ottobre 2020

Cena

Sto giusto organizzando una cena con una coppia di amici in un buon ristorante. Mi sembra di sentire le voci che si alzano : "non si può"!. E invece non è vero a patto di sobbarcarsi il viaggio nella provincia autonoma di Trento o Bolzano (non so cosa succede nelle altre regioni autonome ma poco importa). Peraltro mi chiedo se posso giustificare il mio ritorno a casa post inizio del coprifuoco adducendo come giustificazione una cena "fuori porta". Tranquilli la mia è una boutade me è pur vero che in quello che erroneamente chiamiamo Trentino - Alto Adige si può cenare fino alle 22. Qui devo riconoscere la mia ignoranza sul fatto che il loro status giuridico di regioni autonome permetta loro di derogare all'ultimo (per ora) DPCM. Non sono neppure a conoscenza di cosa sia successo durante il (primo) lock down ma non è questo il punto. Il punto è che adesso stiamo assistendo da un lato a moti di piazza contro le ultime limitazioni introdotte dal governo (e non parliamo neppure di un vero lock down) e dall'altro a regioni che vanno in ordine sparso creando anch'esse non poca confusione. Noi siamo in uno stato con forti analogie dal punto di vista amministrativo con la Spagna e se guardiamo alla loro situazione , beh non vi è da stare allegri. Sia però chiara una cosa : sono assolutamente d'accordo sul fatto che non si può trattare la penisola come un "corpo unico". L'ho già detto quando finì il lock down e lo ribadisco ora. E non lo sto proprio dicendo "pro domo mea" perché temo che Milano (dove vivo) e Napoli sono candidate ad un lock down di qualche tipo ma è assurdo pensare che la stessa sorte debba capitare ad Isernia. Ma tornando alle due provincie autonome queste non hanno deciso di derogare per motivi sanitari, in quanto anche la loro situazione epidemiologica è complicata (vedi), ma parliamo di pura e semplice decisione politica con la quale faccio fatica ad essere concorde.

 

martedì 27 ottobre 2020

Petizione

L'altro giorno ho ricevuto, dal cinema Anteo di Milano, una mail che mi invitava a sottoscrivere una petizione contro la chiusura dei cinematografi (nonché teatri, sale da concerti e quant'altro). Non ho firmato e credo che più di uno sia sorpreso considerata la mia passione per il cinema, quello in sala. Non l'ho fatto per un paio di considerazioni. La prima è che non è il momento di disquisire su chi vada chiuso oppure no. Il modello che stiamo seguendo è quello francese ma i risultati dai nostri cugini transalpini non sono proprio incoraggianti anche se ci vuole ancora tempo. Ma la nostra situazione si sta deteriorando velocemente quindi il punto è se chiudere tutto, altro che fare distinguo. A nessuno piace essere la categoria penalizzata ma proprio questa considerazione mi ha fatto pensare ad un altro motivo per non firmare e proprio oggi ho letto su "Internazionale" questo articolo di Marino Sinibaldi, qui in veste di direttore di Rai Radio 3. Una cosa che dice nel terzo paragrafo è che cinema e teatri sono già svuotati. E allora mi sono deciso a scrivere il mio post. Come ho detto sono un appassionato del cinema in sala e avevo ricominciato a frequentare i cinematografi. Non dico di aver visto mille film ma ogni proiezione si è svolta sempre in sale semi vuote, ben più vuote di quanto previsto dal distanziamento. Quindi i gestori hanno tutta questa convenienza a tenere aperte le sale? Oltre tutto ho già parlato del circolo vizioso innescato dai distributori che hanno deciso di rinviare le uscite dei blockbuster a 2021. Quindi parliamo di un cinema già agonizzante a cui il DPCM da forse il colpo di grazia ma forse ha ragione Sinibaldi che bisogna trovare soluzioni per garantire la sopravvivenza del settore ma non necessariamente attraverso una apertura forzosa.
PS sempre in relazione alla chiusura dei teatri (estensivamente detti) ho anche letto questo articolo in cui si cita una statistica della AGIS (di parte direi) che riporta un solo caso di positività tra i 347mila spettatori suddivisi in 2782 spettacoli. Una rapida divisione da 125 presenti per spettacolo! Ma dove li hanno visti? Forse a Roma, a Milano non ho contato neppure 20 persone per "Tenet" di Nolan. 

 

lunedì 26 ottobre 2020

Immuni

Non ho mai scaricato Immuni, l'app per il contact tracing. Non avevo dubbi sulla validità in se della applicazione ma sulla sua gestione. Però un certo senso di colpa lo avevo. Poi è arrivato un generale fallimento di queste applicazioni un po' in tutto il mondo dovuto principalmente al fatto che nelle nostre democrazie queste app possono fare poco. Infatti nei paesi (pochissimi) asiatici dove hanno funzionato fanno parte di un "pacchetto" di misure incompatibili (per la maggior parte) con i nostri sistemi politici. Non vuole essere auto assolutorio, ero comunque perplesso della mia scelta poi è arrivata la notizia che una regione come il Veneto aveva deciso di non usarla perché il loro presidente, Super Zaia, non gradiva il concetto di contatto sottostante alla app. Simpatico conflitto di competenze che però lascio risolvere ai soliti legulei (peraltro pare che il Veneto non sia il solo). Ma intanto è arrivata l'estate è tutto sembrava in via di soluzione poi la stagione è cambiata. E adesso davvero mettiamo la parola fine a tutte le polemiche su Immuni. Semplicemente perché adesso non serve più. Nella mia regione, la Lombardia, alla data del 25 ottobre abbiamo avuto 5762 nuovi positivi (e sperare che questo sia il picco è una pia illusione). Quindi in soldoni vorrebbe dire avere una "task force" che riesce a contattare quasi 70 mila persone e pure in fretta perché il nostro corona virus mica aspetta. Semplicemente impossibile, le ATS non riescono a seguire quelli malati (il web è pieno di racconti horror di gente letteralmente in balia di se stessi) figuriamoci i potenziali infetti. RIP Immuni. 

 

venerdì 23 ottobre 2020

Indovinello

Giusto per non parlare sempre di pandemia vi propongo un indovinello : chi è il soggetto della foto? Beh onestamente io non lo sapevo e solo per un caso mi sono imbattuto in questo personaggio. Siccome in questo periodo mi sto interessando alla musica nel cinema ho scoperto che questo signore ha piazzato due sue belle canzoni in altrettanti film direi memorabili. La prima canzone è "Everybody’s talkin’" che accompagnava Dustin Hoffman e Jon Voight in "Un uomo da marciapiede" mentre la seconda è "One" (seppure nell'interpretazione di Aimee Mann) presente nel capolavoro di Paul Thomas Anderson "Magnolia". Notevole direi eppure anche con questi due suggerimenti io non ci sono arrivato ma è giunto il momento si svelare il suo nome : Harrry Nilsson. Credo che ben pochi a questo punto si batteranno sulla fronte e diranno "ma certo che è lui" comunque al di là dei suoi meriti artistici è piuttosto curioso un episodio (chiamiamolo così) della sua non lunga vita (morirà a 53 anni nel 94) : nella sua casa di Londra (pur essendo lui americano) sono morti la cantante dei Mamas and Papas ed il batterista degli Who, Keith Moon. Per chi volesse approfondire (oltre Wikipedia) consiglio questo post di Luca Sofri, grande esperto di musica. Che dire, buon ascolto.
 

mercoledì 21 ottobre 2020

Alleanza

In questi giorni si è vista nascere una inedita alleanza : quella della foto tra Matteo Salvini, leader della Lega, e Roberto Burioni, virologo. Davvero inedita perché i due non si sono mai amati ma adesso hanno trovato una affinità elettiva : l'avversione al coprifuoco. In particolare contro quello che dovrebbe esserci a Milano ed infatti ad oggi mercoledì mattina (per me che scrivo) non è ancora uscita l'ordinanza della Regione che, guarda caso, è a guida leghista (e quindi il felpato Matteo ha un altro problema con i governatori di regione dopo il Veneto). Il noto virologo Burioni la butta sul ridere dicendo che "è risaputo che gli untori sono i metronotte" (ma giova ricordare che era colui per il quale il virus a febbraio non circolava) mentre per il leader leghista il problema è di "capire". Allora voglio aiutare entrambi con questo articolo de "IlPost"  che partendo dagli esempi di Melbourne e Parigi cerca di chiarire se tale misura funzioni oppure no. Anticipo subito che la risposta non è unanime e che l'esempio australiano non è completamente calzante mentre quello parigino è molto più aderente al concetto di coprifuoco ma è troppo presto per poter trarre delle conclusioni finali. Questo è il dramma della pandemia (tra gli altri) : in un mondo che vive in "real time" il virus si prende settimane per ritirarsi (anche se è molto più veloce nella sua espansione) e quindi ogni provvedimento richiede una "pazienza" che è ormai sparita dal pianeta. Ma ai detrattori del coprifuoco ricordo che abbiamo già un metodo testato ed efficace : si chiama "lock down" (forse è più efficace perché ha un nome inglese?) ma il suo ritorno è davvero poco auspicabile. Allora, forse si può tentare una via alternativa magari in attesa di un lock down, diciamo preventivo, per Natale.

 

lunedì 19 ottobre 2020

Samhain

Credo che non molti sappiano che cosa è "Samhain", il titolo di questo post. Poco male, davvero, è il capodanno celtico da cui deriva per una certa parte la festa di Halloween. La quale non è assolutamente americana, ma certo gli Stati Uniti d'America hanno fatto sì che diventasse un evento mondiale. Ovvio che questo incipit è per commentare la recente uscita di Vincenzo De Luca, il governatore della Campania, non nuovo ad uscite sensazionali come quella dei lanciafiamme. Ora il giudizio politico sul personaggio è assai difficile perché misurarsi con la realtà campana non è assolutamente facile ma volevo soffermarmi sulla sua "fatwa" contro Halloween. Io ormai giunto alle 60 primavere ricordo benissimo un mondo dove questa festa non esisteva per nulla, poi la capacità del marketing americano ha fatto si che pure nella nostra penisola iniziassero scorribande (più o meno educate) di ragazzetti in costumi horror che ponevano la domanda "Dolcetto o scherzetto"? Per cui ritengo che si possa anche rinunciare a questa festa, mica è il Natale. Anche perché, diciamocelo pure, non è nulla di più di una fragorosa macchina commerciale e visti i chiari di luna meglio astenersi. Insomma pensare a torme di giovani che girano, mettiamo pure con la mascherina, è esattamente quello che non si deve fare, senza poi contare tutte le feste che vengono organizzate anche da persone ben più vecchie. Credo sia un piccolo sacrificio che forse De Luca non doveva neppure evidenziare, sono già vietate le sagre e le feste, non più di 6 persone per tavolo direi implicito che quest'anno Halloween sarà sottotono. E a quelli che comunque hanno qualcosa da dire ricorderei cosa è successo questa estate : dopo aver raggiunto il picco minimo di contagi a luglio ad agosto liberi tutti e il risultato lo stiamo vedendo in questi giorni.

 

domenica 18 ottobre 2020

Antipodi

Qualche giorno fa si sono svolte le elezioni politiche in Nuova Zelanda, proprio il peae esattamente ai nostri antipodi. Come riporta "ILPost" la premier uscente è stata riconfermata praticamente con un plebiscito, circa il 50% dei consensi. La volta precedente era andata in modo totalmente diverso e c'era voluto un bel po' di tempo per trovare una coalizione di governo. Cosa è successo si chiama pandemia e di sicuro la gestione di questa ha pesato moltissimo nel voto. Non va dimenticato che la sorridente Jacinda Ardern (questo il suo nome) ha fatto della gentilezza uno dei suoi tratti distintivi, antitetico alla sua antagonista (laggiù dominano le donne mi sembra di capire) ammiratrice della Tatcher e molto più "salviniana" (passatemi il neologismo) nei modi (e anche nel programma se per questo). Eppure la gestione della pandemia in Nuova Zelanda non è stata certo easy tipo la Svizzera, anzi. In pratica si sono isolati subito (lo sono già di suo), all'inizio della pandemia e sono andati avanti così anche quando il numero dei contagiati non ti permetteva neppure una partitella scapoli ammogliati. Quindi sarà una alfiera della gentilezza ma ha usato le maniere forti contro il virus, pugno di ferro in guanto di velluto. Eppure l'elettorato l'ha più che premiata, ohibò. Francamente non so gran ché di questo paese lontano (più lontano di così non si può) ma sarebbe forse un ottimo argomento per un servizio giornalistico, ma oggi abbiamo ben altre gatte da pelare. Un fattore che può giustificare la sua vittoria è il famoso senso civico dei paesi anglosassoni. Vero ma la molto più vicina Inghilterra (ma anche il resto del Regno Unito) ci ha mostrato come possono essere assai poco "sensibili" al senso civico. Credo che il vero nodo stia nella situazione economica perché immagino che se il paese fosse sull'orlo della povertà avrebbero votato in modo differente ed arriviamo dall'altra parte del pianeta, alla nostra povera penisola. Stasera, per me che scrivo, è atteso l'ennesimo DPCM che introdurrà tutta una serie di misure. Senza che sia svelato un segreto vi è un braccio di ferro tra le Regioni ed il governo. Il governatore del Piemonte ha detto che le proposte della conferenza delle  Regioni sono piene di buon senso e spera che saranno ascoltate. Ultimamente mi sembra che questa storia del buon senso sia una sorta di osianna mantra ma alla fin fine buon senso significa non fare nulla. Certo molte persone, persino qui a Milano uno dei "cluster" principali, dicono non siamo mica a marzo, che diamine. Vero siamo quasi a novembre ma cerchiamo di essere precisi e proprio per questo userò il numero delle terapie intensive come parametro. Il massimo è stato il 3 aprile con 4068 casi, alla data di oggi 16 ottobre siamo a 638 casi, quasi 7 volte meno, quindi che volete che sia. Peccato che il 29 luglio eravamo a 38 posti occupati ossia 16 volte meno del dato odierno.  Forse più che il buon senso serve un po' di aritmetica.

 

mercoledì 14 ottobre 2020

Fatica

Diciamolo pure non deve essere facile stare al governo di questi tempi. Adesso che è arrivata la seconda ondata della pandemia, specialmente qui in Europa, vediamo molti andare in affanno, come si suole dire "la fatica comincia a farsi sentire". E di sicuro non è esente il governo di Giuseppe Conte, uno che sembrava diventato premier per caso ed invece a già fatto due anni buoni. L'ultimo DPCM di martedì 13 ha introdotto la forte raccomandazione ad evitare le feste in casa con più di 6 persone. Al di là di tutte le considerazioni da laureato in giurisprudenza fuori corso tipo cosa è una "raccomandazione" o come intendere "fortemente" (faccio presente che il Italia siamo pieni di cartelli con scritto "severamente vietato" ma se è vietato significa che non si può punto e basta), aleggiava lo spettro di situazioni ben stigmatizzate dal meme di cui sopra. E pare proprio che ci fosse una parte dell'esecutivo favorevole agli interventi di polizia nelle case (sarebbe bello avere i nomi di questi geni). AGI riporta che però persino il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella abbia sollevato due sopraccigli all'ipotesi di firmare un decreto del genere. Ma il dubbio serpeggiava per cui quel buontempone del premier ha pensato bene di chiarire in conferenza stampa che non manderà la polizia a casa della gente. Come ho detto all'inizio voglio credere che l'accumulo di fatica e stress giochi dei brutti scherzi perché questa precisazione non è neppure una "excusatio non petita" ma banalmente ridicola. Ma davvero caro premier avresti mandato la polizia nelle case a fare la conta? Magari dotati di lanciafiamme (copyright De Luca quel che è giusto è giusto) per bruciare sul posto i partecipanti in eccesso? Siamo seri, basta guardare in giro per trovare discoteche (vedi) o bar con assembramenti ben superiori alle 6 persone (6 poi, fortuna che molti hanno un solo figlio). Beh forse il nostro Conte sta ragionando come SuperZaia che chiede buon senso perché dietro ogni divieto vi sono attività produttive, come dire che davanti agli "sghei" non c'è ragion che tenga. Qui mi sembra che il buon senso lo abbia dimostrato solo Mattarella. 
PS a proposito di buon senso ricordo ai più che la Svizzera ha inserito nella propria lista nera il Veneto eppure gli svizzeri sono campioni di buon senso caro Zaia.  Mi sembra evidente che  "pecunia non olet" ma se è infetta .....
 

lunedì 12 ottobre 2020

Ridicolo

La premessa doverosa è che non sono minimamente interessato a fare una crociera ma evidentemente questo non è vero per tutti. Fatta questa premessa trovo ridicolo che siano ripartite le crociere. Ieri ero al cinema (con mascherina e distanziamento) e sono arrivate sullo schermo le immagini di una nota società crocieristica. Inutile fare un parallelo tra la bistrattata sala cinematografica e le navi da crociera. Riuscite ad immaginare un posto più rischioso di una nave? Forse l'equipaggio è testato e forse anche gli ospiti ma cosa succede nella varie soste previste dall'itinerario? Se qualcosa va storto ricordiamoci cosa è successo alla Diamond Princess e non solo. Davvero faccio fatica a capire come delle persone possano pensare di andare in vacanza su una nave da crociera (pur a prezzi stracciati immagino). Anche perché ottobre non è esattamente un mese di ferie per cui immagino che il target non sia quello della pubblicità che mi scorreva sotto gli occhi (ragazze caucasiche discinte), ma saranno persone più sul vecchio che sul giovane per cui ulteriormente a rischio. Ripeto a meno non interessano le crociere e anche a livello caratteriale non sono un viaggiatore ma sembra davvero che il mondo sia pieno di gente a cui vanno stretti i confini in cui vivono e sono disposti a rischiare del loro pur di "evadere". Comunque vada questa pandemia i sociologhi hanno materiale per anni di indagini ma credo che alla fine scopriranno che esiste un virus ben peggiore del corona : la stupidità.

 

sabato 10 ottobre 2020

Coda

Mi sembra il classico cane che si morde la coda. Non parlo del simpatico animale della foto ma del cinema, specialmente quello proiettato nella sala cinematografica. Sono passati solo pochi giorni da questo articolo Ansa dove si annunciava che l'uscita del prossimo capitolo del franchise 007 (pare anche l'ultimo con Daniel Craig) sarebbe slittata a maggio 2021. Purtroppo nell'articolo si davano anche per certe alcune uscite che poi nei giorni successivi sono state smentite : ad esempio la nuova trasposizione di "Dune" passa da dicembre 2020 a ottobre 2021 (mica male). Ora torniamo alla foto e credo che sia chiarissima la metafora : siccome non vi sono abbastanza spettatori in sala si rimanda l'uscita dei blockbuster ma questo implica che meno persone saranno invogliate a tornare al cinema ed il circolo vizioso è servito. Ovvio che tutti questi signori del marketing non sanno più che pesci pigliare (ma forse pigliano lo stesso i loro stipendi) ma temo stiano portando il cinema (ripeto quello delle sale) verso lo schianto. La loro linea di difesa è che gli incassi post covid (almeno quello della prima ondata) non sono stati alla altezza delle aspettative e ciò è assolutamente vero ma al mosaico mancano alcune tessere. La speranza dell'industria cinematografica era riposta, in pratica, su un solo film : "Tenet" del talentuoso Nolan. Tale pellicola (in effetti il regista ne ha voluta una versione su supporto fisico) non ha incassato quanto sperato ma temo sia anche colpa sua. Ritengo Nolan uno dei migliori registi viventi ma il suo ultimo film ha una trama piuttosto ostica (a meno che non siate parenti di Roger Penrose vedi) e comunque una fattura non facilissima. Insomma forse hanno puntato sul cavallo sbagliato ma non sarà possibile averne la controprova. Resta il fatto che ci aspetta una stagione povera di blockbuster i quali, piacciano o meno, sono una componente indispensabile per la sopravvivenza delle sale. E considerando l'andamento della pandemia le previsioni sul cinema diventano assai fosche.

 

martedì 6 ottobre 2020

Sport

Mi ritrovo a parlare di sport a stretto giro, ed è cosa per me poco consona ma così vanno le cose. Dal calcio passo al tennis, ambito sportivo che ospita non pochi personaggi profumatamente pagati e spesso discutibili. Qui occorre sfatare il luogo comune dell'atleta che è un campione anche al di fuori del suo campo di gioco. Vero per molti ma non certo per tutti, inutile ricordare le uscite no vax di Djokovic. Ogni tanto lo sport (specie questo super professionistico) sembra vivere in una realtà parallela, ma andiamo con ordine. Qualche giorno fa vi è stato l'incontro tra Sinner (italiano nonostante il nome) e Zverev (tedesco nonostante il nome) vinto peraltro dal giovane italiano. Alla fine del "match" il tedesco ha dichiarato di avere qualche linea di febbre e la tosse. Beh complimenti , forse qualcuno gli racconti del milione di morti provocati (ad oggi) dalla pandemia, ma la cosa incredibile è che ha potuto entrare in campo indisturbato. Poi gli organizzatori si sono giustificati dicendo che l'atleta non gli aveva comunicato il suo stato febbrile. Ma un termo scanner no? Evidentemente non si voleva toccare la sensibilità degli atleti sottoponendoli ad una pratica degradante come prenderti la temperatura "puntandoti" addosso un device. Vale la pena di notare che proprio ieri Parigi, dove ci sarebbe la "bolla" in cui si svolge il torneo in oggetto, è entrata di nuovo in lock down. Forse c'è davvero penuria di termo scanner.

 

lunedì 5 ottobre 2020

Fine

Vorrei davvero poter scrivere la parola fine su questa vicenda. Avevo appena parlato delle dichiarazioni improvvide di un "alto" dirigente della Serie A che esigeva rispetto, ed eccoci arrivati alla redde rationem. Mi riferisco ovvio alla recentissima pochade che ha visto coinvolto Juve e Napoli (i dettagli li trovate credo anche sui siti giornalistici del Bangladesh). Dal mio modesto punto di vista il problema non si pone neppure : un autorità, nella fattispecie una Asl di Napoli confermata da una ordinanza della Regione Campania, impedisce alla squadra di lasciare la regione a causa della positività di 3 persone. Punto e a capo, finisce qui, se vuole il Napoli impugni nelle sedi appropriate l'ordinanza ma la partita prevista per domenica 4 ottobre non si può giocare. E invece la Lega di Serie A dice che secondo i loro protocolli si poteva e doveva giocare. I loro protocolli? Che quindi sono superiori ad una ordinanza regionale ricordando che le regioni hanno specifiche competenze in materia (chiedere a SuperZaia per conferma)? Ma per favore, questi non meritano alcun rispetto anzi. Continuano ad ricordare gli interessi che ruotano intorno al calcio come se la pandemia avesse colpito solo loro ma vorrei ricordare che ritengo un po' difficile catalogare il calcio, in particolare la Serie A, come essenziale. A questo punto venga rinviata la partita e finisce qui, e se qualcuno pensa che il campionato risulterà falsato se ne faccia una ragione e pensi a quelli che hanno lo stipendio "falsato" da questa situazione.
PS Sabato 17 domenica 18 è previsto un torneo di badminton a Milano, chissà che protocolli adottano .... massimo rispetto per il badminton

 

giovedì 1 ottobre 2020

Antipatia

Non ho mai nascosto la mia antipatia per Elon Musk, creatore delle auto Tesla oltre a molte altre cose. Ma la sua ultima intervista al New York Times mi ha convinto che non si tratta di invidia ma di vere e proprie divergenze. Come riportato dal sito "Huffington Post" il nostro Elon ha dichiarato che non si vaccinerà. Ora la sua non è esattamente una posizione negazionista in quanto afferma che il virus esiste ma ha una mortalità bassa pur ammettendone la perniciosa contagiosità. Ma afferma che ne lui ne i suoi figli sono soggetti a rischio per cui è inutile vaccinarsi e che la soluzione globale al problema non è il lock down ma mettere in quarantena i soggetti a rischio (magari li mandiamo su Marte con le prossime spedizioni Space X, altra creatura di Musk). Ora tali affermazioni sono perfettamente in linea con la "filosofia" di Donald Trump e con questo direi che i motivi per detestare il ricco sudafricano sono più che sufficienti. Certo il signor Musk e il signor Trump non sono soggetti a rischio, se ne possono stare isolati nelle loro mansion ultra costose e tanto ci sono moltitudini di poveracci (tipo i rider) che mandano avanti le cose, questi mica vivono con la latrina in casa che provvedono a svuotare personalmente. E come ha detto Trump chi muore sono dei vecchi obesi che molto probabilmente non voteranno mai per lui. Per cui blindiamo le persone anziane e liberi tutti. In effetti agli inizi della pandemia scrissi che non avevamo avuto il vip zero, ad oggi la persona più "famosa" resta lo scrittore Luis Sepulveda, che è deceduto comunque a settantanni. E questo forse il vero dramma di questa pandemia colpire i deboli (ma non i bambini per fortuna) e i poveracci. A guardare da questa angolatura ti viene davvero da pensare che questo virus lo abbiano creato apposta.