mercoledì 28 gennaio 2015

Festa

Quindi c'è stato un giorno di festa a New York. Ma non era un giorno classico infatti scuole e uffici sono rimasti chiusi a causa della nevicata del secolo. Già da questa affermazione bisognava cominciare a dubitare. Ma come il secolo è iniziato da soli 15 anni? Scherzi a parte la nevicata è stata assolutamente normale e allora qualcuno ha iniziato a protestare. E giustamente direi io. In un mondo dove le aziende più ricche si occupano di software e sono pure americane è possibile un errore del genere? Ovvio che si ma quindi se si tratta di programmi per parlare del nulla o condividere immagini spesso stupide allora questo vale migliardi di dollari ma un buon modello matematico per le previsioni del tempo non vale nulla. Mondo strano e non dal punto di vista del meteo.
Ps una metereologa ha risposto (pure inviperita) ad un giornalista che chiedeva spiegazioni : "se le previsioni devono essere sbagliate che lo siano in peggio". Interessante punto di vista potrebbe fare il paio con : "se uno stipendio deve essere sbagliato meglio che sia basso".

domenica 25 gennaio 2015

Scusate

Scusare se "speculo" sulla morte ma qualcosa non mi torna. Abbiamo tutti detto con trasporto "Je suis Charlie" ma cosa diciamo davanti alla recrudescenza del conflitto in Ucraina? Solo ieri 40 morti, eppure queste vittime non riescono neppure ad avere l'"onore" della prima notizia. Perchè sono solo dei "normali" cittadini e non dei giornalisti? O forse perchè qui non si parla di Islam ma di una semplice "guerra" civile? Davanti alla morte siamo tutti uguali (così si dice) ma sembra che in qualche caso qualcuno è più "morto" di altri (come le figurina bisvalida che i miei coetanei ricordano di sicuro). Comunque alla "marcia repubblicana" dell'11 gennaio ha partecipato anche una delegazione russa guidata dal ministro degli esteri Sergej Lavrov che alla luce di quanto successo sembra davvero beffardo.

sabato 24 gennaio 2015

Polizia

Devo dire che è incredibile quante serie televisive sono state dedicate alla polizia americana (direi svariate decine, forse parliamo di qualche centinaio), eppure la verità è (purtroppo) diversa o almeno non la raccontano tutta (a parte qualche rarissima eccezione). La notizia risale al 30 dicembre ma solo pochi giorni orsono è stato reso disponibile un video dove si può vedere il fatto. Come riporta Reuters due agenti della polizia del New Jersey fermano un auto su cui viaggiavano due afro americani e aprono il fuoco uccidendo il passeggero. Pare che i due occupanti avessero le mani alzate e non erano armati. Ora la prima cosa da sapere è che le regole di ingaggio della polizia americana sono molto più "dure" delle nostre (o di quelle europee in generale), quindi i conflitti a fuoco sono molto più frequenti. Ma prima di fare facili critiche bisogna rammentare che negli Stati Uniti chiunque può essere armato. Sembra proprio la classica moneta a due facce, da un lato una società opulenta con una economia che cresce come noi ci sogniamo, dall'altro una società violenta e razzista perché di nuovo parliamo di afro americani. Le due cose sono connesse ? Forse, anzi probabile visti i fatturati della industria delle armi, ma la vera domanda è se questo "legame" non si potrà mai spezzare consideato che gli "States" sono comunque un paese al quale dobbiamo una "discreta" parte del nostro modo di vivere.

giovedì 22 gennaio 2015

Ambulanze

Spesso mi capita di vedere un ambulanza che in prossimità di un incrocio congestionato dal traffico accende la sirena ed evita quindi di farsi la coda. Capisco che può apparire davvero poco "politically correct" questo mio post ma davvero crediamo che nel paese dei furbetti gli unici onesti siano quelli seduti al posto di guida di una ambulanza? Mi scuso ovviamente con tutti colore che, in effetti, hanno ricevuto una chiamata urgente proprio nel momento in cui si avvicinavano all'incrocio ma come dice il detto : "a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca". A proposito di questo detto devo attribuirmi un segno meno : ho sempre citato Giulio Andreotti come "pronunciatore" della suddetta frase ma ho scoperto che pare che il vero proprietario del "copyright" sia il cardinale Mazzarino. Un altro personaggio piuttosto discutibile anch'esso. Per ciò che mi riguarda posso solo terminare con un altro detto : "meglio tardi che mai"!

mercoledì 21 gennaio 2015

IMU

Non so quanti di voi posseggano un terreno agricolo (anche meno suggestivo di quello raffigurato), ma nel caso foste uno di questi avreste un discreto problema. Tale problema si chiama IMU sui terreni agricoli. Eh si, l'IMU esiste ancora per i terreni agricoli o almeno esiste ancora con la "vecchia" denominazione (al contrario della tassa sui fabbricati). Nome vecchio ma calcolo nuovo e (stranamente) più "pesante". Peccato che nel decreto vi fossero tutta una serie di incongruenze che hanno portato il governo a sospenderne il pagamento (vedi). Peccato che la data prevista era il 26 gennaio e molti onesti contribuenti avevano già pagato con il risultato che ci saranno tutta una serie di pagamenti da rettificare a cura di una amministrazione che non ha mai brillato di efficienza. Ricordo che le tasse devono essere eque, facili da riscuotere e da calcolare (non rammento chi lo disse, forse Ricardo) e qui mi sembra che non ci siamo. Certo il premier Renzi, quando non impegnato a scrivere tweet, ha ben altre gatte da pelare anzi ha la madre di tutte le gatte : la nomina del nuovo presidente della Repubblica. Se qualcosa va "storto" rischiamo un ritorno alle urne senza una nuova legge elettorale (che era la missione del secondo mandato di Giorgio Napolitano, ma non è certo colpa sua). D'altra parte il prossimo 22 febbraio ricorre il primo anniversario del giuramento dell'attuale governo e il fresco quarantenne Matteo può già consolarsi con l'essere durato più dei suoi due predecessori.

domenica 18 gennaio 2015

Cinese

Sergio Cofferati, detto il "cinese", lascia il PD ma non per fondare un nuovo partito. Sono abbastanza convinto della integrità del nostro per credergli ma in questa sua intenzione di non creare un nuovo soggetto politico vi è anche la spiegazione del suo abbandono. Da quando Silvio Berlusconi è sceso in campo abbiamo assistito ad una personalizzazione della politica. Nel caso del Silvio il partito è diventato una azienda padronale (quindi personale), ma non diamo eccessivi (de)meriti al satrapo di Arcore, la tendenza è mondiale (o almeno occidentale). L'esempio più paradigmatico è Grillo, il partito di una persona che non è neppure un politico e non può neppure ricoprire certe cariche a causa della legge Severino. Ma abbiamo visto in questi anni altri esempi di partiti / persona, basti pensare al "centro" con i vari Fini, Casini, Monti. Eccezione è il PD che è un partito "classico" che ha però subito un processo di "personalizzazione" da parte di Matteo Renzi. Proprio con questo processo il nostro Sergio (Cofferati) è andato in rotta di collisione e la sua uscita diventa quasi obbligatoria. Ma la sua intelligenza gli evita l'errore di creare l'ennesimo partitino di cui la sinistra dura e pura (di cui lui è rappresentante vedasi il suo soprannome) non ha certo bisogno. Ha ragione quindi Cofferati? Si se uno vuole restare nella concezione anni 70 di partito, ma tale concezione (condivisa dai Bersani, D'Alema, Civati) ha portato ai disastri come il secondo governo Prodi o la recente "non vittoria" alle elezioni politiche. Quindi temo che sia proprio un problema generazionale quello con cui si è confrontato. Ma il fatto che questo strappo si consumi a fronte di una sconfitta (il risultato non cambia anche con le sezioni annullate vedi) getta una luce "sinistra" sulla sua scelta.

sabato 17 gennaio 2015

Addio al re(fuso)

Mi hanno fatto giustamente notare che il re inglese che abdicò fu Edoardo VIII a favore del fratello che prese il nome di Giorgio VI. Mi scuso con i miei affezionati lettori.

Addio al re

Non credo che molti conoscano il film o il romanzo del titolo ma, per la cronaca parla di un uomo che cerca di sfuggire alle responsabilità auto esiliandosi nel Borneo ma alla fine dovrà comunque affrontarle. Notevoli analogie con la storia (almeno quella recente) di re Giorgio Napolitano. Dopo 2 anni oltre la fine "naturale" del suo mandato ha detto basta. In realtà le riforme, che erano il motivo del prolungamento del suo mandato, sono ben lungi dall'essere completate ma anche l'età ha pesato ed alla fine re Giorgio ha abdicato (come il suo omonimo inglese). L'analisi del suo operato sarà anche legata a cosa accadrà adesso ma vorrei far notare come da Pertini in poi il ruolo del capo dello stato sia divenuto sempre più "attivo" fino al culmine (per ora) della nomina del governo Monti operazione (forse) ai limiti della costituzione. Proprio questo è il nodo : la costituzione. Molti (troppi) continuano a strepitare che la costituzione non si tocca ma questo significa che si vuole ignorare il tempo che passa. La costituzione data oltre 60 anni nata dopo una guerra , una dittatura , una monarchia quindi sotto spinte "emotive" ben diverse. Oggi la figura stessa del capo dello stato (come le regioni) mostra che alcune parti necessitano di "manutenzione" con buona pace di certi professori ormai troppo vecchi per comprendere il mondo che cambia.

mercoledì 14 gennaio 2015

Croazia

Recentemente vi sono state le elezioni nella vicina Croazia. Il vincitore è stato una signora bionda del centro destra che ha scalzato il governo di centro sinistra in carica dal 2011. Ammetto di non conoscere gran chè le vicende politiche interne, so che il paese è sull'orlo della bancarotta (ma ormai il gruppo dei paesi quasi in default si sta ingrossando sempre di più). Quello che mi ha colpito è che anche in questo paese, vicino ma culturalmente non tanto, vale la legge del 50/50. Non affannatevi su Wikipedia me la sono inventata io. Significa che ogni risultato è sostanzialmente di parità e infatti come riporta ANSA la sfidante ha riportato il 50.45% dei voti. Non ho i numeri precisi ma su una popolazione di 4 milioni e rotti non si tratta certo di una moltitudine quella che ha deciso l'esito della tornata elettorale. Anche noi rammentiamo bene risultati italiani decisi per manciate di voti. Sembra che il mondo sia sempre più diviso in 2, altro che consultazione bulgare (chissà come andranno le cose laggiù). Non è un buon segno.
PS non è invece il caso delle recenti "primarie" del PD in Liguria. La candidata "renziana" ha vinto con un margine che faccio fatica a credere sia stato influenzato dai voti di scambio.

lunedì 12 gennaio 2015

E adesso?

E adesso cosa farà l'Islam moderato ? La manifestazione di ieri a Parigi è stata di certo impressionante ma cosa ha davvero dimostrato ? Che la Francia con l'Europa non si arrende al terrorismo? Bene ma questo difficilmente convincerà alcun terrorista a smettere. Non mi aspettavo manifestazioni nei paesi arabi ma è da li che deve arrivare la risposta. Ma non per i fatti di Parigi che alla fine riguardano occidentali che offendono l'Islam (opinione non mia ma molto diffusa nei paesi arabi). Mi aspetto una "grande" manifestazione per dire basta a chi ha usato una bambina di 10 come bomba vivente in Nigeria! Dove è la reazione della parte "civile" dell'Islam? Conosciamo bene il problema noi italiani, lo abbiamo vissuto negli anni di piombo quando molta gente definiva le Brigate Rosse : "compagni che sbagliano". Era un sottile modo di giustificarli perché in quella frase era implicizzato un mezzo errato ma un fine giusto e l'ha inventata un italiano la frase "il fine giustifica i mezzi". Quindi finché non avremo questa reazione la situazione non migliorerà anzi daranno fiato ai Salvini di turno che vogliono arrivare allo scontro.
PS nei paesi africani una bambina di 10 anni può facilmente diventare una sposa ma direi che il senso non cambia. 

domenica 11 gennaio 2015

Patatine

Buttata lì durante una cena potrebbe tranquillamente essere accostata alle altre mille notizie curiose di questi giorni : il koala con le zampe bruciate o la coppia di nani che ha avuto un figlio normale, ma invece è maledettamente seria. Parlo della "scomparsa" delle patatine fritte in Venezuela. Come riporta "La Stampa", da gennaio di quest'anno nei McDonald's non vi sono più le note patatine fritte, sostituite dalle radici di yuca (viva l'autarchia?). Tutto questo non è causa di una miope gestione delle scorte da parte della nota catena di fast food ma l'effetto della politica statale di cambi e prezzi super controllati che cerca di arginare la crescente crisi (e protesta popolare). Diciamo che l'esperimento "rivoluzionar socialista" iniziato da Hugo Chavez e proseguito da Nicolas Maduro è praticamente fallito ed il paese è sull'orlo della banca rotta. Situazione resa davvero "complicata" dal crollo del prezzo del petrolio di cui il Venezuela è ben fornito. Uno degli ultimi di tentativi di proporre un altro mondo sta miseramente naufragando sotto i debiti. Ma occorre ricordare che nel paese vi è un problema di corruzione dilagante che certo ha tagliato le gambe alle teoriche velleità di Chavez, ammesso che sarebbe mai stato possibile far funzionare un economia socialista in un mondo dominato "ferocemente" dal capitalismo.

venerdì 9 gennaio 2015

Sedriano

Credo che molti non conoscano (come me) la "ridente" cittadina di Sedriano che si trova a una trentina di chilometri da Milano. Eppure si è conquistata un primato davvero poco invidiabile : è il primo comune lombardo sciolto per infiltrazioni mafiose. La vicenda data autunno 2013 ma proprio in queste ore arriva la conferma : il TAR (del Lazio) conferma lo scioglimento come riporta ANSA. Prima considerazione : per una volta non è arrivato il solito tribunale a ribaltare un provvedimento a firma del Presidente della Repubblica. Ovvio che tutti possiamo sbagliare ma vi è una sorta di "consuetudine" per cui il TAR è una specie di ammazza sentenze. Ma ovvio il punto non è questo, il punto è una sorta di perdita della innocenza. In un paese come il nostro credere nella onestà delle persone è davvero impegnativo ma certi politici hanno voluto far credere che esistessero isole "felici" in particolare al Nord. E invece abbiamo gli scandali in Regione Lombardia, il Mose di Venezia, le Molinette di Torino e "last but not least" il grande buco nero dell'Expo. Immagino che Sedriano sia una piccola cosa rispetto ai "numeri" degli scandali citati ma se la città (come Milano) viene spesso iconizzata come una giungla alcuni teorizzano la provincia "virtuosa". Magari fosse tutto così semplice.

giovedì 8 gennaio 2015

Morte

Ne abbiamo parlato proprio ieri, sulla morte non si specula ma abbiamo 12 persone giustiziate a Parigi che ritengo meritino considerazione. Curiosa parola "giustiziate" farebbe appunto pensare che dietro ad un barbaro assassinio vi sia una forma di giustizia, magari divina. E invece no, sono state "semplicemente" ammazzate e per aver solo osato pubblicare delle vignette satiriche (che trovo neppure particolarmente efficaci ma questo c'entra poco). Si aggiungono a quelli crocifissi dalle milizie Isis, bruciati in chiesa da Boko Haram e ad altri, in giro per il mondo, condannati per aver offeso il Corano (per non parlare dei morti nelle Twin Towers per mano di Al Qaeda). Parlando di parole sentivo un professore della università Cattolica fare differenza tra Islam e islamisti : con l'Islam si può e si deve parlare, con gli islamisti no. Giustissimo ma forse è giunto il momento che l'Islam prenda una posizione : in troppi casi sappiamo di iman che incitano alla guerra, al massacro, all'azione terroristica. Questo non sarà Islam caro professore ma allora che sia proprio l'Islam a tracciare le linee di demarcazione, prima che queste linee vengano tracciate dalla Marina Le Pen di turno.

mercoledì 7 gennaio 2015

Napoli

L'amica Francesca, in una lunga mail, solleva tutta una serie di interrogativi sulla scomparsa recente di Pino Daniele. Premette anche che sulla morte non si specula e qui siamo tutti d'accordo. Ma andiamo con ordine : ogni qualvolta che viene a mancare un artista (ma non solo) che abbia avuto un certo successo si scatenano tutta una serie di personaggi che si disputano l'eredità peggio che l'osso per un branco di cani. Senza scomodare big anglosassoni pensiamo a Dalla o Pavarotti, quindi sulle varie circostanze della morte (la presunta foratura, l'ambulanza tira tardi) lasciamo perdere o alla peggio lavoreranno le polizie, le magistrature (e i giornali di gossip). Su un aspetto sono d'accordo con Fra, sulla retorica eccessiva che trasfigura Pino Daniele (quello è il suo primo disco) a simbolo della citta di Napoli. Ma come tutto questo concentrato di spirito partenopeo vive in Toscana? Certo per un uomo che soffre di cuore vivere laggiù non è probabilmente facile, anzi ogni spostamento (non importa quale mezzo decidi di usare) mette a dura prove le coronarie di chiunque. Ma lui ha voluto essere sepolto in Toscana quindi tutto questo "amore"? E suvvia un doppio funerale? Forse viviamo in un mondo che non riesce più a creare icone (a parte qualche chef) e ci si aggrappa alle vecchie. Non ero un fan accanito ma certo Daniele è stato uno dei musicisti più influenti italiani capace, cosa non comune, di uscire dai confini della penisola ma penso di poter affermare che non è mai stato un personaggio così eccessivo come invece sembra trasparire dagli eventi che hanno seguito la sua scomparsa.

martedì 6 gennaio 2015

Monaco

Ho passato qualche giorno a Monaco di Baviera che ho scoperto essere la meta di un miliardo di italiani. Ignoranza mia ma la sorpresa è stata notevole. In realtà questo dimostra il legame che esiste tra noi e i tedeschi che sono tra i grandi frequentatori della penisola. Credo che se fossi andato a Berlino sarebbe stata più o meno la stessa invasione che dimostra appunto un "feeling" tra i due paesi che credo sia meno forte che con gli inglesi. Lo so Londra è forse la prima meta ma la capitale britannica è, di fatto, la capitale del mondo quindi è più logico partire proprio da lì, ma gli inglesi (a parte certe elite) hanno sempre preferito Grecia e Spagna. Ma il punto non è questo, voglio parlare della metro di Monaco. A parte considerazioni sulla efficienza o la estensione quello che salta subito agli occhi è la mancanza di barriere all'ingresso! Sono rimasto stupito perché penso a Londra, Parigi, New York, Stoccolma tutti posti dove l'accesso è comunque controllato. Certo questo evita imbottigliamenti durante le ore di punta ma questi sono risparmi "sociali" mentre il costo dei tornelli, questo si che si può calcolare. Quindi i nostri bavaresi hanno calcolato che il costo di tornelli e altre "diavolerie" compensava quelli che approfittavano del sistema. In quattro giorni ho subito una volta il controllo che non mi sembra poco considerata la estensione della rete e le giornate festive quindi i controllori devono essere abbastanza "presenti" ma d'altro canto questo crea lavoro mentre il tornello è solo una macchina (rammentiamoci che Karl Marx tedesco era). Certo che pensare che gli amministratori inglesi, francesi e non solo non abbiamo fatto questi calcoli mi sembra ingeneroso nei loro confronti. Alla fine cadiamo nel luogo comune che i tedeschi sono gente rispettosa ma evidentemente i luoghi comuni hanno delle radici nella realtà e questa metro ne è la prova "vivente". Quando poi pensiamo al viadotto durato una settimana o all'80% dei vigili malati proprio il 31/12 non possiamo certo argomentare che noi italiani godiamo di cattiva stampa.