mercoledì 28 settembre 2016

Giravolte

Ormai il nostro Apple premier, Matteo Renzi, ci ha abituato alle giravolte più mirabolanti ma nel caso del ponte sullo stretto non è una giravolta completa. Aveva detto che prima del ponte bisognava terminare l'eterna Salerno - Reggio Calabria e pare che finalmente sia finita. Quindi abbiamo sistemato il pre ponte ma il post? Mi sembra di capire che la situazione autostradale in Sicilia sia abbastanza disastrosa quindi che senso ha il ponte? Ma sarebbe soprattutto ferroviario si obietta ma mi risulta che siamo ancora al binario unico quindi anche qui vedo poca logica. Badate bene che non ho neppure citato la mafia perché parafrasando il nostro Apple premier : "si fermano i delinquenti non le grandi opere".  Giusto ma queste grandi opere non possono essere solo grandi per costo ma lo devono essere per utilità e allora mi chiedo : quanti edifici pubblici andrebbero messi in sicurezza o addirittura resi anti sismici? E poi torno su una mia ossessione : la rete idrica spreca il 30% della acqua, in Italia non abbiamo grossi problemi ma non vorrei mai vedere il giorno in cui dai rubinetti nom esca più acqua. Di grandi opere ce ne sono caro premier, certo quelle da me elencate non si prestano molto a mediatici tagli di nastro.

martedì 27 settembre 2016

Cincinnato

Forse Antonio Di Pietro ha come idolo Cincinnato ma purtroppo (per lui) la strada per emularlo è lunga e pure ripida. Pochi giorni fa (scusate con il cellulare risulta difficoltoso inserire i link) ha dichiarato di essere stanco della politica e di volersi dedicare all'agricoltura nello specifico alla coltivazione della vite. Beh una scelta non proprio difficile visto che il vitalizio da ex parlamentare non glielo leva nessuno e ci mettiamo anche l'emolumento come presidente della pedemontana. Questo ultimo ammonta a soli 60000 euro l'anno e spero bene che per una miseria simile non si pretenda che il buon Antonio si presenti in ufficio 5 giorni alla settimana. Ma una notizia recentissima rende ancora più ampia la sua distanza con Cincinnato : la condanna a risarcire 2.4 milioni di euro al gruppo parlamentare di Achille Occhetto e Giulietto Chiesa che si erano presentati assieme al partito di Di Pietro, il defunto Idv nel 2004 (mi pare). In pratica i rimborsi (o i rimorsi?) elettorali se li è intascati Antonio senza dividerli con i suoi  "partners". Forse quel cattivone del giudice ha visto non di buon occhio il fatto che il tesoriere fosse... La moglie di Di Pietro! Comunque non posso che applaudire alla decisione del nostro Antonio di lasciare la politica, due braccia rubate alla agricoltura che tornano a casa.

lunedì 26 settembre 2016

Ira

Ma caro Gentiloni (il nostro ministro degli esteri) non sa che l'ira è un peccato capitale? Boh forse ha dimenticato il comune (di molti di noi almeno) passato di matrice cattolica comunque pare che si sia molto incazzato (cosa che oltre tutto nuoce gravemente alla salute) per l'esito del recente referendum che si è svolto nel canton Ticino. Per i distratti ricordo che sei ticinesi su dieci vogliono introdurre norme che limitino o penalizzino i frontalieri italiani. Ora per me cresciuto al confine elvetico non sono affatto stupito del risultato ma questo non toglie nulla alla gravità del voto. Voti che rischia di non sortire effetti pratici, almeno non immediati, in quanto pare sia in contrasto con la costituzione del paese di Guglielmo Tell. Ma possono i politici ignorare ben due referendum che picchiano sempre sullo stesso argomento? Ma sono istanze razziste qualcuno obietta e con più di una ragione ma se sono condivise dalla maggioranza di una società come la mettiamo? Teniamo conto che a giorni si terrà in Ungheria un referendum apertamente razzista che molto probabilmente sarà un altro colpo mortale alla UE? E se l'anno prossimo Marine Le Pen diventasse il presidente dei francesi? Comunque caro Gentiloni non si faccia il sangue amaro anche perché mi sembra di ricordare che in alto Adige vi siano logiche molto simili a quelle che sognano quei buontemponi dei ticinesi solo che vengono chiamate tutele delle minoranze.

sabato 24 settembre 2016

Dimissioni

E alla fine è passato il "Fertility Day" e come ha detto la ministra Beatrice Lorenzin : "basta polemiche, contano i fatti" (vedi). Immagino che dovremo aspettare dai 7 ai 9 mesi per controllare l'efficacia della campagna pro procreazione (già la cacofonia non aiuta). A Milano non ho visto torme di maschi arrapati che inseguivano giovinette discinte ma può essere che tutto si sia consumato nel segreto dei talami. Comunque un primo risultato (positivo) sembra essere stato il licenziamento di Daniela Rodrigo, la responsabile della comunicazione, una che guadagna quanto il capo dello stato (italiano) e che ha "partorito" quel cumulo di minchiate. Purtroppo "Il Fatto Quotidiano" ci mette in guardia sull'effettivo licenziamento della signora e aggiungo io esiste sempre il rischio di un ricorso dove un magistrato che ti reintegra lo trovi sempre. Ma una che invece non ha neppure ventilato l'ipotesi di andarsene è proprio lei, la ministra, quella che si è spostata vestita di bianco a 40 anni suonati (e con pure due gemelle). Ma non è questo il motivo per cui deve dimettersi, neppure quella ridicola campagna, ma il fatto che ha ridicolizzato un problema che invece esiste ed è piuttosto grave, per stare in tema "ha buttato via il bambino con l'acqua sporca". Da ormai 40 anni l'Italia è sotto la fatidica soglia 2.1, il numero medio di figli per donna (vedi) e assieme all'allungamento della vita media siamo di fronte ad un paese vecchio. Questo fatto pone tutta una serie di problemi che vanno (manco a dirlo) affrontati anche in chiave politica e le dolorose riforme delle pensioni vanno purtroppo nella giusta direzione ma non basta. Come non basta dire che non ci sono le condizioni economiche, come detto è 40 anni che questo processo va avanti e non sono stati solo anni di crisi quindi molti hanno fatto scelte diciamo "diverse". Una coppia di amici ironizzava sul fatto che per mandare i figli a scuola (privata) hanno speso quanto il costo di una Ferrari ma se guardiamo per strada di macchine di lusso ne vediamo tante. Quindi anche se ho sempre detto che mi terrorizza la sovrappopolazione una paese che invecchia non è da prendere sottogamba ma mettere al mondo figli pone comunque dei problemi e non solo economici : mi riferisco a quella bambina che si è rifiutata di allacciarsi le cinture in aereo (vedi). Parafrasando Cavour : "abbiamo fatto i bambini, adesso facciamo i genitori".

venerdì 23 settembre 2016

Chiuso

Non amo dare ragione al nostro Apple premier, Matteo Renzi, ma stavolta sono con lui : il capitolo Olimpiadi a Roma nel 2024 è chiuso, ossia non si faranno. E così il sindaco di Roma, Virginia Raggi, avrà ulteriore tempo per mangiarsi un panino (motivo pare per il quale pare abbia ritardato il famoso incontro con il presidente del CONI). Scherzi a parte Roma ne ha di problemi alcuni piuttosto urgenti per cui si concentri su quelli. Quindi si può evitare un referendum che, oltre al costo, avrebbe oscurato i problemi della capitale. Anche perché è stato fatto per caso un referendum per la candidatura alle Olimpiadi? Mi sembra proprio di no quindi ciò che la politica da fatto, la politica ha disfatto tenendo presente che il presidente del CONI non è un vero rappresentante politico.

giovedì 22 settembre 2016

CoRaggio

Parafrasando la di lei campagna elettorale, ci vuole coraggio a far aspettare Giovanni Malagò, presidente del CONI, oltre mezz'ora senza traccia del suo (sempre di lei) arrivo. Certo il nostro Giovanni, pur essendo romano, viaggia da molto tempo nella politica quindi nei privilegi quindi non è abituato a prendere mezzi pubblici nella capitale, altrimenti di una "pausa" di mezz'ora non se ne accorgeva neppure. Il fatto è (credo) noto : era previsto un incontro tra il sindaco di Roma (vedi foto) e il presidente del Coni ma quest'ultimo dopo mezz'ora di attesa (vana come per molti autobus capitolini) se ne è andato. Cara Virginia non si fa, ma una certa arroganza (giacobina?) sembra essere nel DNA degli appartenenti al M5S. Ma andiamo oltre la forma, parliamo di sostanza : quale era l'argomento dell'incontro sfumato? La candidatura (badate bene candidatura) di Roma alle Olimpiadi 2024. Ora da residente milanese ho più volte ripetuto che l'Expo è stato un volano notevole per la città quindi figuriamoci una olimpiade. Ma qui parliamo di Roma (e dei romani) e senza andare alle Olimpiadi del 1960 basta pensare a cosa è successo ai Mondiali di Nuoto 2009 per avere una sinistra anticipazione del malaffare che potrebbe ruotare intorno ad un evento molto più "pesante" come l'olimpiade. E poi vi sarebbe un notevole impatto sulla città per cui ritengo che sia giusto che siano i cittadini di Roma a decidere se volere o meno essere la sede dei giochi 2024 (anche se vi è una ricaduta per tutto il paese meglio non dimenticarlo). E i romani hanno detto "NO". Uno dei vessilli della campagna elettorale della Raggi è stato proprio il diniego alle Olimpiadi, lei ha vinto con larga maggioranza quindi niente candidatura. In realtà aveva promesso un referendum ma questo già la dice lunga su come la pensava (anche se sui referendum tornerò parlando di Milano). Non capisco tutto questo affannarsi di varie personalità, vogliamo fare come quei buontemponi degli inglesi che hanno indetto un referendum sulla Brexit per poi non sapere che pesci pigliare? Solo che in questo caso non sarà il tempo a decidere, non partecipare significa "semplicemente" non aver colto un occasione ma la controprova che tale occasione non andava sprecata non esisterà mai. 

lunedì 19 settembre 2016

Carolina

La Carolina raffigurata è Carolina Crescentini, attrice romana, e proprio per la sua romanità, "Il Messaggero" l'ha intervistata (vedi) per parlare dell'eterno (d'altronde Roma è la città eterna) problema dei rifiuti. Su questo argomento ha idee precise ma forse non del tutto condivisibili, ma andiamo con ordine. La prima domanda è se la situazione è anche colpa dei romani, come adombrato da un altro attore romano, Claudio Amendola, e la risposta della nostra è perentoria : "no! I romani non hanno colpa se buttano le carte per strada poiché mancano i cestini". Quindi, cara Carolina, non sei mai stata in montagna o in una caletta remota dove di cestini non se ne vede e dove uno sarebbe quindi "autorizzato" a buttare carte e mozziconi per terra. Secondo lei una soluzione sarebbe di affidare Roma agli americani i quali probabilmente riempirebbero il cielo della capitale di droni che fulminerebbero il perfido romano che getta le cartacce. Fortunatamente lei stessa ammette che non è una soluzione percorribile. Ma il finale della intervista è la chicca : interrogata se è d'accordo con un altro attore romano doc, Alessandro Gassman, (sembra che a Roma sono gli attori ad occuparsi della nettezza urbana e forse questo spiega alcune cose) che bisogna scendere in strada e pulire anche qui risponde con un perentorio : "No! Pago le tasse e pretendo dei servizi". Questo punto è condivisibile, anzi le do ragione, si può pulire "una tantum" ma la pulizia delle strade non è questione di volontariato. Peccato che si lasci andare ed affermi di pagare il 63% di tasse! Ora le tasse che paga al comune sono ben di meno ma il numero è davvero fuori registro in ogni caso. Se non si tratta di un errore di stampa (36 anziché 63) bisogna davvero consigliare a Carolina un buon commercialista.

domenica 18 settembre 2016

Chi la fa

Forse si potrebbe partire da questa immagine per creare un "meme" (che fa molto moderno) per rappresentare il proverbio "chi la fa, l'aspetti". Colui che l'ha fatta è il personaggio di sinistra, Matteo Renzi, il nostro Apple premier. Era partito bene con il vertice di Ventotene dove aveva potuto giocare con i grandi (la raffigurata Angela Merkel,per la Germania, e Francois Hollande, per la Francia, la Spagna non c'era visto che non hanno uno straccio di governo). Ma si è montato la testa (strano per una persona così modesta) e al vertice di Atene (location quanto mai opportuna) si è messo in testa di capitanare la fronda anti rigore. In effetti a quel vertice vi era anche il presidente francese che ha pure sottoscritto la "Carta di Atene" (carta straccia?) in cui si chiedevano nuovi investimenti (che in parole povere vuol dire chiedere alla Germania di aprire il portafoglio). Ovvio che questa mossa piuttosto azzardata non poteva passare liscia e al vertice di Bratislava, il primo vertice UE senza UK, è stato bacchettato non venendo invitato alla conferenza di Germania e Francia (perché alla fine ai francesi conviene tenersi stretto l'alleato teutonico mica noi italioti). Perché un conto è chiedere flessibilità e / o investimenti, un conto è avere un debito pubblico che nonostante tassi a zero (o peggio) continua a salire (vedi), per non parlare di un sistema bancario che più che in crisi è marcio (anche se in questo la Germania non scherza affatto). Quindi Renzi sembra dire : "hai visto che bello scherzetto ti ho combinato ad Atene" e Angela replica : "vedrai che te lo faccio ingoiare a Bratislava".
Ps ho detto che la location del vertice di Atene anti rigore era quanto mai opportuna e ci credo visto che in Grecia siamo di nuovo alle solite : sono finiti i soldi e le fragilissime banche greche non sanno più dove voltarsi. Che strano un popolo così operoso e virtuoso. Solo che in questo nuovo scenario dove sempre più si può parlare di (dis)Unione Europea sarà difficile per i greci trovare altri finanziamenti.

sabato 17 settembre 2016

Ciampi

Davanti alla morte un certo rispetto è dovuto  ma forse alcuni titoli sono stati davvero molto agio grafici. Parlo ovviamente di Carlo Azeglio Ciampi che si è spento giusto pochi giorni fa. Come ho detto alcuni lo hanno esaltato altri contestato e questo ci sta , se siamo stati avversari  (o peggio nemici) da vivi difficilmente la morte basta a ripianare i dissidi. E così "Il Giornale" titola : "i buchi neri di una carriera" andando giù pesante (ma il fioretto non è proprio la loro arma preferita) anche se Matto Salvini, leader dela Lega, ha detto di peggio. Il primo buco riguarda la svalutazione della lira del 1992 quando buttò nelle fauci di Soros e compagni un bastimento carico carico di vecchie lire. Non saprei se fu una scelta economica o politica, di sicuro fu un errore madornale. La seconda "colpa" non soggetta ad amnistia è stato accettare il cambio euro lira che permise a Romano Prodi di farci entrare nella zona euro. Secondo loro (quelli de "Il Giornale") quel cambio "ci ha stesi". Magari fosse stato quel 1936,27 ad averci steso, invece sono stati gli italiani che hanno rubato, evaso e sperperato. Gli italiani senza neppure la scusa del Sud perché anche la Lombardia ha fatto la sua parte caro Salvini (Brebemi non ti fa suonare alcun campanello? ). Di certo Ciampi credeva nell'Europa (e per lo meno non ne ha visto la possibile dissoluzione) e non la ritengo una colpa,  per il resto lasciamo fare alla Storia. 

venerdì 16 settembre 2016

Cattivi

Ma che cattivi questi senatori, proprio loro che dovrebbero rappresentare la saggezza che viene dall'età e invece si scopre che possono covare risentimenti peggio che un liceale! La notizia è di pochi giorni fa (vedi) e riguarda l'ennesimo capitolo (ma temo non sia l'ultimo) della vicenda RAI. Rammento che poco prima dell'estate era stato pubblicato l'elenco degli stipendi RAI e, a partire dai 650 mila Euro del direttore generale, si erano scoperti molti compensi superiori a 200 mila per giornalisti che non facevano nulla! Poi è arrivato il terremoto, il referendum ma i senatori (spesso accusati da vili propagandisti di essere troppo pagati e in odore di essere dimezzati) non hanno dimenticato ed ecco qui un bel voto bulgaro 237 favorevoli nessun contrario ed un solo astenuto (peraltro del M5S!) per limitare a 240 mila Euro annui (un bel 20 mila mensili) lo stipendio in accordo con una analoga legge del 2014 che poneva questo limite per i manager pubblici (e se non sono pubblici i manager RAI). Bisognerà secondo me aspettare ad essere soddisfatti perché ci saranno le solite consulte, cassazioni e quant'altro che cominceranno a strepitare sui diritti acquisiti oppure più banalmente (all'italiana) verranno aggiunti premi, gettoni, rimborsi che dallo stipendio base porteranno allo stipendio attuale. Certo che sono dei bei cattivi questi senatori, vogliono che il direttore generale guadagni meno del doppio del loro elettricista! Giova ricordare che un elettricista poteva arrivare a fine carriera al guadagno (elettrizzante?) di 136 mila Euro (vedi). Son proprio tutti ......

giovedì 15 settembre 2016

Suicidi

Ne avevo già parlato ma un dato di non facile reperibilità è il numero di suicidi in Italia. Eppure siamo "pieni" di statistiche, comunque cercando nella Rete si evince che sono (circa direi) 4000 all'anno (vedi). Quindi parliamo di oltre 10 suicidi al giorno ma non tutti i suicidi sono uguali. Il riferimento è al recente caso di Tiziana Cantone che si è tolta la vita a causa di alcuni filmini hot finiti in Rete. La vicenda ha un bel po' di tratti "oscuri" soprattutto nella fase iniziale. Infatti non è ben chiaro per quale motivo questi video siano stati girati e postati in Rete, alcuni (come "Il Fatto Quotidiano") ipotizzavano il "sex tape" fatto apposta per crearsi pubblicità (vedi alla voce Belen o Pamela Anderson), altri il "revenge porn" contro il fidanzato (presuppongo ex). Ma per gli inspiegabili meccanismi di Internet uno di questi video è diventato virale e la vita è diventata un inferno per Tiziana, che ha adito vie legali ma ha ottenuto ben poco ed in compenso si è trovata a pagare 20000 Euro in quanto consenziente. E aggiungo io maggiorenne perché la nostra aveva 29 anni al tempo dei filmini quindi la pedo pornografia non c'entra. Secondo alcuni (vedi) proprio la sentenza è stato il colpo di grazia ma mi sembra eccessivo. Alla fin fine qualcuno che ha giocato con il fuoco e si è scottato le dita, commento cinico ma questa è la realtà eppure siamo inondati da articoli che parlano di lei (la quale ha ovviamente pagato un prezzo spropositato per la leggerezza commessa). Ovvio che è più "interessante" disquisire di fellatio che di bullismo (piaga peggiore se mi posso permettere) ma la vera (credo) ragione è che parliamo di internet. Infatti immagino proprio che a mia madre (che non ha neppure un collegamento) interessi poco o nulla di questa storia ma è pane per i denti di tutti colori che frequentano la Rete (giornalisti in primis). Entra in gioco il fascino perverso del "deep web" dove si trova di tutto ma ci si può anche perdere facilmente. Ed poi appellarsi poi alla legge serve a poco. Il magistrato di Aversa (?) può ordinare anche ad un noto social network di rimuovere un video ma tutto quello che sta sotto la punta dell'iceberg (vedi foto) è completamente immune ad ogni ordinanza. 
Ps per un punto di vista davvero particolare suggerisco questo articolo di "Wired" magari ci torniamo.

martedì 13 settembre 2016

Beppe

Ho appena parlato di Beppe Grillo e mi trovo (per una strana "par condicio") a parlare di un altro Beppe, Sala. Caro Beppe ti do del tu perché sei il sindaco della città in cui vivo (Milano) quindi un minimo di confidenza me la prendo. Sei stato eletto il 21 giugno di quest'anno quindi sono circa 80 giorni e si avvicina il fatidico termine dei 100. Ovvio che non voglio giudicare il tuo operato ma ho un po' la sensazione che il governo vero e proprio della città non sia il tuo obiettivo principale. Un po' come la Moratti ti stai dando da fare per portare a Milano quello che Londra (causa Brexit) sarà costretta a mollare. Encomiabile senza dubbio ma queste cose hanno dei tempi piuttosto lunghi (chiedere a Theresa May per conferma) e nel frattempo di problemi ce ne sono. Non parliamo neppure dei migranti ma anche il normale ordine pubblico ha ampi margini di miglioramento, i vigili sono tuttora animali mitologici per quanto poco si vedono per esempio. Pare che ad ottobre avremo la carta di identità elettronica, bene ma certo non si può dire in anticipo sui tempi. E a conferma dei miei "sospetti" ecco una dichiarazione rilasciata dal nostro Beppe alla Festa dell'Unità milanese : "posso dare dei consigli alla Raggi"!. Ma lasciala stare sta povera Raggi, che sarà pure single ma ha un bel tot di casini. E poi non ti sono bastate tre mogli ed una compagna? E poi Virginia (Raggi) ti ha mai chiesto qualcosa?

lunedì 12 settembre 2016

Ingenui

Possono i politici essere ingenui? Possono stupirsi come il Beppe Grillo qui sopra raffigurato (anche se non so esattamente quale fosse l'evento che tanto lo ha stupefatto). Possibile è possibile ovvio, probabile forse un po' meno ma come si suole dire : "nessuno è colpevole fino a prova contraria". Ma nel caso in questione sono io che mi stupisco dello stupore del leader del Movimento 5 Stelle. Il "casus belli" sono le sue dichiarazioni rilasciate qualche giorno ad uno sparuto gruppo di cronisti. Antefatto : il leader era giunto a Roma per cercare di dipanare la matassa Raggi (argomento che richiede un ebook altro che un post) e nella più consolidata tradizione romano-politica il tutto è terminato in un ristorante (chi non rammenta le cene di Craxi?). Scelta più che condivisibile visto che la nostra capitale ha mille problemi ma non certo quella della mancanza di ottimi ristoranti. Terminata la cena Grillo ha cercato di schivare i giornalisti uscendo da una uscita secondaria ma qualcuno era comunque appostato (sempre nella tradizione romana dei "paparazzi"). Forse la cena abbondante, forse le libagioni, forse il momento un po' concitato il buon Beppe si è fatto scappare la frase : "non ho mai visto tanta violenza fisica e privata" (vedi). A parte non trovare completamente il nesso tra "fisica e privata" (ma ripeto forse non era il momento migliore) di cosa si stupisce? Le sue arringhe dal palco non sono esattamente simili a quelle del Dalai Lama e proprio lui ha creato il "vaffa day". Quindi se giochi ad alzare i toni non puoi stupirti se poi la gente inizia ad urlare. Insomma chi semina vento raccoglie tempesta.
Ps in effetti penso al famoso (grazie al film "Jeeg ..") quartiere romano Tor Bella Monaca che ha votato plebiscitariamente per il neo sindaco Virginia Raggi. Laggiù si aspettano fatti e se non arriveranno credo che la reazione sarà tutta un altro film.

sabato 10 settembre 2016

Neutrality

Alcuni giorni fa la tanto vituperata UE ha promulgato una direttiva destinata ad influenzare le nostre vite. Ha sancito la "net neutrality"! Di cosa si tratta? Della possibilità di accedere a qualsiasi "servizio" internet senza limiti. Sembra un po' astruso anche perché questo è quello che succede ogni giorno ma qualcuno vuole cambiare le regole del gioco. Cosa significa in pratica "net neutrality"? Che chi fornisce la connessione internet (si chiamano ISP) non deve in nessun modo disquisire su cosa transita nel web. Non deve ne rallentare (il cosiddetto "throttling") ne tanto meno bloccare alcun contenuto. Facile immaginare situazioni da Big Brother dove viene bloccato (o pesantemente rallentato) un blog che non è "allineato" con il governo del paese dal quale il blogger scrive. Oppure rallentare siti di industrie concorrenti. Sarebbe come dire che una compagnia telefonica censuri le conversazioni. Ma vi era la necessità di fare una direttiva per tutelare quello che è lo status quo? Forse no ma vedendo le reazioni infastidite delle telco mi viene il dubbio che l'ipotesi di creare un internet di serie A (versus uno di serie B ovviamente) non fosse così remota. E poi una cosa che turba i vertici di questi buontemponi delle telco mi risulta istintivamente gradita. Quindi per una misera volta "viva la UE" (alla faccia degli inglesi).

venerdì 9 settembre 2016

Piano piano

Piano piano magari riusciremo a vedere la chiusura di Guantanamo (la foto raffigura una delle tecniche pare usate per spezzare la resistenza dei prigionieri : Britney Spears a tutto volume). Come riporta "Lettera43" il campo 5 verrà chiuso e quasi 2000 militari e 400 civili verranno mandati a casa. Ma a Guantanamo si trovano tuttora qualche decina di detenuti (sulla colpevolezza dei quali non vi sono comunque evidenze certe). Ora il tempo che il presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, ha a disposizione per chiuderlo si sta davvero riducendo, meno di 4 mesi forse troppo pochi per completare l'operazione, considerato che il congresso non lo aiuterà di certo. E questa sarebbe davvero una brutta macchia per Obama che aveva promesso di cancellare questa sorta di "mostro" carcerario. Ed ha avuto ben 2 mandati di tempo e l'incentivo (definiamolo pure così) del Nobel per la pace. Cosa farà il nuovo presidente degli Stati Uniti? Hillary Clinton ha dichiarato che proseguirà l'operato di Obama (vedi) mentre Donald Trump ha invece promesso che manderà bastimenti carichi di "cattivi". Purtroppo in caso di elezione di Trump il problema della chiusura di Guantanamo non sarà esattamente prioritario.

giovedì 8 settembre 2016

Migranti

L'argomento migranti è a dir poco incandescente ma ho trovato una incredibile chiave di lettura sul settimanale "D" di Repubblica (vedi). L'articolo si intitola "Sorpresa Asmara" ed infatti la prima sorpresa è proprio la foto di apertura che si riferisce ..... a Massaua (mentre la foto sopra è proprio di Asmara)! Va be non facciamo troppo i sofisti comunque il nostro articolista in effetti vuole proprio sorprenderci e cita le parole dell'addetto culturale (uno credo davvero oberato di lavoro) della ambasciata italiana : "la gente qui è onesta, non c'è corruzione, i ministri non hanno la scorta, non vi è lusso ostentato e non si vedono grandi disparità sociali" (che si può facilmente leggere come sono tutti poveri). Ad onor del vero aggiunge : "manca l'acqua e la luce per varie ore al giorno ma non si sta male". Certo basta mettersi d'accordo sul concetto di stare bene (e poi forse l'ambasciata italiana è un punto di vista leggermente privilegiato) come racconta anche la testimonianza di una imprenditrice italiana che evidenza come non vi sia islamizzazione nel paese. Eppure il regime eritreo è uno dei più duri del pianeta : partito unico anche se da anni non vi sono elezioni, mancanza di stampa libera, magistratura asservita allo stato e qui arriviamo al punto. Questo quadro poco lusinghiero che emerge dai rapporti ONU pare manchi di dati precisi, dati che mancano perché dal 2009 neppure la Croce Rossa ha più accesso agli ospedali e alle carceri quindi tutti gli omicidi e le torture derivano solo dai racconti degli emigranti. I quali hanno tutto l'interesse a raccontare la storia di un regime "galera". E quindi il rapporto dell'ONU che denuncia il regime sembra non avere tutta questa validità . Allora mi metto la felpa alla Salvini e mi chiedo perché riconoscere lo status di profughi a chi non ha capito in che bel paese viveva.

mercoledì 7 settembre 2016

Esasperante

Ha ragione da vendere Tim Cook quando afferma che la UE è esasperante! Nella realtà ha detto anche di peggio (vedi) ma davanti all'ipotesi di pagare 13 miliardi di tasse forse anche un insegnante di yoga sarebbe turbato. Ed invece è una grande fesseria perché la Apple, azienda di cui il nostro Tim è amministratore delegato, ha un "tesoretto" nascosto all'estero pari al PIL della Spagna. Quindi queste sono bazzecole ma sarebbero un pericoloso precedente che giustamente andrebbe a colpire anche altri buontemponi come Google e Microsoft. Ma questa vicenda è doppiamente "scandalosa" per due motivi. Primo perché la UE deve far pagare quelle tasse che gli Stati Uniti d'America non fanno pagare, come dire che facciamo noi il lavoro "sporco". Ad essere onesti il presidente Barack Obama aveva iniziato la caccia ai paradisi fiscali ma il suo lavoro resterà incompiuto anche se vincerà Clinton perché su questo argomento ha già detto che non vuole unirsi alla crociata. Il secondo motivo è che questi irlandesi la devono finire con i loro giochetti, se vogliono fare la tigre celtica ebbene lo facciano di tasca loro perché la favoletta del paese depresso ormai è finita (provate a comperare casa a Dublino per credere). Comunque in questi giorni Tim Cook non penserà più a quei cattivoni della UE tutto preso dalla presentazione del nuovo Iphone di cui non potrete fare a meno. Certo speriamo che nessuno dalla platea gli rammenti che esiste una direttiva europea (c...o sempre loro) per un carica batterie standard.....

martedì 6 settembre 2016

Furbetti

L'articolo de "Il Tempo" li chiama "furbetti" ma alla fine le giornaliste che firmano il pezzo si rivelano persone sin troppo gentili. Di cosa parliamo? Delle zone terremotate (pure flagellate dalla pioggia) dove il troppo mediatico sindaco di Amatrice ha lanciato una campagna per mettere a disposizione le seconde case per gli sfollati. Risultato ottenuto è davvero notevole visto che 29 persone hanno offerto la loro casa. Ma ogni moneta ha due facce e a fronte di questi 29 meritevoli vi sono alcune decine (quindi si rischia di pareggiare il conto se non peggio) che proprio in questi giorni stanno trasferendo la residenza nelle seconde case della zona terremotata. Ora la procura di Rieti ha aperto un fascicolo sollecitata proprio dagli uffici di anagrafe che si sono giustamente insospettiti di quanti abbiano deciso di andare a vivere tra le macerie. Ma un provvedimento d'urgenza da parte, che ne so, del prefetto che "congela" tutti le trasformazioni da seconda a prima casa era troppo complicato? Giova ricordare che i contributi statali verranno erogati solo alle prime case e in tutta franchezza lo trovo giusto. Spero solo che vengano bloccati tutti questi passaggi di residenza e non si trovi il solito magistrato che impugni il provvedimento. Mi rendo conto che è possibile che qualcuno dovesse trasferirsi proprio ad Amatrice in questi giorni ma il rischio di dare soldi a chi specula su quasi 300 morti è ingiustizia ben peggiore.

lunedì 5 settembre 2016

Monza

Si è appena concluso il Gran Premio di Monza di Formula 1. In tutta onestà (e lo dico da appassionato) è il mondiale della noia ma in occasione della tappa italiana del circus vi è stato almeno un motivo di interesse al di fuori della competizione : il rinnovo del contratto per altri 3 anni del circuito brianzolo. La cosa era stata data per scontata già l'anno scorso ma dall'altra parte della scrivania c'è quel gangster bonsai di Bernie Ecclestone che se non gli dai i soldi che vuole ti porta il gran premio in Papua Nuova Guinea (chiedere ai tedeschi per conferma). Sulla opportunità o meno di aderire alle richieste del patron della F1 non entro troppo nel merito (regalo a Marchionne?, assist a Renzi?) ma andiamo nello specifico ossia da dove sono saltati fuori i soldi che mancavano? Ma dalle casse del PRA! Proprio lui il Pubblico Registro Automobilistico creato nel 1927 (quando c'era un altro pericoloso piccoletto al governo) e che sta resistendo ad ogni tentativo di cancellarlo. E badate bene non lo si vuole cancellare per il suo passato (anche se ...) ma perché si tratta di un puro doppione dell'ACI. Però il nostro PRA incassa i bolli di circolazione (e dici niente) e quindi ha un discreto "tesoretto". La solita irrinunciabile Wikipedia ci narra che già nel 1995 si è cominciato a parlare della eliminazione di un ente assolutamente inutile e che crea non pochi problemi quando, per una qualsivoglia ragione, si disallinei con l'ACI (credo molti tra di noi abbiamo fatto file agli uffici per sanare tali irregolarità). In tempi recenti ci ha provato il governo Monti e anche il nostro Apple premier, Matteo Renzi, aveva nel suo programma la cancellazione ma dopo questa "mossa" temo che il caro PRA resterà al suo posto. Vale la pena di ricordare che parliamo di uno "scherzo" di 3000 dipendenti e oltre 150 partecipate, tutta gente il cui stipendio è un puro sussidio di disoccupazione camuffato.

domenica 4 settembre 2016

Je suis

Come promesso (o minacciato) torno sulla annosa questione "Charlie hebdo".  La vicenda credo sia nota ma riassumo : la nota rivista satirica parigina ha pubblicato una vignetta sul recente terremoto avvenuto in Italia centrale in cui le persone schiacciate sotto le macerie vengono paragonate alle lasagne. Lascio immaginare le reazioni a cui è seguita una seconda vignetta in cui accusano la mafia di aver costruito (male direi) le case (e le scuole) miseramente crollate sotto i colpi di un terremoto che in tutta franchezza non era così devastante. Ma il punto non è questo bensì i limiti della satira o meglio se la satira debba avere limiti. Credo di poter aggiungere poco a tutti gli articoli scritti da veri giornalisti ma val la pena di ricordare che i disegnatori di "Charlie" avevano già picchiato duro con il piccolo siriano Aylan annegato su una spiaggia turca. E forse se dovessimo leggere il settimanale parigino troveremmo altre vignette "urticanti". Ma anche se si è disturbati dal cinismo di una vignetta (la foto invece ti fa vincere un premio) non si entra nella redazione e si spara ad alzo zero. Nella peggiore delle ipotesi lo si querela o più banalmente non lo si compra. Perché alla fine bisogna interrogarsi su chi sono i lettori / finanziatori di tale settimanale. È stato troppo facile proclamare "je suis Charlie", faceva social,  faceva cool. Ma tutto ha un prezzo ma nonostante tutto sono convinto che è giusto pagarlo (anche se controvoglia).
Ps questa storia dimostra quanto la polemica sulle cosce del ministro Boschi fosse davvero ridicola ma è forse solo un altro segnale di una società in decadenza capace solo di discutere di minchiate.

sabato 3 settembre 2016

E due

Ho appena letto su Ansa di una donna di 34 anni che ha rifiutato la chemioterapia per curarsi con impacchi di ortiche. Risultato? Decesso. Rispetto al recente caso della ragazzina di appena 18 anni ( anch'essa deceduta per non aver voluto sottoporsi alla chemioterapia)  qui non credo c'entrino i genitori ma vale la pena notare che la signora lascia due bambini. Il punto è che questo è il secondo caso in pochi giorni e qui sorge spontanea la domanda : si tratta di una tragica coincidenza oppure tutte le settimane abbiamo casi del genere ma non facevano notizia (chissà perché)? Un po' quello che succede con gli attacchi dei cani. Non saprei come si possa verificare ma ho paura che non si tratti di coincidenza. Quindi svariate persone rifiutano la medicina "tradizionale" per terapie alternative ma con i risultati sopra descritti? Temo sia più che possibile.
Ps per fare una battutaccia alla "Charlie hebdo" (su cui tornerò) dobbiamo ringraziare queste persone per non aver pensato sul servizio sanitario nazionale.

venerdì 2 settembre 2016

Lorenzin

Forse troppe le polemiche nate intorno al "FertilityDay" (l'inglese d'obbligo alla faccia della Brexit) promosso dal ministero della Salute al cui vertice si pone Beatrice Lorenzin, "concepita" in Forza Italia, poi passata a NCD. Certo i toni sono davvero troppo da ventennio ma l'ondata di sdegno è davvero fuori misura. Indubbio che se abbiamo una disoccupazione giovanile al 40% questa disincentiva la natalità ma certo le vendite di smartphone e di berline tedesche (da parte dei genitori dei giovani recalcitranti) mostrano che vi è anche la "voglia" di allocare le risorse in modo diverso. Comunque la campagna sembra essere un disastro e come dice il proverbio : "la sconfitta è sempre orfana mentre la vittoria ha cento padri" e oggi al "FertilityDay" è rimasta la sola Lorenzin come madre (surrogata?) perché anche il nostro Apple premier, Matteo Renzi, si è defilato. Per chi avesse ulteriori dubbi basta guardare il sito della società milanese "mediaticamente" che ha curato quello della manifestazione : non vi è alcuna menzione della campagna promossa dal ministero. Eppure come riporta "Lettera43" si sono pur portati a casa 113000 Euro per la realizzazione. Quando si dice che si è perso il significato della parola gratitudine.
Ps uno degli spot più contestati (e rimosso mi pare) era : "la bellezza non ha età ma la fertilità si". Ora la nostra ministra Lorenzin è diventata madre (vedi) di due gemelli l'hanno scorso quindi ad oltre 40 anni suonati ... fate quel che dico, non fate quel che faccio.