E la rivoluzione russa, quella di ottobre, ha compiuto cento anni! Direi che non si può definirla viva e vegeta anzi a dichiararne la morte clinica ci pensa Vladimir Putin, vero zar di tutte le Russie, che ha evitato di celebrarla a favore di una non ben chiara festa dei popoli. Ma meglio che il comunismo, nato da quella sollevazione popolare, resti morto e sepolto visto i disastri causati. Ma sempre negli stessi giorni ricorreva il primo anno dell'era Trump alla Casa Bianca. Anche qui nessuna celebrazione, anzi le recenti tornate elettorali sono state una vittoria per la "sinistra". Oddio la sinistra americana è piuttosto lontana da qualsiasi concetto europeo di sinistra, ma certo un segnale per la "destra" che nel bene o nel male si identifica con Trump. Sono voti comunque locali ma non vanno sottovalutati. Soprattutto la riconferma di De Blasio a New York, un sindaco eletto quasi per caso in quanto il suo contendente repubblicano era stato travolto da uno scandalo sessuale (ma dai, la lingua batte ...), ma che sembra si sia comportato meglio delle previsioni. Sarò a breve negli States e sono davvero curioso di tastare il "polso" (per quanto possibile) degli americani. Perché è vero che The Donald è uno dei presidenti meno graditi però in tanto Wall Street macina record su record. Se il nostro Donald riuscirà a far arrivare qualche soldo in più nelle tasche degli americani (e non solo arricchire quelli già indecentemente ricchi) sarà tutta da giocare anche la prossima campagna elettorale. Senza dimenticare il piccolo problema di chi sarà il prossimo sfidante democratico, visto che Hillary (Clinton ma sono ancora sposati?) risulta sempre più improponibile.
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