venerdì 14 novembre 2014

Esondare

Sembra che la meteorologia (quella spiccia da telegiornale) sia una fucina di neologismi. Ho parlato già (peccato di auto citazione) delle bombe d'acqua e oggi parliamo di "esondare" con i suoi derivati (tossici?) come "esondazione". Una rapida ricerca dalle parti della Crusca mi ha rivelato che il termine in questione è di recente acquisizione. Questo fa parte della evoluzione di una lingua (credo) ma strano che proprio due termini "acquatici" siano stati coniati. Purtroppo il problema non è solo linguistico anzi è un problema maledettamente serio di uso eccessivo del suolo (leggasi cementificazione), incuria del suolo stesso per cui ha ben donde chi chiosa con la frase "ogni volta che piove (un po' forte) si contano i morti". Abbiamo un patrimonio paesaggistico tra i migliori del mondo ma non riusciamo a conservarlo allo stesso modo con cui trattiamo il nostro patrimonio culturale. Non credo che il famigerato "sblocca Italia" vada nella direzione giusta ma il problema è nato con la ricostruzione post bellica e oggi con la situazione economica che ci troviamo diventa davvero difficile porre rimedio a oltre mezzo secolo di errori. Anche perché non sarebbe abbastanza bloccare la cementificazione occorrono tutta una serie di opere per rimettere in sesto il territorio. Le "grandi opere" sarebbero davvero queste insieme (magari) ad una "revisione" di tutto il sistema di distribuzione dell'acqua (un mio vecchio pallino lo so). Possibile sperare che un governo vari davvero un piano così ambizioso e così poco "visibile" ? Difficile, difficile ma sto davvero scivolando in un pessimismo cosmico.  

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