giovedì 15 agosto 2019

Generazioni

"Generation gap" dicono gli anglosassoni, io potrei rilanciare con un più locale divario generazionale ma il fatto che vi siano differenze tra le generazioni è quanto mai vero anche nel nostro mondo in cui si invecchia (almeno da un punto di vista fisico / estetico) sempre più tardi. Ho ascoltato il video di Federico Rampini, uno che viaggia in lungo e in largo e vive nella America di Trump insieme ai figli. Ora in questo video affronta l'immigrazione con un piglio assai poco simpatico, direi piuttosto di destra. Perché la sua ricetta per combattere appunto il fenomeno dei migranti è il motto , tanto caro a Matteo Benito Salvini, "Aiutiamoli a caso loro". Inizia dicendoci che i 47 migranti della "Sea Watch" sono nulla, capirai lo deve spiegare al Matteo di cui sopra, poi ricusa la tesi per cui i  migranti ci pagano le pensioni adducendo il fatto che poi invecchiano e quindi avranno diritto essi stessi alla pensione ma si dimentica che il nostro sistema pensionistico rischia il collasso ben prima che i migranti raggiungano quota 100. Insomma ho avuto la netta sensazione di una persona che ha una posizione invidiabile e che però è parecchio infastidito da questi migranti che alla fine erodono un pezzo della rendita di posizione di cui gode. E sul sempre ottimo "IlPost" (vedi) ho trovato qualcuno che critica la posizione di Rampini. Si tratta di un post di Roberto Tallarita che guarda caso ha già viaggiato parecchio ed oggi risiede negli Stati Uniti ma che ha un tot di anni meno di del nostro canuto e riccioluto Federico. E che proprio contro quanto detto nel succitato video si scaglia. Intanto fa notare che la statistica (citata nel video) per cui metà dei medici del Malawi esercita a Londra è una bufala. Primo perché la città non è Londra ma Manchester, secondo perché non è così e se non volete credere allora guardate questo video della BBC. Errori davvero un po' gravi per uno stimato giornalista che esordisce ricordandoci il suo ennesimo viaggio (pagato ad esempio da mia moglie che è abbonata) in Eritrea e poi confonde Londra e Manchester e non si preoccupa di verificare una notizia già di partenza "problematica" : cosa vuol dire metà dei medici, tutti quelli che si sono laureati ed ancora in attività o ci riferiamo ad un arco temporale, e poi quanti sono? Ma il punto non è questo, anche se da qui si parte per arrivare alla "soluzione" : ossia evitiamo che questi negri emigrino (scusate il bisticcio). Giusto tanto fermarli è sempre possibile ma noioso, molto meglio che costoro non ci pensino neppure a lasciare il paese! E come si fa? Beh la Cina in questi giorni ce ne sta dando una piccola dimostrazione ad Hong Kong con buona pace dei diritti elementari. Davvero difficile da accettare da parte di uno che ha fatto della mobilità uno dei suoi punti di forza e che (per quanto gli possa poco piacere) viene da un paese che ha visto milioni emigrare. Brutta cosa diventare vecchi (e lo dico per esperienza).

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