Davvero felice la scelta di Time di designare Greta a persona dell'anno. Può essere simpatica o meno ma di certo quello che dice è giusto, più che giusto. Uno del pretendenti al "titolo" pare fosse Donald Trump, il POTUS, il quale ha perso la famosa occasione per stare zitto ed ha "cinguettato" che la giovane attivista svedese doveva lavorare sul contenimento della rabbia. Da che pulpito viene la predica poi, ma temo che Greta debba sì lavorare sulla rabbia perché eccessi di ira non fanno bene alla salute ma i motivi per incazzarsi la poveretta (e anche noi) ne ha da vendere. Proprio nei giorni in cui usciva la famigerata copertina di "Time" accadevano due fatti. La UE approvava il "green deal" (che suono molto più fico che "accordo verde"). Gli attivisti di Greepeace hanno beffato la sicurezza e messo uno striscione su un palazzo del potere in quanto ritenevano il tanto sbandierato accordo troppo timido. Poverini (pure loro) la verità era ben peggio infatti quel buontempone di Charles Michel, presidente del consiglio europeo, dopo aver fatto un enfatico annuncio sull'accordo relativo alla limitazione delle emissioni ha dovuto fare il classico "tweet" di smentita per dire che l'accordo non c'era in quanto un paese, uno solo, non ha aderito e la costituzione europea presuppone la unanimità. Manco le palle di scrivere che questo paese è la Polonia come spiega "ilPost" (peraltro ho appena visto una pubblicità che esalta i mercatini di Natale polacchi, parafrasando M5S vaffa). Ma non finisce qui perché solo dopo poche ore è arrivata la notizia che la Cop25 (conferenza sul clima) si è conclusa con un nulla di fatto! Stavolta la colpa (?) non è ascrivibile ad un solo paese ma poco cambia. Ne parliamo tra sei mesi a Glasgow ma intanto si va avanti come se niente fosse. Qualcuno ha ipotizzato una sorta di bicchiere mezzo pieno perché sembra che al prossimo appuntamento i paesi più inquinanti dovrebbero mettere nero su bianco quanto vogliono inquinare ma bisogna essere degli inguaribili ottimisti. Io sto con Greta e davvero sento tanta rabbia.
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